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Come evangelizzare??? (letto 3773 volte) |
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danitek
Membro familiare
Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manchera'
 
Posts: 980
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Pace a tutti,
l'argomento evangelizzazione e' stato molto discusso come vedo...pero' io voglio concentrarlo sull' individualita'.
I modi in cui si evangelizza per gruppi sono piu' o meno simili da chiesa a chiesa , ma secondo voi , qual e' il modo migliore in cui una persona, da sola , puo' evangelizzare
Personalmente, io ho sempre cercato di trovare il momento opportuno per parlare a delle persone a me vicine, amici , conoscenti, etc... e raccontare le mie esperienze di pace e gioia che il Signore ha fatto provare al mio cuore...
Nella maggior parte dei casi , questo discorso fatto al momento opportuno , ha suscitato molto interesse , ma poi purtroppo la risposta e' stata sempre la stessa :
"Si e' giusto quello che dici , ma troppe privazioni, troppe rinunce... io cerco di vivere non comportandomi male, non rubando, non facendo del male ad altri etc..."
A questo punto mi chiedo 2 cose, e giro a voi queste domande :
1) Secondo voi , il parlare del Signore , deve concentrarsi solo sul messaggio di salvezza del Signore Gesu' e sull'amore di Dio verso tutti noi? o deve anche sottolineare che determinati comportamenti, che nella societa' di oggi appaiono come normali, sono gravemente condannati da Dio? Con il rischio pero' che quelle persone dopo scappino...
(Io ho sempre propeso per la seconda, perche' credo che la Parola di Dio debba essere annunciata in toto e non solo negli aspetti "piacevoli"... e da quanto ho appreso dalla bibbia anche Paolo, Pietro ed altri esponevano in toto il messaggio cristiano).
2) Secondo voi e' importante trovare il momento opportuno, quello nel quale pensi che il discorso venga accolto in maniera migliore,magari con interesse? o qualunque momento o situazione e' giusta?
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...cercate il regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sara' sopraggiunto
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linchen
Membro onorario
Fin qui l'Eterno ci ha soccorsi! (9/9/2013)
Posts: 15267
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Credo che l'evangelizzazzione personale non possa essere basata sopratutto su parole o concetti...
Ma, piuttosto su quello che noi siamo diventati, grazie a Gesu'.
Voi siete il sale della terra...voi siete la luce del mondo...
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l'AMORE edifica!
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geremia820
Simpatizzante
Posts: 38
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sono molto d'accordo con linchen,
e penso che con le persone con cui viviamo tutti i giorni, non è necessario cercare l'opportunità o il metodo, quando abbiamoCristo in noi gli altri lo notano e ci chiedono, e soprattutto troviamo in continuazione spunti per parlare di Lui.
La gente, nel primo approccio, ha bisogno di sapere cosa Dio ha fatto per noi, non cosa dovrebbe fare, cosa farà e come la pensa  ...oviamente a domande, non dobbiamo oscurare alcuna verità bibblica. 
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Jack_TheWitness
Membro
† KeEp It ReaL †
Posts: 89
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on 08.03.2007 alle ore 20:33:49, linchen wrote:Credo che l'evangelizzazzione personale non possa essere basata sopratutto su parole o concetti...
Ma, piuttosto su quello che noi siamo diventati, grazie a Gesu'.
Voi siete il sale della terra...voi siete la luce del mondo... |
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Quoto appieno.
San Francesco disse "evangelizzate ogni giorno, e se ne avete proprio bisogno, usate anche le parole"....
Credo che questo esprima benissimo il concetto.
Evangelizzare = vivere
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Jack...A life just for God =)
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gagi
Visitatore
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Mi trovo anch'io d'accordo che l'evangelizzazione più efficace stia nel nostro vivere...
La mia conversione é avvenuta con l'incontro di cristiani che stavano evangelizzando in strada. Si avvicinò da me una persona e mi parlò di Gesù.
Nel mio caso quindi ha avuto poca importanza il loro vivere, ma sono stato raggiunto dal messaggio, che comunque non ha toccato gli aspetti del pentimento, delle "rinunce" e dei "sacrifici". Questo genere di discorso l'ho ricevuto molto più in la nella mia conversione... avevo innanzitutto bisogno di amici, e Dio me li ha dati.
Se ci rimettiamo nelle mani di Dio, Lui saprà guidarci con saggezza nel come proporci all'evangelizzazione... é bello vedere i frutti, ma a volte i frutti vengono raccolti da altri. Preoccupiamoci sempre di seminare, e lasciamo a Dio il compito di far germogliare questo seme.
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Anne
Membro familiare
se non hai una buona parola non dirla
Posts: 3308
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Al momento sto leggendo un libro molto bello che si chiama "Evangelizzare come stile di vita", purtroppo come al solito non ricordo l'autore...
Comunque lo scrittore (e altri dopo di lui) afferma che non troviamo tutte le persone allo stesso punto. Ci sono persone che Dio ha preparato in vari modi, quindi sono già a buon punto e hanno bisogno solo dell'appello alla conversione. Altri che Cristo non lo conoscono proprio e quindi hanno, prima di tutto, bisogno che si spieghi loro chi è Cristo. Poi ci sono tanti stadi intermedi. Con questo non si vuole rendere l'evangelizzazione una cosa meccanica e matematica ma far comprendere che a volte la gente, quando parliamo, ci sente ma non ci comprende. L'autore diceva: "Parlare è una via a senso unico, comunicare è a doppio senso".
Mi ha sempre tranquillizzata il fatto che mia madre dicesse: "tranquilla, se non riesci a testimoniare a parole... la tua vita parla per te". Certo, questo è vero, ma a un certo punto ci vogliono anche le parole. Un nostro insegnante ci faceva però notare che a volte le parole non devono per forza essere nostre. A volte basta una domanda per far riflettere e parlare l'altro. Spesso l'altro esprimendo le proprie idee arriva da solo a delle conclusioni "Perchè la legge di Dio è scritta nel cuore di tutti gli uomini".
Questo insegnante chiese una volta a un amico ateo (un amico, beninteso: c'era un rapporto di fiducia): "Che esperienze hai tu con Dio?". E quello iniziò a parlare e parlo per un'ora e mezza. L'interlocutore comprese delle cose sulla vita di quell'uomo che gli permisero di capirlo. E di portargli, col tempo, il messaggio nel modo giusto. L'amico si convertì.
Quindi una cosa che ho imparato è: parlare si, ma mai assalire con l'evangelichese.  Comunicare, questo è il metodo fondamentale dell'evangelizzazione. E la comunicazione è fatta da diversi elementi.
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| « Ultima modifica: 09.03.2007 alle ore 08:22:03 by Anne » |
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Franchina
Membro familiare
Formami come il vasaio! Rendimi come Tu vuoi!
Posts: 1789
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Concordo con quanto si è detto fino ad ora.
Il credente deve parlare con la propria vita, spandendo intorno a se il profumo di Cristo e poi parlare saggiamente e ascoltare altrettanto saggiamente.
Possiamo dire che l'evangelizzazione è un mix di comportamenti e comunicazione, poi c'è Dio che fa germogliare il seme, affinche porti il suo frutto.
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Mi sia fatto secondo la Tua Parola!
Luca 2
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andreiu
Admin
Gesù è la mia vita
Posts: 5382
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Non posso che essere d'accordo con quanto espresso...
Dobbiamo ricordarci che è il nostro stile di vita a parlare molto più delle nostre parole...
Purtroppo dobbiamo dire che tante volte corriamo il rischio di dimenticarci di questo aspetto fondamentale.
Dobbiamo amare "in fatti e verità". 
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http://forumbiblico.community.leonardo.it/
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CONSERVO
Membro
Quando verra' Gesu' trovera' fede sulla terra?
Posts: 130
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Evangelizzare? ....dire le cose ovvie, quello che lo Spirito Santo ti mette in quel momento nel cuore, Lui sa toccare i cuori come nessuno mai, tu devi solo fatti guidare da Lui. 
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Un abbraccio nel Signore Gesu'
tuo conservo in Cristo
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madstar
Membro familiare
' tutto è legittimo quando si difende la libertà '
Posts: 979
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Io invece non sono daccordo con nulla, se mi è concesso parlare.
Il vostro modo di parlare implica il raggiungimento di uno stato di santità praticamente perfetto. Siete proprio perfetti?
Può anche darsi che ha questo punto siate daccordo che siamo tutti ancora fallaci.
Ma allora, bisogna presentare il meglio di se stessi nascondendo i nostri piccoli peccati per paura di dare cattiva testimonianza o addirittura bisogna farsi conoscere migliori di ciò che realmente siamo?
Per esempio, io non ho raggiunto nessuna perfezione. Oltre a questo, le mie cadute non posssono essere nascoste. Sono quindi un pessimo testimone? Debbo starmene zitto e mai parlare di Cristo?
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alle
Admin
"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
Posts: 17739
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on 11.03.2007 alle ore 00:38:02, madstar wrote:Io invece non sono daccordo con nulla, se mi è concesso parlare.
Il vostro modo di parlare implica il raggiungimento di uno stato di santità praticamente perfetto. Siete proprio perfetti?
Può anche darsi che ha questo punto siate daccordo che siamo tutti ancora fallaci.
Ma allora, bisogna presentare il meglio di se stessi nascondendo i nostri piccoli peccati per paura di dare cattiva testimonianza o addirittura bisogna farsi conoscere migliori di ciò che realmente siamo?
Per esempio, io non ho raggiunto nessuna perfezione. Oltre a questo, le mie cadute non posssono essere nascoste. Sono quindi un pessimo testimone? Debbo starmene zitto e mai parlare di Cristo? |
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Se, come me, senti di non aver raggiunto nessuna perfezione, se anche tu, quanto me, non puoi nascondere le tue cadute, puoi - rimettendoti al Signore - riprenderti e parlare di misericordia e di perdono con cognizione di causa.
A me è capitato e mi capitato anche di essere ascoltata.
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
(Gesù, in Matteo 28:20)
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gagi
Visitatore
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on 11.03.2007 alle ore 00:38:02, madstar wrote:Io invece non sono daccordo con nulla, se mi è concesso parlare.
Il vostro modo di parlare implica il raggiungimento di uno stato di santità praticamente perfetto. Siete proprio perfetti?
Può anche darsi che ha questo punto siate daccordo che siamo tutti ancora fallaci.
Ma allora, bisogna presentare il meglio di se stessi nascondendo i nostri piccoli peccati per paura di dare cattiva testimonianza o addirittura bisogna farsi conoscere migliori di ciò che realmente siamo?
Per esempio, io non ho raggiunto nessuna perfezione. Oltre a questo, le mie cadute non posssono essere nascoste. Sono quindi un pessimo testimone? Debbo starmene zitto e mai parlare di Cristo? |
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Quello che hai letto fa parte dell'esperienza di ognuno di noi. "alle" ti suggerisce cosa saggia, non devi sentirti in colpa di nulla, e non devi neanche prendertela con noi per ciò che hai letto, anche perché nessuno ha parlato di perfezione.
Se conosci Gesù, sai che ti ama anche così imperfetto come sei, e di questo é giusto testimoniare.
Personalmente ho avuto esperienze di persone che erano loro a chiedermi come facevo ad essere così calmo e serio. Sul posto di lavoro, soprattutto con i miei colleghi, mi capita di sentirmi dire:
- "ma tu sei un santo!"
E questo me lo dicono con sincera stima.
E perché mi dicono questo?
Non mi sentono mai bestemmiare, non faccio mai commenti osé sulle colleghe di lavoro, io personalmente non ho mai fumato, non ho mai bevuto, ho avuto una sola donna.... Questo é il mio comportamento naturale, mi viene spontaneo essere così. Grazie a questa mia attitudine, quando parlo di Dio con loro mi ascoltano volentieri. E se un mio collega gli capita di imprecare, mi guarda e mi chiede scusa. Poi io gli dico che eventualmente deve chiedere scusa a Dio non a me, inquanto ha usato il Suo nome non il mio.
Poi però, i miei difetti pure io li ho, mi capita di sbagliare, mi capita di arrabbiarmi quando il lavoro non viene eseguito come chiesto... Quindi assolutamente non si parla di perfezione, ma di un corretto comportamento che sappia distinguersi dall'arroganza, dalla provocazione che di sovente, soprattutto sul posto di lavoro, si incontra.
Ma stai certo che se hai sinceramente dato la tua vita a Gesù, chi ti sta vicino si accorge che in te c'é quel qualche cosa in più che ti distingue, vede in té qualche cosa che loro non hanno, e finiranno loro nel chiederti cosa in te fa la differenza.
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Anne
Membro familiare
se non hai una buona parola non dirla
Posts: 3308
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Quote:| Il vostro modo di parlare implica il raggiungimento di uno stato di santità praticamente perfetto. Siete proprio perfetti? |
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Magari! Non lo sono per nulla. D'altronde a volte proprio questa accettazione è la più grande testimonianza. Lo sbagliare ci rende umani agli occhi degli altri. E' bello poter dire: "non sono meglio di te, non merito la salvezza più di te". E poi spiegare perchè ho tanto bisogno della salvezza.
E' bello anche che gli altri vedano che non essendo perfetti stiamo facendo un processo di miglioramento che ci porterà a essere sempre più simili a Cristo. Mi spiego: se un mio parente sa che io di natura sono iraconda e poi man mano vede come riesco a controllarmi sempre di più, pur cadendo di tanto in tanto, vedrà l'opera dello Spirito Santo in me: più evangelizzazione di così! 
Tu che sei imperfetto, come me, non puoi annunciare il vangelo...DEVI farlo!  Ma l'evangelizzazione è prima di tutto santificare la propria vita. E poi annunciare.
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Matt
Simpatizzante
Grazie Gesù
Posts: 37
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Che bellooo!! 
La trovo una bellissima cosa incoraggiarci su queste cose perchè è ciò a cui siamo stati chiamati e per cui siamo ancora su questa terra..
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Loggato |
Hallelujah, your love makes me sing
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danitek
Membro familiare
Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manchera'
Posts: 980
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D'accordissimo con voi, cari fratelli...
Il comportamento e' la prima nostra testimonianza...pero' io credo che debba essere accompagnato anche da parole.
Perche' il nostro comportamento, che ha per fine l'avvicinamento alla totale santita', potrebbe essere interpretato come una semplice scelta di una vita vissuta secondo valori morali (scelta che anche diversi atei hanno fatto).
Invece secondo me e' importantissimo che le persone che stanno intorno a noi si rendano conto che quella condotta di vita e' dettata dal fatto che abbiamo conosciuto il Signore, e dalla nostra voglia di fare cio' che e' piu' giusto per Lui.
Per questo secondo me e' importante anche parlare, perche' credo che il comportamento sia un requisito NECESSARIO, ma da solo non sufficiente per evangelizzare.
Questo e' cio che personalmente penso 
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| « Ultima modifica: 12.03.2007 alle ore 12:58:02 by danitek » |
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...cercate il regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sara' sopraggiunto
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