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   Autore  Topic: Il nome di Dio  (letto 29071 volte)
Agata
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #510 Data del Post: 04.04.2020 alle ore 21:22:29 »
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on 04.04.2020 alle ore 11:30:51, Abiel wrote:
Cari Agata e JWFelix veramente encomiabile il vostro sforzo di difendere il nome divino.  
 
Questo è un forum religioso di evangelici per evangelici non è un territorio come quello che vi immaginate come quando andate a predicare di casa in casa. Qui dentro ci sono persone religiose e anche tanto, che difficilmente troverete nella predicazione normale.  
 
Questo fatto però non rende di per se consapevoli del messaggio biblico, tanto che alcuni vi dicono senza problemi che mettono al primo posto la dottrina rispetto alla bibbia stesso. Lo scontro ideologico è inevitabile ma lo diventa ancora di più se sei vittima dell'ideologia. Peraltro un punto in comune l'avete.
 
Le bibbie non è vero che sono tutte uguali come cercate di sostenere se poi la religione si costruisce la bibbia come ad esempio hanno fatto i Testimoni di Geova è la stessa cosa che fanno nel calcio Italiano quando le squadre mettono insieme arbitri con giocatori. Vinci sempre a casa tua, ma non a casa degli altri.
 
buona giornata cari e mi raccomando resistete alla tentazione di uscite rimanete a casa ancora per qualche giorno...

Grazie del consiglio sicuro non ESCO ,io proprio e da giorno 11😖😖😖 ma predichiamo lo stesso..😊 cmq sia io che il caro Felix abbiamo solo risposto a domande o accuse , un po come quella che ci ha appena fatto lei sulla bibbia😅 che non le rispondo solo perché nelle pagine di questo tema ... Già ne abbiamo parlato tantissimo... Può rileggere 😉.  E cqm abbiamo risposto con le vostre bibbie perché il concetto non cambia.. Le differenze ci sono... Ma ci sono anche tra c.e.i e nr ecc.... È così... È un dato di fatto , ma qui siete accaniti con la TNM ...ma ripeto nessuno vi dice di leggerla.... Per quanto riguarda il nome...finisco ora di vedere una scena di un film famoso dove viene detto che il nome di Dio è Geova....trattandosi di un Film sul archeologia qualche ricerca se la son fatta 😅😂 cmq era per ridere.. Giusto per il tempismo...😅cmq come ho scritto nel l'ultimo post... Anche la Diodati riportava Geova esatto come lo pronunciamo ...adesso che l'avete revisionat a c è ancora ma nella prefazione...😊 non so perché avete tanta riluttanza per una traduzione nome di Dio...🤔 però non sono qui per farvi cambiare idea o predicarvi😅😊 , rispetto le vostre idee ,voi un po meno le nostre... So che nel forum  ci sono persone di fede..so che la maggior parte degli evangelici hanno fede... Molti li incontro quando vado di casa in casa..e con alcuni ci siamo scambiati opinioni...siete voi..o alcuni di voi che non vedono la fede da " questo lato " 😅 le assicuro che come tdg amiamo e rispettiamo la parola di Dio...e abbiamo tanta fede che presto tutto si sistemerà e verrà santificato il nome di Dio e il suo regno estendera i suoi benefici al genere umano... 😊 che più o meno e quello che credete voi..
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #511 Data del Post: 07.04.2020 alle ore 01:48:42 »
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Agata e JWFELIX, giusto per capire:
 
State dicendo che Geova (e le sue varianti in altre lingue, come Jehovah in inglese per esempio) nascono da un errore di lettura dell'ebraico (che mai lesse davvero Yehowah) da parte di traduttori cristiani europei nel medioevo, ma che, nonostante ciò, poiché questo nuovo ibrido derivante dal fraintendimento e sovrapposizione di ketiv e qere perpetuum si è largamente diffuso nelle traduzioni delle Bibbie a partire da allora, esso è diventato un'opzione per chiamare Dio (non meno, né più corretta di qualsiasi altro modo di chiamarlo)? Cioè, se lo chiamassimo Gehovì, non sarebbe né peggio né meglio di Geova, semplicemente un'altra opzione?
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #512 Data del Post: 08.04.2020 alle ore 22:28:41 »
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on 07.04.2020 alle ore 01:48:42, Vladi91 wrote:
Agata e JWFELIX, giusto per capire:
 
State dicendo che Geova (e le sue varianti in altre lingue, come Jehovah in inglese per esempio) nascono da un errore di lettura dell'ebraico (che mai lesse davvero Yehowah) da parte di traduttori cristiani europei nel medioevo, ma che, nonostante ciò, poiché questo nuovo ibrido derivante dal fraintendimento e sovrapposizione di ketiv e qere perpetuum si è largamente diffuso nelle traduzioni delle Bibbie a partire da allora, esso è diventato un'opzione per chiamare Dio (non meno, né più corretta di qualsiasi altro modo di chiamarlo)? Cioè, se lo chiamassimo Gehovì, non sarebbe né peggio né meglio di Geova, semplicemente un'altra opzione?

 
Assolutamente no.  
Dove lo avrei mai scritto?
 
Non so Agata ma non credo proprio
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #513 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 00:23:27 »
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on 07.04.2020 alle ore 01:48:42, Vladi91 wrote:
Agata e JWFELIX, giusto per capire:
 
State dicendo che Geova (e le sue varianti in altre lingue, come Jehovah in inglese per esempio) nascono da un errore di lettura dell'ebraico (che mai lesse davvero Yehowah) da parte di traduttori cristiani europei nel medioevo, ma che, nonostante ciò, poiché questo nuovo ibrido derivante dal fraintendimento e sovrapposizione di ketiv e qere perpetuum si è largamente diffuso nelle traduzioni delle Bibbie a partire da allora, esso è diventato un'opzione per chiamare Dio (non meno, né più corretta di qualsiasi altro modo di chiamarlo)? Cioè, se lo chiamassimo Gehovì, non sarebbe né peggio né meglio di Geova, semplicemente un'altra opzione?

Emm no 😅 non stiamo dicendo questo.... Può confrontare ciò che abbiamo inviato come link ecc sul perché usiamo il nome Geova,  che come spiegavo a suoi fratelli, si trova anche in altre traduzioni bibbia che non sono la TNM.
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #514 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 00:23:44 »
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on 07.04.2020 alle ore 01:48:42, Vladi91 wrote:
Agata e JWFELIX, giusto per capire:
 
State dicendo che Geova (e le sue varianti in altre lingue, come Jehovah in inglese per esempio) nascono da un errore di lettura dell'ebraico (che mai lesse davvero Yehowah) da parte di traduttori cristiani europei nel medioevo, ma che, nonostante ciò, poiché questo nuovo ibrido derivante dal fraintendimento e sovrapposizione di ketiv e qere perpetuum si è largamente diffuso nelle traduzioni delle Bibbie a partire da allora, esso è diventato un'opzione per chiamare Dio (non meno, né più corretta di qualsiasi altro modo di chiamarlo)? Cioè, se lo chiamassimo Gehovì, non sarebbe né peggio né meglio di Geova, semplicemente un'altra opzione?

Emm no 😅 non stiamo dicendo questo.... Può confrontare ciò che abbiamo inviato come link ecc sul perché usiamo il nome Geova,  che come spiegavo a suoi fratelli, si trova anche in altre traduzioni bibbia che non sono la TNM.
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #515 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 03:28:16 »
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Hmm ok. Chiedevo perché non riesco a capire quale sia esattamente la vostra ricostruzione.
 
Concordate o dissentite (e perché?) con le seguenti affermazioni?
 
Il tetragramma יהוה viene vocalizzato dai masoreti come qere perpetuum mediante le vocali di Adonai (אדניOcchiolino. Pertanto, esso non fu mai letto Yehowah fino a che testo consonantico e tradizione masoretica non vennero fraintesi.
Come sappiamo che il tetragramma era letto Adonai e che quelle vocali appartengono ad Adonai?
 
1) Quando il tetragramma precede o segue il nome Adonai nel testo consonantico, esso è vocalizzato con le vocali di Elohim (pertanto vi chiedevo se la frequente vocalizzatione di YHWH come Yehowih, e quindi Geovì in italiano, fosse altrettanto valida) per non ripetere due volte Adonai (Adonai Adonai ---> Elohim Adonai). Il fatto che la vocalizzazione cambi a seconda della possibilità che Adonai segua il tetragramma dimostra che la vocalizzazione utilizzata in assenza di un altro Adonai successivo è proprio quella di Adonai.
 
2) La prepositione מן /min/ 'da' è vocalizzata con tseré (cioè il suono 'e') prima di יהוה. Quando מן funziona da preposizione proclitica e la nun si assimila alla prima consonante della parola seguente, essa è sempre vocalizzata come /mi-/ se la consonante non è una gutturale, ma come /me-/ se la consonante che segue è gutturale. Poiché la yod non è una gutturale, essa è sempre vocalizzata /mi-/ prima di parole che iniziano in yod: mi-yyisra'el (da Israele), mi-yyerushalaim (da Gerusalemme), etc. Prima del tetragramma la preposizione è invece vocalizzata con tseré e suona come /me-/, poiché la vocalizzazione del qere perpetuum indica che esso deve essere pronunciato Adonai, che inizia per aleph, un suono gutturale che richiede /me-/ e non /mi-/, poiché le gutturali non raddoppiano quando la nun della preposizione si assimila e pertanto provocano un allungamento vocalico di compenso.
 
3) Simile al punto precedente, anche la preposizione ל 'a, per', che è sempre proclitica, è vocalizzata prima del tetragramma con un patach (una /a/), ad indicare che la parola seguente è di necessità introdotta da una consonante seguita da uno shewà composto con patach. Ulteriore prova del fatto che il nome era letto Adonai, secondo la vocalizzazione apposta al testo consonantico יהוה.
 
4) In ebraico non esiste un mishqal che formi nomi con la vocalizzazione di Yehowah. Cioè, data una griglia consonantica, non esiste configurazione vocalica e-o-a per formare parole o nomi. Ulteriore dimostrazione che quel nome non poteva essere letto così.
 
5) In epoca biblica il tetragramma è produttivo come elemento teoforico nei nomi personali. In Giuda esso ricorre come -yahu, in Israele come -yw, variante attestata non solo negli ostraca di Samaria ma anche a Kuntillet Ajrud. Il nome Mikhayahu, generalmente appartenente a personaggi del nord nella Bibbia, è curiosamente vocalizzato dai Masoreti con uno shewà sotto la yod del teoforico, caso unico nel testo ebraico, dando la lettura Mikhayehu > Mikhayw, probabilmente per riflettere la pronuncia nel nord. Similmente, il nome di Elia è trascritto come Eliù (al posto di Eliyahu) dai traduttori della LXX, anche qui per influenza della pronuncia dell'elemento teoforico nell'ebraico israeliano (vs. ebraico gerosolomitano). A partire dal 7° secolo a.C. inizia a sorgere una variante abbreviata dell'elemento teoforico in -yah. Essa aumenta in frequenza durante il periodo esilico e soppianta infine l'antico -yahu in epoca post-esilica (basti fare un confronto di 1QIsaA – che preserva soltanto due forme in -yahu – con Isaia masoretico). Entrambi gli elementi teoforici indicano chiaramente che la vocalizzazione del nome divino era Yahu, quantomeno nella sua parte iniziale.
 
Concludendo faccio una precisazione. Non c'è dubbio che il tetragramma fosse il vero nome di Dio in ebraico. Ciò che voglio sottolineare è che esso SICURAMENTE non è da vocalizzarsi nel modo in cui viene vocalizzato in molte traduzioni della Bibbia, più o meno recenti. La vocalizzazione Geova nasce da un banale fraintendimento di un ibrido masoretico, mediante il quale al testo consonantico (ketiv), viene sovrapposta una vocalizzazione che appartiene alla tradizione (qere, nel nostro caso Adonai). Poiché questo avviene sempre nell'esempio presente, il fenomeno in questione è noto come qere perpetuum.
Ora, tornando ad una delle mie domande iniziali, perché mai non chiamare Dio Geovì? Tale vocalizzazione del tetragramma è pur sempre attestata accanto a Yehowah. Ovviamente la domanda è provocatoria: sia Yehowah, sia Yehowih sono mishqalìm inesistenti in ebraico (non esistono come configurazioni vocaliche per la produzione morfologica), e indicano piuttosto come, contestualmente, il tetragramma vada pronunciato: sempre Adonai, ma Elohim se nel testo consonantico il tetragramma è effettivamente seguito da Adonai.
 
« Ultima modifica: 11.04.2020 alle ore 13:06:12 by Amenachos » Loggato
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #516 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 07:16:13 »
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Naturalmente non voglio sostituirmi a nessuno nella risposta, ma chi si propone come unica fonte di verità, in contrasto con il resto, definito un "insieme babilonico" è ovvio che debba sempre distinguersi in tutto e per tutto. Quindi: se per puro caso, fossero stati gli altri a scegliere Geova come nome di Dio, i solerti teologi della WT avrebbero scelto un nome diverso.
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #517 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 14:01:43 »
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on 09.04.2020 alle ore 07:16:13, Marmar wrote:
Naturalmente non voglio sostituirmi a nessuno nella risposta, ma chi si propone come unica fonte di verità, in contrasto con il resto, definito un "insieme babilonico" è ovvio che debba sempre distinguersi in tutto e per tutto. Quindi: se per puro caso, fossero stati gli altri a scegliere Geova come nome di Dio, i solerti teologi della WT avrebbero scelto un nome diverso.

 
Per me è assurdo pensare di essere gli unici depositari della verità come "religione", ma quando fa comodo citare poi traduzioni e letterature chiaramente o complessivamente "apostate". Implicitamente allora si ammette che c'è della verità pure altrove e non tutto ciò che è al di fuori della loro religione è pagano o apostata, eppure continuano a insegnare che l'unico canale che Dio avrebbe scelto è solo il loro... boh Indeciso
« Ultima modifica: 09.04.2020 alle ore 14:02:26 by Liuk » Loggato
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #518 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 16:38:55 »
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on 09.04.2020 alle ore 03:28:16, Vladi91 wrote:
Hmm ok. Chiedevo perché non riesco a capire quale sia esattamente la vostra ricostruzione.
 
TAGLIO IL QUOTE PERCHE' TROPPO LUNGO E NON MI FA RISPONDERE
 
Ora, tornando ad una delle mie domande iniziali, perché mai non chiamare Dio Geovì? Tale vocalizzazione del tetragramma è pur sempre attestata accanto a Yehowah. Ovviamente la domanda è provocatoria: sia Yehowah, sia Yehowih sono mishqalìm inesistenti in ebraico (non esistono come configurazioni vocaliche per la produzione morfologica), e indicano piuttosto come, contestualmente, il tetragramma vada pronunciato: sempre Adonai, ma Elohim se nel testo consonantico il tetragramma è effettivamente seguito da Adonai.

 
Dunque avevo già scritto la seguente
 
Oggi, la maggioranza degli studiosi sembrano favorire di più la forma "Yahveh", "Yahweh", "Jahve", "Jahweh"", o altre simili. Anche i TdG la ac-cettano (Vedi "La Torre di Guardia" del 1° Luglio 1967 a pag. 390-1) pur preferendo "Geova".  
 
In un libro, infatti, si legge: "Le pubblicazioni dei Testimoni danno atto della circostanza che la pronuncia esatta del tetragramma ebraico di sole consonantiche rappresentava il nome di Dio, YHWH, non è nota, e che la forma <<Yahweh>> è legittima dal punto di vista linguistico ebraico. Affer-mano soltanto che c'è incertezza al riguardo, che gli studiosi non sono con-cordi e che <<Geova>> è stato utilizzato per secoli in varie lingue.". (I Te-stimoni di Geova: già e non ancora. A cura di Massimo Introvigne © 2002 Editrice ELLEDICI, pagine 82, 83)  
 
A causa dei pregiudizi religiosi derivanti dalla superstizione, la pro-nuncia originale di "" è andata perduta. Molti studiosi preferiscono la pronuncia "Yahweh" o "Jahve", ma non c'è modo di sapere quale sia quella esatta.
 
La pronuncia dei nomi varia da una lingua all'altra. Ad esempio, in ebraico Gesù era chiamato "Yeshua", o "Yehohshua", ma in greco "Iesous". In Inglese Jesus ma in Italiano Gesù.
 
Il fatto che non pronunciamo il nome di Gesù esattamente come nella lingua originale non ci porta a non usarlo affatto. Semplicemente lo proferiamo come si usa nel nostro idioma e cioè GESU'. Non si dovrebbe fare la stessa cosa con il nome di DIO?
 
 Molti studiosi preferiscono la pronuncia "Yahweh", ma vi è incertezza al riguardo. D'altra parte, il nome "Geova" è stato in uso per secoli in varie lingue. Il professore tedesco Gustav Friedrich Oehler precisò: "Sorridentea questo punto in poi uso la parola Geova, perché in effetti questo nome è stato adottato nel nostro vocabolario, e non può essere sostituito". (Theologie des Alten Testaments, seconda edizione, Stoccarda, 1882, p. 143)
Se, come dicono alcuni, è impossibile conoscere la vera pronuncia del nome di Dio, questo è allora vero per tutti i nomi biblici. Li pronunciamo nella nostra lingua e non cerchiamo di imitare l'originale. Così in italiano di-ciamo "Geremia", non "Yirmeyàhu". Gesù in ebraico si pronunciava "Ye-shua", ma noi diciamo "Gesù". Similmente diciamo "Isaia", anche se pro-babilmente era chiamato "Yesha'yàhu". Perfino gli studiosi che conoscono la pronuncia originale di questi nomi, quando li menzionano usano la forma moderna. Si dovrebbero allora sostituire tutti i nomi biblici con altri termini? No! In modo analogo, è giusto usare il nome di Dio, sia che lo pronunciamo "Yahweh", "Geova" o in altri modi. Ciò che è sbagliato è non usarlo.  
 
Gesenius nel suo lessico di ebraico veterotestamentario scrisse: "Coloro che considerano  [Ye-ho-wah] come la vera pronuncia [del nome di Dio] non sono del tutto senza una base per difendere la loro opinione. In questo modo le sillabe abbreviate  [Ye-ho] e  [Yo], con cui iniziano molti nomi propri, possono essere spiegate in maniera più soddisfacente". (Hebrew and Chaldee Lexicon to the Old Testament Scriptures; Gesenius)  
 
"Paul Drach, un rabbino convertitosi al cattolicesimo, spiegò nella sua opera Harmony Between the Church and the Synagogue pubblicato nel 1842, perché era logico che la pronuncia Yehova, la quale era in accordo con l'inizio di tutti i nomi teofori, era l'autentica pronuncia, contraria alla forma Yahvé di origine Samaritana.". (The Name of God Y.eH.oW.aH Which is Pronounced as it is Written I_Eh_oU_Ah: Its Story (2002) Gérard Gertoux, pag. 174)
 
Per un approfondimento sul nome di Dio ti consiglio la lettura dei seguenti libri:  
 
- The Divine Name - Controversy (1991) Firpo W. Carr, Ph. D.
 
- Search for the Sacred Name (1993) Firpo W. Carr, Ph. D.
 
-Geova e il Nuovo Testamento (2000) Matteo Pierro
 
-Il Ruolo della teologia e del pregiudizio nella traduzione della Bibbia a cura di Rolf Furuli (2003) Azzurra 7 Divisione Editoria.  
 
- Jehovah's Witnesses Defended – An answer to scholars and critics, a cura di Greg Stafford. Second edition, 2000. Elihu Books
 
- The Name of God Y.eH.oW.aH Which is Pronounced as it is Written I_Eh_oU_Ah: Its Story (2002) Gérard Gertoux
 
-'Your Word is Truth'. Essays in Celebration of the 50th Anniversary of the New World Translation of the Holy Scriptures (1950, 1953) Edited by Anthony Byatt and Hal Flemings (2004) Golden Age Books
 
 Ciao
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #519 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 16:40:11 »
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on 09.04.2020 alle ore 07:16:13, Marmar wrote:
Naturalmente non voglio sostituirmi a nessuno nella risposta, ma chi si propone come unica fonte di verità, in contrasto con il resto, definito un "insieme babilonico" è ovvio che debba sempre distinguersi in tutto e per tutto. Quindi: se per puro caso, fossero stati gli altri a scegliere Geova come nome di Dio, i solerti teologi della WT avrebbero scelto un nome diverso.

 
Ne sei proprio sicuro? Come lo puoi dimostrare?
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #520 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 16:46:46 »
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Non mi tiri nel tranello. Questa è l'idea che mi sono fatto quando, per breve tempo, sono stato tra voi. Ora ne sono fuori, tu sei libero di pensarla come vuoi, così come lo sono io.
 
Bye.
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #521 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 17:02:01 »
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on 09.04.2020 alle ore 16:46:46, Marmar wrote:
Non mi tiri nel tranello. Questa è l'idea che mi sono fatto quando, per breve tempo, sono stato tra voi. Ora ne sono fuori, tu sei libero di pensarla come vuoi, così come lo sono io.
 
Bye.

 
Ma di che tranello parli?
Tu hai fatto una dichiarazione e io ti sto chiedendo di dimostrarla
Se non lo dimostri vuol dire che è fallace
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #522 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 17:12:07 »
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on 09.04.2020 alle ore 07:16:13, Marmar wrote:
Naturalmente non voglio sostituirmi a nessuno nella risposta, ma chi si propone come unica fonte di verità, in contrasto con il resto, definito un "insieme babilonico" è ovvio che debba sempre distinguersi in tutto e per tutto. Quindi: se per puro caso, fossero stati gli altri a scegliere Geova come nome di Dio, i solerti teologi della WT avrebbero scelto un nome diverso.
ci fa piacere che vede la distinzione tra noi e altre situazioni " babiloniche" è un gran complimento....😅 😁 cmq per quel poco ch e è stato con noi davvero non ricorda che sia yahweh che Geova sono accettate? Se poi abbiamo riportato Geova é per studi ecc che abbiamo già postato, ne tra altro non studi nostri...nei commenti precedenti , credo li abbia visti.... E cmq cosa che diciamo dal alba dei tempi.. É SCRITTO ANCHE NELLE VOSTRE BIBBIE.... Ma fate gli gnorri... Io un po chi perso il piacere di dire sempre le stesse cose😅 ☺
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #523 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 17:14:28 »
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on 09.04.2020 alle ore 14:01:43, Liuk wrote:

 
Per me è assurdo pensare di essere gli unici depositari della verità come "religione", ma quando fa comodo citare poi traduzioni e letterature chiaramente o complessivamente "apostate". Implicitamente allora si ammette che c'è della verità pure altrove e non tutto ciò che è al di fuori della loro religione è pagano o apostata, eppure continuano a insegnare che l'unico canale che Dio avrebbe scelto è solo il loro... boh Indeciso

Per lei qual é l unico canale😊?
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Re: Il nome di Dio
« Rispondi #524 Data del Post: 09.04.2020 alle ore 17:37:04 »
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on 09.04.2020 alle ore 03:28:16, Vladi91 wrote:
Hmm ok. Chiedevo perché non riesco a capire quale sia esattamente la vostra ricostruzione.
 
Concordate o dissentite (e perché?) con le seguenti affermazioni?
 
Il tetragramma יהוה viene vocalizzato dai masoreti come qere perpetuum mediante le vocali di Adonai (אדניOcchiolino. Pertanto, esso non fu mai letto Yehowah fino a che testo consonantico e tradizione masoretica non vennero fraintesi.
Come sappiamo che il tetragramma era letto Adonai e che quelle vocali appartengono ad Adonai?
 
1) Quando il tetragramma precede il nome Adonai nel testo consonantico, esso è vocalizzato con le vocali di Elohim (pertanto vi chiedevo se la frequente vocalizzatione di YHWH come Yehowih, e quindi Geovì in italiano, fosse altrettanto valida) per non ripetere due volte Adonai (Adonai Adonai ---> Elohim Adonai). Il fatto che la vocalizzazione cambi a seconda della possibilità che Adonai segua il tetragramma dimostra che la vocalizzazione utilizzata in assenza di un altro Adonai successivo è proprio quella di Adonai.
 
2) La prepositione מן /min/ 'da' è vocalizzata con tseré (cioè il suono 'e') prima di יהוה. Quando מן funziona da preposizione proclitica e la nun si assimila alla prima consonante della parola seguente, essa è sempre vocalizzata come /mi-/ se la consonante non è una gutturale, ma come /me-/ se la consonante che segue è gutturale. Poiché la yod non è una gutturale, essa è sempre vocalizzata /mi-/ prima di parole che iniziano in yod: mi-yyisra'el (da Israele), mi-yyerushalaim (da Gerusalemme), etc. Prima del tetragramma la preposizione è invece vocalizzata con tseré e suona come /me-/, poiché la vocalizzazione del qere perpetuum indica che esso deve essere pronunciato Adonai, che inizia per aleph, un suono gutturale che richiede /me-/ e non /mi-/, poiché le gutturali non raddoppiano quando la nun della preposizione si assimila e pertanto provocano un allungamento vocalico di compenso.
 
3) Simile al punto precedente, anche la preposizione ל 'a, per', che è sempre proclitica, è vocalizzata prima del tetragramma con un patach (una /a/), ad indicare che la parola seguente è di necessità introdotta da una consonante seguita da uno shewà composto con patach. Ulteriore prova del fatto che il nome era letto Adonai, secondo la vocalizzazione apposta al testo consonantico יהוה.
 
4) In ebraico non esiste un mishqal che formi nomi con la vocalizzazione di Yehowah. Cioè, data una griglia consonantica, non esiste configurazione vocalica e-o-a per formare parole o nomi. Ulteriore dimostrazione che quel nome non poteva essere letto così.
 
5) In epoca biblica il tetragramma è produttivo come elemento teoforico nei nomi personali. In Giuda esso ricorre come -yahu, in Israele come -yw, variante attestata non solo negli ostraca di Samaria ma anche a Kuntillet Ajrud. Il nome Mikhayahu, generalmente appartenente a personaggi del nord nella Bibbia, è curiosamente vocalizzato dai Masoreti con uno shewà sotto la yod del teoforico, caso unico nel testo ebraico, dando la lettura Mikhayehu > Mikhayw, probabilmente per riflettere la pronuncia nel nord. Similmente, il nome di Elia è trascritto come Eliù (al posto di Eliyahu) dai traduttori della LXX, anche qui per influenza della pronuncia dell'elemento teoforico nell'ebraico israeliano (vs. ebraico gerosolomitano). A partire dal 7° secolo a.C. inizia a sorgere una variante abbreviata dell'elemento teoforico in -yah. Essa aumenta in frequenza durante il periodo esilico e soppianta infine l'antico -yahu in epoca post-esilica (basti fare un confronto di 1QIsaA – che preserva soltanto due forme in -yahu – con Isaia masoretico). Entrambi gli elementi teoforici indicano chiaramente che la vocalizzazione del nome divino era Yahu, quantomeno nella sua parte iniziale.
 
Concludendo faccio una precisazione. Non c'è dubbio che il tetragramma fosse il vero nome di Dio in ebraico. Ciò che voglio sottolineare è che esso SICURAMENTE non è da vocalizzarsi nel modo in cui viene vocalizzato in molte traduzioni della Bibbia, più o meno recenti. La vocalizzazione Geova nasce da un banale fraintendimento di un ibrido masoretico, mediante il quale al testo consonantico (ketiv), viene sovrapposta una vocalizzazione che appartiene alla tradizione (qere, nel nostro caso Adonai). Poiché questo avviene sempre nell'esempio presente, il fenomeno in questione è noto come qere perpetuum.
Ora, tornando ad una delle mie domande iniziali, perché mai non chiamare Dio Geovì? Tale vocalizzazione del tetragramma è pur sempre attestata accanto a Yehowah. Ovviamente la domanda è provocatoria: sia Yehowah, sia Yehowih sono mishqalìm inesistenti in ebraico (non esistono come configurazioni vocaliche per la produzione morfologica), e indicano piuttosto come, contestualmente, il tetragramma vada pronunciato: sempre Adonai, ma Elohim se nel testo consonantico il tetragramma è effettivamente seguito da Adonai.
 
.     OK grazie per aver espresso la sua opinione oggettiva😊 non le scrivo di fonti studi e libri che sostengono la forma tradotta ,," Geova" perché ce ne sono davvero tante...in questo il campo religioso è diviso.... Ma indiscussamente non siamo gli unici a scegliere ed usare questo nome..😊 siamo invece quelli che più lo onorano e lo portano ovunque, oggetto per questo di attacchi continui.... Nei primi post ho spiegato, che sia Geova che Yahweh, hanno significati ,forti e profondi, relazionati alla sua capacità di Creare e di fare tutto ciò che dice....quindi esaltano la sua magnificenza in quanto Onnipotente, questo é io messaggio che portiamo... E che infonde profonda fiducia un LUI .      cmq le allego la spiegazione della prefazione Reina , bibbia evangelica che USA Geova e spiega anche perché... Non che non avrei altro da linkare ma qui queste mi sembrano più appropriate...     https://sociedadbiblicatrinitaria.org/por-que-es-correcto-el-nombre-jeho va/amp/   legga è molto interessante 😊
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