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Donazione degli organi: si o no? (letto 2383 volte) |
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il_vendemmiatore
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[b][/b]Può un credente permettere l'espianto di organi dopo il decesso di un proprio caro o di se stesso? la Bibbia a riguardo ci da qualche insegnamento? ... ... ...? 
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Venzo81
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L'Eterno è il mio Pastore
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La Bibbia a tal proposito non ci da insegnamenti precisi, però credo che la donazione degli organi non sia da condannare: è un gesto d'amore e, inoltre, avvenendo dopo la morte del soggetto, non lo si sta uccidendo, poiché già morto.
Evidentemente, presuppone un gesto di coscienza da parte dei medici che dovranno proporre questa azione solo dopo aver avuto la matematica certezza che il soggetto sia clinicamente morto.
Conosco la storia di un fratello a cui avevano dichiarato che per il figlio non c'era più nulla da fare e, quindi, gli chiesero di espiantare gli organi. Il fratello non acconsentì e, dopo l'unzione dell'olio, il figlio uscì dal coma ed ora è vivo.
Evidentemente, anche per l'espianto degli organi bisogna rivolgersi a Dio, chiedendoGLi cosa è nella sua volontà e, solo dopo aver ricevuto "l'ok", far procedere all'operazione che, ripeto, per me è un gesto d'amore se operato con coscienza e ascoltando la voce di Dio.
Inoltre, Dio ci darà un corpo nuovo e glorificato, perciò credo che il corpo "vecchio" possa essere usato per fare del bene.
Spero di non aver scritto sciocchezze e di non aver male interpetrato la volontà di Dio: in tal caso pregherò che qualcuno spieghi la cosa in maniera più corretta della mia.
Pace
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il_vendemmiatore
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ciao venzo, quello che dici è corretto e condivido anch'io ma, ci sono delle discrepanze nelle nostre leggi. Non è chiara la modalità, in quanto l'organo teoricamente andrebbe espiantato dopo il decesso per non uccidere un essere umano ma, a quanto pare, un organo espiantato dopo il decesso risulterebbe già alterato dal post mortem per cui, pare proprio che, come nel caso di quel giovane, gli organi vengano espiantati quando, secondo la medicina umana, una persona non ha più scampo e starebbe per morire. La domanda è: ... ma noi però crediamo in un Dio che va molto oltre la medicina umana! Toglieremo noi a Dio la possibilità di guarire un malato terminale anche all'ultimo minuto? oppure addirittura di risuscitarlo? ... pertanto: se non doniamo gli organi non aiutiamo un'altra persona a salvarsi la vita, se doniamo gli organi, manchiamo di fede e osteggiamo una probabile opera da parte di Dio! ... oltre a pregare... che fare?
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alessia
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A livello medico posso dirvi che c'è più di una situazione in cui smettendo il cuore di battere - e non essendoci nessuna possibilità di defibrillarlo - la persona è ufficialmente deceduta. Questa realtà permane anche se il corpo viene mantenuto "funzionante" con la respirazione cardio-polmonare e un computer che faccia pulsare il cuore. E' in questa circostanza che vengono espiantati gli organi utili ad un altro organismo.
La morte viene sempre accertata. La morte cerebrale, come è stato ben spiegato qualche post fa è quella situazione in cui il medico può attestare che la persona non è più viva.
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il_vendemmiatore
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sono daccordo anch'io in questo ma, la mia domanda è: come dovrebbe comportarsi un cristiano di fronte a questo dilemma? se permettiamo che vengano espiantati gli organi da una persona considerata da poco deceduta secondo la medicina, togliamo a Dio la possibilità di operare anche oltre la vita, avendo magari fede che EGli possa operare, come altre volte ha già fatto. Se invece impediamo l'espianto, però, forse togliamo ad un'altra persona di vivere. Questo è il punto.
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alessia
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Se Dio ha ancora un piano per noi da portare a termine sulla terra non credo gli manchi modo di tenerci lontano dalla morte.
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il_vendemmiatore
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...SARA' MA COME MAI ALLORA GESU' HA RISUSCITATO LAZZARO? INOLTRE IO CONOSCO PIU' DI UN CREDENTE CHE E' VERAMENTE STATO RISUSCITATO DALLA MORTE.
NON E' CHE LA TUA RISPOSTA E' UN TANTINO LAPIDARIA?
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alessia
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Per quanto riguarda Lazzaro, hai notato che Gesù non si è affrettato per andare dai suoi amici? Però ha pianto nel vedere che, nonostante tutto quello che avevo visto e sperimentato, ancora di Gesù avevano capito ben poco.
Per quanto riguarda il tuo amico ti incoraggio a richiedere i dettagli medici della situazione specifica.
Molto spesso capita che i "non esperti" accomunino sitazioni apparentemente similari ma non uguali.
L'esempio che ti ho fatto riguardo alla defibrillazioni lascia spesso i testimoni presenti ad una scena senza parole. Perché non sempre si defibrilla se un cuore ha smesso di battere solo da qualche istante? Le ragioni sono diverse e specifiche. Il "tornare a vivere" avviene, generalmente in casi medici in cui ci si può auspicare che accada. Se non sono riuscita a comunicare il concetto, chiedi al tuo medico di fiducia, ad un operatore di pronto soccorso o ad un cardiologo.
Non è questione di essere lapidari.
Ho visto e sentito Dio "far accadere" le cose più incredibili.
Se il piano di Dio è diverso, nulla di ciò che fa l'uomo può cambiare lo svolgimento dei fatti.
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pubblicano
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Le domande che pone il vendemmiatore poste cosi mi sembra che non ci conducano ad una soluzione. E' come dire: Dio conosce tutto, allora perchè ha creato l'uomo se sapeva che avrebbe peccato e tutto quello che è successo? Oppure un'altra aporia riguardante l'eutanasia di questo tipo: il cristianesimo trova la sua ragion d'essere nella resurrezione, quindi nella vita. Per questo motivo no alla morte, no all'utanasia. Però la fede va oltre la vita facendone di questa un momento di passaggio verso quella eterna, quindi a che serve in certi casi opporsi all'eutanasia se si va verso la vera vita?
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ilvendemmiatore
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hai ragione caro pubblicano, ma non è vero che le mie domande non portano a nulla, anzi, fanno riflettere. il punto è che le risposte che ci diamo traendole dalla Bibbia, non sono sufficienti o sono inesatte, non perchè la Bibbia lo sia ma perchè noi camminiamo su una strada storta. le interpretazioni bibliche che ci vengono insegnate non sono sempre corrette, a partire dalla creazione fino all'apocalisse. ecco perchè i conti non tornano in molti argomenti. dobbiamo metterci in discussione e rivedere forse certi insegnamenti.
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Bartolomeo
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on 25.03.2003 alle ore 13:33:42, il_vendemmiatore wrote:| [b][/b]Può un credente permettere l'espianto di organi dopo il decesso di un proprio caro o di se stesso? la Bibbia a riguardo ci da qualche insegnamento? ... ... ...? |
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volevo dare una mia opinione su questo argomento prima che venga chiuso.
Ritengo che sia giusto trapiantare organi sintetici (anche sangue sintetico); non è giusto che ci siano malati in attesa di organi naturali a fare la fila...... perchè produce malessere..... anche tra cristiani.
Bartolomeo
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pauline
Membro familiare
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Per Bartolomeo:
...e quindi?
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Bartolomeo
Simpatizzante
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.......e quindi non condivido la donazione degli organi naturali e il motivo sono le conseguenze che inducono all'errore..... 
Bartolomeo
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| « Ultima modifica: 08.07.2004 alle ore 18:18:50 by Virus » |
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marghe
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03.02.99
"Prelevare un cuore in vita per noi ebrei è omicidio"
IL DILEMMA DEI RABBINI
ROMA.
L A nuova legge sui trapianti avrà bisogno di un altro sì da parte del Senato prima di diventare legge, ma è già chiaro che all'interno della comunità ebraica rappresenta una questione molto delicata, da sottoporre a un accurato esame prima di poter esprimere un giudizio. Una commissione di rabbini verrà incaricata del caso subito dopo l'approvazione del testo finale per decidere l'orientamento della comunità, annuncia Riccardo Di Segni, medico rabbino, della comunità di Roma.
Della nuova legge si conoscono già i dettagli. Se dovessero rimanere invariati quale sarebbe il giudizio definitivo?
"E' molto difficile rispondere a questa domanda. Il diritto ebraico di questi ultimi anni ha discusso con ampiezza e profondità il problema del trapianto di cuore in relazione al momento della morte cerebrale".
Perché in relazione a questo momento in particolare?
"Nel diritto ebraico la maggioranza degli esperti ammette i prelievi e i trapianti quando sono indispensabili per salvare vite umane. Non ammette invece, ad esempio, i trapianti per motivi estetici. Nei trapianti di cuore il prelievo va fatto a cuore battente. Dunque, considerare la persona ancora in vita significa commettere un omicidio e questo non è assolutamente consentito".
Per i motivi sopra descritti, mi trovo daccordo, per cui sono tendenzialmente contraria all'espianto di organi.
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alessia
Admin
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Posso buttare là una domanda?
Quanto è giusto fare di tutto per salvare una vita quando la "selezione naturale" avrebbe portato a conseguenze diverse nella vita di tutti? (E' solo una domanda per riflettere perché credo che Dio ci abbia permesso di arrivare a scoperte e utilizzi scientifici di valore inestimabile!)
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