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Dottrina, storia ed esegesi biblica (partecipazione riservata a chi si identifica con i punti di fede di evangelici.net) >> Il greco del N.T. e della LXX >> L’articolo
(Messaggio iniziato da: New il 30.12.2009 alle ore 12:13:46)

Titolo: L’articolo
Post di New il 30.12.2009 alle ore 12:13:46
Questo copia e incolla fa parte di un Corso di Greco Biblico che è stato fatto nella nostra Chiesa da un professore credente, lo propongo perché a mio avviso aiuta a capire tanti passi biblici (se dovesse esserci già la discussione sull'articolo, chiedo per favore di spostare là questo scritto).

L’uso dell’articolo greco


Esso indica sempre qualcosa di preciso e determinato nella mente dello scrittore.
Così in Mt.5:1: “Gesù  salì sul monte (in greco: eis tò oros)”. Poichè “monte” è preceduto dall’articolo “tò” (infatti non è scritto: “su un monte”, ma “sul monte”) vuol dire che non si tratta di un monte qualsiasi, ma di un monte ben determinato e conosciuto dall’Autore che scrive. Forse si tratta di un’allusione al monte Sinai, dove Mosè ricevette la Legge. Gesù, per Matteo,  sarebbe il nuovo Mosè, che dà la nuova Legge: “Voi avete udito che fu detto…ma Io vi dico”( Mt.5:21-22; 27-28;31-32;33-34;43-44).

Altri esempi
Quando il termine “Kyrios” (Signore) è preceduto dall’articolo (ò Kyrios), si riferisce sempre a Gesù; mentre “Kyrios” senza l’articolo si riferisce a Dio (Signore), alla Divinità in generale ed è la traduzione dell’ebraico “Adòn” (Signore), termine apposto al tetragramma impronunciabile del nome divino: J H W H (Es.3:14).
Fil.2:11: “Ogni lingua confessi che Gesù è Signore (Kyrios è senza articolo)” cioè “Dio”.
1 Cor.12:3: “Nessuno può dire Gesù è Signore (senza articolo: cioè Dio) se non per lo Spirito (in greco: “kai oudèis dùnatai eipèin Kyrion Iesoùn”).

L’omissione dell’articolo pone enfasi sulla natura della persona e della cosa.
“O’ Theòs” (Dio) con l’articolo esprime sempre Iddio Padre, “Theòs” senza articolo designa la Divinità (Padre, Figlio e Spirito Santo).

Esempio:
1 Cor.1:1 “Paolo, chiamato apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio(dià thelèmatos Theoù)…alla Chiesa di Dio (tè ekklesìa tou Theoù) che è in Corinto”. La chiamata di Paolo all’apostolato è per la volontà del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, mentre la chiesa è del Padre.  La Chiesa (in greco: Ekklesìa, da “ek-kalèo= chiamata fuori da…”) è la Sposa chiamata dal Padre e che il Padre vuole dare al suo Figlio.

Inoltre in greco il soggetto della proposizione ha sempre l’articolo, mentre il predicato ne è privo:
Gv.1.1 dice: “Kai Theòs èn ò Logos” (= e la Parola era Dio): non si può tradurre: E Dio era la Parola e neanche come fanno i Testimoni di Geova: E la Parola era un Dio, anche perché nel greco biblico l’articolo indeterminato “un” si esprime con “tìs” o anche col numerale “èis”:
•Fil.2:1 “Se c’è una (tis) consolazione in Cristo”
•Mt. 8:19: “Uno (èis) scriba (grammatèus) disse: Maestro, ti seguirò”.

Altri esempi in cui il soggetto ha l’articolo e il predicato ne è privo:
Gv.1:20: “Ouk eimì ò Xristòs”:molti traducono: “Io non sono il Cristo”, ma la vera traduzione è : “Il Cristo (soggetto) non sono io (predicato nominale)”.
Così anche in Gv. 14:6: “Egò eimì è odòs kai è alètheia kai è zoè”: solitamente si traduce: “Io sono la Via e la Verità e la Vita”, ma la vera traduzione è : “La Via e la Verità e la Vita sono (solo) Io”, perché “Via, Verità e Vita” sono soggetti e non predicati.
Mt.5:12: “Ymèis este tò alas tes ghes”: solitamente è reso con : “Voi siete il sale della terra” quando invece andrebbe tradotto “il sale della terra siete (solo) voi”. Da notare l’enfasi che si fa sul predicato nominale e non tanto sul soggetto della frase.

Ancora in merito all’uso dell’articolo in greco:
•“è Charis” (con l’articolo) è la Grazia: l’amore gratuito e immeritato di Dio verso l’uomo l’opera gratuita della salvezza da parte di Dio, cioè quello che Dio ha fatto per l’uomo (Ef.2:7)
•“Charis”(senza articolo) esprime la gratuità della salvezza, cioè il modo di essere salvati senza le opere della Legge, gratis
•“ò Nomos” (con l’articolo) è sempre la Legge mosaica (la Torah)
•“Nomos” (senza articolo) è la legge naturale (Rom.6:14).

La ripetizione dell’articolo distingue sempre due concetti diversi:
così in 1 Tess.1:7 “Nella Macedonia e nella Acaia” (indica che sono due province distinte).
La mancata ripetizione dell’articolo fonde in uno i due concetti:
così in Ef.5:5 “Nel regno di Cristo e Dio” : “en tè basilèia tou Xristou kai Theou”, cioè “nel regno di Cristo e Dio” (cioè Cristo è Dio); non dice “e di Dio (kai tou Theou)”, infatti manca l’articolo “tou”, perché se ci fosse, si tratterebbe del Padre.
Così pure in Tito 2:13 abbiamo: “aspettando l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo” (tou Theou kai sotèros Iesou Xristou). L’implicazione è che il nostro Salvatore è Dio.

A volte l’articolo viene usato per esprimere il vocativo (al posto del solito “omega” :”O Theòfile” Lc.1:1) , come ad es:
•Rom.8:15; Mc.14:36 “Abba ò Patèr” =Abba, o Padre!
•Gv. 20:28 “ O Kyrios mou, ò Theòs mou” = O Signore mio, o Dio mio!


Titolo: Re: L’articolo
Post di andreiu il 31.12.2009 alle ore 06:40:54
Caro New,
credo che sia interessante per tutti gli uteni un "collage" dei vari corsi che sono stati tenuti nella vostra assemblea partendo però dall'inizio.

Magari potrò quando occorre integrare con qualche altra info.

Per quanto concerne l'articolo sono d'accordo su tutto. Basti considerare che su Gv 1:1 ci sono stati tanti studiosi come Colwell e Harner che si sono avvicendati per confermare la correttezza della traduzione tradizionale.

In privato mi daresti anche le coordinate del professore che vi ha fatto il corso ed il suo curriculum?

Grazie

:-)