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   Quali conseguenze ci sono per chi afferma eresie?
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   Autore  Topic: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eresie?  (letto 4974 volte)
alterego45
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #90 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 13:25:03 »
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Guardai e ascoltai, mentre le letture, le preghiere e le risposte dei fedeli – tutte molto imbevute di Scrittura – trasformavano la Bibbia in una cosa viva. Avrei quasi voluto interrompere la Messa e dire: “Aspettate. Quel verso è di Isaia; il canto proviene dai Salmi. Caspita, avete un altro profeta in quella preghiera”. Trovai numerosi elementi dell’antica liturgia ebraica che avevo studiato con tanta intensità. Improvvisamente capii che il posto della Bibbia era quello. Quello era l’ambiente in cui quella preziosa eredità familiare veniva letta, proclamata e interpretata. Poi si passò alla liturgia eucaristica, nella quale convergevano tutte le mie conclusioni sull’Alleanza. Volevo bloccare tutto e gridare: “Ehi, posso spiegarvi in base alla Bibbia quello che sta succedendo? E’ fantastico!”. Invece, me ne rimasi là seduto, affamato di una fame soprannaturale per il Pane di Vita. Dopo aver pronunciato le parole della consacrazione, il sacerdote sollevò l’ostia. Sentii che anche l’ultima ombra si era dileguata. Con tutto il mio cuore mormorai: “Mio Signore e mio Dio. Sei veramente tu! E allora voglio piena comunione con te. Non voglio più negarti niente”. Ricordai la mia promessa: 1990. Ah, sì. Ero ancora un evangelico presbiteriano. Uscii senza dire nulla a nessuno ma vi tornai il giorno successivo e anche quello dopo. In poche settimane fui catturato, mi ero innamorato follemente di nostro Signore nell’Eucaristia. Per me, la Sua Presenza nell’Eucaristia era potente e personale. Seduto in un banco in fondo alla chiesa, cominciai a inginocchiarmi e a pregare con gli altri, miei fratelli e sorelle. Non ero un orfano! Ma il 1990 mi sembrava così lontano! Giorno dopo giorno , mentre assistevo al dramma della Messa, vedevo rinnovare l’alleanza proprio davanti ai miei occhi. Sapevo che Cristo desiderava che lo ricevessi con fede, spiritualmente ma anche fisicamente: sulla lingua, nella gola, e dentro il corpo e l’anima. Questo era il senso dell’incarnazione. Questo era il Vangelo nella sua pienezza. Le cose iniziarono a procedere più velocemente. Due settimane prima della Pasqua del 1986, Gerry mi telefonò per annunciarmi che lui e sua moglie Lesile sarebbero entrati nella Chiesa Cattolica durante la vigilia di Pasqua. Ero sbalordito. “Gerry non posso crederci! Tu eri quello che doveva dissuadermi dal diventare cattolico. Non puoi arrivare all’Eucaristia prima di me!” Non mi sembrava giusto. “Scott, non voglio intromettermi e sapere che ragioni hai per aspettare, ma Dio ci ha già fatto vedere abbastanza”. Continua
 
Antonio [/quote]
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #91 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 13:26:13 »
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Mi accucciai sulla sedia del mio studio e mi rivolsi a Dio:  “Signore, che vuoi che io faccia?”. Sentii la risposta: “Che cos’è che vuoi fare tu, Scott?”. “Padre voglio tornare a casa. Voglio ricevere te, Gesù, mio Signore, nella Santa Eucaristia”. Fu come se il Signore mi rispondesse in silenzio: “Non ti sto fermando”.  Mi resi conto che dovevo parlare con l’unica persona che cercava di fermarmi. Scesi e andai da Kimberly: Tesoro sai cosa mi ha appena detto Gerry? Mi ha informato che lui e Lesile saranno cattolici a Pasqua, fra due settimane”. Kimberly mi rispose con aria diffidente:  
“Beh, e che differenza fa?”. Intuì tutto al volo. “Tesoro, stavo pregando il Signore per avere un’indicazione…” “Hai detto nel 1990,  ricordi? Hai promesso. Non trovare pretesti”. Con riluttanza riconobbi che aveva ragione. “Sì, ricordo, nel 1990. Ma, dal momento in cui ho cominciato ad andare alla Messa quotidiana, ho sentito Cristo che mi chiamava a sè nella Santa Eucaristia”. Ascoltò in silenzio e vidi un’espressione di dolore sul suo viso. “Tesoro, Kimberly, potresti liberarmi da quella promessa?”. A quel punto, sentimmo un dolore che le parole non possono descrivere. Dopo un tempo di preghiera in un’altra stanza Kimberly uscì mi abbracciò e disse: “Ti libererò della promessa, ma voglio che tu sappia che non mi sono mai sentita così tradita in tutta la mia vita”. Fu duro per entrambi. Più tardi, quella notte, pregai con fervore: “Signore, perché mi riveli la Tua famiglia e mi strappi dalla mia? Perché mi mostri la Tua Sposa e mi hai strappato via da mia moglie?” Andai da monsignor Bruskewitz, il sacerdote della chiesa di San Bernardo (poi diventò vescovo di Lincoln, in Nebraska), una parrocchia molto vitale.   Monsignor Bruskewitz ascoltò tutta la mia storia e la mia odissea  teologica. Essendo lui stesso un esperto teologo, ci capimmo. Mi comunicò che se volevo entrare nella Chiesa quella vigilia di Pasqua non ci sarebbero stati problemi. Tuttavia si sentì in dovere, vista la sua esperienza pastorale, di darmi qualche consiglio pratico. Infatti ascoltò pazientemente il mio programma per prepararmi alla prima Comunione: una settimana di preghiera, da concludere con un digiuno di tre giorni che mi avrebbe fatto arrivare alla veglia pasquale. Al che mi domandò con saggezza e gentilezza: “Scott… ma Kimberly e i bimbi che posto hanno in tutto questo?”. Fui imbarazzato  nell’ammettere che, in qualche modo, li avevo lasciati al di fuori dei miei piani. Monsignore rispose: “Scott, posso darti un programma alternativo?”. “Certo” risposi, vergognandomi. “Perchè non riversi su di loro amore e attenzione in abbondanza per tutta la settimana,  concludendola con un meraviglioso picnic di famiglia nel parco il sabato pomeriggio, prima che io ti dia la prima Comunione nel corso della serata?”. Dio sia ringraziato per la sua saggezza pastorale.  
La vigilia di quella Pasqua fu un gran momento di gioia soprannaturale, ma anche di grande tristezza naturale. Ricevetti tutti i Sacramenti insieme: il Battesimo condizionale, la Confessione, la Cresima e la prima Comunione. Tornai al banco e mi sedetti accanto a mia moglie che era così triste, e che io amavo con  tutto il cuore. Passai un braccio intorno a lei e cominciammo a pregare. Sentivo che Cristo stesso mediante l’Eucarestia dentro di me, si protendeva ad abbracciarci entrambi.  
   
  *** I conflitti di un matrimonio misto ***  
Iniziarono a telefonarmi amici curiosi.  
La conversazione tipica procedeva più o meno così: “Scott, so che non può essere vero, ma mi sono arrivate voci assurde, che saresti diventato cattolico!”. E io: “Sì per dono di Dio sono cattolico e non riesco a ringraziarne abbastanza il Signore”.  A questo punto la discussione terminava in modo drastico: “Ah, capisco. Beh Scott, ricordati di dire a Kimberly che la saluto e che prego per lei”.  
Sospetto che quel che volevano realmente esprimermi fossero le loro condoglianze.  Amici intimi divennero di colpo distanti. Membri di famiglia si chiusero nel mutismo e mi girarono le spalle. Tutto nel giro di una notte. L’aspetto paradossale era che tempo prima, io ero più anticattolico di ognuno di loro! In effetti, nessuno di loro si considerava anticattolico, anche se non avrebbero fatto una piega se avessi aderito al luteranesimo o al metodismo. Così, invece, mi facevano sentire un lebbroso. Non c’era desiderio di dialogo e molto meno di discussione. Le mie ragioni non contavano visto che avevo fatto l’inconcepibile. Ma il dolore e la desolazione non potevano essere paragonati al privilegio di andare a Messa ogni giorno e ricevere l’Eucaristìa.  
 Continua
 
Antonio [/quote]
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alterego45
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #92 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 13:28:01 »
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Imparai che questo dolore può essere unito al sacrificio eucaristico di Cristo con effetto reale e con molta consolazione. La sofferenza rese il romanzo più reale. Nel frattempo, Kimberly ed io navigavamo in acque sempre più agitate. Passavano giorni e settimane senza parlare di alcun argomento spirituale. Mentre la mia vita spirituale si elevava, il mio matrimonio crollava. L’aspetto più penoso era che, in passato, avevamo vissuto momenti così ricchi di apostolato. Il nostro matrimonio sarebbe sopravvissuto a quel periodo di prova e di  angoscia?  Un giorno sentii un sacerdote dire: “Il matrimonio non è difficile;  è umanamente impossibile. E’ per questo che Cristo lo ha rifondato  come Sacramento”. Nel frattempo arrivavano a casa numerosi pastori per studi biblici e Kimberly sperava potessero farmi rinsavire ma anche lei ascoltandoci  non trovava punti deboli. Questo approccio indiretto provocò minori  tensioni. Per liberarmi dalle tensioni domestiche tenni un corso biblico settimanale nella mia parrocchia, la chiesa di San Bernardo. Monsignor Bruskewitz collaborò con entusiasmo: il che era naturale, dato che era stato il suo modo concreto di predicare che aveva stimolato l’appetito dei parrocchiani per una maggior conoscenza della Bibbia. Fu incoraggiante per me constatare – e per Kimberly apprendere – la loro fame insaziabile di Sacra Scrittura. Alla fine di una lezione particolarmente appassionante un vecchio parrocchiano di nome Joe dichiarò: “Eh sì! Certe volte ci vuole un immigrato per spiegare queste cose ai nativi”.      Una cosa però mi tormentava. Mi ero suicidato a livello professionale e nella Chiesa Cattolica non avevo più “sbocchi professionali” come li potevo avere da pastore o teologo evangelico. Telefonai a Pittsburgh a mio padre che stava ancora mandando avanti la nostra azienda di famiglia, la Helm & Hahn, piccola ditta che disegnava e produceva gioielli. Pochi anni prima aveva assunto mio fratello maggiore, Fritz. Speravo potesse esserci spazio anche per me. “Papà, non è che per caso avresti un posto in negozio per un ex  teologo evangelico?”. Fece una pausa e parlò con tono rincresciuto: “Scotty, sarei felicissimo di averti a lavorare qui con noi, lo sai. Ma l’azienda va davvero male, come tutta l’economia del paese. Non ce la facciamo”. “Nessun problema papà. Cercavo di trovare un lavoro per mantenere la mia famiglia”.  “Scotty di che stai parlando? Mi ricordo di aver sentito dire chiaramente al rettore del tuo college che voleva che tu tornassi a insegnare là teologia il più presto possibile. E i tuoi professori  del Gordon-Conwell? Non ti avevano chiesto di diventare coordinatore del corpo insegnante?” “Sì papà ma questo è accaduto prima che divenissi cattolico. Adesso non sono persona “gradita” in entrambi i posti. Sono un pària papista che non prendono nemmeno in considerazione”.  “Scotty mi spiace sentire questo. Ma non rinunciare ancora alla teologia. A te piace molto studiarla e hai un dono particolare per insegnarla. Resisti ancora un po’”. Dio sia ringraziato per la saggezza di mio padre. Ricevetti consolazione da un vecchio e gentile prete e bibliotecario del Saint Francio Seminary, Ray Fetterer, il quale ebbe pietà di un povero presbiteriano che leggeva libri su libri per capire la Chiesa.  Continua
 
Antonio [/quote]
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #93 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 13:29:17 »
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Ogni volta che nella zona un college o una High School cattolici chiudevano, le loro biblioteche erano spedite a Padre Fetterer al seminario diocesano, per essere suddivise per categoria e impilate nella palestra di un vecchio seminterrato. Decine di migliaia di vecchi libri di teologia, esegesi biblica, storia e letteratura buttati in un angolo, perché persone interessate potessero sfogliarli e acquistarli a prezzi bassissimi, fissati da un vecchio sacerdote filantropo. Nel giro di un anno avevo acquistato decine di scatole di librerie siccome quel prete era impietosito dalla situazione difficile che stavo attraversando, pagai solo una parte del prezzo già ridicolo che mi avrebbe chiesto.  
Per me fu come se si realizzasse un sogno: per grazia di Dio, per generosità di un prete e per la fortuna sfacciata di un convertito. Con poche centinaia di dollari, quindi, finii per portare via migliaia di libri, tra cui testi rari e pregiati. Ero proprietario di una biblioteca personale di teologia, filosofia e storia che avrebbero fatto la gioia di un seminario. Una sera ricevetti una telefonata dal Dr. John Hittinger, un professore di filosofia del College of Saint Francio di Joliet, nell’Illinois. Rappresentava un comitato che cercava un docente di teologia di livello universitario. Non mi sentivo particolarmente qualificato per insegnare in una  università cattolica ma ci provai. Inoltre non avevo ancora scoperto come erano giunti a conoscenza del mio nome.  Quando domandai, il Dr. Hittinger mi rivelò che un “amico fidato” della Marquette University gli aveva consigliato me. Fui sorpreso,  ma grato. Non mi sentivo pronto ma la situazione finanziaria era così critica che non potevo permettermi di rinunciare, anche per amore della mia famiglia. C’erano trenta aspiranti e il mio colloquio andò bene. Dopo un secondo colloquio fui accettato. In quel periodo Kimberly e i bimbi non venivano a Messa con me,  sicché monsignor Bruskewitz mi aveva consigliato di accompagnarli io nella chiesa evangelica di Elmbrook. Una domenica mattina mentre eravamo nella chiesa di Elmbrook Kimberly si girò verso di me come un fantasma: “Scott, ho paura di  stare molto male”. Si sedette in stato di semi-incoscienza. Mentre tutti uscivano dalla chiesa mi afferrò la mano e mi disse: “Scott sto perdendo sangue, molto”. In quel momento era a metà della terza gravidanza. La feci sdraiare sul banco e corsi verso il telefono a gettoni e tentai di mettermi in contatto col nostro ostetrico. L’avrei trovato di domenica mattina? E in quella città poi… Pregai San Gerardo (si tratta di San Gerardo Macella patrono delle donne incinte, ndR) e San Giuseppe. La segretaria del dottore non sapeva dove fosse ma avrebbe provato a rintracciarlo col cercapersone. Quando misi giù il ricevitore mi sentii disperato: “Signore perché ci hai messo in questa situazione? Kimberly si sente già abbastanza abbandonata da te”. Meno di due minuti dopo il telefono a gettoni squillò. Sollevai il  ricevitore: “Pronto?”  “Sono il Dr Marmion. Posso parlare con Scott Hahn?” “Sono io!”  
 
  Continua
 
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #94 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 13:32:42 »
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Ma Antonio...hai letto cosa ti ho detto?
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #95 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 13:43:16 »
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Quote:

on 20.10.2006 alle ore 13:04:36, andreiu wrote:
Volevo invitare Antonio a non incollare interi siti,ma di dare i link se vuole.
 
Chi è interessato potrà andare a leggerli.  Occhiolino

Caro Andreiu
Non avevo letto quello che avevi scritto.
Il sito è in inglese ed io ho trovato una traduzione in italiano della testimonianza del Dr Scott Hahn in cui ci sono "alcune" delle risposte al mare delle vostre domande.
Naturalmente la testimonianza continua.... e se tu non mi stoppi posso postare il resto........  
e se qualcuno vuole leggersela in Inglese bene.....  
altrimenti se non mi fai continuare la spedirò in italiano via email a chi me la chiede.
 
La pace del Signore sia con te
 
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #96 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 14:39:05 »
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Scusa mi era sfuggito che il link era in inglese...ma manca ancora molto?  Hu?! Sorridente
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #97 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 14:52:05 »
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Caro Antonio, per quello che mi riguarda puoi anche incollare tutto il sito. Non farai altro che dimostrare la tua sostanziale mancanza di rispetto verso gli utenti di questo forum, che, nel caso il concetto fosse poco chiaro, non è uno strumento personale come un blog, ma condiviso.
 
La testimonianza da te citata è reperibile alla pagina http://www.chnetwork.org/scotthconv.htm. L'ho letta quasi tutta, e poi ho letto la prima parte della traduzione da te incollata, e ho notato forti discrepanze tra l'orginale e la traduzione, che è molto libera e fantasiosa.  
 
Ciò non toglie che il nocciolo della questione sia che tu riponi la tua fede negli uomini, come da te stesso affermato più volte, noi in Dio, la cui volontà è scritta nella Bibbia.
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #98 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 14:52:07 »
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Caro Antonio ,
Finalmente hai risposto se pur a modo tuo .
Partiamo con ordine :  
 
Perche’ non hai detto subito che sei un cattolico che vuole convertirci al cattolicesimo?  
Perche’ ti sei avvicinato in maniera maldestra parlando del “siamo tutti uguali e fratelli”  
E poi viene fuori che sei un cattolico pronto a citarci chi vuole riportarci sotto il cappello
Papale ?  
E’ questo sia da monito a tutti coloro che credono nell’ecumenismo ,: in questo caso
Infatti si e’ palesato senza ombra di dubbio quale fosse il reale desiderio del nostro interlocutore:
riportarci sotto l’autorita’ papale .
 
 Conosco bene questi meccanismi perche’ la chiesa cattolica prima cerca di sopprimere ma poi
Quando non puo’ piu’ fare nulla per arginare un movimento tenta di assorbirlo nei propri ranghi
E secondo me non e’ nemmeno un caso che il tipo in questione citi l’opus dei che e’ un' organizzazione la quale , coerentemente con il proprio credo fondato da Josemaria Escriva’ il 02/10/1928 , tenta di evangelizzare( secono il suo punto di vista )  il mondo .
 
Per prima cosa ti dico che non hai portato altro  che la testimonianza di uno che ha deciso di
seguire il cattolicesimo :  
 
Io potrei portarti decine di testimonianze di persone che dal cattolicesimo sono passate a
quello che tu definisci “protestantesimo” : prima di cio’ pero’ , voglio dirti una cosa che ti sfugge .
 
Per noi uno che si dice protestante , o luterano o evangelico e’ nulla .
Noi reputiamo una persona cristiana nel  momento in cui pone come fondamento della sua vita
La fede , relazione  personale Gesu’ Cristo ed i suoi insegnamenti ,  non l’esecuzione di riti che
hanno valore sacramentale  ne’ l’esecuzione liturgica in se’ per se’ che di fatto , mi dispiace dirtelo
si ricollega direttamente alla concezione che i romani avevano del “certa verba” , praticamente formule magiche rituali , che avevano effetto in se’ per se’ , utilizzate nell’antichissima tradizione dei quiriti , e poi nello stesso diritto romano   ……hai mai pensato sul  perche’ si usi indicare un processo “RITO PROCESSUALE “? Questo e’ il motivo .
 
Tanto per dirne una  sulla fallacita’ che lo scrittore da te citato e sul quanto cio’ sia lontano da quello che il vangelo insegnava , basti pensare a cio’ che   Giovanni Battista rimproverava agli
Ebrei :  
 
Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all’ira imminente? [8]Fate dunque frutti degni di conversione, [9]e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. [1O]Gia la scure è posta alla radice degli alberi
 
Questo avveniva proprio perche’ gli ebrei si sentivano salvi in primis in virtu’ del loro segno di appartenenza  alla famiglia di Abramo : la circoncisione  e gli altri adempimenti della tradizione. Che secondo gli ebrei avevano effetto in se’ per se’ ed erano indispensabili per non dire sufficienti
alla salvezza .
 
Lo stesso S. Paolo rimprovera ai Galati , la ritualistica agli ebrei non perche’ questi non si adattavano alla nuova ritualistica ma semplicemente perche’ nessuna RITUALISTICA e’ ritenuta da Paolo sufficiente o indispensabile alla salvezza .
 
CONTINUA ....................
« Ultima modifica: 20.10.2006 alle ore 15:01:45 by Crowbar » Loggato
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #99 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 14:54:45 »
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...........CONTINUA  
 
Tu stesso nella tua citazione hai riportato l’ episodio di Gesu’ con i bambini : e' poprio perche’ Gesu’ dice  “lasciateli venire a me perche’ loro e’ il Regno dei cieli” che il battesimo sui bambini e’ come minimo inutile . Non e’ forse la dottrina cattolica che  afferma che se un bambino
Non e’ battezzato e’ fuori dalla salvezza?  Bhe’ questo contrasta in maniera palese con quanto riconosciuto agli stessi da Gesu’ :in pratica "lasciateli venire perche' nulla mi separa da loro "  e gia' questo da solo basterebbe
a scardinare uno dei capisaldi della Chiesa Cattolica ed  
a farla tremare  :
Il battesimo dei bambini .
 
Posso aggiungere che lo scritto da te indicato riporta cose alquanto discutibili :
La bibbia non sarebbe sufficiente e non e’ l’unica autorità? Non mi pare che questo sia cio’ che Gesu’ pensava della stessa :  
 
Quando Gesu’ parlo’ ai farisei cito ‘ un salmo di Davide : “ Il Signore ha detto al mio Signore siedi alla  mia destra  finche’ non abbia posto i miei nemici come sgabello per i tuoi piedi “ .
 
 Lo stesso Gesu' risponde a satana utilizzando le scritture .
 
 Ancora disse : “ investigate le scritture perche’ parlano di me “  
 
Quando si tratto’ di confutare i sadducei che contrastavano la resurrezione uso’ la scrittura :” non avete LETTO che Dio e’ l’Iddio di Abramo di Isacco e di Giacobbe? Egli infatti e’ l’Iddio dei viventi e non dei morti etc.etc. “  
 
E’ Gesu’ che riconosce l’autorita’ delle scritture in  materia di dottrina mica io .
 
Il tuo scrittore ad un certo punto estrapola Paolo come se questi rivendicasse la necessita’ di rifarsi alla tradizione………PAOLOHu?!Hu?!? Ma se nella lettera ai Galati li fa neri , e fa nero pure Pietro dicendo “ gli ho rivolto la faccia contro ” proprio perche' Pietro stava avallando la ritualistica ebraica .
 
MA sorvoliamo su questo e facciamo finta che Paolo intendesse rifarsi , quindi , alla religione ed alla tradizione ebraica :
 
 Bravo dico io al tuo scrittore neo cattolico  : “ proprio per questo comincia a togliere tutte le statue e tutte le immagini davanti ai quali tutti i cattolici del mondo si prostrano dato che questa era considerata una gravissima forma di idolatria  “ .
 
Come vedi lo scrittore da te citato scantona di brutto  e per par conidicio ti posto un’altra testimonianza del dott. Labanchi   ex prete Gesuita cattolico .  
 
http://www.naiot.it/testimonianze/sono_stato_un_gesuita.htm
 
« Ultima modifica: 20.10.2006 alle ore 15:13:46 by Crowbar » Loggato
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #100 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 15:09:00 »
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Di testimonianze te ne possiamo procurartene a migliaia, caro Antonio, e quando dico migliaia dico il vero.
 
leggiti questa la prima del blog, è l'ultima in ordine di tempo che ho letto, non è una conversione, ma fa riflettere in generale:http://evangelico.splinder.com/ Occhiolino
 
Shalom
 
« Ultima modifica: 20.10.2006 alle ore 15:16:25 by Asaf » Loggato

Per una corretta esegesi biblica più che questione di testi e contesti è questione di testi e ...teste!
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #101 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 15:11:33 »
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Mi permetto di aggiungere anche che se un protestante  
convertito al cattolicesimo diventa famoso per questo  
non  state messi bene Sorriso  
 
Alla fine di tutto cmq e' chiaro che se non riconosci il
Dio delle scritture bhe' stai seguedo un tuo dio che
ci riporta   al punto di partenza :  
 
fallo pure , sei tu
responsabile  della tua anima , ma non venirci a dire
che il Dio rivelato nelle scritture dice quello che affermi
tu oppure dimostracelo .
 
Magari non costringerci a leggere un libro , ma ragioniamo
 insieme e poni dei quesiti o fai delle affermazioni utilizzando la bibbia che hai a casa  .
 
« Ultima modifica: 20.10.2006 alle ore 15:33:08 by Crowbar » Loggato
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #102 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 17:00:19 »
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Caro Antonio,
a questo punto credo che chi voglia, può chiederti privatamente la traduzione del link se lo ritiene.
 
Quindi ti invito a non postare più l'incollaggio del sito che tu hai postato.  
 
Grazie.  Sorriso
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #103 Data del Post: 20.10.2006 alle ore 17:35:17 »
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Salve! mi intrometto in questo dibattito per porre una domanda ad Antonio: Per te chi è il papa? Dove sono i versi bibblici che giustificano la sua esistenza?
 
ps: non ho letto tutto il post, se questa domanda è stata posta ditemelo. Sorriso
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[Stefano]
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Re: Quali conseguenze ci sono per chi afferma eres
« Rispondi #104 Data del Post: 23.10.2006 alle ore 11:33:59 »
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[
Quote:
quote author=andreiu link=board=Dottrina;num=1160335110;start=90#96 date=10/20/06 alle ore 14:39:05]Scusa mi era sfuggito che il link era in inglese...ma manca ancora molto?  Hu?! Sorridente
[/quote]
 
R.
Non ho finito;manca pochissimo.
Del resto, come ognuno può verificare, si tratta solo di una testimonianza che vuole fornire qualche risposta vissuta ai vostri interrogativi sul come, perchè, quando.
 
Qualcuno ha parlato che io voglio "convertire".
Beh, si sbaglia di grosso.
Chi converte è Cristo, entrando nel cuore degli uomini e predisponendoli al "facere" la sua volontà.  
Ognuno è libero di seguire la via che crede.
Ora, se mi è concesso, posterò il seguito    Sorriso Ciao Ciao
 
La pace del Signore sia con te
 
Antonio
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