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Traduzione di Isaia 59:19 (letto 1516 volte) |
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Domenico
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Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)

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“così che si tema dall’occidente il nome di Jahvé e dall’oriente la sua maestà. Poiché egli viene come un torrente impetuoso, sospinto dal vento di Jahvé” (Isaia 59:19). Vorrei chiede a chi conosce l’ebraico, se questa traduzione è accettabile. Grazie!
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Asaf
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La verità sta nella Scrittura!

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on 20.10.2011 alle ore 17:23:08, Domenico wrote:“così che si tema dall’occidente il nome di Jahvé e dall’oriente la sua maestà. Poiché egli viene come un torrente impetuoso, sospinto dal vento di Jahvé” (Isaia 59:19). Vorrei chiede a chi conosce l’ebraico, se questa traduzione è accettabile. Grazie! |
| "weyire’u mimma’arab ‘et-sem yhwh womimmizrah-semes ‘et-kebod ki-yabo’ kannahar sar ruah yhwh nosesa bo" (Is.59:19); traduzione: “così si temerà dall’ovest il nome di YHWH, e dal sole dell’est la sua gloria, quando il nemico (l'avversario) verrà [come] una fiumana (un’inondazione), lo spirito di YHWH lo metterà in fuga”. La prima parte del verso che hai riportato può anche essere accettabile. La seconda parte invece lascia aperta a più di un’interpretazione, in quanto non definisce letteralmente l’ebraico “sar” (nemico), e convogliando quindi il senso della parte finale del verso, che ha il verbo “nus” (fuggire).
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Per una corretta esegesi biblica più che questione di testi e contesti è questione di testi e ...teste!
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Domenico
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Certo, beni e bontà m'accompagneran no (Sal. 23:6)

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Avendo davanti a me, sia la N. Diodati, come anche la N. Riveduta, intuivo che la seconda parte del testo in oggetto, non solo non suonava bene, ma non riuscivo neanche a riconciliarlo con la prima parte, in cui si parla della gloria e della maestà di Jahvé. Infatti, paragonare la venuta di Jahvé come un "torrente impetuoso", che porta via tutto con forza travolgente, seminando panico e distruzione, non si addice all'azione benefica di Jahvé, e tanto meno quando c'è di mezzo il Suo Spirito. Comunque, Grazie, Asaf, per il chiarimento
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Asaf
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on 21.10.2011 alle ore 17:21:34, Domenico wrote:Avendo davanti a me, sia la N. Diodati, come anche la N. Riveduta, intuivo che la seconda parte del testo in oggetto, non solo non suonava bene, ma non riuscivo neanche a riconciliarlo con la prima parte, in cui si parla della gloria e della maestà di Jahvé. Infatti, paragonare la venuta di Jahvé come un "torrente impetuoso", che porta via tutto con forza travolgente, seminando panico e distruzione, non si addice all'azione benefica di Jahvé, e tanto meno quando c'è di mezzo il Suo Spirito. Comunque, Grazie, Asaf, per il chiarimento |
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andreiu
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Gesù è la mia vita

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Per completezza voglio trascrivere il testo greco del passo d'isaia: kai fobêthêsontai hoi apo dusmôn to onoma kuriou kai hoi ap' anatolôn hêliou to onoma to endoxon: hêxei gar hôs potamos biaios hê orgê para kuriou, hêxei meta thumou. Letteralmente abbiamo la traduzione " e avranno timore del nome del signore dall'ovest, e come lo spuntare del sole sarà la Sua gloria, infatti come un fiume in piena sarà l'ira del Signore con collera"
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Domenico
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"weyire’u mimma’arab ‘et-sem yhwh womimmizrah-semes ‘et-kebod ki-yabo’ kannahar sar ruah yhwh nosesa bo" (Is.59:19); traduzione: “così si temerà dall’ovest il nome di YHWH, e dal sole dell’est la sua gloria, quando il nemico (l'avversario) verrà [come] una fiumana (un’inondazione), lo spirito di YHWH lo metterà in fuga”. La prima parte del verso che hai riportato può anche essere accettabile. La seconda parte invece lascia aperta a più di un’interpretazione, in quanto non definisce letteralmente l’ebraico “sar” (nemico), e convogliando quindi il senso della parte finale del verso, che ha il verbo “nus” (fuggire). (Asaf) ****** kai fobêthêsontai hoi apo dusmôn to onoma kuriou kai hoi ap' anatolôn hêliou to onoma to endoxon: hêxei gar hôs potamos biaios hê orgê para kuriou, hêxei meta thumou. Letteralmente abbiamo la traduzione " e avranno timore del nome del signore dall'ovest, e come lo spuntare del sole sarà la Sua gloria, infatti come un fiume in piena sarà l'ira del Signore con collera" (Andrea) ****** La mia domanda è la seguente: Dalla traduzione che ha fornito Asaf, dal testo ebraico e quella che ha fornito Andrea, dal testo greco dei LXX, c’è una enorme differenza, nella seconda parte del testo di Isaia in questione: come si spiega ciò?
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Asaf
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La verità sta nella Scrittura!

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on 26.10.2011 alle ore 23:41:32, Domenico wrote: La mia domanda è la seguente: Dalla traduzione che ha fornito Asaf, dal testo ebraico e quella che ha fornito Andrea, dal testo greco dei LXX, c’è una enorme differenza, nella seconda parte del testo di Isaia in questione: come si spiega ciò? |
| E’ chiaro che le fonti sono diverse. In breve possiamo dire che la LXX fu tradotta dall’ebraico al greco per gli ebrei della diaspora. In pratica, la LXX, e con ciò senza sminuirne il valore, se vogliamo è già una sorta di traduzione da un postulato ebraico. E’ riconosciuta ad oggi ancora molto labile dal punto di vista traduttivo in quanto ancora indecifrabile in molti punti. Per questo le “nostre” bibbie usano tradurre direttamente (tranne in pochi punti) dal testo ebraico masoretico ed in uso ufficialmente oggi anche dagli ebrei, che pur cronologicamente più giovane risulta essere più uniforme e decifrabile, nonchè di madrelingua per l’appunto biblica. D'altronde le scoperte in Qumran confermano la bontà dell'attuale testo ebraico. Fermo restando che la LXX rimane un ottimo punto di paragone e approfondimento nello studio dell'Antico Testamento.
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« Ultima modifica: 27.10.2011 alle ore 14:15:38 by Asaf » |
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Domenico
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Quote: E’ chiaro che le fonti sono diverse. In breve possiamo dire che la LXX fu tradotta dall’ebraico al greco per gli ebrei della diaspora. In pratica, la LXX, e con ciò senza sminuirne il valore, se vogliamo è già una sorta di traduzione da un postulato ebraico. E’ riconosciuta ad oggi ancora molto labile dal punto di vista traduttivo in quanto ancora indecifrabile in molti punti. Per questo le “nostre” bibbie usano tradurre direttamente (tranne in pochi punti) dal testo ebraico masoretico ed in uso ufficialmente oggi anche dagli ebrei, che pur cronologicamente più giovane risulta essere più uniforme e decifrabile, nonchè di madrelingua per l’appunto biblica. Fermo restando che la LXX rimane un ottimo punto di paragone e approfondimento nello studio dell'Antico Testamento. |
| Nel caso specifico, la traduzione dei LXX, non è da tenerla in considerazione, per il semplice fatto che la differenza tra il testo masoretico, non è puramente formale, ma sostanziale.
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Marmar
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 Dio è buono

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Si dice che il T. M. in alcune parti presenti delle varianti, rispetto alla LXX, che farebbero supporre una revisione anticristiana.
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Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
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Asaf
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on 27.10.2011 alle ore 14:22:17, Domenico wrote: Nel caso specifico, la traduzione dei LXX, non è da tenerla in considerazione, per il semplice fatto che la differenza tra il testo masoretico, non è puramente formale, ma sostanziale. |
| Si, e non solo. Come ho aggiunto sopra, le scoperte in Qumran confermano la bontà dell'attuale testo ebraico, e nello specifico proprio con il libro di Isaia, praticamente uguale al testo ebraico masoretico a cui si rifanno le “nostre" bibbie. Parliamo del rotolo 1QIsa(a) II/I sec. a.C. (la datazione dovrebbe rispondere anche alle supposizioni sull'anticristianesimo). Tra le altre cose, questo ci conferma la serietà, nonché lo zelo nella trasmissione del testo biblico da parte degli scribi.
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Giulio
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וְיִרְאוּ מִמַּעֲרָב אֶת-שֵׁם יְהוָה, וּמִמִּזְרַח-שֶׁמֶשׁ אֶת-כְּבוֹדוֹ: כִּי-יָבוֹא כַנָּהָר צָר, רוּחַ יְהוָה נֹסְסָה בוֹ וְ/יִרְאוּ: Temete מִ/מַּעֲרָב: da oriente אֶת-שֵׁם: il nome di יְהוָה: Jahveh וּ/מִ/מִּזְרַח-/שֶׁמֶשׁ: e da est del sole אֶת-כְּבוֹד/וֹ: il kevod(?) suo כִּי-/יָבוֹא: perché verrà כַ/נָּהָר: come un fiume צָר: che da forma(che scava e lascia i segni del suo passaggio) רוּחַ: Il ruhha di יְהוָה: di Jahveh נֹסְסָה: essendosi agitato ב/וֹ: in lui Temete da ovest il nome di Jahve e da est del sole il suo Kevod(?), perché verrà, come un fiume che da forma, il Ruahh di Jahveh, essendosi agitato in lui.
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