I Forum di Evangelici.net (https://evangelici.net/cgi-bin/forum/YaBB.pl)
Dottrina, storia ed esegesi biblica (partecipazione riservata a chi si identifica con i punti di fede di evangelici.net) >> Dottrina e riflessioni bibliche >> I bambini defunti vanno in paradiso?
(Messaggio iniziato da: Beppe_Torino il 11.04.2013 alle ore 09:32:59)

Titolo: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Beppe_Torino il 11.04.2013 alle ore 09:32:59
E' opinione comune tra gli evangelici pensare che i bambini defunti vadano in paradiso, perché non hanno la capacità di decidere per il bene o per il male.

Ma su che basi bibliche nasce questa dottrina?

Come si concilia col famoso brano di Giovanni "chi non è nato d'acqua e di Spirito non può vedere il Regno di Dio?".

Grazie.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Marmar il 11.04.2013 alle ore 09:51:44
Matteo 19:14

Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro».

Ed anche Lu 18:16; Mar 10:14.

E' abbastanza chiaro che per entrare nel Regno si deve essere come i bambini, quindi per chi lo è bambino la strada dovrebbe essere aperta.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Giamba il 11.04.2013 alle ore 10:03:36
Le parole di Gesù sono rivolte a dei peccatori, persone in grado di distinguere il bene dal male che seguono la via del male, e per questo motivo hanno bisogno di nascere di nuovo per entrare nel regno di Dio. Il pensiero di Gesù sui bambini è diverso, la loro innocenza è presa a modello, se i bambini non fossero in una condizione di beatitudine, di salvezza, Gesù non li avrebbe presi a modello.
Questo pensiero era già presente nell'Antico Testamento, Dio punisce gli israeliti per i loro peccati non facendoli entrare nella Terra promessa, permette però ai bambini di entrarvi, in virtù del fatto che non sanno distinguere il bene dal male e sono quindi innocenti: "I vostri bambini, dei quali avete detto: "Diventeranno una preda!", i vostri figli, che oggi non conoscono né il bene né il male, sono quelli che vi entreranno; a loro darò il paese e saranno essi che lo possederanno" (Deuteronomio 1:39).

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di andreiu il 11.04.2013 alle ore 10:58:00
Una nota a margine: ho letto su un sito riformato che Dio salverebbe solamente i bambini degli "eletti", facendo intendere che i bimbi dei non eletti andranno allinferno. Un idea che al solo pensiero fa accapponare la pelle!

:-(

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Virus il 11.04.2013 alle ore 11:10:22
Scusate, ma da quando il regno dei cieli è sinonimo di paradiso???  :confuso:  ???


Con questa espressione Gesù si riferiva al regno o alla sovranità di Dio su tutte le cose. Questo concetto era in contrapposizione a quello di regno dei poteri terreni, specialmente l'Impero romano, che aveva occupato le città di Nazaret e Cafarnao, dove Gesù viveva, ma anche la città più importante della Giudea, Gerusalemme.

Nella tradizione cristiana il Regno dei Cieli (o di Dio) è stato accostato al concetto di paradiso, ma personalmente credo sia un po' una forzatura... mi sbaglio?

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Giamba il 11.04.2013 alle ore 12:13:20

on 04/11/13 alle ore 11:10:22, Virus wrote:
Scusate, ma da quando il regno dei cieli è sinonimo di paradiso???  :confuso:  ???


Con questa espressione Gesù si riferiva al regno o alla sovranità di Dio su tutte le cose. Questo concetto era in contrapposizione a quello di regno dei poteri terreni, specialmente l'Impero romano, che aveva occupato le città di Nazaret e Cafarnao, dove Gesù viveva, ma anche la città più importante della Giudea, Gerusalemme.

Nella tradizione cristiana il Regno dei Cieli (o di Dio) è stato accostato al concetto di paradiso, ma personalmente credo sia un po' una forzatura... mi sbaglio?


E' argomento che merita un approfondimento, del resto si è discusso parecchio anche sulla differenza tra "regno di Dio" e "regno dei cieli". Ai fini della domanda di Beppe però penso sia sufficiente sottolineare il concetto di "salvezza" per i bambini. Immagino sia concorde anche tu su questo.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Virus il 11.04.2013 alle ore 12:40:16
Beh, se mi si cita il versetto chi non diventa come un bambino non entra nel regno dei cieli... affermando come risposta al fatto che i bambini vanno in paradiso... permetti che mi ponga la domanda Giamba?

Per me quel versetto non ci azzecca nulla...

Il fatto che il battesimo venga praticato quando si è consapevoli... cioè non bambini, credo sia una risposta migliore... un bambino non ha bisogno di battezzarsi... quindi se dovesse morire... di sicuro non andrebbe all'inferno...

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Giamba il 11.04.2013 alle ore 14:09:31

on 04/11/13 alle ore 12:40:16, Virus wrote:
Il fatto che il battesimo venga praticato quando si è consapevoli... cioè non bambini, credo sia una risposta migliore... un bambino non ha bisogno di battezzarsi... quindi se dovesse morire... di sicuro non andrebbe all'inferno...


Bene, questo è un pezzo in più che da ulteriore conferma :-)

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Domenico il 11.04.2013 alle ore 23:43:46

Quote:
È opinione comune tra gli evangelici pensare che i bambini defunti vadano in paradiso, perché non hanno la capacità di decidere per il bene o per il male.
 
Ma su che basi bibliche nasce questa dottrina?
 
Come si concilia col famoso brano di Giovanni "chi non è nato d'acqua e di Spirito non può vedere il Regno di Dio?".
 
Grazie.


La domanda posta da Beppe_Torino, merita un approfondimento, per sapere se la dottrina riguardante, i bambini defunti vanno in paradiso, cioè sono salvati e, se la stessa, ha una base biblica per sostenerla.

Se si considerano i tanti testi biblici che parlano della necessità del ravvedimento, del pentimento, della conversione, della fede e della credenza, (ivi compresa la nuova nascita) da parte dell’essere umano, ai fini della salvezza, non è possibile estenderlo ai bambini, (meglio ai pargoli), per il semplice motivo che questa categoria di esseri umani si trova in uno stato d’innocenza.

Se si riconosce ciò e si accetta come dato oggettivo, cioè che i pargoli non hanno la facoltà per distinguere il bene dal male e fare la loro scelta, il valore del ravvedimento, del pentimento, della conversione, della fede, della credenza e della nuova nascita, non può essere applicato a loro. Inoltre, se si tiene presente che in tutti i contesti biblici in cui si parla dei concetti sopra indicati, vengono sempre riferite a persone che hanno le facoltà per fare una scelta e distinguere tra il bene e il male, e mai ai bambini, il discorso del loro decesso riguardante, la loro salvezza, deve necessariamente poggiare su altri elementi.

Il testo biblico precisa, nella forma dogmatica, che Gesù, è l’agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo (Giovanni 1:29). Il riferimento è senza dubbio, al cosiddetto “peccato originale”, vale a dire, quello che ha trasmesso all’umanità i nostri progenitori: Adamo ed Eva.

Se Gesù, con la Sua morte sulla croce, ha “tolto”, cioè ha espiato quel peccato, il bambino che muore nello stato d'innocenza, (e in quella condizione non ha bisogno del ravvedimento, del pentimento, della conversione, della fede, della credenza e della nuova nascita), usufruisce indirettamente il beneficio dell’opera espiatoria che Gesù compì sulla croce del calvario. Di conseguenza, la sua salvezza poggia ed è assicurata, unicamente da quello che Gesù ha compiuto.

Per quanto riguarda le parole di Gesù: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro» (Matteo 19:14), va interpretato nel senso suesposto.

Ha perfettamente ragione Andreiu che il “solo pensiero fa accapponare la pelle!”, quando si afferma che “Dio salverebbe solamente i bambini degli "eletti".

In conclusione, il fatto che si accetta “che il battesimo venga praticato quando si è consapevoli... cioè non bambini, credo sia una risposta migliore... un bambino non ha bisogno di battezzarsi... quindi se dovesse morire... di sicuro non andrebbe all'inferno...”, non solo “è un pezzo in più che da ulteriore conferma”, ma è anche un elemento chiarificatore che denota (lo ribadiamo ancora una volta) che il bambino, (senza nessuna distinzione) nello stato d’innocenza, non ha bisogno di: ravvedersi, pentirsi, convertirsi, avere fede, credere e di nascere di nuovo.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Beppe_Torino il 12.04.2013 alle ore 15:40:19
Mi pare che tutti siate d'accordo sul fatto che i bambini siano salvati, ma partendo da un versetto di Matteo o Luca estratto dal contesto, e con molta filosofia.

Io credo che noi evangelici abbiamo una idea di Dio per cui non possiamo concepire che Dio condanni dei bambini, ed anche la mentalità generica del mondo va nella stessa direzione. Per questo motivo si cercano degli appigli nella Parola di Dio per legittimare quello che già crediamo.

E' veramente sconvolgente leggere ciò che Domenico dice riguardo all'annullamento del peccato originale in modo universale per via della morte di Gesù sulla croce. Concetto affascinante ma privo di qualsiasi base biblica.

A me pare che la Bibbia dica che tutti nasciamo peccatori sotto ira, e lo restiamo fino alla rigenerazione ed al susseguente perdono dei peccati. Per cui i bambini nascono peccatori, sotto ira, e lo restano finché muoiono, se muoiono infanti. Che cosa succede loro dopo la morte, mi sembra cosa assolutamente non rivelata.




Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Marmar il 12.04.2013 alle ore 16:33:56
...Ma se per entrare nel Regno dei cieli (Regno di Dio?) si deve diventare come bambini, e poi i bambini sono sotto l'ira di Dio, non mi sento tranquillo.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Beppe_Torino il 12.04.2013 alle ore 17:03:54

on 04/12/13 alle ore 16:33:56, Marmar wrote:
...Ma se per entrare nel Regno dei cieli (Regno di Dio?) si deve diventare come bambini, e poi i bambini sono sotto l'ira di Dio, non mi sento tranquillo.


Non si può costruire una dottrina su una sola frase di Gesù dove l'oggetto del suo insegnamento non sono i bambini ma gli adulti. Se facessimo così saremmo autorizzati a credere nel purgatorio sulla base del versetto in cui Paolo parla della "salvezza come attraverso il fuoco" per chi edifica con materiali scadenti
sul fondamento di Cristo.


Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Marmar il 12.04.2013 alle ore 17:21:42
Ma quale sarebbe il cosiddetto "peccato originale" è qualcosa di biblico? Appare scritturalmente il concetto di peccato originale, che si tramanda come i nostri geni da padre / madre - figlio; o è piuttosto qualcosa di costruito su basi più o meno condivisibili?

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Virus il 12.04.2013 alle ore 18:09:08
Forse uno spunto interessante potrebbe essere che nel vecchio patto, Dio non faceva distinzione quando ordinava lo sterminio dei popoli nemici di Israele... ordinando l'uccisione anche dei bambini... un Dio crudele forse?

Un altro spunto è che Gesù non ha mai peccato... ma è nato ed è stato bambino... se un bambino non nascesse puro e senza peccato, ciò significherebbe che Gesù non può essere senza peccato, in quanto il solo essere nato... lo avrebbe reso peccatore... quindi...

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Paolo_aquila il 10.04.2014 alle ore 17:03:01
Pace del Signore a tutti. A parte il fatto che la nascita di Gesù non è vista come la nascita di un bimbo normale che nasce per mezzo del sesso e quindi del sangue infetto che si trova nell'uomo da qdo vi è stato il peccato di Eva e di Adamo;  Ecco xchè l'Eterno nn ha permesso ;Nn poteva permetterlo, era richiesto il Sangue dell'Agnello, che doveva essere di una Natura Santa; Nn c'era sulla terra nessuno giusto, quindi Dio ha permesso la nascita di Gesù Ma che avvenisse per mezzo dello Spirito Santo e nn per mezzo di sesso!!! Ecco che così avremmo avuto il Figlio Santo e Giusto che sarebbe stato dopo offerto in sacrificio per riscattare noi uomini dai ns. peccati! E' stato chiamato Gesù xchè ci avrebbe salvato !!!Gloria a Dio!!! Il Nome di Gesù significa: " L'Eterno salva" Chi vuole intendere Intenda!!! Ora invece cerchiamo di capire qcosa in merito alla domanda. Q.uno ha ricordato qdo il Signore inviava il Suo Popolo o parte di esso presso un Paese per combattere e distruggere tutti coloro che avrebbero incontrato compreso i bambini. E questi si chiedono dopo il perché!?
Anzi si sn chiesti se Dio nn fosse stato cattivo a dare un ordine del genere?! Io mi chiedo e dico:lo credete veramente che Dio fosse stato cattivo nell'impartire un ordine del genere? Egli + volte ha comandato al Suo popolo di fare una cosa del genere!!!Ma c'era un Motivo e, cioè, stava dicendo a costoro: questi sn i vs. nemici!!! Poi sempre leggendo la Sacra Parola il Signore ci fa sapere che avvisava il Suo popolo a nn unirsi con gli altri popoli ma che si unissero sempre e Solo con quelli dello stesso Popolo!
Vi siete Voi chiesto il xchè??? Adesso corriamo ed andiamo nel Nuovo Testamento.....e leggiamo che Gesù dice al Padre:<< di tutti quelli che tu mi hai dato, Io nn ne ho perso nemmeno uno!!! vi siete chiesto cosa significa? quale motivo c'era di dire >>di tutti quelli >>cioè il Padre gliene Ha affidati tanti Ma nn tutti! Ebbene , Gesù ci fa sapere che solo quelli che gli appartengono gli sn stati affidati e di questi nn ne ha perso neanche uno!!!Sn stato abbastanza chiaro? Egli, il ns. Dio ha tenuto e tiene nella Sua Mano tutti coloro che sn i Suoi Figli (Predestinati) e di questi nn ne perderà neanche uno! Allora gli altri, cioè quelli che nn gli appartengono, tutti coloro che nn sn Sui figli che fine faranno???Nn saranno salvati! Pensate che un giorno il Signore quando verrà a prendere la Sua Sposa sarà interpellato da tanti altri che essendo stati lasciati a terra gli diranno:"" Signore .Signore---come mai ci lasci qui? Noi abbiamo fatto nel tuo nome opere potenti, etc.etc...."" Ed il Signore dice a costoro: <<Andate via da Me voi tutti operatori di iniquità,Io mai vi CONOBBI>> sapete il significato di ""CONOBBERE"" ovvero di  conoscere? nella Bibbia questa parola ha il significato di "Intimità"- Pensate che Maria disse  all'Angelo annunciatore:<< Com'è possibile....io non CONOSCO uomo>> capite cosa stava dicendo Maria all' Angelo? Bene! Quando il Signore dice a quei tali <<IO MAI VI CONOBBI>> sta dicendo che Egli nn li aveva Mai pensati; Quindi : Nn solo nn li ha mai "partoriti" ma addirittura nn li ha mai "concepiti" capite cosa intendo dire? Un figliuolo viene da Dio concepito e poi nel suo tempo viene da Dio partorito!!!Gloria a Dio. Nn siamo tutti figliuoli di Dio!!!!!!! Ma siamo tutti Creature di Dio:il mondo animale - vegetale- ed Umano- Dio ci benedica. :idea: :idea: :idea:

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di tsdl il 10.04.2014 alle ore 23:04:07

on 04/12/13 alle ore 18:09:08, Virus wrote:
Forse uno spunto interessante potrebbe essere che nel vecchio patto, Dio non faceva distinzione quando ordinava lo sterminio dei popoli nemici di Israele... ordinando l'uccisione anche dei bambini... un Dio crudele forse?

Un altro spunto è che Gesù non ha mai peccato... ma è nato ed è stato bambino... se un bambino non nascesse puro e senza peccato, ciò significherebbe che Gesù non può essere senza peccato, in quanto il solo essere nato... lo avrebbe reso peccatore... quindi...


Nel vecchio patto non c'era ancora la grazia ed era tutta legge, chi sbagliava doveva pagare per tutti, credo che per Dio era più che altro giustizia uguale per tutti dal più grande al più piccolo ed credo che era anche per evitare che i peccati commessi dai padri ritornassero, perchè quando leggiamo i capitoli sui guidici di Israele per esempio ci accorgiamo che i figli commettevano gli stessi peccati dei genitori o a volte anche di peggio ma questo è ormai risaputo come dice il proverbio "tale padre tale figlio" questo è in effetti nella parola.
Un altro punto è che i bambini, di sicuro saranno salvati proprio come avete detto voi per mancanza di coscienza  ma di là a dire che andranno in paradiso credo che è da appronfondire.
Sul punto di Gesù non sono molto d'accordo in quanto lui non è nato come tutti noi da l'unione di 2 personne ma da una vergine e lo Spirito Santo quindi non possiamo tanto usare quel esempio per i nostri bimbi.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Giamba il 15.04.2014 alle ore 12:04:35
Sarà una banalità, ma a volte sembra che ce ne dimentichiamo: Dio è perfetto amore e perfetta giustizia. Lui sa cosa fare con tutte quelle categorie di persone come bambini, incapaci di intendere e di volere, etc...Sui quali a volte discutiamo per sapere se "saranno salvati", e qualsiasi cosa Dio faccia sarà quella perfettamente amorevole e perfettamente giusta.
Per tornare al caso specifico, personalmente appellarsi alle parole di Gesù non mi sembra che significa inventare una dottrina filosoficamente, se Gesù dice chiaramente, senza giri di parole, che il Regno dei cieli è fatto di fanciulli, significa che i fanciulli prima dell'età della piena ragione sono salvati, perché non possono scegliere volontariamente tra il bene e il male. E ciò è confermato dal passo che ho già citato di Deuteronomio.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Pietro_Paolo il 15.04.2014 alle ore 14:01:10
Pace fratelli in Gesù Cristo nostro Signore.

I bambini pur avendo una natura pienamente malvagia dinanzi alla perfetta santità di Dio, nella perfetta giustizia di Dio rimangono innocenti incapaci di discernere il bene dal male e quindi saranno redenti. Allo stesso modo coloro che hanno infermità mentali che non permettono alla coscienza di manifestarsi.

Qui rammento una bellissima similitudine.
"40 Alcuni farisei, che erano con lui, udirono queste cose e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?» 41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane."

La colpa ricade dall'adolescenza, nella quale lo Spirito Santo agisce in ogni essere umano per portarlo a Gesù Cristo, proprio mentre cominciano a concepire  malvagità ad essere fonte del male chi più chi meno dinanzi alla perfetta santità di Dio.


Rimando a dei versetti chiave.


Genesi 8:21
Il SIGNORE sentì un odore soave; e il SIGNORE disse in cuor suo: «Io non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, poiché il cuore dell'uomo concepisce disegni malvagi fin dall'adolescenza; non colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.

Geremia 22:21
Io ti ho parlato al tempo della tua prosperità,
ma tu dicevi: "Io non ascolterò".
Questo è stato il tuo modo di fare sin dalla tua adolescenza;
tu non hai mai dato ascolto alla mia voce.

Matteo 18:3
«In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.

In Davide dopo la morte del figlio per giustizia di Dio, nato da adulterio e omicidio. Disse che lui stesso sarebbe ritornato da lui ma che il bimbo non sarebbe ritornato a lui.

Per quanto riguarda la morte del corpo, dovuto alla giustizia di Dio questo ha colpito tanto i bambini a causa dei loro padri, quanto i credenti nominali per conseguenza di peccato o credenti reali per martirio.

La morte per Gesù Cristo nel martirio è permesso da Dio per alcuni, e in quanto tale stabilito fin dall'Eternità.
Del resto dinanzi all'eternità e alla redenzione il valore di questa vita carnale si riduce enormemente per chi ha gli occhi di Dio.

Ogni sofferenza in Cristo Gesù di bambini e credenti verrà ampiamente ripagata per l'eternità, nella retribuzione che ci aspetta ad ognuno di noi, nella perfetta Giustizia di Dio.

Se pensate quanti bambini di Sodoma e Gomorra, delle popolazioni cananee, prima del diluvio e nell'apocalisse sarebbero andati all'inferno se avessero raggiunto l'adolescenza, la loro morte carnale per opera della Giustizia di Dio è stata la loro salvezza eterna.

Purtroppo l'eresia massonica del DIO è solo amore, democratico, che salva tutti, che ama il peccatore... ecc. ecc.
Ha contaminato non di poco la visione di Dio. Infatti quando credenti leggono passi di stermino o di morte voluti da Dio, che è Gesù Cristo, rimangono basiti.

Gesù Cristo è il Signore assoluto, che stabilirà una teocrazia eterna, perfetto amore ma anche perfetta giustizia, immensa grazia ma anche immensa ira. Dalle Scritture di manifesta come l'attributo dell'amore e della grazia siano sottoposti a quello della giustizia e dell'ira e non il contrario che per ragion logica sarebbe anche un controsenso.

Giustizia che è conseguenza della sua assenza che fa emergere l'oscurità facendo ricadere i frutti del peccato sull'uomo, o della sua presenza che annienta l'oscurità dinanzi alla quale sarebbe in grado di far perire anche l'anima.

Dio è luce e in Lui non ci sono tenebre, l'uomo è tenebra in quanto separato da Dio. Sono due entità che non hanno nulla a che vedere se non fosse per l'opera di rigenerazione dello Spirito Santo che si concluderà nella redenzione in un corpo senza macchia e incorruttibile incapace di peccare alla statura perfetta di Gesù Cristo, alla statura perfetta di Dio.



Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 15.04.2014 alle ore 17:00:00
Posto un mio pensiero.
State dicendo che Dio è giusto e allo stesso tempo mi pare lo stiate tratteggiando ingiusto. Perché? Semplicemente perché state creando un mondo di ingiustizia, in quanto, quelli che muoiono in tenera età sarebbero favoriti.
Ma dove sta scritto quello che state dicendo? Letteralmente da nessuna parte. Nemmeno la deduzione che si poggia su passaggi scritturali può darvi ragione perché essa viene da una cultura buonista che non ha il senso della giustizia di Dio, così che a volte lo dipinge troppo buono e altre volte troppo severo.
La frase che ho letto riguardo al comando di uccidere anche i bambini sta in piedi solo perché poggiata su ciò che ha detto il Signore stesso: Saranno i vostri nemici di domani.
Non ci è pregiudizio ma preconoscenza in Dio.
Quelli che ha innanzi conosciuti e che avranno accettato l'iter della redenzione saranno eletti. Eletti non vuol.dire semplicemente salvati.
I bambini? Saranno trattati da Dio secondo la Sua conoscenza. I sentimenti umani sono ingiusti sempre perché non sono imparziali e sopratutto non sono simili a quelli di Dio che non può essere in alcun modo essere tirato per la giacca dalla nostra piccolezza. Pensate forse che Dio non voglia che tutti gli uomini siano salvati?
Certo che lo vuole, ma non si attornierà mai di creature che non hanno la Sua radice.
Il cielo e gia stato sconvolto una volta è non lo sarà una seconda, perché tutti dovranno inginocchiarsi davanti all'Agnello e riconoscere che solo Lui è il Signore del cielo e della terra, alla gloria di Dio Padre.
Anni fa fu trattato lo stesso tema sul forum e allora feci l'esempio del leoncello che quando è piccolo fa tenerezza (quella che vi induce a pensare in questo modo) e chiunque può avvicinarsi ed accarezzarlo, ma quando diventerà grande non sarà più così, anzi, perché mostrerà la sua vera natura.
Noi possiamo errare, Dio no.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 03.12.2014 alle ore 08:34:18

on 04/11/13 alle ore 09:32:59, Beppe_Torino wrote:
E' opinione comune tra gli evangelici pensare che i bambini defunti vadano in paradiso, perché non hanno la capacità di decidere per il bene o per il male.
Ma su che basi bibliche nasce questa dottrina?


 Dal principio biblico ch Dio è Amore:

Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. - 1Giovanni 4:16

I bambini deceduti sono salvati dall'infinita benevolenza di Dio.
Non ha senso parlare di non rigenerazione dei bambini e quindi di depravazione dei bambini prima che siano diventati capaci di agire con piena avvertenza e deliberato consenso, cioè siano diventati liberi agenti morali. Anche se  nella vita sarebbero potuti incappare in occasioni di peccato, dal momento che nella loro breve vita non hanno peccato, l'infinita bontà di Dio avrà cura di loro:

Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. - Marco 10:14

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 03.12.2014 alle ore 08:45:19
Queste sarebbero secondo te le basi bibbliche, sufficienti a farti dire quello che hai detto, new?

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 03.12.2014 alle ore 10:13:50

on 04/11/13 alle ore 10:58:00, andreiu wrote:
Una nota a margine: ho letto su un sito riformato che Dio salverebbe solamente i bambini degli "eletti", facendo intendere che i bimbi dei non eletti andranno allinferno. Un idea che al solo pensiero fa accapponare la pelle! :-(

Anche a me!

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 03.12.2014 alle ore 10:24:27

on 04/11/13 alle ore 11:10:22, Virus wrote:
Nella tradizione cristiana il Regno dei Cieli (o di Dio) è stato accostato al concetto di paradiso, ma personalmente credo sia un po' una forzatura... mi sbaglio?

Il regno dei cieli comprende anche il paradiso:

«Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio; mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'olio nei vasi. Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono.
Verso mezzanotte si levò un grido: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro!". Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". Ma le avvedute risposero: "No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!". Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: "Signore, Signore, aprici!". Ma egli rispose: "Io vi dico in verità: Non vi conosco". Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.
- Matteo 25:1-13

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 03.12.2014 alle ore 12:45:41
on 11.04.2013 alle ore 10:58:00, andreiu wrote:

Quote:
Una nota a margine: ho letto su un sito riformato che Dio salverebbe solamente i bambini degli "eletti", facendo intendere che i bimbi dei non eletti andranno all'inferno. Un idea che al solo pensiero fa accapponare la pelle!

Questa considerazione è sicuramente da accapponare la pelle. Non credo però che altre affermazioni siano meno ingiuste se riferite alla santità di Dio.
Ciò che continuo a non capire è per quale ragione, se ve n'è una, per cui si riesce sempre a rendere Iddio ingiusto pur facendo ragionamenti che all'apparenza non ci sembrano tali, semplicemente perchè ci piace l'idea che sarà così. Non c'è un solo appiglio biblico che avalli una simile ingiustizia, nemmeno quelli evocati in ultimo da new e non solo, dove si ricorda che sta scritto: lasciate i piccoli fanciulli venire a me, perchè di essi è il regno dei cieli.
Ma quando mai siamo autorizzati a decidere noi della sorte degli esseri umani, basandoci solo su ragionamenti  anche scritturali, dove sembra e spesso siamo noi a farlo sembrare, che quei testi ci danno ragione.
Personalmente sono arciconvinto che chi ragiona così non ha la più pallida idea di cosa sia la giustizia di Dio.
La Parola di Dio dice chiaramente che nessuno merita la salvezza e non c'è uomo sulla terra, piccolo o grande , bambino o adulto che sia, che la meriti di essere salvato, NESSUNO, vuol dire nessuno.
Dall'altro lato leggiamo ancora che Iddio dice al suo popolo Israele: "Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell'Eterno davanti a te. Farò grazia a chi farò grazia e avrò pietà di chi avrò pietà" Esodo 33.19.
Leggere e meditare prima di dire cose che rendono Iddio ingiusto.
Ovviamente mi fermo qui per questioni pratiche, ma non è finita.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 03.12.2014 alle ore 14:25:42
In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. - Matteo 11:25

Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto una forza, a causa dei tuoi nemici, per ridurre al silenzio l'avversario e il vendicatore. - Salmi 8:2

e gli dissero: «Odi tu quello che dicono costoro?» Gesù disse loro: «Sì. Non avete mai letto: "Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode"?». - Matteo 21:16

Che meraviglia! C'è scritto "Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode". E riflettiamo: Chi può lodare il Signore? Solo che Lo conosce può lodarlo, quindi gli innocenti lattanti e bambini sono in comuinione con Dio perché sono nell'innocenza e non si può imputare peccato a chi non lo ha commesso, perciò è ovvio che per loro in caso di morte corporale c'è il paradiso.

E ricordiamoci che il Messia è morto per tutti, sì per tutti, bambini compresi che nella loro innocenza sono in Cristo Gesù!

E preso un bambino, lo mise in mezzo a loro; poi lo prese in braccio e disse loro:
«Chiunque riceve uno di questi bambini nel nome mio, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato».
- Marco 9:36-37

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Caste il 03.12.2014 alle ore 14:41:41

on 12/03/14 alle ore 10:24:27, New wrote:
Il regno dei cieli comprende anche il paradiso:

«Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio; mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'olio nei vasi. Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono.
Verso mezzanotte si levò un grido: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro!". Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". Ma le avvedute risposero: "No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!". Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: "Signore, Signore, aprici!". Ma egli rispose: "Io vi dico in verità: Non vi conosco". Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.
- Matteo 25:1-13


Però, scusa, in questa parabola dice che il regno dei cieli è simile alle dieci vergini. Volendo fare un po' di corrispondenze potremmo anche dire che la sala delle nozze sia il paradiso, ma il regno dei cieli non so se possa corrispondergli o averlo al suo interno, o sbaglio?

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 03.12.2014 alle ore 15:57:25
Caro Caste, secondo te dove entrano le 5 vergini avvedute?

Al vers. 10 vediamo che la porta fu chiusa, la porta indica la separazione tra i salvati e gli esclusi. I salvati col rapimento andranno infatti alle nozze dell'agnello nel paradiso mentre fuori ci sarà la tribolazione.

Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa si è preparata. Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi». E l'angelo mi disse: «Scrivi: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio». - Apocalisse 19:7-9

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 03.12.2014 alle ore 16:22:38

on 12/03/14 alle ore 14:25:42, New wrote:
In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. - Matteo 11:25

Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto una forza, a causa dei tuoi nemici, per ridurre al silenzio l'avversario e il vendicatore. - Salmi 8:2

e gli dissero: «Odi tu quello che dicono costoro?» Gesù disse loro: «Sì. Non avete mai letto: "Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode"?». - Matteo 21:16

Che meraviglia! C'è scritto "Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode". E riflettiamo: Chi può lodare il Signore? Solo che Lo conosce può lodarlo, quindi gli innocenti lattanti e bambini sono in comuinione con Dio perché sono nell'innocenza e non si può imputare peccato a chi non lo ha commesso, perciò è ovvio che per loro in caso di morte corporale c'è il paradiso.

E ricordiamoci che il Messia è morto per tutti, sì per tutti, bambini compresi che nella loro innocenza sono in Cristo Gesù!

E preso un bambino, lo mise in mezzo a loro; poi lo prese in braccio e disse loro:
«Chiunque riceve uno di questi bambini nel nome mio, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato».
- Marco 9:36-37

Veramente New, sono oltremodo allibito nel vedere come adatti ciò che è scritto letteralmente alle tue tesi. Non c'è da meravigliarsi che siano venute fuori tante denominazioni e tutte hanno una radice nella bibbia.
Dovrei mettermi a contestare ogni tuo riferimento perchè è l'adattamento che è sbagliato in relazione al soggetto del 3d, ma francamente, siccome mi rendo conto che spesso si è volutamente ignoranti della parola di Dio pur citandola, la sola cosa che ti ricordo è che l'uomo è concepito nel peccato, quindi è peccatore perchè figlio di peccatore. Ciò equivale anche a dire che è un essere umano perchè figlio di un essere umano. Se il concepimento avviene nel peccato, dando così alla creatura la natura di Adamo, non si può certo dire che sia un figlio di Dio, cioè avente la natura di Dio.
La sola cosa che si può dire è che non ha avuto il tempo di peccare coscientemente , ma non si può certo dire che non sia peccatore. Ogni seme può solo portare se stesso alla luce, quindi un seme peccatore può solo generare un altro peccatore e nulla più.
Poi sta alla giustizia di Dio che conosce gli uomini fin dalla fondazione del mondo giudicare fra l'uno e l'altro.
Colui che aveva ordinato di uccidere tutti i bambini dei nemici di Israele, lo ha fatto dicendo che quelli sarebbero stati i loro nemici di domani.
Penserete voi che Iddio si metterà in casa una creatura che gli si possa rivoltare contro? Siamo seri! Iddio non reputa certo colpevole l'innocente ma nemmeno innocente il colpevole.Lasciate a Lui ogni giudizio, tanto nessuno può tirarlo per la giacca.
Ultimo pensiero lo rivolgo alla tua citazione di Matteo 11.25.
Secondo te, i bambini, quelli che non sono ancora uomini compiuti intendono i misteri di Dio? Ma sei serio o fai finta di esserlo? Come fai a pensare che le cose siano letteralmente così? Ma hai idea di cosa significa almeno, sempre tenendo conto che per vedere il regno di Dio occorre nascere di nuovo? Ma sai almeno cosa vuol dire nascere di nuovo? E' quella creatura nata di nuovo che, come un bambino si avvicina al regno di Dio e lo vede da lontano. Quel bambino, per entrare nel regno di Dio, ha bisogno di ricevere da Dio acqua e Spirito, cioè grazia e unzione se vuole entrare in quel regno. Non si entra in quel regno per un'altra strada, no, non ce n'è un'altra.
I bambini di cui Gesù ha detto: "Di essi è il regno dei cieli", sono stati indicati non in quanto esseri umani non ancora adulti, ma a simbolo della condizione in cui ci dobbiamo trovare se vogliamo vedere il regno di Dio. Queste cose le ha dette Gesù anche ai suoi discepoli: "Se non diventate come questi piccoli fanciulli non entrerete nel regno dei cieli".
Non esiste un innocente davanti a Dio perchè cioè significa smentire la sua parola che ricorda che tutti gli uomini hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Però se vuoi continuare a smentire la parola di Dio, beh io non ti accompagnerò certo né ti asseconderò, stanne pur certo.
Dove vanno le cinque vergini? Ecco ancora l'ennesima prova che leggi le cose a caso.
Intanto Gesù ha detto che il regno dei cieli è simile a 10 vergini e non a cinque, confondendo il regno dei cieli col regno di Dio;  poi cosa c'entra col soggetto me lo spieghi. E' proprio vero che salti di palo in frasca, scusa ma proprio non mi va giù.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 03.12.2014 alle ore 16:29:06
Il Signore vuole misericordia e non sacrificio:

Se sapeste che cosa significa: "Voglio misericordia e non sacrificio", non avreste condannato gli innocenti; - Matteo 12:7

Il Signore non condanna gli innocenti e i bambini che ovviamente non hanno commeso peccato sono innocenti:

affinché non si sparga sangue innocente in mezzo al paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà in eredità e tu non ti renda colpevole di omicidio. - Deuteronomio 19:10

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Stefanotus il 03.12.2014 alle ore 16:32:40
Come ho avuto modo di dire in un altro post essere peccatori non è sinonimo di "sentirsi in colpa" o avere imputato il peccato.

Essere peccatori, come giustamente dice Salvo è una CONDIZIONE umana.
Non si può sfuggire. Tutti sono peccatori, TUTTI pure i bambini.
Certo è che Dio decide, nella Sua misericordia di non imputare le conseguenze di peccato a chi non "ha coscienza" di peccato come... un bambino. Ma questo non lo rende "non peccatore" nella sua condizione.

L'errore quindi che viene fatto è nuovamente lo stesso: per "giustificare" una certa visione, si tende a dimenticarsi di altri insegnamenti biblici altrettanto importanti.

Non metto becco sulle citazioni arbitrarie che vedo... ma non mi meraviglio più di niente.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 03.12.2014 alle ore 16:36:47

on 12/03/14 alle ore 16:29:06, New wrote:
Il Signore vuole misericordia e non sacrificio:

Se sapeste che cosa significa: "Voglio misericordia e non sacrificio", non avreste condannato gli innocenti; - Matteo 12:7

Il Signore non condanna gli innocenti e i bambini che ovviamente non hanno commeso peccato sono innocenti:

affinché non si sparga sangue innocente in mezzo al paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà in eredità e tu non ti renda colpevole di omicidio. - Deuteronomio 19:10

Immagino che tu sia più misericordioso di Dio e anche più giusto. Me lo spieghi perchè Iddio avrebbe fatto uccidere tutti quei bambini figli dei nemici di Israele? Cosa avevano fatto per meritare la morte? Avevano peccato, loro?
Tutti quei bambini che morirono per mano di Erode che cercava di far morire Gesù, erano colpevoli? Di che cosa? Lo sai tu? Pure morirono degli innocenti senza che Iddio muovesse un dito per salvarli e tu mi vai a citare scritture che come al solito sono fuori luogo! Siamo veramente lontani, caro new, dall'aver capito cosa sia giustizia davanti a Dio, ma lontani anni luce. Pensa che tu e io come tutti gli uomini siamo salvati per grazia e che, se l'Onnipotente non avesse deciso di salvarci lo stesso, nonostante i nostri continui peccati, ne avrebbe il diritto, e questo anche dopo aver creduto in Lui. Ovviamente questa è una ipotesi che fa il paio con la sua giustizia che ci guarda attraverso Suo Figlio.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 03.12.2014 alle ore 17:34:04
Il Signore è bontà infinita:

Ma tu, Signore, sei un Dio pietoso e misericordioso, lento all'ira e grande in bontà e in verità. - Salmi 86:15

E la bontà infinita di Dio la vediamo nel Suo Unigenito Figlio Gesù Cristo.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 03.12.2014 alle ore 17:45:21

on 12/03/14 alle ore 17:34:04, New wrote:
Il Signore è bontà infinita:

Ma tu, Signore, sei un Dio pietoso e misericordioso, lento all'ira e grande in bontà e in verità. - Salmi 86:15

E la bontà infinita di Dio la vediamo nel Suo Unigenito Figlio Gesù Cristo.

Ovviamente che fai? Non rispondi alle domande e navighi per i lidi tuoi.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 04.12.2014 alle ore 08:38:54

on 04/11/13 alle ore 10:03:36, Giamba wrote:
Dio punisce gli israeliti per i loro peccati non facendoli entrare nella Terra promessa, permette però ai bambini di entrarvi, in virtù del fatto che non sanno distinguere il bene dal male e sono quindi innocenti: "I vostri bambini, dei quali avete detto: "Diventeranno una preda!", i vostri figli, che oggi non conoscono né il bene né il male, sono quelli che vi entreranno; a loro darò il paese e saranno essi che lo possederanno" (Deuteronomio 1:39).

Bellissimo! Grazie Giamba per questo magnifico passo che è un altro che inequivocabilmente depone per la salvezza dovuta alll'infinita benevolenza di Dio dei bambini deceduti in età non cosciente.

Dio è buono, è infinitamente buono:

... la tua bontà, SIGNORE, dura per sempre ... - Salmi 138:8  

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 04.12.2014 alle ore 10:52:30

on 12/04/14 alle ore 08:38:54, New wrote:
Bellissimo! Grazie Giamba per questo magnifico passo che è un altro che inequivocabilmente depone per la salvezza dovuta alll'infinita benevolenza di Dio dei bambini deceduti in età non cosciente.

Dio è buono, è infinitamente buono:

... la tua bontà, SIGNORE, dura per sempre ... - Salmi 138:8  

Questa a mio modo di vedere è l'ennesima dimostrazione di come viene letta male la parola di Dio. Perdonatemi, ma non capisco il nesso con il soggetto del 3d.
State dicendo che quella storia scritturale, abbia una relazione col soggetto? Ma avete veramente voglia di scherzare? Non vi pare che sono due mondi diversi completamente?
Facciamo una considerazione.
Se Iddio avesse impedito ai figli di quelli che erano usciti dall'egitto di entrare nella terra promessa, dovremmo rinnegare ciò che è scritto in Ezechiele 20 da leggere per intero, e concludere che Iddio è bugiardo?
Ciò che lui ha fatto, e lo dice chiaramente nel capitolo accennato, lo ha fatto affinché il suo nome non fosse disonorato fra le nazioni. Non lo ha fatto perchè erano innocenti come volete far passare. Che nome si sarebbe fatto l'Onnipotente che tira fuori il suo popolo dall'Egitto e poi lo distrugge per strada? Iddio non ha conservato gli infanti che sono poi il soggetto del 3d ma i figli di quella generazione.
Se avesse distrutto tutti gli adulti, che cosa avrebbero fatto tutti quei bambini? Ma ragionate con la testa o cosa fate?
Il Signore non ha fatto grazia della vita a quei bambini perchè innocenti come voi volete far passare ma li ha reputati innocenti in virtù della sua Grazia e dell'amore per il Suo nome che è poi ciò che Iddio sta facendo con noi. Ciò serve a farci capire che Iddio reputa innocente chi Egli vuole e non chi dice di esserlo. Non ha detto il Signore a Balaam che non vedeva male alcuno in Israele? Che vuol dire? Che Israele era santo e immacolato? Suvvia, come potete continuare a pensare ingiustamente nei confronti di Dio.
Come già detto, ciò che Iddio fa non rientra mai nell'ambito della nostra giustizia ma nella Sua giustizia, e Lui fa ciò che è giusto secondo i suoi criteri e non secondo i nostri.
Se Iddio vuole salvare un assassino, chi siamo noi a dire il contrario? Lo salverà forse perchè è innocente, perchè giusto, perchè coinvolto suo malgrado in vicende di cui non ha colpa?  Lui, il Signore dell'Universo non farà mai nulla che sia ingiusto, sempre secondo la SUA giustizia.
Tale modo di leggere è di un pressappochismo allucinante.
Sono veramente allibito da questo modo di leggere le scritture.

p.s. Ti faccio notare ,new, che ti ho fatto delle domande specifiche e che tu continui a snobbare. Non è questo un buon metodo per dialogare ma solo per imporre e/o lasciare scritto ciò che è il tuo pensiero, qualunque cosa dicano gli altri.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Marmar il 04.12.2014 alle ore 11:21:47

Quote:
Lui, il Signore dell'Universo non farà mai nulla che sia ingiusto, sempre secondo la SUA giustizia.


Ma la sua giustizia deve essere riconosciuta giusta anche da noi, altrimenti come può pretendere di essere adorato anche per questo?

La loro giustizia è perseguita anche dai mafiosi, e molto scrupolosamente, altrimenti son guai grossi. Ma per il fatto di perseguire scrupolosamente un tipo particolare di giustizia, non li fa giusti ai nostri occhi.

Si parla di un qualcosa di assoluto che, in quanto fatti a misura di Dio, deve essere condivisa da tutti i credenti: e per ora mi pare che sia così.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 04.12.2014 alle ore 13:11:08

on 12/04/14 alle ore 11:21:47, Marmar wrote:
la sua giustizia deve essere riconosciuta giusta anche da noi

Caro Marmar vorrei aggiungere che è lo Spirito Santo che ci convince alla giustizia:

Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. - Giovanni 16:8

In altre parle non siamo noi che, con la nostra ragione, possiamo dire ciò che è giusto o non è giusto, perché incapperemmo nell'errore di Adamo ed Eva che, ascoltando il diavolo, hanno voluto decidere loro ciò che sarebbe moralmente giusto, cioè volevano avere loro la decisione di ciò che è bene e di ciò che è male.

Ciò che è giusto è nella Parola di Dio e lo Spirito Santo ce la fa comprendere.
La Parola di Dio ci rivela l'amore di Dio che vuole che:

... tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. - 1Timoteo 2:4

Tutti comprende ovviamente anche i bambini. L'Amore di Dio è rivelato in Gesù Cristo che nel Nuovo Patto ha pienamente accolto i bambini.

*******************


P.S. Per chi lo fa notare, è vero che nell'A.T. ci sono stati episodi di stragi in cui sono stati coinvolti i bambini, ma questo non c'entra col giudizio di salvezza o condanna riguardo alla vita eterna. L'Antico Patto era provvisorio e necessario per la preparazione all'avvento del Salvatore.  

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 04.12.2014 alle ore 14:04:35

on 12/04/14 alle ore 11:21:47, Marmar wrote:
Ma la sua giustizia deve essere riconosciuta giusta anche da noi, altrimenti come può pretendere di essere adorato anche per questo?

Infatti, tutti gli uomini gli riconosceranno che Lui è giusto. Questo non vuol dire che ora dobbiamo comprendere tutto.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 04.12.2014 alle ore 14:07:57

on 12/04/14 alle ore 13:11:08, New wrote:
Caro Marmar vorrei aggiungere che è lo Spirito Santo che ci convince alla giustizia:

Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. - Giovanni 16:8

In altre parle non siamo noi che, con la nostra ragione, possiamo dire ciò che è giusto o non è giusto, perché incapperemmo nell'errore di Adamo ed Eva che, ascoltando il diavolo, hanno voluto decidere loro ciò che sarebbe moralmente giusto, cioè volevano avere loro la decisione di ciò che è bene e di ciò che è male.

Ciò che è giusto è nella Parola di Dio e lo Spirito Santo ce la fa comprendere.
La Parola di Dio ci rivela l'amore di Dio che vuole che:

... tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. - 1Timoteo 2:4

Tutti comprende ovviamente anche i bambini. L'Amore di Dio è rivelato in Gesù Cristo che nel Nuovo Patto ha pienamente accolto i bambini.

*******************


P.S. Per chi lo fa notare, è vero che nell'A.T. ci sono stati episodi di stragi in cui sono stati coinvolti i bambini, ma questo non c'entra col giudizio di salvezza o condanna riguardo alla vita eterna. L'Antico Patto era provvisorio e necessario per la preparazione all'avvento del Salvatore.  

Perdonami, ma siccome navighi a vista e dici e ti contraddici da solo, usando la scrittura solo a convenienza tua, mi pare ormai fuori luogo darti corda, tanto più che non hai nemmeno il coraggio di rispondere direttamente a chi ti interroga.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 04.12.2014 alle ore 17:50:44
I bambini abortiti sono come gli innocenti  bambini morti e quindi anche loro sono salvati per gli stessi motivi.
Infatti la vita umana inizia al concepimento:

«Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni». - Geremia 1:5

Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora. - Salmi 139:15-16

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 04.12.2014 alle ore 19:38:51

on 12/04/14 alle ore 17:50:44, New wrote:
I bambini abortiti sono come gli innocenti  bambini morti e quindi anche loro sono salvati per gli stessi motivi.
Infatti la vita umana inizia al concepimento:

«Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni». - Geremia 1:5

Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora. - Salmi 139:15-16

Ma almeno ti rendi conto che ti contraddici da solo?
Tutti i bambini sarebbero dunque salvati secondo quello che tu hai citato?
Hai usato una profezia che riguarda il popolo di Dio e lo hai applicato a tutti i popoli. Wow. Evviva la perspicacia. E dire che nemmeno tutti i bambini di Israele lo furono per ovvie ragioni se consideriamo quante volte Iddio li ha decimati.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 16.01.2015 alle ore 08:21:32
La Bibbia dice:

Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». - Romani 7:7

I piccoli bambini non conoscono la legge e di conseguenza non conoscono il peccato e sono innocenti.
Il peccato arriva quando c'è l'occasione per mezzo del comandamento:

Ma il peccato, còlta l'occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto.
Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii; e il comandamento che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte.
Perché il peccato, còlta l'occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise.
- Romani 7:8-11

Il Signore ha detto:

Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. - Luca 18:16

Quindi i bambini, nel loro quadro di innocenza, sono idonei a ricevere le benedizioni del Signore, sono nell'Amore del Signore e sono salvati per grazia.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 16.01.2015 alle ore 08:57:52
Speravo che almeno rispondessi alle domande che ti vengono poste ma vedo che imperterrito vai per la tua strada.

Ora, dimmi che natura hanno i bambini? Hanno la natura di Adamo o hanno quella degli angeli? E possibile che da un uomo di terra nascano degli angeli? O nasceranno solo altri uomini di terra?
Ammesso e concesso che anche avessero la natura degli angeli, non ti risulta forse che gli angeli sono stati messi alla prova e che buona parte di loro si è ribellata?
Vorrai tu far entrare nel cospetto di Dio creature che non sono state messe alla prova?
Perchè, anziché continuare a dire cose come queste non provi a ragionare per vedere se, per caso, dico io, non stai dicendo delle cose senza fondamento, ma solo per il piacere tuo e di chi la pensa come te?
Ti arrampichi sempre agli specchi, usando sovente  testi che anche ti contraddicono.
Non era innocente l'uomo prima di peccare? Certo, però ha scelto di percorrere la sua strada, così come gli angeli ribelli che in quanto a purezza sono certo migliori di un figlio di uomo, anche se fanciullo.
Così ogni fanciullo farà la stessa cosa davanti a Dio. Non mi dire che essendo davanti a Dio la cosa scontata è che sceglierà di stare davanti a Dio, perchè negheresti d'un colpo solo il libero arbitrio che ha indotto Lucifero e i suoi angeli prima e l'uomo poi a percorrere la loro strada.

Guarda, il mondo cattolico ogni tanto proclama i suoi santi; fallo anche tu, così fate il paio. Mettici chi vuoi davanti a Dio, così sei contento. Tanto staranno solo nell'altare della tua testa, stanne pur certo.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di elovzu il 16.01.2015 alle ore 10:53:49
Premesso che questo è uno di quegli argomenti su cui ho cambiato idea e per cui non mi sento di dare certezze assolute, vorrei fare alcune considerazioni.

E' stato giustamente detto che non dobbiamo dimenticarci che, indipendentemente da quel che pensiamo noi, Dio è perfettamente giusto e tratterà ogni caso "particolare" con somma giustizia. Su questo sono certo che siamo tutti d'accordo.

Credo sia importante distinguere bene fra natura peccatrice e coscienza del peccato. Io posso peccare anche senza averne coscienza e questo di fronte a Dio non mi rende meno peccatore. Certamente Dio ne terrà conto ma il peccato è peccato a prescindere, tanto che nel vecchio testamento anche il peccato involontario richiedeva spargimento di sangue.
Ora, a me sembra che anche se ammettiamo che i bambini nascano senza peccato (anche se dovremmo dire "senza aver peccato", visto che il peccato pervade tutta la creazione), non possiamo negare che pecchino fin dalla più tenera età. Chiunque ha avuto un figlio sa benissimo che dovrà insegnargli a fare il bene, non certo il male, anche solo dopo pochi mesi dalla nascita.
Se questo è vero allora dobbiamo chiederci cosa intendeva Gesù quando diceva che dobbiamo essere come bambini per entrare nel regno dei cieli.

In Matteo 18:3-5 è scritto:
«In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Chi pertanto si farà piccolo come questo bambino, sarà lui il più grande nel regno dei cieli. 5 E chiunque riceve un bambino come questo nel nome mio, riceve me.

Qui l'invito è a essere "piccolo" come un bambino se vogliamo essere grandi nel regno dei cieli. Il chiaro parallelo è a Matteo 19:30 "Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi, primi."

Matteo 19:13
Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. 14 Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro».

"Assomiglia a loro" in cosa? Personalmente ritengo possa riferirsi alla loro semplicità di cuore, all'essere veri, a chi cerca con sincerità, ma non mi sento di dire che qui salvi automaticamente tutti i bambini.

Ricordo anche che l'essere come bambini non è sempre visto in modo positivo nella Bibbia. Ecco alcuni passi: 1 Corinzi 3:1 e 14:20  Galati 4:3   Efesini 4:14

Detto questo io credo fermamente che Dio abbia un occhio speciale verso i bambini proprio per la loro natura "pura" e per questo condanna definitivamente chi li scandalizza. Ma non penso che questo voglia dire che non pecchino o che non necessitino di ravvedimento. Credo invece che Dio, come sempre, giudicherà in base a quanto ricevuto, nel senso che valuterà con perfetta giustizia in base a a ciò che è nella loro capacità di discernere e decidere. Qualcuno ha fatto, credo giustamente, un parallelo con i disabili mentali. In base a cosa saranno giudicati o giustificati? Io credo che la salvezza sia SOLO per fede in Gesù Cristo, ma credo che Dio possa parlare ai cuori e allo spirito delle persone in modo che nemmeno immaginiamo, anche bypassando la ragione. Dopotutto non è lo spirito Santo che convince di peccato?
Ho visto disabili mentali lodare il Signore, ed ho sentito persone testimoniare dell'opera di Dio in loro quando ancora erano bambini. Chi sono io per giudicare che non fosse vero?
Per ultimo vorrei ancora sottolineare la prescienza di Dio, che conosci i cuori di chiunque prima che facciamo qualsiasi cosa. Se Dio sa, sa anche giudicare, noi no. E credo questo possa valere anche per il cuore dei bambini, anche prima che abbiano fatto alcun atto, visto che ci conosce fin dal seno materno.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 16.01.2015 alle ore 11:39:46

on 01/16/15 alle ore 10:53:49, elovzu wrote:
io credo fermamente che Dio abbia un occhio speciale verso i bambini proprio per la loro natura "pura" e per questo condanna definitivamente chi li scandalizza

Quoto.

Quando Erode fece uccidere i bambini innocenti:

Allora si adempì quello che era stato detto per bocca del profeta Geremia:
«Un grido si è udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e rifiuta di essere consolata,
perché non sono più
».
- Matteo 2:17-18

Raachele piangeva per il grande dolore e rifiutava di essere consolata, ma DIO è Amore e ha parlato così:

Così parla il SIGNORE:
«Trattieni la tua voce dal piangere,
i tuoi occhi dal versare lacrime;
poiché l'opera tua sarà ricompensata», dice il SIGNORE;
«essi ritorneranno dal paese del nemico;
c'è speranza per il tuo avvenire», dice il SIGNORE;
«i tuoi figli ritorneranno entro le loro frontiere.
- Geremia 31:16-17

Il Signore le ha detto di non piangere perché essi torneranno dal paese nemico, sì torneranno, la morte non potrà trattenerli e loro tornerranno entro le loro frontiere!

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 16.01.2015 alle ore 11:44:57
Francesco,
ti ringrazio per quello che hai scritto.
Al di la di tutto ciò che possiamo ipotizzare, e non sta a noi decidere della vita di nessuno, non dobbiamo dimenticare che la nostra natura, quand'anche non avesse peccato, ed è il caso dei bambini che muoiono in tenerissima età, rimane sempre una natura di peccato.
Come tale non può comparire davanti a Dio prima di aver deciso da che parte stare, così come hanno fatto anche gli angeli.
Iddio provvederà come ha fatto con gli angeli, e noi, quando Lui li giudicava, non eravamo presenti, né lo abbiamo consigliato, né abbiamo piatito per qualcuno di loro, e, a me risulta che Iddio è stato giusto nei loro confronti.
C'è forse qualcuno che ha qualcosa da obiettare in merito?

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 16.01.2015 alle ore 11:58:05
Dopo questo ennesimo strafalcione di interpretazione, credo fermamente che sei irrecuperabile, caro new.
Ma che vuol dire che Iddio ha un occhio di riguardo verso i bambini? Vuol forse dire che farà per loro un'eccezione? Perchè, per te e per me, non ha Iddio un occhio di riguardo? O forse pensi che la tua salvezza sia una cosa dovuta per via di non so quale tuo principio, e che quindi, in fondo, visto che hai creduto lo meriti?
Ma ti rendi conto che continui a far passare  che Iddio è ingiusto, che ci sono creature condannate alla morte e altre elette alla vita non si sa bene perchè?
Che importanza fa, purché tocchi agli altri.
>:(

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 16.01.2015 alle ore 17:10:59
Il Signore ha detto:

«In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. - Matteo 18:3
Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro». - Matteo 19:14

Qual è la caratteristica dei bambini? I bambini, oltre che innocenti perché non sanno cos'è il male, non sanno cos'è il peccato, accettano l'amore e quindi accettano l'Amore di DIO, accettano di essere protetti, accettano di dipendere e il Signore ama i bambini:

Gesù Ama i bimbi come me

https://www.youtube.com/watch?v=Jg-I_q2zLxA






Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 16.01.2015 alle ore 17:50:46
Va beh,
caro new, credo di aver capito che è tempo perso discutere con chi nemmeno ti calcola.
Se non rispondere alle domande è educazione, che cosa sarà mai il tuo cristianesimo?
:nono:

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 16.01.2015 alle ore 19:13:12
Cari tutti,
il peccato è violazione della legge:

Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge. - 1Giovanni 3:4

Chi pecca sceglie quindi di trasgredire alla legge per privilegiare e gratificare se stesso, è vero che il peccato di Adamo spinge all'egoismo, ma il bambino che muore in età non cosciente non ha fatto nessuna scelta e dopo la morte non può più peccare perché non ha mai saputo cosa sia il peccato.
I bambini deceduti in età non coscente non hanno ancora peccato, sarebbero prima o poi incappati nel peccato, ma da vivi non hanno peccato.
I bambini deceduti in età non cosciente vanno quindi in paradiso perché non conoscono il peccato e sono aperti all'amore di Dio.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di elovzu il 17.01.2015 alle ore 10:04:27
Se il bambino in età non cosciente non pecca perché i genitori lo sgridano?

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di New il 17.01.2015 alle ore 14:48:22

on 01/17/15 alle ore 10:04:27, elovzu wrote:
Se il bambino in età non cosciente non pecca perché i genitori lo sgridano?

Per educarlo, per esempio un bimbo in età non cosciente è ovvio che non pecca perché non sa nemmeno cosa sia il peccato, ma magari mette le dita nel naso e allora i genitori lo sgridano a fin di bene.

Il bimbo in età non cosciente non può far peccato perché:

Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». Ma il peccato, còlta l'occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto. Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii; e il comandamento che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte. Perché il peccato, còlta l'occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise. - Romani 7:7-11

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Domenico il 18.01.2015 alle ore 23:42:01
Nota preliminare

Anche se sull’argomento in questione, sono intervenuto all’inizio, cioè nella prima pagina (e vale la pena rileggerlo), vorrei ritornarci di nuovo, non tanto per ripetere quanto già detto, quanto per fare qualche necessario chiarimento, ai fini di avere le idee chiare, visto che nell’argomento in questione, c’è di mezzo la salvezza. Inoltre, vorrei subito precisare che, in questo mio intervento, mi riferirò particolarmente ai pargoli, perché di loro si può avere una chiara cognizione dello stato della loro innocenza, anche se il quesito iniziale dicesse:

«E' opinione comune tra gli evangelici pensare che i bambini defunti vadano in paradiso, perché non hanno la capacità di decidere per il bene o per il male. Ma su che basi bibliche nasce questa dottrina? Come si concilia col famoso brano di Giovanni "chi non è nato d'acqua e di Spirito non può vedere il Regno di Dio?»

Come imperniare il discorso sulla salvezza

Trattandosi della “salvezza”, (nel senso neotestamentario) si devono precisare alcune cose basilari, cioè necessarie e non facoltative, ai fini, non solo per comprenderla, ma anche e soprattutto per riceverla. Dio, infatti, per mezzo della Sua Parola, ci ha fatto pervenire precise direttive circa la salvezza e ciò che l’uomo dovrà compiere, non per guadagnarsela, ma per riceverla e sperimentarla nella sua vita.

Diciamo subito che la salvezza, è un dono che Dio offre gratuitamente all’uomo (Efesini 2:8-9), senza basarsi sul merito personale; quindi l’essere umano non dovrà comprarla, ma solamente “riceverla”, cioè “accettarla”, dalla mano del benevolo donatore. Inoltre, se Dio offre la salvezza gratuitamente all’uomo, vale a dire all’intera umanità, senza fare nessuna differenza tra l’uno e l’altro, è perché: 1) la salvezza ha un prezzo elevatissimo che nessuno può pagare; 2) perché il suo prezzo, l’ha pagato Gesù Cristo, non con oro e con argento, ma con il Suo prezioso sangue, mediante la Sua morte sulla croce del Calvario (1 Pietro 1:18-19). In virtù di quest’atto volontario che Gesù Cristo ha compiuto per acquistarla, Dio la può donare a tutti gratuitamente.    

Ma prima che ci addentriamo per comprendere le cose concernenti la Salvezza, è necessario avere idee chiare intorno alla condizione in cui si trovava l’umanità, prima che Gesù pagasse il prezzo del suo riscatto.

La condizione dell’umanità, prima che Gesù avesse pagato il prezzo della salvezza

Il libro della Genesi ci rivela che il primo essere umano che ha peccato, trasgredendo un preciso comando divino, è stato Adamo con sua moglie Eva. In questo modo, i nostri progenitori, non solo hanno causato la morte, sia fisica che spirituale di loro stessi, sono stati espulsi dal giardino d’Eden, dove Dio li aveva messi; sono stati separati da Dio, ma in conseguenza di ciò, hanno lasciato, anche una brutta eredità alla loro discendenza, cioè all’intera umanità, riguardante la loro natura peccaminosa. Infatti, dal momento in cui Adamo ed Eva hanno trasgredito il comando di Dio, la loro natura ha subito un cambiamento, cioè è diventata “natura peccaminosa”. Di conseguenza, tutti i figli che sarebbero nati in avvenire, avrebbero portato questo segno, insito nella loro vita, cioè l’eredità di una natura peccaminosa.

Più tardi Paolo, nell’epistola ai Romani, affermerà che, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato… (Romani 5:12). Anche se l’apostolo afferma che tutti hanno peccato, questo però non significa che tutta l’umanità ha commesso la stessa trasgressione di Adamo e di Eva, ma che i nostri progenitori hanno trasmesso la loro natura peccaminosa ai posteri, cioè la predisposizione al peccato. Perché diciamo “predisposizione al peccato”? Perché, il peccato, visto che è un “atto personale” che si compie, come dirà l’apostolo Giovanni, quando definisce il peccato: la violazione della legge (1 Giovanni 3:4), ne consegue che con la nascita, l’uomo ha in sé la tendenza al peccato, cioè a compiere l’atto personale che lo rende colpevole davanti a Dio. Quest’atto personale, naturalmente, non lo compie al momento della nascita, quando esce dal grembo della propria mamma, cioè quando si trova nello stato d’innocenza, ma quando arriva ad una certa età.

Nella stessa maniera deve essere intesa l’affermazione di Davide, ecco, io sono stato generato nell’iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato (Salmo 51:5), cioè Davide riconosceva che, sua madre, nel generarlo, gli ha trasmesso la natura peccaminosa; però, l’atto specifico del suo peccato cui egli si riferiva, era senza dubbio quando si unì sessualmente con Bat Sceba e fece uccidere suo marito (2 Samuele 11). Questo peccato, naturalmente, non fu commesso alla sua nascita, o quando si trovava all’età della sua innocenza, ma quando aveva un certo numero di anni.

La sua età di uomo maturo, non serve per stabilire quando l’uomo si macchia di un crimine è responsabile della sua azione, serve invece per indicare che, l’atto peccaminoso non si compie quando si è nello stato d'innocenza. D’altra parte, io non credo (e non saprei quanti ci crederanno) che l’uomo possa commettere un atto peccaminoso, inteso come azione personale, quando si trova nel grembo di sua madre, com'erano convinti i Giudei, ma che lo potrà compiere, quando arriverà ad una certa età, visto che ha una natura predisposta al peccato.

L’opera che compì Gesù

Di Gesù viene affermato che è l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo (Giovanni 1:29). Si noti che il Battista non affermasse che Gesù, quale agnello di Dio, avrebbe tolto il peccato di una nazione, cioè Israele, (ch’è la cosa più naturale pensare) ma del mondo = umanità. Con quell'espressione, cosa intendeva sostenere il Battista (anche se egli, probabilmente in quel momento che pronunciava quelle parole, non si rendesse conto del significato profetico che aveva la sua affermazione)? Certamente un’opera particolare che Gesù, quale agnello di Dio, avrebbe compiuto, in favore del mondo = umanità. È certo, però, che, il Battista, in quel tempo, non conosceva quel che Paolo avrebbe scritto con riferimento all’opera che Gesù avrebbe compiuto, quando affermerà: poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione (2 Corinzi 5:19).

Riconciliare il momdo con sé in Cristo, fu un’opera che Dio compì, senza che l’umanità l’avesse richiesto, visto che lo stato in cui si trovava il mondo con Dio, era quello d'inimicizia (Romani 5:10). Questo avvenne alla croce, nel momento in cui Cristo offriva la Sua vita come prezzo di riscatto. La cosa più stupenda di Paolo, nel passo di 2 Corinzi 5:19, non è solamente l’iniziativa di Dio nel riconciliare il mondo a sé, ma anche di non avere imputato agli uomini i loro falli. Allora, qual era il peccato del mondo che Gesù, quale agnello di Dio, avrebbe tolto? Il testo non precisa i peccati del mondo, ma il peccato del mondo. Non ci vuole tanta intelligenza per riconoscere che il peccato del mondo, era quello che commisero i nostri progenitori Adamo ed Eva, anche perché l’apostolo Parolo, in Romani 5, fa esplicito riferimento ad esso.

Come si riceve la salvezza

Il passo di Efesini 2:8-9, oltre ad affermare che la salvezza è un dono di Dio e che si è salvati per grazia, precisa anche mediante la fede, significa che senza la fede non si è salvati.  Fede, infatti, è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono (Ebrei 11:1).

segue...




Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Domenico il 18.01.2015 alle ore 23:43:59
Ritornando a Romani 5, abbiamo un altra affermazione, Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell’uno, tanto più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell’uno che è Gesù Cristo (Romani 5:17). Ricevere l’abbondanza della grazia e il dono della giustizia, che significa un atto di donazione da parte di Dio verso l’uomo, ai fini legali perché l’atto di donazione abbia validità giuridica, è richiesto un atto di accettazione da parte del ricevente, in mancanza del quale la donazione in questione, non avrebbe nessun valore, visto che il destinatario non l’ha accettato. L’atto di accettazione, inoltre, implica e rivela, l’esercizio della volontà del ricevente.

« Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia » (Atti 16:31) fu la risposta che Paolo diede alla domanda del carceriere che chiedeva: « Signori, che debbo fare per essere salvato? » (Atti 16:30).

perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato;
infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati.
Difatti la Scrittura dice: « Chiunque crede in lui, non sarà deluso ».
Poiché non c’è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano.
Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato
(Romani 10:9-13).

Inoltre, per quanto riguarda l’invocare il nome del Signore, lo stesso Paolo dirà:
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunzi?
E come annunzieranno se non sono mandati? Com’è scritto: « Quanto sono belli i piedi di quelli che annunziano buone notizie! »
(10:14-15).

Questi ed altri passi che si leggono nel Nuovo Testamento, indicano chiaramente, atti personali di chi possono esercitare la sua volontà, ai fini di ricevere la salvezza.

Conversione e ravvedimento

Se poi passiamo ai concetti di “conversione” e di “ravvedimento”, che il Nuovo Testamento, con maggiore accentuazione, rivolge al peccatore, ai fini di indurlo ad accettare il Signor, Gesù Cristo, come suo personale Salvatore, non si può fare a meno di riconoscere atti precisi e determinanti che il peccatore dovrà compiere. Infatti, che cos’è una conversione? Un atto che una persona compie, nel girare su se stesso, cioè nel riconoscere di avere calcato un sentiero sbagliato, per incanalarsi su quello giusto. Ecco, come viene presentato da Paolo, quest’atto che hanno compiuto i Tessalonicesi:
perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagl’idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero (1 Tessalonicesi 1:9).

Che significa ravvedimento? Il dolore o il rimorso che si prova nel riconoscere il proprio errore, la propria mancanza, o come si direbbe più precisamente il proprio peccato, con propositi di emendarsi, cioè di non ripetere gli stessi errori commessi. La conversione e il ravvedimento, richiama la coscienza del peccatore, sia a condurla sulla buona strada e sia ha fargli riconoscere il “proprio” peccato.

Infine, la nuova nascita, o come la nomina la Scrittura, d’acqua e di Spirito, (Giovanni 3:3,5), è opera che compie lo Spirito Santo, nella vita di chi si converte e si ravvede, e non è un lavoro che fa il peccatore.

Conclusione

Riepilogando quanto abbiamo esposto, notiamo:
1. La salvezza è un dono di Dio che Egli offre gratuitamente al peccatore;
2. La salvezza l’ha acquistata Gesù Cristo, con il sacrificio di se stesso, morendo sulla croce del calvario;
3. Con la morte di Gesù sulla croce, Dio riconciliava a se stesso il mondo, non imputando agli uomini i loro falli;
4. Gesù, quale agnello di Dio, ha tolto il peccato del mondo;
5. Il peccatore, per usufruire la salvezza che Dio gli offre in dono in Cristo, deve rispondere con un atto di accettazione.
6. La fece, il credere e invocare il nome del Signore, sono atti che avrebbero espresso la volontà del peccatore, necessari per la salvezza;
7. La conversione e il ravvedimento, sono propositi determinativi che il peccatore compie, ai fini di servire il vivente Signore;
8. La nuova nascita, è opera dello Spirito Santo che Lui compie in chi ha fede, crede in Cristo Gesù, invoca il suo nome, si converte e si ravvede.

Tutto questo lo potrà compiere “solamente” chi potrà esercitare la sua volontà, in età in cui gli consente di farlo e non nello stato d’innocenza, in cui si trova il pargolo. Mandare, pertanto, il pargolo all’infermo, quando muore all’età dell’innocenza, significa non dare nessun peso a quel che afferma la Parola del Signore che, noi abbiamo esposto, in questo nostro intervento.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 19.01.2015 alle ore 08:05:28

on 01/18/15 alle ore 23:43:59, Domenico wrote:
Tutto questo lo potrà compiere “solamente” chi potrà esercitare la sua volontà, in età in cui gli consente di farlo e non nello stato d’innocenza, in cui si trova il pargolo. Mandare, pertanto, il pargolo all’infermo, quando muore all’età dell’innocenza, significa non dare nessun peso a quel che afferma la Parola del Signore che, noi abbiamo esposto, in questo nostro intervento.

Chi avrebbe secondo te detto una cosa del genere?

Se un essere umano non può esercitare la sua volontà perchè morto fanciullo, dove lo collocheresti tu, nel limbo? In paradiso?
Non fai prima a dire esplicitamente che va direttamente in paradiso, senza girarci attorno? Poi però dovresti  spiegare perchè, in base a quale criterio va in paradiso? Non credi?

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 19.01.2015 alle ore 08:13:22

on 04/12/13 alle ore 18:09:08, Virus wrote:
Forse uno spunto interessante potrebbe essere che nel vecchio patto, Dio non faceva distinzione quando ordinava lo sterminio dei popoli nemici di Israele... ordinando l'uccisione anche dei bambini... un Dio crudele forse?

Un altro spunto è che Gesù non ha mai peccato... ma è nato ed è stato bambino... se un bambino non nascesse puro e senza peccato, ciò significherebbe che Gesù non può essere senza peccato, in quanto il solo essere nato... lo avrebbe reso peccatore... quindi...

Rileggo solo ora questa assurdità secondo la quale se un bambino non nascesse puro e senza peccato, allora nemmeno Gesù è nato senza peccato.
Ma da dove sbuchi, Virus?

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 19.01.2015 alle ore 08:24:46
In quanto poi al peccato originale, è anche originale il ragionamento di Domenico, in relazione alla condizione dei bambini che, non avendo potuto peccare, per effetto del fatto che Gesù ha tolto il peccato del mondo, sono per questo immacolati e tali da poter comparire davanti a Dio.
Si che, resterebbe il fatto che il loro peccato è stato tolto senza che essi abbiano chiesto nulla, o avviano espresso il volere di restare davanti a Dio.

Sono veramente stranito da questi ragionamenti e mi rendo sempre più conto che la logica fa a pugni con la santità di Dio e dunque anche la sua giustizia.
Ribadisco: non erano innocenti gli angeli? Non erano innocenti Adamo e Eva?
Non hanno degli innocenti dovuto prendere una libera decisione? Perché loro hanno dovuto prendere una decisione e altri invece si trova la strada spalancata perchè, e a questo punto bisogna dirlo forte, hanno avuto la fortuna di morire fanciulli?

Ora, a scanso di equivoci, vorrei ribadire che non sono certo io a aver detto che vanno all'inferno, perchè sarebbe l'ennesima idiozia poggiata sullo stesso principio di cui sopra. Io ho detto ciò che mi pare sia il sentiero più percorribile, cioè che Iddio giudica gli spiriti degli uomini e noi i loro peccati.

C'è qualcuno fra voi che conosce come si giudicano gli spiriti? Io no, ma so che  Iddio è Giusto in ogni cosa.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Domenico il 19.01.2015 alle ore 14:37:36

on 01/19/15 alle ore 08:05:28, salvo wrote:
Chi avrebbe secondo te detto una cosa del genere?

Se un essere umano non può esercitare la sua volontà perchè morto fanciullo, dove lo collocheresti tu, nel limbo? In paradiso?
Non fai prima a dire esplicitamente che va direttamente in paradiso, senza girarci attorno? Poi però dovresti  spiegare perchè, in base a quale criterio va in paradiso? Non credi?


L'ho già detto nel mio primo intervento

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di Domenico il 19.01.2015 alle ore 14:54:05

on 01/19/15 alle ore 08:24:46, salvo wrote:
In quanto poi al peccato originale, è anche originale il ragionamento di Domenico, in relazione alla condizione dei bambini che, non avendo potuto peccare, per effetto del fatto che Gesù ha tolto il peccato del mondo, sono per questo immacolati e tali da poter comparire davanti a Dio.
Si che, resterebbe il fatto che il loro peccato è stato tolto senza che essi abbiano chiesto nulla, o avviano espresso il volere di restare davanti a Dio.

Sono veramente stranito da questi ragionamenti e mi rendo sempre più conto che la logica fa a pugni con la santità di Dio e dunque anche la sua giustizia.
Ribadisco: non erano innocenti gli angeli? Non erano innocenti Adamo e Eva?
Non hanno degli innocenti dovuto prendere una libera decisione? Perché loro hanno dovuto prendere una decisione e altri invece si trova la strada spalancata perchè, e a questo punto bisogna dirlo forte, hanno avuto la fortuna di morire fanciulli?

Ora, a scanso di equivoci, vorrei ribadire che non sono certo io a aver detto che vanno all'inferno, perchè sarebbe l'ennesima idiozia poggiata sullo stesso principio di cui sopra. Io ho detto ciò che mi pare sia il sentiero più percorribile, cioè che Iddio giudica gli spiriti degli uomini e noi i loro peccati.

C'è qualcuno fra voi che conosce come si giudicano gli spiriti? Io no, ma so che  Iddio è Giusto in ogni cosa.


Sia gli angeli come anche Adamo ed Eva, erano in condizioni di esercitare la loro volontà, cosa non non può fare il pargolo.

Se non si accetta che il peccato è un "atto" che si compie, sarà difficile accettare l'insegnamento biblico.

Se Gesù, con il Suo sacrificio sulla croce del Calvario, ha tolto il peccato dei nostri progenitori, significa che non c'è più.

Non è sufficiente l'affermazione dogmatica di Paolo:

Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesù Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione,
poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione
(2 Corinzi 5:18-19)?


Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di kosher il 19.01.2015 alle ore 17:07:20

on 01/18/15 alle ore 23:43:59, Domenico wrote:
Ritornando a Romani 5, abbiamo un altra affermazione, Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell’uno, tanto più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell’uno che è Gesù Cristo (Romani 5:17). Ricevere l’abbondanza della grazia e il dono della giustizia, che significa un atto di donazione da parte di Dio verso l’uomo, ai fini legali perché l’atto di donazione abbia validità giuridica, è richiesto un atto di accettazione da parte del ricevente, in mancanza del quale la donazione in questione, non avrebbe nessun valore, visto che il destinatario non l’ha accettato. L’atto di accettazione, inoltre, implica e rivela, l’esercizio della volontà del ricevente.

« Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia » (Atti 16:31) fu la risposta che Paolo diede alla domanda del carceriere che chiedeva: « Signori, che debbo fare per essere salvato? » (Atti 16:30).

perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato;
infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati.
Difatti la Scrittura dice: « Chiunque crede in lui, non sarà deluso ».
Poiché non c’è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano.
Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato
(Romani 10:9-13).

Inoltre, per quanto riguarda l’invocare il nome del Signore, lo stesso Paolo dirà:
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunzi?
E come annunzieranno se non sono mandati? Com’è scritto: « Quanto sono belli i piedi di quelli che annunziano buone notizie! »
(10:14-15).

Questi ed altri passi che si leggono nel Nuovo Testamento, indicano chiaramente, atti personali di chi possono esercitare la sua volontà, ai fini di ricevere la salvezza.

Conversione e ravvedimento

Se poi passiamo ai concetti di “conversione” e di “ravvedimento”, che il Nuovo Testamento, con maggiore accentuazione, rivolge al peccatore, ai fini di indurlo ad accettare il Signor, Gesù Cristo, come suo personale Salvatore, non si può fare a meno di riconoscere atti precisi e determinanti che il peccatore dovrà compiere. Infatti, che cos’è una conversione? Un atto che una persona compie, nel girare su se stesso, cioè nel riconoscere di avere calcato un sentiero sbagliato, per incanalarsi su quello giusto. Ecco, come viene presentato da Paolo, quest’atto che hanno compiuto i Tessalonicesi:
perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagl’idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero (1 Tessalonicesi 1:9).

Che significa ravvedimento? Il dolore o il rimorso che si prova nel riconoscere il proprio errore, la propria mancanza, o come si direbbe più precisamente il proprio peccato, con propositi di emendarsi, cioè di non ripetere gli stessi errori commessi. La conversione e il ravvedimento, richiama la coscienza del peccatore, sia a condurla sulla buona strada e sia ha fargli riconoscere il “proprio” peccato.

Infine, la nuova nascita, o come la nomina la Scrittura, d’acqua e di Spirito, (Giovanni 3:3,5), è opera che compie lo Spirito Santo, nella vita di chi si converte e si ravvede, e non è un lavoro che fa il peccatore.

Conclusione

Riepilogando quanto abbiamo esposto, notiamo:
1. La salvezza è un dono di Dio che Egli offre gratuitamente al peccatore;
2. La salvezza l’ha acquistata Gesù Cristo, con il sacrificio di se stesso, morendo sulla croce del calvario;
3. Con la morte di Gesù sulla croce, Dio riconciliava a se stesso il mondo, non imputando agli uomini i loro falli;
4. Gesù, quale agnello di Dio, ha tolto il peccato del mondo;
5. Il peccatore, per usufruire la salvezza che Dio gli offre in dono in Cristo, deve rispondere con un atto di accettazione.
6. La fece, il credere e invocare il nome del Signore, sono atti che avrebbero espresso la volontà del peccatore, necessari per la salvezza;
7. La conversione e il ravvedimento, sono propositi determinativi che il peccatore compie, ai fini di servire il vivente Signore;
8. La nuova nascita, è opera dello Spirito Santo che Lui compie in chi ha fede, crede in Cristo Gesù, invoca il suo nome, si converte e si ravvede.

Tutto questo lo potrà compiere “solamente” chi potrà esercitare la sua volontà, in età in cui gli consente di farlo e non nello stato d’innocenza, in cui si trova il pargolo. Mandare, pertanto, il pargolo all’infermo, quando muore all’età dell’innocenza, significa non dare nessun peso a quel che afferma la Parola del Signore che, noi abbiamo esposto, in questo nostro intervento.


Il termine perfezione non si dovrebbe usare per tutto ciò che è umano, ma il tuo intervento, secondo me, è inconfutabile

:good:

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 19.01.2015 alle ore 17:11:50
Quindi esisterebbero degli spiriti (uomini) che non hanno necessità di essere passati al vaglio.
Esisterebbero degli spiriti bambini, incapaci di intendere e di volere davanti a Dio, il quale, secondo le logiche su esposte, che tengono solo in conto quelli che, essendo vissuti sulla terra e quindi hanno peccato, li salverebbe  a prescindere?

Iddio non è solo giudice dei peccati degli uomini ma discerne fra spirito e spirito degli uomini.
Nel caso specifico che riguarda Esaù e Giacobbe, Iddio li ha preconosciuti, sapendo prima che cosa avrebbero fatto poi.
Nel caso di quei fanciulli che Iddio ha ordinato che si uccidessero, motivò tale decisione col fatto che Lui sapeva che sarebbero stati i loro nemici.

Non esistono spiriti giusti e spiriti ingiusti ma esistono spiriti che prendono decisioni eterne. Anche gli spiriti dei bambini prenderanno decisioni eterne.
Questo giudizio appartiene solo a Dio, il quale ha autonomamente, nel pieno del suo diritto,  il potere di giudicare gli spiriti e non sta a noi stabilire dove andranno i piccoli fanciulli morti in età innocente.
Qualunque giudizio noi formuliamo può sempre essere ingiusto in qualunque direzione esso vada, semplicemente perchè nessuno può sapere, e quanto è scritto ed è stato esposto con l'intenzione di dare una risposta finita, è solo un abuso del diritto che appartiene solo a Dio.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di salvo il 19.01.2015 alle ore 17:24:11

on 01/18/15 alle ore 23:43:59, Domenico wrote:
Tutto questo lo potrà compiere “solamente” chi potrà esercitare la sua volontà, in età in cui gli consente di farlo e non nello stato d’innocenza, in cui si trova il pargolo. Mandare, pertanto, il pargolo all’infermo, quando muore all’età dell’innocenza, significa non dare nessun peso a quel che afferma la Parola del Signore che, noi abbiamo esposto, in questo nostro intervento.

Tutto il ragionamento fatto circa la salvezza è inconfutabile. Ciò che non può, secondo me, ovviamente, essere stabilito da noi è, dove andranno.
Nei miei interventi in merito non ho mai detto o lasciato trasparire l'idea che sarebbero andati all'inferno.
Cercare di cavalcare ciò che non ho detto, equivale a non aver mai letto davvero ciò che ho scritto e avere risposto a caso, magari con qualche prodotto preconfezionato che tanto va di moda.
Quindi questa tua esternazione, riferita me, perchè non mi pare onestamente che qualcuno abbia detto che andranno all'inferno, è completamente fuori luogo.
Non fa parte della mia mentalità stare davanti a Dio e stabilire cose che non mi concernono.
Ma non è nemmeno nella competenza di nessuno stabilire dove andranno, che è mettersi, ergersi davanti a Dio il quale è giudice degli spiriti degli uomini.
Io ho sempre rimesso tutto nelle sue mani e non certo nel metro di qualche uomo o di qualche dottrina che si reputa più giusta di Dio stesso.
In quanto alla perfezione riferita al genere umano, anche io non la userei, mai.
Se non possiamo parlare di perfezione, riferita al genere umano, come possiamo stabilire il destino degli umani? Davanti a Dio, ogni creatura deve essere resa perfetta, e ogni essere vivente deve essere reso perfetto,  elo sarà nella maniera di Dio solamente.

Titolo: Re: I bambini defunti vanno in paradiso?
Post di DeepBlue il 19.02.2015 alle ore 20:02:26
Personalmente credo nella salvezza dei bambini morti perchè non hanno avuto la possibilità di fare una scelta nella loro vita e di avere le facoltà e la maturità per farlo. D'altronde credo anche nella dottrina del battesimo per scelta e non ricevuto da bambini quando non abbiamo ancora le facoltà. Il versetto della nuova nascita invece penso che abbia a che vedere con chi sia già nella condizione di nascere di nuovo. In generale comunque sulla salvezza credo che sia superbo che l'uomo si erga giudice al posto di Dio decretando chi si salva e chi no.. Per tanto il mio consiglio è di lasciare il posto da giudice a Dio per casi come questo in cui non abbiamo fondamenta Bibliche sufficienti.