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Albero della Vita (letto 2243 volte) |
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Johannan
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Gesù Cristo è il mio Signore
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Buonasera, volevo porre il seguente quesito relativo alla corretta interpretazione dei versetti di seguito elencati: Genesi 2 9 E l’Eterno Iddio fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto era buono da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino, e l’albero della conoscenza del bene e del male. Da questo versetto sembrerebbe che al centro del giardino di Eden vi sia l'Albero della Vita Genesi 2 16 E l’Eterno Iddio diede all’uomo questo comandamento: ‘Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; 17 ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai’. Da questo versetto sembrerebbe che Dio abbia vietato il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non specificando affatto dove si trovasse. Genesi 3 2 E la donna rispose al serpente: ‘Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell’albero ch’è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire’. Da questo versetto sembrerebbe che Eva si riferisca all'Albero della Vita Genesi 3 6 E la donna vide che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi, ch’era bello a vedere, e che l’albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo marito ch’era con lei, ed egli ne mangiò. Sembrerebbe che Eva abbia mangiato il frutto dell'albero che al versetto 3 identificava quello in mezzo al giardino (Albero della Vita?) La questione è: se la traduzione che io ho riportata è corretta, Eva mangiò del frutto dell'Albero della Vita credendo si trattasse dell'albero della conoscenza del bene e del male? Grazie
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Domenico
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on 23.11.2014 alle ore 16:54:22, Johannan wrote:Buonasera, volevo porre il seguente quesito relativo alla corretta interpretazione dei versetti di seguito elencati: Genesi 2 9 E l’Eterno Iddio fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto era buono da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino, e l’albero della conoscenza del bene e del male. Da questo versetto sembrerebbe che al centro del giardino di Eden vi sia l'Albero della Vita Genesi 2 16 E l’Eterno Iddio diede all’uomo questo comandamento: ‘Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; 17 ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai’. Da questo versetto sembrerebbe che Dio abbia vietato il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non specificando affatto dove si trovasse. Genesi 3 2 E la donna rispose al serpente: ‘Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell’albero ch’è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire’. Da questo versetto sembrerebbe che Eva si riferisca all'Albero della Vita Genesi 3 6 E la donna vide che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi, ch’era bello a vedere, e che l’albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo marito ch’era con lei, ed egli ne mangiò. Sembrerebbe che Eva abbia mangiato il frutto dell'albero che al versetto 3 identificava quello in mezzo al giardino (Albero della Vita?) La questione è: se la traduzione che io ho riportata è corretta, Eva mangiò del frutto dell'Albero della Vita credendo si trattasse dell'albero della conoscenza del bene e del male? Grazie |
| Dio aveva chiaramente affermato che di tutti i frutti degli alberi che si trovavano nel giardino d'Eden (compreso il frutto dell'albero della vita) ne potevano mangiare senza nessuna restrizione. Il solo frutto che venne proibito è stato quello dell'albero della conoscenza del bene e del male, Quindi il frutto che Eva mangiò, non fu quello dell'albero della vita, bensì quello dell'albero della conoscenza del bene e del male.
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A me sembra di capire che l'albero della conoscenza del bene e del male fosse vicino all'albero della vita in mezzo al giardino; quindi, in mezzo anch'esso. Ma ammetto che la frase in italiano non è proprio molto chiara, quindi ci vorrebbe qualcuno che ci spieghi dall'ebraico.
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"Il problema delle citazioni su internet è che non si sa mai se siano vere o no" Abraham Lincoln
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Asaf
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In ebraico abbiamo, Ge.2:9 wayyaṣmaḥ Yahweh ’ĕlōhîm min-hā’ăḏāmāh kāl-‘êṣ neḥmāḏ ləmar’eh ṭōḇ ləma’ăḵāl; ‘êṣ haḥayyîm bəṯōḵ haggān ‘êṣ hadda‘aṯ ṭōḇ wārā‘: Traduzione: YHWH Dio fece germogliare dalla terra ogni albero delizioso alla vista e buono da mangiare; l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Considerando tutto il racconto Genesi 2:8 - 3:24, osserviamo che: - Ge.2:9 Si distinguono due alberi in mezzo al giardino, l’albero della vita (‘êṣ haḥayyîm) e l’albero della conoscenza del bene e del male (‘êṣ hadda‘aṯ ṭōḇ wārā‘)
- Ge.2:17 la proibizione è solo per uno dei due, cioè a non mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male (ūmê‘êṣ hadda‘aṯ ṭōḇ wārā‘ lō ṯōḵal)
- Ge.3:3 la medesima proibizione pone l'albero nel medesimo posto di Genesi 2:9 in mezzo al giardino (bəṯōḵ haggān)
- Ge.3:22 Dio stesso pone l'accento sulle conseguenze derivanti dai due alberi.
Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male (mimmennū lāḏa‘aṯ ṭōḇ wārā‘) . Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche dell'albero della vita (gam mê‘êṣ haḥayyîm), ne mangi e viva per sempre». Per concludere, si può notare come il racconto pone enfasi su questi due alberi cui probabilmente Dio aveva caratterizzato in modo particolare da essere riconosciuti da Adamo ed Eva.
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« Ultima modifica: 24.11.2014 alle ore 23:39:41 by Asaf » |
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Per una corretta esegesi biblica più che questione di testi e contesti è questione di testi e ...teste!
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Johannan
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Pace del Signore! on 24.11.2014 alle ore 23:21:07, Asaf wrote:Ge.3:3 la medesima proibizione pone l'albero nel medesimo posto di Genesi 2:9 in mezzo al giardino (bəṯōḵ haggān) |
| Asaf, credo che il verso 3 di Genesi 3 "... ma del frutto dell’albero ch’è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire" non ponga affatto l'albero del frutto proibito in mezzo al giardino! Nel testo Eva riporta maldestramente il comandamento di Dio. Maldestramente perché Dio non aveva affatto proibito di toccare il frutto ma aveva proibito di mangiarlo... Eva è pertanto poco affidabile nel contrastare il serpente. Non è in grado di portare correttamente la Parola di Dio, sebbene non fosse presente nel momento in cui fu pronunciato il divieto! Credo che questa imprecisione e superficialità di Eva determinò il divieto del Ministero Pastorale per le donne (1Corinzi 14:34 e 1Timoteo 11:12) on 24.11.2014 alle ore 23:21:07, Asaf wrote: Per concludere, si può notare come il racconto pone enfasi su questi due alberi cui probabilmente Dio aveva caratterizzato in modo particolare da essere riconosciuti da Adamo ed Eva. |
| Come dici tu, forse l'unica spiegazione è che Dio ha caratterizzato i due alberi in modo così marcato da essere inconfondibili e quindi Adamo ed Eva mangiarono in effetti del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male. Tuttavia resta il fatto incontrovertibile che l'albero al centro del paradiso di Dio e proprio l'Albero della Vita. (Apocalisse 2:7; 22:2) Per l'amore di Gesù Cristo, se qualcuno di voi ha altre spiegazioni le esponga ... Questa apparente contraddizione è un'arma che il nemico usa frequentemente. Pace del Signore!
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Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna
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Asaf
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Il fatto che ci sia un integrazione nelle parole di Eva in Ge.3:3 non significa che stesse sbagliando “maldestramente” o dicendo del falso. Non è la sola volta che racconti descritti in più parti della Scrittura, includono integrazioni o dettagli mancanti in altri punti del medesimo racconto (per es. cfr. Ge.6:19 con Ge.7:2-3). A parte questo, in Ge.2:9, la struttura della frase di tipo ebraico è: l’albero A e l’albero B che convergono in C; [A ----> C <----- B], letteralmente abbiamo “l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male”), oppure (A e B ---> C), cioè “in mezzo al giardino l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male”, come traducono alcune traduzioni inglesi come la NIV, NET, NLT, BBE, NCV, TLB … Dire l’albero A in C (A ----> C) e B niente (?) non ha senso. Neanche dire che l’albero A è uguale all'albero B, perché la distinzione tra i due alberi è chiara nel contesto. Facciamo un altro esempio dalla stessa frase, all'inizio del vs.9 in ebraico abbiamo strutturalmente: “germogliare fece YHWH Dio dalla terra …”, In italiano corrente invece non inizieremo mai un racconto con l’azione di un verbo seguito dal soggetto etc. Ma diremmo “YHWH Dio fece germogliare dalla terra …”, al massimo facciamo precedere la struttura da una congiunzione se riteniamo che possa esserci un collegamento diretto con quello che è stato detto prima (come fanno alcune delle nostre traduzioni). Quindi per unire due sintagmi o due periodi. Passiamo al contesto, che come si nota può aiutarci. Il vs. 8 introduce la scena in maniera generale, il vs.9 scende più nel dettaglio e vengono presentati due alberi ed un luogo. Dopo un breve intermezzo sul fiume/i dei vs.10-14, arriviamo ai vs.15-16 e alla proibizione di uno solo dei due alberi. Proibizione ripetuta successivamente in 3:3 (è la stessa proibizione) e di cui, ci viene detto il luogo dell’albero a cui è soggetta la proibizione, cioè “in mezzo al giardino” (bəṯōḵ haggān). Proibizione che troviamo ancora in 3:11, anche qui è la stessa proibizione, in cui Dio fa chiaramente riferimento a quanto aveva detto precedentemente in 2:16-17 “Hai forse mangiato del frutto dell'albero, che ti avevo comandato di non mangiare?”. Questo non può che confermarci che in 2:9 l’albero che abbiamo chiamato A e l’albero che abbiamo chiamato B convergono nello stesso luogo che abbiamo chiamato C. Non c’è criterio che deve farci dire che Eva stesse parlando maldestramente o dicendo il falso. In altre parole, Dio fatti germogliare ogni albero (scena generale), pone in mezzo al giardino l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male (dettaglio). In maniera enfatica poi, il racconto continua con la distinzione dei due alberi ripresa a conclusione del contesto in 3:22-24, con gli effetti concomitanti per gli uomini.
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Domenico
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Tenuto conto che i due alberi in oggetto, cioè "l'albero della vita" e "l'albero della conoscenza del bene e del male", siano diversi l'uno dall'altro e che tutte e due si trovano nel mezzo del giardino d'Eden e, visto che la proibizione di mangiare il suo frutto riguardava esplicitamente "l'albero della conoscenza del bene e del male", è insostenibile che Eva abbia commesso un errore di prendere il frutto "dell'albero della vita" anziché quello "della conoscenza del bene e del male". Il fatto poi che Dio non contestò che Adamo ed Eva avessero mangiato il frutto dell'"albero della vita", ma quello della "conoscenza del bene e del male", rappresenta la prova più eloquente che Eva prese il frutto dell'"albero della conoscenza del bene e del male" e, sia lei che suo marito ne mangiarono. Infine, tenuto conto che Dio aveva chiaramente affermato che nel giorno che il frutto dell'"albero della conoscenza del bene e del male" sarebbe stato mangiato, per certo Adamo sarebbe morto, quindi tutte e due, Adamo ed Eva sarebbero cessati di vivere e, tenuto conto che il frutto dell'"albero della vita", garantiva la sopravvivenza e, visto che il comandamento divino era stato trasgredito, era più che logico che Dio intervenisse per impedire ai nostri progenitori di prendere e mangiare il frutto dell'"albero della vita" per continuare a vivere.
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salvo
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Mi permetto di fare alcune considerazioni personali. Dalle cose fin qui dette, ciò che noto è che tutti gli alberi sono venuti fuori dalla terra, cioè sono cresciuti come ogni albero, mentre l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male sono stati messi nel giardino da Dio, non viene detto che sono il frutto del naturale evolversi della vita. E' plausibile che fossero entrambi nel mezzo del giardino ma inconfondibili come tutte le cose di Dio, tanto più che uno era oggetto di divieto. Il fatto che fossero entrambi nel mezzo del giardino sta anche ad indicare che non potevano essere confusi con gli altri alberi e quindi che non ci sarebbe stata possibilità di errore o scambio con gli altri. Insomma, ciò che Iddio fa è perfetto. Basta non metterlo in discussione (Ezechiele 7.29).
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Asaf
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on 27.11.2014 alle ore 08:56:56, salvo wrote:Mi permetto di fare alcune considerazioni personali. Dalle cose fin qui dette, ciò che noto è che tutti gli alberi sono venuti fuori dalla terra, cioè sono cresciuti come ogni albero, mentre l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male sono stati messi nel giardino da Dio, non viene detto che sono il frutto del naturale evolversi della vita. |
| La prima parte del verso (Ge.2:9) ci illustra lo scenario generale, cioè che Dio fa germogliare (o spuntare) dalla terra ogni tipo di albero. Poi nella seconda parte del verso dallo scenario generale si incentra sullo scenario particolare, in forma disgiuntiva un pò tipicamente ebraico, e da lì in maniera enfatica si procede su quest'ultimo scenario (i due alberi), descrivendo tutto l'avvenimento. Per intenderci, in quel "germogliare dalla terra ogni tipo di albero" (kāl-‘êṣ, tutti, ogni albero) sono compresi anche i due alberi in mezzo al giardino. Quote:E' plausibile che fossero entrambi nel mezzo del giardino ma inconfondibili come tutte le cose di Dio, tanto più che uno era oggetto di divieto. Il fatto che fossero entrambi nel mezzo del giardino sta anche ad indicare che non potevano essere confusi con gli altri alberi e quindi che non ci sarebbe stata possibilità di errore o scambio con gli altri. Insomma, ciò che Iddio fa è perfetto. Basta non metterlo in discussione |
| Si assolutamente. Per il luogo stesso (l'agiografo lo sottolinea più di una volta), e proprio per l'enfasi posta sui due alberi, che probabilmente Dio aveva caratterizzato in modo particolare da essere riconosciuti da Adamo ed Eva, e non confusi con gli altri alberi. Quote: Non è che ti riferivi ad un altro verso?
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« Ultima modifica: 27.11.2014 alle ore 10:36:28 by Asaf » |
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salvo
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Hai ragione Asaf, ho scritto Ezechiele 7.29 anzichè Ecclesiaste 7.29. Chiedo scusa per il laspus.
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salvo
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on 27.11.2014 alle ore 10:19:44, Asaf wrote: La prima parte del verso (Ge.2:9) ci illustra lo scenario generale, cioè che Dio fa germogliare (o spuntare) dalla terra ogni tipo di albero. Poi nella seconda parte del verso dallo scenario generale si incentra sullo scenario particolare, in forma disgiuntiva un pò tipicamente ebraico, e da lì in maniera enfatica si procede su quest'ultimo scenario (i due alberi), descrivendo tutto l'avvenimento. Per intenderci, in quel "germogliare dalla terra ogni tipo di albero" (kāl-‘êṣ, tutti, ogni albero) sono compresi anche i due alberi in mezzo al giardino. |
| Le ragioni per cui vedo la cosa diversamente è perchè entrambi non sono cose riproducibili materialmente sulla terra. Sono realtà non terrene. Quei due alberi e il loro frutto è qualcosa che ha a che fare con la sfera spirituale invisibile, ora. Solo l'albero della vita è ripreso nell'Apocalisse, mentre quello della conoscenza del bene del male non esisterà più quando Cristo prenderà ogni cosa sotto il suo governo. Quote:Si assolutamente. Per il luogo stesso (l'agiografo lo sottolinea più di una volta), e proprio per l'enfasi posta sui due alberi, che probabilmente Dio aveva caratterizzato in modo particolare da essere riconosciuti da Adamo ed Eva, e non confusi con gli altri alberi. |
| Infatti, erano inconfondibili anche per le ragioni suindicate.
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« Ultima modifica: 27.11.2014 alle ore 13:51:46 by salvo » |
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Johannan
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Pace del Signore Mi rispondo da solo! Ho appreso che la formulazione poco chiara è contenuta nelle versioni Riveduta, Diodati e Cei. La versione Nuova Diodati riporta invece: Genesi 2:9 E l'Eterno DIO fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e i cui frutti erano buoni da mangiare; in mezzo al giardino vi erano anche l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male. Traduzione che ho riscontrato essere conforme a quanto contenuto nel libro Parashat Bereshit della Torah, nella traduzione italiana di Samuel David Luzzatto dal testo ebraico (Mechon Mamre) che riporta: Il Signore Iddio fece spuntare dal terreno ogni albero amabile a vedersi, e buono a mangiarsi. Eravi pure in mezzo al giardino l’albero della vita, e l’albero del discernere il bene ed il male. Gloria a Dio! Questo era quello che cercavo. Pace del Signore
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« Ultima modifica: 27.11.2014 alle ore 21:17:40 by Johannan » |
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Asaf
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Te l'avevo scritto in maniera esplicita nel secondo intervento. Comunque mi fa piacere che ti si è tolto un dubbio.
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Johannan
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on 26.11.2014 alle ore 23:25:03, Asaf wrote: ... oppure (A e B ---> C), cioè “in mezzo al giardino l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male”, come traducono alcune traduzioni inglesi come la NIV, NET, NLT, BBE, NCV, TLB … |
| Scusami Asaf, mi era sfuggito il passaggio! Grazie comunque! Sono veramente contento! P.S. Mi interesserebbe il tuo parere sul post http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=Dottrina;action=display;num=1417039447 Pace del Signore
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