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   Dove siamo dopo la morte fisica?
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   Autore  Topic: Dove siamo dopo la morte fisica?  (letto 6475 volte)
adriziz
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Dove siamo dopo la morte fisica?
« Data del Post: 07.04.2003 alle ore 22:29:49 »
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Ecclesiaste 12:7  (12-9)  .....prima che la polvere torni alla terra com'era prima, e lo spirito torni a Dio che l'ha dato.
 
Dove va la nostra coscienza dopo la morte?  Hu?!
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #1 Data del Post: 07.04.2003 alle ore 22:37:30 »
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Domanda interessante!  Occhiolino
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #2 Data del Post: 08.04.2003 alle ore 01:00:56 »
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Più che questa domanda io avrei fatto notare questo
 
-Ricòrdati del tuo creatore  
nei giorni della tua giovinezza,  
prima che vengano i giorni tristi  
e giungano gli anni di cui dovrai dire:  
«Non ci provo alcun gusto»,  
prima che si oscuri il sole,  
la luce, la luna e le stelle  
e ritornino le nubi dopo la pioggia;  
quando tremeranno i custodi della casa  
e si curveranno i gagliardi  
e cesseranno di lavorare le donne che macinano,  
perché rimaste in poche,  
e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre  
e si chiuderanno le porte sulla strada;  
quando si abbasserà il rumore della mola  
e si attenuerà il cinguettio degli uccelli  
e si affievoliranno tutti i toni del canto;  
quando si avrà paura delle alture  
e degli spauracchi della strada;  
quando fiorirà il mandorlo  
e la locusta si trascinerà a stento  
e il cappero non avrà più effetto,  
poiché l'uomo se ne va nella dimora eterna  
e i piagnoni si aggirano per la strada;  
prima che si rompa il cordone d'argento  
e la lucerna d'oro s'infranga  
e si rompa l'anfora alla fonte  
e la carrucola cada nel pozzo  
e ritorni la polvere alla terra, com'era prima,  
e lo spirito torni a Dio che lo ha dato.  
Vanità delle vanità, dice Qoèlet,  
e tutto è vanità.  
 
Epilogo
Oltre a essere saggio, Qoèlet insegnò anche la scienza al popolo; ascoltò, indagò e compose un gran numero di massime.  
 
Qoèlet cercò di trovare pregevoli detti e scrisse con esattezza parole di verità. Le parole dei saggi sono come pungoli; come chiodi piantati, le raccolte di autori: esse sono date da un solo pastore. Quanto a ciò che è in più di questo, figlio mio, bada bene: i libri si moltiplicano senza fine ma il molto studio affatica il corpo.  
Conclusione del discorso, dopo che si è ascoltato ogni cosa: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo per l'uomo è tutto. Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, tutto ciò che è occulto, bene o male.-
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #3 Data del Post: 08.04.2003 alle ore 01:02:16 »
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-DISCORSO ESCATOLOGICO
Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Gesù disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata».  
 
Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo».  
 
Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.  
 
La grande tribolazione di Gerusalemme
Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. Pregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato.  
 
Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: E' là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l'ho predetto.  
 
L'avvento del Figlio dell'uomo sarà manifestato
Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: E' in casa, non ci credete. Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi.  
 
Subito dopo la tribolazione di quei giorni,  
 
il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.  
 
Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.  
 
Parabola del fico
 
Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.  
 
Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.  
 
Vegliare per non essere sorpresi
 
Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata.  
 
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #4 Data del Post: 08.04.2003 alle ore 01:05:00 »
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Parabola del maggiordomo
 
Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! In verità vi dico: gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni. Ma se questo servo malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli ubriaconi, arriverà il padrone quando il servo non se l'aspetta e nell'ora che non sa, lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.  
 
Parabola delle dieci vergini
 
Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.  
 
Parabola dei talenti
 
Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #5 Data del Post: 08.04.2003 alle ore 01:06:49 »
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Il giudizio finale
 
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
 
Chi vuole capire capisca. [perché ho confrontato i versi di Qoélet e quelli escatologici di Gesù]
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #6 Data del Post: 08.04.2003 alle ore 08:49:38 »
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Giovanni 5:24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
 
1Corinzi 15:51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati.
 
1Tessalonicesi 4:13 Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.
Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati.
Poiché vi diciamo questo fondandoci sulla parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.
Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #7 Data del Post: 14.05.2003 alle ore 18:11:53 »
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scusa sensei.... ma tu sai cos'è questa gloria su cui Gesù si siederà?  
 

on 08.04.2003 alle ore 01:06:49, Sensei wrote:
Il giudizio finale
 
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
 
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #8 Data del Post: 14.05.2003 alle ore 18:12:58 »
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non è che state saltando di pane in frasca?
insomma............dove si va dopo morti? ma si va?
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #9 Data del Post: 14.05.2003 alle ore 22:08:08 »
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Giobbe 14:13
Oh, volessi tu nascondermi nel soggiorno dei morti, tenermi occulto finché l'ira tua sia passata, fissarmi un termine, e poi ricordarti di me!...
 
 
L'antico testamento parla del "soggiorno dei morti", ma a me sembra che ne parli come della morte stessa, non pare che l'ades sia davvero un posto esistente. Nel nuovo testamento nella la parabola di Lazzaro ed il ricco, si parla ancora dell'ades, però in modo diverso.
 
Luca 16:23
E nell'Ades, essendo ne' tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo e Lazzaro nel suo seno.

 
In questo caso sembrerebbe davvero un luogo dove le persone risiedono coscienti dopo la morte. Secondo alcune interpretazioni anche in 1 Pietro si parlerebbe di questo posto, il passo in sé è però abbastanza oscuro.
 
1Pietro 4:6
Poiché per questo è stato annunziato l'Evangelo anche ai morti; onde fossero bensì giudicati secondo gli uomini quanto alla carne, ma vivessero secondo Dio quanto allo spirito.

 
Anche Gesù parlando con il ladrone sulla croce, sembra che alluda a qualcosa di simile, però egli stesso non pare che in quel giorno sia stato nel "paradiso".
 
Luca 23:43  
Allora Gesù gli disse: «In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso».

 
Da questi passi sembrerebbe che vi fossero due posti dove le "coscienze" dei morti attendono: uno chiamato ades, e l'altro seno d'Abramo o paradiso. Nell'ades vi sarebbero quelli nell'attesa di giudizio, ed in paradiso quelli nell'attesa della resurrezione. Ma non sono molto sicuro che la Bibbia intenda proprio questo, può darsi che sia solo la semplificazione di una realtà che è fuori della nostra comprensione.
 
 Hu?!  Vago
« Ultima modifica: 14.05.2003 alle ore 22:11:16 by Marmar » Loggato

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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #10 Data del Post: 14.05.2003 alle ore 23:18:20 »
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on 14.05.2003 alle ore 22:08:08, Marmar wrote:

[color=Blue]1Pietro 4:6
Poiché per questo è stato annunziato l'Evangelo anche ai morti; onde fossero bensì giudicati secondo gli uomini quanto alla carne, ma vivessero secondo Dio quanto allo spirito.

 
Anche Gesù parlando con il ladrone sulla croce, sembra che alluda a qualcosa di simile, però egli stesso non pare che in quel giorno sia stato nel "paradiso".
 
Luca 23:43  
Allora Gesù gli disse: «In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso».

 
Da questi passi sembrerebbe che vi fossero due posti dove le "coscienze" dei morti attendono: uno chiamato ades, e l'altro seno d'Abramo o paradiso. Nell'ades vi sarebbero quelli nell'attesa di giudizio, ed in paradiso quelli nell'attesa della resurrezione. Ma non sono molto sicuro che la Bibbia intenda proprio questo, può darsi che sia solo la semplificazione di una realtà che è fuori della nostra comprensione.
 
 Hu?!  Vago

Attenzione che il versetto seguente può essere tradotto anche così:
Allora Gesù gli disse: «In verità ti dico oggi: tu sarai con me in paradiso».    in questo caso il significato è ben diverso, e Gesù poteva intendere che il ladrone sarebbe andato in "paradiso" si,  ... ma nel futuro.
 
Poiché per questo è stato annunziato l'Evangelo anche ai morti; onde fossero bensì giudicati secondo gli uomini quanto alla carne, ma vivessero secondo Dio quanto allo spirito.  
 
Ma chi sono questi morti?  Morti fisici? oppure quelli che non hanno la vita di Cristo? anche quelli sono considerati morti. Meditate ........., meditate.
 
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #11 Data del Post: 14.05.2003 alle ore 23:26:20 »
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on 14.05.2003 alle ore 22:08:08, Marmar wrote:
[color=blue]Luca 16:23
E nell'Ades, essendo ne' tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo e Lazzaro nel suo seno.

 
 Hu?!  Vago

 
Ma se siamo nell'ades e non abbiamo più il corpo fisico come possiamo alzare gli occhi? Si tratta forse della resurrezione?  
 
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #12 Data del Post: 14.05.2003 alle ore 23:53:22 »
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In base alle Scritture, quindi anche alle stesse parole di Cristo, e a testimonianze avvenute per grazia di Dio in questi tempi, il luogo di tormento altrimenti noto come "inferno" esiste, ed è ben reale.
 
Gesù parla del "cuore della terra"
 
cioè che dovrà stare per 3 giorni e 3 notti nel cuore della terra, e poi risuscitare.
 
Viene anche parlato del "fuoco inestinguibile"
 
e viene detto da Gesù "dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue".
 
Per questo l'inferno è un luogo ben reale, un tormento per l'anima, anche senza il corpo. Il tormento è ben reale. Infatti cosa ha detto Gesù del ricco e di Lazzaro? Che uno era nei tormenti, tanto che chiese a Lazzaro di prendere una goccia d'acqua e di dargli sollievo, tanto era grande il tormento.
 
Gli fu risposto da Abramo che nessuno poteva passare da inferno (che è poi la futura dannazione eterna, nello stagno di fuoco) a paradiso (che è futura beatitudine eterna in Dio, nella Gerusalemme celeste).
 
Tutti verranno resuscitati, corpo e anima (quindi veramente uomini), e prenderanno quello che gli spetta, secondo la Parola di Dio. O la morte eterna o la vita eterna.
 
Sempre riguardo alla stessa parabola, il paradiso viene anche definito "nel seno di Abramo", per stare a significare anche tutti quelli che sono stati fedeli all'alleanza di Dio.
 
x vendemmiatore
 
la gloria del Figlio è proprio quella che il Padre gli ha dato, quindi il trono della sua gloria è proprio il suo essere Giudice Supremo di tutta l'umanità.
 
infatti dice "Venite benedetti del Padre mio"
 
e poi "Via da me, maledetti, nel fuoco eterno"
--
 
concludo; perciò, se vi state chiedendo che posto spetta agli uomini dopo la morte fisica, questo solo Dio lo può dire, per ciascuno di noi.
 
Ma il luogo di tormento è reale, questo vi posso dire.
 
E il luogo della seconda morte invece è stato definito da Gesù "preparato per il diavolo e per i suoi angeli". Quindi non era stato preparato per noi, in origine. Per noi è stato preparato ben altro. Ma se si muore nei propri peccati, si subirà lo stesso destino del diavolo.
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #13 Data del Post: 15.05.2003 alle ore 09:53:16 »
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Apocalisse 20:14
Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda.

 
Mi sembra che l'ades sia paragonabile al nostro inferno, ossia il luogo inferiore, sotto terra. lo stagno di fuoco è un'altra cosa, è una "residenza" definitiva da cui non si esce più, e per ora è vuoto, perché nessuno ha ancora avuto la condanna definitiva.
 
Apocalisse 20:
7 E quando quei mille anni saranno compiuti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione 8 e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle per la guerra; il loro numero sarà come la sabbia del mare. 9 Esse si muoveranno su tutta la superficie della terra e circonderanno il campo dei santi e la diletta città. Ma dal cielo scenderà fuoco, mandato da Dio, e le divorerà. 10 Allora il diavolo, che le ha sedotte sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.

 
Infatti, quel luogo sarà inaugurato dalla Bestia e dal Falso Profeta.
 
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Re: Dove siamo dopo la morte fisica?
« Rispondi #14 Data del Post: 15.05.2003 alle ore 14:41:10 »
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Cosa ne pensate delle esperienze di "pre-morte" di cui racconta il dottor Moody nel suo famoso libro ? Un quotato scrittore evangelico italiano , in un suo recente libro (del 1996) dice che quelle cose narrate in quel libro sono da considerare come esperienze "spiritiche" dunque da riggettare in blocco come "menzognere".Faccio notare però che tutte sono concordi non solo nel descrivere la stessa cosa e molti fenomeni come "la musica celestiale degli angeli" o "la presenza di angeli al fianco"  ma anche la sensazione estremamente piacevole dell'anima , dello spirito che si libra al di fuori del corpo che può vedere dall'esterno. Tutti descrivono come una sensazione di "protesta" quando veniva loro ordinato di rientrare in esso, nel corpo. Quello che si evince da tali racconti è che lo spirito resta in uno stato di perfetta coscienza dopo la morte del corpo.
 
Mario
 
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