|
||
Titolo: Deuteronomio 32:8 Post di keith il 13.06.2009 alle ore 16:41:31 Non ho capito questo versetto. Cosa c´ entrano i popoli con i figliuoli d´ Israele? |
||
Titolo: Re: Deuteronomio 32:8 Post di Asaf il 16.06.2009 alle ore 10:56:51 Ciao Keith, "8 Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredità, quando separò i figli degli uomini, egli fissò i confini dei popoli, tenendo conto del numero dei figli d'Israele. 9 Poiché la parte del SIGNORE è il suo popolo, Giacobbe è la porzione della sua eredità" (De.32:8-9). Ci troviamo nel cantico di Mosè, Israele sta al centro del Signore (vs.9a), e tutte le altre nazioni che facevano parte comunque dell’ordinamento stabilito dal Dio d’Israele, sono state organizzate e distribuite “tenendo conto, in relazione” (micpar) a Israele. Quando Dio stabiliva i confini terrestri, una porzione di eredità era stata riservata per i figliuoli d’Israele (le 12 tribù, vs.9b). Qui “l’Altissimo” ('elyown), descritto come il sovrano dominatore del mondo. |
||
Titolo: Re: Deuteronomio 32:8 Post di keith il 20.06.2009 alle ore 04:22:35 grazie Asaf, quello che non avevo capito io è: in che relazione sta il numero dei figliuoli di Israele con i confini degli altri popoli. E poi visto che Dio come discendenza di Abramo gli ha dato un numero pari o di più della rena del mare quindi immaginiamoci.... comunque grazie a te ho capito quel che il testo voleva dire: se gli Israeliti fossero stati di più (come numero) gli altri popoli avrebbero avuto meno terreno, se gli Israeliti fossero stati di meno allora gli altri popoli avrebbero avuto più terra. Per Dio era importante che gli Israeliti fossero ben piazzati, avessero la loro parte Shalom |
||
Titolo: Re: Deuteronomio 32:8 Post di Vladi91 il 10.09.2020 alle ore 05:12:57 on 06/13/09 alle ore 16:41:31, keith wrote:
Il verso in questione contiene una celebre variante testuale. Se da un lato il testo masoretico legge בני ישראל 'figli d'Israele', dall'altro lato il manoscritto di Qumran 4QDeutj (anche noto como 4Q37) ha בני אלהים 'figli di Dio'. Questa seconda lettura è supportata dall'evidenza contenuta nella Settanta che ha ἀγγέλων θεοῦ 'angeli/messaggeri di Dio', un'interpretazione di una Vorlage ebraica che riporta anch'essa la variante attestata nel manoscritto di Qumran. Per ragioni sia di critica testuale, sia di esegesi del passo in questione, oggi si accetta la variante presente a Qumran e nella Settanta come originale, ritenendo quella del testo masoretico secondaria. Questo risolve il problema su Israele: secondo la variante più antica esso non era presente nel testo, che si sta invece riferendo ai 'figli di Dio'. |