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adulterio e divorzio (letto 4361 volte) |
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Willie
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Il Signore è il mio Pastore, nulla mi manca...
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Quote:Diceva mio nonno: bisognerebbe avere 60 anni prima di arrivare ai 20 |
| Bello!!!
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« Ultima modifica: 21.01.2006 alle ore 18:35:57 by Marmar » |
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Marietto
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Jesus is Lord!!!
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on 21.01.2006 alle ore 10:42:42, andreiu wrote: (Ml 2:14). Perciò come dice giustamente Gesù, la legge del divorzio fu data per la "durezza dei loro cuori". Ma Gesù ha anche cura di precisare che "da principio non fu così". Ovvero nei piani di Dio non c'era il divorzio!! Un uomo e una donna si univano in matrimonio e ciò doveva essere per sempre. I discepoli comprendono bene la lezione tanto che essi dicono "non conviene prendere moglie". |
| Caro fratello Andreiu ho riletto ciò che è scritto in Malachia 2:14 del comportamento perfido del marito verso sua moglie, ma ho visto anche che al verso 16 è scritto che Dio ODIA il divorzio. Com'è possibile secondo te che questo sia diventato oggetto di discussione in quasi tutte le chiese evangeliche da molti anni nonostante siano in molti i ministri che hanno avuto modo di avvicinarsi ai testi originali per una più chiara comprensione? E' per ignoranza o per propria comodità che si sono prodotti i risultati disastrosi che si vedono ormai frequenti nelle ns chiese al giorno d'oggi? Non è che sia venuto un pò meno l'amore per Dio? In Giovanni 14:21 Gesù dice: "Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama, e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui". Se non è questa la causa, cosa avevano di diverso i discepoli di allora da questi del ns tempo visto che avevano compreso bene la lezione del Maestro? PS: Ho uno studio sul matrimonio completo di riferimenti in lingua greca. Me lo sono procurato un pò di tempo fà per avere un pò di chiarezza sull'argomento, pensi di potermi dare la tua opinione a riguardo se te lo mando via e-mail? DTB e pace a te! Mario.
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« Ultima modifica: 22.01.2006 alle ore 22:03:02 by linchen » |
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«Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che Lo amano». (1° Corinzi 2:9)
Mario
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andreiu
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Gesù è la mia vita
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Caro Mario certo che mi puoi mandare il materiale via e-mail. Tuttavia se vi sono testi da esaminare dal punto di vista del greco, ti vorrei ricordare che cìè la sezione apposta sul greco. Forse quest'argomento potrebbe interessante anche ad altri foristi. Ad ogni modo fai come preferisci!!
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« Ultima modifica: 22.01.2006 alle ore 22:03:49 by linchen » |
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Rossella
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Sicuramente, i casi citati da Linchen e da Marmar non sono matrimoni ma imbrogli, e come afferma Andreiu, anche i matrimoni fatti per costrizione danno da pensare. Inoltre c'è il credente abbandonato dal non credente che viene considerato "non vincolato" perciò libero. C'è poi il coniuge tradito definitivamente. Nell'Antico Testamento l'adultero veniva lapidato e quindi l'altro restava libero di risposarsi. Al tempo d'oggi, nella cultura cristiana, l'adultero non viene più lapidato. Umanamente la sua situazione è migliorata. E allora perché la situazione della vittima dovrebbe essere tanto peggiorata, al punto di dover restare sola anche se non lo vorrebbe? Non mi sembra coerente. Il marito della moglie "contaminata" (A.T.) avrebbe potuto riprendersela anche se si fosse risposato nel frattempo, visto che a quei tempi era permessa la poligamia. Ciao.
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« Ultima modifica: 23.01.2006 alle ore 09:27:08 by Marmar » |
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"Benedici, anima mia, il SIGNORE e non dimenticare nessuno dei suoi benefici !".
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andreiu
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Gesù è la mia vita
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on 23.01.2006 alle ore 04:39:32, Rossella wrote: Inoltre c'è il credente abbandonato dal non credente che viene considerato "non vincolato" perciò libero |
| . Mi dispiace Rossella, ma il termine greco utilizzato in quella circostanza (e questo è uno degli esempi che facevo di cattiva traduzione) è "dedoulotai", indicativo perfetto passivo di "doulo", ovvero "rendersi servo di qualcuno". Perciò è molto più corretta la traduzione Diodati che recita "non sono più sottoposti a servitù", ovvero il coniuge credente, se il non credente se ne va, non è più tenuto a mantenere i suoi "doveri coniugali" verso l'altro coniuge, ovvero ad essere "servo" dell'altro. Ma il testo non specifica, nè menziona in nessun modo la possibilità di risposarsi. Infatti il testo seguente è significativo "chissà se tu salverai tuo marito o se tu salverai tua moglie?". Ovvero Paolo probabilmente aveva ricevuto una domanda di questo tenore "se il mio coniuge non credente se ne va devo per forza costringerlo a stare con me?", e la risposta è "no". Tutto qui. Quote:C'è poi il coniuge tradito definitivamente. Nell'Antico Testamento l'adultero veniva lapidato e quindi l'altro restava libero di risposarsi. Al tempo d'oggi, nella cultura cristiana, l'adultero non viene più lapidato. Umanamente la sua situazione è migliorata. E allora perché la situazione della vittima dovrebbe essere tanto peggiorata, al punto di dover restare sola anche se non lo vorrebbe? Non mi sembra coerente. |
| . E' coerente invece in quanto, come detto, il fornicatore e l'adultero cade "sotto il giudizio di Dio" e credo che questo non sia affatto piacevole. Il giudizio di Dio potrebbe essere ad esempio la morte fisica stessa, o una malattia come il caso del fornicatore di Corinto (1 Co 5). Mentre l'altro coniuge sicuramente fedele al Signore rimane sotto le ali protettrici di Dio. Se vai a leggere Ap 6, non è molto piacevole cadere sotto i colpi del castigo di Dio!! Potrebbe anche non accadere niente, ma siamo chiamati a confidare nella giustizia del Signore. Ripeto, non c'è un solo passo in cui esplicitamente è detto che mi posso risposare in altri casi, che non sia il decesso di uno dei coniugi. Quote:Il marito della moglie "contaminata" (A.T.) avrebbe potuto riprendersela anche se si fosse risposato nel frattempo, visto che a quei tempi era permessa la poligamia. |
| . Era permessa ma non voluta dal Signore. Inoltre la legge mosaica si concentrava sul rapporto di coppia, marito - moglie, non marito - mogli. Iddio permetteva la poligamia, non perchè l'approvava, ma affinchè l'uomo, anche un credente come Abramo e Davide, conoscessero le conseguenze negative di un rapporto poligamo (vedi anche Salomone !!!).
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« Ultima modifica: 23.01.2006 alle ore 11:02:57 by Marmar » |
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Marmar
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Dio è buono
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Matteo 19 1 Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, partì dalla Galilea e se ne andò nei territori della Giudea che sono oltre il Giordano. 2 Una grande folla lo seguì, e là Gesù guarì i loro malati. 3 Dei farisei gli si avvicinarono per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito mandar via la propria moglie per un motivo qualsiasi?» 4 Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e che disse: 5 "Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne?" 6 Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l'uomo non lo separi». 7 Essi gli dissero: «Perché dunque Mosè comandò di scriverle un atto di ripudio e di mandarla via?» 8 Gesù disse loro: «Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè vi permise di mandare via le vostre mogli; ma da principio non era così. 9 Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio». 10 I discepoli gli dissero: «Se tale è la situazione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene prender moglie». 11 Ma egli rispose loro: «Non tutti sono capaci di mettere in pratica questa parola, ma soltanto quelli ai quali è dato. 12 Poiché vi sono degli eunuchi che sono tali dalla nascita; vi sono degli eunuchi, i quali sono stati fatti tali dagli uomini, e vi sono degli eunuchi, i quali si sono fatti eunuchi da sé a motivo del regno dei cieli. Chi può capire, capisca». A me personalmente, questo testo sembra chiaro al di la di ogni dubbio, nella sua semplicità: prendiamo ad esempio il v 9. Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio. Secondo me, quello che vuole dire Matteo, è che secondo Gesù chi manda via un coniuge infedele e ne sposa un altro non commette adulterio. Ripeto è un parere personale dettato dalla logica del testo.
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Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
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andreiu
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Gesù è la mia vita
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Caro Marmar, in Mt 19:9, Gesù sta rispondendo alla domanda del dottore della legge il quale chiedeva "posso mandare via la moglie per qualunque motivo?". No, risponde Gesù, solo in caso di fornicazione, ma per quanto concerne le seconde nozze Gesù ribadisce "e chi ne sposa un'altra commette adulterio". Ovvero la clausola che trovi in Mt 19:9 è collegata al primo stico, non al secondo. Questo conformemente alla domanda del dottore della legge, il quale NON chiede o aggiunge "e risposarsi?".
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« Ultima modifica: 23.01.2006 alle ore 23:58:53 by linchen » |
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Braveheart
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Quote: Secondo me, quello che vuole dire Matteo, è che secondo Gesù chi manda via un coniuge infedele e ne sposa un altro non commette adulterio. Ripeto è un parere personale dettato dalla logica del testo. |
| Concordo in pieno. Il testo mi sembra piuttosto chiaro, non capisco quindi perchè discuterci sopra.
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« Ultima modifica: 24.01.2006 alle ore 00:00:59 by linchen » |
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Rossella
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on 23.01.2006 alle ore 09:45:25, andreiu wrote: Mi dispiace Rossella, ma il termine greco utilizzato in quella circostanza (e questo è uno degli esempi che facevo di cattiva traduzione) è "dedoulotai", indicativo perfetto passivo di "doulo", ovvero "rendersi servo di qualcuno". ...E' coerente invece in quanto, come detto, il fornicatore e l'adultero cade "sotto il giudizio di Dio" e credo che questo non sia affatto piacevole. Il giudizio di Dio potrebbe essere ad esempio la morte fisica stessa, o una malattia come il caso del fornicatore di Corinto (1 Co 5). Mentre l'altro coniuge sicuramente fedele al Signore rimane sotto le ali protettrici di Dio. Se vai a leggere Ap 6, non è molto piacevole cadere sotto i colpi del castigo di Dio!! Potrebbe anche non accadere niente, ma siamo chiamati a confidare nella giustizia del Signore. |
| È chiaro che ognuno di noi ha diritto di avere le proprie opinioni, ma, modestissimamente, non vedo molta differenza fra "non essere vincolato" e "non essere più sottoposto a servitù". Se non sono più servo, vuol dire che sono libero. L'abbandonato non ha il diritto di costringere l'altro a restare ma lui stesso è costretto ad aspettare il fuggiasco per sempre. Non è logico. Inoltre non mi sembra molto "cristiano" da parte del tradito, per poter rifarsi una vita, aspettare e magari sperare impazientemente che il fedifrago venga colpito dal giudizio di Dio e magari ci lasci la pelle. Personalmente credo che sia molto più nello spirito del Vangelo che il tradito possa risposarsi e lasci andare l'adultero per la sua strada, perdonandolo e forse benedicendolo, con la speranza che un giorno possa pentirsi del male fatto e essere nonostante tutto salvato. Condivido il punto di vista di Marmar. Un cordiale saluto.
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« Ultima modifica: 23.01.2006 alle ore 23:59:43 by linchen » |
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"Benedici, anima mia, il SIGNORE e non dimenticare nessuno dei suoi benefici !".
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andreiu
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Gesù è la mia vita
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Cara Rossella e Marmar, credo di avere ampiamente esposto il mio pensiero, come d'altro canto anche voi. Non voglio più ripetermi, ma vi ringrazio di cuore per questo scambio di pensieri.
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« Ultima modifica: 24.01.2006 alle ore 11:48:13 by linchen » |
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andreiu
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Solo una cosa cara Rossella: quando tu dici Quote:È chiaro che ognuno di noi ha diritto di avere le proprie opinioni, ma, modestissimamente, non vedo molta differenza fra "non essere vincolato" e "non essere più sottoposto a servitù". Se non sono più servo, vuol dire che sono libero. L'abbandonato non ha il diritto di costringere l'altro a restare ma lui stesso è costretto ad aspettare il fuggiasco per sempre. Non è logico. |
| . Vorrei ricordarti che Paolo parla del coniuge che rimane solo, in 1 Co 7 ed afferma "rimanga senza sposarsi". Io credo che se fosse così automatico il fatto che il coniuge "innocente" possa risposarsi vi sarebbe scritto a chiare lettere come è scritto a chiare lettere che io mi posso risposare se il mio coniuge muore. Inoltre non ho detto che bisogna desiderare che il conuge fedifrago venga colpito da Dio, come una vendetta, ma avevo risposto a qualcuno il quale diceva che per l'adultero tutto va bene e l'innocente deve invece soffrire. Non è così, visto che Iddio "giudicherà i fornicatori e gli adulteri". Grazie ancora per la discussione
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« Ultima modifica: 24.01.2006 alle ore 11:48:46 by linchen » |
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Virus
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I passi di 1 Corinzi 7, vanno analizzati per benino secondo me. In essi troviamo chiaro il fatto che se chi tradisce, vuole rimanere a vivere con il coniuge, il coniuge dovrebbe accettarlo (credo sulla base del perdono, difficile in questi casi, ma sempre auspicabile e proposto dal Signore)... poi si affronta il caso in cui è chi tradisce a non voler rimanere col coniuge che ha tradito (ad es. un uomo sposato che decide di andarsene a vivere con un'altra). IN QUESTO CASO, chi riceve tradimento non è più "servo". Ora, se analizziamo bene in contesto dei termini "patto", di come era regolata la schiavitù nella società ebraica, possiamo dedurre tante cose. Ma è interessantissimo il discorso finale di Paolo: vers. 27 e 28 sempre del capitolo 7 di 1° Corinzi: Paolo dice in parole povere, che se una persona non è portata per il matrimonio, nel senso che gli è andata male, non insista su quella strada, ma attenzione! Al versetto 28 leggiamo (vers. Diodati): "Che se pure ancora prendi moglie, tu non pecchi; e se la vergine si marita, non pecca; ma tali persone avranno tribolazione nella carne; or io vi risparmio". Ora quell' "ancora", nella Nuova Diodati è tradotto con "tuttavia", e chiederei ad andreiu, qual'è il termine greco utilizzato, per poter meglio capire. Quindi, non è auspicabile risposarsi forse, per evitare altre tribolazioni, ma non è peccato! Sempre apsettando la delucidazione di andreiu. Coimunque, rimane il fatto che Paolo ci avverte che il matrimonio non è una cosa facile, che porta tribolazione (cercate il significato di questa parola, e vi renderete conto di quello che vuol dire), ma teniamo presente anche il fatto che Paolo, non ha mai beneficiato delle benedizioni che Dio da all'interno del matrimonio. Infatti, nel discorso, spesso Paolo passa dal "io dice" al "Io vi consiglio di" in maniera tamburellante. Teniamo presente anche questo. Ogni caso è difficile, ma ogni caso può essere dato a Dio, che essnedo giusto, saprà cosa fare!
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« Ultima modifica: 24.01.2006 alle ore 10:51:37 by Marmar » |
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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Wongfeihung
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on 21.01.2006 alle ore 10:50:31, andreiu wrote: Certo Marmar, bisogna prima capire e comprendere che cos'è un matrimonio secondo Dio. Il matrimonio nel piano di Dio contempla due persone che sono attratte reciprocamente sia da un punto di vista fisico (perciò l'esperienza citata da Linchen, a mio parere esula dal concetto stesso di matrimonio), sia morale, che spirituale. Si amano e stringono un patto fra di loro di cui Dio è testimone. Ho letto con sofferenza le varie esperienze citate sia da te che da Linchen. Tuttavia io mi chiedo: possibile che Dio non abbia impedito tali unioni? Possibile che Dio non abbia rivelato la Sua volontà in proposito in qualche modo? |
| Queste domande hanno questa risposta. Dio non ha impedito a Eva di prendere il frutto proibito, Dio non mi impedisce di prendere una pistola e sparare a qualcuno per strada. Non siamo automi nelle mani di Dio, avendo la conoscenza del bene e del male sappiamo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e ci lascia liberi di scegliere. Se io stasera mi ubriacassi, poi prendessi l'auto e andassi contromano in autostrada, Dio impedirebbe qualche incidente da parte mia?? Riflettiamoci bene... Wong
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« Ultima modifica: 24.01.2006 alle ore 22:23:10 by linchen » |
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andreiu
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on 24.01.2006 alle ore 10:39:30, Virus wrote: Ora quell' "ancora", nella Nuova Diodati è tradotto con "tuttavia", e chiederei ad andreiu, qual'è il termine greco utilizzato, per poter meglio capire. Quindi, non è auspicabile risposarsi forse, per evitare altre tribolazioni, ma non è peccato! Sempre apsettando la delucidazione di andreiu |
| . Caro Virus che ne dici di aprire un 3d nella sezione di greco e come tema questi passi??
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Virus
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Beh, potrei farlo... ma credo sia utile anche qui per il proseguio del discorso, o no? Sai cos'è? Che per la donna è presente l'aggettivo "vergine", mentre per l'uomo no... quasi a sostenere la realtà della società ebraica, aperta alla poligamia maschile. Ciò è strano nel contesto del discorso fatto da Paolo, non credi? Puoi dirmi che termine viene usato in greco e cosa significa? Grazie
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« Ultima modifica: 25.01.2006 alle ore 16:42:24 by linchen » |
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Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano ( Efesini 4:29 )
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