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L'ironia (letto 356 volte) |
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Abiel
Osservatore
mi afferrò e mi tirò fuori da acque profonde...
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Ho fatto una ricerca nel blog e diciamo che mi sono accorto che non è stato ancora trattato un argomento Biblico che io ritengo importante ed è quello che vedete nell'oggetto del messaggio. Per farlo però prima volevo fare alcune considerazioni sulla Bibbia. Siccome frequento posti religiosi da tempo una premessa è quella di aver notato che per i credenti è inevitabile associare alla Bibbia una proprietà particolare. Questa proprietà banale è quella di essere "parola di Dio". Infatti spesso la chiamiamo così anche se non ci pensiamo ma già da questa piccola definizione si aprirebbero temi e discussioni infinite ma che comunque non ritengo probanti al mio tema in questo momento. La parola di Dio è una espressione che identifica un processo di comunicazione. Mi dilungo un attimo con questa cosa perchè è parte di alcuni miei studi chiedo scusa se sono troppo prolisso ma penso che sia importante. Il processo di comunicazione come è facile intuire è un "qualcosa" che avviene fra due soggetti pensanti. Da un punto di vista tecnico non è necessario che siano pensanti anzi tipicamente sono tante le macchine che comunicano fra di loro immaginate per esempio tutti gli oggettini bluetooth che parlano con il nostro cellulare senza che ci siano interconnessioni fisiche. Siccome stiamo parlando della Bibbia e del nostro creatore il fatto di renderci conto che in questo processo di comunicazione ci sia un trasmittente e un ricevente non ci basta. Dio che fa da trasmittente e l'uomo che fa da ricevente non è un fatto sufficiente per garantire questa comunicazione. C'è bisogno di qualcosa in più. Dopo averci riflettuto per questa comunicazione particolare ci deve esssere qualcuno che "ha da dire" qualcosa e dall'altra qualcuno che "ha voglia" di ascoltare. Questa è un po' l'idea che mi sono fatto della comunicazione spirituale che avviene fra Dio e l'uomo attraverso la Bibbia. Da questo se ne deduce il fatto che "sola lettura" della Bibbia non avvicina a Dio così come immagino piaccia al pensiero evangelico. Ora chiedo scusa per questa omelia dismetto subito le vesti da pastore e così proseguo in questa considerazione per un ulteriore presupposto. La comunicazione non avviene solo attraverso la comprensione semantica del linguaggio. Vi faccio un esempio pratico nella messaggistica moderna si è persa la manualità della scrittura. Una volta le scuole sino al dopo guerra avevano gli esami di Calligrafia che erano un modo per renderla uniforme anche se avevano il difetto di spersonalizzare la scrittura. Prima che prendesse il sopravvento internet, i messaggi che erano scritti tutti a mano avevano come minimo due livelli di comunicazione uno era quello del messaggio, il secondo era come veniva scritto il messaggio. La scrittura diceva tante cose della persona tanto che ne sono nate delle scienze complesse come la Grafologia. Bene da questo semplice esempio capiamo che nel messaggio o meglio nel processo di comunicazione possono esistere più livelli di interpretazione. Nella Bibbia noi non abbiamo la Calligrafia di Dio ma abbiamo tanti altri livelli di comunicazione. Ce ne sono tantissimi ed è bello trovarli e scoprirli. A me ne è piaciuto uno e veniamo finalmente all'argomento importante, che è quello dell'ironia. Studiando la Bibbia indipendentemente dai tanti studi ho iniziato ad intravedere anche questa caratteristica. Ovviamente e anche abbastanza velocemente mi sono accorto che le stesse cose che vedevo io, le vedevano anche tante altre persone e mi sono fatto l'idea che alla fine non ho scoperto niente che non fosse già rivelato, tanto che se cercate in internet l'ironia nella bibbia è un argomento che è stato sviluppato da tante altre persone. L'ironia è una cosa che rende la Bibbia diversa perchè è un livello di lettura che la rende più familiare. Questo non vuol dire che bisogna fare della Bibbia una barzeletta o farne oggetto di satira. L'ironia ha l'effetto di liberarla dalla pesantezza del rigore teologale, la rende umana avvicinabile. In alcuni casi favorisce anche l'interpretazione stessa del messaggio di Dio. Per questo penso che sia un livello di lettura che Dio stesso gli ha dato basta solo avere la voglia di ascoltare e comprendere. Io di versetti dove vi ho trovato aspetti ironici ne ho trovati tanti come ad esempio il racconto di Abramo e Sara (Genesi 18) che hanno dato nome Isacco (יִצְחָק, Yitzchak, "Egli ride\riderà". Ma anche quando i filistei rubano l'arca e gli vengono le emorroidi è stato per me uno spasso (1 Samuele 5). Avete anche voi una scrittura che vi ha messo di buon umore? Che vi ha fatto sorridere? Be io penso che che c'è stato un piccolo sorriso di Dio. Tanta sana spiritualità a tutti buona serata e buona ironia spirituale.
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« Ultima modifica: 11.02.2020 alle ore 22:15:00 by Abiel » |
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elovzu
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Salmo 59:8 Ma tu, o SIGNORE, riderai di loro, ti farai beffe di tutte le genti. Si tratta di capirsi. Il ridere nella Bibbia può essere sia positivo che negativo: Dio si fa beffe degli uomini, Sara ha riso quando le è stato annunciato che avrebbe avuto un figlio. Il ridere biblico è in genere fatto per scherno, superiorità, il ridere di qualcuno o qualcosa. Personalmente credo che Dio abbia senso dell'umorismo, se non altro perché siamo fatti a sua immagine, ma non ama la leggerezza fine a sé stessa e men che meno la volgarità. Efesini 5 dice "Come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; né oscenità, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti; ma piuttosto abbondi il ringraziamento." Sul discorso comunicazione, come cristiani crediamo che nessuno sia in grado di capire la Parola di Dio o la sua volontà senza l'opera di mediazione dello spirito Santo. Per cui è Dio stesso che ci parla a un livello spirituale, che va oltre il semplice intelletto e la cultura.
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Francesco
"E' meglio accendere una candela che lamentarsi delle tenebre"
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Abiel
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[quote author=elovzu Personalmente credo che Dio abbia senso dell'umorismo, se non altro perché siamo fatti a sua immagine, ma non ama la leggerezza fine a sé stessa e men che meno la volgarità. Efesini 5 dice "Come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; né oscenità, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti; ma piuttosto abbondi il ringraziamento." [/quote] Che Dio sia anche ironia ne sono convinto. Temo però di essermi spiegato male nel senso che non voglio fare riferimento a brani che facciano ridere. Quello che volevo dire è che l'ironia nella maggioranza dei casi non proviene dalla bibbia ma siamo noi che con adeguati distinguo impariamo a leggerla mettendoci sopra questo livello di lettura. Prendiamo ad esempio il peccato adamico e leggiamone il dramma per eccellenza dove Dio incalza l'imbarazzante Adamo e poi Eva e loro scaricano la colpa l'uno sull'altro creando una situazione paradossale. Questo brano non è ironico ma se lo leggiamo mettendoci su questo livello, sorridendo si riesce a far capire quanto sia grave anche l'apparente ingenuità di Adamo ed Eva di volersi allontanare da Dio e dalla sua volontà. L'ironia nel suo modo controverso di esistere ti stimola e ti convince. Poi giustamente potrai dirmi anche che uno deve fare attenzione perchè l'abuso di ironia invece ti plagia e ti confonde. (ci hanno fatto un partito politico con la satira) Ma in adeguate dosi con le sacre scritture si può trovare una potente cura omeopatica per arginare le fosche nubi dell'agnosticismo. [quote author=elovzu Sul discorso comunicazione, come cristiani crediamo che nessuno sia in grado di capire la Parola di Dio o la sua volontà senza l'opera di mediazione dello spirito Santo. Per cui è Dio stesso che ci parla a un livello spirituale, che va oltre il semplice intelletto e la cultura. [/quote] quoto è basta. Buona serata un abbraccio fraterno
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