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Utilità varia >> Archivio discussioni >> Re: Una salvezza certa o incerta???
(Messaggio iniziato da: Il_Cigno il 25.07.2003 alle ore 14:27:31)

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Il_Cigno il 25.07.2003 alle ore 14:27:31
Io ci andrei paino a chiamarla eresia perchè sta scritto che "chi persevera sino alla fine sarà salvato".....

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Claudio il 25.07.2003 alle ore 15:31:10
concordo con Il_Cigno
un caro saluto e
Pace e Bene
Claudio

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Claudio il 25.07.2003 alle ore 15:36:57
tu pensi che Giuda non abbia mai conosciuto la Grazia di Dio?
un caro saluto e
Pace e Bene
Claudio

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Il_Cigno il 25.07.2003 alle ore 15:40:29
Inoltre Pietro stesso ha rinnegato Gesù....eppure è un eletto.

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di ilcuorebatte il 25.07.2003 alle ore 16:29:59
Mi sembra che l'esortazione che l'autore dell'epistola agli Ebrei rivolge ai suoi lettori al cap. 10,26 sia abbastanza chiara...

L'impressione sinceramente e che irrigidirsi gratuitamente sulle formulazioni teologiche non sempre rende giustizia alla Verità.
Anche la Sola Grazia è un affermazione dottrinale che nasce in un contesto storico e teologico che la contestualizzano.
La dottrina nasce in risposta al bisogno di una definizione, questo non vuol dire che prima di tale affermazione i cristiani non conoscessero tale verità, solo che non c'era l'esigenza di definirla in maniera ragionata.
L'eccessiva definizione nasce come autodifesa; per forza di cose risulterà nella sua formulazione reattiva e inizialmente sbilanciata, irrigidirsi sulla formulazione equivale spesso a forzare l'esegesi di diversi passi biblici.
Questo magari però è un altro argomento.

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di SweetHawk il 25.07.2003 alle ore 16:37:28

on 07/25/03 alle ore 16:29:59, ilcuorebatte wrote:
Mi sembra che l'esortazione che l'autore dell'epistola agli Ebrei rivolge ai suoi lettori al cap. 10,26 sia abbastanza chiara...

L'impressione sinceramente e che irrigidirsi gratuitamente sulle formulazioni teologiche non sempre rende giustizia alla Verità.
Anche la Sola Grazia è un affermazione dottrinale che nasce in un contesto storico e teologico che la contestualizzano.
La dottrina nasce in risposta al bisogno di una definizione, questo non vuol dire che prima di tale affermazione i cristiani non conoscessero tale verità, solo che non c'era l'esigenza di definirla in maniera ragionata.
L'eccessiva definizione nasce come autodifesa; per forza di cose risulterà nella sua formulazione reattiva e inizialmente sbilanciata, irrigidirsi sulla formulazione equivale spesso a forzare l'esegesi di diversi passi biblici.
Questo magari però è un altro argomento.



Guarda hai espresso il nocciolo della questione con una chiarezza disarmante.... concordo pienamente che certi "slogan" sono nati più per la necessità di semplificare e provocare un effetto immediato. E giustamente fai risaltare il fatto che su certe posizioni ci si è poi "irrigiditi" per motivi di autodifesa....

Queste forzature sono errate, non si deve violentare la Verità a nostro uso e consumo, aldilà delle esigenze storiche contingenti....

PACE E BENE

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di marghe il 25.07.2003 alle ore 17:30:35
X Reformed

Vedi post sul thread:

Ma... la salvezza si può perdere?

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di salvo il 25.07.2003 alle ore 19:14:54
Io credo che sarebbe bene dichiarare su che basi vive la certezza; ci sono molte certezze relative e una certezza assoluta.
Iddio ha sempre posto dei "se" davanti alle promesse che ha fatte al suo popolo, se Lui ha posto dei "se", perchè qualcuno vuole essere assoluto?
Chi conosce il proprio cuore e il poprio domani, tanto da poter affermare categoricamente alcunchè, togliendo tutti i "se" che Iddio ha posti?
C'è forse qualcuno che sa cosa farà domani?
Riflettere, prima, perchè l'eccessiva sicurezza fa scomparire tutti i "se " che Dio ha posti, dando per scontato che non esistano.
Non pare che sia la via migliore quella di andare oltre ai termini che Iddio ha posto.
Per nostra fortuna  Iddio non è un uomo, ma fa quello che vuole e nessuno potrà mai rimproverarlo (vedi il discorso che Iddio fece a Giobbe).
Ebbene si, così recita Giacomo a color che parlano dicendo "Domani andremo, domani faremo",  a loro dice: "Se Dio vuole andremo, se Dio vuole faremo".
Un poco di umiltà non guasta mai. Credo

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di pauline il 25.07.2003 alle ore 22:00:14
Io credo che bisogna rispettarsi l'un l'altro.
Personalmente credo che la salvezza non si possa perdere, ma conosco tanti fratelli a cui voglio molto bene che credono il contrario.
OK, per me non è un problema. Amano il Signore, hanno accettato Gesù nel loro cuore, a me basta! ??? ??? ??? ???

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Alessandra80 il 27.07.2003 alle ore 15:56:35
Concordo con chi ha detto che la salvezza si può perdere!
bello l'esempio di Giuda :)


Bisogna fare un cammino con Dio per essere salvati...
Accettare Gesù nella propria vita e confessarlo con la propria bocca è il primo passo per ricevere la salvezza ma poi, il cammino continua...

Una domanda per chi non pensa si possa perdere la salvezza...
Come può un cristiano che ha accettato Gesù nella Sua propria vita e che poi si svia dal cammino cristiano ...come può essere salvato? :-/

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Lory il 27.07.2003 alle ore 16:53:13
Vi faccio un esempio: faccio un peccato..( uno qualsiasi...a chi non capita?) prendo la macchina..faccio un incidente e muoio non avendo il tempo di chiedere a Dio perdono..secondo voi dove vado??
Secondo me l'unico modo per perdere la salvezza è quello di rinnegare Gesù...e cioè tornare indietro e riuscire per la porta da cui siamo entrati ( vd. Giuda....) è Lui stesso che garantisce per la nostra salvezza..Lui è la nostra garanzia..e so che se la mia fiducia è in Lui...nessuno potrà smuovermi..La mia casa è fondata sulla roccia..e non potrà essere smossa!

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di pauline il 27.07.2003 alle ore 19:53:06
Concordo con Lory.
Anche perché, se la salvezza si può perdere, significa che un po' di merito è mio se la conservo. Quindi Gesù "ha fatto solo una parte del lavoro"!!! Il resto spetterebbe a me, alle mie forze.
Su questo sono molto in dubbio


::)

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Sensei il 27.07.2003 alle ore 20:03:41
Gesù chiede

"Cosa vuoi che io faccia per te?"

Sta a noi chiedere la sua salvezza.

In questo sono sicuro di non sbagliare.

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di pauline il 27.07.2003 alle ore 20:06:06
Sta a noi chiedere la sua salvezza, ma,grazie a Dio, non sta a noi cercare di mantenerla. ;D

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di marghe il 28.07.2003 alle ore 12:11:09

on 07/25/03 alle ore 19:14:54, salvo wrote:
Io credo che sarebbe bene dichiarare su che basi vive la certezza; ci sono molte certezze relative e una certezza assoluta.
Iddio ha sempre posto dei "se" davanti alle promesse che ha fatte al suo popolo, se Lui ha posto dei "se", perchè qualcuno vuole essere assoluto?
Chi conosce il proprio cuore e il poprio domani, tanto da poter affermare categoricamente alcunchè, togliendo tutti i "se" che Iddio ha posti?
C'è forse qualcuno che sa cosa farà domani?
Riflettere, prima, perchè l'eccessiva sicurezza fa scomparire tutti i "se " che Dio ha posti, dando per scontato che non esistano.
Non pare che sia la via migliore quella di andare oltre ai termini che Iddio ha posto.
Per nostra fortuna  Iddio non è un uomo, ma fa quello che vuole e nessuno potrà mai rimproverarlo (vedi il discorso che Iddio fece a Giobbe).
Ebbene si, così recita Giacomo a color che parlano dicendo "Domani andremo, domani faremo",  a loro dice: "Se Dio vuole andremo, se Dio vuole faremo".
Un poco di umiltà non guasta mai. Credo


Sottoscrivo in pieno il messaggio di Salvo, che con parole semplici ha centrato il problema.

Anch'io quando sento qualcuno affermare: io sono già "seduto" con Cristo, penso che un poco di umiltà, insieme al sacro timor di Dio, non guasti mai.

Oltretutto c'è il pericolo che a sentirsi già seduti, ci si sieda veramente.

Cor1 9,24
Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo!


Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di pauline il 28.07.2003 alle ore 18:35:02
Ma non si tratta di mancanza di umiltà, perché non è frutto del mio operare. E' un dono di Dio.
E comunque, come ho già scritto sopra, io rispetto chi pensa diversamente e cioé che la salvezza si può perdere.

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di salvo il 28.07.2003 alle ore 21:35:23
Nessuno ha però risposto alla domanda: "Su che basi poggiamo la nostra certezza?
Molte promesse fatta dal Signore non vengono ricevute, ma salutate da lontano;
l'immagine è quella di due persone che camminano insieme, e uno di loro dice all'altro: "Vedi quella promessa, il Signore l'ha fatta per me", però lui va da una parte e la promessa dall'altra, come un uccello vola in altri lidi.
Io vorrei seriamente che qualcuno dichiarasse quale è il fondamento personale, di vita vissuta, non religiosa.
Sarebbe utile credo.

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Giamba il 30.07.2003 alle ore 09:52:26
Caro The Reformed, riapri una questione vecchia di secoli.
Esordisci dicendo che nessuno può rapirci dalla mano di Dio, e questa è una sacrosanta verità, ma è anche vero che se nessuno dall'esterno può "separarci dall'amore di Cristo", possiamo farlo da noi stessi.
La salvezza è sicura per chi ha fede in Cristo! Ma Cristo, come non ci obbliga ad accettarla, così non ci obbliga a perseverare in essa, è possibile "mettere mano all'aratro e poi voltarsi indietro".
Questo non vuol dire che l'uomo abbia qualche merito nella salvezza, perché essa dipende solo ed esclusimamente da Dio, anche gli arminiani lo credono. Pace

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Lory il 30.07.2003 alle ore 11:08:12
Che intendete dire per perseverare? No perchè altrimenti è proprio per meriti che riusciamo a conservarla..se dipende da noi....Non so se mi spiego..

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Giamba il 30.07.2003 alle ore 12:58:00

on 07/30/03 alle ore 11:08:12, Lory wrote:
Che intendete dire per perseverare? No perchè altrimenti è proprio per meriti che riusciamo a conservarla..se dipende da noi....Non so se mi spiego..

La perseveranza (impegnarsi a camminare per tutta la via con Dio senza mai tornare indietro) è un'opera della grazia proprio come la salvezza, pertanto ogni merito è da attribuirsi solo a Dio. Ci sono però credenti che purtroppo non perseverano (parabola del seminatore per esempio), ma se riusciamo a seguirlo fino alla fine il merito è tutto della Sua grazia, non dipende da noi.
Però possiamo decidere di non perseverare e di tornare indietro. Come Adamo fu libero di decidere se peccare o meno, così siamo liberi di decidere se accettare la Sua salvezza o meno, prima o dopo averla ricevuta, se siamo liberi di accettarla o meno non vedo perché la libertà dovrebbe esserci tolta dopo. Questo non significa affatto salvezza per opere.

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Lory il 30.07.2003 alle ore 15:25:38
e secondo te quindi..se uno non si impegna a preseverare è perduto...?SE è opera della grazia il perseverare come si fa ad impegnarsi? Allora è una salvezza per impegni?
Scusa ma cerco solo di comprendere.....

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di StefanoS il 05.08.2003 alle ore 16:00:38
Come al solito c'è un gran caos...alla faccia della "solida autorità scritturale"....

La dottrina protestante della certezza della salvezza nasce nel XVI secolo come reazione agli eccessi nella considerazione del ruolo delle opere che c'era allora nella Chiesa Cattolica.
Un cristiano deve contribuire alla sua salvezza (Fil 1,19) con impegno nella sua vita cristiana e sforzo per la sua santificazione, senza la quale Paolo dice:" nessuno vedrà il Signore".
Se un cristiano commette un peccato che è "da morte" e muore è perduto, come ad esempio rinnegare Cristo e la fede in Lui.
Noi cattolici non siamo certi della nostra salvezza non perchè in Cristo la salvezza non ci sia, ma perchè può accadere che si abbandoni la fede.

Vi faccio un esempio: faccio un peccato..( uno qualsiasi...a chi non capita?) prendo la macchina..faccio un incidente e muoio non avendo il tempo di chiedere a Dio perdono..secondo voi dove vado??

StefanoS:
Se sei una cristiana che vive con impegno la sua fede, andrai verso il Signore, ma prima di incontrarlo Lui ti purificherà di quanto in te non è ancora adeguato alla sua santità assoluta (Purgatorio)

Secondo me l'unico modo per perdere la salvezza è quello di rinnegare Gesù...e cioè tornare indietro e riuscire per la porta da cui siamo entrati ( vd. Giuda....) è Lui stesso che garantisce per la nostra salvezza..Lui è la nostra garanzia..e so che se la mia fiducia è in Lui...nessuno potrà smuovermi..La mia casa è fondata sulla roccia..e non potrà essere smossa!

StefanoS:
Certamente, ma se tu abbandoni la Sua casa, sono cavoli amari...in ogni caso è sufficienete accostarsi al sacramento della Riconcliazione con contrizione (senza contrizione del peccato non c'è perdono!!!) per essere pienamente riammessi nella Chiesa di Dio.

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di semplice il 05.08.2003 alle ore 16:04:06
E' chiaro che da un punto di vista evangelico le considerazioni di Stefano sono del tutto inaccettabili.

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Sabato il 05.08.2003 alle ore 16:58:34

on 08/05/03 alle ore 16:00:38, StefanoS wrote:
Come al solito c'è un gran caos...alla faccia della "solida autorità scritturale"....

La dottrina protestante della certezza della salvezza nasce nel XVI secolo come reazione agli eccessi nella considerazione del ruolo delle opere che c'era allora nella Chiesa Cattolica.


Non capisco perchè bisogna puntualizzare che nel XVI secolo nasce la dottina.

Allora la dottrinda dell'assunzione in cielo di Maria Vergine quando nasce? E' un fatto negativo che sia moltogiovane come dottrina o è un aspetto negativo?
L'entropia aumenta.



Quote:
Un cristiano deve contribuire alla sua salvezza (Fil 1,19) con impegno nella sua vita cristiana e sforzo per la sua santificazione, senza la quale Paolo dice:" nessuno vedrà il Signore".


E' vero! Gesù ti lava solo una volta dai peccati, poi è compito tuo conservarti Santo.
Peccato, perchè se è così, in cielo non ci va nessuno.
Neanche la Madonna: infatti nella Bibbia dice che se diciamo di essere senza paccato facciamo Dio bugiardo.


Quote:
Se un cristiano commette un peccato che è "da morte"


Effettivamente nella Bibbia si parla di un peccato che porta a morte, tu conosci qual'è (prego usare solo la Bibbia)


Quote:
e muore è perduto, come ad esempio rinnegare Cristo e la fede in Lui.


Qualche volta non ti è venuto qualche dubbio, qualche incertezza su Gesù.



Quote:
Noi cattolici non siamo certi della nostra salvezza non perchè in Cristo la salvezza non ci sia, ma perchè può accadere che si abbandoni la fede.



Quante storie. Ma ora, tu, in questo momento, che certezza hai?
In base a cosa hai questa certezza?
Non mi dire che proprio ora non hai peccato e quindi sei santo.
E se fra un po' pecchi non sei più santo e quindi Gesù non ha avuto nessun effetto su di te.
Sei perduto, si sei perduto non per una tua possibile mancanza di fede futura ma questo lo affermo grazie alla Teoria del Calcolo delle Probabilità.

La probailità che tu sia chiamato da Dio mentre sei Santo ha una valore pressoche vicino allo zero!



Quote:
Se sei una cristiana che vive con impegno la sua fede, andrai verso il Signore, ma prima di incontrarlo Lui ti purificherà di quanto in te non è ancora adeguato alla sua santità assoluta (Purgatorio)


Poi critichi gli evangelici che si basano solo sulle scritture
PURGATORIO ?  ?????



Quote:
Certamente, ma se tu abbandoni la Sua casa, sono cavoli amari...in ogni caso è sufficienete accostarsi al sacramento della Riconcliazione con contrizione (senza contrizione del peccato non c'è perdono!!!) per essere pienamente riammessi nella Chiesa di Dio.


Io non voglio essere riammesso nella Chiesa di Dio che tu intendi.

Quando il figlio prodigo se ne ando dalla "Sua casa"

ebbe la possibilità di essere riammesso in famiglia con sommo onore.

Il padre gli corse incontro, si butto al collo del figlio,
lo baciò e lo ribaciò.

Se poi da voi Cattolici questo non accade..........


Titolo: 26 Infatti, se Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Haereticus il 08.08.2003 alle ore 15:30:23
Ciao a tutti,
credo che spesso leggiamo la Bibbia con gli occhiali dei nostri pregiudizi teologici. La "perseveranza dei santi" è il corollario logico necessario del sistema teologico calvinista. Ma la Bibbia non si può rinchiudere in nessun sistema di pensiero umano, per quanto questo possa sembrare accattivante. Una simile dottrina non è mai stata creduta dai primi cristiani. Se leggiamo la Bibbia senza cercar di adattarla a ciò che noi abbiamo deciso che deve dire, ci renderemo conto che non è possibile sostenere una simile dottrina. In Cristo abbiamo una salvezza certa, ma possiamo rinnegare Cristo con le parole e con i fatti e non rimanere più in lui: 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. Gv.15:5-6

Vi prego di esaminare questi passi senza cercare di forzarli per farli coincidere con i vostri sistemi teologici:

4 Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo 5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, 6 e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. 7 Quando una terra, imbevuta della pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe utili a quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio; 8 ma se produce spine e rovi, è riprovata e prossima a essere maledetta; e la sua fine sarà di essere bruciata. Eb.6:4-8

20 Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. 21 Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. 22 È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango». 2 P.2:20-22

26 Infatti, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati; 27 ma una terribile attesa del giudizio e l'ardore di un fuoco che divorerà i ribelli. 28 Chi trasgredisce la legge di Mosè viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni. 29 Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia? 30 Noi conosciamo, infatti, colui che ha detto:
«A me appartiene la vendetta! Io darò la retribuzione!»
E ancora:
«Il Signore giudicherà il suo popolo».
31 È terribile cadere nelle mani del Dio vivente. Eb.10:26-31

1 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, 2 furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè; 3 mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, 4 bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo. 5 Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque: infatti furono abbattuti nel deserto.
6 Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro, 7 e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto è scritto: «Il popolo si sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi». 8 Non fornichiamo come taluni di loro fornicarono e ne caddero, in un giorno solo, ventitremila. 9 Non tentiamo il Signore, come alcuni di loro lo tentarono, e perirono, morsi dai serpenti. 10 Non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore. 11 Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche. 12 Perciò, chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere. 1 Cor. 10:1-11




Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di hansje il 08.08.2003 alle ore 17:15:53
Cari amici,
il problema di fondo nasce se si considera la salvezza una meta. Sta qui l'errore. La salvezza è una via. Infatti Gesù è la via. Se noi abbiamo ottenuto la vita (gesù è la vita), dopo aver conosciuto la verità (gesù è la verità) e camminiamo nella luce o nella via (Dio è luce e Gesù è la via), allora siamo salvi. Possiamo cadere lungo questa via. Certo. Ma se camminiamo nella luce, come Egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Se camminiamo in questa luce, nella verità, i nostri peccati sono già perdonati.

Quindi rimane solo una opzione. La salvezza possiamo perderla solo se decidiamo volontariamente di uscire da questa via di salvezza. Se io so di essere IN CRISTO, allora sono certo della salvezza.
Adesso devo scappare. Approfondirò se mai un altro giorno.

Shalom

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Haereticus il 08.08.2003 alle ore 19:36:26
Come Hansje e StefanoS hanno saggiamente detto se rimaniamo in Cristo abbiamo una salvezza certa ma c’è anche la possibilità di rinnegare Gesù non rimanendo più in lui.

L’apostolo Giovanni nella sua prima lettera ribadisce a diverse riprese l’importanza del “rimanere in Cristo”:

“Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.”

Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato se rimaniamo in comunione l’uno con l’altro.

"9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità”

Per rimanere in Cristo bisogna confessare i nostri peccati.

“3 Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4 Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; 5 ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui: 6 chi dice di rimanere in lui, deve camminare com'egli camminò.”

Per essere in Cristo non basta solo dirlo a parole. Solo chi osserva i suoi comandamenti è in Cristo.

“24 Quanto a voi, ciò che avete udito fin dal principio rimanga in voi. Se quel che avete udito fin dal principio rimane in voi, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre.”

Bisogna rimanere nell’insegnamento apostolico.

“28 E ora, figlioli, rimanete in lui affinché, quand'egli apparirà, possiamo aver fiducia e alla sua venuta non siamo costretti a ritirarci da lui, coperti di vergogna. 29 Se sapete che egli è giusto, sappiate che anche tutti quelli che praticano la giustizia sono nati da lui.”

Ovviamente l’esortazione a rimanere in lui ha senso se si concepisce la possibilità che il cristiano possa non rimanere in Cristo, e di conseguenza perdere la salvezza.

“6 Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l'ha visto, né conosciuto”

Secondo l’apostolo non si può dire di rimare in lui e contemporaneamente persistere nel peccare.

23 Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo, Gesù Cristo, e ci amiamo gli uni gli altri secondo il comandamento che ci ha dato. 24 Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. Da questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

È interessante notare che per Giovanni la fede in Gesù e l’amore al prossimo sono due realtà intimamente collegate tra di loro che non si possono concepire l’una senza l’altra. La fede opera l’amore di Dio. Non c’è fede senza amore. Chi oppone la fede ai frutti dell’amore che suscita nel cristiano lo Spirito santo, cioè, le buone opere, distorce tutto il messaggio del Nuovo Testamento.

Riassumendo, per rimanere in Cristo bisogna rimanere nell’amore di Dio osservando i suoi comandamenti. La salvezza si può perdere rifiutando l’amore che Dio ci offre gratuitamente in Cristo.


Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di elle il 08.08.2003 alle ore 22:49:06
Io sono certa della mia salvezza e questo non per mancanza di umiltà, ma semplicemente perchè lo leggo nella Bibbia, l 'ho ricevuta per grazia e questo non è dipeso da me (Efesini 2:8 ) è un dono di Dio che ho accettato, ora è per riconoscenza di questo inestimabile dono che voglio comportarmi in modo santo e camminare per piacere a Colui che ha versato il suo sangue per me.
Cmq non voglio polemizzare con quelli che non sono certi e hanno bosogno di avere continue conferme perchè in fondo chi dona è la salvezza è Dio è a Lui spetta il giudizio finale... le nostre parole sono un correre dietro al vento

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Gedeone il 09.08.2003 alle ore 17:19:47

on 07/24/03 alle ore 21:11:53, The_Reformed wrote:
Vorrei sapere quanti di voi hanno la certezza della salvezza.
Sapete perchè ve lo chiedo. Perchè c'è una GRANDE  :-Xeresia che dilaga in alcune chiese, ovvero che la salvezza si possa perdere.
Che ne pensate?
Io lodo il Signore perchè nessuno mi può rapire dalla sua mano!!!
SOLI DEO HONOR ET GLORIA!

t_r


Potresti spiegarmi bibblicamente: perchè sarebbe un eresia :-[

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Fire_Js il 13.08.2003 alle ore 19:31:12
quanto scrivete ragà..cmq è una cosa che mi chiedo da un paio di giorni... purtroppo ho visto persone della mia famiglia cadere e non poco ... in me è entrato il pensiero che la salvezza davvero si puo perdere ...cmq continuerò a leggervi su questo argomento


GOD BLESS

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di aldejes il 14.08.2003 alle ore 11:41:49
"Colui che ti ha creato senza di te non può salvarti senza di Te."
           Sant'Agostino

Come buon Padre , Dio è sempre pronto ad accoglierci, ma vuole che noi lo amiamo con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra mente e con tutte le nostre forze (primo comandamento).... e vuole che lo scegliamo liberamente...
E noi siamo liberi ogni giorno di scegliere Lui o scegliere qualche altro idolo...
Dovremmo cercare di camminare nelle sue vie, per diventare Santi, cioè per essere SOLO Suoi...

"sarete santi, perchè Io sono santo..."

Dobbiamo vivere chiedendo a Lui, perchè Lui ci da ogni giorno ogni tipo di grazia, e ci conduce...
Ma bisogna RIMANERE in LUI...
questo è fondamentale...

Poi il giudizio spetterà a Lui...
Ma da quando abbiamo conosciuto Gesù, NON SIAMO PIù PECCATORI, MA RICERCATORI... che cadendo imparano a camminare nelle vie del Signore...
Affidarsi a Lui è fondamentale per rialzarsi e crescere nella Sua grazia...
Ciao a tutti,
aldejes



Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Sila il 14.08.2003 alle ore 23:09:44
Sono tante le cose le cose che vorrei dire circa l'argomento ma mi limiterò solo a fare un esempio che forse ci potrà illuminare.
Quante volte il popolo d' Israele é caduto? Eppure Dio non si è rimangiato le sue promesse.Egli é tuttora nonostante i suoi sbagli il  popolo eletto.La nostra salvezza non dipende dalla nostra condotta ne prima ne dopo la nuova nascita.Essa dipende dalle sue promesse:
"Chi crede in me e in colui che mi ha mandato ha (notate il tempo presente) vita eterna ed é passato dalla morte alla vita".
La salvezza non é un qualcosa che dobbiamo raggiungere,essa é già ,é ora noi oggi abbiamo lo status di figli di Dio,oggi siamo cittadini del cielo.
E di fronte a questo dono gratuito e meraviglioso non possiamo che rispondere con le opere che il Padre ha preparato per noi affinchè le pratichiamo e Santificarci non come qualcuno che deve ancora raggiungere qualcosa ma come chi a ricevuto tutto e in abbondanza.

Saluti a tutti

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di hansje il 15.08.2003 alle ore 21:27:38
Caro Sila,
perfetto.

Se pecchiamo, ma siamo nati di nuovo, dobbiamo credere ancora di più che siamo santi, appartati per Dio. Solo per fede avremo la meglio. Se usiamo le nostre forze per combattere contro la nostra carne, siamo sconfitti in partenza. Dobbiamo sempre considerare ciò che SIAMO IN CRISTO. Non solo la salvezza, ma anche la santificazione che Gesù offre è diversa da quella di tutte le altre religioni. Otteniamo tutto per grazia mediante la fede.

La salvezza, possiamo perderla solo volontariamente, rinunciando alla nostra fede. Ma nessuno, eccetto noi stessi, può privarci della nostra eredità in Cristo.

Alleluja!

Shalom

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Lemuel il 15.08.2003 alle ore 21:35:43
Anania e Safira ?
Loro hanno accettato Gesù, hanno seguito i discepoli  e hanno peccato. Dio li ha giudicati.
Ciao a tutti!

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di hansje il 15.08.2003 alle ore 22:06:14
Caro Lemuel,
come più volte ho scritto, bisogna stare attenti a non essere superficiali nel leggere la bibbia.

Tu dici:

Quote:
Anania e Safira ?
Loro hanno accettato Gesù, hanno seguito i discepoli  e hanno peccato. Dio li ha giudicati.


Allora, poiché probabilmente non ricordi bene il passo, eccolo qui:
Atti 5: 1-10 Ma un uomo di nome Anania, con Saffira sua moglie, vendette una proprietà e tenne per sé parte del prezzo, essendone consapevole anche la moglie; un'altra parte la consegnò, deponendola ai piedi degli apostoli. Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere? Se questo non si vendeva, non restava tuo? E una volta venduto, il ricavato non era a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio». Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose. I giovani, alzatisi, ne avvolsero il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono. Circa tre ore dopo, sua moglie, non sapendo ciò che era accaduto, entrò. E Pietro, rivolgendosi a lei: «Dimmi», le disse, «avete venduto il podere per tanto?» Ed ella rispose: «Sì, per tanto». Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche te». Ed ella in quell'istante cadde ai suoi piedi e spirò. I giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono accanto a suo marito.

Come vedi, queste due persone non hanno semplicemente peccato. Non c'era nulla di male nel trattenere una parte del ricavato per sé. Il problema stava nel mentire a Dio, nel tentare lo Spirito Santo. Questo è il famoso peccato che non può essere perdonato.

Shalom

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Wat il 18.08.2003 alle ore 14:32:14
Carissimi,
la domanda è mal posta.

E' come se qualcuno mi chiedesse: "Hai smesso di drogarti?" In qualunque modo rispondessi darei adito a qualche dubbio. Se cerco di negare di essermi mai drogato qualcuno dirà che sto mentendo e che se mi hanno posto la domanda ci deve essere un fondo di verità...

La salvezza non si può perdere. Ma il problema è che bisogna prima esserne in possesso. Non si può perdere qualcosa che non si ha mai avuto.
Se leggiamo con attenzione la conversazione tra Gesù e Nicodemo, è chiaro che la vita eterna sia sicura per chi è nato di nuovo.

Gesù usava spesso esempi tratti dal mondo materiale per farci comprendere le cose spirituali.
Io ho i geni del mio padre naturale dal mio concepimento. Nessuno può modificare il mio DNA.
Così, quando uno è nato di nuovo, ha in se la vita di Dio e non c'é nessuna ragione per credere che tale vita possa essermi tolta.

Il problema è che oggi si definiscono credenti quelli che DICONO di avere fede in Gesù, che hanno accettato Gesù. Ma ciò che uno dice di se stesso non è garanzia di nuova nascita.

Quindi credo che la vera salvezza non si perda. Ci sono molti passi biblici che lo affermano, ma insisto sul fatto che ciò dipende proprio dal processo di nuova nascita.

Tuttavia non penso che sia giusto da parte dei calvinisti utilizzare questo tipo di domande per giustificare la necessità di credere nel TULIP (Le 5 affermazioni su cui si basa la fede calvinista).
Quando uno è nato di nuovo ha vita eterna. Ma ciò non esclude la responsabilità dell'uomo nell'accettare il dono che Dio offre.

Saluti

Wat

Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di Wat il 18.08.2003 alle ore 14:44:37
Per ravvivare la conversazione faccio qualche domanda a The_Reformed per cercare di capire bene la sua posizione:

1) Da che cosa posso sapere che tu sei salvato?
2) Devo fidarmi della tua parola?
3) Come mi dimostri la tua predestinazione?
4) Ritieni l'obbedienza a Dio qualcosa di importante o pensi che anche in assenza di quella un predestinato possa essere salvato?

Se mi rispondi, poi ti darò anche io la mia opinione.

Saluti

Wat


Titolo: Re: Una salvezza certa o incerta???
Post di elovzu il 18.08.2003 alle ore 14:57:28
Direi una bugia se dicessi di essere convinto al 100% di una o dell'altra posizione. Credo vi siano ottimi argomenti per entrambe.
Però vorrei dire alcune cose. La prima, ovvia, è che non sta a noi giudicare chi è salvato, quindi questa discussione ha un senso solo se applicata a noi stessi. Per me stesso mi limito a seguire quello che ci viene detto: -Stiamo attenti a non cadere-, -preserviamo il nostro cuore-, -seguiamo Gesù-.
Per gli altri credo che dovremo semplicemente affidarci a ciò che ci viene detto (chiunque avrà confessato...), al discernimento spirituale e ai frutti che ci devono essere, ricordandoci che comunque non starà mai a noi dare una parola definitiva.