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   Quali conseguenze ci sono per chi afferma eresie?
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   Autore  Topic: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eresie?  (letto 4972 volte)
Crowbar
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #60 Data del Post: 19.10.2006 alle ore 14:08:24 »
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Bravo asaf .
 
Caro Alterego , prega il Signore che possa illuminarti
perche' con la dottrina che sostieni hai ripristinato  
il velo del tempio che separava l'uomo dal luogo
Santissimo ( tu sai cosa e' vero? ), lo stesso velo che si ruppe quando
il Signore morì sulla croce.  
 
Gesu' ha detto: indagate le scritture perche' parlano di me .
Come  mai invece  la chiesa cattolica ne ha impedito la lettura  e la traduzione per secoli?  
Hai mai visto un musulmano scoraggiare un altro musulmano dal leggere il corano?
 
Se hai un cuore onesto dovresti a questo punto
porti qualche domanduccia , come e' successo a quanti di noi una volta erano cattolici ( non io)  .
 
Non ti chiedo di confrontarti con noi ma con la scrittura
e la parola di Colui che dici di voler servire.
 
 tanto per darti un indizio sappi che quando Gesu' parlo' a Pietro  
uso' due termini diversi..... nel greco riportati petros( pietruzza)   e petra ( pietra massiccia , ).......inoltre
se vuoi ulteriori delucidazioni chiedi informazioni direttamente a quello che consideri il tuo PRIMO PAPA ...
hai l'opportunita' di leggere quella che a te dovrebbe
suonare come la prima enciclica papale della storia .
 
Leggiti l'epistola di Pietro ,  e' lui che
spiega quale e' la pietra su cui poggia la chiesa....
leggi ...leggi....cosa dice il tuo primo papa .
 
Sempre Pietro un giorno fu avvicinato da un tale
Simon Mago che offrì del denaro per comprare  
il dono dello Spirito Santo  e Pietro gli disse:
"Io ti vedo legato in legami di iniquita' , tu non hai
parte alcuna con questo . Vai e prega il Signore
affinche' se possibile  il tuo peccato possa esserti
perdonato " .
 
Come vedi il tuo primo papa , detentore delle chiavi
del regno per dirla alla tua maniera , non era poi così avvezzo ad assolvere o  confessare nessuno , visto che si limitava ad invitare un peccatore come Simon Mago a pregare  Il Signore per il perdono dei  propri peccati senza alcun intemediario .
 
Se infatti Pietro fosse stato papa con i poteri che la chiesa cattolica gli riconosce , avrebbe deciso egli stesso la sorte di costui reputandolo piu' o meno
meritevole di perdono ... e invece no!  dato che in
pratica il massimo che gli dice e'  " vai e chiedi a Dio  ( quindi non a me ) di perdonarti , se possibile , i peccati.
 
Se non credi a me  credi almeno al tuo papa .
 
Sei mai rimasto perplesso circa le parole di Gesu'  
"in verita' vi dico che se uno non odia la propria madre
ed il proprio padre questi non e' degno di me" ?
 
Secondo te cosa significa ? Uccidere i nostri genitori?  
 
Non e' che per caso si riferisce all' essere disposti a rinunicare alla ns.  cultura ed alle ns. tradizioni ?  
 
Sai che gli ebrei crocifissero Gesu' perche' non furono disposti ad " odiare" loro padre e loro madre?  
 
Lascia stare se  sei d'accordo oppure no ma
tu per la verita' saresti disposto a sacrificare la tua
tradizione?  
 
e allora indaga  le scritture , cerca il Signore con tutto il tuo cuore  sii disposto ad ogni cosa e Lui ti rispondera' .
« Ultima modifica: 20.10.2006 alle ore 00:28:19 by Crowbar » Loggato
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #61 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 10:33:10 »
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Quote:

on 19.10.2006 alle ore 13:38:07, Crowbar wrote:
Nessuno ha cambiato il Padre nostro in padre e madre
nostro e questa notizia l'hai letta proprio su questo sito
di evangelici che criticano questa iniziativa.

 
Bene, voglio sperare che la vostra sia "solo" una critica e non una "condanna" perchè altrimenti vi perdete la Chiesa luterana di Svezia che ha fatto un concilio casalingo con lo scopo di accogliere nella Trinità una Madre. Sorridente  
 
[quote]Gia' questo pone seri dubbi sulla TUA onesta' intellettuale dato che sai benissimo che l'articolo
sull'argomento era criticissimo in proposito .

 
La mia onestà intellettuale mi ha fatto citare, in casa protestante, una iniziativa che VOI avete riportato come notiziola ma che è una ulteriore prova dell'avanzare continuo delle eresie fra i protestanti.
 

Quote:
Inoltre dici di credere nell'apostolato del tuo papa  
e ribadisici che egli avrebbe le chiavi del paradiso :
Bene , allora se credi veramente questo , perche'
ti sei ostinato a dire che siamo tutti uguali?  
Come puoi sostenere una cosa del genere e dopo
sostenere che siamo tutti fratelli ?

 
Fin quando si ha fede nel Padre nel Figlio e nello Spirito Santo i cristiani sono tutti fratelli in Cristo.
 

Quote:
Sappi che nessuno ti ha odiato ed il fatto che tu lo sostenga e' calunniatorio dal momento che  non sarai in grado di trovare una solo offesa :

 
Ti faccio notare che l'odio si può esprimere in tanti modi e che quando si esprime per iscritto è facilmente verificabile da chi legge.  
 

Quote:
Quelle che tu chiami provocazioni per noi sono dichiarazioni di fede e non permetteremo ne' a te  
ne' a nessun altro di inquinarle.

Affermazione che non fa altro che avvalorare la mia impressione: da parte tua c'è chiusura. Tu non ti chiedi perchè qualcun'altro la pensa diversamente, perchè anche lui esprime una dichiarazione di fede, non hai nemmeno la curiosità di chiedertelo.
Se hai sentito che qualcuno ti inquinava, hai temuto forse per la tua verità?
 

Quote:
Adesso sai di che pasta e' fatto il popolo di Dio :
Crede.

Non so a quale popolo ti riferisci ....... forse il tuo ...... ritengo.
Bisognerebbe sapere quale fra i "popoli" del vostro universo.  
 

Quote:
Saluti , e spero che tu ti documenti seriamente perche'
non ne sai proprio nulla ne' di noi ne' della tua religione.
Cerca il Signore e fallo sulla bibbia che hai a casa ,leggi
sia il nuovo che il vecchio testamento poi ne riparliamo.

Ti saluto anch'io non senza farti notare che cercare il Signore in una bibbia, come dici di fare tu, è una negazione dello Spirito ed una affermazione dell'orgoglio dell'uomo.
Per il resto se è vero che conosco poco di te è del tutto supponente che tu (?) possa giudicare sulla mia conoscenza del cattolicesimo.
Per quanto riguarda la mia "religione" ti assicuro che è Cristiana Cattolica Apostolica.
 
La pace del Signore sia con te
 
Antonio
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #62 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 10:43:18 »
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Quote:

on 18.10.2006 alle ore 14:20:38, andreiu wrote:
Caro Antonio,
ogni evangelico (e con questo termine, lo ripeto fino allo sfinimento, non si intende una "nuova religione", ma colui che si attiene o cerca di attenersi all'Evangelo), ti dirà che "il Signore conosce chi Gli appartiene".  
 
Tu parli giustamente di "credere nel Signore", ma dobbiamo capire in che senso la Scrittura dà al significato di "credere".  
 
Perchè vedi anche i "demoni credono e tremano", questo lo dice l'apostolo Giacomo. Credere nel Signore significa confidare in Lui ed in ciò che Egli ha detto. Se io dico di credere nel Signore, ma penso come voglio, ho le mie personali convinzioni che sono diametralmente opposte a ciò che il Signore ha rivelato, se dico di amare il Signore "ma non osservo i Suoi comandamenti" come Egli ha detto, allora mi devo chiedere se veramente credo nel Signore.  
 
I casi da te citati effettivamente non possono trovare da noi un appoggio, in quanto non sostenute biblicamente e perciò contrarie al pensiero del Signore. Nella Scrittura possiamo rilevare numerose volte che Iddio ha sempre detestato la menzogna e l'inganno. Ed insegnare cose o dottrine ingannevoli è caratteristica di "falsi credenti e falsi dottori", basta leggere le epistole per rendersene conto. Perciò non si può disgiungere la fede nel Signore da ciò che la Parola di Dio attesta.  Buono!
 

 
Caro Andreiu,
Non a caso le Chiese Apostoliche hanno il Credo.
Non a caso le eresie vengono da chi questo Credo l'ha abiurato.
Tutto il resto viene da sè per chi ha fede perchè ha Cristo Gesù nel cuore.
O tu pensi di avere una fede più "fede" della mia?
La mia fede è riferibile ad una Chiesa che è UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA.
 
Salutoni Ciao Ciao
 
La pace del Signore sia con te
 
Antonio
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #63 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 10:49:51 »
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Quote:

on 18.10.2006 alle ore 14:35:42, Crowbar wrote:
Cmq Alter ego e' proprio per questo che dico che
la chiesa cattolica e' eretica , proprio perche' crede
al potere papale di poter perdonare o non perdonare
i peccati in terra .
 
Non solo e' eresia ma anche una bestemmia e se tu fossi
un vero cattolico dovresti dire che anche io sono eretico,
perche' a detta del tuo papa non c'e' assoluzione senza
il riconoscimento del mandato petrino.
 
Siamo tutti cristiani? non credo proprio .
Infatti non ho paura a dirti che se tu credi che un uomo
abbia il potere di perdonarei peccati , sappi che non sei
mio fratello .
 
Sei uno per il quale preghero' e  che ha bisogno di conversione e di nuova nascita.  
 
Se non credi a me , credi almeno al tuo papa che ha detto chiaramente che non c'e' unita' senza il riconoscimento del suo mandato .
 
La tua e' la religione del "volemose  bene tanto semo tutti na razza"  .
 
Ti ripeto questa puo' essere la TUA religione ma non appartiene al Dio delle scritture .
 
Gesu' non ha detto di predicare l'amore tra i popoli .
Gesu' ha detto di annunziare che egli era il figlio di Dio  
morto per i peccati , e senza di Lui non c'e' salvezza.
 
Il Gesu' di cui parli tu e' un Gesu' strano ....per dirla alla
Paolina "un altro Gesu'" .
 
Mi sembra strano che tu non riesca a capire la mia perplessita' sul fatto che il titolo papale Pontefice  
fosse lo stesso dell'Imperatore Romano .
Problemi tuoi , ma non venirmi a dire che il Dio della
scrittura e del Gesu' rivelato in carne intendeva dire
"credete in quello che volete l'importante e' volersi bene "  
 
Gesu' ha detto: IO sono la via , IO sono la verita' , IO sono la vita , nessuno viene al Padre se non per mezzo di ME .
 
Non sono tuo fratello e non ho alcuna paura a dirlo .
La stessa cosa vale per tutti coloro che  credono ad altro che non sia Cristo , come Maometto , Testimoni di Geova etc.  
 
Facendo notare a chi piu' volte cita ha citato il profeta
islamico che l'Islam non ha nulla a che vedere con il cristianesimo  dato che non riconosce Cristo come Dio
in terra , e quindi non crede al valore redentorio della sua morte sulla croce .
 
P.S: non e' la Chiesa cattolica che resiste al dialogo
ecumenico , casomai e' una grossa parte del mondo
protestante.....per fortuna .

 
 Piegato dal ridere3 Piegato dal ridere3 Piegato dal ridere3 Piegato dal ridere3 Piegato dal ridere3 Piegato dal ridere3 Piegato dal ridere3 Piegato dal ridere3 Piegato dal ridere3 Piegato dal ridere3
 
Meglio ridere........
 
La pace del Signore sia con te.
 
ne hai CERTAMENTE bisogno
 
Antonio
 

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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #64 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 11:09:21 »
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on 20.10.2006 alle ore 10:33:10, alterego45 wrote:

 
Bene, voglio sperare che la vostra sia "solo" una critica e non una "condanna" perchè altrimenti vi perdete la Chiesa luterana di Svezia che ha fatto un concilio casalingo con lo scopo di accogliere nella Trinità una Madre. Sorridente  
 
La mia onestà intellettuale mi ha fatto citare, in casa protestante, una iniziativa che VOI avete riportato come notiziola ma che è una ulteriore prova dell'avanzare continuo delle eresie fra i protestanti.
 
Fin quando si ha fede nel Padre nel Figlio e nello Spirito Santo i cristiani sono tutti fratelli in Cristo.
 
Ti faccio notare che l'odio si può esprimere in tanti modi e che quando si esprime per iscritto è facilmente verificabile da chi legge.  
 
Affermazione che non fa altro che avvalorare la mia impressione: da parte tua c'è chiusura. Tu non ti chiedi perchè qualcun'altro la pensa diversamente, perchè anche lui esprime una dichiarazione di fede, non hai nemmeno la curiosità di chiedertelo.
Se hai sentito che qualcuno ti inquinava, hai temuto forse per la tua verità?
 
Non so a quale popolo ti riferisci ....... forse il tuo ...... ritengo.
Bisognerebbe sapere quale fra i "popoli" del vostro universo.  
 
Ti saluto anch'io non senza farti notare che cercare il Signore in una bibbia, come dici di fare tu, è una negazione dello Spirito ed una affermazione dell'orgoglio dell'uomo.
Per il resto se è vero che conosco poco di te è del tutto supponente che tu (?) possa giudicare sulla mia conoscenza del cattolicesimo.
Per quanto riguarda la mia "religione" ti assicuro che è Cristiana Cattolica Apostolica.
 
La pace del Signore sia con te
 
Antonio

 
Siamo arrivati esattamente dove volevo io : hai ammesso che a te non interessa il Signore della
bibbia : dillo pure , non c'e' problema , l'importante
e' che questa cosa sia ben chiara.  
 
Tu non segui il Dio della bibbia cioe' Cristo : e' il Signore
Gesu' che ha detto di investigare le scritture perche'
parlano di Lui non io:
 prenditela con Lui non con me .
 
D'altronde il fatto che tu non utilizzi alcuna scrittura
a sostegno della tua dottrina la dice lunga sulla compatibilita' tra bibbia - chiesa cattolica .
 
Sorvolo sul resto dal momento che parli e riparli  
ma non ti degni di rispondere ad una sola domanda
quindi nemmeno io lo faro' finche' tu non comincerai
a rispondere alle mie .
 
Infatti non hai risposto  sul  perche' se e' vero che riconosci  il  mandato petrino  sarebbe tuo fratello
anche chi non lo riconsosce . Il tuo papa s'e' perso
le chiavi e qualcuno le ha raccolte di nascosto ?  
 
degnati
di rispondere almeno a questo e fai meno lo spiritoso con i tuoi Sorriso
perche' fino adesso sembri  solo un campione di illogica dottrinale  ....Anzi se io fossi cattolico ti rimproverei .
 
Non ho problemi ha dire che anche nel mondo protestate
esistono eresie che vanno combattutte alla stessa  stregua  delle tue . D'altronde io non vado
in giro a dire che la chiesa protestante e'la depositaria
della verita' , quello a quanto ne so e' una prerogativa
della chiesa cattolica .....fino a prova contraria ovviamente.
 
PS.: stai tranquillo non temo per la mia verita' ma temo
per coloro che possono essere vittima di dottrine anticristiane come quelle che tu professi : anzi sono
sicuro che sei tu che abolisci il valore delle scritture
perche' hai paura di scoprire che mettono in discussione
la TUA verita' .
 
« Ultima modifica: 20.10.2006 alle ore 11:32:19 by Crowbar » Loggato
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #65 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 12:03:16 »
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Quote:
Caro Antonio, ti posso assicurare che questo è un forum serio con all'interno foristi preparati (non sto parlando di me  Sorridente) che non parlano per sentito dire. Io a casa ho il codice canonico della CCR e  non posso far altro che confermare ciò che ha detto Asaf. Basta che tu senta una Messa, oppure Radio Maria per rendersi conto ad esempio di quanto sia esteso il culto mariano.  
Inoltre noi non neghiamo assolutamente l'esistenza della Chiesa fondata su "Cristo, apostoli e profeti" , in quanto chiunque si è convertito a Cristo ne fa parte.  
Ciò che neghiamo è un sistema che con il passare dei secoli si è mondanizzato, sceso a compromessi, legato con il potere secolare, ed ha propinato insegnamenti che persino i primi padri della Chiesa negavano.  
Mai letto un libro di storia della Chiesa?  Occhiolino

 
R.
La venerazione nei confronti della Madre di Nostro Signore Gesù Cristo=Dio è un atto di fede assoluta nei confronti del Figlio=Dio.
Per Mariam ad Christum.
Per quanto attiene la tua affermazione su un  "sistema" è fuorviante e non logico che tu possa così provare un preteso allontanamento dagli insegnamenti di Cristo in fatto di fede e dogma citando, appunto, momenti storici e politici legati a fatti terreni. Anche il Protestantesimo ha avuto ed  ha tutt'ora forti legami con politica e momenti storici.


Quote:
Basta che tu senta una Messa

R. Guarda che io non sento una Messa, ti correggo, se mi consenti, io partecipo ad una Eucarestia.  
 
la pace del Signore sai con te   Ciao Ciao
 
Antonio
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Andrew916
Membro familiare
****




Sola Grazia

   
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Posts: 397
Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #66 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 12:30:08 »
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on 20.10.2006 alle ore 12:03:16, alterego45 wrote:
La venerazione nei confronti della Madre di Nostro Signore Gesù Cristo=Dio è un atto di fede assoluta nei confronti del Figlio=Dio.
Per Mariam ad Christum.

Leggiti la discussione su questo tema, se hai pazienza e, soprattutto, volontà di comprendere:
http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=altrefedi;action=displ ay;num=1149070541;start=45#45
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"Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia." (Rom. 9:16)
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #67 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 12:37:54 »
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on 20.10.2006 alle ore 12:30:08, PoorRichard wrote:

Leggiti la discussione su questo tema, se hai pazienza e, soprattutto, volontà di comprendere:
http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=altrefedi;action=displ ay;num=1149070541;start=45#45

 
E tu leggiti, in Inglese, qualcosa su http://www.chnetwork.org/
Ti passo una traduzione di una esperienza.
Dr. Scott Hahn
 
***Dalla nascita alla conversione a Gesù***  
 
Sono il più giovane dei tre figli di Molly Lou e Fred Hahn. Battezzato Presbiteriano (in parole povere calvinista. Presbiteriani sono nello specifico i calvinisti di Gran Bretagna e USA. Si chiamano così perché queste chiese sono dirette da un gruppo di anziani laici [infatti presbùteros=anziano], ndR), fui allevato in una famiglia formalmente protestante. Formalmente perché la fede non aveva grandi radici a casa mia e quel poco che c’era dipendeva più da motivazioni sociali che da convinzioni profonde. Fin da giovane qualunque cosa facessi, la vivevo con passione, fosse giusta o sbagliata. Come tanti adolescenti, persi qualsiasi interesse per le cose spirituali e sviluppai un grande interesse per le cose materiali. Finchè non mi cacciai nei guai…  
Definito delinquente, dovetti presentarmi al Tribunale dei Minori. Messo di fronte a una probabile condanna a un anno di carcere minorile per una serie di piccoli reati, riuscii a sfuggire alla condanna mentendo. In ogni caso sei mesi di libertà vigilata furono inevitabili. Diversamente da quello che accadeva a Dave, il mio amico d’avventure, la strada che avevo imboccato mi faceva paura. La mia vita andava sempre più a rotoli e ne avevo perso il controllo.  Notai che Dave era indifferente. Sapevo che era cattolico, ma quando un giorno si vantò di mentire al prete in Confessione, pensai di aver sentito abbastanza. Ah, l’ipocrisia! Riuscii solo a dirgli: “Dave, sono proprio contento di non dover confessare i miei peccati a un prete”. Erano i primi anni delle Superiori. Lo strumento che Dio usò per entrare nella mia storia fu uno studente universitario di nome Jack e una organizzazione giovanile che si chiamava “Young Life”, ovvero una organizzazione di estrazione protestante che non era legata a nessuna denominazione in particolare e creata per portare il Vangelo ai ragazzi senza istruzione religiosa. Jack divenne un ottimo amico e la nostra amicizia significò molto per me. Fu lui a farmi conoscere i Vangeli e Gesù. Mi portò a un grande cambiamento nella mia vita. In quegli anni mi convertii a Gesù, lo accolsi nel mio cuore; Gli chiesi di essere il mio Salvatore e Signore personale. Gli presentai i miei peccati e ricevetti il dono della fede e della salvezza. Questo cambiamento fu enorme e mi costò molti “amici”. Ma il Signore mi stava dando altri amici, quelli in Cristo. Jack, che mi insegnò ad amare il Signore, mi istruì anche alla lettura della Bibbia e mi introdusse al suo studio e alla sua meditazione. Nel frattempo la scuola superiore volgeva al termine e avevo già letto interamente la Bibbia almeno due/tre volte. Mi innamorai delle Sacre Scritture e iniziai a maturare mie convinzioni. A quel punto Jack mi propose oltre alla lettura della Bibbia, qualche libro della sua biblioteca personale che riportava gli scritti di Martin Lutero e di Calvino. Mi formai così come protestante, convinto che la Parola di Dio si fosse affrancata dalle superstizioni medievali e dal paganesimo della Chiesa Cattolica solo dopo la Riforma del XVI° secolo. La mia prima idea era dunque quella di aiutare i miei amici cattolici a vedere la Parola di Dio nella giusta ottica, mostrandogli la Bibbia, e mostrando loro che nella Bibbia, si doveva accettare Gesù Cristo come Salvatore e Signore e che questo era tutto quello che era giusto.  
Niente aggiunte, niente Maria, santi, purgatori, devozioni… solo Gesù Salvatore e Signore. Diciamoci la verità: essere anticattolici può essere molto ragionevole. Infatti se quella cialda di pane che i cattolici/ortodossi adorano non è il Corpo di Cristo (e io come protestante ero convinto che non lo fosse), allora diventa blasfemo e idolatra fare quello che fanno i cattolici, che si inchinano e adorano l’Eucarestia. Il Papa poi era un tiranno, usurpatore, che conduceva milioni di fedeli a queste e altre pratiche e credenze pagane. Queste e altre istanze mi portavano a combattere con zelo contro la Chiesa Cattolica e a cercare di far uscire i cattolici dall’apostasia per condurli alla salvezza.  
=========== continua
La pace del Signore sia con te
Antonio
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #68 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 12:40:13 »
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In quel periodo mi frequentavo con una ragazza cattolica e la cosa stava diventando seria. Ma ero comunque cosciente che quella relazione non aveva futuro se lei rimaneva cattolica. Così le diedi un grosso libro di Loraine Boettner intitolato “Cattolicesimo Romano”. Era conosciuto come il libro anti-cattolico per eccellenza: quasi 500 pagine che si ripromettevano di sbugiardare le false dottrine e le bugie della Chiesa Cattolica. Lei lo lesse dalla prima all’ultima pagina. Mi scrisse quella estate, dicendo: “Grazie per il libro; Non andrò più a messa”. Confesso che vi sto raccontando queste cose con un certo senso di vergogna e tristezza, ma è comunque giusto farvi capire la sincerità che spesso anima quei cristiani che si oppongono alla Chiesa Cattolica.  
Nonna Hahn era il solo membro cattolico di entrambi i rami della famiglia. Era una donna silenziosa, umile e immensamente buona. Siccome io ero l’unica persona “religiosa” della famiglia, quando lei morì mio padre consegnò a me i suoi oggetti religiosi. Li guardai con disgusto e orrore. Presi in mano la corona del rosario e la feci a pezzi, dicendo: “Signore, libera la nonna dalle catene del cattolicesimo che l’hanno tenuta imprigionata”. Strappai anche i suoi libri di preghiere e buttai via i resti, sperando che quelle stupidaggini superstiziose non le avessero intrappolato l’anima.  
 
Dopo il diploma decisi di studiare teologia. Come tesina finale dell’esame di diploma avevo presentato un lavoro intitolato “Sola Fide”, in riferimento alla famosa frase che Lutero coniò per dare il via alla Riforma Protestante.  
 
***Gli anni dell’Università***  
 
I miei quattro anni di università li trascorsi seguendo i corsi di Filosofia, Teologia Scritturale e Economia. Nel contempo proseguii l’impegno nella “Young Life”, come segno di gratitudine a Dio per come Egli aveva usato quella organizzazione per entrare nella mia vita. Così mi dedicai all’evangelizzazione di coloro che sconoscevano il messaggio di Cristo ma anche all’evangelizzazione dei cattolici, che secondo me non conoscevano effettivamente Cristo.  
Progressivamente mi specializzai proprio nell’”evangelizzare” questi ultimi. Sembravano persi e confusi. Ero allarmato specialmente dalla loro ignoranza: non solo biblica, ma anche relativa alla conoscenza della loro Chiesa. Non conoscevano neanche le basi del catechismo e in un certo senso, gongolavo, immaginandoli come cavie nei loro stessi corsi di catechismo. Perciò riuscire a mostrare loro gli “errori” della loro Chiesa era come sparare ad anatre in un barile. Nel dormitorio, alcuni miei amici cominciarono a parlare di farsi “ribattezzare”.
Il pastore locale, un oratore affascinante, stava appunto dicendoci che quelli di noi che erano stati battezzati da piccoli non erano veramente battezzati. La cosa mi riguardava visto che ero stato battezzato da piccolo. Motivo per cui dissi la mia opinione agli amici: “Non dovremmo prima studiare la Bibbia per essere sicuri che il pastore abbia ragione?”. Non parvero darmi ascolto: “Che cosa c’è di sbagliato Scott? Tu ti ricordi di essere stato battezzato? Che utilità ha un battesimo così? I bambini non sono in grado di credere in nessun modo!”. Non ne ero sicuro nemmeno io, ma sapevo che giocare a ”seguire il capo”, ossia basare le mie convinzioni su semplici sensazioni, non era la cosa sempre giusta. Perciò decisi: “Non so voi, ma io voglio studiare la Bibbia un po’ di più, prima di lanciarmi in un secondo battesimo”. La settimana dopo, furono tutti ribattezzati. Nel frattempo andai da uno dei miei docenti di Sacra Scrittura e gli raccontai quello che accadeva. Lui non mi disse niente, mi invitò  invece a studiare il problema: “Scott, perché non prendi il battesimo infantile come oggetto della tua relazione scritta nel mio corso?”. Ero in trappola. A essere sincero, non volevo studiare così tanto. E poi la questione era davvero difficile! Nei mesi successivi lessi tutto quello su cui potei mettere le mani sull’argomento. A questo punto della mia vita cristiana, avevo già letto integralmente la Bibbia tre o quattro volte. Leggendola, mi ero convinto che la chiave per comprenderla era il concetto di   Alleanza. E lì, in ogni pagina, con Dio che fa un’alleanza in ogni epoca. E il segno di questa alleanza era dato ai bambini del Suo popolo.
Nell’antico Testamento il segno di aver stretto l’alleanza con Dio era la circoncisione, mentre nel Nuovo Testamento Cristo aveva sostituito la circoncisione con il Battesimo.
 
In effetti non trovai Gesù dire in nessun punto che, da allora in poi, i bambini dovessero essere esclusi dall’alleanza con Dio.
In effetti trovai che Cristo diceva praticamente il contrario: “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il Regno dei Cieli” (Mt 19, 14).  
 
=========== continua
La pace del Signore sia con te
Antonio [/quote]
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #69 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 12:52:16 »
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Trovai anche che gli apostoli lo imitavano. Per esempio, il giorno della Pentecoste, Pietro, finito il suo primo discorso, esortò tutti ad accogliere Cristo entrando nella Nuova Alleanza: “Pentitevi, e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa (la Nuova Alleanza) e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro” (At 2,  38-39). In altre parole, Dio continuava a volere che anche i bimbi fossero in Alleanza con Lui. E siccome il Nuovo Testamento forniva solo il Battesimo come segno dell’essere entrati nella Nuova Alleanza, perché mai i bambini dei credenti avrebbero dovuto essere esclusi dalle parole di Atti 2, 38-39?  
 
Andai dai miei amici per mostrare questi risultati, ma li misi solo a disagio…  
 
Imparai che è spesso sbagliato basare le proprie convinzioni dottrinali su sensazioni, senza meditare la Bibbia con severità. Scopersi poi che l’Alleanza era veramente la chiave che apriva tutta la Bibbia. Decisi così di approfondire questo aspetto e dopo quattro anni arrivai alla conclusione che l’Alleanza era realmente il tema che legava insieme l’intera Bibbia.
 
La Scrittura aveva sempre più senso.
 
Nel mio ultimo anno di università avevo un solo altro obiettivo oltre a quello di iscrivermi a un seminario per ricevere la laurea in Sacra Scrittura e in Teologia: sposare la più bella e la più spirituale delle donne del college, la signorina Kimberly Kirk. L’avevo già reclutata come responsabile della Young Life. Per due anni, esercitammo il nostro apostolato fianco a fianco. Quando ne ebbi il coraggio mi dichiarai e ben presto le proposi di sposarmi. Con mia somma felicità, accettò! Dopo la laurea a pieni voti in Filosofia e Teologia, mi trasferii a Cincinnati, in modo da poter trascorrere assieme con Kimberly l’estate, in preparazione del matrimonio. Con lei al fianco potevo affrontare il futuro a tutto vapore!  
In chiusura di questa fase della mia vita vi racconto una passata divertente… Noi due ci sposammo nell’agosto di quell’anno e come ben potete capire il fidanzamento servì per conoscerci e vedere se le nostre vite erano compatibili alla luce dell’amore. Ebbene, poco prima della laurea Kimberly (mentre racconta è accanto a lui, ndR), una sera, in modo casuale, introdusse un argomento: “Tu vuoi avere dei bambini, vero?”. E io: “Beh insomma…sì… ma non troppi comunque…”. Al che lei pensò: “Ecco … questo qui è un altro dei sostenitori della crescita zero!”. Senza demordere continuò: “Scott ma quanti secondo te sono troppi?”. “Non so – risposi – penso che dovremmo limitarci a cinque o a sei”. Ero serio e a lei cadde la mascella… mentre farfugliava: “E sì…. Teniamoci bassi…” Questa gioia era una delle cose che ci univano. Ognuno di noi era meravigliato dei doni che Dio aveva dato all’altro. Oltretutto le differenze nelle nostre convinzioni teologiche erano sostanzialmente risolte. Inoltre desideravamo andare entrambi al seminario e da lì saremmo partiti a conquistare il mondo per Gesù Cristo. Il 18 agosto 1979, a Cincinnati, alla presenza delle nostre famiglie e di numerosissimi amici, ci alleammo assieme in matrimonio per avere Gesù al centro del nostro amore.  
 
Kimberly Kirk
     
***Gli anni del Seminario***  
Kimberly ed io arrivammo al seminario teologico evangelico Gordon-Conwell due settimane dopo esserci sposati. Eravamo entrambi convinti che la teologia evangelica riformata fosse la miglior espressione del cristianesimo biblico. A questo punto, descriverei le mie ricerche come un racconto poliziesco. Passavo al vaglio la Scrittura per scoprire indicazioni su dove trovare l’autentico cristianesimo: volevo obbedire a Dio seguendo la Bibbia, qualsiasi cosa scoprissi.  
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #70 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 12:55:00 »
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In seminario conobbi Gerry Matatics che diventò ben presto mio grande amico (più tardi tornerà in questo racconto). Fra gli studenti presbiteriani solo noi due eravamo risoluti nel nostro anticattolicesimo. Così risoluti da pensare che la Confessione di Westminster dovesse mantenere una tesi che molti riformati erano propensi a lasciar cadere: ossia che il Papa è l’Anticristo e che la Chiesa Cattolica/Ortodossa fosse la meretrice di Babilonia. Quando il Papa arrivò a Boston nel 1979 molti miei compagni di seminari, seppur protestanti, rimasero affascinati da quella sua personalità, molti lo definivano addirittura un “uomo meraviglioso”.  Meraviglioso!!! Quell’uomo pretendeva di avere il potere di tenere uniti centinaia di milioni di cuori e di menti, e di impartire insegnamenti ritenuti infallibili al mondo intero! Meraviglioso? Era abominevole! Gerry e io ci demmo così da fare in seminario per mostrare a tutti quanto fosse invece orribile quella figura. Il mio secondo anno di seminario fu il primo di Kimberly. Lei si iscrisse al corso di etica cristiana. Avevo già seguito quel corso, e sapevo che ci si divideva in piccoli gruppi dei quali ognuno avrebbe trattato uno specifico aspetto della morale. Le chiesi l’argomento su cui avrebbe studiato. “La contraccezione” rispose lei. “La contraccezione!? Era un tema che lo scorso anno non scelse nessuno.. e poi è un problema da cattolici bigotti. Perché mai una scelta così assurda Kimberly?” ribattei quasi seccato... Lei candidamente mi rivelò le sue motivazioni: “Continuano a venirmi dubbi sul controllo delle nascite, quando tengo discorsi sull’aborto. Non so perché, ma mi vengono. Voglio vedere dunque se su questi argomenti la Parola di Dio dice qualcosa…”. Io chiusi rapidamente: “Se vuoi sprecare il tuo tempo a studiare un non-argomento, fai pure… il tempo è tuo…”. Ero sorpreso ma non preoccupato. Un paio di settimane dopo un amico mi fermò e mi sembrò entusiasta di alcune cose che Kimberly aveva scoperto trattando del suo argomento. Andato da lei fui curioso di saperne di più. Kimberly mi informò che aveva scoperto che prima del 1930 la posizione di tutte le Chiese cristiane era stata concorde: la contraccezione era sbagliata, in qualsiasi circostanza. Ipotizzai: “Cara, purtroppo ci vuole tempo per eliminare tutte le scorie di quel nefasto Cattolicesimo…”. Lei mi disse: “Guarda che ci sono dei motivi più profondi di quanto credi” e mi consegnò un libro di John Kippley “Il sesso e l’alleanza matrimoniale”. Ero uno specialista della teologia dell’Alleanza. Pensavo di possedere tutti i libri che riguardavano anche solo parzialmente quel concetto, perciò lo presi con curiosità. Lo guardai e pensai, “Liturgical Press” (Edizioni Liturgiche, ndR)Hu?! Questa è roba cattolica! Un papista! Che cosa crede di fare rubando il concetto protestante di Alleanza? =========== continua
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #71 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 12:56:06 »
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Ero comunque curioso di vedere come veniva perpetrato questo furto. Sedutomi a leggere, dopo molte ore pensai solamente: non è vero! Quello che dice quest’uomo è sensato! La tesi di Kippley era che il matrimonio non è un contratto, implicante soltanto uno scambio di beni e di servizi. Il matrimonio è un’alleanza, che implica uno scambio di persone. Secondo Kippley in ogni alleanza c’è un atto grazie al quale l’alleanza stessa ha luogo ed è rinnovata; e che l’atto sessuale dei coniugi è l’atto dell’alleanza. Quando l’alleanza nuziale è rinnovata, Dio può servirsi di ciò per creare una nuova vita. Chiudersi alla vita equivaleva a negare a Dio questa sua prerogativa. Cominciavo a capire che ogni volta che Kimberly e io vivevamo una notte d’amore, facevamo qualcosa di sacro. E la contraccezione sistematica era una profanazione di questo disegno. Ero impressionato, ma cercavo di non mostrare questi turbamenti. In ogni caso, scoprii con mia enorme sorpresa che sull’argomento perfino Lutero, Calvino, Zwingli, Knox e gli altri avevano mantenuto la stessa posizione che oggi difende solo la Chiesa Cattolica/Ortodossa.  
Cominciai a sentirmi a disagio. Quella Chiesa era la sola ad insegnare ancora quella verità tanto impopolare. Non sapevo come reagire a quella scoperta. Ricorsi a un vecchio modo di dire della mia famiglia: “Anche un maiale cieco può trovare una ghianda”. Voglio dire, dopo duemila anni almeno una dovevano pur azzeccarla!  Cattolico o no, questo concetto era vero. Perciò buttammo i contraccettivi che stavamo usando e ci affidammo al Signore in un modo nuovo per quanto riguarda i nostri progetti familiari. In quello stesso periodo insieme a una dozzina tra i migliori seminaristi calvinisti del Gordon-Conwell formammo un gruppo, l”Accademia di Ginevra (dalla scuola di Calvino a Ginevra, ndR), con lo scopo di incontrarci a colazione o qualche sera per discutere e approfondire tutti i temi dottrinali più difficili e dibattuti. Spesso di venerdì ci ritrovavamo a discutere fino alle tre del mattino e via via trattammo temi come la seconda venuta di Cristo, la predestinazione, il libero arbitrio, ecc ecc… Studiando la Bibbia cercavamo di andare sempre più a fondo anche perché per noi era la sola autorità infallibile. Inoltre credevamo che con lo Spirito Santo e la Bibbia, potevamo comprendere tutto. Ma nel corso dell’ultimo anno di seminario iniziò a manifestarsi una crisi. Le mie ricerche mi costrinsero a rivedere alcune cose nel concetto di Alleanza. Nel Protestantesimo, alleanze e contratti  erano intese come parole che significavano la stessa cosa.  
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #72 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 12:57:29 »
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Ma studiare l’Antico Testamento mi fece vedere che, per gli antichi ebrei, alleanze e contratti erano cose molto diverse. Nella Sacra Scrittura, i contratti indicano semplicemente uno scambio di proprietà, mentre le alleanze implicano uno scambio di persone, allo scopo di formare sacri vincoli familiari. E così, grazie all’alleanza, era formata la parentela. Calato nell’Ambiente dell’Antico Testamento il concetto di Alleanza non era più teorico o astratto. In effetti, la parentela in base all’Alleanza era più forte della parentela biologica; il significato più profondo delle Alleanze divine nell’Antico Testamento era che Dio riconosceva la paternità su Israele come paternità sulla propria famiglia.  
 
Quando Cristo costituì con noi la Nuova Alleanza, perciò, fu molto più di un semplice contratto o di un atto legale mediante il quale prendesse i nostri peccati e ci desse la sua innocenza, come Lutero e Calvino spiegavano la cosa. Quantunque vera, questa spiegazione era insufficiente a far comprendere la pienezza del Vangelo. Scoprii che la Nuova Alleanza aveva creato una nuova famiglia universale, nella quale Cristo ci offriva la Sua condizione divina di Figlio, rendendoci figli di Dio. In quanto atto dell’Alleanza essere giustificati significa condividere la Grazia di Cristo, come figli di Dio; essere santificati significa condividere la vita e il potere dello Spirito Santo. Alla luce di ciò, la Grazia di Dio diventa qualcosa di più grande del semplice favore divino; era il dono della vita di Dio nella condizione divina di figli.  
Lutero e Calvino spiegavano ciò servendosi esclusivamente di termini processuali.
Ma cominciavo a accorgermi che, molto più che un semplice giudice, Dio era nostro Padre.  
 
Molto più che semplici criminali, noi eravamo creature in fuga. E la Nuova Alleanza, lungi dall’essere stata creata in un’aula di tribunale, era stata sancita in una stanza di casa.  
 
San Paolo nella Lettera ai Romani, nella Lettera ai Galati e altrove, aveva insegnato che la giustificazione ci rendeva, in Cristo, figli di Dio solo mediante la Grazia. San Paolo non aveva mai scritto da nessuna parte che siamo salvi solo con la fede. Il Sola Fide non era biblico! E mi sovvenne la tesina di fine corso delle superiori… quanta strada!  
 
Ne parlai con alcuni amici e in effetti li trovai concordi. Poi uno di loro mi rivelò che già un altro presbiteriano in quel periodo insegnava la giustificazione in questo modo. Mi disse che il suo nome era Norman Sheperd, un professore del Westminster Theological Seminary (il più rigoroso dei seminari presbiteriani calvinisti in America).
Proprio per questo stava per affrontare un processo per eresia. Riuscii a trovare il suo recapito e parlai con il Dr Sheperd. Mi confessò che era accusato di insegnare tesi contrarie all’insegnamento della Bibbia, di Lutero e di Calvino. Ascoltandolo mentre esponeva le sue posizioni ebbi la conferma che avevamo lo stesso, identico pensiero. Ora a molte persone questo fatto potrà non sembrare tale da provocare una crisi; ma per una persona imbevuta di teologia protestante e convinta che il Sola Fide fosse una delle colonne del Cristianesimo beh… questa scoperta aveva un valore immenso.  
 
Ero sconvolto. Avevo paura.  
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #73 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 12:59:42 »
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Mi ricordai che uno dei miei teologi preferiti, il Dr. Gerstner, aveva una volta dichiarato in classe che se i Protestanti avessero avuto torto sul Sola Fide, e se poi la Chiesa Cattolica/Ortodossa avesse avuto ragione nel sostenere che siamo giustificati dalla fede e dalle opere che ne conseguono, il giorno dopo si sarebbe messo in ginocchio davanti al Vaticano a fare penitenza.  
 
Sapevo che la sua era una frase retorica detta per far colpo, ma il fondo di verità c’era tutto… In effetti tutta la Riforma procede da qui: Lutero e Calvino avevano spesso asserito che questo era il punto su cui la Chiesa Cattolica rimaneva in piedi o crollava. Ora io stavo persuadendomi che Paolo non aveva mai insegnato il Sola Fide! E ne trovavo esplicite indicazioni! Nella Lettera di Giacomo (2, 24), la Bibbia insegna: “Vedete che l’uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede”. Inoltre, nella Prima Lettera ai Corinzi (13, 2) Paolo dice: “e se avessi […] la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla”.  
Protestanti e Cattolici potevano essere d’accordo solo su un punto: la salvezza proviene solo dalla Grazia, ma non potevano concordare sulla giustificazione perché il Sola Fide impone conseguenze diametralmente opposte.
 
In seguito a questo trauma, sospesi ogni attività. Kimberly e io  pensammo di proseguire gli studi accademici all’Università di  Aberdeen in Scozia, dove ero stato accettato come candidato per un  corso di laurea centrato sull’Alleanza. Invece ciò non potè essere,  perché scoprimmo di aspettare il primo figlio. Dio ci aveva premiati  per la nostra apertura alla vita.  
Rinunciammo alla Scozia e grazie a Dio ricevemmo una telefonata da una piccola chiesa a Fairfax, in Virginia, che stava cercando un pastore. Ponendo la mia candidatura per quel posto di pastore alla Trinità Presbyterian Church di Fairfax, confessai comunque la mia posizione relativamente alla giustificazione e che ero d’accordo con le posizioni del Dr. Sheperd. Loro si rivelarono concordi con la mia idea e allora accettai. In più mi fu assegnato un posto di docente nella loro scuola superiore cittadina, la Fairfax Christian School. Avevo finito nel contempo il seminario e fui quello che si laureò con i voti più alti in assoluto. Con me si laureò anche Kimberly. Salutammo i vecchi amici e raggiungemmo la nostra chiesa. Kimberly era raggiante: era riuscita a sposare un pastore presbiteriano. Per lei era un sogno visto che il padre e molti altri componenti della sua famiglia erano pastori presbiteriani.  
 
***Pastore in Virginia***  
 
Arrivai in Virginia come pastore. In chiesa arrivai con grande entusiasmo. Tenevo ogni domenica un sermone di 45 minuti e due corsi biblici settimanali. Questo era quello che mi chiedevano gli anziani della chiesa. Desideravano rendere la chiesa attiva e trascinante, grazie anche appassionanti corsi e sermoni. E per questo si affidavano a me, il miglior teologo di quell’anno. Cominciai a predicare partendo dalla Lettera agli Ebrei, perché nessun altro libro del Nuovo Testamento da altrettanto rilievo all’idea dell’Alleanza. I fedeli della chiesa di cui ero pastore si appassionarono molto all’idea dell’Alleanza come famiglia di Dio. Quella Lettera poi mi era sempre piaciuta perché era considerata dai protestanti che conoscevo, e di cui condividevo l’opinione, la lettera più anticattolica del Nuovo Testamento.
 “[Cristo] ha fatto questo una volta per tutte”, e altre espressioni simili della Lettera agli Ebrei, ci portavano a questa conclusione…[NOTA: Il versetto tra virgolette è Eb 7, 27. La Messa è il  rinnovamento del Sacrificio di Cristo; ma, dal momento che Cristo si è offerto in sacrificio “una volta per tutte”, i protestanti la considerano inutile. Essi conservano solo il valore memoriale con tutto quello che ne consegue…Detto più chiaramente credono che nella Messa si riproponga un nuovo Sacrificio di Gesù… cosa ovviamente inesatta e sbrigativa… ].  
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #74 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 13:00:52 »
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Pur rimanendo saldo nella convinzione che ciò che era cattolico era sbagliato, mi accorsi progressivamente di una cosa importante: l’importanza della liturgia per l’Alleanza, e questo risaltava proprio dalla Lettera agli Ebrei. La liturgia rappresentava il modo in cui Dio riconosceva la sua paternità sulla famiglia alleata con Lui, e rinnovava la Sua Alleanza a intervalli regolari. Erano intuizioni che prendevano sempre più consistenza. Volevo vedere la gente infiammarsi d’entusiasmo per l’Antico Testamento e per la sua correlazione con il Nuovo: l’Antico che continua nel Nuovo e la Chiesa nata dal Nuovo Testamento come  compimento, piuttosto che superamento, dell’Antico. La mia attività di pastore andava davvero bene, tutti pendevano dalle mie labbra e gli anziani erano contenti di me. La chiesa si riempiva sempre più e tutto sembrava andare per il meglio. Ma, mentre mi immergevo sempre più in profondità nel mio studio, cominciò ad insinuarsi in me un pensiero fastidioso: le idee inedite che pensavo di aver scoperto erano già state formulate, in realtà, dai primi Padri della Chiesa quasi duemila anni fa!  
Fui disturbato più e più volte da questo pensiero. Stavo reinventando la ruota? Cominciavo a essere meravigliato. Quando comunicai queste “scoperte inedite” sulla famiglia alleata con Dio, i fedeli della mia chiesa ne furono entusiasti. Gli anziani mi chiesero addirittura di rivedere la nostra liturgia. La nostra liturgiaHu?! Ero stupito. Gli unici protestanti a parlare di liturgia erano gli Episcopaliani; i Presbiteriani avevano il “programma di adorazione” non la liturgia!  
Ma gli anziani erano convinti di questo passo e mi chiesero di introdurre una liturgia conforme al modello biblico. A questo punto dovetti affrontare il problema della “liturgia”. Una delle prime domande fu il perché eravamo così incentrati sulla figura del pastore. Perché la nostra funzione di preghiera era così incentrata sul sermone? E perché i miei sermoni non erano veramente tesi a preparare i figli di Dio a ricevere la Comunione della Santa Cena? Avevo già fatto vedere ai miei parrocchiani che la sola e unica occasione in cui Cristo ha usato la parola "Alleanza" è stato quando ha istituito la Comunione (Eucaristia), durante l’Ultima Cena. Eppure ricevevamo la Comunione solo quattro volte l’anno. Anche se all’inizio suonò strano a anziani e parrocchiani, proposi la Comunione settimanale per rinnovare questa Alleanza più spesso e dare un “fine” al sermone. La Comunione settimanale venne approvata unanimemente. Cominciammo a chiamarla Eucaristia, dal nome greco che la indica nel Nuovo Testamento e secondo l’uso della Chiesa primitiva. Queste riforme ebbero frutti abbondanti e la chiesa viveva una stagione di buona crescita spirituale.  
 
Qualche tempo dopo discutemmo in profondità il Vangelo di Giovanni e con grande sorpresa, scoprii che era pieno di immagini sacramentali! Mentre studiavo, mi ricordai di una conversazione che avevo avuto anni prima in seminario con un mio ottimo amico. Allora mi aveva detto: “Sto studiando la liturgia. E’ molto interessante!”. Ricordo la risposta che avevo dato a George: “Non c’è niente che mi annoi come la liturgia e i sacramenti”. In seminario ero così, perché la liturgia e i sacramenti non erano le cose che noi studiavamo. Non facevano parte del nostro bagaglio culturale; non erano cose verso cui ci sentivamo aperti. Ma studiare a fondo la Lettera agli Ebrei e il Vangelo di Giovanni mi fece vedere che la Liturgia e i Sacramenti erano una parte essenziale della vita della famiglia di Dio. A questo punto il racconto poliziesco si trasformò a poco a poco in un racconto dell’orrore. All’improvviso, la Chiesa cattolica che combattevo sembrava venire fuori con la risposta giusta su troppe questioni, con mio grande sbalordimento e sgomento.
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