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Uomo, donna, marito e moglie (letto 19 volte) |
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salvo49
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Vorrei condividere con chi ne ha volontà alcune riflessioni in merito al soggetto, viste le derive sociali che diventano sempre più gravi e perniciose. Che sia chiaro, sono mie riflessioni e quindi ognuno è libero di pensare diversamente. Le mie riflessioni non nascono da argomentazioni o pensieri dettati dai miei convincimenti ma traggono spunto da ciò che è scritto nella bibbia. Ovviamente sono valide solo per chi ritiene che Iddio abbia fatto ogni cosa buona e per chi riconosce nelle scritture l'origine in Dio, come ebbe a dire Paolo in 2 Tim. 3/16: Tutta la scrittura è divinamente inspirata, ed utile ad insegnare, ad arguire, a correggere, ad ammaestrare in giustizia". Vengo al dunque. L’intento di questa riflessione è semplicemente di addentrarci in questo mondo delle umane relazioni fra i due sessi, per vedere se possibile scoprire qualcosa in più. Noi crediamo di sapere tante cose e in parte è anche vero, per via delle scritture ma quando arriva il momento di mettere in pratica la legge di Dio troviamo molte resistenze. Proviamo a cominciare dal principio e, passo passo seguire il procedimento di Dio in merito all’argomento che trattiamo. Dunque, Iddio disse: “facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza e, abbia la signoria sopra i pesci del mare, sopra gli uccelli del cielo, e sopra le bestie, e sopra tutta la terra, e sopra ogni rettile che serpe sopra tutta la terra. Iddio dunque creò l’uomo alla sua immagine; Egli lo creò all’immagine di Dio; Egli li creò maschio e femmina”. (Gen. 1/26-27) In questi ultimi versi Iddio pone i confini dell’autorità dell’uomo sulla terra. Stabilisce che l’uomo da Lui creato non ha altra autorità al di fuori di questo. Lui non ha creato altro che un uomo e una donna, un maschio e una femmina; il resto non gli appartiene ma è conseguenza delle future scelte degli uomini. Dopo aver predisposto il giardino di Eden vi pose l’uomo. I tempi della creazione che Iddio fece non ci è dato quantificarli né stabilirli con certezza assoluta, tranne che, ciò che noi sappiamo è che Lui ha fatto ogni cosa buona e bella a suo tempo, così come ci ricorda Ecc.3/11, oltre a quello che possiamo leggere nei primi capitoli di Genesi. A scanso di equivoci ricordo che in Genesi 5/2 viene dichiarato che Egli li creò maschio e femmina, li benedisse e pose loro nome UOMO, nel giorno in cui furono creati. Inutile ricordare a chi è volontariamente sordo che solo ciò che è stato stabilito da Dio è fermo, stabile per sempre e non è soggetto a variazioni ma, come è scritto in Eccl 7/29: “Sol ecco ciò che io ho trovato: che Iddio ha fatto l'uomo diritto; ma gli uomini hanno ricercati molti discorsi”. Da questi ragionamenti sono nate tante conclusioni divergenti dal piano di Dio, pertanto per Lui inaccettabili. I molti ragionamenti nascono nel cuore di chi alberga dei dubbi sulla veridicità della parola di Dio, e quindi argomentando all’infinito, traggono conclusioni interessate e contrari alla legge di Dio, allontanandosi sempre più dalla verità per proprio comodo. Certo, non ci sono fulmini e saette da parte di Dio ma la promessa della morte eterna che, detta cosa ad alcuni può apparire anche positiva, perché concludendo dirà che una volta morti tutto finisce e quindi perché ubbidire e privarsi dei piaceri della vita? La presenza di Dio spaventa anche Satana, in quanto conoscendo la verità trema, come dice Giacomo: “Tu credi che Iddio è un solo; e fai bene; i demoni lo credono anch'essi, e tremano”, perché conoscono che cosa vuol dire “morte”. Ma tu, uomo, non potrai sapere fino a quel giorno che cosa significa e quindi ti glori contro Dio, facendo volutamente ciò che sai bene gli dispiace. Fatte queste considerazioni passiamo al soggetto che stiamo trattando. continua-----
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salvo49
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Non abbiamo informazioni del tempo che trascorse dal giorno della creazione dell’uomo e della donna prima del peccato. Di quel tempo nulla sappiamo. Noi siamo portati a conoscenza di ciò che avvenne dopo il divieto che Iddio diede ad Adamo. Prima di creare la donna veniamo informati che sulla terra e in tutta la creazione non fu trovato un aiuto convenevole per Adamo. Allora, leggiamo, che Iddio fece cadere un sonno profondo su Adamo e presa una costola di esso ne fabbricò una donna e Lui la menò ad Adamo. Adamo vedendola disse: “Questa volta pure, ecco, ossa delle mie ossa e carne della mia carne; costei sarà chiamata femmina d’uomo perché è da lui che è stata tratta”. Non sono necessari giri di parole, l’uomo e la donna sono una stessa cosa, cioè UOMO. Ciò che però, dal giorno del peccato in poi risulta è che il maschio diventa femmina e viceversa. Abbominazioni davanti a Dio pervertire il ruoli assegnati da Dio perché tale comportamento è chiaramente da Lui considerato orgoglio, superbia nei suoi confronti. Chi sei tu uomo che ti senti in diritto di contraddire il Creatore? Ti senti tu superiore a Lui? Ora, la prima cosa che Adamo vide quando Iddio gli portò la donna fu che essa era ossa delle sue ossa e carne della sua carne. Non viene raccontato che Eva fu descritta come un angelo, né che era di una bellezza straordinaria. La vanità non era ancora entrata nel cuore dell’uomo, per cui ciò che era importante era che la donna fosse della sua stessa natura. Non ci viene narrato che vi fosse alcun antagonismo fra i due, anzi, rileviamo che Eva, quando fu sedotta dal serpente, non chiese nulla a suo marito ma agì autonomamente. Totale libertà pur essendo stata creata dopo. Chi viene dopo è sempre un passo indietro da chi è venuto prima. Col sopraggiungere le peccato le cose cambiarono perché il decreto di Dio per quanto concerne il futuro dell’uomo Adamo fu: “Poichè tu hai atteso alla voce della tua moglie, ed hai mangiato del frutto dell'albero, del quale io ti avevo dato questo comandamento: Non mangiarne: la terra sarà maledetta per cagione tua; tu mangerai del frutto di essa con affanno, tutti i giorni della tua vita. Ed ella ti produrrà spine e triboli; e tu mangerai l'erba de' campi. Tu mangerai il pane col sudore del tuo volto, fin che tu ritorni in terra; perché tu ne sii stato tolto; poiché tu sei polvere, tu ritornerai altresì in polvere”. Il provvedimento di Dio nei confronti della donna fu:” Io accrescerò grandemente i dolori del tuo parto e della tua gravidanza; tu partorirai figliuoli con dolori, e i tuoi desideri dipenderanno dal tuo marito, ed egli signoreggerà sopra te”. L’ambito in cui i due avrebbero dovuto operare fu così stabilito da Dio. Ciò per molti è motivo di discussione è la posizione della donna nella nostra società. Tutto dipende dal marito, ovvero da quanto il marito ami la propria moglie, visto che è dall’uomo che deve dipendere per i suoi desideri. E’ chiaro che l’amore in questione non è di natura sessuale, perché quello non è in se amore ma sessualità. In Prov 31/10 troviamo un’espressione significativa in merito al rapporto marito e moglie: “Chi troverà una donna di valore? Il prezzo di essa avanza di gran lunga quello delle perle. Il cuor del suo marito si fida in lei; Ed egli non avrà giammai mancamento di veste. Ella gli fa del bene, e non del male, tutto il tempo della sua vita”. Quanto citato è di una bellezza infinita e descrive bene il vero rapporto fra marito e moglie. Le frasi “Il cuor del suo marito si fida in lei” e, “Ella gli fa del bene, e non del male, tutto il tempo della sua vita”, la dicono lunga circa i rapporti umani spesso malati perché manca la fiducia di lui e l’onestà di lei. Una donna di valore non può essere trovata fra le bellezze mozzafiato, perché la vanità è esigente e una volta sposata finisce l’onestà verso il marito, per le ragioni per cui lei voglia essere attraente fuori di casa sua; in ogni caso avendo sguardi languidi, facendo occhiolino ad altri, mettendo in mostra se stessa davanti agli occhi di altri dimostra infedeltà al marito, quindi cessa quel: “ella gli fa del bene e non del male tutto il tempo della sua vita. La puntualizzazione che ella gli farà del bene e non del male pone dei paletti ben precisi. Se tu, moglie hai deciso che il tuo marito è colui con il quale vivere la tua vita terrena, non vi è ragione di guardare altrove. se c'è interesse allora proseguirò
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salvo49
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Mentre aspetterò per vedere se è utile proseguire, vorrei ricordare che qui sul forum ho letto ma non ricordo dove che Iddio è maschilista, che la scrittura e stata scritta da maschi e quindi è ovvio spesso il comportamento maschilista di certi personaggi. Ovviamente io dissento nella maniera più assoluta perché non ritengo giusto addossare a Dio le colpe degli uomini. Una cosa è certa che, stando alla cronologia delle scritture, il comandamento di Dio del non mangiare del frutto fu dato all'uomo, quando la donna non era stata creata; quindi fu Adamo ad istruire Eva circa il divieto. Il primo responsabile davanti a Dio è l'uomo seguendo l'ordine della creazione.
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