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Topic:
Il comandamento "Non uccidere"... (letto 668 volte) |
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Marvin
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Ciao a tutti. Vorrei capire come mai, se la legge di Mosè (data da Dio) dice semplicemente di "Non uccidere", ci troviamo a leggere guerre sanguinose di Davide che faceva in nome di Dio?
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Giamba
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Ciao Marvin, vedo che è il tuo primo messaggio questo. Che ne diresti, prima di iniziare la discussione su questo tema bello tosto, di entrare nella sezione "Benvenuti" e dirci qualche cosa in più su di te? Intanto ti do il benvenuto
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Dai manichei che ti urlano "o con noi o traditore!", libera nos Domine!
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Marvin
Simpatizzante
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Ti ringrazio Comunque non ho niente di particolare da dire su di me... volevo soltanto sapere il parere degli utenti sulla questione da me descritta.
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Marvin
Simpatizzante
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L'articolo spiega che certi popoli andavano distrutti per il peccato da loro commesso. Però non è Dio stesso ad ucciderli (come fece con i primogeniti d'Egitto). È questo il punto... per ucciderli si è servito del suo popolo al quale aveva comandato "Non uccidere". Dio quindi, per estirpare un popolo straniero, infrange la sua stessa legge.. quando in realtà poteva benissimo essere lui stesso ad estirparlo, come fece con i primogeniti egiziani (ed in questo caso non ci sarebbe stata incoerenza)!
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Giamba
Admin
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In realtà non c'è bisogno di arrivare a Davide per trovare questa differenza, già nella stessa legge di Mosè troviamo che accanto al comandamento di "non uccidere", numerose norme che prevedono la pena di morte, che deve essere applicata dai giudici del popolo, non da Dio stesso. Ma siamo sicuri che sia davvero un'incoerenza? Nell'ebraico esistono due verbi che traduciamo come "uccidere", uno è razah, che significa "non assassinare", la bibbia usa questo verbo soltanto nel caso dell'uccisione di una persona innocente, compiuto di propria iniziativa e senza motivo o per un motivo abietto. E' questo il verbo utilizzato nel comandamento, quando si tratta di una morte ingiusta Negli altri casi, per esempio nella pena di morte o nell'ordine di punire alcuni popoli pagani la morte è considerata giusta, nell'ebraico è utilizzato un altro verbo, haràg, che traduciamo sempre come uccidere ma non significa impartire una morte ingiusta come nel caso precedente.
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Dai manichei che ti urlano "o con noi o traditore!", libera nos Domine!
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Marvin
Simpatizzante
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Okay.. credo che la vostra spiegazione sia plausibile. Vi ringrazio.
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