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   Autore  Topic: SOLA SCRIPTURA?  (letto 4744 volte)
AngeloI
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SOLA SCRIPTURA?
« Data del Post: 15.02.2007 alle ore 08:34:29 »
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Per riflettere insieme ed aiutarci a capire!
L'intervento è lungo e lo postero a poco a poco.
 
SOLA SCRIPTURA
 
"Nella vanità delle loro menti"
 
di John Whiteford
 
Nota del curatore: John Whiteford era un Pastore associato della Chiesa Evangelica del Nazareno prima di convertirsi alla Fede ortodossa, poco dopo avere completato il suo baccalaureato in scienze religiose alla Southern Nazarene University di Bethany, Oklahoma. Il suo primo incontro con l'Ortodossia fu un risultato del suo coinvolgimento con il locale Movimento per la Vita, che includeva anche Padre Anthony Nelson e diversi dei suoi parrocchiani. Dopo oltre un anno di ricerche nelle Sacre Scritture e negli scritti della Chiesa primitiva, e attraverso l'amore, le preghiere e la pazienza di Padre Anthony e dei parrocchiani di San Benedetto, John Whiteford fu ricevuto nella Santa Chiesa Ortodossa. Quando scrisse questo articolo era in servizio come Lettore alla Parrocchia di San Vladimir a Houston, Texas, e stava continuando i suoi studi. Da allora è stato ordinato diacono.
 
UN ESAME ORTODOSSO DELL'INSEGNAMENTO PROTESTANTE
 
Introduzione: I protestanti sono al di là di ogni speranza?
 
Dalla mia conversione dal protestantesimo evangelico alla Fede ortodossa, ho notato uno stupore generale, tra molti di quelli che erano cresciuti come ortodossi, che un protestante potesse convertirsi. Questo non è perché essi siano incerti della propria fede, di solito sono soltanto stupiti che qualcosa possa fare breccia nell'ostinata insistenza di un protestante a essere nel torto! Sono giunto a comprendere che la maggior parte degli ortodossi hanno una comprensione confusa e limitata di ciò che è il protestantesimo, e di dove vengono i suoi aderenti. Così quando i fedeli ortodossi "etnici" hanno i loro incontri con i protestanti, anche se spesso usano le stesse parole, generalmente non comunicano, perché non parlano lo stesso linguaggio teologico e, in altre parole, non hanno basi teologiche comuni per discutere le loro differenze. Naturalmente, quando si considerano i circa ventimila o più differenti gruppi di protestanti oggi esistenti (con la sola e unica costante che ogni gruppo sostiene di comprendere rettamente la Bibbia), uno può sentirsi certamente solidale con coloro che ne sono un po' confusi.
 
« Ultima modifica: 15.02.2007 alle ore 08:45:55 by AngeloI » Loggato

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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #1 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 08:36:09 »
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Perché la Scrittura da sola?
 
Se dobbiamo comprendere ciò che pensano i protestanti, dobbiamo prima sapere perché credono quello che credono. Di fatto dobbiamo metterci al posto di quei primi riformatori, come Martin Lutero, e dobbiamo certamente avere un certo apprezzamento per le loro ragioni di sostenere la dottrina della Sola Scriptura. Quando si considera la corruzione nella chiesa romana del tempo, gli insegnamenti degenerati da questa promossi, e la comprensione distorta della tradizione che usava per difendere se stessa - oltre al fatto che l'Occidente era da diversi secoli rimosso da qualunque contatto significativo con il proprio retaggio ortodosso - è difficile immaginare come uno quale Lutero avesse potuto rispondere, entro tali limitazioni, con risultati significativamente migliori. Come avrebbe potuto Lutero appellarsi alla tradizione per combattere questi abusi, quando la tradizione (come tutti nell'Occidente romano erano indotti a pensare) era personificata da quello stesso papato che era responsabile di tali abusi? Per Lutero, era la tradizione che aveva sbagliato, e dovendo riformare la Chiesa avrebbe dovuto farlo con il sostegno sicuro delle Scritture. E tuttavia, Lutero non cercò mai veramente di eliminare del tutto la tradizione, né mai usò le Scritture realmente "da sole"; ciò che cercò davvero di fare fu di usare la Scrittura per sbarazzarsi delle parti corrotte della tradizione romana. Sfortunatamente la sua retorica superò di gran lunga la sua pratica, e riformatori più radicali portarono l'idea della Sola Scriptura alle sue logiche conclusioni.
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #2 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 08:37:47 »
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PROBLEMI CON LA DOTTRINA DELLA SOLA SCRIPTURA
 
A. E' UNA DOTTRINA BASATA SU DI UN NUMERO DI FALSI ASSUNTI
 
Un assunto è qualcosa che diamo per scontato fin dall'inizio, di solito in modo piuttosto inconsapevole. Fintanto che un assunto è valido, tutto va bene; ma un falso assunto inevitabilmente conduce a false conclusioni. Si potrebbe sperare che, quando uno è partito da un falso assunto inconscio, al momento in cui le sue conclusioni vengono provate false, si chieda a quel punto dove fosse il suo errore di partenza. I protestanti che hanno voglia di valutare onestamente lo stato attuale del mondo protestante, devono chiedersi il perché, se il protestantesimo e il suo insegnamento basilare della Sola Scriptura vengono da Dio, ciò ha dato per risultato oltre ventimila gruppi differenti che non riescono a essere d'accordo su aspetti di base di quanto la Bibbia dice, o persino su che cosa mai significhi essere cristiano. Perché (se la Bibbia è sufficiente, e distinta dalla Santa Tradizione) un battista, un testimone di Geova, un pentecostale e un metodista possono tutti sostenere di credere a quello che la Bibbia dice, eppure non riuscire a essere d'accordo tra loro su che cosa sia quello che la Bibbia dice? Ovviamente, questa situazione in cui i protestanti si sono trovati è sbagliata sotto ogni punto di vista. Sfortunatamente, la maggior parte dei protestanti è disposta a dare la colpa di questo triste stato di cose a pressoché qualsiasi causa, tranne il problema di fondo. L'idea della Sola Scriptura è tanto basilare per il protestantesimo, che per loro metterla in discussione è pari a negare Dio, ma come disse il nostro Signore, "ogni albero buono produce frutti buoni; ma l'albero cattivo produce frutti cattivi." (Matteo 7:17). Se giudichiamo la Sola Scriptura dal suo frutto, non ci resta altra conclusione che questo albero deve essere "tagliato, e gettato nel fuoco." (Matteo 7:19).  
 
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #3 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 08:38:52 »
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FALSO ASSUNTO # 1:
 
La Bibbia doveva essere l'ultima parola su fede, pietà e culto.
 
a) La Scrittura insegna che essa stessa è "sufficiente in tutto?"
 
L'assunto più ovvio alla base della dottrina della Sola Scrittura è che la Bibbia abbia in sé tutto quanto è necessario per tutto quanto concerne la vita del cristiano, e tutto quanto sarebbe necessario per la vera fede, pratica, pietà e culto. Il passo scritturale più usualmente citato per sostenere questa nozione è:
 
"...sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera." (II Timoteo 3:15-17).  
 
Coloro che vorrebbero usare questo passo per suffragare la Sola Scriptura argomentano che il passo insegna la "totale sufficienza" della Scrittura - poiché, "se, in verità, le Sacre Scritture sono in grado di rendere perfetto l'uomo pio... allora, invero per ottenere completezza e perfezione, non c'è bisogno di tradizione." [2] Ma che cosa si può dire di reale su questo passo?
 
Per iniziare, dovremmo chiederci di che cosa stia parlando Paolo quando parla delle Scritture che Timoteo ha conosciuto sin da bambino. Possiamo essere sicuri che Paolo non si riferisca al Nuovo Testamento, poiché il Nuovo Testamento non era ancora stato scritto quando Timoteo era un bambino - di fatto non era neppure stato completato mentre Paolo scriveva questa epistola a Timoteo, né tanto meno raccolto assieme nel Canone del Nuovo Testamento così come lo conosciamo. Ovviamente qui, e nella maggior parte dei riferimenti alle "Scritture" che troviamo nel Nuovo Testamento, Paolo sta parlando dell'Antico Testamento; così, se il passo deve essere usato per fissare i limiti dell'autorità ispirata, non ne verrebbe esclusa solo la Tradizione, ma questo passo stesso e l'intero Nuovo Testamento.  
 
In secondo luogo, se Paolo intendeva escludere la tradizione come una cosa non profittevole, allora dovremmo chiederci perché Paolo usa tradizione orale non-biblica in questo stesso capitolo. I nomi Ianne e Iambre non si trovano nell'Antico Testamento, eppure in II Timoteo 3:8 Paolo riferisce che si opposero a Mosè. Paolo sta traendo dalla tradizione orale che i nomi dei due più prominenti maghi egiziani del racconto dell'Esodo (cap. 7-8) fossero "Ianne" e "Iambre." [2] E questa non è in alcun modo l'unica volta in cui una fonte non-biblica è usata nel Nuovo Testamento: l'istanza più nota è nell'Epistola di San Giuda, che cita dal Libro di Enoch (Giuda 14,15 cf. Enoch 1:9).  
 
Quando la Chiesa canonizzò ufficialmente i libri della Scrittura, il proposito principale per stabilire una lista autorevole di libri da ricevere come Sacra Scrittura era quello di proteggere la Chiesa da libri spurii che vantavano un'autorità apostolica, ma che erano di fatto opera di eretici (per esempio, il Vangelo di Tommaso). I gruppi eretici non potevano basare i loro insegnamenti sulla Santa Tradizione, poiché i loro insegnamenti avevano origine dal di fuori della Chiesa, cosicché l'unico modo di vantare una base di autorità per le loro eresie era di distorcere il significato delle scritture e di fabbricare nuovi libri a nome di apostoli o di santi dell'Antico Testamento. La Chiesa si difese contro gli insegnamenti eretici appellandosi alle origini apostoliche della Santa Tradizione (provata dalla Successione Apostolica, ovvero il fatto che i vescovi e i dottori della Chiesa possono dimostrare storicamente la loro discendenza diretta dagli Apostoli), e appellandosi alla universalità della Fede ortodossa (e cioè che la fede ortodossa sia la stessa fede che i cristiani ortodossi hanno sempre accettato attraverso tutta la storia e in tutto il mondo). La Chiesa si difese da libri spurii ed eretici stabilendo una lista autorevole di libri sacri, che furono ricevuti dalla Chiesa come divinamente ispirati e di genuina provenienza dall'Antico Testamento o dagli apostoli.
 
Stabilendo la lista canonica delle Sacre Scritture, la Chiesa non intendeva implicare che tutta la Fede cristiana e tutte le informazioni necessarie al culto e al buon ordine nella Chiesa vi fossero contenute. [3] Un dato al di là di seri dubbi è che al tempo in cui la Chiesa stabilì il Canone delle Scritture, essa era essenzialmente nella propria fede e culto indistinguibile dalla Chiesa dei periodi successivi: questa è una certezza storica. Per quanto riguarda la struttura dell'autorità della Chiesa, la questione del Canone fu risolta da vescovi ortodossi, riuniti in vari concili - e questo è fino a oggi il modo in cui nella Chiesa ortodossa si risolve qualsiasi questione di dottrina o disciplina.  
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #4 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 08:42:49 »
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Quote:
Apocalisse 22:18 Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libro.  

A me sembra che già l'apostolo Giovanni avesse le idee chiare sull'aggiugere alla parola di Dio....
 
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #5 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 08:43:20 »
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b) Qual'era il proposito degli scritti del Nuovo Testamento?  
 
Negli studi biblici protestanti si insegna (e in questo caso penso che sia un insegnamento corretto) che quando studi la Bibbia, tra molte altre considerazioni, devi considerare il genere (o tipo letterario) della letteratura che stai leggendo in un passo particolare, poiché generi differenti hanno usi differenti. Un’altra considerazione, naturalmente, è il soggetto e proposito del libro o passo di cui stai trattando. Nel Nuovo Testamento abbiamo quattro ampie categorie di generi letterari: vangelo, narrazione storica (Atti), epistola, e il libro apocalittico/profetico, la Rivelazione. I Vangeli furono scritti per testimoniare la vita, morte e risurrezione di Cristo. Le narrazioni storiche bibliche raccontano la storia del popolo di Dio e anche le vite di figure significative in tale storia, mostrando la provvidenza di Dio in mezzo a tutto ciò. Le Epistole furono scritte soprattutto per rispondere a problemi specifici sorti in varie Chiese; pertanto, le cose che erano date per scontate e capite da tutti, e non erano considerate problemi, non venivano generalmente trattate in dettaglio. Le questioni dottrinali che venivano trattate erano di solito dottrine discusse o mal comprese. [4] Le questioni di culto venivano trattate solo quando c’erano problemi ad esse legati (per esempio, I Corinzi 11-14). Gli scritti apocalittici (come la Rivelazione) furono scritti per mostrare il trionfo ultimo di Dio nella storia.  
 
Prima di tutto, notiamo che nessuno di questi generi letterari presenti nel Nuovo Testamento hanno il culto come oggetto principale, e che essi non avevano lo scopo di offrire dettagli sul culto nella Chiesa. Nell’Antico Testamento vi sono trattati dettagliati (anche se non del tutti esaustivi) sul culto del popolo di Israele (e.g. Levitico, Salmi) e nel Nuovo Testamento vi sono solo magri cenni al culto dei primi cristiani. E perché? Certamente non perché mancassero di una regola nei propri servizi: gli storici della liturgia hanno accertato che i primi cristiani continuavano a compiere atti di culto rigidamente basati sullo schema del culto ebraico ereditato dagli Apostoli. [5] Tuttavia, anche i pochi riferimenti al culto della Chiesa primitiva nel Nuovo Testamento mostrano che, lungi dall’essere un gruppo selvaggio di "pentecostali" di libero spirito, i cristiani nel Nuovo Testamento avevano lo stesso culto liturgico dei loro antenati: osservavano le ore di preghiera (Atti 3:1); partecipavano al culto del tempio (Atti 2:46, 3:1, 21:26); e nelle sinagoghe (Atti 18:4).  
 
Dobbiamo anche notare che nessuno dei tipi di letteratura presenti nel Nuovo Testamento ha come proprio scopo l’istruzione dottrinale completa, e che non vi si trovano un catechismo o una teologia sistematica. Se tutto ciò di cui abbiamo bisogno come cristiani è la Bibbia da sola, perché non vi si trova qualche dichiarazione dottrinale completa? Immaginate quanto facilmente tutte le varie controversie si sarebbero risolte se la Bibbia avesse dato una risposta chiara alle domande dottrinali. Ma per convenienti che fossero, queste cose non si trovano tra i libri della Bibbia.  
 
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #6 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 08:44:28 »
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Che nessuno fraintenda il ragionamento che stiamo facendo: niente di quanto diciamo è inteso a minimizzare l’importanza delle Sacre Scritture: che Dio ce ne scampi! Nella Chiesa Ortodossa le Scritture sono ritenute pienamente ispirate, inerranti e autorevoli; ma il fatto è che la Bibbia non contiene in sé un insegnamento su ogni punto di importanza per la Chiesa. Come già detto, il Nuovo Testamento dà pochi dettagli sul culto: ma questa non è certo una questione minore. Inoltre, la Chiesa che ci ha tramandato le Sacre Scritture, e le ha conservate, è la stessa Chiesa dalla quale abbiamo ricevuto i nostri modelli di culto. Se mettiamo in discussione questa fedeltà della Chiesa nel conservare il culto apostolico, allora dobbiamo mettere anche in discussione la sua fedeltà nel conservare le Scritture. [6]  
 
c) La Bibbia, in pratica, è davvero "sufficiente a tutto" per i protestanti?  
 
I protestanti sostengono spesso di credere "soltanto alla Bibbia," ma quando uno esamina il loro uso di fatto della Bibbia sorgono un numero di domande. Per esempio, perché i protestanti scrivono tanti libri di dottrina e di vita cristiana in generale, se in verità tutto ciò che è necessario è la Bibbia? Se Bibbia è da sola sufficiente allora perché i protestanti non si limitano a distribuire Bibbie? E se è "sufficiente a tutto," perché non produce risultati coerenti, vale a dire, perché i protestanti non credono tutti le stesse cose? A che scopo le tante Bibbie di studio annotate dei protestanti, se tutto quanto è necessario è la Bibbia stessa? Perché distribuiscono trattati e altro materiale? Perché, in fin dei conti, insegnano o predicano, e non si limitano a leggere la Bibbia alla gente? La risposta è questa: anche se di solito non sono disposti ad ammetterlo, i protestanti sanno istintivamente che la Bibbia non può essere compresa da sola. E di fatto ogni denominazione protestante ha il suo corpo di tradizioni, anche se di solito non verranno chiamate così. Non è un caso fortuito che tutti i testimoni di Geova credono le stesse cose, e che i battisti del Sud generalmente credono le stesse cose, ma decisamente i testimoni di Geova non credono le stesse cose dei battisti del Sud. Né i testimoni di Geova né i battisti del Sud pervengono individualmente alle loro conclusioni partendo da uno studio indipendente della Bibbia; piuttosto, a tutti i membri di ciascun gruppo viene insegnato a credere in un certo modo e partendo da una tradizione comune. Così la questione non è realmente se crediamo solo alla Bibbia o se usiamo anche la tradizione. La vera questione è: quale tradizione usiamo per interpretare la Bibbia? A quale tradizione possiamo dare fiducia: alla tradizione apostolica della chiesa ortodossa, o alle tradizioni confuse, e moderne, del protestantesimo, che non hanno radici al di là dell’avvento della riforma protestante?
 
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #7 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 09:14:59 »
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Pace del Signore!
 
...tutto questo discorso e' veramente molto interessante.
Effettivamente c`e' una sorta di tradizionalita' nel metodo di lettura e di studio della Bibbia...quella che qualcuno ha chiamato "Identita' Dottrinale" ...queste diverse identita' spesso ci portano a scrivere pagine e pagine di post sugli argomenti che ci caratterizzano.
Ma vorrei pero' dire che Comunque queste differenze non vanno a intaccare un blocco centrale e comune a tutti  gli Evangelici, il nocciolo duro dottrinale che rigurda la Salvezza.  
Potremmo poi non essere d`accordo sul fatto che Cristo ritorni prima o dopo la tribolazione MA SIAMO TUTTI D`ACCORDO SUL FATTO CHE CRISTO RITORNA!
...magari non tutti crediamo nella glossolalia come segno iniziale del Battesimo dello Spirito Santo MA SIA CHI PARLA IN LINGUE O CHI NO E' COMUNQUE SALVATO!
 
...solo alcuni esempi...che ci fanno riflettere sul fatto che possiamo avere "identita' dottrinali" diverse ma la differenza sostanziale con la Tradizione e' che le differenze non dovrebbero essere usate per interpretare il resto della Bibbia...
...vero e' che la Bibbia non detta regole su ogni scelta pratica o ideologica MA creddo che la Bibbia traccia delle CHIARE LINEE GUIDA all`interno delle quali ogni credente puo' sostenere la sua "identita' dottrinale comunitaria".  
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #8 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 09:17:24 »
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on 15.02.2007 alle ore 08:44:28, AngeloI wrote:
c) La Bibbia, in pratica, è davvero "sufficiente a tutto" per i protestanti?  
 
I protestanti sostengono spesso di credere "soltanto alla Bibbia," ma quando uno esamina il loro uso di fatto della Bibbia sorgono un numero di domande. Per esempio, perché i protestanti scrivono tanti libri di dottrina e di vita cristiana in generale, se in verità tutto ciò che è necessario è la Bibbia? Se Bibbia è da sola sufficiente allora perché i protestanti non si limitano a distribuire Bibbie? E se è "sufficiente a tutto," perché non produce risultati coerenti, vale a dire, perché i protestanti non credono tutti le stesse cose?

Io credo che non ci sia niente di sbagliato ad avere una "tradizione", ma a condizione che non contrasti con la Bibbia.
 
Per questo ho sempre avuto molta più simpatia per i "luterani" che per i "calvinisti".
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #9 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 09:28:26 »
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Quando sento la parola tradizione mi viene in mente il gioco del telefono, lo conoscete? Quello che uno dice una parola nell'orecchio ad un altro e poi la catena prosegue fin quante sono le persone e magari la parola che arriva è completamente diversa da quella iniziale...mentre la Parola di Dio è unica ed eterna e mai si potrà sbagliare seguendo quella.
 
Detto ciò, anche se hai inserito le solite testimonianze di protestanti che si convertono ad ortodossi, sono esperienze PERSONALI  e quindi prive di senso se parliamo della Parola di Dio!!! Chi segue solo la Parola di Dio è sulla strada sicura, ha fondato la sua vita sulla roccia, mentre la tradizione solo Dio sa dove porta.
 
Dio mi ha salvata, Dio mi ha aperto gli occhi e fatta diventare una nuova creatura, mi ha dato una libertà dello Spirito e mi ha dato chiarezza sulla Sua Parola, mi ha dato certezze, che mi spingono a parlarne con chiunque. Dio fa questo ancora oggi, la tradizione no.
 
 Ciao
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #10 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 10:24:36 »
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...tutto dipende da quale significato diamo alla parola Tradizione...
...se si dice che e' fonte di rivelazione almeno quanto le Scritture o che addirittura e' necesaria per interpretarle nel modo piu' corretto...beh! Non credo che troverai consensi nel mondo evangelico.
 
...se con tradizione intendi il rispetto per chi ti ha preceduto, per cosa ha detto e per quello che si e' fatto, allora, intesa cosi',mi sembra una cosa utile...
...ci aiuta, MA con nessuna vera valenza spirituale!
« Ultima modifica: 15.02.2007 alle ore 10:25:25 by Barnaba » Loggato

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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #11 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 12:01:12 »
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on 15.02.2007 alle ore 09:28:26, fagiolina wrote:
Quando sento la parola tradizione mi viene in mente il gioco del telefono, lo conoscete? Quello che uno dice una parola nell'orecchio ad un altro e poi la catena prosegue fin quante sono le persone e magari la parola che arriva è completamente diversa da quella iniziale...mentre la Parola di Dio è unica ed eterna e mai si potrà sbagliare seguendo quella.
 
dicono così tutti i cristiani eppure ci soono quelli appartenenti a denominazioni diverse (cattolici, ortodossi, evangelici battisti, apostolici, luterani, calvinisti, anglicani, ecc..) con differenti dottrine che si contraddicono tra di loro.
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #12 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 12:51:18 »
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Chi non ha una tradizione ma gli basta la sola scriptura non credo siano poi così diverse...credo eh..
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #13 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 15:52:19 »
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Io penso che sia Whiteford a partire da un falso assunto, cioè che Sola Scriptura significhi per i protestanti che la Bibbia è esaustiva e completa in tutto. Falso.  
Sola Scriptura significa che la Bibbia è la sola regula fidei del cristiano. Questo non esclude la tradizione in quanto tale, ma ci invita a giudicare la tradizione attraverso il filtro delle Scritture.
 
Non conosco la storia personale di Whiteford, ma se dovessi farmi un'idea dal testo citato, direi che non aveva capito molto della riforma protestante.
 
Per una definizione migliore di Sola Scriptura, si può leggere quella del pastore James White, nel post http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=altrefedi;action=displ ay;num=1059291164;start=45#59
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Re: SOLA SCRIPTURA?
« Rispondi #14 Data del Post: 15.02.2007 alle ore 17:53:16 »
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andiamo avanti manca ancora moltissimo, poi ci potremo fare un idea..
 
FALSO ASSUNTO # 2:
 
Le Scritture erano la base della Chiesa antica, mentre la Tradizione è semplicemente una "corruzione umana" che venne molto dopo.  
 
Soprattutto tra evangelici e pentecostali troverete che la parola "tradizione" è un termine negativo, ed etichettare qualcosa come una "tradizione" è più o meno equivalente a dire che è "carnale," "spiritualmente morta," "distruttiva," e/o "legalistica." Così come i protestanti leggono il Nuovo Testamento, sembra loro chiaro che la Bibbia condanna decisamente la tradizione come qualcosa di opposto alla Scrittura. La loro tipica immagine dei primi cristiani è essenzialmente che i primi cristiani fossero molto simili agli evangelici o pentecostali del ventesimo secolo! Il fatto che i cristiani del primo secolo avessero un culto liturgico, o che aderissero a qualche tradizione, è inconcepibile: solo più tardi, "quando la Chiesa divenne corrotta," ci si immagina che tali cose siano entrate nella Chiesa. E’ un brutto colpo per tali protestanti (come lo fu per me) mettersi a studiare la Chiesa primitiva e gli scritti dei primi Padri, e iniziare a vedere un quadro nettamente distinto da quello che si è sempre stati portati a considerare. Si trova, per esempio, che i primi cristiani non portavano con sé le proprie Bibbie ogni domenica per uno studio biblico: di fatto, era tanto difficile acquisire una copia o persino una porzione della Scrittura, a causa del tempo e delle risorse che ci volevano per farne delle copie, che ben pochi individui ne possedevano una copia personale. Invece, le copie delle Scritture erano custodite da membri designati della Chiesa, o tenute nel luogo in cui la Chiesa si riuniva per il culto. Per di più, molte chiese non avevano copie complete di tutti i libri dell’Antico Testamento, e tanto meno del Nuovo Testamento (che non fu completato prima della fine del primo secolo, e non trovò la sua forma canonica finale prima del quarto secolo). Ciò non significa che i primi cristiani non studiassero le Scritture: lo facevano con zelo, ma come gruppo, non individualmente. E per la maggior parte del primo secolo, i cristiani erano limitati allo studio dell’Antico Testamento. E così, com'è che conoscevano il Vangelo, la vita e gli insegnamenti di Cristo, la vita di culto, che cosa credere sulla natura di cristo, e così via? Avevano solo la Tradizione orale tramandata dagli Apostoli. Di sicuro, molti nella Chiesa primitiva udirono queste cose direttamente dagli Apostoli stessi, ma molti di più erano quelli che non lo avevano fatto, soprattutto con il passare del primo secolo e la morte degli Apostoli. Le generazioni successive avevano accesso agli scritti degli Apostoli attraverso il Nuovo Testamento, ma la Chiesa primitiva dipendeva quasi interamente per la propria conoscenza della fede cristiana dalla Tradizione orale.
 
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Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. (Rm 3:23-24)
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