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   Cose turche e media italiani
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   Autore  Topic: Cose turche e media italiani  (letto 1653 volte)
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Cose turche e media italiani
« Data del Post: 19.04.2007 alle ore 17:49:53 »
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"Turchia, attacco contro i cristiani: strage nella casa editrice della Bibbia". È la triste notizia che ieri compariva in tutti i telegiornali e oggi riempie le pagine dei quotidiani.

Servizi dei telegiornali, analisi, approfondimenti, programmi dedicati al fatto hanno caratterizzato la programmazione televisiva. Tra gli ospiti, ovviamente, giornalisti, gli immancabili politici (per i risvolti di competenza) e qualche sacerdote; sui giornali oggi campeggiano le dichiarazioni di vescovi e influenti personaggi della curia.o

Un dettaglio viene trascurato: come riporta quasi solo il Corriere, "L'editore Zirve" era "gestito da protestanti presbiteriani", e presbiteriane erano le quattro vittime. Era una casa editrice evangelica, quindi. E i martiri stavolta sono cristiani evangelici.

È chiaro: di fronte alla persecuzione non esiste denominazione che tenga, e un evangelico soffre quanto un cattolico: vale in Turchia come in Cina, in Iran, in Nigeria, alle Maldive, nelle Filippine, in Arabia Saudita, in Corea del nord, come in tutti gli altri numerosi paesi che non riconoscono la libertà di confessione religiosa, e di cui proprio in questi giorni Porte Aperte ci rammenta con l'annuale mappa di "dove la fede costa di più".

Ciò che turba sul piano comunicativo, però, è questa tacita, implicita, forse inconscia conventio ad excludendum da parte dei media nella civilissima Italia. Non potendo usare, per una volta, "cattolico" come sinonimo di "cristiano", i media si sono chiusi in imbarazzato silenzio. Ieri in tv nemmeno un ospite, un rappresentante del mondo evangelico; oggi sui giornali neanche una dichiarazione, un intervento da parte di qualche realtà legata alla confessione religiosa delle vittime. Nessuno si è preso la briga di chiederci - eppure gli esponenti e le associazioni di rilievo non mancano, da Porte Aperte, all'Alleanza evangelica - cosa pensiamo, quanti siamo, quanti missionari abbiamo, quanto è numerosa la chiesa perseguitata, se abbiamo contatti diretti con le zone di crisi.

Per una volta si poteva parlare di evangelici in positivo, senza descriverli come sette segrete con riti strani, senza enfatizzare le tendenze dottrinali estreme di certe chiese o le pratiche folkoristiche di altre.

Per una volta si poteva parlare di evangelici come cristiani a tutti gli effetti, missioni che portano la buona notizia di Cristo in zone difficili, persone che rischiano la vita, chiese che vivono in semplicità il messaggio del vangelo. Si poteva dare un quadro rassicurante, sereno, addirittura normale di una realtà cristiana (eh sì, cara Rai, cara Mediaset, caro Corriere: siamo cristiani, anche se preferite non ricordarlo) che per gli italiani è ancora una grande sconosciuta. Occasione persa.

Non è stata, probabilmente, malafede: sarebbe un insulto alla memoria di chi è stato ucciso e alla presenza di chi ancora c'è, e un cristiano - anche solo nominale - non può arrivare a tanto. No, non è malafede: si tratta - purtroppo - solamente di tanta, tanta, tanta ignoranza.
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #1 Data del Post: 19.04.2007 alle ore 19:02:50 »
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su Libero un trafiletto all'interno di uno degli articoli dedicati all'argomento espone brevemente le attività dei missionari presbiteriani. Anche il secondo articolo dedicato all'argomento, che è di commento e parla tra l'altro dei martiri in Turchia, cita sia ortodossi che protestanti.  Ciao
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #2 Data del Post: 19.04.2007 alle ore 23:19:36 »
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C' è un imbarazzo a parlare di fatti del genere in casa turca per il semplice motivo che l' europa massonica e bancaria vuole portarsi a casa questo paese a tutti i costi, passando sopra sull' intolleranza regnante in quel paese verso ciò che non è Islam, sullo scarso rispetto dei diritti umani, sulla disparità delle donne e chiudendo frettolosamente i conti in sospesi con la storia , ossia il genocidio di due milioni di Armeni (cristiani).
Più che ignoranza sul ruolo degli evangelici nel mondo, mi sembra di vedere cinico opportunismo massonico.
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #3 Data del Post: 20.04.2007 alle ore 10:55:11 »
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on 19.04.2007 alle ore 23:19:36, yatirisgreen wrote:
C' è un imbarazzo a parlare di fatti del genere in casa turca per il semplice motivo che l' europa massonica e bancaria vuole portarsi a casa questo paese a tutti i costi, passando sopra sull' intolleranza regnante in quel paese verso ciò che non è Islam, sullo scarso rispetto dei diritti umani, sulla disparità delle donne e chiudendo frettolosamente i conti in sospesi con la storia , ossia il genocidio di due milioni di Armeni (cristiani).
Più che ignoranza sul ruolo degli evangelici nel mondo, mi sembra di vedere cinico opportunismo massonico.

 
C'è anche un enorme gap culturale che colpisce il nostro Paese, pesantemente condizionato mentalmente, socialmente e culturalmente dalla Controriforma. In Italia cè un solo cristianesimo possibile, quello cattolico. Le altre confessioni cristiane sono degne di nota solo quando c'è qualcosa di negativo di cui parlare. E' una questione che viene da lontano e non riguarda solo l'attuale tragedia.
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #4 Data del Post: 20.04.2007 alle ore 11:32:46 »
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indubbiamente .......
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #5 Data del Post: 20.04.2007 alle ore 11:47:04 »
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on 20.04.2007 alle ore 10:55:11, Giamba wrote:

 
C'è anche un enorme gap culturale che colpisce il nostro Paese, pesantemente condizionato mentalmente, socialmente e culturalmente dalla Controriforma. In Italia cè un solo cristianesimo possibile, quello cattolico. Le altre confessioni cristiane sono degne di nota solo quando c'è qualcosa di negativo di cui parlare. E' una questione che viene da lontano e non riguarda solo l'attuale tragedia.

 
Concordo in pieno!
basta guardare il polverone alzato dal prete ucciso sempre in Turchia e il poco che è stato detto dei presbiteriani.
 
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #6 Data del Post: 20.04.2007 alle ore 12:18:02 »
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on 19.04.2007 alle ore 17:49:53, Server_Notizie wrote:
Non è stata, probabilmente, malafede: sarebbe un insulto alla memoria di chi è stato ucciso e alla presenza di chi ancora c'è, e un cristiano - anche solo nominale - non può arrivare a tanto. No, non è malafede: si tratta - purtroppo - solamente di tanta, tanta, tanta ignoranza.

Sicuramente c'è molta ignoranza ingiustificata fra i media, e già questo rende difficile fare un approfondimento tematico sulla questione. Ma l'ignoranza è dovuta anche ad un'impostazione culturale - leggi: anomalia - del giornalismo italiano che rifiuta la specializzazione del giornalista, che per una regola non scritta deve saper trattare un po' di tutto e molto di nulla. Questa anomalia produce inviati di guerra che un mese dopo parlano di gossip, tre mesi dopo commentano i mondiali di calcio, per poi condurre un reality. Nessuno è specializzato in un settore e di conseguenza nessuno sarebbe in grado di condurre decentemente un approfondimento sulla persecuzione delle chiese protestanti in Medio Oriente e in Nord Africa.
 
Tuttavia non escludo la malafede, e qui, a mio avviso più che nell'ignoranza, entra il pesante retaggio della Controriforma. C'è una precisa scelta consapevole nell'ignorare la vicenda turca e preferire invece l'accurato resoconto del compleanno del papa. Non è conveniente portare a conoscenza del pubblico l'opera missionaria non cattolica, che guarda caso è la più attiva ed efficace.
« Ultima modifica: 20.04.2007 alle ore 12:19:37 by Andrew916 » Loggato

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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #7 Data del Post: 20.04.2007 alle ore 14:05:16 »
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Ma poverini, che siamo noi!
Ce l'hanno proprio tutti con noi! Che mondaccio, che mondaccio.
" Gesù vieni presto, portaci via da quaesto regno di Satana. "
Tutta colpa dei media, della stampa, della televisione, dei preti e dei sacerdoti. Un vero agglomerato di briganti.
E poi, la controriforma di 500 anni fa, la controriforma, la controriforma.  Un vero colpo basso al progresso dell'evangelo, una vera e propria sconfitta di Dio.
 
Ma dico,  noi evangelici non abbiamo colpe?
Siamo più frantumati di un sasso sotto un comressore stradale, non ci guardiamo a vicenda, ci odiamo a vicenda, ci si divide solo per questioni etichettistiche, facciamo il possibile per non esistere e per non farci scorgere. Ognuno predica il prprio evangelo con in comune con gli altri, solo la facciata. Ogni pastore ha i propri progetti di evangelizzazione planetaria infischiandosene però di quelli degli altri.  
Le chiese storiche sono inginocchiate al papa e sono in fase di autoestinzione.
Ecc. ecc.
Io credo che abbiamo solo bisogno di una salatissima autocritica.
 
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #8 Data del Post: 20.04.2007 alle ore 15:35:03 »
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on 20.04.2007 alle ore 14:05:16, madstar wrote:
Ma poverini, che siamo noi!
Ce l'hanno proprio tutti con noi! Che mondaccio, che mondaccio.
" Gesù vieni presto, portaci via da quaesto regno di Satana. "
Tutta colpa dei media, della stampa, della televisione, dei preti e dei sacerdoti. Un vero agglomerato di briganti.
E poi, la controriforma di 500 anni fa, la controriforma, la controriforma.  Un vero colpo basso al progresso dell'evangelo, una vera e propria sconfitta di Dio.
 
Ma dico,  noi evangelici non abbiamo colpe?
Siamo più frantumati di un sasso sotto un comressore stradale, non ci guardiamo a vicenda, ci odiamo a vicenda, ci si divide solo per questioni etichettistiche, facciamo il possibile per non esistere e per non farci scorgere. Ognuno predica il prprio evangelo con in comune con gli altri, solo la facciata. Ogni pastore ha i propri progetti di evangelizzazione planetaria infischiandosene però di quelli degli altri.  
Le chiese storiche sono inginocchiate al papa e sono in fase di autoestinzione.
Ecc. ecc.
Io credo che abbiamo solo bisogno di una salatissima autocritica.

 
La Controriforma non è un Concilio di 500 anni fa e basta, è un modo di pensare che ha plasmato una nazione. Il fatto che ogni traccia di protestantesimo e di Bibbia siano state per 500 anni inesistenti nel nostro Paese ha lasciato segni profondi nella cultura e mentalità italiana, non serve essere dei sociologi o degli storici per capire questo. Ed uno di questi segni è il fatto che gli evangelici siano considerati una sorta di alieni. Dio mio, ma come sarà mai possibile definirsi cristiani senza credere al papa?! Non l'hai mai sentito dire? Io si! Quanto all'autocritica (la tua mi sembrava critica e basta) è certamente opportuna e necessaria, ma ciò non toglie che quando è ora di additare precise responsabilità è giusto farlo. Se hai letto gli altri editoriali di Paolo Jugovac saprai certamente che non è uno che risparmia l'autocritica quando serve, ma ciò non toglie che l'ignoranza e la mala fede verso gli evangelici da parte dei media ed a volte anche delle Istituzioni esistano eccome! Molte delle cose che dici sono vere, ma non ci sono esempi solo negativi, ci sono anche importanti segnali nel senso dell'aggregazione e della testimonianza comune, come il sito su cui stiamo scrivendo ad esempio!
« Ultima modifica: 20.04.2007 alle ore 15:41:58 by Giamba » Loggato

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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #9 Data del Post: 20.04.2007 alle ore 22:30:02 »
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Vero...Ricordiamo che i turchi glissano ancora oggi sul genocidio armeno (Oltre 1,5 milioni di persone tra cui molti bambini). Turchia fuori dall'Europa se non risolve i problemi interni e se continua a non riconoscere i propri errori...Un''ultima cosa: il mediavideo (che ha definito tempo fa Kakà come "il grande calciatore cattolico evangelico) oggi ha titolato a pag.103: "Cattolici uccisi: torturati prima di essere giustiziati"...
 
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #10 Data del Post: 20.04.2007 alle ore 23:10:07 »
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boh... forse bisognerebbe farsi conoscere più accuratamente... le confessioni cristiane non cattoliche in Italia sono in minoranza... e sinceramente io non trovo informazione chiara per i non pratici... tanto è vero che io mi sono iscritta qui per saperne di più  Risata
 
però vedo che nessuno ha notato il mio intervento... dopotutto ho citato due articoli scritti da cattolici... forse c'è più gusto nel sentirsi ostracizzati che nel gioire quando un po' di informazione qualcuno tenta di farla?
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #11 Data del Post: 21.04.2007 alle ore 11:53:25 »
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19/04/2007 10:40
Pastore protestante: la laica Turchia smetta di prenderci in giro
Il religioso cristiano dice ad AsiaNews che gli arresti di cinque giovani, accusati della strage di Malatya, e le grida contro lo scandalo della violenza nascondono la realtà della situazione di un Paese islamico dove manca la libertà religiosa e si diffondono false accuse contro i fedeli di Gesù.
 
Ankara (AsiaNews) – Cinque giovani arrestati per l’uccisione di ieri dei tre impiegati della casa editrice cristiana Zirve di Malatya. Poco più che ragazzi, come lo erano gli assassini di don Andrea Santoro e del giornalista, cristiano, Hrant Dink, ai quali sembrano state trovate farneticanti dichiarazioni religiose. Finiscono qui le notizie di oggi, accompagnate da dichiarazioni - per lo più generiche - di condanna da parte del mondo politico turco.  
 
E’ la situazione che viene denunciata nella riflessione data ad AsiaNews da pastore protestante che vive in Turchia, dove la “laicità” dello Stato vale solo per i cristiani, mentre i media troppo spesso avallano, quando non promuovono, una campagna di disinformazione e diffamazione, Anche in questo caso, appaiono significative le affermazioni, a caldo, del governatore di Malatya, Ibrahim Dasoz, per il quale poteva trattarsi “non di un attacco", ma di uno "scontro interno" alla casa editrice ed i resoconti dei media, dai quali spesso traspare anche la voglia di dare una qualche responsabilità agli uccisi che “distribuivano” Bibbie, attività ritenuta di proselitismo, stigmatizzato come "nemico della Turchia”. Lo stesso ministro per gli affari religiosi, Mehmet Aydin, ha detto tempo fa che coloro che fanno proselitismo "dividono la nazione turca".Questa la dichiarazione del pastore, del quale per evidenti motivi non viene pubblicato il nome.
 
“Ma dove siamo? Sono disgustato da queste atrocità che sembrano ripetersi sempre più con maggiore violenza, proprio in quella che si vanta di essere una nazione laica e democratica a maggiorana musulmana. Ma dove è il rispetto per le differenze, per le minoranze etniche e religiose presenti sul territorio? Ci eravamo quasi abituati al continuo sottofondo di accuse e calunnie di proselitismo, di distribuzione di soldi e di fede, ci eravamo quasi abituati ad essere continuamente bollati come ‘infedeli acchiappa musulmani’, che – poverini – si lasciano da noi plasmare e convincere da una manciata di dollari infilati in una Bibbia. Ma mai avremmo pensato che sarebbero potuti arrivare ad un gesto così atroce come quello di ieri, perpetrato nel nome di quel Dio, oltraggiato da noi cristiani.
 
Come è possibile continuare a credere a queste fandonie? Perché nessuno si è mai messo veramente in ascolto dei convertiti, delle loro tragedie, delle loro fatiche, della loro speranza ritrovata in Cristo morto e risorto per loro? Perché non ci hanno mai chiesto, con sincerità e desiderio di incontro nella fede, qual è il Dio in cui noi crediamo? Vogliono spaventarci, vogliono annientarci, ma questi omicidi rivelano che sono loro ad avere paura, che sono loro che, non avendo motivazioni vere per contrapporsi a noi e mettersi a dialogare e confrontarsi, preferiscono ricorrere alla violenza per azzittirci.
 
Quello di ieri è stato un gesto tremendo: tre impiegati sono stati brutalmente ammazzati sgozzando loro la gola dopo essere stati bendati e legati mani e piedi alle proprie sedie. Ma ancora una volta pare che sia il gesto di cinque fanatici ragazzini universitari fuori di testa, che hanno compiuto questa ferocità per amore di Allah.
 
Ma perché continuiamo a prendere e a prenderci in giro? Ora qui in Turchia nuovamente tutti gridano allo scandalo per questo incubo di odio religioso che continua, ma nessuno ha il coraggio di prendere realmente posizione, di condannare non solo questo odio religioso, ma anche tutti quei mass media che con una subdola, e neppure celata, propaganda continuano ad imbottire in cervello della gente convincendo la gente che i cattivi siamo noi, che vogliamo cancellare la loro identità, cambiare il loro credo, strapparli dalla loro fede nel Dio di Maometto. Ma non è forse il contrario?  Guardiamo i numeri, guardiamo le proporzioni: ci dicono che dai tempi di Ataturk è proibito costruire nuovi luoghi di culto e per questo non siamo autorizzati ad aprire nuove chiese se non dove c’è una presenza di cristiani (stranieri!), ma le moschee crescono come funghi in tutta la Turchia. Ci dicono che, sempre per una legge di Ataturk, non si possono avere corsi di formazione cristiana, seminari e quindi, a quanto pare – visto quello che è successo ieri – strumenti didattici per istruire e formare i nostri cristiani. Ma perché tutti tacciono sui corsi di Corano che vengono istituiti tutte le estati nelle scuole pubbliche per bambini e bambine?
 
Hanno paura delle conversioni, manco fossimo uno stuolo di missionari che battezziamo a tutto spiano: contiamo i nuovi convertiti al cristianesimo, contiamo quanti pastori e religiosi sono presenti sul territorio turco e poi guardiamo quanti imam sono stipendiati mensilmente dallo Stato turco, guardiamo quanti cristiani per motivi di lavoro o di matrimonio passano all’Islam, ci accorgeremmo subito della indebita sproporzione…
 
Se la Turchia vuole essere davvero una repubblica libera, democratica, laica, deve smetterla di prendere in giro e di prenderci in giro. Si impegni piuttosto a tutelare e difendere veramente, fino in fondo, ogni suo cittadino, di più, ogni persona di qualunque etnia, religione o nazione, che si trova sul suo territorio. Ma c’è davvero la volontà a far questo? Chi è che vuol farci odiare questa terra e questa gente che siamo venuti a servire e ad amare e per la quale siamo pronti a dare la vita? Comincino a dirci con tutta onestà chi ci sta dietro agli omicidi che da poco più di un anno devastano la nazione turca, altrimenti: dopo don Andrea Santoro, Hrant Dink, i nostri tre impiegati presbiteriani, di chi è il turno?
 
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #12 Data del Post: 28.04.2007 alle ore 10:50:40 »
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on 20.04.2007 alle ore 14:05:16, madstar wrote:
Ma poverini, che siamo noi!
Ce l'hanno proprio tutti con noi! Che mondaccio, che mondaccio.
" Gesù vieni presto, portaci via da quaesto regno di Satana. "
Tutta colpa dei media, della stampa, della televisione, dei preti e dei sacerdoti. Un vero agglomerato di briganti.
E poi, la controriforma di 500 anni fa, la controriforma, la controriforma.  Un vero colpo basso al progresso dell'evangelo, una vera e propria sconfitta di Dio.
 
Ma dico,  noi evangelici non abbiamo colpe?
Siamo più frantumati di un sasso sotto un comressore stradale, non ci guardiamo a vicenda, ci odiamo a vicenda, ci si divide solo per questioni etichettistiche, facciamo il possibile per non esistere e per non farci scorgere. Ognuno predica il prprio evangelo con in comune con gli altri, solo la facciata. Ogni pastore ha i propri progetti di evangelizzazione planetaria infischiandosene però di quelli degli altri.  
Le chiese storiche sono inginocchiate al papa e sono in fase di autoestinzione.
Ecc. ecc.
Io credo che abbiamo solo bisogno di una salatissima autocritica.
 

 
madstar
certamente non voglio commentare nè tanto meno entrare nel merito di quello che dici
 
Voglio solo ricordare, per esempio:
 
1. Il testo sopra riportato  da Licht (da  AsiaNews) con l'intervista al pastore, non è di una agenzia cattolica?
 
2.Io, personalmente, ho sentito per la prima volta dal notiziario della Radio Vaticano che gli assassinati erano evangelici.
 
per questo alcune battute, per esempio di Giamba, mi pare giustifichino ampiamente il tuo intervento.
ciao  
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #13 Data del Post: 28.04.2007 alle ore 12:03:01 »
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on 28.04.2007 alle ore 10:50:40, saul wrote:

 
madstar
certamente non voglio commentare nè tanto meno entrare nel merito di quello che dici
 
Voglio solo ricordare, per esempio:
 
1. Il testo sopra riportato  da Licht (da  AsiaNews) con l'intervista al pastore, non è di una agenzia cattolica?
 
2.Io, personalmente, ho sentito per la prima volta dal notiziario della Radio Vaticano che gli assassinati erano evangelici.
 
per questo alcune battute, per esempio di Giamba, mi pare giustifichino ampiamente il tuo intervento.

 
Il problema non è l'informazione cattolica (Asiasnews e pure...Avvenire li leggo con piacere,specie gli editoriali che sono ben fatti!),bensì la presunta "informazione" (pseudo)laica che fa pietà.
 
Giusto per fare un esempio i presuinti laici quali Micromega,manifesto,UAAR,Anticlericale,radicali.it,Unità,gaynews,Riformi sta,... stanno facendo una propaganda per dare l'8 per mille ai valdesi (chi sa perchè proprio Valdesi e non ,che ne so le ADI,Avventisti,Apostolici,....).Ok,fin qui niente di male,ognuno può fare dei suoi soldi ciò che gli pare,solo che ciò che è non per motivi umanitari,bensì....perchè gli stanno sulle scatole i cattolici.E questo sarebbe un pensiero laico di un'"informazione" che si dice per la laicità....
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Re: Cose turche e media italiani
« Rispondi #14 Data del Post: 01.05.2007 alle ore 18:35:50 »
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on 28.04.2007 alle ore 12:03:01, Licht wrote:

 
Il problema non è l'informazione cattolica (Asiasnews e pure...Avvenire li leggo con piacere,specie gli editoriali che sono ben fatti!),bensì la presunta "informazione" (pseudo)laica che fa pietà.
 
Giusto per fare un esempio i presuinti laici quali Micromega,manifesto,UAAR,Anticlericale,radicali.it,Unità,gaynews,Riformi sta,... stanno facendo una propaganda per dare l'8 per mille ai valdesi (chi sa perchè proprio Valdesi e non ,che ne so le ADI,Avventisti,Apostolici,....).Ok,fin qui niente di male,ognuno può fare dei suoi soldi ciò che gli pare,solo che ciò che è non per motivi umanitari,bensì....perchè gli stanno sulle scatole i cattolici.E questo sarebbe un pensiero laico di un'"informazione" che si dice per la laicità....

 
licht
grazie della risposta, anche se aspetto qualche altro commento da altri su quanto ho scritto io
 
rispetto a quanto dici, anch'io leggo le notizie da quelli che tu chiami giustamente i presunti laici:
io li chiamenrei piuttosto i signori contro
( chiedo scusa: leggo avvenire solo saltuariamente...)
 
rispetto l'8 per mille ( che spero sempre sia abolito per tutti) verso i valdesi, non vedo la cosa strana leggendo  la superficialità dell'impostazione della cosa
secondo loro, oltre all'anticattolicesimo,  dato che i valdesi sono più libertari ( con aperture all'omosessualità, ordinazione di pastore, frange teologia liberal ecc ecc), sono gli unici civilmente degni dell'obolo statale
ciao
PS Micromega: hai visto l'ultimo numero del Cardinal  LinguacciaPaolo Flores d'Arcais?
interessantissimo. Inizia con un "Perchè quasi certamente Dio non esiste", passando per " E dal corpo nacque l'anima" e "L'uomo e la scimmia e la petite difference" ecc
tristemente spassoso
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