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   Autore  Topic: Un fondamento ineludibile  (letto 42 volte)
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Posts: 126
Un fondamento ineludibile
« Data del Post: 29.10.2024 alle ore 10:48:49 »
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C'è un tempo per ogni cosa, è scritto.
Il bambino che nasce, quando cresce dice: Mio padre sa tutto.
Passato un po di tempo  diventa adolescente e dice: Mio padre sa quasi tutto.
Quando diventa adulto si ritrova dire che suo padre ormai non capisce niente.
Così avviene anche nelle chiese, là dove cominciano bene, poi col tempo, come dice Paolo ai Galati, intendono aggiornare la loro conoscenza andando dietro alla loro carne, perché si cercano dottori secondo i loro desideri, come dice Paolo a Timoteo.
Ora, posto che il cammino cristiano non è adatto a quelli che vogliono, ma solo a coloro che davvero credono; costoro, siccome davvero credono, rimangono sempre davanti a Dio come fanciulli, perché il regno di Dio è dei piccoli fanciulli.
 
Senza voler andare avanti a lungo per difficoltà di digestione, voglio soffermarmi su ciò che dice 1 Giov. 1/1-4: Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della Parola della vita  (e la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che è stata manifestata a noi),  quello che abbiamo visto e udito, noi ve lo annunziamo, affinché anche voi abbiate comunione con noi; e la nostra comunione è col Padre e col suo Figlio, Gesù Cristo. E vi scriviamo queste cose affinché la vostra gioia sia completa.
In Apoc. 19/10 leggiamo che la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia, ovvero che ogni cosa scritta per lo Spirito Santo porta solo a Gesù dal principio alla fine. Investigate e scoprirete quanto ciò sia vero.
Quindi Giovanni fa riferimento a quel principio da cui tutto dipende e a cui tutto ritorna.  
Siccome non basta per ovvie ragioni, occorre chi ci spieghi la profezia ai vari stadi, Giovanni aggiunge "quello che abbiamo udito, quello che abbiamo veduto e quello che abbiamo toccato con mano".
La conoscenza non si forma solo tramite lo studio; essa ha bisogno di un maestro adatto a spiegare tale verità e quindi abbiamo bisogno di ascoltare il predicatore mandato da Dio. Da qui cito ciò che Gesù era uso dire: Chi ha orecchio per udire oda. In verità  la verità che viene da Dio, fin da principio non è stata ascoltata bene e quindi poi si è andati avanti fino ai nostri giorni seguendo quello che noi abbiamo interpretato.
Giovanni aggiunge al l'udito anche il veduto, perché la conoscenza che viene da Dio mostra ciò che Iddio vuole e Gesù ha ricevuto la testimonianza dal cielo per ben tre volte e i discepoli, invitati da Lui ad andare via se avessero voluto, dissero, dove andremmo noi, solo tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il figliuolo di Dio. Lo hanno veduto, lo hanno toccato, e ora gli rendono testimonianza.
Tutto il costrutto teologico, con tutte le sue sfumature non ha il potere di mostrare vivente come Paolo lo mostrò ai Galati 3/1-4, quando li rimproverò dicendo: O Galati insensati! Chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verità, voi, davanti ai cui occhi Gesù Cristo è stato ritratto crocifisso fra voi?  Questo solo desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito mediante le opere della legge o attraverso la predicazione della fede?  Siete così insensati che, avendo cominciato nello Spirito, vorreste finire nella carne?  Avete sofferto tante cose invano, se pur è stato veramente invano?
 
Non c'è predicazione che presenti Gesù  e che vada dietro a dottrine di vario genere, perché ciò allontana da Cristo, svilendo l'opera della croce per correre dietro a chi ci piace.
« Ultima modifica: 29.10.2024 alle ore 10:49:29 by salvo49 » Loggato

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