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   Autore  Topic: Pensieri in Movimento  (letto 62218 volte)
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #525 Data del Post: 20.01.2011 alle ore 12:41:34 »
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Dio ci ama e vuole alleviare i nostri dolori.  
Se la situazione del mondo non può cambiare, possiamo però cambiare noi, nel nostro animo, nel nostro modo di affrontare i problemi, con la possibilità che Lui solo ci può dare, se abbiamo fede, di distogliere gli sguardi dalle sofferenze di oggi per orientarli sulle futu­re benedizioni promesse.
 
" Il Signore è vicino a tutti quelli che lo invocano... Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido e li salva" (Salmo 145:18-19).
 
" Siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera" (Romani 12:12).
 
" Chi ci separerà dall'amore di Cristo?  
Sarà forse la tri­bolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame... ?  
Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati" (Romani 8:35, 37).
 
(da "Il buon seme"Occhiolino
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #526 Data del Post: 25.01.2011 alle ore 13:04:08 »
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Il sale

 
Il Signore Gesù ha detto:
 
«Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? ........ - Matteo 5:13
 
Quindi noi siamo il sale! Ma a cosa serve il sale?
Il sale serve per dare sapore ai cibi, quindi se siamo sale dobbiamo dare sapore al cibo spirituale che è la Parola di Dio.
Il sale serve per conservare, cioè per impedire il deterioramento degli alimenti e per proteggerli dai vari parassiti, quindi se siamo sale dobbiamo custodire la genuinità della Parola di Dio e impedire che venga inquinata con false dottrine.
Il sale serve anche per corrodere e distruggere, quindi se siamo sale dobbiamo distruggere i piani del diavolo.
Il sale veniva usato per frizionare la pelle dei bambini per renderla più resistente, quindi se siamo sale, dobbiamo aiutare la crescita dei piccoli nati di nuovo, edificandoli e fortificandoli.
Il sale fa venir sete, quindi se siamo sale dobbiamo trasmettere a chi incontriamo la sete della Parola di Dio.
 
Ma il sale serviva soprattutto per condire le oblazioni a Dio (Levitico 2:13), e quindi noi che ci siamo consacrati a Dio, noi che siamo figli di Dio, dobbiamo essere necessariamente salati!
 
Se non siamo salati, siamo insipidi e ciò che è insipido viene gettato via (Matteo 5:13).
Come facciamo per essere sicuramente salati?
Da soli non possiamo salarci, è lo Spirito Santo che ci rende salati:  

Poiché ognuno deve essere salato col fuoco ....
- Marco 9:49
 
C'erano diversi tipi di sale, il sale siriano, impuro, esposto alla pioggia o deposto in case umide diventava insipido.    
Ma il buon sale estratto dal Mar Morto era puro.
E anche noi dobbiamo renderci conto di provenire dal Mar Morto della Morte di Cristo che ci ha purificati col Suo Sangue.
Il buon sale si otteneva per evaporazione dell'acqua e anche noi dobbiamo lasciare che lo Spirito Santo ci asciughi liberandoci dall'acqua del nostro vecchio carattere.
 
Il sale lasciato esposto agli agenti inquinanti può diventare insipido, perciò se noi non preghiamo o ignoriamo la Parola di Dio, riceveremo gli inquinanti del mondo e diventeremo insipidi ed inutili. Ma se staremo in comunione col Signore,  nutrendoci con la Parola di Dio e lasciandoci scaldare dallo Spirito Santo avremo sempre sapore e saremo i graditi testimoni del Signore.

SHALOM
« Ultima modifica: 25.01.2011 alle ore 13:05:39 by New » Loggato
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #527 Data del Post: 07.02.2011 alle ore 20:22:48 »
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«Gesù andava davanti a loro; essi erano turbati; quelli che seguivano erano pieni di timore»
Marco10:32
 
 Hai paura?
 
Conosci la storia di quel ragazzo che, durante una crociera, ha salvato una bambina che era caduta oltre la barriera e stava affogando? Dopo, in suo onore, il capitano diede un ricevimento e gli chiese di fare un mini discorso per spiegare il suo gesto coraggioso. Eccolo, il discorso,  in versione integrale: «Signore e Signori, vi chiederò solo una cosa: chi mi ha spinto?».
 
 La maggioranza di noi manca, generalmente, di coraggio. Spesso abbiamo bisogno di essere spinti! Secondo Robert Flood : "A noi piace immaginarci come un misto tra un supereroe e il profeta Daniele mentre nella realtà assomigliamo piuttosto a Gulliver, legati a terra da minuscole corde di paura, immaginarie o reali, che impediscono atti di coraggio". E i credenti... sono come gli altri! Gesù andava davanti a loro, e i discepoli lo seguivano con timore (Marco 10:32).  
 
"Prima di diventare i soggetti delle vetrate delle nostre cattedrali - ha scritto qualcuno - i discepoli erano come i nostri vicini, impegnati a tirar su i figli e ad occuparsi della famiglia. Non erano sommi teologi e non si erano abbeverati con latte soprannaturale celeste. Avevano solo qualche grammo di devozione a Gesù in più rispetto alla paura che provavano. Di conseguenza compirono cose straordinarie".
 
Alcune fra le maggiori scoperte dell'uomo furono fatte da persone la cui fede era solo un po' più forte della loro paura. Sapevano che la sicurezza e il comfort non vanno d'accordo con certe opportunità offerte dalla vita. Avevano capito che ogni impresa che non necessitava di una dose di fede non interessava Dio!
 
Nella Bibbia è scritto 365 volte "non temere". Una per ogni giorno dell’anno.
 
Dipendendo maggiormente da Dio, ogni volta che fai qualcosa che ti spaventa, la paura perde importanza e tu diventi più forte.
 
Tratto da "Sa Parole" – Bob Gass
 
.
 
« Ultima modifica: 08.02.2011 alle ore 12:41:58 by alle » Loggato

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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #528 Data del Post: 14.02.2011 alle ore 15:53:56 »
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“Egli non temerà cattive notizie;
il suo cuore è saldo,  
fiducioso nel SIGNORE.”
Salmo 112:7
 
Una completa e incrollabile fiducia
 
A volte l’attesa è terribile. Non avere notizie dai nostri cari è per noi un soggetto di ansia, e facciamo fatica a convincerci che nessuna notizia, significa buona notizia. Il solo rimedio a questa causa di tristezza, è la fede. Il Signore, per mezzo del suo Spirito, dà al nostro cuore una santa serenità che supera ogni timore per il futuro, come pure per il presente.
 
Cerchiamo con cura questa sicurezza del cuore di cui parla il Salmista.  
 
Non si tratta della nostra fede in questa o in quell’altra promessa del Signore, ma piuttosto di quello stato d’animo che permette una fiducia incrollabile nel nostro Dio, nella ferma attesa che mai agirà o permetterà a qualcuno di agire in modo da nuocerci.  
 
Con questa tranquilla certezza «Egli non temerà cattive notizie; il suo cuore è saldo, fiducioso nel SIGNORE» (Salmo 112:7) possiamo proseguire e andare incontro agli eventi previsti o imprevisti di questa vita.  
 
Che domani sia come Egli vorrà, il nostro Dio è anche il Dio di domani.  
 
Per sconosciute che siano le circostanze che potranno verificarsi e incombere su di noi, l’Eterno è il Dio delle cose conosciute e di quelle che ignoriamo.  
 
Siamo risoluti nel confidarci in Lui, qualsiasi cosa accada.  
 
E se dovesse succedere il peggio, il nostro Salvatore è ancora al di sopra di questo. Ecco perché non temeremo, anche se il postino venisse a suonare a casa nostra in modo da farci trasalire, o un telegramma ci venisse recapitato a mezzanotte. L’Eterno vive, che cosa devono temere i Suoi figli?
 
“Egli non temerà cattive notizie; il suo cuore è saldo, fiducioso nel SIGNORE.”  
 
Tratto da «Meditations» di Spurgeon,
copiato con permesso di www.donnecristianenelweb.it

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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #529 Data del Post: 16.02.2011 alle ore 15:49:06 »
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Scioglietelo e lasciatelo andare

 
Al comando del Signore Gesù, Lazzaro uscì subito dalla tomba:
 
Allora il morto uscì, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». - Giovanni 11:44
 
Ma Lazzaro era ancora legato alle mani e ai piedi, quindi non poteva camminare liberamente, aveva la faccia avvolta in un asciugatoio, quindi non poteva nemmeno vedere, era simile ad una mummia. Nel Vangelo è scritto che il "morto" uscì, la parola "morto" ci fa capire che Lazzaro, benché risuscitato, in pratica era ancora come morto perché, pur vivo, non poteva vivere a causa delle fasce e dell'asciugatoio che gli avevano messo gli uomini.
Le fasce e l'asciugatoio sono i legami che i religiosi impongono agli uomini per renderli schiavi, impedendo loro di vedere e di muoversi liberamente.
Il Signore, come ha liberato Lazzaro dalla morte, così libera i credenti dalla morte spirituale; ma come Lazzaro ha dovuto essere sciolto dai vecchi legami, anche ogni nato di nuovo deve essere sciolto dai vecchi schemi religiosi che gli impediscono di camminare liberamente nello Spirito Santo.
Il Signore ha poi detto di lasciarlo andare, chi è nato di nuovo non deve essere schiavo di altri uomini, ma libero di andare dove vuole lo Spirito.
Ma dov'era poi andato Lazzaro? In Giovanni 12:2  vediamo che era a tavola con Gesù, Lazzaro era entrato in comunione col Signore, liberato dalle fasce della religione era in un'intima relazione col Signore!
Lazzaro era passato dalla morte alla vita, era passato dalla religione alla relazione!
 
No ai lacci religiosi! Sì alla libertà di lodare! Sì alla libertà di adorare in Spirito e Verità!
 
SHALOM
« Ultima modifica: 16.02.2011 alle ore 15:55:35 by New » Loggato
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #530 Data del Post: 26.02.2011 alle ore 17:35:29 »
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Signore, concedimi ciò che ti chiedo, ti prego:  
 
guida tu la mia lingua!  
 
Le parole che escono dalle mie labbra non possono essere rimangiate.  
 
Esse causeranno rabbia, tristezza, dolore e scoraggiamento.  
 
Poi, in una sfera sempre più ampia,  
procureranno devastazione e distruzione, vicino e lontano.  
 
Ti prego, Signore, guida tu la mia lingua in ogni parola,  
che possa essere di benedizione ovunque venga ascoltata.  
 
-
 
di: Gabriele Puopolo  
al temine di uno studio su Lux biblica, II sem. 2010  
 
.
 
« Ultima modifica: 27.02.2011 alle ore 00:26:39 by alle » Loggato

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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #531 Data del Post: 01.03.2011 alle ore 15:34:47 »
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Un'eccezionale offerta profumata

 
Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo di quest'olio. - Giovanni 12:3
 
Maria aveva offerto al Signore un olio di grandissimo valore, infatti in Giovanni 12:5 leggiamo che il prezzo di quell'olio fu valutato da Giuda 300 denari che corrispondono ai nostri 6000 Euro e inoltre Maria aveva pure rotto il costoso vaso di alabastro rendendolo così inservibile (Marco 14:3).  
 
Giuda criticò dicendo che quei soldi si sarebbero potuti dare ai poveri (Giovanni 12:5).  
I discepoli criticarono anch'essi dicendo che si sarebbe potuto vendere quell'olio dando il ricavato ai poveri (Matteo 26:8-9).  
 
Chi ha uno spirito critico non riesce a capire ciò che viene dal cuore e non può gustare il profumo delle buone azioni:  
 
.... la casa fu ripiena del profumo di quest'olio. - Giovanni 12:3  
 
Il profumo dell'olio che aveva riempito la casa rappresenta il profumo spirituale dello Spirito Santo!  
 
Maria col suo gesto d'amore verso il Signore aveva riempito la casa di Spirito Santo e Maria fu lodata dal Signore e ovunque si predicherà il Vangelo si parlerà pure di lei:  
 
Ma in verità vi dico che in tutto il mondo, ovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che costei ha fatto». - Marco 14:9  
 
E allora non cadiamo nelle facile critiche che dicono che quando si fa qualche cosa di costoso per la Chiesa sarebbe meglio pensare prima ai poveri, Giuda criticava, ma non si curava dei poveri (Giovanni 12:6); io penso che chi si cura dei poveri lo fa senza guardare quello che fanno o non fanno gli altri.  
 
Quando si fa una donazione per le opere della Chiesa, facciamola allegramente perché così si dona al Corpo di Cristo e anche noi possiamo profumare spiritualmente e trasmettere il profumo dello Spirito Santo a tutti quelli che il Signore ci farà incontrare:
 
Adesso ho ricevuto tutto ed abbondo; sono ricolmo, avendo ricevuto da Epafrodito ciò che mi è stato mandato da voi, che è un profumo di odor soave, un sacrificio accettevole, piacevole a Dio. - Filippesi 4:18
 
SHALOM
  
« Ultima modifica: 01.03.2011 alle ore 15:37:34 by New » Loggato
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #532 Data del Post: 05.03.2011 alle ore 18:01:12 »
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"Io, la saggezza, sto con l'accorgimento e ho trovato la scienza della riflessione". (Proverbi 8:12)
 
"La casa si costruisce con la saggezza e si rende stabile con la prudenza". (Proverbi 24:3)

 
La prudenza o “l’accorgimento”
 
Qualunque sia il valore dei tuoi obiettivi, se oltrepassi le istruzioni date da Dio, non sperare di sfuggire alle conseguenze: ti consumerai in fretta come una candela di cera!
 
"Che fare?" mi chiederai …  
 
Utilizza lo stress come tuo alleato, e non come tuo nemico.
 
Ecco alcuni consigli:
 
1.  Se sei cresciuto in un ambiente sotto pressione, forse non sei nemmeno in grado di vivere in modo diverso (se il solo strumento che hai nelle mani è un martello, hai la tendenza a vedere ogni problema come fosse un chiodo!). Impara dunque a considerare lo stress come dell’adrenalina emotiva. Il tuo corpo ne fabbrica continuamente!
 
2.  Se ti siedi su una sedia che ha delle gambe traballanti, che minacciano di rompersi da un momento all’altro, il tuo buon senso ti dice: "Alzati in fretta, prima di ritrovarti per terra!" Riconosci gli avvertimenti che ti vengono dall’interno, prima che la tua salute ne venga compromessa irrimediabilmente! Altrimenti non potrai più essere utile a nessuno, neppure a Dio.
 
3. Impara ad essere prudente. La parola "prudenza" vuole semplicemente dire "abile gestione" (può essere tradotta con "accorgimento"Occhiolino. Devi imparare a gestire meglio il tuo tempo, la tua energia e i doni che Dio ti ha dato.
 
4.  Impara a riconoscere le cose che ti procurano dello stress. Inizia con l’accettare ciò che non può essere cambiato, compreso il carattere degli altri! Impara ad adattarti alle situazioni, invece di permettere che esse ti conducano al limite di te stesso, o che ti sommergano. "Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica". (Filippesi 4:11-13)
 
5.  Passa molto più tempo in compagnia di Colui che ha detto: "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo". (Matteo 11:28)  
 
Iniziamo fin da oggi!
 
Tratto da “Sa Parole” – Bob Gass
copia-incollato con permesso di: www.donnecristianenelweb.it

........................................................................ .....
 
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« Rispondi #533 Data del Post: 07.03.2011 alle ore 12:52:51 »
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Un giorno la paura bussò .....
 
La mente spaventata pensò: "cosa sarà mai?".
 
La Fede sorridendo disse:
 
"Ma non è niente di brutto; c'è invece la Salvezza che ci ha donato il Signore assieme alla Salute, una pioggia di superBenedizioni".
 
Allora esclamiamo con gioia: "GRAZIE SIGNORE GESU', AVANTI, BENVENUTE!!!!!!!".  
 
SHALOM
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« Rispondi #534 Data del Post: 08.03.2011 alle ore 09:35:39 »
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Crescere nell'AMORE

 
Quando nasciamo di nuovo lo Spirito Santo ci dona l'Amore di Dio (Romani 5:5) e il Signore vuole che questo Amore dia frutto, cioè desidera che noi cresciamo nell'Amore:

E il Signore vi faccia crescere e abbondare nell'amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi,
- 1Tessalonicesi 3:12.
 
Ma come facciamo a crescere nell'Amore?
 
Per crescere nell'Amore bisogna seguire i consigli della Parola di Dio che ci dice di camminare nell'Amore (Efesini 5:2). Camminare nell'Amore vuol dire restare sempre nell'Amore cominciando prima di tutto col pensare con l'Amore. In pratica dobbiamo pensare alle cose amabili (Filippesi 4:8), non dobbiamo mai pensare male degli altri, dobbiamo respingere i cattivi pensieri, i rancori, i giudizi, dobbiamo perdonare sempre incondizionatamente. Dio per Amore non ricorda i nostri peccati (Isaia 43:25) e così dobbiamo fare anche noi, perché il perdono cammina insieme all'Amore e quindi non dobbiamo mai accusare gli altri, ma cercare i lati positivi anche in chi ci può averci ferito.
Poi dobbiamo guardare con l'Amore, Gesù guardava con l'Amore (Marco 10:21), soffriva per la situazione degli altri, faceva propri i loro problemi e così anche noi dobbiamo avere verso chi sbaglia, non un'attitudine di rivalsa, ma uno spirito di mansuetudine (Galati 6:1).
Un'altra cosa importante è ascoltare con Amore (Salmo 34:17), se ascoltiamo pazientemente, trasmetteremo Amore, se ascoltiamo pazientemente, metteremo gli altri a loro agio, essi si sentiranno compresi e noi li potremo aiutare. E poi bisogna naturalmente parlare con Amore (Proverbi 15:1), solo parlando con Amore le nostre parole saranno dolci e gradite e così potremo edificare, esortare e consolare (1Corinzi 14:3).
E tutto quello che facciamo, dobbiamo farlo nell'Amore, perché bisogna lavorare e faticare nell'Amore (1Tessalonicesi 1:3), bisogna offrire il meglio di noi stessi, il meglio del nostro tempo, in modo da essere sempre premurosi nell'Amore.
 
Il test per vedere se stiamo crescendo nell'Amore, lo troviamo in 1Corinzi 13:4-7, dove prossimo esaminare noi stessi per vedere quanto siamo vicini a quel modello biblico, che deve essere il nostro traguardo. Il Signore Gesù ha detto:
 
Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici. - Giovanni 15:13.
 
Dare la vita non significa necessariamente dover morire, ma che tutti devono far morire tutte le proprie vecchie attitudini (Colossesi 3:5-10) per far posto all'Amore che deve assolutamente crescere in noi.
E con più entriamo nell'Amore, con più sarà bello, perché Dio non dimenticherà mai la nostra fatica d'Amore (Ebrei 6:10) e ci donerà una vita di pace, di gioia e di ogni bene nell'Amore.
 
SHALOM
 
  
« Ultima modifica: 08.03.2011 alle ore 09:39:56 by New » Loggato
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« Rispondi #535 Data del Post: 15.03.2011 alle ore 18:07:11 »
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La Saliva di Gesù

 
Dopo aver detto queste cose, sputò in terra, con la saliva fece del fango e ne impiastrò gli occhi del cieco. - Giovanni 9:6
 
Il Signore per guarire quel cieco ha fatto del fango con la sua saliva, avrebbe potuto sanarlo anche con una sola sua Parola, ma facendo così, ha voluto farci capire una cosa molto importante.
Gesù non ha voluto solamente ridare la vista a quell'uomo, ma ha voluto pure rigeneralo spiritualmente. Infatti ha sputato in terra e la terra era stata la materia usata da Dio per la creazione dell'uomo (Genesi 2:7). Poi ha fatto del fango con la saliva che rappresenta il Suo Spirito e, con il fango fatto da terra e saliva, ha unto quell'uomo e con l'unzione lo ha rigenerato rimodellandolo a sua immagine.
Come in Genesi 2:8 Dio collocò il primo uomo nel giardino di Eden da dove usciva un fiume che si divideva in quattro corsi d'acqua (Genesi 2:10), così Gesù che è "Sorridenteio con noi" ha inviato il cieco alla piscina di Siloe, che la tradizione affermava che contenesse l'acqua di uno di quei quattro fiumi.
 
Quel cieco ha creduto, ha obbedito al Signore e così non solo ha  ottenuto la vista, ma ha pure ricevuto in sé qualcosa di nuovo, infatti non tutti riuscirono a riconoscerlo (Giovanni 9:8-9). Egli era stato rimodellato, Gesù con la Sua saliva l'aveva unto e gli aveva dato un'unzione speciale che lo aveva trasformato esternamente ed interiormente, dandogli anche una particolare capacità di capire le cose.
L'uomo venne subito interrogato, non ricevette rallegramenti per la sua guarigione, ma fu trattato come se fosse un imputato, un imputato accusato di essere guarito, per i farisei avrebbe dovuto restare cieco. Ma lui rispondeva con sicurezza a tutte le domande, perché era l'unzione che gli suggeriva le risposte. E la prima risposta che ha dato è stata potentissima, infatti ha detto: IO SONO (Giovanni 9:9)!
 
L'unzione gli ha fatto proclamare lo stesso nome con cui Dio si era rivelato a Mosè nel roveto ardente (Esodo 3:14), perché ancor meglio di Mosè quell'uomo aveva potuto vedere il Signore Gesù che è l'IO SONO, infatti solo in Gesù c'è la conoscenza di Dio (Giovanni 1:18) e l'unzione di Gesù gli ha fatto proclamare pubblicamente l'IO SONO!
 
L'unzione gli ha rivelato la Signoria di Gesù, infatti leggendo il suo interrogatorio, vediamo con quale sicurezza il cieco guarito considera la figura di Gesù in un modo sempre crescente: Nel vers. 11 lo chiama "Uomo" (da Figlio dell'uomo), nel vers. 17 lo chiama "Profeta" (da Profeta potente Luca 24:19), nei vers. 36-38 lo chiama "Signore", lo accetta come figlio di Dio e lo adora!
 
I farisei con la loro religione lo mantenevano cieco, Gesù gli ha donato invece un'esperienza di vita che gli ha ridato la vista e l'ha rimodellato. Quel cieco non ha recuperato la vista con le pratiche religiose, ma accettando per fede la vita che il Signore gli ha offerto.
 
Il Signore Gesù è sempre lo stesso (Ebrei 13:8) e vuol ungere anche noi con la sua saliva, cioè col Suo Spirito, noi dobbiamo credere di essere stati unti e di conseguenza muoverci nella Sua unzione, così anche noi potremo acquistare sicurezza nel parlare, vivere un ritmo di vita sovrannaturale e proclamare a tutti che Gesù è l'IO SONO che si è chinato su noi per salvarci e liberarci e nel nome di Gesù anche noi potremo a nostra volta aprire la vista ai ciechi, perché noi abbiamo l'unzione dal Santo (1Giovanni 2:20), cioè l'unzione di Luca 4:18 che ci permette nel Suo Nome di evangelizzare i poveri … guarire quelli che hanno il cuore rotto … proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi … rimettere in libertà gli oppressi.  
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #536 Data del Post: 24.03.2011 alle ore 22:21:42 »
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“La pietà, con animo contento del proprio stato,
è un grande guadagno…
Invece quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni,  
di inganni e di molti desideri insensati e funesti,  
che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione.”
(1 Timoteo 6:6 e 9)

 
Insoddisfazione
 
Esiste un verme che rode il cuore degli uomini: si chiama «INSODDISFAZIONE»
 
È un male molto difficile da estirpare.  
 
Forse l’hai notato anche nel tuo cuore, quando desideri a tutti i costi un paio di pantaloni all’ultima moda, un paio di occhiali firmati, o una moto, un'auto… Finché non l’ottieni, pensi di essere l’essere più triste del mondo. Quando finalmente quella cosa tanto desiderata entra in tuo possesso, non te ne importa più nulla e il tuo desiderio si sposta su un’altra cosa.
 
L’insoddisfazione è un male che colpisce soprattutto le persone ricche, quelle a cui è stato dato molto fin dall’infanzia … insomma è un male dei nostri giorni!
 
Quel che è peggio, l’INSODDISFAZIONE genera l’invidia, la gelosia, la cupidigia che avvelenano lo spirito e rovinano la vita spirituale.
 
Anche se l’insoddisfazione è un male dei ricchi, in realtà è sintomo di POVERTA’!  
 
È vero che il denaro risponde a molti bisogni, ma non risolve i problemi dell’uomo:  
 
· compra l’abbondanza, ma non la pace;  
 
· permette il lusso a tavola, ma non dà l’appetito e la salute;  
 
· ci fa circondare da tante persone che ci adulano, ma non ci dona degli amici;  
 
· paga i debiti che abbiamo con gli uomini, ma non quello che abbiamo con Dio;  
 
· calma i timori del futuro, ma non quello della morte.
 
Se pensi che la felicità dipenda da ciò che possiedi, se corri dietro a dei beni terrestri, pensando che possano saziare la tua sete, sei sulla strada sbagliata:  
 
“Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio.” (Luca 12:21)
 
Che tu sia povero o ricco, che tu abbia i jeans alla moda e una moto rombante o un paio di pantaloni sorpassati e una bicicletta, se sei soddisfatto, con la serenità di un cuore attaccato a Gesù… tu sarai felice.
 
Ricorda ciò che disse l’apostolo Paolo, mentre si trovava in una prigione romana, in una situazione di estremo disagio economico e sociale:
 
“La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno…”
 
Non aveva nulla, ma aveva Gesù nel cuore ed era molto felice!
 
Di: Claudia Guiati
da: Manna per Oggi, www. donnecristianenelweb.it
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #537 Data del Post: 01.04.2011 alle ore 14:32:39 »
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Ho copiato questo pensiero dalla nostra vecchia  (giovanissima d'età) amica Ermione (Eleonora Santacroce).
Desidero tanto condividerlo nel forum:

 
Non trattare mai Dio con "amore alla margherita",
 
"mi ama, non mi ama, mi ama, non mi ama..."
 
Sono felice - mi ama.
 
Sono triste - non mi ama.
 
Ho successo - mi ama.
 
Ho fallito - non mi ama.
 
...Il metro dell'amore di Dio non consiste in quanto succede
 
o non succede nella mia vita, il metro dell'amore di Dio e'  
 
LA CROCE . . . !
 
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #538 Data del Post: 03.04.2011 alle ore 06:45:31 »
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Quando ero piccola ero un maschiaccio.
Durante le lezioni di educazione fisica snobbavo la pallavolo delle bambine e non perdevo occasione per giocare a calcio coi maschietti della mia classe.
Il professore però doveva evidentemente sapere che sarei stata più debole di loro, e così facevamo sempre due squadre: in una giocavano tutti i bambini, nell'altra solo io e lui.
In questi giorni mi sono tornati in mente quei giorni della mia infanzia e riflettevo sul fatto che non avevo alcuna paura della differenza numerica. Anche se avevo tutti gli altri bambini contro, con me c'era qualcuno più grande e più forte che sopperiva alla mia debolezza, e che era al mio fianco perchè vincessi.
Anche se spesso mi sento sola e il mondo mi fa paura, so che con me ho Qualcuno più alto e potente di tutti quelli che mi stanno attorno, che veglia con amore su di me e che mi porterà alla vittoria.
 
Grazie, Gesù.
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Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, né altezze né profondità, né alcun'altra creatura potrà separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore. Romani 8:38-39
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Re: Pensieri in Movimento
« Rispondi #539 Data del Post: 07.04.2011 alle ore 12:04:51 »
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Il lettuccio

 
Quando Gesù ha guarito il paralitico di Betesda gli ha detto:
 
 .......«Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». - Giovanni 5:8
 
Ma perché Gesù gli ha detto di prendere il lettuccio? La risposta la troviamo nel v. 9 dove è scritto che quel giorno era sabato! Di sabato, per la legge, non si poteva fare nessun lavoro, ma il Signore Gesù, proprio di sabato, non solo ha guarito quell'uomo, ma gli ha pure fatto fare un lavoro.  
 
Il Signore ha posto il valore dell'uomo davanti al freddo legalismo. Applicando il principio che il sabato è per l'uomo e non l'uomo per il sabato (Marco 2:27) il Signore ci fa uscire dalla religiosità per entrare in una relazione d'amore con Lui.  
 
Nel v. 10 vediamo che però i Giudei non si congratularono con quell'uomo per la sua guarigione, anzi lo rimproverarono, avrebbero preferito vederlo paralitico, perché erano religiosi e hanno dimostrato di non avere avuto compassione di quell'uomo, a loro importava la loro religione ed i loro interessi.  
 
Gesù è venuto anche a liberarci dalla religione e questo per loro questo era troppo, e infatti al v. 16 leggiamo che cercarono di ucciderlo! Per loro la fredda religione era meglio della guarigione!  
 
Accettando la Sua Signoria si esce dalla religione e si riceve per fede grazia, salvezza, guarigione, liberazione, ecc. ecc..  
 
SHALOM  
 
« Ultima modifica: 07.04.2011 alle ore 14:43:05 by New » Loggato
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