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   Riforma Radicale del 500
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   Autore  Topic: Riforma Radicale del 500  (letto 922 volte)
fra Sandro Savonarola
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Riforma Radicale del 500
« Data del Post: 11.04.2010 alle ore 21:55:28 »
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ATTACCAMENTO ALLA LETTERA DELLA SCRITTURA;
UNA FORTISSIMA   TENSIONE  ETICA;
L' IDEA DI  CHIESA COME  COMUNITA' DI ELETTI;
LA DIFESA DELLA LIBERTA' DI COSCIENZA;
LA LOTTA PER LA LIBERTA' RELIGIOSA.
 
I Protagonisti furono gli ANABATTISTI , cui molto contribuì ideologicamente l'esperienza del Praghese   Thomas Muentzer;
gli altri protagonisti furono i  MENNONITI,  gli  HUTTERITI,   e gli UNITARI (cosiddetti , questi ultimi,  perchè  Anti Trinitari ).
 
Costoro nel loro insieme, insoddisfatti degli sviluppi della Riforma Tedesca e Svizzera, sentivano con urgenza la necessità di cambiare alle radici la chiesa e la società.   Paradossalmente, proprio essi, che volevano attuare fino in fondo il progetto di   "restaurazione" del cristianesimo originario, si trovarono spesso inconsapevolmente spinti su posizioni, eversive dell' ordine costituito, e critiche della dottrina,  tanto da essere perseguitati in tutta l'Europa, del Cinquecento con eguale ferocia da cattolici e da riformati.
 
Come la chiesa pre-costantiniana esisteva all'interno dell'impero romano, ma rifiutava di conformarsi ai suoi modelli, così la Riforma Radicale immaginava di poter esistere parallelamente alla società del XVI secolo,
ma non al suo interno. Per l'olandese Menno, fondatore dei Mennoniti, la chiesa è  " l'assemblea dei giusti", in tensione con il mondo. Questa nozione della chiesa riprendeva antiche dottrine di movimenti ereticali, (come quello Valdese), e si accordava con l'esperienza Anabattista della persecuzione da parte delle forze dell'Anticristo, impersonate dai  "magistrati" delle città.
La Riforma Radicale era in genere ostile all'uso della  coercizione e rivendicava un atteggiamento di  non-resistenza  al potere. L'Anabattismo  considerava il prestare giuramento, l'uso della forza, e il potere dell'autorità civile delle manifestazioni sataniche. Hutter fornì una giustificazione teologica, richiamandosi all'esempio di Cristo: "Non abbiamo armi, quali spade o moschetti. Vogliamo dimostrare, con le parole e con gli atti, che siamo autentici seguaci di Cristo". All'interno della comunità non c'è posto per la forza fisica.   Infine ad un cristiano non è permesso diventare magistrato.   L'anabattismo manteneva la disciplina nelle proprie comunità mediante  il  "bando" = (scomunica), con il quale si potevano escludere determinati membri dalle comunità anabattiste.
Gli atteggiamenti sociali delle comunità e dei pensatori radicali erano talmente destabilizzanti, che essi   vennero gradualmente estromessi dalle città, obbligati a stabilirsi in campagna, e privati di qualsiasi autorità , politica o sociale.
 
L'Anabattismo applicò integralmente il principio del  "sola Scriptura". Per i Radicali (o fanatici, =Schwaermer), come le qualificava Lutero, quali Thomas Muentzer, ogni individuo aveva il diritto di interpretare la Scrittura a proprio criterio,  sotto la guida dello Spirito santo. Si apriva in tal modo la via all' individualismo, in cui il giudizio privato del singolo surclassava il giudizio collettivo della chiesa.Perciò la Riforma Radicale rifiutò la prassi del battesimo degli infanti, come contraria alla Scrittura, mentre la Riforma Classica o protestante vi rimase affezionata.
Analogamente certe dottrine quali la Trinità e la Divinità di Cristo vennero respinte da alcuni- (Gli Unitari ).
L'assioma della Riforma Radicale (Anabattismo), secondo cui ogni individuo illuminato ha piena autorità di interpretare da sè la Scrittura ( il cosiddetto "libero esame" è connesso con le forme di comunismo, che spesso accompagnavano quel movimento. Tutti gli individui devono essere considerati uguali. Analogamente l'incapacità della Riforma Radicale di
produrre dei teologi di primo piano spiega la  prematura degenerazione del  movimento nel caos ideologico.
 
All'inizio la Riforma Classica di Lutero aveva ammesso  cautamente, che ogni singolo individuo o comunità ha il diritto di stabilire quel che gli altri devono pensare o come devono interpretare la Scrittura. Ma poi Lutero si preoccupò delle conseguenze sociali e politiche di un'idea del genere: la
rivolta dei contadini tedeschi del 1525 convinse più d'uno, tra cui Lutero, che i singoli credenti non sono sempre in grado di interpretare correttamente  la Scrittura, e meno che mai i contadini tedeschi.
« Ultima modifica: 15.04.2010 alle ore 00:43:50 by Michele_48 » Loggato
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