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Eutanasia (letto 2881 volte) |
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Wiinoge
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Cogito ergo Rum
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Cosa ne pensate? Come vi porreste nei confronti? Se messi davanti a qualcuno che ve lo chiede? E se foste voi nella situazione di dover scegliere per la vostra vita?
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"Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato e la vita più degna di essere vissuta"
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Luce
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Io sono con voi tutti i giorni, disse Gesù
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Io ho sempre pensato che se dovessi avere un'incidente che mi rendesse un vegetale, e di dover passare attaccata a delle macchine per poter sopravvivere.... più tosto di dover rimanere sulle spalle dei miei parenti, preferirei che mi lasciassero andare.... La morte è una cosa che fà paura a tutti, ma tanto prima o poi tocca a tutti... in più da credente non ho paura di morire... a questo proposito vorrei portarvi la testimonianza di un mio caro amico che è morto di aunerisma, (lo stesso male di cui è morto mio padre e di cui forse potrei morire anche io, perché ereditario), aveva 31 anni ed era un credente, prima di morire, ha avvertito un malessere ed è stato portato in ospedale, da cui è stato rimandato a casa senza che si accorgessero di nulla. Quando la sorella preoccupata a gli ha dichiarato la sua paura di perderlo, lui gli ha detto che se anche dovesse essere, lui era pronto... e così è stato, ora lui non c'è più, ma ci sono buone probabilità che un giorno io lo riveda . Per questo io ritengo che, se dovessi ritrovarmi in una condizione estrama, io non avrei paura di passare oltre, e faccio affidamento alle persone che ho intorno perché mi lascino andare senza troppi rimorzi. Ma ovviamente questo è un pensiero mio. Luce
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Dio illumina le mie tenebre....
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agata
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Io so che il mio redentore vive
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Sono del parere, che se veramente non c'è speranza e la persona sta all'ultimo stadio della malattia, non è giusto prolungare la vita faccendola soffrire inutilmente. È meglio allora staccare i tubi che la mantengono in vita e che muoia di morte naturale accompagnata con dei medicamenti contro dolori. Proclamando il diritto dell'eutanasia, l'uomo si prende la libertà di spegnere la sua vita, come si usa una lampadina schiaccando un bottone. L'eutanasia oggi viene proclamata dal popolo e si vuole legalizare, perché oggi viviamo in una società, che crede di avere tutto in mano. La scienza, le scoperte e le filosofie ci hanno portato lontano. Tutto è sotto controllo. Tutto è diventato possibile per mezzo della tecnologia. Libertà e tolleranza hanno un alto valore, la regola è non avere nessuna regola. Da questo l'uomo di oggi si prende la libertà di decidere da solo su morte o vita. La scienza però no ci sa dare un risposta valida sulle cose come bellezza o bruttezza, buono o cattivo, Dio ed eternità, da dove vengo, o dove vado? Io personalmente credo, che la vita stessa con tutti i suoi colori, ombre e sfumatore è una sfida. Ringrazio il Signore per i belli momenti vissuti e di quanti ancora il Signore mi farà avere. Sono però sicura che potrò superare le difficoltà, dolori, sofferenze, soltanto dal momento che prendo la decisione di pormi davanti alla sfida che incontrero nella vita con l'aiuto del Signore. Da questo puo nascere la pace dentro di noi, la pace intorno a noi e la forza di resistenza. Martin Lutero disse una volta: " Se domani cascasse il mondo, oggi pianterò un albero". Quindi dobbiamo avere questo spirito combattitivo dentro di noi che mantiene la speranza e la lampada della vita accesa finché Dio vorrà. Come credente, ho il vantaggio di sapere che non sarò mai sola, la vicinanza di Dio mi darà la forza neccessaria. La fede da un senso alla sofferenza, anche quando non lo si comprende. Però un giorno comprenderemo perché il Signore ci darà una risposta. Molte cose nella vita rimangono un mistero. Alcuni misteri si svelano, altri no. Alla fine che cos'è che arricchisce la vita? Cos'è che da la dignità alla vita? Non è sicuro la ricchezza. Godiamoci la salute e i beni materiali, dicendo grazie a Dio, quando possiamo averla. Ma se si presantano delle difficoltà o anche la sofferenza, dobbiamo comportarci da "uomo". Allora verrà fuori ciò ch'è dentro di noi. La nostra decisione, il nostro comportamento, la nostra volontà avranno un ruolo decisivo. Il nostro portamento svelerà se siamo in pace con Dio o se abbiamo preso un atteggiamento pieno di amarezze e frasi disprezzanti verso Dio e verso tutto quello che ci circonda.
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« Ultima modifica: 08.10.2006 alle ore 01:30:58 by agata » |
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Sparviero
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Il futuro non è più quello di una volta
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Quando avevo quattordici anni mi presi una gran febbre che aveva anche alcuni dei sintomi di ora non mi ricordo cosa (la febbre che danneggia il cervello... aiutatemi...come si chiama...). La possibilità che si trattasse di questa malattia (come cavolo si chiama?) era alta anche perchè la settimana prima una compagna di scuola di mio fratello era stata ricoverata per la sua forma virale, che quindi era in giro. Avrei potuto rimanere paralizzato o istupidirmi in maniera definitiva, ricordo che quando mia madre me lo disse bloccai la sua mano con la mia e le chiesi di soffocarmi con un cuscino qualora fossi rimasto dalla mente danneggiata o paralizzato dalle braccia in giù, perchè se avessi avuto le braccia avrei fatto da solo. L'eutanasia va legalizzata, perchè ci ostiniamo a tenere in vita anche chi ne farebbe volentieri a meno? Perchè se un animale soffre irrimediabilmente può essere abbattuto e un uomo al massimo drogato?
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"Credo nelle fate, negli spiriti del bosco, in quello che non credi, in ciò che non conosco" Folkabbestia- Potere alla Poesia
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Wiinoge
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Cogito ergo Rum
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on 08.10.2006 alle ore 20:45:37, Sparviero wrote:Perchè se un animale soffre irrimediabilmente può essere abbattuto e un uomo al massimo drogato? |
| Il perchè l'ho spiegato in alcuni post. Perchè l'uomo non è considerato un animale. E anche quando viene considerato un animale, viene considerato sempre migliore e l'unico degno di vita. Anche se ostinatamente. Parlavi di Meningite forse?
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"Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato e la vita più degna di essere vissuta"
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Sparviero
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Il futuro non è più quello di una volta
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on 08.10.2006 alle ore 20:58:30, Wiinoge wrote: Parlavi di Meningite forse? |
| ecco come si chiamava! grazie mille!
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agata
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Io so che il mio redentore vive
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on 08.10.2006 alle ore 20:45:37, Sparviero wrote:L'eutanasia va legalizzata, perchè ci ostiniamo a tenere in vita anche chi ne farebbe volentieri a meno? Perchè se un animale soffre irrimediabilmente può essere abbattuto e un uomo al massimo drogato? |
| Qui Svizzera è stata legalizata. Abbbiamo il cosi detto "il turismo della morte". Vengono da tutta l'europa. A chi vuol mettere fine alla sua vita, iscrivendosi alla adetta associazione riceve, recandosi a questa associazione qui in Svizzera, una bevanda con il veleno mortale da un collaboratore della associazione. Mi sono chiesta come si sentirà questo collaboratore dopo il esimo bicchiere di veleno che darà al volentoroso di morte Chi si prenderà questa responsabilità? E non paragonate gli uomini con gli animali. Anche se abbiamo un legame affettivo con loro, essi appartengono alle specie di animali. Noi siamo fatti a somiglianza di Dio. Oppure sà forse un cane esprimerti la bellezza di un fiore, di un tramonto, del bene e del male? Capisce alcuna cosa di arte, scienza o filosofie, religione? Noi dobbiamo comparire una volta al giudice supremo e corrispondere delle nostre azioni.
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Sparviero
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Il futuro non è più quello di una volta
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on 09.10.2006 alle ore 11:35:03, agata wrote: Oppure sà forse un cane esprimerti la bellezza di un fiore, di un tramonto, del bene e del male? Capisce alcuna cosa di arte, scienza o filosofie, religione? |
| Hai mai discusso di scienze, filosofia, arte o religione o altro con un cane? hai mai capito quello che ti ha detto? Non voglio proseguire il discorso perchè poi tendo a perdere il controllo. Quanto a chi si prenderebbe tale responsabilità: ecco io ci sono. Come ero pronto da farlo per me sono pronto ad aiutare anche altri, se diventasse legale io mi assumerei questa responsabilità. Il diritto a morire è di chi cadeva da piccolo C'era una volta un munifico benefattore, che regalò a un uomo un'auto. Dopo qualche decennio, per cause accidentali, la macchina si ruppe irreparabilmente e divenne inutilizzabile. L'uomo dovette, seppur a malincuore, rottamarla e liberarsene. La domanda è: il benefattore dovrebbe opporsi al fatto che l'auto che ha regalato venga rottamata? Chiaramente no, sarebbe la risposta: chi riceve in dono qualcosa ne diventa il possessore. Per i cristiani evidentemente no. La vita è un dono diddio, e pertanto non appartiene all'uomo. Se dio vuole che questo suo "dono" si riduca a una prigione, sia fatta la sua volontà. Che dire, se il cristianesimo fosse nato prima avrebbe condannato l'invenzione blasfema della ruota e del fuoco. Fortunatamente non c'era, e ora abbiamo ruote a volontà. Ma per quanto riguarda il rispetto della vita umana, ancora non ci siamo. Poco tempo fa mi sono trovato a perdere un aereo: ho aspettato in un piccolo aeroporto per 24 ore. Una giornata si allunga a dismisura quando puoi solo star seduto a guardare le lancette dell'orologio e la gente che, a differenza tua, non deve aspettare e sta per imbarcarsi. Ecco, sono state per me 24 ore traumatiche. Immaginatevi dunque questa condizione, aspettare guardando le lancette, protratta per il resto di una vita umana. Non prigioniero di un piccolo aeroporto di provincia, ma del proprio stesso corpo. Odiare quella prigione a tal punto da disprezzare la propria vita, che ormai non può più assumere alcun connotato positivo. Il diritto alla morte è legato al diritto alla vita così come un'ombra è legata a un corpo. Eppure qualcuno, in abito ingioiellato, non lo permette. "ifendere la vita", dicono. Ciò che è difeso è solo un'antica concezione delle cose che non deve trovare spazio in una società evoluta. I cristiani non ritengono che una persona sia responsabile della propria vita, la deresponsabilizzazione è uno dei tratti più salienti di questa religione: la persona debole sente il bisogno di sentirsi subordinato a qualcuno di importante che sa quello che fa. E per convincersi che questa concezione corrisponde a realtà, rinuncia di propria volontà a una serie di diritti elementari, quale appunto il diritto di gestire la propria vita e, all'occorrenza, di terminarla. Non solo: inibisce lo stesso diritto a chi è libero da questi complessi. Perchè io, se per una qualsiasi causa, diventassi un soprammobile paralizzato dai capelli in giù, non potrei decidere di morire dignitosamente? La risposta "perchè i cristiani non vogliono" è poco soddisfacente per uno che ha perso tutto, che sa di aver sparato l'ultima cartuccia e non vuole finire come una pianta da salotto. E tutto questo perchè? "Perchè la vita è un dono diddio". Buffonate: se davvero fosse così, allora diventerebbe molto presto mia per usucapione. Già, perchè non è stato un omino invisibile a modellarla. IO ho imparato a camminare, IO ho imparato a parlare, IO ho imparato a scrivere, IO mi sono subito le prese in giro delle elementari, IO ho plasmato la mia personalità scegliendo interessi, priorità e convinzioni, IO ho conquistato le mie glorie e ho subito le mie disfatte. Io, non dio. E quindi IO devo poter decidere quando questa vita che ho coltivato e innaffiato per anni deve finire. Grazie, benefattore, della macchina. Ma ora non può più muoversi e non posso ripararla, quindi non puoi impedirmi di liberarmene perchè mi occupa spazio in garage. Ovviamente non è opera mia (tratto da: http://ilmessia.blogspot.com/) ma è abbastanza serio ed interessante
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"Credo nelle fate, negli spiriti del bosco, in quello che non credi, in ciò che non conosco" Folkabbestia- Potere alla Poesia
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Wiinoge
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on 09.10.2006 alle ore 11:35:03, agata wrote: E non paragonate gli uomini con gli animali. Anche se abbiamo un legame affettivo con loro, essi appartengono alle specie di animali. |
| Anche gli uomini Quote: Noi siamo fatti a somiglianza di Dio. |
| Passo Quote: Oppure sà forse un cane esprimerti la bellezza di un fiore, di un tramonto, del bene e del male? Capisce alcuna cosa di arte, scienza o filosofie, religione? |
| Quindi una persona che vive in uno stato vegetativo, ha una vita che vale meno della tua perchè non può parlare? Questo discorso non regge molto...
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Luce
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Un giorno Dio creò l'uomo, a sua immaggine e somiglianza, lo fece perché amava l'uomo e voleva dei figli che ricambiassero questo sentimento. Ma un'angelo geloso di Dio, e delle sue creature, andò da loro e le invogliò dicendogli che Dio era un bugiardo e che se gli avessero disubito, loro sarebbero stati al pari di Dio. Gli uomini peccarono disubidendo all'unica regola che Dio aveva dato loro, (per smania di potere), e non solo, si incolparono l'un l'altro perché si vergognavano davanti agl'occhi di colui che li aveva creati. Dio vedendo quanta falsità c'era in loro li maledisse e maledisse tutte la terra e tutte le creature che vi erano in essa. Per colpa di questo peccato, gli esseri umani non sono più come Dio, (Perchè essi erano già come Dio, ovvero capaci di scegliere, e perfetti come lui ci aveva creati), ma persero lo stato di grazia e diventarono impuri davanti agli occhi di Dio, perché dio è luce, e nella luce di Dio, non possono esistere ombre. Questo stato di peccato ha continuato a regnare, non si è estinto con i nostri progenitori... noi siamo ancora falsi, con smanie di potere, facili all'ira, arroganti, egoisti, e chi più ne ha più ne metta. In questa situazione è molto facile che quando si parli di religioni, non si parli di Dio! Come può una religione inventata da uomini essere perfetta come Lui? Io ritengo la vita un dono prezioso, e amo vivere per Cristo, (e lo faccio in modo naturale e riconoscente), ma se dovessi diventare un vegetale, a cosa servirei più a Dio? Come credente credo che Dio abbia dei suoi piani, per ognuno di noi, Per questo non credo Lui ci voglia morti, se situazioni del genere accadono, è perché qualcun'altro continua a odiare le creature di Dio, e riesce benissimo a compiere i suoi piani, perché si ritrova nel suo abitat naturale.... Il male esiste, come esiste il bene, non ce lo dimentichiamo... e dunque io sono favorevole a staccare la spina se dovesse essere necessario. Luce
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Marmar
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Luce ti sbagli Dio non ha mai maledetto l'uomo, ma il suolo ed il serpente soltanto.
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Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
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Luce
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Io sono con voi tutti i giorni, disse Gesù
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Genesi 3:16 Alla donna disse: 'Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figliuoli; i tuoi desiderî si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su te'. Genesi 3:17 E ad Adamo disse: 'Perché hai dato ascolto alla voce della tua moglie e hai mangiato del frutto dell'albero circa il quale io t'avevo dato quest'ordine: Non ne mangiare, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. Genesi 3:18 Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai l'erba dei campi; enesi 3:19 mangerai il pane col sudore del tuo volto finché tu ritorni nella terra donde fosti tratto; perché sei polvere, e in polvere ritornerai'. Se questa non è una maledizione allora che cos'è? Dio ci ha punito, forse è questo che volevi intendere, ma ci ha anche in qualche modo maledetti punendoci così. Luce
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Marmar
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Credo che se fossimo stati maledetti non ci sarebbe stata più speranza per noi, come per Satana o per la terra. Trovo che questo punto sia piuttosto importante. Dio ha, invece, messo in atto un processo di recupero per noi. Siamo comunque O.T.
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agata
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on 09.10.2006 alle ore 13:28:29, Sparviero wrote: Hai mai discusso di scienze, filosofia, arte o religione o altro con un cane? hai mai capito quello che ti ha detto? Non voglio proseguire il discorso perchè poi tendo a perdere il controllo. |
| Volevo chiarire solamente la differenza fra noi e gli animali. Mentre gli animali sono creati secondo la loro specie, gli uomi sono creati all'immaggine di Dio. Questa fa la differenza fra'un animale quando si ammala irrimediabilmente o una persona alla stessa condizione. Per questo motivo non possiamo porré la stessa fine ad'un uomo come facciamo con gli animali.
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agata
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on 09.10.2006 alle ore 13:28:29, Sparviero wrote: I cristiani non ritengono che una persona sia responsabile della propria vita, la deresponsabilizzazione è uno dei tratti più salienti di questa religione: la persona debole sente il bisogno di sentirsi subordinato a qualcuno di importante che sa quello che fa. E per convincersi che questa concezione corrisponde a realtà, rinuncia di propria volontà a una serie di diritti elementari, quale appunto il diritto di gestire la propria vita e, all'occorrenza, di terminarla. Non solo: inibisce lo stesso diritto a chi è libero da questi complessi. Quote:Già, perchè non è stato un omino invisibile a modellarla. IO ho imparato a camminare, IO ho imparato a parlare, IO ho imparato a scrivere, IO mi sono subito le prese in giro delle elementari, IO ho plasmato la mia personalità scegliendo interessi, priorità e convinzioni, IO ho conquistato le mie glorie e ho subito le mie disfatte. Io, non dio. E quindi IO devo poter decidere quando questa vita che ho coltivato e innaffiato per anni deve finire. Grazie, benefattore, della macchina. Ma ora non può più muoversi e non posso ripararla, quindi non puoi impedirmi di liberarmene perchè mi occupa spazio in garage.Ovviamente non è opera mia (tratto da: http://ilmessia.blogspot.com/) ma è abbastanza serio ed interessante |
| Sono pienamente d'accordo con te. Non è stato un omino invisibile a modellare la tua vita. Non conosco un tale Dio. Il Dio quale credo io, un giorno si piegherà ogni ginocchio ed ogni lingua lo confesserà. Già che metti tutto sul tuo propio conto in quello che hai raggiunto nella tua vita, hai fatto la tua scelta, di andare da solo per conto tuo. Nessuno ti obbliga di credere in Dio. I Cristiani hanno anch'essi fatto la loro schelta, non per debolezza, ma per libera volontà di sottomettersi a Dio.
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« Ultima modifica: 10.10.2006 alle ore 07:32:58 by agata » |
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