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   Autore  Topic: Riflessioni  (letto 2584 volte)
saren
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Dio non gioca a dadi... (Albert Einstein)

   
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Re: Riflessioni
« Rispondi #15 Data del Post: 09.02.2007 alle ore 23:37:57 »
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on 09.02.2007 alle ore 08:19:38, Fossile2 wrote:
se i credenti divorziano allora non è colpa dei credenti che non vivono bene il matrimonio ma è colpa di Dio che ha ciccato le quote quando sceglieva gli accoppiamenti. Mi sembra troppo comodo e un pò, se vogliamo, un eresia questa mentalità.

 
Sbagliato!  No
Troppo comodo! Cosa credi, che solo per il fatto che il Signore scelga per te la tua compagna che questo ti esuli dall'impegnarti quotidianamente perchè il tuo matrimonio sia saldo e felice?
Ti ripeto, non siamo burattini nelle mani del Signore e abbiamo anche noi la nostra parte da fare.
Se sorgono problemi all'interno del matrimonio, un credente si mette davanti a Dio e Gli chiede di guidarlo ad uscirne... il Signore indica sempre la via a chi glielo chiede...  
 
Mi riallaccio a questo per riprendere un attimo una tua frase...  
 
Io ti ho chiesto: "E soprattutto, Fossile... chi c'è al primo posto delle tue priorità? "  
 
Tu mi hai risposto: "Se hai letto la mia piccola testimonianza, forse dovresti averlo già capito"...
 
Certo, al primo posto dici che c'è il Signore...
Il punto è questo: è sempre così? In ogni occasione? Per ogni cosa che devi fare e scelta che devi prendere?
 
Non confondiamo il fatto di aver deciso di far entrare Cristo nella nostra vita, con il fatto che ogni giorno dobbiamo metterLo al primo posto nella nostra scala delle priorità...
 
Del resto, se Lui è sempre al primo posto, convieni con me che non puoi fare scelte che Lo mettano in secondo piano, no?
 
Ma se il Signore per tutta la Bibbia non fa altro che dire "Fate la mia volontà", poi quando decidiamo di fare di testa nostra, possiamo ancora dire che Lui è al primo posto?
 
Sia ben chiaro Fossile... mi rivolgo a te, perchè con te sto dialogando (e anche con grandissimo piacere, ti dirò!), ma queste cose le rivolgo in primis a me stessa...
perchè è tanto facile cadere nel tranello del tantosoiocosaèmeglioperme...
Non è un attacco personale, ci mancherebbe!!!  
 

Quote:
Ho un quesito da porti.
 
Se Dio sceglie la compagna per le persone, allora ti faccio questa domanda.
 
...allora se Dio è quello che sceglie il compagno o la compagna per i credenti, allora per i non credenti come funziona? permette queste cose per dire "no, guarda, questo non è il ragazzo che devi sposare"? mi pare un pò cinico da parte Sua, però visto che sostieni (e ti ho chieso su quali basi bibliche fai questi ragionamenti e non mi hai risposto, non per fare una guerra inutile di versetti ma per capire se questa storia è vera o come sto cercando di dimostrare, è falsa) che Dio sceglie il compagno della vita, per i credenti è così, e per chi non crede??

 
Credo tu sappia cos'è il libero arbitrio...
Bene, credenti o non credenti, tutti abbiamo la possibilità di scegliere...
Un credente sceglie tra la sua volontà e quella di Dio.
Un non credente sceglie la sua volontà. Punto.
 
Tu potrai scegliere di fare la volontà di Dio, che se vorrà ti darà una compagna oppure scegliere che tu vuoi una compagna.
Tu potrai scegliere di fare la volontà di Dio lasciando scegliere a Lui la tua compagna oppure te la potrai scegliere tu.
 
Una persona che non si fida di Dio (perchè non  ha accettato davvero Cristo nella sua vita), non sarà interessato a fare la Sua volontà, quindi sceglierà da sè... Cosa centra Dio?  
 
Certo, il Signore può comunque influenzare le scelte dei non credenti, per i Suoi piani, di cui non capiamo nulla...
Ma perchè pensare che  Sorridenteio abbia permesso la morte di quel giovane per poi poter dire alla ragazza "Questo non è l'uomo che ho scelto per te...". Che senso avrebbe?  
 
Scusa, ma qual è la cosa che davvero interessa Dio?
Solo che noi accettiamo il sacrificio di Cristo!
 
Il Signore può permettere delle brutture, delle sofferenze, si... per portare un'anima a Lui...
Può anche permettere la morte di qualcuno per questo?
Non lo so, può darsi...
 
Ma permettere la morte di qualcuno solo per dire "Non te l'avevo dato io...", no, questo non lo credo affatto...
 
...
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saren
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Re: Riflessioni
« Rispondi #16 Data del Post: 09.02.2007 alle ore 23:39:30 »
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Ho dovuto dividere in due il post perchè troppo lungo...
 

Quote:
Visto che sei cosi brava a fornire discorsi, tu, cosa diresti a questa mia amica per aiutarla ad uscire da questo trauma??
"non era quella la persona giusta per te"?
"non era nella volontà di Dio che vi sposaste"?
o atrocità del genere? o degenere??
Fossile

 
Forse le direi, semplicemente, che c'è Qualcuno (Cristo, ovviamente!)  in grado di curare le sue ferite, di guarirla e di ridarle nuova vita...
 
E' umano cercare di dare delle risposte, ma noi, che abbiamo Gesù nella nostra vita, che lo abbiamo lì al primo posto, non siamo più solo umani, perchè abbiamo in noi la Sua scintilla... e allora, ad una persona così sofferente, non c'è null'altro da portare se non Cristo, il Suo sacrificio d'Amore per noi, la Sua speranza, la Sua vita... Ti sembra poco?
 
Accipicchia Fossile, quanto ho scritto!
Vabbè, spero non ti sarai addormentato prima di finire di leggere  Linguaccia
 
Il tuo penultimo post, se non ti spiace lo svilupperei dopo...
 
Il tuo ultimo invece merita una risposta come si deve, ma per oggi no, ho i polpastrelli in fiamme!  Sorridente
 
A domani caro Fossile!
Il Signore ti benedica e ti dia una buona notte...
 Amici
 
Sandra
« Ultima modifica: 09.02.2007 alle ore 23:40:13 by saren » Loggato
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Re: Riflessioni
« Rispondi #17 Data del Post: 10.02.2007 alle ore 15:15:36 »
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Ciao Cari,
ho parlato di queste cose anche con la figlia del mio Pastore invitando lei, che è una mia cara amica a visitare la sezione sessualità perchè mi sembrava che fosse quella in cui è necessaria maggior chiarezza, e in cui le discussioni si infiammano di più. Io cercavo risposte e versetti biblici, lei invece mi ha risposto così:
per ogni cosa abbiamo la guida dello Spirito Santo, il Consolatore, che è in noi e ci fa capire se una cosa è contaria o no alla volontà di Dio.
Non dobbiamo cercare delle Regole, perchè non siamo più sotto la Legge, ma seguire ogni volta la voce dello Spirito dentro di noi e ricordarci che, come sta scritto, "ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa", perciò, anche quando teniamo tanto tanto ad una cosa, ad esempio un nuovo amore entrato nella nostra vita, dobbiamo chiederci se è da Dio. Se ci arriva la risposta, e siamo certi che è da Dio, nessun fratello ci può impedire di frequentare quella persona, anche se non è ancora convertito, perchè solo Dio sa ciò che ha in mente per noi. Allo stesso modo a volte i fratelli per il nostro bene potrebbero incoraggiare un'unione con un credente della Chiesa che esteriormente sembra andare bene...lo fanno per il nostro bene, per questo a volte appena sanno che ci siamo innamorati di un ragazzo o di una ragazza ancora prima di interessarsi al suo nome, alla sua storia, ci chiedono se è credente o no.
E noi cosa dobbiamo fare?
Dato che non siamo più sotto la Legge, dobbiamo stare molto attenti ad ascoltare la voce di Dio dentro di noi.
La Chiesa è fatta da uomini e anche gli uomini possono sbagliare, una comunità può sbagliare e ricredersi, chiedere scusa alla persona che ha mal giudicato, è accaduto così al fratello di una mia amica che ha ricevuto le scuse di tutta la comunità.
Infatti, "maledetto l'uomo che confida nell'uomo"
E' inutile oltrechè dannoso cercare una Legge, valida per tutti, ciò significherebbe non accettare ciò che Gesù ha voluto lascire dentro di noi.
Il fatto che siamo giustificati per grazia, vuol dire che dobbiamo fare tutto ciò che vogliamo?
Non sia mai! Piuttosto ascoltiamo lo Spirito Santo dentro di noi e cerchiamo di essere onesti con noi stessi.
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saren
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Re: Riflessioni
« Rispondi #18 Data del Post: 10.02.2007 alle ore 16:19:12 »
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Ciao Speranza!  Ciao

on 10.02.2007 alle ore 15:15:36, speranza_79 wrote:
Ciao Cari,
ho parlato di queste cose anche con la figlia del mio Pastore invitando lei, che è una mia cara amica a visitare la sezione sessualità perchè mi sembrava che fosse quella in cui è necessaria maggior chiarezza, e in cui le discussioni si infiammano di più. Io cercavo risposte e versetti biblici, lei invece mi ha risposto così:
per ogni cosa abbiamo la guida dello Spirito Santo, il Consolatore, che è in noi e ci fa capire se una cosa è contaria o no alla volontà di Dio.  
Non dobbiamo cercare delle Regole, perchè non siamo più sotto la Legge, ma seguire ogni volta la voce dello Spirito dentro di noi e ricordarci che, come sta scritto
, "ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa", perciò, anche quando teniamo tanto tanto ad una cosa, ad esempio un nuovo amore entrato nella nostra vita, dobbiamo chiederci se è da Dio.

 
E' vero... il Signore ci ha fatto dono dello Spirito Santo, proprio perchè Egli ci guidi nel nostro cammino con Dio e per capire la Sua volontà...
Ma dire che non siamo più sotto la Legge non è del tutto corretto, se intendiamo che quello che è scritto passa in secondo piano rispetto a quello che lo Spirito Santo ci dice.
Vedi, Dio non può smentire Se stesso, quindi quello che lo S.S. potrà dirci non sarà mai e poi mai in contrasto con quanto scritto nella Parola.
Dio non ci parla solo attraverso lo S.S., ma lo fa innanzitutto attraverso la Sua Parola e lo farà ancora fintanto che Cristo non sarà tornato...e poi non dimentichiamo che ci parla anche attraverso le circostanze...
Del resto (e lo ricordi anche tu...), Cristo ha detto: "il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto." Giovanni 14
Quindi il Consolatore non solo ci insegna, ma anche ci ricorda le parole di Cristo...
Possiamo dire che siamo sotto la Legge della Grazia!  Sorriso
 

Quote:
Se ci arriva la risposta, e siamo certi che è da Dio, nessun fratello ci può impedire di frequentare quella persona, anche se non è ancora convertito, perchè solo Dio sa ciò che ha in mente per noi.

Concordo...
 

Quote:
Allo stesso modo a volte i fratelli per il nostro bene potrebbero incoraggiare un'unione con un credente della Chiesa che esteriormente sembra andare bene...lo fanno per il nostro bene, per questo a volte appena sanno che ci siamo innamorati di un ragazzo o di una ragazza ancora prima di interessarsi al suo nome, alla sua storia, ci chiedono se è credente o no.

 
Il nostro bene, ma non il nostro...meglio!  Sorridente
 

Quote:
E noi cosa dobbiamo fare?
Dato che non siamo più sotto la Legge, dobbiamo stare molto attenti ad ascoltare la voce di Dio dentro di noi. La Chiesa è fatta da uomini e anche gli uomini possono sbagliare, una comunità può sbagliare e ricredersi, chiedere scusa alla persona che ha mal giudicato, è accaduto così al fratello di una mia amica che ha ricevuto le scuse di tutta la comunità.
Infatti, "maledetto l'uomo che confida nell'uomo"

 
Facciamo attenzione al solo "ascoltare la voce di Dio che è dentro di noi", perchè, come giustamente hai riportato "il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa" ed è tanto facile, quando desideriamo una cosa pensare che sia lo S.S. a dirci si...  
E' per forza di cose necessario sapere cosa dice la Parola di Dio in proposito, così avremo conferma...
Se senti che una certa cosa è giusta, ma la Parola ti dice il contrario, stai pur certa che non è lo S.S. che ti ha parlato, ma il tuo cuore (ingannevole...).
 

Quote:
E' inutile oltrechè dannoso cercare una Legge, valida per tutti, ciò significherebbe non accettare ciò che Gesù ha voluto lascire dentro di noi.

 
Ci sono Leggi assolutamente per tutti!
Poi ci sono indicazioni valide per alcuni e non per altri... è un pò diverso, non trovi?
Facciamo l'esempio delle parole di Paolo quando dice: "Ai celibi e alle vedove, però, dico che è bene per loro che se ne stiano come sto anch'io.  Ma se non riescono a contenersi, si sposino; perché è meglio sposarsi che ardere." 1 Cor. 7.  
Sono indicazioni opposte.
Per qualcuno varrà il celibato, per altri no. Chi decide?
Dovrebbe decidere Dio...
 

Quote:
Il fatto che siamo giustificati per grazia, vuol dire che dobbiamo fare tutto ciò che vogliamo?
Non sia mai! Piuttosto ascoltiamo lo Spirito Santo dentro di noi e cerchiamo di essere onesti con noi stessi.
 Amici Vai vai!

 
Direi soprattutto ubbidienti!  Sorridente
 
Un abbraccio Speranza carissima! Bacio
Sandra
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Re: Riflessioni
« Rispondi #19 Data del Post: 10.02.2007 alle ore 19:15:05 »
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Bisogna sempre vedere se si tratta di ciò che la Legge ha stabilito prima o dopo essere portata a compimento, ti faccio un esempio:
 
Deuteronomio 5,6
Temerai l'Eterno, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il Suo nome.
 
Giacomo 5, 12
Ora prima di tutto fratelli miei, non giurate nè per il cielo nè per la terra, nè fate alcun giuramento ma sia il vostro si si e il vostro no no, per non cadere sotto giudizio.
 
Questa non è una contraddizione e si spiega col fatto importante che se giuri ricadi sotto la Legge, ma noi non abbiamo bisogno di giurare poichè camminiamo nella Verità, grazie a Gesù.
 
Egli infatti non è venuta ad abolire la Legge, ma a portarla a compimento.
 
 Amici Angelo Buono!
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Re: Riflessioni
« Rispondi #20 Data del Post: 11.02.2007 alle ore 09:55:37 »
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Chiedo scusa a saren, alla quale avevo detto che avrei seguito la discussione dietro le quinte per non intralciarli il filo del discorso.
 
Mi preme intervenire, dopo gli ultimi posto e portare una riflessione ad una conclusione a cui comunque si é giunti:
 
Fare la volontà di Dio.
 
1Corinzi 13:1-13  
 
Chi ha vissuto totalmente una vita d’amore e può trasmetterci i reali valori di questo concetto, è un uomo soltanto:  
GESÙ CRISTO.  
 
Lui ha Amato dall’inizio alla fine del suo soggiorno terrestre.  
 
- Ha mai dimostrato dell’odio per qualcuno?  
- Ha mai dimostrato risentimenti per qualcuno?  
- Ha mai meditato vendetta nei confronti di qualcuno?  
 
NO! Lui ha sempre amato!  
 
Questo cosa vuol dire? Il suo era un amore sentimentale?  
- Avreste dei sentimenti d’amore per qualcuno che vi insulta?  
- Avreste dei sentimenti d’amore per chi vi punta una pistola alla nuca?  
- Avreste dei sentimenti d’amore per chi vi pugnala alle spalle?  
 
Gesù ha dimostrato che il Suo Amore per l’umanità non è stato condizionato da un sentimento, ma è stata una DECISIONE.  
IO AMO, IO AMO, IO AMO…  
 
La sua è stata una vita vissuta totalmente in forma umana, soffrendo per ciò a cui andava incontro, dimostrando anche dei sentimenti di tristezza. In quegli attimi non si è lasciato schiacciare dal sentimento, ma lo ha vinto invocando il Padre e ubbidendogli fino in fondo Matteo 26:38-39.  
 
Lui è andato alla croce per me e per te. Ma non quel me di oggi, ma quello che un tempo lo disprezzava, lo disonorava, lo rinnegava. Ha amato il peccatore, non ha aspettato il mio ravvedimento. Ha dato la sua vita per l’Amore che nutre per tutti noi peccatori.  
 
È tanto facile amare chi ti ama, ma quando chi ti ama inizia a deluderti? Come reagisci?  
 
.....->continua
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Re: Riflessioni
« Rispondi #21 Data del Post: 11.02.2007 alle ore 09:56:43 »
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....<-segue
 
Un giorno mio figlio mi disse:  
- papà sei uno stupido!    
 
Mio figlio ha 6 anni e frequenta la 1° elementare.    
Sapete perché mi rispose così?  
Gli dissi che era tardi (le 9 di sera), gli ho spento la televisione e l’ho portato a letto.  
 
Come ho reagito?  
Ho deciso di amarlo!  
 
L’ho preso sulle mie ginocchia, e gli ho detto:  
- Ma tu sai cosa vuol dire? Perché mi chiami stupido?  
Lui non mi rispose, se ne stava li rannicchiato, offeso perché gli spensi la televisione.  
Ma io ho insistito fino a quando lui non mi dette una risposta. Dopo innumerevoli volte che gli chiesi la medesima domanda, lui mi rispose:    
- No! Non so cosa vuol dire!  
Pregammo insieme, e si coricò sereno, e dopo poco tempo era già crollato in un profondo sonno.  
 
È facile amare i propri figli, anche quando questi ti “insultano”.  
Ma non è altrettanto facile amare un amico che ti insulta. Penso che la maggior parte di noi gli risponderebbe per le rime. L’amore per un figlio è un dovere una responsabilità, l’amico lo ami perché ti aspetti che ti ricambi, ma quando non lo fa son dolori… È quindi un amore condizionato.  
 
Dio ci ha amato incondizionatamente, anche quando lo insultavamo consapevole del fatto che peccavamo per ignoranza. Era in attesa del nostro ravvedimento, per coricarci in Lui in un sonno di serenità e pace.  
 
Ho iniziato questa riflessione con il capitolo 13 della 1° lettera ai Corinzi. L’amore che Paolo ci descrive in questa lettera lo si può definire un sentimento?  
È possibile che dei sentimenti ti portino ad atteggiamenti di perdono, di riconciliazione, ma questo è dovuto comunque a delle circostanze emozionali. Ma dalla consapevolezza della nostra debolezza umana, Amare deve essere una decisione che sovrasta a priori ogni altro tipo di circostanza in cui il sentimento si tramuta da “amorevole” ad odioso.  
 
La parola AMORE ha un elevato significato di fede, non va banalizzata ed esternata in conformità ai costumi che ci circondano. Va distinta da ciò che è emozione e ciò che per noi Cristiani deve essere una decisione definitiva!  
 
Non possiamo ingannare Dio con dei sentimenti “amorevoli”.  
Analizziamo questo passaggio nel Vangelo di Matteo:  
 
Matteo 16:21-23  
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno. Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: «Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai». Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».  
 
Immaginatevi lo stupore che Pietro poté provare in questa circostanza, munito da buoni propositi venne così duramente rimproverato da Gesù. Come mai?!?!  
Il sentimento è un’arma astuta che il nemico utilizza per sviarci dalla verità. Gesù non smise mai di amare né Pietro né nessun’altro. Ma se si tratta di disciplinare, sa farlo in modo giusto e severo, perché l’Amore di Dio è severo, non è sdolcinato come invece lo può essere il sentimento che c’inganna e ci svia dalla verità.  
 
Se si recepisce il messaggio di Cristo, se ammettiamo di aver imparato la lezione, facendo le nostre scelte con decisione, rinunciando e rifiutando ogni ingannevole sentimento, possiamo credere in un futuro di serenità di pace in famiglia, sul lavoro, in chiesa, e in ogni altro contesto… persino allo stadio, magari tifando per gli avversari!  
 
Dio vi benedica.
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Re: Riflessioni
« Rispondi #22 Data del Post: 11.02.2007 alle ore 12:23:41 »
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on 09.02.2007 alle ore 22:31:40, saren wrote:
Quindi ti dirò che cosa significa per me servire il Signore...
Per me servire il Signore non ha a che vedere con un qualche tipo di servizio o impegno, che sia essere un responsabile di chiesa, un musicista, un diacono o la sorella che pulisce i locali della comunità... No.
Servire il Signore E' mettersi al Suo servizio, non fare un servizio per Lui.
 
Qual è la differenza?
 
Beh, la differenza, che può sembrare sottile, è che se mi metto al servizio del Signore, mi metto in una posizione di assoluto abbandono a Lui: m'interesserà solo fare la Sua volontà e non altro, non il tipo di compito che Lui mi chiederà di fare.
Quando faccio un servizio per Lui, devo ricordarmi (sempre) che non è importante il mio compito in sè, ma Chi me lo ha comandato.
 
Spesso le persone lavorano in varie attività, hanno compiti specifici, lavorano per il Signore... ma sono al servizio del loro compito... non del Signore...
 
E' di nuovo solo questione di volontà: quella di Dio, naturalmente! Quindi mi, ti domando: chiediamo sempre al Signore se è la Sua volontà quando ci mettiamo a fare qualcosa per Lui?
 
E' un pò difficile spiegarmi via post, spero di riuscire a farmi capire... Imbarazzato
 
Ora passo al resto... SorrisoSandra

Grazie Sandra per questa bella riflessione.......la condivido molto. Buono!
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Re: Riflessioni
« Rispondi #23 Data del Post: 13.02.2007 alle ore 12:02:13 »
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Cara Saren,
voglio essere sincero, perché penso hce un cristiano debba essere sincero. Leggendo il tuo intervento, francamente, sono rimasto un po' amareggiato. Perché? Non voglio assolutamente mettere in dubbio la tua buona fede, ma cmq mi ha lasciato perplesso quello che hai scritto: hai affermato, in sostanza, che un credente che sceglie di sposarsi con un non credente fa un servizio part-time al Signore. Io non sono fidanzato, ma se lo fossi con qualcuno non credente, a essere sincero mi sentirei infastidito da questa tua affermazione (e francamente lo sono stato un po' adesso). Innanzitutto bisogna metterci d'accordo con cosa significa servire il Signore: significa per caso andare in chiesa, predicare, pulire il locale dove si svolgono i culti? Sicuramente anche questo è servire il Padre. Ma solo questo significa servire? Per me servire il Signore significa prima di tutto VIVERE in conformità alla Sua volontà,  vivere la vita amando Lui e il prossimo. Se andiamo in chiesa senza avere questo tipo di mentalità, non serviamo il Signore! Inoltre sappiamo che Dio non si serve delle persone nello stesso modo, perchè Egli non ha limiti, quindi può usare le persone come Vuole, quando Vuole e in tutti i modi possibili.  
Tornando quindi al tuo discorso, non condivido il fatto che chi si fidanza o sposa con qualcuno non credente non serve il Signore al 100%. Condivido invece che se il partner ce lo trova Dio è la miglior cosa, ma non è detto che Egli ce lo faccia trovare dove ce lo aspettiamo (in chiesa o ai culti): magari potrebbe pure essere un mafioso o una prostituta....che però potrebbe convertirsi (anche se, lo ammetto, difficilmente mi fidanzerei con una ragazza di facili costumi..Sorridente).  
Insomma, per dirla francamente, mi da fastidio quando qualcuno fa la predica a un altro solo perchè questo si è fidanzato con un non credente o perché fa cose che secondo il fratello in questione non rientrano nei canoni della fede. E scusami se mi permetto Saren (che Dio mi perdoni se pecco!), ma mi sembra che tu, in sostanza, abbia fatto questo a Lisa: hai tirato fuori tutto quel discorso (in molte parti condivisibile) solo perché lei ha detto di essere moglie di un non credente. Io penso purtroppo che oggi tante persone (non dico te Saren, perché non ti conosco) si parino dietro il nome di Dio per fare i padroni della vita degli altri: "non fare questo, non devi vedere questi film, devi leggere solo questi libri e non questi....perché lo dice Dio!", quando magari in realtà è solo un lor pensiero che tentano di imporre.  
 
(continua)
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Re: Riflessioni
« Rispondi #24 Data del Post: 13.02.2007 alle ore 12:10:42 »
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Inoltre, ancora oggi vedo questo in tanti credenti questo settarismo detestabile: ma per caso, non erano proprio i farisei ad accusare Gesù di mangiare con i peccatori? Eh già, proprio così! E oggi sento dire da tanti credenti (anche in questo forum): non bisogna uscire con le persone che non credono, Paolo dice di non aggiogarsi con gli infedeli, il matrimonio misto è condannato da Dio. Ma scusate, ma questo non è un raggionamneto settario? A me pare proprio di si, e per questo al giorno d'oggi non frequento ancora nessun achiesa, perché mi pare che questa mentalità non si sdradichi. NOn voglio dire ora cmq che si può frequentare chiunque senza incorrere in alcuni pericoli: nei Proverbi c'è scritto che "chi tratta con gli stupidi, se la passerà male". Io in passato ho trattato con gli stupidi, e infatti me la sono passata male! Anche Paolo ribadisce che le cattive compagnie corrompono le buone abitudini. Ma quello però che bisogna capire, secondo me, è su quale criterio bisogna stabilire chi è una buona compagnia e chi no: per caso se uno dice di avere la fede, è automaticamente una buona compagnia? Eppure anche i farisei erano fedeli a Dio a detta loro...ma Gesù li ha accusati. E allora? Solo perché uno non crede bisogna evitarlo, ghetizzarlo?
Concludo dicendo questo: per ogni cosa, per QUALSIASI cosa, secondo me è bene PRIMA DI TUTTO chiedere a Dio e Gesù, e POI magari anche ascoltare le opinioni degli altri. Però, nello stesso tempo, inviterei molte persone a non pararsi dietro il nome di DIo e qualche verso biblico estrapolato per dire agli altri cosa devono fare, con chi devono fidanzarsi eccettera, perché questa secondo me è manipolazione.  
Un saluto in Cristo.
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Re: Riflessioni
« Rispondi #25 Data del Post: 13.02.2007 alle ore 12:12:52 »
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on 13.02.2007 alle ore 12:02:13, Braveheart wrote:
Cara Saren,
voglio essere sincero, perché penso hce un cristiano debba essere sincero. Leggendo il tuo intervento, francamente, sono rimasto un po' amareggiato. Perché? Non voglio assolutamente mettere in dubbio la tua buona fede, ma cmq mi ha lasciato perplesso quello che hai scritto: hai affermato, in sostanza, che un credente che sceglie di sposarsi con un non credente fa un servizio part-time al Signore. Io non sono fidanzato, ma se lo fossi con qualcuno non credente, a essere sincero mi sentirei infastidito da questa tua affermazione (e francamente lo sono stato un po' adesso). Innanzitutto bisogna metterci d'accordo con cosa significa servire il Signore: significa per caso andare in chiesa, predicare, pulire il locale dove si svolgono i culti? Sicuramente anche questo è servire il Padre. Ma solo questo significa servire? Per me servire il Signore significa prima di tutto VIVERE in conformità alla Sua volontà,  vivere la vita amando Lui e il prossimo. Se andiamo in chiesa senza avere questo tipo di mentalità, non serviamo il Signore! Inoltre sappiamo che Dio non si serve delle persone nello stesso modo, perchè Egli non ha limiti, quindi può usare le persone come Vuole, quando Vuole e in tutti i modi possibili.  
Tornando quindi al tuo discorso, non condivido il fatto che chi si fidanza o sposa con qualcuno non credente non serve il Signore al 100%. Condivido invece che se il partner ce lo trova Dio è la miglior cosa, ma non è detto che Egli ce lo faccia trovare dove ce lo aspettiamo (in chiesa o ai culti): magari potrebbe pure essere un mafioso o una prostituta....che però potrebbe convertirsi (anche se, lo ammetto, difficilmente mi fidanzerei con una ragazza di facili costumi..Sorridente).  
Insomma, per dirla francamente, mi da fastidio quando qualcuno fa la predica a un altro solo perchè questo si è fidanzato con un non credente o perché fa cose che secondo il fratello in questione non rientrano nei canoni della fede. E scusami se mi permetto Saren (che Dio mi perdoni se pecco!), ma mi sembra che tu, in sostanza, abbia fatto questo a Lisa: hai tirato fuori tutto quel discorso (in molte parti condivisibile) solo perché lei ha detto di essere moglie di un non credente. Io penso purtroppo che oggi tante persone (non dico te Saren, perché non ti conosco) si parino dietro il nome di Dio per fare i padroni della vita degli altri: "non fare questo, non devi vedere questi film, devi leggere solo questi libri e non questi....perché lo dice Dio!", quando magari in realtà è solo un lor pensiero che tentano di imporre.  
 
(continua)

 
Un piccolo ma determinante dettaglio che forse ti é sfuggito, é che saren parla per esperienza personale!
Si é prima di tutto fatta una autocritica.
 
Ma penso sia meglio aspettare che sia saren a darti una risposta in merito.
« Ultima modifica: 13.02.2007 alle ore 12:14:00 by gagi » Loggato
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Re: Riflessioni
« Rispondi #26 Data del Post: 13.02.2007 alle ore 12:14:53 »
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on 13.02.2007 alle ore 12:12:52, gagi wrote:

 
Un piccolo ma determinante dettaglio che forse ti é sfuggito, é che saren parla per esperienza personale!
Si é prima di tutto fatta una autocritica.
 
Ma penso sia meglio aspettare che sia saren a darti una risposta in merito.

 
Gigi, le esperienze personali non son tutte uguali. Ognuno fa differenti esperienze, quindi non è detto che le esperienze che fai tu siano uguali alle mie e viceversa.
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Re: Riflessioni
« Rispondi #27 Data del Post: 13.02.2007 alle ore 12:31:08 »
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on 13.02.2007 alle ore 12:14:53, Braveheart wrote:

 
Gigi, le esperienze personali non son tutte uguali. Ognuno fa differenti esperienze, quindi non è detto che le esperienze che fai tu siano uguali alle mie e viceversa.

 
Caro Braveheart,
il mio nick é gagi non gigi (sta per garzia giuseppe).
 
La mia esperienza non l'ho raccontata in questo contesto, ho solo appoggiato e sostenuto quello che saren ha detto, e non a difesa di una teoria, ma di una esperienza fatta da una persona anziana nella fede e che dovrebbe essere ascoltata senza troppe contestazioni.
 
Gesù non ha lasciato che la sua chiesa fosse condotta da chi immaturamente non vede il problema da nessuna parte. Ma ha espresso il Suo desiderio alla sottomissione verso l'esperienza che gli anziani hanno, mettendoli a conduzione del suo gregge.
 
Questi che vengono offerti sono solo buoni consigli, poi ognuno faccia le sue scelte, ma molto umilmente, una volta che vi sarete resi conto dell'errore fatto, ritornate quì e date la vostra testimonianza, in tal modo eviterete che altri facciano il vostro medesimo errore.
Un settarista vi direbbe, fai come ti dico o dio ti fulmina.
Io non mi permetto di dire questo, in quanto ne ho fatte più di tutti voi messi insieme: È l'esperienza, l'anzianità che mi spinge a trattare ogni questione con estrema prudenza, mettendo gli insegnamenti di Cristo sempre al primo posto
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Re: Riflessioni
« Rispondi #28 Data del Post: 13.02.2007 alle ore 12:54:43 »
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Scusa gagi, avevo letto male!Sorridente Cmq, come ho detto, è bene ascoltare gli altri, ma è sempre meglio prima di tutto chiedere a Dio, e non devono essere gli altri, fratelli compresi, a dire nel Suo nome cosa devono fare. Tutto qua.
 Ciao
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Re: Riflessioni
« Rispondi #29 Data del Post: 13.02.2007 alle ore 13:26:30 »
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on 13.02.2007 alle ore 12:54:43, Braveheart wrote:
Scusa gagi, avevo letto male!Sorridente

 
Scuse accettate... ma che non si ripeta più!  Furioso(  Vai vai!
 

Quote:

Cmq, come ho detto, è bene ascoltare gli altri, ma è sempre meglio prima di tutto chiedere a Dio, e non devono essere gli altri, fratelli compresi, a dire nel Suo nome cosa devono fare. Tutto qua.
 Ciao

 
L'esperienza personale é fondamentale. Ma cerca comunque sempre di vedere in questi consigli l'amore con cui ti vengono presentati. Non é nell'intenzione di nessuno (e di questo ne sono fermamente convinto) prendere possesso della tua vita.
Cristo ha pagato un prezzo altissimo per te , e non vi é nessun'altro al mondo che sia degno di pagare il medesimo prezzo, la tua vita appartiene quindi totalmente a Lui. Ne io, ne nessun'altro vuole toglierti dalle sue mani.
Sappi comunque che Dio può parlarti anche tramite noi, chi più di te ha già alle sue spalle un lungo cammino con Lui. Il mio dura dalla primavera del 1986,, in oltre 20 anni di cose se ne imparano.
Tieni in considerazione queste cose, e non accanirti brutalmente con accuse assurde di settarismo o altro, verso coloro che in fondo non hanno fatto altro che tenderti la mano per darti un aiuto a comprendere.
 
Dio ti benedica. Ciao
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