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(Messaggio iniziato da: fra Sandro Savonarola il 01.03.2010 alle ore 10:15:39)

Titolo: Zwingli, il Teologo dello Spirito Santo
Post di fra Sandro Savonarola il 01.03.2010 alle ore 10:15:39
Chiedo ad Asaf, se d'accordo, di unificare i miei post che seguiranno sulla dottrina dello Spirito Santo , secondo Zwingli,
il Riformatore di Zurigo, contemporaneo a Lutero.
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"Lo Spirito è cronologicamente un "prius" e la Scrittura è venuta soltanto in un secondo tempo" E nessun cuore e nessun animo possono comprendere la parola e l'azione di Dio se non  sono illuminati e istruiti da Dio" Lo Spirito santo è lo Spirito  del Padre ed è lo Spirito del Figlio, ed è il vincolo (d'Amore ) tra l'uno e l'altro. Come Spirito creatore vigilava sulla materia ancora informe. Lo Spirito Creatore del Padre, in Cristo e per mezzo di Cristo, diviene Spirito inviato e la Cristologia diventa l'aspetto visibile della Pneumatologia. IL Pneuma (maschile) è lo Spirito Santo (Atti 2:3). La Luce dello Spirito creatore si concentrò in Cristo come in un prisma per irradiarsi poi da lui come "Spirito inviato" agli uomini, il cui fascio di raggi dà luogo allo spettro di una scala di identità spirituali: Pneuma - Luce - Parola - Grazia -
Fede"  Zwingli commenta il passo biblico di Matteo 5:14(voi siete la luce del mondo) con le parole "Questa luce è lo  Spirito di Dio)( Luce è uguale a Parola perchè "la Parola di Dio, che è Dio stesso, illumina tutti gli uomini".
L' UOMO " CARNALE"
Il peccato originale ha prodotto come conseguenza la perdita dello Spirito Santo. Lo Spirito di Dio, per mezzo dei profeti, ha offerto di ristabilire il contatto con il  Pneuma. "Quando Adamo peccò si separò dallo Spirito di Dio": la perdita dello dello Spirito Santo è paragonata da Zwingli a un a grave malattia degradante come la lebbra. Questa espressione *Praest* è molto più forte delle espressioni bibliche di "sudore della fronte" per l'uomo, e di "dolore del parto" per la donna, anzi è persino più grave della stessa morte fisica.- Genesi 8:21 il testo originale ebraico, assai diverso dalla vulgata dice:"La mente e i consigli del cuore umano sono malvagi, fin dalla giovinezza e Zwingli critica la traduzione che ne fa la vulgata:" la mente e il pensiero del cuore umano sono inclinati al male". Zwingli prosegue:"tutto quello che è stato creato ha in Lui, cioè nel Figlio di Dio, la vita, e in nessun altro e Zwingli annuncia l'identicità dello Spirito Santo e di Cristo; inoltre Zwingli sottilinea la continuità fra Spirito Creatore e Spirito inviato. Lo Spirito Santo viene indicato da Zwingli anche coi termini di Verità o Sapienza, al quale competono la provvidenza, la prescienza, la preveggenza (dei profeti) e infine la predestinazione.
CRISTOLOGIA PNEUMATICA
Cristo è il Figlio di Dio testimoniato dallo Spirito, anche nel battesimo ricevuto da Giovanni. Cristo annuncia la venuta e l'azione dello Spirito Santo. Il dogma centrale della Riforma Protestante è la morte espiatoria  vicaria di Cristo. Poichè Dio fra di noi non ha trovato nessuno, la cui giustizia potesse bastare per se stesso, e per gli altri, ha costituito il proprio figlio quale vittima e riscatto per il nostro peccato, affinchè egli, essendo vero uomo e quindi nostro fratello, fosse davanti a Dio e per l'eternità nostra giustificazione e nostra benedizione; essendo egli senza peccato, egli ha preso su di sè tutti i nostri peccati e li ha espiati. Questo è il modo di agire di Dio, pieno di grazia, un messaggio lieto amichevole, una garanzia sicura per l'anima sconsolata: CRISTO è STATO MANDATO, PER ELIMINARE TOTALMENTE LA DISPERAZIONE DELLO spirito CHE NASCE  DALL'INDISCIPLINA DELLA CARNE E PER FORNIRCI UN MODELLO PER LA NOSTRA VITA.
Per tramite di Cristo siamo stati liberati, e ora, sempre per mezzo di Lui, dobbiamo vivere secondo il suo esempio.
La figura di Giovanni il Battista costituisce il punto di transizione fra l'Antico e il Nuovo Testamento. Zwingli lo definisce il più grande dei profeti, ed aggiunge che "egli è stato insediato dallo Spirito santo". Nel Precursore  egli vede lo strumento per il quale lo Spirito Creatore  è stato trasmesso al nuovo patto.: è Giovanni il battista, infatti, che fa diventare operante, in un solo attimo, lo Spirito, inviato riposante in Cristo , che si manifesterà poi al momento in cui Gesù soffia sugli apostoli (Giovanni.20:22) e nell'avvenimento di Pentecoste. -Anche lo spirito di Elisabetta è illuminato e consacrato dallo Spirito Santo (Luca 1:39-56), "perchè nessuno dice : Gesù è il Signore, se non per lo Spirito Santo". apprendiamo ancor più chiaramente che la nascita verginale di Gesù Cristo, concepita da Dio=lo Spirito Santo o Pneuma maschile, poteva soddisfare la giustizia di Dio per tutti i nostri peccati. - Lo Spirito della Creazione, che dimorava in Cristo, si trasforma quindi in Spirito, inviato ai discepoli. Cristo è il figlio testimoniato dal Pneuma, l'incarnazione della Parola di Dio, il quale, mediante la sua Parola e la croce, vuole salvare l'uomo, privo dello Spirito. L'identità del Figlio e del Pneuma è confermata anche dal concetto di "luce" dello Spirito Santo  e dall'affermazione di Gesù:"Io sono la luce del mondo":per questo la citazione che Zwingli fa del Salmo 36:9 deve essere compresa come un riferimento alla Trinità: " In te, o Sgnore , è la fonte della vita, e per la tua luce noi vediamo la luce". Nell'inciso Trinitario di Ebrei 9:14 "...nel sangue di Cristo che, mediante lo Spirito eterno, ha offerto se stesso, puro da ogni colpa, a Dio," - la cui forte affermazione:"Spirito eterno" era sminuita dalla vulgata, che traduceva: "Spirito Santo" - Zwingli indica la prova Biblica fondamentale dell'eternità dello Spirito. Dio, che aveva già comunicato il suo Spirito  all'uomo, mediante il Soffio Creatore di Vita  e che l'aveva rinnovato per mezzo di Cristo al momento dell'effusione  sui discepoli, si è preso cura che il suo Pneuma rimanesse nell'uomo anche dopo l'Ascensione, fino alla fine dei tempi. Dimorare in Cristo è dunque dimorare nello Spirito Santo: perciò non solo Zwingli fa dire al Cristo terreno:" Io e il Padre mandiamo lo Spirito", ma promette anche: "Coloro che dimorano in Cristo hanno lo Spirito, il quale annuncia quel che Dio gradisce e che è per la nostra salvezza".  e Zwingli insiste ancora dicendo che, anche là dove si pecca, "Dio è immediatamente presente con il suo Spirito[...] e là Dio parla per mezzo del suo Spirito [...] e noi udiamo la parola dello Spirito per mezzo degli Evangelisti".  Secondo Zwingli, la stessa confessione dei peccati, è opera dello Spirito Santo.

Titolo: Re: Zwingli, il Teologo dello Spirito Santo
Post di fra Sandro Savonarola il 01.03.2010 alle ore 10:19:57
LO SPIRITO PREVIENIENTE.
"Parola di Dio e rivelazione, Scrittura e Nuovo Testamento sono Spirito Santo.  Anche grazia e fede - quest'ultima come "sola fides" - sono sinonimi di Spirito Santo."
Qui c'è qualcosa di più della nota dottrina della "ispirazione della Sacra scrittura". Il duplice concetto di Logos, prima semplicemente come parola di Dio parlata, e poi come parola incarnata in Cristo, spiega, - non solo come concatenazione logica - la cristologia alla luce della  pneumologia, in Zwingli, e permette così di identificare la Parola di Dio
con lo Spirito Santo. Tre affermazioni di Zwingli ci permettono di dimostrare sufficientemente questa identità. la frase: "La Parola di Dio - che è Dio stesso - illumina tutti gli uomini";  la sua esegesi( di Zwingli) già citata del Salmo 119:89: "La  tua Parola non è altro che Tu stesso;  e una frase della sua introduzione al Commentario, ove afferma
che la sua fede "non fu creata dalle pozzanghere della saggezza umana, ma dalla pioggia dello Spirito divino, che è la Parola di Dio". In una prospettiva di questo genere , il problema dell'ispirazione della Scrittura non si pone neppure. La  Scrittura,   come rivelazione scritta, è spirito Santo localizzato, poichè: "Dio si rivela mediante il  suo stesso Spirito e nulla viene da Lui insegnato senza il suo spirito". All' art. 20 delle Conclusioni del Commentario,  commentando il versetto di II corinzi 3:6 ("IL Nuovo Patto (Testamentum)
non è un Patto di lettere ma di Spirito"), Zwingli afferma :" queste parole, ci insegnano,
che il Testamento dell'Evangelo, è stato scritto nei cuori degli uomini, per mezzo dello Spirito di Dio, e che per mezzo di quello stesso Spirito, agisce  in noi.".
SOLA FIDE  Questo concetto non è identico in Zwingli e Lutero, perchè in Zwingli
è strettamente dipendente dalla nozione di Spirito Santo. "come potremmo noi, che siamo bugiardi, conoscere la verità, se non grazie all'ispirazione del suo Spirito?" Dio , il Pneuma maschile ( che è lo Spirito Santo) [ anche Lutero traduce Atti degli apostoli 2.3 con
"Egli si posò su ciascuno di loro" confronta Giovanni 15:26 e Giovanni 16:13 ] prepara, con
la sua grazia, la via della fede, perchè :" dove è la fede, ivi è anche lo Spirito Santo.".
Questa ulteriore identità di grazia e fede rafforza , secondo Zwingli, anche il principio riformato del "sola fide" :la fede come unica condizione per essere ammessi alla giustificazione, ossia la cancellazione del peccato. PER     ZWINGLI,   LO  SPIRITO  =
= LA   FEDE   SPINGE A FARE BUONE  OPERE.  I Riformatori storici protestanti sono concordi nel "sola fide" come giustificazione istantanea del peccatore che consente al tempo stesso di ristabilire la comunione con Dio, mediante la " renascentia Christi in
homine". " L'albero nuovo e purificato, non potrà da quel momento in poi,, che produrre buoni frutti, come afferma la confessione Augustana all'art. 20: "Perciò questa dottrina della fede[...] è degna di lode, perchè insegna a fare le buone opere, e offre un aiuto, per poter giungere a compiere queste buone opere." Tuttavia , per ZWINGLI, l'uomo "spirituale
DEVE" fare le buone opere,  perchè è stato prescelto da Dio e animato dal Pneuma o
Spirito Santo divino. L'"uomo spirituale, cioè animato dallo Spirito Santo non può far altro che buone opere",; l '"uomo carnale" rimane "mendace", anche nella migliore delle ipotesi. Scrive  ZWINGLI : "Dove è lo Spirito di Dio non possono mancare le buone opere, poichè tanto poco si addicono allo Spirito e alla forza di Dio la pigrizia e l'inoperosità, anzi Dio è opera eternamente operante; lo Spirito di Dio spinge l'uomo a compiere buone opere, e la sua vita  non è altro che una infaticabile opera di Dio".- Il centro del Pensiero riformatore di Zwingli si trova nella  confessine trinitaria, che egli pone sulle labbra di
CRISTO (nell'art.16 delle conclusioni): "chi crede in me , ha già ora lo Spirito di Dio;  Egli
lo purificherà e lo libererà in ogni momento dal peccato, in quanto gli insegnerà a trovar grazia presso Dio per mezzo di me[...]" Dove dunque è la fede, ivi è anche lo Spirito di Dio.
E lo Spirito Santo è il dono più originale di Dio.
LA CHIESA, ORGANO DELLO SPIRITO SANTO
ZWINGLI è il teologo del Pneuma (=Spirito Santo) anche nell'ecclesiologia. L'istituzione della chiesa, non è per lui il corpo mistico di Cristo, ma il principio ordinatore dello Spirito santo. E' la comunità di coloro, che Dio ha eletti, per illuminarli con lo Spirito santo,
fondata ed edificata sull'unica fede nel  signore Gesù Cristo.
Per ottenere lo SPIRITO SANTO,    L'essere umano può SOLO   PREGARE.
L'intera attività pratica della chiesa- LA PREDICAZIONE,   il battesimo, la SANTA CENA,
e perfino il funerale, E'  INTESA A RIOTTENERE LO SPIRITO SANTO

Titolo: Re: Zwingli, il Teologo dello Spirito Santo
Post di fra Sandro Savonarola il 01.03.2010 alle ore 10:23:32
ZWINGLI: LA TRANSUSTANZIAZIONE DEI CREDENTI NELLA PAROLA e nel sacramento della
SANTA   CENA  .   INTRODUZIONE

Nella nuova liturgia della chiesa di Zurigo. Zwingli   introdusse  l'  EPICLESI
( pronuncia epiclési ) CHE E' LA  PREGHIERA   DI  INVOCAZIONE DELLO SPIRITO SANTO
= preghiera di richiesta  del dono e dell'illuminazione dello Spirito santo.
Zwingli ci ricorda  Matteo 6:8 "Il Padre vostro sa le cose  di cui avete bisogno prima che
gliele chiediate".
Zwingli ci esorta alla preghiera scrivendo: " INVOCA IN PREGHIERA LA GRAZIA di Dio         SOPRA DI TE,  AFFINCHE'  EGLI  TI  CONCEDA IL suo   SPIRITO   e la sua mente".
La  preghiera stessa proviene già dallo Spirito Santo, perchè come Zwingli afferma nel
articolo 6 delle "Conclusioni , " appena tu chiami, Egli=Lo spirito Santo dice: eccomi qua!
anzi ti esorta a chiamarlo"; e prosegue:" appena hai creduto, hai anche la certezza della sua grazia e della Salvezza. Lo Spirito di Dio che ha operato in te, non ti consentirà più di restare inoperoso, e ti farà amare le azioni che Dio gradisce; tu, non ascriverai piùa te stesso queste opere, perchè hai compreso, che prima tu non avresti potuto compierle,. e le attribuirai quindi a Dio."
PREDICARE CON LO SPIRITO SANTO
Il predicatore deve essere in possesso del Pneuma, avere il "dono" dello Spirito. Zwingli
spiega Giovanni 20:22, cioè il "soffio" dello spirito da parte di Gesù sui discepoli, con queste parole: "In quanto riceve lo Spirito Santo, perchè nessuno è adatto di per sè a
pascere;  non lo fa quindi da se stesso, ma è Dio che abita in lui e parla per mezzo di lui".
(Si oppone quindi con estrema decisione contro ogni atteggiamento a favore del "libero
spirito" degli Anabattisti, con  i loro predicatori laici di modestissima cultura) dichiarando in riferimento a 1^ Corinzi 12:29: " Non dobbiamo essere tutti predicatori", poichè " è grande presunzione quella dei predicatori di autoinviarsi e di attribuirsi tutte le funzioni,
svilendo così quello che non sanno fare.". Predicatore e uditori dipendono dal  soffio dello
Spirito Santo, come una barca a vela, procede solo se spinta dal vento: l'uno parlando,gli altri ascoltando.
Per Lutero la predicazione è il veicolo dello Spirito Santo, mentre per Zwingli, lo Spirito,
la precede. Lutero predica nel 1529 che "lo Spirito Santo non illumina nessuno: bisogna sempre che prima la parola unana risuoni nelle orecchie", ma Zwingli ribatte:"Ah, ne
vediamo davvero molti che esteriormente odono la predicazione, eppure non credono ! e
ciò è dovuto  al fatto che in loro manca lo Spirito". Ovvero per Zwingli lo Spirito agisce per primo, Egli sta prima, e al di sopra della predica; la parola viene dopo, e lo Spirito la rende intelligibile all'uomo. E questo è sufficiente per un cenno sulla PRESENZA REALE
dello Spirito Santo nel servizio della Parola.

ZWINGLI: LA TRANSUSTANZIAZIONE DEI CREDENTI NELLA PAROLA e nel sacramento della
SANTA   CENA  .  entriamo nel vivo di questa concezione spirituale di Zwingli ad oprera
dello Spirito Santo.
In luogo del termine "trtanssubstantatio",   Zwingli preferisce il termine " transformatio" =
= "TRASFORMAZIONE"  e la spiega con  una "mutatio mentis" = trasformazione della mente, in quanto   "il credente è tale per lo Spirito di Dio". Zwingli afferma che "lo Spirito
di Dio si degna di attirare a sè  il povero  spirito umano, di associarlo e di legarlo a sè e di
TRASFORMARLO COMPLETAMENTE  in se stesso.". In questa frase è contenuto l'essenziale del pensiero Zwingliano sul rapporto Parola-sacramento e Spirito Santo: " Quando viene lo
Spirito della verità[...], anche ciò che è carnale, connaturale all'uomo, viene TRASFORMATO in Dio, cosicchè possiamo esclamare con Paolo:"  Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me".
Possiamo così concludere  sia per la Predicazione, per la Santa Cena come per il battesimo: per Zwingli ogni attività  ecclesiatica converge in un'unica "epiclési", cioè in
un'unica Invocazione dello Spirito Santo.
Zwingli non è interessato alla trasformazione  trinitario-pneumatica del pane e del vino nell'eucaristia e la nega , ma vuole la  TRASFORMAZIONE di coloro che partecipano alla
predicazione della chiesa e alla Santa Cena.
TRANSUSTANZIAZIONE DEI CREDENTI: APPARE PERSINO PROBLEMATICO ACCERTARE SE IL SACRAMENTO  SIA ANCORA NECESSARIO ALLA SALVEZZA DI FRONTE ALLA EFFUSIONE DEL PNEUMA e se lo spirito Santo si lasci localizzare o sia libero di soffiare dove vuole.
La ripetizione del ricordo del "fate questo in memoria di me" NON è UN USUALE PASTO COMMEMORATIVO: PER ZWINGLI E' L'APPRENDIMENTO SPIRITUALE DELLA MORTE
ESPIATORIA DI CRISTO; in questo modo raggiunge i comunicanti: per Zwingli nel pane e nel vino non c'è Cristo, però i fedeli che partecipano, degnamente, alla Santa Cena sono perfusi dallo Spirito Santo. LO SPIRITO SANTO E' GIA PRESENTE PRIMA DEL sacramento.

PRIMA DI RICEVERE LA SANTA CENA, I COMUNICANTI DEVONO POSSEDERE LA FEDE,
CIOE' LO SPIRITO SANTO .(Infatti la Santa Cena è formalmente e sostanzialmente un giuramento di fedeltà che fonda  l'unità  della comunità cristiana. )
COLUI CHE SI AVVICINA ALLA SANTA  CENA  INDEGNAMENTE CIOE'  SENZA AVERE
LO SPIRITO SANTO, DIVIENE SPERGIURO.
L'elemento fondamentale nella Santa Cena, secondo Zwingli, è la preghiera, prima della
istituzione della Santa Cena. che inizia con le parole : " O Signore, onnipotente Iddio, che
MEDIANTE IL TUO SPIRITO, hai fatto di noi IL TUO CORPO UNICO [...]"
E' lo SPIRITO SANTO che HA GIA' TRASFORMATO I COMUNICANTI nella "communio
sanctorum".
La SANTA CENA è memoriale e rendimento di grazie per la morte di Cristo, e al tempo stesso E'  FESTA DELL'AFFRETTELLAMENTO e DELLA FRATERNITA'
In altri termini la Santa Cena è la presenza reale    DELLO SPIRITO  SANTO  mediante i
segni dell'unica e irrepetibile morte di Cristo. (Questa concezione della Santa Cena è già presente nel pensiero proto-cristiano, che troviamo già al principio del III secolo in
Ippolito romano , 220 d. C.---A differenza di quella che troviamo, un secolo più tardi,
in Cirillo di Gerusalemme (348 d.C.), in cui si chiede già in preghiera la trasformazione del pane  e del vino).