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Eutanasia (letto 2880 volte) |
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saren
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Dio non gioca a dadi... (Albert Einstein)
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Ciao a tutti. Riporto le mie piccole esperienze, solo questo.... Come infermiera sono a contatto tutti i giorni con persone che hanno sfiorato o sfiorano la morte.... Ho assistito malati tumorali in vari stadi della loro malattia, persone affette da SLA (sclerosi laterale amiotrofica), insufficienze respiratorie croniche, scompensi cardiaci.... malattie croniche, che portano alla morte in tempi medio-lunghi... tra molte sofferenze....e molte invalidità.... Solo un persona, tra tutte quelle che ho avuto la benedizione di poter conoscere ed assistere, mi ha accennato qualcosa a riguardo della dolce morte... Alla mia domanda diretta:"Vorrebbe davvero che qualcuno l'aiutasse a morire?" ha risposto, dopo un pò..."No". Non era credente.... ne ho assistiti pochissimi di pazienti credenti. Alcune cose: 1) le persone che non credono in Dio dicono che non è giusto che i "credenti" debbano decidere in base alle loro "credenze" anche per chi pensa che Dio non ci sia e che comunque non c'entra nulla con la libertà del singolo individuo: posso anche essere d'accordo, se non fosse per l'inevitabile rovescio della medaglia.... Infatti il timore è che, divenendo l'eutanasia una legge dello Stato, si cada nell'eccesso opposto, per cui sia lo Stato alla fine a decidere che una persona possa essere sottoposta ad eutanasia. Fantascienza? Chiedetelo agli operatori sanitari olandesi..... Non vi risponderanno? Beh, non faccio fatica a crederlo... Ma sono documentati i casi di persone non più in grado d'intendere e di volere e di bambini, sottoposti ad eutanasia, violando così il principio della libera volontà del malato di ottenere la morte. Conoscete la legge 194 che regola l'aborto? http://isd.olografix.org/faq/l194.htm se avete voglia potete dare un occhiata.... Ebbene si parla chiaramente di aborto NON come metodo anticoncezionale, si parla di superamento "delle cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza", ecc.... peccato che la sua applicazione sia totalmente evitata.... fate un giro nei consultori e vedrete com'è facile per una donna, che semplicemente quel figlio non lo vuole, ottenere di poter abortire senza nessun problema.... E abbiamo ottenuto l'omicidio di Stato, volontario e sistematico... tanto sono solo embrioni... 57 milioni di morti ogni anno nella sola Europa... Come diciamo qui in Italia? Ah già..."Fatta la legge trovato l'inganno"... 2) Cure Palliative.... Pochi sanno cosa siano e lo scopo per cui sono nate... Sono un insieme di cure mediche e assistenziali che vengono attuate per permettere alla persona malata terminale di concludere la sua vita nel modo più dignitoso e personalizzato possibile. Un vero e proprio accompagnamento alla morte. La persona viene "presa in carico" in toto e considerata in tutte le sue sfaccettature: come corpo, come anima, come essere sociale, come spirito... Le persone che vengono assistite da un' èquipe di cure palliative non chiedono l'eutanasia.... Allora il problema forse non sta tanto nella malattia in sè, non sempre quando una persona chiede la dolce morte.... Il più delle volte succede quando l'assistenza è inadatta. Ho visto malati in hospice (case o reparti in cui si praticano le CP) vivere le ultime settimane di vita con una tale ricchezza di spirito (e ripeto non sto necessariamente parlando di credenti), che mi ha stupito e arricchito tantissimo... Dirò di più.... In alcuni casi molto limitati, nelle Unità di CP viene utilizzata quella che si chiama sedazione, cioè vengono somministrati dei farmaci che inducono un sonno profondo nel paziente e tale viene mantenuto fino alla sua morte. Si parla al paziente di questa eventualità prima che le sue condizioni siano più gravi: è il paziente che decide e può cambiare idea quando vuole.... Si pratica quando, a causa della sua malattia, il paziente potrebbe morire in un modo tremendo, rimanendo lucido fino alla fine: ematemesi massive (massiccia espulsione di sangue dalla bocca), con alto rischio di soffocamento, e insufficienze respiratorie acute... Ebbene, la maggior parte dei pazienti rifiuta persino questo e preferisce essere sveglia quando la morte arriverà.... Non è eutanasia e non si scade in quello che invece è un problema soprattutto medico: l'accanimento terapeutico... ...continua...
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saren
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Dio non gioca a dadi... (Albert Einstein)
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...segue... 3) qui sta il punto...l'accanimento terapeutico. Il non accettare, da parte dei medici e dei parenti del malato, che alla fine comunque la morte arriverà. E no! Non si può morire! Ancora un giorno, dai... e poi ancora uno. Qui non sono d'accordo affatto: come credente e come infermiera. Come infermiera, perchè troppo spesso sono i parenti a decidere per il malato e convincono i medici della "bontà" di tutto questo. E i medici troppo spesso non si tirano indietro in questo "gioco" per non aver problemi, per non sentirsi dire "Non ha fatto tutto il possibile".... Come credente, perchè pur apprezzando i grossi passi avanti fatti dalla medicina e dalle branche scientifiche correlate, credo che si arrivi ad un punto in cui la morte è da accettare, punto. Io, che credo che se Dio vuole può compiere qualsiasi miracolo, arrivata ad un certo punto mi fermo e dico:"Signore, sono qui, fai Tu quello che è più giusto per me, io lo accetto". Che non vuol dire che se sento un nodulo non vado dal senologo per verificare cosa sia o se ho rettoraggia non faccia un esame delle feci o che non curi il mio corpo perchè tanto Dio è Sovrano.... Vuol dire accettare che prima o poi il mio corpo morirà, che mi piaccia o meno. Eutanasia? Per me no, grazie. Ad un corso di Etica ci è stata rivolta una domanda:" Se poteste scegliere, preferireste morire di una morte instantanea, ad esempio in un incidente stradale o d'infarto miocardico acuto oppure dopo lunga malattia?" Solo in 2 abbiamo alzato la mano alla 2a ipotesi.... Io credente, la mia compagna di studi no. Le motivazioni? Simili.... l'importanza del distacco graduale, la consapevolezza della ricchezza di ogni fase della vita, anche quella più brutta. Per me anche la consapevolezza della possibilità di testimoniare pur in una situazione simile... Ho scritto troppo, vi chiedo scusa.... Comunque alla fine una decisione sarà presa.... ci saranno persone contente e altre no. Io credo che la vita meriti di essere vissuta tutta... Voglio solo fare una domanda... Prendiamo una persona affetta da SLA (a mio parere una delle malattie più brutte in assoluto!)... Al termine della malattia questa persona non sarà in grado di darsi la morte da sè, perchè non avrà più il controllo del suo corpo. Ma se sa già che intanto l'evoluzione della malattia è nota, perchè aspettare di non poter più darsi la morte da solo e poi chiedere che sia qualcun'altro, magari lo Stato a dargliela? Il suicidio non è un reato, no? Sandra
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Sparviero
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Il futuro non è più quello di una volta
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on 10.10.2006 alle ore 00:49:09, agata wrote: Già, perchè non è stato un omino invisibile a modellarla. IO ho imparato a camminare, IO ho imparato a parlare, IO ho imparato a scrivere, IO mi sono subito le prese in giro delle elementari, IO ho plasmato la mia personalità scegliendo interessi, priorità e convinzioni, IO ho conquistato le mie glorie e ho subito le mie disfatte. Io, non dio. E quindi IO devo poter decidere quando questa vita che ho coltivato e innaffiato per anni deve finire. Grazie, benefattore, della macchina. Ma ora non può più muoversi e non posso ripararla, quindi non puoi impedirmi di liberarmene perchè mi occupa spazio in garage.Ovviamente non è opera mia (tratto da: http://ilmessia.blogspot.com/) ma è abbastanza serio ed interessante Sono pienamente d'accordo con te. Non è stato un omino invisibile a modellare la tua vita. Non conosco un tale Dio. Il Dio quale credo io, un giorno si piegherà ogni ginocchio ed ogni lingua lo confesserà. Già che metti tutto sul tuo propio conto in quello che hai raggiunto nella tua vita, hai fatto la tua scelta, di andare da solo per conto tuo. Nessuno ti obbliga di credere in Dio. I Cristiani hanno anch'essi fatto la loro schelta, non per debolezza, ma per libera volontà di sottomettersi a Dio. |
| Come già scritto non è opera mia ma è giusto che mi prenda la responsabilità di quello che ho citato e che lo difenda. IO ho fatto la mia scelta e TU la tua, sono due scelte differenti e che possono andare in constrasto l'una con l'altra (anche perchè io non sono ateo ma pagano). Ora non vedo perchè la TUA scelta, come quella di altri, debba impedirmi di morire se sarò malato. "La vita è un dono diddio" e per questo non puoi sprecarla, TI va bene, a ME no. Io voglio morire come, dove e quando mi pare senza che nessuno che con me non ha nulla a che vedere ci metta il naso.
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"Credo nelle fate, negli spiriti del bosco, in quello che non credi, in ciò che non conosco" Folkabbestia- Potere alla Poesia
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Luce
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Io sono con voi tutti i giorni, disse Gesù
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Volevo ringraziare Saren per la sua testimonianza, penso di essere pienamente d'accordo con te... non sapevo esistessero dei metodi alternativi all'eutanasia... e penso anche che siano dei metodi validi. Io personalmente continuo ad appartenere a quel tipo di paziente che preferirebbe la morte, invece di una lenta agonia, ma non perché non sono felice della mia vità, ma solamente per non far soffrire di una lunga agonia psicologica, le persone che amo e che mi amano... ma solo per questo lo farei . Quando arriverà comunque il mio momento, (spero che il Signore mi dia più tempo possibile, sono ancora giovane e vorrei crearmi una famiglia prima), in qualunque modo esso arrivi, io sarò pronta, perché sono certa che tutto andarà bene. Luce
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Dio illumina le mie tenebre....
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agata
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Io so che il mio redentore vive
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Grazie Saren per il tuo prezioso contributo. Con la tua spiegazione ci hai svelato un po la vita giornaliera dell'ospedale. Le tue osservazioni esprimono saggezza di vita. Il Signore ti ha messo in un posto molto vicino alla vita e hai un compito molto importante tra i malati. Per i pazienti è una benedizione averti come infermiera. Grazie!
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saren
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Dio non gioca a dadi... (Albert Einstein)
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Ciao Agata.... sai la benedizione Dio l'ha data a me quando mi ha detto "Vai a fare l'infermiera!" e io ho ubbidito E' difficile descrivere la ricchezza e l'intensità delle relazioni che si instaurano e mi piace troppo osservare come Dio muove le circostanze per arrivare lì dove Lui vuole: che una persona senta, conosca, capisca quanto Dio lo ami... Dal di dentro comunque, riguardo all'eutanasia, la situazione è differente rispetto a come la si vuole dipingere.... Ripeto, tutto questo parlare di eutanasia mi pare solo un voler prendere posizione su un aspetto di maggiore autonomia dell'uomo rispetto a Dio, ma senza che ci sia davvero tutta questa richiesta di "dolce morte" da parte di chi si trova alla fine del suo tempo terreno.... Mi spiace che le Cure Pallitive in Italia abbiano ancora poco consenso perchè poco conosciute.... Nel mio piccolo cerco sempre di promuoverle e di far si che almeno le persone sappiano che esistono. Luce, Agata.....un abbraccio! Sandra
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Braveheart
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W questo FORUM!!!
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Quote:Io ritengo la vita un dono prezioso, e amo vivere per Cristo, (e lo faccio in modo naturale e riconoscente), ma se dovessi diventare un vegetale, a cosa servirei più a Dio? |
| Gesù disse che quando un passero muore, Dio non resta indifferente. Figuriamoci quando un umano, per cause maggiori, diventa un vegetale!
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Luce
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Io sono con voi tutti i giorni, disse Gesù
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Questo non lo metto in dubbio, anche perché ho vissuto questa cosa nella mia vita Braveheart. Ma quello che intendevo è che io non credo che Dio voglia questo per noi, e di conseguenza non sono tanto sicura che questo male che potrebbe succedersi venga da Lui... non so se mi spiego. Luce
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Dio illumina le mie tenebre....
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Braveheart
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W questo FORUM!!!
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Luce, e da quando Dio manda il male e fa morire la gente Il male non viene mai da Dio (a parte i giudizi)!
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Luce
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Io sono con voi tutti i giorni, disse Gesù
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E' infatti io non ho mai detto che il male viene da Lui, ma dal nemico... Dio a volte lo lascia agire... gurda Giobbe, ma non è mai lui l'artefice... il male è una parola che no conosce Dio... Luce
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Dio illumina le mie tenebre....
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nino
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personalmente non avrei mai il coraggio di "staccare la spina". credente o non credente non credo faccia molta differenza, non so se questo è un segno di forza o di debolezza, ma non mi interessa. l'eutanasia è comunque un argomento delicato, di cui magari è facile o agevole parlare, ma quando ci si trova in qualche modo coinvolti credo sia un'esperienza durissima, qualsiasi ruolo si svolga.
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saren
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Dio non gioca a dadi... (Albert Einstein)
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on 21.10.2006 alle ore 01:13:49, nino wrote: l'eutanasia è comunque un argomento delicato, di cui magari è facile o agevole parlare, ma quando ci si trova in qualche modo coinvolti credo sia un'esperienza durissima, qualsiasi ruolo si svolga. |
| Nino, concordo con te. Io però credo che si tratti di agire a priori, sulle cause che spingono una persona a chiedere la dolce morte. E riporto ancora una volta un quesito... si suppone che chi chiede l'eutanasia possa ritenere la priopria vita come un qualcosa di cui poter disporre liberamente (concetto questo che non è condiviso dai credenti), ma come è possibile che queste persone chiedano ad un'altra di mettere fine alla loro vita invece di farlo da sè quando ancora possono? Cosa li blocca dall'attuare il suicidio? Perchè volere che addirittura sia lo Stato ad occuparsi di ucciderli quando loro non vogliono più vivere, seppur per malattie gravi ed invalidanti? Perchè mettere questo peso sulla società? Questo faccio fatica a capirlo... E vorrei tanto capire, per poter aiutare meglio chi si trova a chiedere "Fammi morire..." Sandra
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« Ultima modifica: 22.10.2006 alle ore 15:17:56 by saren » |
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saren
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Dio non gioca a dadi... (Albert Einstein)
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Per Luce: Dio non vuole il nostro male e il nostro soffrire, ma lo può permettere.... Anche da situazioni in cui la sofferenza la fa da padrone, Dio può far scaturire benedizioni, magari per persone che sono intorno al malato e non per il malato stesso... Un abbraccio! Sandra
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anto
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on 10.10.2006 alle ore 13:29:53, Sparviero wrote: Come già scritto non è opera mia ma è giusto che mi prenda la responsabilità di quello che ho citato e che lo difenda. IO ho fatto la mia scelta e TU la tua, sono due scelte differenti e che possono andare in constrasto l'una con l'altra (anche perchè io non sono ateo ma pagano). Ora non vedo perchè la TUA scelta, come quella di altri, debba impedirmi di morire se sarò malato. "La vita è un dono diddio" e per questo non puoi sprecarla, TI va bene, a ME no. Io voglio morire come, dove e quando mi pare senza che nessuno che con me non ha nulla a che vedere ci metta il naso. |
| ma che succede? fino a oggi era DIO che decideva dove come e quando il nostro compito sulla terra fosse terminato.......
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« Ultima modifica: 05.11.2006 alle ore 06:55:46 by anto » |
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anto
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sandra, per te......
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anto
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