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   La seconda "parusia"
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   Autore  Topic: La seconda "parusia"  (letto 8871 volte)
Amenachos
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #60 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 10:26:10 »
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on 08.03.2016 alle ore 10:22:23, Marmar wrote:
Apocalisse 14
 
1 Poi guardai e vidi l'Agnello che stava in piedi sul monte Sion e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulla fronte. 2 Udii una voce dal cielo simile a un fragore di grandi acque e al rumore di un forte tuono; e la voce che udii era come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe. 3 Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono, davanti alle quattro creature viventi e agli anziani. Nessuno poteva imparare il cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati riscattati dalla terra. 4 Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché sono vergini. Essi sono quelli che seguono l'Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati tra gli uomini per esser primizie a Dio e all'Agnello. 5 Nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili.
 
Questo è il brano, post-tribolazione, da associare a quello di Mt 29-31 che hai citato, ma non si riferisce al rapimento, bensì al ritorno in gloria alla fine della tribolazione, quando Cristo "poserà i suoi piedi sul monte Sion" e presenterà, radunandolo, il suo governo, dai cieli (grande folla) e dalla terra (144.000).
 
E' interessante il paragone con 1 Ts 4, dove il Signore viene incontrato "nell'aria", il luogo dove operavano i dominatori di questo mondo. Qui, in Mt 24 il Signore è, invece, disceso in terra, dopo la GT ed Armagedon.
 
Non è possibile fare una cronologia degli eventi riportati nella Bibbia, che riguardano l'escatologia, se non attraverso Apocalisse.

 
Lo so, ti offenderai, ma non ha capo né coda..intervenga un arbitro xD
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #61 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 10:26:42 »
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L'arbitro sono io  Sorriso
 
Certo, il tuo è davvero un bel modo d'argomentare.
« Ultima modifica: 08.03.2016 alle ore 10:27:31 by Marmar » Loggato

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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #62 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 10:27:41 »
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on 08.03.2016 alle ore 10:24:45, Marmar wrote:

 
Ciò che intendevo dire è:
 
com'è possibile che i seguaci di Cristo siano presi di sorpresa dal suo ritorno, se colloco questo alla fine della GT, dove ogni cosa parla dell'imminente giudizio?

 
Ok, ma perché dici che sono presi di sorpresa? Questo non capisco..
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #63 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 10:31:55 »
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on 08.03.2016 alle ore 10:26:42, Marmar wrote:
L'arbitro sono io  Sorriso
 
Certo, il tuo è davvero un bel modo d'argomentare.

 
La cronologia si può fare senza Apocalisse, per il semplice fatto che è presente altrove e spesso (Matteo 24 ne ha una, le epistole ai Tessalonicesi anche).
Il brano di Apocalisse non è associabile a quello di Matteo..cosa hanno in comune?  Semmai 1 Tessalonicesi, come Matteo, parla di una tromba e del seguente rapimento. Entrambi piazzano l'evento alla parousia e la cronologia di entrambi ci dice che, da un lato è dopo la tribolazione, dall'altro è alla distruzione dell'anticristo..
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #64 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 10:36:40 »
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42 Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. 43 Ma sappiate questo, che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. 44 Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà.
 
A me sembra chiaro che qui Gesù sta dicendo ai suoi che il giorno della sua venuta sarà una sorpresa anche per i più attenti. Ci saranno segni, ma non sarà chiaro quando accadrà, e sarà possibile che il tempo che lo annuncia passi inosservato.
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #65 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 10:46:01 »
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on 08.03.2016 alle ore 10:36:40, Marmar wrote:
42 Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. 43 Ma sappiate questo, che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. 44 Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà.
 
A me sembra chiaro che qui Gesù sta dicendo ai suoi che il giorno della sua venuta sarà una sorpresa anche per i più attenti. Ci saranno segni, ma non sarà chiaro quando accadrà, e sarà possibile che il tempo che lo annuncia passi inosservato.

 
Hai detto una mezza verità. Non sappiamo il giorno e l'ora, ma ci saranno i segni per discernere i tempi: "Sorridenteal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina." (Mat. 24.32)
 
Paolo stesso, ai Tessalonicesi sgomenti, gli dice tutto quello che deve succedere per filo e per segno prima della parousia e del rapimento. Quindi è vero che non sappiamo giorno e ora, ma sia Matteo, sia Tessalonicesi ci fanno tutta la scaletta e ci dicono di osservare i tempi, perché i segni sono chiari.
 
"Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte." Mat. 24.33
 
E "tutte queste cose" sono le cose che Gesù ha appena detto.
 
"Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio. Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora.  Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene.  Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo,  la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità."
 
Anche qui Paolo fa tutta la lista di quello che deve avvenire prima della parousia.
Non c'è contraddizione..il giorno è come un ladro, ma sappiamo bene quello che lo precede.
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #66 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 10:55:08 »
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mi sembra che sia inutile procedere, credo non ci sia nulla da fare, ok.
 
Qui Paolo parla del mistero dell'iniquità, una cosa già in atto ai suoi tempi e che culminerà con la venuta dell'Empio che sarà distrutto dal Signore.
 
Quell'Empio sarà visto dalla chiesa, poiché è con la sua parousia che inizierà la GT, ma la chiesa gli sarà sottratta prima che lui possa nuocere a loro.
 
La chiesa sarà rapita nel tempo della GT, ma al suo primo inizio. Non c'è nulla che giustifichi una visione del post-tribolazionismo, neanche in questo caso accennato da Paolo, chissà perché.
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #67 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 11:05:45 »
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Ragazzi, scusate... MA QUANTO AVETE SCRITTO?
E' la prima volta da quando frequento il forum che da un giorno all'altro vi trovo a scrivere più di me!!!!!
OH ma che vi è preso!!
 
Allora, ho letto al volo qui e là... mi riprometto di rileggere tutto.
Ma voglio subito dire quanto segue:
1) Vladimir NESSUNO ti disprezzi per la tua giovane età. Sei un ragazzo preparatissimo in termini di lingue originali e te lo riconosco da tempo lo sai. Allo stesso modo sei preparato in termini di conoscenza delle tradizioni e quindi degli insegnamenti evangelici e ti fa onore.
Quindi VA BENISSIMO che tu ti esponga e condivida il tuo sapere. VA BENISSIMO perché si legge benissimo che sai di quello che parli. Hai studiato certamente.
 
2) Il modo di esprimerti sembra il mio di qualche anno fa. Soprattutto quando sono uscito dal mio corso biblico a tempo pieno (ossia 2 anni a tempo pieno in una scuola biblica). Molto diretto. Molto preciso. Molto preparato. Su questo mi permetto solo di dirti che se io posso capire molto di quello che scrivi e percepire anche da certe affermazioni quello che sottointendi, non per TUTTI è così.  
Frasi come: "se usi questo approccio, sbagli a capire l'apocalisse, quindi sbagli a capire tutta l'opera di salvezza" hanno un senso, e trasmettono una consapevolezza TIPICA di chi conosce bene le scritture e riesce a connettere punti diversi di essa. MA... sono troppo diretti e troppo riassunti quindi invece di creare interesse, crei distacco. Soprattutto in un forum dove la comunicazione è scritta e i tuoi interlocutori non hanno la tua preparazione.
Quindi mio consiglio personale, se vuoi aiutarci a capire il tuo punto di vista, devi RALLENTARE e distribuire una pillola alla volta.
 
3) Parliamo di umiltà. Io come hai visto ti ho scritto chiaramente che IO scrivevo (e a volte scrivo ancora) come te: diretto, preciso, categorico. Però... io sono sempre pronto a mettermi in gioco e a rivedere la mia posizione se qualcuno SA di più di me in quel senso.
Magari lo sei anche tu, però ... devi fare in modo che trasparisca anche dal tuo scritto. Altrimenti ancora crei muri.
 
4) Ti ho chiesto più volte di collaborare insieme. Ma vedo che ti sei dato ad altro genere di attività... e questo mi ha messo una profonda malinconia. Mi sarebbe davvero piaciuto. Questo cosa c'entra?
Niente. Solo che volevo dirtelo e te l'ho detto. (fatti na risata va).
 
5) Tieni presente che, come ho scritto in precedenza, vi sono nel mondo evangelico persone che studiano la Bibbia da anni. Interi movimenti che con cautela si schierano verso una teoria piuttosto che verso un'altra, verso una dottrina piuttosto che un'altra. Sono idioti i primi e guidati da Dio i secondi? Sono malvagi gli uni e consacrati i secondi?
No. Spesso la verità sta in mezzo. E come ti ho detto già sul forum, la maturità spirituale sta nel cercare di approfondire come facevano i Bereani citati nel libro di atti. INSIEME possiamo approfondire e scoprire la verità, abbandonando i campanilismi.
Con questo voglio dire: ti è stata insegnata una dottrina quando eri piccolo. Sei cresciuto e l'hai rivista. Ora hai cambiato opinione.
Anche io ho avuto una crisi simile e, quando scrivevo con il nick "novello" qui sul forum, la condivisi: "Sorridenteio ha un piano per te!". Quanto ho odiato questa affermazione PERICOLOSISSIMA. Ma oggi a volte lo dico io pure! Il punto è, capire il perchè lo si può dire e perchè NON SI PUO' dire. Quindi ti invito a riflettere sul fatto che... i fratelli che ti avevano insegnato una cosa... magari non erano preparatissimi come te, ma te la riportavano per "tradizione" e fiducia su ciò che gli è stato insegnato. Ma questo non significa che chi ha insegnato quelle cose ne sapesse meno di te oggi. Io ho imparato che dietro certe posizioni dottrinali che... al mio livello di credente, mi sembravano imposte dal pastore... c'erano invece dei profondi approfondimenti teologici che solo "ai vertici" del mio movimento mi seppero davvero spiegare. Mentre molti altri "me le riportavano" in modo molto superficiale. Al punto che ne dubitavo dell'attendibilità.
 
Detto questo adesso mi devo rileggere tutta la discussione.... poi dirò la mia. Sono dell'idea che grazie alla preparazione di Marmar e grazie ai tuoi approfondimenti, scopriremo certamente il perchè dell'una posizione e il perchè dell'altra. E se siamo bravi, riusciremo a capire perchè e fin dove sono attendibili gli uni e perchè gli altri.
Speriamo che si unisca a noi anche Domenico.
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #68 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 11:06:45 »
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Oh Marmar, io invece ci provo un'ultima volta.
 
In 1 Tessalonicesi Paolo dice che alla parousia di Cristo, con un suono di tromba, avverrà il rapimento.
 
In 2 Tessalonicesi Paolo dice che alla parousia di Cristo l'anticristo verrà distrutto.
 
Matteo 24 dice che dopo la tribolazione gli eletti saranno raggruppati con un suono di tromba alla parousia di Cristo.
 
Cosa deduciamo? Che alla parousia di Cristo c'è sia il rapimento, sia la distruzione dell'anticristo, e che questi eventi sono dopo la tribolazione.
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #69 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 11:16:26 »
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OK, non ci credo, ma se lo credi tu va benissimo.
 
Comunque una preghierina, abbiamo scritto molto, lasciamo anche agli altri modo di esprimersi, anche loro hanno il loro punto di vista che è giusto espongano, poi magari scopriremo che nessuno di noi ha la verità in tasca e rimetteremo tutto nelle mani dell'Eterno (c'è già).
 
Facciamo i bravi.
 
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #70 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 11:17:15 »
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Approvato  Buono!
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #71 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 12:14:01 »
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Qualcosa di simile ho sentito in comunità cattoliche.
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #72 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 12:28:53 »
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Bene.
Ho letto le prime pagine. Mi manca l'ultima.
Allora inizio a darvi degli spunti di riflessione teologica. Perdonatemi ma la butto sul pesante adesso, quindi devo fare delle premesse.
 
Vladimir, sei un buon esegeta, un buon ermeneuta, ma... secondo me pecchi leggermente in teologia. Mi spiego meglio, il mio non è uno sporco tentativo di "sminuirti" pubblicamente. Sto solo cercando di indirizzarti a capire bene cosa segue, in modo che tu possa "aggiustare" il tiro.
Leggendo infatti tutti i tuoi primi interventi, si trasmette una fortissima enfasi testuale... che giustifica le tue conclusioni teologiche. Questo può sembrarti giusto... perchè in fondo la nostra teologia evangelica, quindi la teologia rivelata NASCE appunto dalla rivelazione biblica, quindi dal testo. Il problema però è l'approccio che usi, fortemente testuale e meno teologico.  
 
Un corso biblico completo generalmente prevede corsi di teologia biblica e corsi di teologia sistematica. Il primo è un corso di teologia molto molto simile a quello che sembri aver fatto tu: libro per libro si analizzano il contenuto, gli scopi, il contesto storico, la cultura dell'agiografo, quindi gli obiettivi del testo rispetto a tutto il messaggio biblico. Il secondo invece, è uno studio dall'approccio organico, sistematico delle dottrine bibliche. Ossia la raccolta di versi, testi che riguardano un determinato argomento e li si analizzano alla luce del loro contesto per individuare "il dogma" (docheo? a me sembra?). Quelli che comunemente chiamiamo punti di fede.
I due corsi si "sostengono" a vicenda e permettono di avere una comprensione CHIARA di tutta la Scrittura, affinché non si faccia l'errore di prendere delle posizioni dottrinali e teologiche "errate" prima di scoprire passi della Scrittura che contraddicono quella posizione.
 
Questa premessa è necessaria, fortemente necessaria.
E ti dimostro perché. Tu hai scritto:

Quote:
Penso il problema sia metodologico: partire dall'Apocalisse è sbagliato. Non perché la cosa sia errata in sé, ma perché uno prima dovrebbe giustificare la propria lettura dell'Apocalisse, e sono certo al 99% che questa lettura implica un approccio errato al libro, rendendo quindi inutili tutti i discorsi.

Bene, parliamo di questa tua affermazione.
Biblicamente parlando, come stabilisci che l'interpretazione della parusia sia corretto farla partire da Tessalonicesi e non da Apocalisse?
Avrai certamente i tuoi buoni motivi ermeneutici che adesso mi esporrai, ma io ti dò brevemente una dritta.
Tessalonicesi è una lettera. Paolo la scrisse ad un gruppo di credenti.
In questa lettera (come hai anche affermato tu) vi è un cenno alla parusia ma non è completo. Non è lo scopo della lettera parlare della Parusia. Ve ne sono cenni. Certamente in termini corretti e ispirati. Certamente ogni affermazione è accurata perche ISPIRATA da Dio, e noi evangelici crediamo nell'ispirazione VERBALE dei testi originali.
Ma come hai detto tu stesso è un cenno. Paolo non scende nel dettaglio, andrebbe pure fuori tema.
 
Apocalisse invece? Che libro è Apocalisse?
L'apocalisse apre così:
"Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni".
 
Ora dal punto di vista teologico, io mi trovo davanti ad un testo molto chiaro e molto esplicito. L'apocalisse è la RIVELAZIONE, cioè l'esposizione chiara di qualcosa che prima era coperto, di ciò che deve avvenire a breve. Quindi in termini di priorità ermeneutica, il testo biblico sembra evidenziare l'importanza di questo testo rispetto a Tessalonicesi.
Mentre da come ti sei espresso tu precedentemente, sembrerebbe che per giustificare le tue conclusioni, è meglio per motivi ermeneutici partire da un testo manualistico come Tessalonicesci, che da un testo "profetico", quindi pieno di simbolismi, come Apocalisse.
Quando però... il testo stesso sembra dire proprio il contrario.
Quindi dal punto di vista biblico (e quindi teologico) io sono tenuto per onestà intellettuale a considerare il testo apocalittico come RILEVANTE e PRIORITARIO in termini di rivelazione degli eventi futuri, rispetto invece al testo paolino, che invece è di tipo "pastorale" (in senso di guida, consiglio e supporto di una comunità) che al suo interno però contiene CENNI degli eventi futuri.
Quindi, dovresti aiutarci a comprendere perché il tuo approccio ermeneutico ti spinge a "ignorare" questa introduzione chiara di apocalisse, in favore della tua posizione che pone invece il testo paolino come punto di partenza.  
Questo ci sarebbe sicuramente di aiuto per capire il tuo punto di vista.
 
Poi dici:

Quote:
Una prospettiva pre-tribolazionista implica una serie di errori gravi: non si è capita la storia della redenzione, non si sono capite le profezie veterotestamentarie, non si è capito il significato della vita e morte di Cristo, non si intende il presente della Chiesa. Ovviamente nemmeno il futuro

Quello che stai sottointendendo qui è molto comprensibile, ma non del tutto giustificabile. O quanto meno non ci hai fornito i dettagli per capire come fai a dirlo.
Da persona che ha sentito dire di tutto e di più ti dico questo. Se ti esponi in questo modo vuol dire che, valutando la storia della redenzione, valutando le profezie veterotestamentarie tu abbia intuito il modus operandi di Dio. Tu abbia ben chiaro motivi e scopi di Dio nell'avvio del Suo piano divino per il mondo: (redenzione, profezie, etc). Quindi secondo questa tua intuizione, un futuro pre-tribolazionista CONTRADDIREBBE il modus operandi di Dio.
Questo ci imporrebbe quindi di valutare "la tua" versione della redenzione e la tua idea di profezia divina. Soprattutto perchè non abbiamo idea da questo scritto di dove siano i conflitti teologici.
Sarebbe stato utile che ci avessi mostrato PERCHE' l'ipotesi pre-tribolazionista creerebbe conflitti teologici con la storia della redenzione.
A me sinceramente dà proprio un idea di continuità progressiva della storia della redenzione. In fondo Dio sembra che si sia sempre comportato compatibilmente con questa linea d'azione.
(cont.)
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #73 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 12:46:12 »
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Vlad hai anche detto:

Quote:
Chi non è digiuno di greco e di classici sa perfettamente che la parousia è l'avvento in pompa magna di qualcuno di importante. Nulla di nascosto, ma oltremodo evidente e chiassoso (voce d'arcangelo, tromba di Dio).  Usa inoltre un altro termine di significato inequivocabile in 4.17: apantesis. L'apantesis, come la parousia, è un altro termine tecnico che si riferisce alle modalità di avvento di un personaggio importante e alla procedura da seguire da parte dei cittadini. L'apantesis consisteva nel mandare una delegazione fuori dalla città ad accogliere il personaggio che effettuava la parousia e accompagnarlo in città. Esattamente quello che Paolo sta dicendo: una delegazione della terra (i Cristiani), vengono rapiti nell'aria all'avvento di Cristo e immediatamente lo accompagnano sulla terra

Come ho detto in precedenza, il fatto che su internet per andare contro il pre-tribolazionismo si parli di rapimento segreto è solo una propaganda "terminologica". In pratica l'espressione rapimento segreto se la sono inventata i contrari alla teoria. Chi è pre-tribolazionista invece, sostiene proprio che la tromba suonerà, il Signore tornerà, la chiesa rapirà. (mi pare un cantico dicesse proprio così). Non si è mai pensato ad una cosa "aumma aumma".
Piuttosto, credendo nel pre-tribolazione, valutando che questa durasse 7 anni, ci si è immaginati come i "restanti" vivessero sulla terra per 7 anni. Ci si è immaginati questo scenario giustificati dai passi che dicono "l'uno sarà preso, l'altro lasciato".
Ma non vi era un'enfasi sul "rapimento segreto" tipica dei servizi di Focus (digitale terrestre 56). Sorriso
Quindi sia chiaro, SIAMO TUTTI d'accordo che il ritorno del Signore per il rapimento della chiesa sia in pompa magna. E non vediamo l'ora! Vero?
 
Poi hai detto anche:
Quote:
in 2 Tessalonicesi. In 2.8 Paolo dice che l'anticristo sarà distrutto alla parousia di Cristo. Più liscio di così? Agli stessi interlocutori, con la stesse parole dice tutto quello che avverrà alla parousia: rapimento con apantesis e distruzione dell'iniquo. Tutto ciò è perfettamente in linea con l'Antico Testamento (si veda Daniele), con i Vangeli, e con l'Apocalisse. In realtà il problema non sussiste (e a buona ragione non è mai sussistito fino ad un certo periodo).

Allora qui ho due cose contro di te (della tua tesi intendo).
La prima è ovvia: cosa dice Paolo ai tessalonicesi fa parte di CENNI, quindi secondo il mio modesto parere non va preso in modo letterale in termini di sequenza temporale. Se io dicessi: "Lo sgancio delle due bombe atomiche Americane ha segnato la fine della seconda guerra mondiale". Starei sbagliando? No. Eppure tutti sappiamo che la fine della seconda guerra mondiale "non è stata" letteralmente legata alle esplosioni atomiche.
Gli eventi erano vicini. O meglio uno era parte dell'altro. Ma questo non significa che erano coincidenti. Quindi la Parusia (che non è un momento, ma tecnicamente tu mi insegni che può considerarsi un periodo) CONTIENE, PUO' CONTENERE più momenti. Quindi la fine del mondo, il ritorno di Cristo contiene la distruzione dell'iniquo. Che problema c'è?
 
Secondo punto: la prospettiva profetica.
Uno studio approfondito sulla profezia biblica, ci insegna che il profeta di Dio generalmente guardava alle proprie visioni come noi guardiamo il panorama. Noi vediamo in fondo dei monti. Alcune cime sono più vicine, altre più lontane. Alcune sono più alte e innevate.
Dalla nostra prospettiva, quei monti lontani... sono vicini tra loro.
Il monte innevato è poco più alto del monte non innevato al suo fianco. La distanza tra il monte a noi più vicino e quello più lontano... è relativamente poca.
Ma se con un elicottero ci avvicinassimo a quei monti, scopriremmo che magari tra un monte e l'altro vi sono decine di km. E tra un monte innevato e uno non innevato, vi sono centinaia di metri di differenza.
Il profeta biblico, sappiamo che non riporta gli eventi in modo CRONOLOGICO e preciso come un orologio. Ma ha una prospettiva "limitata" dalla sua posizione. E questo lo si deduce dall'analisi di profezie bibliche che hanno trovato adempimento nella scrittura.
 
Infine, la profezia biblica ha una caratteristica fondamentale: non la si capisce fin quando non si avvera. Gesù fu profetizzato in mille modi, ma lo ammazzarono lo stesso. Molte profezie inoltre furono REINTERPRETATE alla luce della loro realizzazione (vedi gioele citato in atti 2). Quindi questo ci fa capire che... Paolo, ai tessalonicesi, probabilmente rivelava profeticamente quanto gli avesse donato Dio, ma... non possiamo avere la certezza che i due eventi che cita fossero realmente VICINI, perchè appunto la sua prospettiva di profeta lo poneva come dinnanzi ai monti che ti cito.
 
Devo andare avanti, ma mi fermo qui per pranzo.
A dopo.
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Re: La seconda "parusia"
« Rispondi #74 Data del Post: 08.03.2016 alle ore 14:22:26 »
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10 + a Stefano.
 
@Ramingo

Quote:
Apocalisse 4:2  
 2 Subito fui rapito dallo Spirito. Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c’era uno seduto.  
   
 Alcune versioni traducono con rapito in estasi.  
 Sorridenteici che è da scartare l'ipotesi di un rapimento spirituale che serva ad aprire gli occhi a chi è ritenuto degno?

 
Quello cui allude Giovanni è un rapimento mistico, quello che hanno avuto tutti i profeti quando parlavano a nome di Dio ed avevano delle visioni.  
 
Tale è anche la profezia di Giovanni, una visione che ha messo per scritto.
 
« Ultima modifica: 08.03.2016 alle ore 14:27:47 by Marmar » Loggato

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