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   Cattolico ed evangelico si può?
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   Autore  Topic: Cattolico ed evangelico si può?  (letto 24664 volte)
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #15 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 10:18:00 »


on 17.10.2002 alle ore 09:59:41, Ranger wrote:
Per me non è una cosa possibile, e concordo con quanto detto da Alessandra 80. Di base ci sono troppi motivi di disunione. Vi faccio una domanda: Che comportamento si dovrebbe tenere, allorchè, nascendo un bambino, il coniuge cattolico/a lo vuole battezzare, perchè in questo crede, e l'altro coniuge evangelico/a non è d'accordo, perchè la pensa diversamente? Per non parlare del Natale, Pasqua e ricorrenze cattoliche varie? che gli evangelici non osservano? e cosa ne pensate degli idoli? Dei Santi? del culto Mariano? Ergo io ritengo sia abbastanza improbabile che il matrimonio vada avanti. Comunque io parlo di persone che praticano la loro fede.

 
Su questi temi si deve parlare assieme e individuare una linea di condotta.  In caso di disaccordi profondi si può mettere in discussione tutto.  
Sul battesimo il fatto è semplice.... nessun cattolico è obbligato a battezzare il bimbo in fasce (per la natura stessa del battesimo cattolico). Può serenamente accettare la visione "evangelica", senza avere imbarazzi enormi.... infatti il battesimo cattolico è "l'impegno dei genitori ad essere i primi catechisti del bimbo e a crescerlo negli insegnamenti di Cristo. Inoltre è una presentazione alla comunità. Dal punto di vista spirituale, purifica il bambino dal peccato originale". In caso di unione mista, quindi, si può anche osservare un'intesa che "eviti" il battesimo nei tempi osservati in genere (ma non sempre!) nella comunità cattolica. Su Natale, Pasqua ecc ecc non vedo qual è il problema.... si potrebbero tranquillamente vivere come momenti di unione familiare, scevri del valore religioso intrinseco.... cioè vivi quel momento senza dargli valore religioso (del resto non è che si fanno cose strane... suvvia....). Non credo che un presepe o un albero o ancora il digiuno del venerdì possano scandalizzare qualcuno...
Su santi, statue, ecc ecc si dovrebbero scrivere molte cose ma penso che occorrerebbero thread aperti ad hoc.
Se queste unioni sono improbabili è per la "chiusura" dei coniugi. Personalmente conosco più di una coppia che vive splendidamente unioni siffatte.... e li ammiro molto.
 
Pace. Un saluto speciale a Ranger che stimo oltremodo. Sorriso
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #16 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 10:32:33 »


Quote:

Mi potreste gentilmente riferire i passi della Bibbia nei quali si afferma che Dio non vuole matrimoni tra persone di fedi differenti?  

 
2Corinzi 6:14
Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c'è tra la giustizia e l'iniquità? E quale comunione c'è tra la luce e le tenebre?  
 
Dico solo che leggendo il "Catechismo della Chiesa Cattolica" si capisce fin dalle prime righe che per essere un vero cattolico la fede in Cristo non basta, quindi e' escluso che ci possa essere una vera comunione.
Per chi non lo sapesse cmq, il matrimonio cattolico e' un sacramento ed in quanto tale e' accessibile solo a chi accetta tutti i sacramenti che lo precedono (battesimo, I comunione, ecc).
Non trascuriamo il fatto che Dio voglia evitarci dei problemi.
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #17 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 11:19:43 »

Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso...
 
Ciò significa che non è buono mettersi con chi non ha fede.Non c'è nussun esplicito riferimento a modi diversi di rapportarsi a Dio, unica cosa che penso distingua le varie religioni.  
 
Io credo che le religioni cambino ma la fede in Dio è "unica", anzi è l'unica cosa che dovrebbe unire gli uomini.Da quanto detto sembra essere la prima tra le cose che separa gli uomini.
 
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #18 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 12:13:49 »

Io credo che il problema si dovrebbe affrontare con saggezza e sensibilità.
Anzitutto, bisogna chiedersi cosa vogliono fare, queste due persone, della loro fede.  
Se si tratta solo di andare la domenica in chiesa, allora ci si può benissimo sposare fra persone di fedi diverse, anche se poi ci saranno i soliti problemi (educazione dei figli, ecc.).
Se poi uno vuole vivere pienamente, al 100%, la propria esperienza spirituale, come potrà farlo avendo a fianco un coniuge che nel frattempo vorrà impegnarsi in altre direzioni?
Qui non si tratta di proibizione legalistica, ma di prudenza e preveggenza.
D'altra parte, ci sono molti matrimoni misti riuscitissimi, anche dal punto di vista spirituale (il coniuge non credente si è avvicinato in un secondo tempo al Signore), e a dire la verità, nella mia esperienza, questa è la maggior parte dei casi!
Infine, faccio una provocazione: forse Ester non salvò il suo popolo, sposando un re pagano?
Credo che in questi casi è molto importante avere un pastore che abbia il cuore e la testa per consigliare con amore e saggezza, e naturalmente, che si abbia il coraggio di chiedergli consiglio, prima di mandare le cose troppo avanti .....  Occhiolino
 
« Ultima modifica: 17.10.2002 alle ore 12:18:15 by Nemo » Loggato
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #19 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 12:31:59 »

Vi riporto un documento ufficiale per casi di questo genere. E' un documento consultabile in più siti sia cattolici che protestanti ed è franzcamente bellissimo, nonchè illuminante. Tratto da ( http://www.chiesavaldese.org/pages/documenti/2txt_applicativo.html ) prontamente riporto:
 
ECUMENISMO
 
TESTO APPLICATIVO del
Testo comune per un indirizzo pastorale dei matrimoni tra Cattolici e Valdesi o Metodisti
 
I – I PRELIMINARI
 
4. (Normative diverse) - Le differenze e le divergenze tra la concezione cattolica e quella evangelica del matrimonio implicano, di conseguenza, una differenziazione delle disposizioni applicative che derivano dal Testo comune – parte seconda.
 
5. (Conoscenza, comprensione, applicazione) - Nella celebrazione di un matrimonio misto interconfessionale, che avvenga sia in una chiesa cattolica sia in una chiesa valdese o metodista, tali norme devono essere rese note agli sposi, comprese nel loro significato autentico e applicate correttamente nelle forme stabilite per tale caso, al fine di raggiungere l’obiettivo comune di assicurare per entrambe le chiese pieno riconoscimento del matrimonio così celebrato.
 
6. (La normativa cattolica) - Per quanto concerne la Chiesa cattolica tali norme sono contenute nel codice di diritto canonico e riprese, per quel che attiene all’Italia, nel decreto generale della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I). E’ necessario chiarire il significato di tale normativa e precisare i termini di applicazione degli impegni assunti dalla parte cattolica, formulandoli in modo da non ledere la libertà e la coscienza della parte evangelica.
 
7. (La licenza) - Il codice di diritto canonico stabilisce che "il matrimonio tra due persone battezzate (di cui una sola cattolica)... non può essere celebrato senza espressa licenza da parte della competente autorità" (can. 1124).
Il requisito della licenza non deriva dal fatto che il matrimonio misto interconfessionale sia considerato in se stesso negativo, ma deriva dalla particolare difficoltà insita in tale matrimonio. L’autorità cattolica sente pertanto l’obbligo di esaminare il caso al fine di accertare che esistano i presupposti per una valida e fruttuosa celebrazione del matrimonio. Con la concessione della licenza l’autorità cattolica dichiara che tali presupposti esistono ed esprime il proprio assenso alla celebrazione del matrimonio stesso.
E’ chiaro che tale assenso è dato alla parte cattolica e non riguarda, se non indirettamente, la parte evangelica, che non è soggetta alla giurisdizione della Chiesa cattolica (cfr. can. 11). E tanto meno riguarda il ministro evangelico, al quale è riconosciuta piena autonomia nell’esercizio della sua funzione, qualora il matrimonio sia celebrato in chiesa evangelica.
 
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #20 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 12:32:53 »

8. (Dichiarazioni e promesse) - Il can. 1125, n. 1 stabilisce: "La parte cattolica si dichiari pronta ad allontanare i pericoli di abbandonare la fede e prometta sinceramente di fare quanto è in suo potere perché tutti i figli siano battezzati ed educati nella Chiesa cattolica".
 
Su tale norma sono opportune le seguenti osservazioni:
 
a) Per quanto riguarda la dichiarazione della parte cattolica di essere pronta ad allontanare i pericoli di abbandonare la fede, si precisa che tali pericoli non derivano dalla fede della parte evangelica, la quale anzi può conocorrere ad edificare la fede del coniuge cattolico, e viceversa, ma derivano dal rischio di indebolire la propria identità ecclesiale o addirittura di cadere nell’indifferentismo o nel relativismo religioso, trascurando, o abbandonando, la frequentazione della propria chiesa.
E’ bene precisare che tale rischio può essere corso anche dalla parte evangelica. E’ dunque impegno di entrambi i coniugi di vigilare al fine di vivere in modo autentico e coerente la propria fede in reciproco confronto e sostegno.
 
b) In riferimento inoltre alla promessa di fare quanto è possibile perché tutti i figli siano battezzati ed educati nella Chiesa cattolica, si precisa che tale promessa vuole esprimere l’impegno di fedeltà della parte cattolica di vivere e testimoniare compiutamente la propria fede anche verso i figli, tenendo conto che uguale diritto-dovere ha la parte evangelica relativamente alla propria vocazione così come è condivisa nella sua chiesa di appartenenza.
Tale situazione, anziché essere fonte di conflitti, dovrebbe condurre a operare, di comune accordo, quelle scelte che concretamente si riveleranno più adatte al consolidamento della comunione della coppia e al bene della prole in ordine alla vita spirituale.
 
c) "Se nonostante tutti gli sforzi i figli non vengono battezzati né educati nella Chiesa cattolica, il genitore cattolico non incorre nella censura comminata dal diritto canonico. Tuttavia non cessa per lui l’obbligo di condividere con i figli la fede cattolica. Tale esigenza rimane e può comportare, per esempio, che egli svolga una parte attiva nel contribuire all’atmosfera cristiana della famiglia; che faccia quanto è in suo potere con la parola e con l’esempio per aiutare gli altri membri della famiglia ad apprezzare i valori peculiari della tradizione cattolica; che coltivi tutte le disposizioni necessarie perché, ben istruito nella propria fede, sia capace di esporla e di discuterne con gli altri; che preghi con la sua famiglia per implorare la grazia dell’unità dei cristiani, come è nella volontà del Signore"(5).
 
Tali indicazioni hanno pari rilevanza per la parte evangelica nei confronti dei figli nel caso in cui vengano battezzati ed educati nella Chiesa cattolica.
 
9. (L’informazione alla parte evangelica) - Il parroco è tenuto a informare la parte evangelica delle dichiarazioni e delle promesse formulate dalla parte cattolica (cfr. can. 1125, n. 2) illustrandone la portata e il significato. La parte evangelica ne prende atto senza obbligo né di adesione, né di firma. Il parroco deve attestare tale presa d’atto.
La parte cattolica deve a sua volta essere consapevole dell’analogo impegno di fedeltà della parte evangelica.
 
10. (Fini e proprietà essenziali del matrimonio) - Il can. 1125, n. 3 recita: "entrambe le parti siano istruite sui fini e le proprietà essenziali del matrimonio, che non devono essere escluse da nessuno dei contraenti". Si tratta dei principi dell’unità della coppia, dell’indissolubilità del matrimonio e dell’apertura in ordine alla procreazione, che devono essere accettati da entrambe le parti contraenti.
A tal fine è necessario e sufficiente che la parte cattolica e la parte evangelica, in dialogo con le rispettive chiese, accettino ciò che esse affermano nel Testo comune (parte prima: ciò che come cristiani possiamo dire in comune sul matrimonio; e parte seconda i paragrafi 2.1, 2.2, 2.3 relativi al modo di comprendere le differenze e le divergenze su sacramentalità, indissolubilità e procreazione ed educazione dei figli).
La preparazione dei futuri sposi su tale materia potrà essere fatta al meglio in forma congiunta dai due ministri, cattolico ed evangelico, nello spirito e secondo i contenuti del Testo comune, accertando che vi sia negli sposi l’integrità e la libertà del consenso. In ogni caso il parroco, per la sola parte cattolica, procederà all’istruttoria matrimoniale limitandosi, per la parte evangelica, a ricevere il certificato di battesimo e a registrare i dati anagrafici, l’appartenenza ecclesiastica e la posizione matrimoniale. I dati relativi a quest’ultima risulteranno da un certificato contestuale (rilasciato dall’ufficiale dello stato civile), e, se necessario, da un’autocertificazione che non si limiti alla sola dichiarazione di stato libero.
 
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #21 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 12:33:36 »

11. (Forma di celebrazione dei matrimoni misti interconfessionali) – Il matrimonio misto interconfessionale può essere celebrato o in chiesa cattolica o in chiesa evangelica o di fronte all’ufficiale di stato civile.
 
12. (La "forma canonica" e la dispensa dalla "forma canonica"Occhiolino – Nel caso in cui il matrimonio misto interconfessionale sia celebrato nella chiesa cattolica, la validità di detta celebrazione è condizionata all’osservanza della "forma canonica" che consiste nella celebrazione del matrimonio alla presenza dell’Ordinario o del parroco del luogo o di un loro delegato e di due testimoni.
Nel caso in cui il matrimonio misto interconfessionale venga celebrato in chiesa evangelica o di fronte all’ufficiale di stato civile, la parte cattolica, oltre alla licenza (cfr. sopra, n. 7), dovrà anche ottenere la dispensa dalla "forma canonica". Tale dispensa ha la funzione di togliere l’obbligo della predetta osservanza per il caso particolare.
La concessione della dispensa (cfr. Testo comune, 2.5) ha come motivo valido la libera scelta degli sposi, che la parte cattolica comunicherà alle competenti autorità della propria chiesa.
La dispensa dalla forma canonica ha rilevanza unicamente nel rapporto tra il coniuge cattolico e la sua chiesa e in nessun modo può essere compresa come autorizzazione alla chiesa evangelica di procedere alla celebrazione di un matrimonio valido anche ai fini della Chiesa cattolica
.Per tutti gli adempimenti previsti per il caso in questione, la parte evangelica non è tenuta a recarsi presso la curia diocesana, essendo sufficiente che vi provvedano il parroco e il coniuge cattolico.
 
13. (Il luogo della celebrazione di un matrimonio misto interconfessionale) – Nel caso in cui le parti scelgano di celebrare il matrimonio nella chiesa cattolica, tale celebrazione avverrà ordinariamente nella parrocchia in cui la parte cattolica è inserita, a norma del can. 1115
Nel caso in cui venga scelta la chiesa evangelica o il municipio, la parte cattolica dovrà indicarne il luogo nella domanda di dispensa dalla "forma canonica" al fine di dar modo al proprio Ordinario diocesano di interpellare l’Ordinario del luogo in cui avverrà la celebrazione (cfr. can. 1127, n. 2).
 
14. (Trasmissione alle chiese della dichiarazione di avvenuto matrimonio) - Il Testo comune (2.5) stabilisce che il coniuge cattolico e quello evangelico avranno cura che il loro matrimonio, celebrato fuori dalla loro chiesa di appartenenza, venga poi registrato presso la propria comunità, ove ciò sia richiesto e in conformità alla disciplina di quest’ultima.
 
15. (Casi particolari) - Il decreto generale sul matrimonio canonico della C.E.I. tratta, ai cap. V (36-47), VI, VII e VIII, una serie di situazioni particolari, alcune delle quali possono riguardare un matrimonio misto interconfessionale. In tali casi la miglior soluzione per il bene della coppia, ed eventualmente della prole, dovrà essere ricercata avendo consultato il ministro della chiesa evangelica di competenza al fine di rispettare le disposizioni delle chiese e la coscienza dei coniugi.
 
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #22 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 12:34:49 »

16. (Nuove formulazioni) - Il can. 1126 del codice di diritto canonico attribuisce alle Conferenze Episcopali una certa libertà nel definire i modi in cui le dichiarazioni e le promesse della parte cattolica possono essere formulate al fine di ottenere la licenza. Nell’ambito di tale concessione si propone una formulazione in positivo di alcune espressioni che, senza modificarne il significato, possono più facilmente essere comprese e ricevute nell’ambito di una fraternità ecumenica.
Ad es. in riferimento e in sostituzione alla modulistica in uso presso le curie diocesane per quanto concerne i matrimoni misti interconfessionali:
 
a) La formula della dichiarazione potrebbe essere così concepita: "Sorridenteichiaro di impegnarmi a mantenere e approfondire la mia fede e riconosco al contempo la fede cristiana del mio coniuge evangelico"; oppure: "Sorridenteichiaro di impegnarmi a mantenere la mia fede cattolica come il mio coniuge si impegna a mantenere la sua fede evangelica, edificandoci reciprocamente ed evitando ogni forma di compromesso o di indifferentismo".
 
b) La formula della promessa potrebbe essere: "Prometto di (o mi impegno a) fare quanto sarà in mio potere perché tutti i figli siano battezzati ed educati nella fede cattolica, tenendo conto che il mio coniuge ha lo stesso diritto-dovere di fedeltà nei confronti della propria vocazione così come è vissuta nella sua chiesa di appartenenza. Cercherò pertanto di concordare con il mio coniuge quelle scelte che si riveleranno più adeguate per il mantenimento e l’approfondimento della nostra comunione e per il bene della vita spirituale dei nostri figli".
 
FINE
 
Credo, personalmente, che sia un documento molto bello e costruttivo.  Sorriso
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #23 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 12:39:10 »

Nemo il caso di Ester, come ben saprai, va inserito in un piano di Dio particolare. E' chiaro che di fronte ad una particolare indicazione di Dio occorre fidarsi e obbedire...Cosi come fece lei e come Mardocheo la incoraggio' a fare...
 
Sul punto del cattolico ed evangelico, beh penso che come dicevi tu sia questione piu che altro di come si voglia vivere il rapporto di coppia.
 
Personalmente vorrei che quando sono in chiesa accanto a me ci potesse essere anche la mia compagna perche' secondo me c'e' una grande benedizione nel farsi usare nel servizio da Dio come coppia.
 
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #24 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 14:54:41 »

Beh io penso che il matrimonio misto nn è approvato da Dio (escludendo i casi biblici).
La religione cattolica, ed altre, credono in cose che per noi sn eresie, quindi sarebbe un punto di continuo scontro tra i due coniugi.
Io penso che se si vuole realmente servire  Sorridenteio con tutto il cuore bisogna avere accanto una persona che abbia la nostra stessa fede; perchè sl così potrenno crescere insieme i coniugi, ma se le religioni sn diverse beh nessuno dei due crescerà Spiritualmente.
 
Spero di nn essere stata troppo contorta Sorridente
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #25 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 15:07:23 »

credo che sia difficile riuscire a stabilire un buon rapporto (di tipo sentimentale ) con un cattolico, ci sono molte cose che ci dividono.
Dio vi benedica!!
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Alessandra80
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #26 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 16:27:35 »

Voglio di nuovo precisare che..almeno per quanto mi riguarda...non ho niente di personale contro i cattolici...La domanda è stata posta tra cattolici ed evangelici quindi...si risponde citando queste 2 denominazioni... Vago
Per il resto...oltre ad esprimere un parere personale che, può essere + o meno giusto, credo la cosa + giusta da fare per avere una risposta a questa domanda, è...rispondere alla luce della Parola di Dio Occhiolino
E' gia stato citato il versetto in 2° Corinzi 6:14-17 <<" Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perchè quale relazione c'è tra la giustizia e l'iniquità? e quale comunione c'è tra la luce e le tenebre?...e quale accordo c'è tra il tempio di Dio e gli idoli?...Perciò USCITE DA MEZZO A LORO E SEPARATEVENE DICE IL SIGNORE"
credo che gia questo versetto sia abbastanza chiaro!
Altri esempi? bè riguardando nel vecchio testamento...ne troviamo di storie  Triste
Il popolo d'Israele peccò davanti a Dio perchè gli uomini si misero con donne straniere...leggete Nehemia 13! questi uomini si sposarono con donne che non erano di ebree Triste
e ancora...Salomone...peccò per essersi unito a donne straniere ed cadde cosi nell'idolatria!(1° Re 11) ma proprio Salomone??un uomo cosi sapienteHu?! bè ragazzi se c'è caduto proprio Salomone (uomo sapiente) quanto + non potremmo caderci noi mettendoci con una persona di un altra religione? Hu?!  
leggiamo ancora nel libro di Esdra al capitolo 10:2 " Allora Scekaniah, figlio di jehiel, uno dei figli di Elam, prese a dire a Esdra : "Noi abbiamo peccato contro  il nostro Dio, sposando donne straniere prese dai popoli di questo paese..."  
Bè che altro possiamo dire? Per me la Parola di Dio è chiarissima su questo Occhiolino Occhiolino
 
Riguardo appunto al cattolicesimo...bè se conoscete il loro fondamento, il loro credo ecc...
bè, ragazzi la riposta è ovvia Sorriso
 
Occhiolino Occhiolino
 
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #27 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 17:24:15 »

Per Alessandra80:
Che bello poter dire "siamo tutti fratelli amiamoci".
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #28 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 17:32:25 »

Continuo a ripertere che è giusto discutere su come possa vivere una coppia composta da due persone di religioni diverse, ma penso sia "assurdo"anche solo lontanamente pensare che Dio non possa volere l'unione di due persone che si amano e sono disposte a dare tanto al prossimo.
 
Continuo a ripetere che la fede nel Signore è unica, e che se ci combattiamo tra cristiani, come possiamo pretendere di combattere contro satana?anzi io sono convinta che questo piaccia a satana.
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Re: Cattolico ed evangelico si può?
« Rispondi #29 Data del Post: 17.10.2002 alle ore 18:16:40 »


on 17.10.2002 alle ore 16:27:35, Alessandra80 wrote:
Il popolo d'Israele peccò davanti a Dio perchè gli uomini si misero con donne straniere...leggete Nehemia 13! questi uomini si sposarono con donne che non erano di ebree Triste
e ancora...Salomone...peccò per essersi unito a donne straniere e cadde cosi nell'idolatria!(1° Re 11) ma proprio Salomone??un uomo cosi sapienteHu?! bè ragazzi se c'è caduto proprio Salomone (uomo sapiente) quanto + non potremmo caderci noi mettendoci con una persona di un altra religione?

 
Innanzi tutto-
 
Il fatto di mettersi con donne straniere voleva esplicitamente dire --rinnegare la propria fede--.
 
Ovvero
 
Rinunciare agli insegnamenti di Dio e unirsi a donne d'altri costumi, d'altro stampo, acquisendo i loro usi (che da quanto posso capire dalla Bibbia sono quelli che sono...).
 
Ragion per cui, visto che é stato detto "In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".
 
E che "Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all'infuori di me", non penso proprio che un rapporto tra due persone che si amano veramente (a meno di casi particolari e avvenimenti successivi...) possa essere in contrasto con qualche cosa.
 
Se sì, ditemi con cosa (visto che ignoro la parte -evangelica-)
 
Mi pare che il Cristianesimo stia diventando sempre più uno strumento. Io odio definirlo religione. Mi piace pensarlo come il Fondamento della vita.
Come si può pensare di usare una religione meccanicamente; una religione che poi non lascia posto a Dio nella propria vita.
Tra l'altro mi sembra evidente che si giudichino cattolici&compagnia-bella con troppa leggerezza, quando é chiarissimo il riferimento a
 
Permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio?
 
Ma forse é meglio che prima pensi alla trave che c'é nel mio...
 
riflettete gente, riflettete
 
e per adesso sto con le Labbra sigillate
« Ultima modifica: 17.10.2002 alle ore 18:25:46 by Sensei » Loggato
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