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Dottrina, storia ed esegesi biblica (partecipazione riservata a chi si identifica con i punti di fede di evangelici.net) >> Esegesi dell'Antico Testamento >> PROVERBI 26, 4-6
(Messaggio iniziato da: kosher il 14.08.2012 alle ore 11:49:05)

Titolo: PROVERBI 26, 4-6
Post di kosher il 14.08.2012 alle ore 11:49:05
Proverbi 26,4-6

4 Non rispondere allo stolto secondo la sua follia,
perché tu non gli debba somigliare.
5 Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perché non abbia ad apparire saggio ai propri occhi.
6 Chi affida messaggi a uno stolto
si taglia i piedi e si abbevera di afflizione.


Questi versi mi han sempre messo in difficoltà.
Rispondere o non rispondere?

Titolo: Re: PROVERBI 26, 4-6
Post di Eliu.ilBuzita il 14.08.2012 alle ore 12:25:50
Eh... dipende.
Il libro dei Proverbi è pieno di indicazioni sul come vivere la vita e le relazioni ogni giorno. A volte i suoi messaggi possono sembrare poco chiari, ma, come per il resto della Scrittura, non è così!
Nel passo che tu citi ci sono messaggi che sembrano discordanti. Ma solo “sembrano”.
Dipende dal singolo caso.

Proverbi 26:4 Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, perché tu non gli debba somigliare.

Hai presente il proverbio (non biblico) “non discutere con uno stolto perchè ti abbassa al suo livello e ti batte con l'esperienza”? Ecco, riguarda proprio i casi in cui uno stolto ti vuole fare discutere o litigare con lui per futili motivi, semplicemente al fine di farti perdere il controllo e di dimostrare di essere più intelligente di te. Questo avviene solitamente (e “stranamente”...) quando sono presenti altre persone ad assistere alla discussione.
Uno stolto, essendo stolto, ha pochi “punti” in immagine ed in reputazione di fronte agli altri. E chiaramente non ammetterà questo, quindi non lavorerà mai su se stesso per migliorarsi e migliorare l'opinione degli altri su di lui. Resterà sempre allo stesso “punteggio”, basso.
Nella sua mente, come fare per guadagnare “punti reputazione” agli occhi degli altri? Giocando sulla “differenza”.
La sua immagine agli occhi degli altri è sicuramente più “bassa” di quella del non-stolto. Ciò che appare è appunto la “differenza” (ragioniamo sempre in termini di “punteggio reputazione”). Così, invece di impegnarsi riducendo la differenza alzando i suoi stessi punti (lavorando su se stesso), sceglierà il “metodo facile”, ovvero di fare apparire il “non-stolto” come stolto, facendolo litigare come lui stesso davanti agli altri. Così l'immagine dello stolto migliora. Come? Non aumentando i suoi punti, ma riducendo quelli dell'altro, facendolo diventare stolto come lui.
Ed uno stolto, facendo questo e facendoci "perdere le staffe" è capace di rovinare la nostra evangelizzazione...
Ecco perchè sono importanti la saggezza e l'autocontrollo!

Proverbi 26:5 Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perché non abbia ad apparire saggio ai propri occhi.

Qui entriamo nei casi in cui lo stolto vuole discutere sui temi davvero importanti, dimostrando di avere ragione su di noi e che noi ci sbagliamo. Bisogna valutare, in cuore, se vale la pena rispondere
Vale la pena rispondere quando, continuando nel suo sbaglio, lo stolto rischia di fare cose sbagliate per se stesso o per gli altri. Rispondere quindi diventa un tentativo di correzione.
Spesso mi riservo questo per i momenti in cui vogliono dimostrare (sempre davanti agli altri) che mi sbaglio nel seguire il Signore.
Cosa succede in quei casi? Se lo stolto “vince”, ovvero se ne va via convinto, in cuore suo, di aver ragione nel non seguire il Signore, torna a casa credendo di fare una cosa buona nel non seguire il Signore. Allora, in quanto credente (e seguendo il comandamento in 1 Pietro 3:15 ed in Ezechiele 33:7-9), non posso lasciarlo andare via facendolo restare nella sua stoltezza, ma devo fare il possibile per mostrargli che sbaglia, restando fedele, nell'amare e nel parlare, al Signore. Il punto in cui ci si ferma è dove una persona deve scegliere. La scelta nel cuore resta libera e personale.
Ma compito del credente è avvisare lo stolto, con quanto più amore possibile, del fatto che sta facendo uno sbaglio.
Questo sui temi importanti, e senza farsi trascinare nella follia dello stolto. Occorrono preparazione, meditazione e tanta preghiera per saper rispondere, e nessun credente dovrebbe trascurare quest'aspetto, anche per poco, almeno credo.

Proverbi 26:6 Chi affida messaggi a uno stolto
si taglia i piedi e si abbevera di afflizione.


Ah beh... in parole semplici: non affidare qualcosa per te molto importante ad uno stolto, o ti ritroverai sicuramente a soffrire in qualche modo per questo. Quindi non affidare niente di importante ad uno stolto, ne guadagnerai e basta.
Un consiglio estremamente saggio dal libro dei Proverbi!

Credo proprio che la Bibbia non si contraddica nemmeno in questi passi!
Comunque “ci ho provato”.
Il Signore ti benedica grandemente.

Titolo: Re: PROVERBI 26, 4-6
Post di Virus il 20.08.2012 alle ore 12:48:29
<< Ogni volta che sentiamo un'affermazione stolta, dobbiamo valutare (con saggezza) se la conseguenza di una nostra risposta sarà quella descritta in Proverbi 26:4 oppure quella in Proverbi 26:5, e usare il proverbio appropriato per la situazione. Se non abbiamo la saggezza per determinare quello che dobbiamo fare, possiamo usare Giacomo 1:5 >>
(fonte www.laparola.net)

Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data

Titolo: Re: PROVERBI 26, 4-6
Post di Asaf il 25.08.2012 alle ore 08:50:13
Rappresentano due momenti diversi in cui bisogna discernere saggiamente quando tacere e quando parlare, perchè ci può essere un momento per entrambi.

Ci sono momenti in cui un uomo saggio non deve improntare il suo parlare a quello di uno stolto, al punto tale da rispondergli secondo la sua stoltezza (per es. se vanta se stesso, non rispondergli vantandoti di te stesso).

Tuttavia ci sono casi che un uomo saggio userà la sua saggezza, quando prendendo atto di quello che dice lo stolto, ci può essere lo spiraglio per convincere, esortare, ... quindi fare del bene o quantomeno prevenire ulteriori guai, per sè o per gli altri (per es. se il silenzio può essere considerato come prova della debolezza della propria causa, in tal caso rispondere allo stolto sarà motivo per non farlo sentire saggio ai propri occhi, che può essergli vanto di vittoria o comunque quello di avere ragione).

Titolo: Re: PROVERBI 26, 4-6
Post di kosher il 25.08.2012 alle ore 10:37:50
Grazie a tutti per gli interventi.

Trovo molto interessante la traduzione della Tilc:

Non rispondere ad una domanda stupida
e non somiglierai allo stolto che l'ha fatta;
se devi rispondere, dagli una risposta sciocca
e capirà che non deve credersi sapiente.

Titolo: Re: PROVERBI 26, 4-6
Post di The_Red_Baron il 17.02.2019 alle ore 23:20:57
Anche io mi sono soffermato spesso su questa apparente contraddizione

ipotizzo che quanto è stato detto, di valutare caso per caso sia il senso del passo di proverbi

ne è una prova Gesù,  spesso gli facevano domande solo per incastrarlo o metterlo in difficoltà
e rispondeva facendogli fare una figuraccia

mentre quando Pilato gli chiese cos'è la Verità
NON HA RISPOSTO

Saluti

Titolo: Re: PROVERBI 26, 4-6
Post di Giulio il 21.09.2019 alle ore 15:09:14
Tradotto letteralmente dall'ebraico forse si capisce meglio:

אַל-תַּעַן כְּסִיל, כְּאִוַּלְתּוֹ: פֶּן-תִּשְׁוֶה-לּוֹ גַם-אָתָּה.
Non risponderai allo stolto, come la sua stupidità (usando la sua stupidità),  affinchè sarai uguale a lui anche tu;

עֲנֵה כְסִיל, כְּאִוַּלְתּוֹ: פֶּן-יִהְיֶה חָכָם בְּעֵינָיו.

rispondi (invece) allo stolto, come la sua stupidità (usando la sua stupidità), affinchè si presenterà a essere un saggio ai suoi occhi (affinchè si crederà di essere un saggio ai suoi propri occhi)

La differenza sta nel fatto che i verbi rispondere sono scritti in due forme diverse nel versetto 4 e nel versetto 5 Nel versetto 4 e coniugato il verbo rispondere al futuro quindi:" risponderai " invece nel 5 e coniugato all'imperativo "Rispondi!