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Vita di chiesa e cammino cristiano >> Famiglia, sessualità, medicina e disabilità >> Riflessioni
(Messaggio iniziato da: lisa8 il 08.02.2007 alle ore 12:11:03)

Titolo: Riflessioni
Post di lisa8 il 08.02.2007 alle ore 12:11:03
Pace a tutti! Leggendo i vari topic proposti e i conseguenti dibattiti mi sono sorte alcune riflessioni che vorrei condividere.
Mio marito non era credente e, pur essendo buono come un pezzo di pane, era su una brutta strada causa amicizie sbagliate e poco controllo dei genitori. Ringrazio Dio x avergli, almeno, tenuto lontane le ragazze ed eventuali esperienze sbagliate. In questo modo io ho potuto essere l'unica donna della sua vita e lui l'unico uomo della mia.
Dopo qualche mese che stavamo insieme si è convertito (gloria a Dio!) e, cmq, fin dall'inizio non mi sono mai allontanata da Dio, anche se non era credente. Anzi, devo dire che mi sono avvicinata e con lui ne parlavo della Bibbia ecc. Sebbene lui sia ancora un po' acerbo, ci sono amici credenti da sempre che mi hanno detto che c'è tanto da imparare dalla fede di mio marito e lo vedo anch'io. Lui va al Padre come un bambino. La sua fede è così sincera e la sua bontà è meravigliosa, considerando la cattiveria che si nasconde, ahimè, anche in mezzo a persone che si dicono credenti.
Ora vi presento una situazione ribaltata. Una mia cara amica che conobbi in chiesa e che, tutt'ora, considero come la sorella che non ho mai avuto (sono figlia unica), si mise insieme ad un credente. Un ragazzo adorabile, famiglia credente, andava in chiesa da quando era nato ecc. e lei era felice di aver trovato un fidanzato cristiano, perchè non voleva più saperne di non credenti. Bè, io dico che un qualsiasi altro scemo non si sarebbe mai comportato così male con lei. Lui si è totalmente allontanato da Dio e quando erano insieme non voleva saperne di leggere la Bibbia o pregare insieme!
Questo x dirvi che, a mio parere, ci sono credenti e credenti e non credenti e non credenti. Non si può generalizzare. Mio marito bestemmiava e quanto altro, ma è diventato un vero credente e, cmq, non mi ha mai allontanata dal Signore. Mi ha sempre rispettata x il mio credo, quando non aveva ancora accettato Dio. Invece, questo ragazzo che tutti approvavano, perchè era da sempre cristiano, battezzato e tutto, ha allontanato mia sorella da Gesù, dicendole anche cose molto cattive.
Questo era il primo punto. Il secondo riguarda la sessualità.
Premetto che sono una che ha sempre avuto numerosi problemi a lasciarsi andare nell'intimità. Però, non riesco a capire come mai l'intimità tra due persone (e con questo intendo tutto ciò che va dalle semplici carezze al rapporto completo) debba essere soltanto visto come un desiderio della carne. A mio avviso, lo diventa se uno si lascia andare a perversioni schifose, o se la prima donna o uomo che incontra che lo attrae ci va a letto, oppure quando non condividi l'intimità con una sola persona x tutta la tua vita, perchè vuoi farti delle esperienze e sentire emozioni diverse... ma questo vale non solo x la sessualità, ma x qualsiasi altra cosa. I desideri della carne non rispettano il proprio corpo e la propria anima. Sia questo rubare, o andare a letto con qualcuno solo x piacere.
Se prima di sposarmi desideravo unirmi con mio marito, non mi sento di aver avuto un pensiero impuro. Se avessi desiderato un altro uomo che non fosse lui, allora sì, che avrei peccato. Il fatto di desiderare qualcosa non credo debba essere solo attribuito alla carne. Per me qualsiasi cosa abbia riguardato la sfera intima con mio marito, è stato ed è una condivisione delle nostre anime. Un desiderio che ha la mia anima di essere una cosa sola con la sua. Non della carne. Non so come spiegarmi.
Credo sia importante aver avuto un solo uomo nella mia vita, perchè, oltre a Dio, penso che ci debba essere soltanto una persona su questa terra che conosce una parte di te che nessun altro conosce.

Pace!
Lisa


Titolo: Re: Riflessioni
Post di lisa8 il 08.02.2007 alle ore 14:33:47
Ciao Fossile! Ho letto più volte i tuoi commenti e in alcuni casi mi sono ritrovata della tua stessa opinione.
Non frequento la chiesa da un po' x motivi vari, ma anche x la profonda delusione che mi ha dato la comunità.
Però ci tengo a dire che nonostante non frequenti, Dio è al primo posto nella mia vita. Non sono lontana da Dio soltanto perchè non vado in chiesa, anzi, con tutte le situazioni negative che si erano create nella chiesa che frequentavo, ho una relazione più intima oggi, che prima.

Il Signore ti benedica!
Lisa

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 08.02.2007 alle ore 14:52:02
Ciao Lisa, ciao Foss. :hello:

Vorrei portare le mie riflessioni e le mie esperienze, in prima e terza persona...


Riflessioni...
Sicuramente il desiderio di condividere la propria vita con qualcuno è lecito e comprensibile, però, in qualità di persone che hanno accettato Cristo nella propria vita dobbiamo prima chiederci una cosa, fondamentale...

Nella nostra scala delle priorità, cosa occupa il primo posto?

Da qui si possono poi fare tutti gli ulteriori passi...

SE al primo posto c'è il mio benessere, i miei desideri, i miei scopi per la mia vita, ecc..., allora è giusto che io mi preoccupi di sperare in un rapporto con una persona che in primis mi faccia stare bene e sentirmi amata e da amare...indipendentemente dalla sua fede.
In questo caso, il credo religioso o l'essere ateo, sono ininfluenti;

SE al primo posto c'è Cristo, allora il mio desiderio non sarà di trovare una persona con cui condividere la mia vita, ma sarà quello di vivere la mia vita per Cristo, indipendentemente dal fatto di avere o meno una persona al mio fianco, perchè il Signore dice chiaramente: Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più...
Che non vuol dire che se desidero sposarmi e formare una famiglia, non lo chiedo perchè c'è Cristo al primo posto... vuol dire fare tutta una serie di richieste e di scelte, che però tengano conto dell'oggetto principale della scala delle mie priorità, in questo caso, Cristo...

Riflessione: cosa mi porterò via quando lascerò questo mondo?
La mia vita terrena?
Il mio matrimonio?
La mia famiglia?

No, mi porterò via il mio aver deciso per Cristo: questa è l'unica cosa che influenzerà TUTTA la mia vita futura, quella che, per le promesse di Cristo, sarà eterna... nel bene o nel male...


Adesso scappo, più tardi vi posterò le mie esperienze...

Intanto vi abbraccio! :friends:

Sandra

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 08.02.2007 alle ore 16:02:36

on 02/08/07 alle ore 15:01:29, Fossile2 wrote:
Saren, non sono tanto d'accordo con te. C'e gente che ha Dio come primo posto nella sua vita ed è schiava delle predicazioni al punto che riesce ad arrivare a trascurare la famiglia per andare a predicare.
Eppure, è Dio che è al suo primo posto.

Fossile


E no, caro Fossile... qui sta il punto: se queste persone sono schiave delle predicazioni non lo sono di Dio...
Non c'è Cristo al primo posto, ma il servizio per Lui: sono due cose ben diverse!

Quindi, tornando all'argomento principale del topic, quello che dici mi da un'ulteriore conferma del fatto che spesso crediamo di aver messo Dio al primo posto, ma non è così...

Se Cristo è in cima alle mie priorità, avrò sempre Lui come punto di riferimento e come guida per OGNI scelta che dovrò prendere nella mia vita, sia essa il tipo di studi, il lavoro che dovrò fare per mantenermi, lo sposarmi o meno e con chi, il diventare predicatore, pastore, monitore e quant'altro...
Perchè non è l'azione in sè che è importante, ma che quest'azione sia voluta dal Signore.

Eppure, quanti giovani che non trovano moglie o marito domandano al Signore "E' la Tua volontà che io non mi sposi?".
Certo, il Signore ha istituito Lui il matrimonio e ha creato Eva proprio perchè non voleva che l'uomo fosse solo, ma può essere benissimo che al Signore serva che una persona non si sposi, perchè ha per lui un piano particolare...

Ora, mettiamo che non sia questo il nostro caso e che il Signore preveda per noi un matrimonio e una famiglia...
preferiamo scegliere noi o lasciare fare a Dio?

Posso decidere da me, perchè magari incontro una persona che mi piace particolarmente, sono ricambiata e sembra proprio la persona giusta.
Ma se questa persona non è quella che il Signore avrebbe scelto per me, sicuramente non sarò per il Signore lo strumento che Lui voleva utilizzare al 100%...

Magari, nonostante le mie scelte, Lui riuscirà ad usarmi comunque, ma non pienamente. E' buono questo? E per ottenere cosa io mi perdo il 100% dell'opera di Dio attraverso la mia vita? Per il matrimonio con una persona diversa da quella che il Signore avrebbe scelto per me?

Mettiamoci bene in testa che Dio vuole per noi solo ed esclusivamente il meglio... ma non il meglio inteso come: felicità, ricchezza, ecc....
Per Lui il meglio è inteso come il meglio che Lui può ottenere da noi attraverso il nostro appartenerGli completamente... non siamo esseri passivi che vivono solo nella contemplazione del Signore...

Mi allargo un pò... Cosa si aspetta Dio da noi?
Si aspetta che noi Lo conosciamo, che Lo amiamo e che Lo serviamo...

Parliamo sempre di persone che hanno già accettato Cristo nella loro vita...
Puoi conoscere Dio e amarLo anche se magari condividi la tua vita con una persona che ti sei scelto tu, anche se bisogna dire che se la persona in questione ti mette i bastoni tra le ruote, crescere nella conoscenza di Dio è più difficile... e puoi amarLo, ma magari non puoi esternare il tuo sentimento per Lui...
Ma come puoi servirLo pienamente? Come puoi impegnarti per l'opera del Signore se la persona che hai a fianco non condivide queste cose con te?

Saresti un servitore a mezzo servizio (se ti va bene...)... ed è questo che Dio ti chiede?
Cioè, Lui ha dato Suo Figlio in sacrificio vivente per dare a noi la vita eterna e poi noi lo ringraziamo (ho scritto ringraziamo, non ripaghiamo...) con un servizio part-time?
Della serie, se mia moglie o mio marito me lo consentono allora ci sono, sennò abbi pazienza Signore...

(continua...)

Titolo: Re: Riflessioni
Post di lisa8 il 08.02.2007 alle ore 16:09:46
Ciao Saren, la famiglia è un'istituzione di Cristo e quindi penso che sia buono ricercarla, anche x contrastare il diavolo che tenta sempre di disfare le unioni.
Quando ho incontrato mio marito (avevo quasi 22 anni) erano anni che pregavo Dio x mandarmi l'uomo giusto x me, se era nei Suoi piani. Anche se mio marito non era credente quando ci siamo messi insieme, è stata una vera benedizione sia x me che x lui. Dio stava già lavorando nella sua vita e ha messo me nella sua vita x arrivare alla conversione.
Devo dirti che quando ho capito che era lui l'uomo giusto, ho realizzato che io potevo essere il mezzo x evangelizzarlo e sono stata spinta ancora di più a mettermi con lui. Io penso che noi Figli di Dio abbiamo qualcosa di speciale e se, attraverso il nostro amore, possiamo essere messaggeri di Dio, ben venga!
Io ho visto un miracolo e ho amato e amo Dio sempre di più!

Un abbraccio anche a te!
Lisa

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 08.02.2007 alle ore 16:26:09
(...segue)

Certo, tu puoi dire "Ma allora che ci si sposa a fare se poi finisco per trascurare il matrimonio per lavorare per il Signore?"... ma non è questo che il Signore ci chiede!
E se succede che un uomo o una donna stanno trascurando la propria famiglia per il servizio reso al Signore, allora è il momento di fermarsi e di rimettere davanti a Dio il proprio operato e il proprio impegno per Lui e Dio ristabilirà le cose... i rischi ci sono sempre se non facciamo regolarmente una revisione del nostro rapporto con Dio... Ripeto: al primo posto Dio, non il servizio per Lui...

Mi addentro nel campo minato delle relazioni tra un credente e un non credente...

Vale sempre la regola (perchè tale deve essere!), che è Dio che deve scegliere per me: questa è la conditio sine qua non è possibile portare avanti nessun discorso...

SE avrò messo al primo posto il Signore, mi verrà davvero difficile pensare di poter condividere la mia vita con una persona che non s'interessa delle cose del Signore.
E dato che il Signore brama il nostro servirLo (non dimentichiamoci mai che è attraverso le persone che si porta il Vangelo, cioè la Buona Novella, ad altri... e noi siamo proprio chiamati a questo!), come può essere che Lui  metta al nostro fianco una persona che, se non sarà in contrasto aperto, potrebbe comunque essere d'impiccio?

Certo, ci sono casi in cui, come quello sperimentato da Lisa (anche se non ho ben capito se tuo marito ha accettato Gesù prima del matrimonio, cioè durante il fidanzamento, oppure dopo...), in cui il partner conosciuto come non credente in breve tempo fa il passo verso Cristo...

Ma ci sono moltissimi casi in cui, per anni e anni e magari per sempre, questo non succede  e la persona non credente che abbiamo sposato, rimane tale...

Dio ci lascia liberi di scegliere, ma quando poi soffriamo perchè non possiamo esprimere pienamente il nostro amore a Dio, non possiamo servirLo come sarebbe il caso, quando ci ritroviamo magari a discutere su tutta una serie di scelte che influenzano anche i nostri figli, beh, non prendiamocela con il Signore...

E soprattutto ci sia ben chiaro che il Signore non interviene togliendoci le castagne dal fuoco...

Non succederà che ad un 50enne sposato con una non credente, che magari gli abbia impedito di crescere spiritualmente e di servire Dio pienamente, il Signore dica: "Dai, non preoccuparti... Ora sistemo io le cose; togliamo di mezzo questa moglie che ti sei scelto tu (visto che non hai voluto ascoltarmi...) e te ne do un'altra perfetta per te, che ti ama e ti permette di servirmi... Non ti preoccupare, ci penso io..."

Succederà invece, che nonostante i nostri errori, il Signore riuscirà ad ottenere da noi comunque il meglio che si può ottenere... Certo, non sarà come quello che Lui aveva progettato per noi, non cancellerà la sofferenza e le conseguenze della nostra scelta autonoma, non saremo Suoi strumenti al massimo della capacità...

Nonostante noi, il Signore riuscirà a lavorare le nostre vite...

Ovviamente a noi la scelta...

Sandra

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 08.02.2007 alle ore 16:51:52
Caro Fossile, continuo il mio monologo...

Ti riporto le mie esperienze, poi ho finito...

E ti chiedo scusa per la lunghezza dei miei interventi, ma è un argomento che mi tocca da vicino, quindi...

Mio padre ha accettato il Signore quando aveva 17 anni. A 22 ha incontrato mia madre e nel giro di pochi mesi si sono sposati.
Per 30 anni mia madre (cattolica non praticante) ha impedito che mio padre vivesse a pieno la sua vita con il Signore...
Se non erano periodi di aperto contrasto, erano tempi di impedimenti più sottili, anche più meschini se vuoi...
Poi c'è stato un lungo periodo di tranquillità, in cui mio padre ha potuto  frequentare tranquillamente la chiesa, ma non ha potuto servire il Signore così come il Signore avrebbe voluto, perchè mia madre impediva tutta una serie di cose, che di fatto limitavano troppo mio padre...

Dopo più di 30 anni, finalmente un giorno mia madre ha accettato Gesù nella sua vita e mio padre ha potuto cominciare a servire il Signore in un modo differente!
Che gran gioia per lui! E anche per me...

Io ho potuto vedere con i miei occhi la trasformazione che avviene in un matrimonio quando entrambi amano il Signore, per davvero...

Ma i 30 anni di sofferenza di mio padre, chi glieli ripaga?
Tutte quelle cose che avrebbe potuto fare per il Suo Signore...non tornano più...

Certo, ora il Signore può usare pienamente mio padre come Suo strumento prezioso... ma quanto tempo sprecato!



Io ho 37 anni. Ho conosciuto mio marito quando ero una ragazzina e nonostante i miei genitori mi dicessero di lasciare perdere perchè ero troppo piccola, nonostante mio padre mi dicesse di lasciare perdere perchè Mauro non s'interessava affatto delle cose del Signore e nonostante io vedessi con i miei occhi cosa voleva dire un matrimonio tra una persona credente e una no, io ho lo stesso deciso che mi sarei sposata con Mauro...
A quei tempi frequentavo il gruppo giovani, andavo in chiesa, pregavo...pian piano però il mio mondo diventò mio marito e i miei figli...
Poi un giorno il Signore bussò alla mia porta e io finalmente aprii. Accettare Gesù nella propria vita ti cambia completamente!

Ma anche se io ero cambiata, la realtà intorno a me non cambiò... Mio marito non mi ha mai impedito di amare il Signore o di frequentare la chiesa, ma non ha mai capito cosa vuol dire per me camminare con Lui.
Vivo 2 vite parallele, che non s'incrociano mai.
Non ho grossi problemi ad esternare il mio amore e la mia fede in Cristo, anche se agli occhi di Mauro sembro un'aliena, ma non posso servire il Signore al 100% e questo mi fa soffrire...
Sono un servitore a mezzo servizio... magari ad altri questo non fa star male, ma a me si...

Forse un giorno anche Mauro accetterà il Signore nella sua vita e potremo servirLo insieme: sarà una gran gioia!!!!

Ma intanto si sta male...e il fatto che Mauro mi ami, che io ami lui, non ripaga per quello che avrei potuto e non ho fatto, perchè non è il mio amore per Mauro che influenzerà la mia vita eterna...

Ho finito il monologo, scusa se ti ho tediato...

E solo per precisare: io ascolto, eccome!
E la realtà è anche quella che ti ho presentato: non è solo quella che giustifica le tue idee...

Tu parli di infiniti casi come quello di Lisa, ma io credo che ci  siano molti, troppi  più casi diversi dal suo...

Comunque, credente o non credente, la cosa principale è che sia il Signore a scegliere per noi, tutto qui...

Ma siamo disposti a far scegliere a Dio?

E soprattutto, Fossile... chi c'è al primo posto delle tue priorità?

Ti riabbraccio!
Sandra






Titolo: Re: Riflessioni
Post di lisa8 il 08.02.2007 alle ore 16:57:52
[quote author=saren link=board=tabu;num=1170933063;start=0#8 date=02/08/07 alle ore 16:26:09](...segue)

Certo, ci sono casi in cui, come quello sperimentato da Lisa (anche se non ho ben capito se tuo marito ha accettato Gesù prima del matrimonio, cioè durante il fidanzamento, oppure dopo...), in cui il partner conosciuto come non credente in breve tempo fa il passo verso Cristo...


Rispondo al tuo dubbio. Mio marito si è convertito dopo pochi mesi dal fidanzamento, prima del matrimonio, ma come ti ho già scritto, noi cristiani dobbiamo essere una luce fra le tenebre.
Dio fa cose meravigliose che neanche ci aspettiamo. Può cambiare le persone in un modo sorprendente. Nessuna persona è mai perduta. Attraverso la preghiera e la speranza dei credenti, Dio può ancora salvare anche una persona ormai vecchissima in fin di morte e di casi ne ho sentiti.
Io non sarei così categorica e non penso che Dio non ci voglia con non credenti in assoluto. La "non credenza" può essere una situazione iniziale. Io mi sono lasciata guidare da Dio con mio marito. Poi tu puoi dire che non è vero, ma la storia non è stata così semplice come sembra. E' tutto nato piano, piano e in maniera un po' complessa da spiegare x messaggio in un forum, cmq, Dio sa.

Lisa



Titolo: Re: Riflessioni
Post di lisa8 il 08.02.2007 alle ore 17:04:36
Saran, pregherò x tuo marito! Fidati del Signore!! Può ancora cambiare il cuore di tuo marito!! Il Signore fa cose grandi, ma abbi sempre fiducia in Lui!!

Un abbraccio forte,
Lisa

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 08.02.2007 alle ore 17:05:54

on 02/08/07 alle ore 16:43:23, Fossile2 wrote:
Se Dio sceglie al posto mio ogni cosa allora che serve avere un cervello, pensare, fare errori e crescere, ed imparare?
Se fai delle affermazioni di questo tipo, supportale teologicamente.

Non sono riuscito a trovare la citazione ma mi pare che Paolo, parlando delle giovani vedove (in corinzi) dica "sono libere di sposarsi CHI VOGLIONO" (purchè lo facciano nel Signore, ma questo non vuol dire che è Dio a scegliere il nuovo marito). Se è valido per le vedove giovani, vale anche per chi cerca moglie e marito.

Questa mentalità del Dio che sceglie la donna per noi, è figlia di un vangelo del benessere, una cosa che ci può autorizzare a dare la colpa a Dio e a non essere caricati di responsabilità nei confronti delle persone che sceglieremo come compagna di vita.


Fossile


Ti rispondo al volo... mi sa che non è più un monologo, vero?  ;-) :-P  :-)))

Il Signore ci lascia liberi di scegliere: quando seguiamo le Sue direttive otteniamo il meglio, è vero... mentre se scegliamo di testa nostra questo non succede...
Ma già il fatto che tu scelga di fare la Sua volontà significa che hai un cervello, che pensi, cresci  e impari!

Vuoi per forza anche sbagliare?  :-D

Bene, le persone sono libere di scegliersi chi sposare... nell'esempio che riporti si parla di donne vedove, però pensa al contesto, in cui una donna non poteva scegliere da sè il proprio marito.
Oggi nella nostra società siamo liberi di scegliere il partner, ma "nel Signore"... bene, cosa vuol dire?
Vuol dire che dobbiamo seguire le Sue indicazioni...

Senti Fossile, in Luca Cristo dice "E chi è quel padre fra di voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece un serpente?", quindi si suppone che se tu chiedi a Dio una compagna, Lui ti darà la migliore per te, no?

Perchè ostinarsi a scegliere da soli?
Mi sa un pò di mancanza di fede, altro che Vangelo del benessere: fede, è questo che fa la differenza!

A presto caro Fossile!

Ciao!  :hello:
Sandra




Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 08.02.2007 alle ore 19:07:16

on 02/08/07 alle ore 16:09:46, lisa8 wrote:
Ciao Saren, la famiglia è un'istituzione di Cristo e quindi penso che sia buono ricercarla, anche x contrastare il diavolo che tenta sempre di disfare le unioni.
Quando ho incontrato mio marito (avevo quasi 22 anni) erano anni che pregavo Dio x mandarmi l'uomo giusto x me, se era nei Suoi piani. Anche se mio marito non era credente quando ci siamo messi insieme, è stata una vera benedizione sia x me che x lui. Dio stava già lavorando nella sua vita e ha messo me nella sua vita x arrivare alla conversione.Devo dirti che quando ho capito che era lui l'uomo giusto, ho realizzato che io potevo essere il mezzo x evangelizzarlo e sono stata spinta ancora di più a mettermi con lui. Io penso che noi Figli di Dio abbiamo qualcosa di speciale e se, attraverso il nostro amore, possiamo essere messaggeri di Dio, ben venga!
Io ho visto un miracolo e ho amato e amo Dio sempre di più!

Un abbraccio anche a te!
Lisa


Ciao Lisa, ho nerettato le frasi su cui voglio puntare l'attenzione...

Hai scritto che hai chiesto a Dio di darti un compagno, SE questo era nei Suoi piani.
Perfetto!  :clap2:
Così facendo ti sei messa nella giusta relazione con Dio...
Hai espresso si un desiderio, ma hai lasciato a Lui la decisione... e in effetti cosa hai avuto?
Hai avuto un marito con il quale condividere le cose del Signore.
Certo, lui non era credente quando vi siete messi insieme, ma il fidanzamento non è il matrimonio e se il fidanzamento si può sciogliere, non è così semplice per il matrimonio (come è giusto che sia!)...
Quindi non si può dire che tu ti sia messa con un non credente e "poi" le cose sono andata comunque bene, perchè qui si tratta di qualcosa che il Signore ha preparato Lui... un miracolo, appunto!  :-)


on 02/08/07 alle ore 16:57:52, lisa8 wrote:


Rispondo al tuo dubbio. Mio marito si è convertito dopo pochi mesi dal fidanzamento, prima del matrimonio, ma come ti ho già scritto, noi cristiani dobbiamo essere una luce fra le tenebre.
Dio fa cose meravigliose che neanche ci aspettiamo. Può cambiare le persone in un modo sorprendente. Nessuna persona è mai perduta. Attraverso la preghiera e la speranza dei credenti, Dio può ancora salvare anche una persona ormai vecchissima in fin di morte e di casi ne ho sentiti.


Permettimi di dissentire...
Non è biblico dire che nessuna persona è perduta...
Cristo ha detto: "Un tale gli disse: «Signore, sono pochi i salvati?» Ed egli disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché io vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno." Luca 13:23
E anche :" Poiché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti».Matteo 22:14
Se Cristo ha detto queste parole, non possiamo affermare il contrario...

Che invece Dio possa salvare anche una persona vecchissima o in fin di vita non c'è dubbio, previo l'accogliere Cristo come Salvatore, non in maniera automatica della serie tantosiamotuttisalvati...
Scusa Lisa, solo per specificare...  :-)




Quote:
Io non sarei così categorica e non penso che Dio non ci voglia con non credenti in assoluto. La "non credenza" può essere una situazione iniziale. Io mi sono lasciata guidare da Dio con mio marito. Poi tu puoi dire che non è vero, ma la storia non è stata così semplice come sembra. E' tutto nato piano, piano e in maniera un po' complessa da spiegare x messaggio in un forum, cmq, Dio sa.

Lisa


Anche io non sono così categorica, ma ribadisco che è fondamentale il fatto che la scelta non sia nostra, ma di Dio. Punto.
Cosa che mi pare di capire credi anche tu, perchè più volte hai detto che ti sei lasciata guidare da Dio e hai richiesto la Sua volontà...

E non mi permetterei mai di dire che mi sembra più semplice di quello che è stato, ci mancherebbe.
Credo che tutto ciò che riguarda le relazioni tra gli esseri umani sia molto complesso e articolato...cosa c'è mai di semplice?  :-D


on 02/08/07 alle ore 17:04:36, lisa8 wrote:
Saran, pregherò x tuo marito! Fidati del Signore!! Può ancora cambiare il cuore di tuo marito!! Il Signore fa cose grandi, ma abbi sempre fiducia in Lui!!

Un abbraccio forte,
Lisa


Grazie di cuore per le tue preghiere mia cara Lisa...  :*
Pregare uno per l'altro è molto buono ed è così importante!

Grazie per aver condiviso con noi la tua testimonianza, puoi ben vedere quali riflessioni ci hai portato a fare ...

Ti abbraccio con affetto...
Il Signore benedica grandemente te e tuo marito!
:friends:

Sandra



Titolo: Re: Riflessioni
Post di lisa8 il 08.02.2007 alle ore 21:27:13
Grazie a te, Saren!

Il Signore benedica te e la tua famiglia!!

Lisa

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 09.02.2007 alle ore 09:15:03
Bene Fossile, discutere con te si fa sempre più interessante  :-)  :-)

Ricapitoliamo:
- devo dirti cosa vuol dire per me servire il Signore
- dobbiamo approfondire le basi bibliche riferite alla scelta del partner da parte di Dio
- devo rispondere al tuo ultimo post

Oggi mi ritaglierò del tempo per questo...stamattina non  mi è possibile... Tu intanto non scappare, ok?  :-D

P.S. Ho letto la tua testimonianza: mi piace sempre capire con chi sto dialogando. Non dimentico mai che dietro un nick c'è sempre una persona in carne e ossa...  :-P

A presto e buona giornata!  :hello:

Sandra

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 09.02.2007 alle ore 22:31:40
Ri-ciao Fossile!  :hello:

E vabbè che ti ho detto di non scappare...ma aspettami almeno!  :-D

Se non ti spiace andrei con ordine, hai messo altra carne al fuoco, ma vorrei non lasciare nulla indietro. Spero non ti dispiaccia...  :-)

Quindi ti dirò che cosa significa per me servire il Signore...
Per me servire il Signore non ha a che vedere con un qualche tipo di servizio o impegno, che sia essere un responsabile di chiesa, un musicista, un diacono o la sorella che pulisce i locali della comunità... No.
Servire il Signore E' mettersi al Suo servizio, non fare un servizio per Lui.

Qual è la differenza?

Beh, la differenza, che può sembrare sottile, è che se mi metto al servizio del Signore, mi metto in una posizione di assoluto abbandono a Lui: m'interesserà solo fare la Sua volontà e non altro, non il tipo di compito che Lui mi chiederà di fare.
Quando faccio un servizio per Lui, devo ricordarmi (sempre) che non è importante il mio compito in sè, ma Chi me lo ha comandato.

Spesso le persone lavorano in varie attività, hanno compiti specifici, lavorano per il Signore... ma sono al servizio del loro compito... non del Signore...

E' di nuovo solo questione di volontà: quella di Dio, naturalmente! Quindi mi, ti domando: chiediamo sempre al Signore se è la Sua volontà quando ci mettiamo a fare qualcosa per Lui?

E' un pò difficile spiegarmi via post, spero di riuscire a farmi capire... :-[


Ora passo al resto... :-)
Sandra

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 09.02.2007 alle ore 22:44:19
Passiamo alle "basi bibliche" riguardo al fatto che debba essere il Signore a scegliere il nostro partner...

Ma prima una domanda....

Qual è la base delle basi bibliche?

Ti do la mia risposta: è la volontà di Dio... (e già, di nuovo!!)

Tutto parte di qui...

E allora se analizziamo la base delle basi, ecco che troviamo:

- Salmo 143:10 Insegnami a far la tua volontà;   Perciocchè tu sei il mio Dio;


- Matteo 6:10 Il tuo regno venga. La tua volontà sia fatta in terra come in cielo.

- Matteo 7:21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de' cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio, che è ne' cieli.

- Giovanni 1:12 Ma, a tutti coloro che l'hanno ricevuto, i quali credono nel suo nome, egli ha data questa ragione, d'esser fatti figliuoli di Dio; 13 i quali, non di sangue, nè di volontà di carne, nè di volontà d'uomo, ma son nati di Dio.

- Giovanni 4:34 Gesù disse loro: Il mio cibo è ch'io faccia la volontà di colui che mi ha mandato, e ch'io adempia l'opera sua.

- Romani 12:2 E non vi conformiate a questo secolo, anzi siate trasformati per la rinnovazione della vostra mente; acciocchè proviate qual sia la buona, accettevole, e perfetta volontà di Dio.

- 1Pietro 4:1 POI dunque che Cristo ha sofferto per noi in carne, ancor voi armatevi del medesimo pensiero, che chi ha sofferto in carne, ha cessato dal peccato; 2 per vivere il tempo che resta in carne, non più alle concupiscenze degli uomini, ma alla volontà di Dio.

Pensa, per Cristo la volontà di Dio è cibo!
Ora è assodato che Cristo sia venuto tra noi per salvarci da morte certa... ma non ha fatto solo questo...ci ha anche dato tutta una serie di esempi per mostrarci come si deve vivere la nostra vita se Lo accettiamo come Salvatore...

E l'esempio principale è: fare la volontà del Padre...

Ora, tu puoi dire che non c'è scritto da nessuna parte che sia Dio a darti una compagna... Vero. Ma Lui previene questo... e ti dice che devi fare la Sua volontà e non la tua.
Ergo, se non è la tua volontà che conta è di fatto quella di Dio che conta... O sbaglio?

E questo per ogni cosa che ci riguarda...
Certo, come esseri pensanti abbiamo la facoltà di scegliere se farla o meno, perchè non siamo dei burattini nelle mani di Dio.
L'importante è capire e accettare che se facciamo la nostra volontà otteremo al massimo del buono, per noi...
Se facciamo la Sua otteremo il meglio...
C'è una bella differenza, non trovi?

Io ti ho proposto la mia visione (ma non solo mia a quanto pare! ::)  :-P ), ora puoi trovare tu versetti e riferimenti che indichino che la tua compagna te la puoi scegliere tu senza scomodare Dio e ottenendo lo stesso la cosa migliore per te?

Vado avanti...

Scusa Fossile, sembro un tritasassi...  :-[
Ma la colpa è anche tua!  :-P

Sandra





Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 09.02.2007 alle ore 23:37:57

on 02/09/07 alle ore 08:19:38, Fossile2 wrote:
se i credenti divorziano allora non è colpa dei credenti che non vivono bene il matrimonio ma è colpa di Dio che ha ciccato le quote quando sceglieva gli accoppiamenti. Mi sembra troppo comodo e un pò, se vogliamo, un eresia questa mentalità.


Sbagliato!  :no:
Troppo comodo! Cosa credi, che solo per il fatto che il Signore scelga per te la tua compagna che questo ti esuli dall'impegnarti quotidianamente perchè il tuo matrimonio sia saldo e felice?
Ti ripeto, non siamo burattini nelle mani del Signore e abbiamo anche noi la nostra parte da fare.
Se sorgono problemi all'interno del matrimonio, un credente si mette davanti a Dio e Gli chiede di guidarlo ad uscirne... il Signore indica sempre la via a chi glielo chiede...

Mi riallaccio a questo per riprendere un attimo una tua frase...

Io ti ho chiesto: "E soprattutto, Fossile... chi c'è al primo posto delle tue priorità? "

Tu mi hai risposto: "Se hai letto la mia piccola testimonianza, forse dovresti averlo già capito"...

Certo, al primo posto dici che c'è il Signore...
Il punto è questo: è sempre così? In ogni occasione? Per ogni cosa che devi fare e scelta che devi prendere?

Non confondiamo il fatto di aver deciso di far entrare Cristo nella nostra vita, con il fatto che ogni giorno dobbiamo metterLo al primo posto nella nostra scala delle priorità...

Del resto, se Lui è sempre al primo posto, convieni con me che non puoi fare scelte che Lo mettano in secondo piano, no?

Ma se il Signore per tutta la Bibbia non fa altro che dire "Fate la mia volontà", poi quando decidiamo di fare di testa nostra, possiamo ancora dire che Lui è al primo posto?

Sia ben chiaro Fossile... mi rivolgo a te, perchè con te sto dialogando (e anche con grandissimo piacere, ti dirò!), ma queste cose le rivolgo in primis a me stessa...
perchè è tanto facile cadere nel tranello del tantosoiocosaèmeglioperme...
Non è un attacco personale, ci mancherebbe!!!


Quote:
Ho un quesito da porti.

Se Dio sceglie la compagna per le persone, allora ti faccio questa domanda.

...allora se Dio è quello che sceglie il compagno o la compagna per i credenti, allora per i non credenti come funziona? permette queste cose per dire "no, guarda, questo non è il ragazzo che devi sposare"? mi pare un pò cinico da parte Sua, però visto che sostieni (e ti ho chieso su quali basi bibliche fai questi ragionamenti e non mi hai risposto, non per fare una guerra inutile di versetti ma per capire se questa storia è vera o come sto cercando di dimostrare, è falsa) che Dio sceglie il compagno della vita, per i credenti è così, e per chi non crede??


Credo tu sappia cos'è il libero arbitrio...
Bene, credenti o non credenti, tutti abbiamo la possibilità di scegliere...
Un credente sceglie tra la sua volontà e quella di Dio.
Un non credente sceglie la sua volontà. Punto.

Tu potrai scegliere di fare la volontà di Dio, che se vorrà ti darà una compagna oppure scegliere che tu vuoi una compagna.
Tu potrai scegliere di fare la volontà di Dio lasciando scegliere a Lui la tua compagna oppure te la potrai scegliere tu.

Una persona che non si fida di Dio (perchè non  ha accettato davvero Cristo nella sua vita), non sarà interessato a fare la Sua volontà, quindi sceglierà da sè... Cosa centra Dio?

Certo, il Signore può comunque influenzare le scelte dei non credenti, per i Suoi piani, di cui non capiamo nulla...
Ma perchè pensare che  Dio abbia permesso la morte di quel giovane per poi poter dire alla ragazza "Questo non è l'uomo che ho scelto per te...". Che senso avrebbe?

Scusa, ma qual è la cosa che davvero interessa Dio?
Solo che noi accettiamo il sacrificio di Cristo!

Il Signore può permettere delle brutture, delle sofferenze, si... per portare un'anima a Lui...
Può anche permettere la morte di qualcuno per questo?
Non lo so, può darsi...

Ma permettere la morte di qualcuno solo per dire "Non te l'avevo dato io...", no, questo non lo credo affatto...

...

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 09.02.2007 alle ore 23:39:30
Ho dovuto dividere in due il post perchè troppo lungo...


Quote:
Visto che sei cosi brava a fornire discorsi, tu, cosa diresti a questa mia amica per aiutarla ad uscire da questo trauma??
"non era quella la persona giusta per te"?
"non era nella volontà di Dio che vi sposaste"?
o atrocità del genere? o degenere??
Fossile


Forse le direi, semplicemente, che c'è Qualcuno (Cristo, ovviamente!)  in grado di curare le sue ferite, di guarirla e di ridarle nuova vita...

E' umano cercare di dare delle risposte, ma noi, che abbiamo Gesù nella nostra vita, che lo abbiamo lì al primo posto, non siamo più solo umani, perchè abbiamo in noi la Sua scintilla... e allora, ad una persona così sofferente, non c'è null'altro da portare se non Cristo, il Suo sacrificio d'Amore per noi, la Sua speranza, la Sua vita... Ti sembra poco?

Accipicchia Fossile, quanto ho scritto!
Vabbè, spero non ti sarai addormentato prima di finire di leggere  :-P

Il tuo penultimo post, se non ti spiace lo svilupperei dopo...

Il tuo ultimo invece merita una risposta come si deve, ma per oggi no, ho i polpastrelli in fiamme!  :-D

A domani caro Fossile!
Il Signore ti benedica e ti dia una buona notte...
:friends:

Sandra

Titolo: Re: Riflessioni
Post di speranza_79 il 10.02.2007 alle ore 15:15:36
Ciao Cari,
ho parlato di queste cose anche con la figlia del mio Pastore invitando lei, che è una mia cara amica a visitare la sezione sessualità perchè mi sembrava che fosse quella in cui è necessaria maggior chiarezza, e in cui le discussioni si infiammano di più. Io cercavo risposte e versetti biblici, lei invece mi ha risposto così:
per ogni cosa abbiamo la guida dello Spirito Santo, il Consolatore, che è in noi e ci fa capire se una cosa è contaria o no alla volontà di Dio.
Non dobbiamo cercare delle Regole, perchè non siamo più sotto la Legge, ma seguire ogni volta la voce dello Spirito dentro di noi e ricordarci che, come sta scritto, "ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa", perciò, anche quando teniamo tanto tanto ad una cosa, ad esempio un nuovo amore entrato nella nostra vita, dobbiamo chiederci se è da Dio. Se ci arriva la risposta, e siamo certi che è da Dio, nessun fratello ci può impedire di frequentare quella persona, anche se non è ancora convertito, perchè solo Dio sa ciò che ha in mente per noi. Allo stesso modo a volte i fratelli per il nostro bene potrebbero incoraggiare un'unione con un credente della Chiesa che esteriormente sembra andare bene...lo fanno per il nostro bene, per questo a volte appena sanno che ci siamo innamorati di un ragazzo o di una ragazza ancora prima di interessarsi al suo nome, alla sua storia, ci chiedono se è credente o no.
E noi cosa dobbiamo fare?
Dato che non siamo più sotto la Legge, dobbiamo stare molto attenti ad ascoltare la voce di Dio dentro di noi.
La Chiesa è fatta da uomini e anche gli uomini possono sbagliare, una comunità può sbagliare e ricredersi, chiedere scusa alla persona che ha mal giudicato, è accaduto così al fratello di una mia amica che ha ricevuto le scuse di tutta la comunità.
Infatti, "maledetto l'uomo che confida nell'uomo"
E' inutile oltrechè dannoso cercare una Legge, valida per tutti, ciò significherebbe non accettare ciò che Gesù ha voluto lascire dentro di noi.
Il fatto che siamo giustificati per grazia, vuol dire che dobbiamo fare tutto ciò che vogliamo?
Non sia mai! Piuttosto ascoltiamo lo Spirito Santo dentro di noi e cerchiamo di essere onesti con noi stessi.
:friends: :gogogo:

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 10.02.2007 alle ore 16:19:12
Ciao Speranza!  :hello:

on 02/10/07 alle ore 15:15:36, speranza_79 wrote:
Ciao Cari,
ho parlato di queste cose anche con la figlia del mio Pastore invitando lei, che è una mia cara amica a visitare la sezione sessualità perchè mi sembrava che fosse quella in cui è necessaria maggior chiarezza, e in cui le discussioni si infiammano di più. Io cercavo risposte e versetti biblici, lei invece mi ha risposto così:
per ogni cosa abbiamo la guida dello Spirito Santo, il Consolatore, che è in noi e ci fa capire se una cosa è contaria o no alla volontà di Dio.
Non dobbiamo cercare delle Regole, perchè non siamo più sotto la Legge, ma seguire ogni volta la voce dello Spirito dentro di noi e ricordarci che, come sta scritto
, "ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa", perciò, anche quando teniamo tanto tanto ad una cosa, ad esempio un nuovo amore entrato nella nostra vita, dobbiamo chiederci se è da Dio.


E' vero... il Signore ci ha fatto dono dello Spirito Santo, proprio perchè Egli ci guidi nel nostro cammino con Dio e per capire la Sua volontà...
Ma dire che non siamo più sotto la Legge non è del tutto corretto, se intendiamo che quello che è scritto passa in secondo piano rispetto a quello che lo Spirito Santo ci dice.
Vedi, Dio non può smentire Se stesso, quindi quello che lo S.S. potrà dirci non sarà mai e poi mai in contrasto con quanto scritto nella Parola.
Dio non ci parla solo attraverso lo S.S., ma lo fa innanzitutto attraverso la Sua Parola e lo farà ancora fintanto che Cristo non sarà tornato...e poi non dimentichiamo che ci parla anche attraverso le circostanze...
Del resto (e lo ricordi anche tu...), Cristo ha detto: "il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto." Giovanni 14
Quindi il Consolatore non solo ci insegna, ma anche ci ricorda le parole di Cristo...
Possiamo dire che siamo sotto la Legge della Grazia!  :-)



Quote:
Se ci arriva la risposta, e siamo certi che è da Dio, nessun fratello ci può impedire di frequentare quella persona, anche se non è ancora convertito, perchè solo Dio sa ciò che ha in mente per noi.

Concordo...


Quote:
Allo stesso modo a volte i fratelli per il nostro bene potrebbero incoraggiare un'unione con un credente della Chiesa che esteriormente sembra andare bene...lo fanno per il nostro bene, per questo a volte appena sanno che ci siamo innamorati di un ragazzo o di una ragazza ancora prima di interessarsi al suo nome, alla sua storia, ci chiedono se è credente o no.


Il nostro bene, ma non il nostro...meglio!  :-D


Quote:
E noi cosa dobbiamo fare?
Dato che non siamo più sotto la Legge, dobbiamo stare molto attenti ad ascoltare la voce di Dio dentro di noi. La Chiesa è fatta da uomini e anche gli uomini possono sbagliare, una comunità può sbagliare e ricredersi, chiedere scusa alla persona che ha mal giudicato, è accaduto così al fratello di una mia amica che ha ricevuto le scuse di tutta la comunità.
Infatti, "maledetto l'uomo che confida nell'uomo"


Facciamo attenzione al solo "ascoltare la voce di Dio che è dentro di noi", perchè, come giustamente hai riportato "il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa" ed è tanto facile, quando desideriamo una cosa pensare che sia lo S.S. a dirci si...
E' per forza di cose necessario sapere cosa dice la Parola di Dio in proposito, così avremo conferma...
Se senti che una certa cosa è giusta, ma la Parola ti dice il contrario, stai pur certa che non è lo S.S. che ti ha parlato, ma il tuo cuore (ingannevole...).


Quote:
E' inutile oltrechè dannoso cercare una Legge, valida per tutti, ciò significherebbe non accettare ciò che Gesù ha voluto lascire dentro di noi.


Ci sono Leggi assolutamente per tutti!
Poi ci sono indicazioni valide per alcuni e non per altri... è un pò diverso, non trovi?
Facciamo l'esempio delle parole di Paolo quando dice: "Ai celibi e alle vedove, però, dico che è bene per loro che se ne stiano come sto anch'io.  Ma se non riescono a contenersi, si sposino; perché è meglio sposarsi che ardere." 1 Cor. 7.
Sono indicazioni opposte.
Per qualcuno varrà il celibato, per altri no. Chi decide?
Dovrebbe decidere Dio...


Quote:
Il fatto che siamo giustificati per grazia, vuol dire che dobbiamo fare tutto ciò che vogliamo?
Non sia mai! Piuttosto ascoltiamo lo Spirito Santo dentro di noi e cerchiamo di essere onesti con noi stessi.
:friends: :gogogo:


Direi soprattutto ubbidienti!  :-D

Un abbraccio Speranza carissima! :*
Sandra

Titolo: Re: Riflessioni
Post di speranza_79 il 10.02.2007 alle ore 19:15:05
Bisogna sempre vedere se si tratta di ciò che la Legge ha stabilito prima o dopo essere portata a compimento, ti faccio un esempio:

Deuteronomio 5,6
Temerai l'Eterno, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il Suo nome.

Giacomo 5, 12
Ora prima di tutto fratelli miei, non giurate nè per il cielo nè per la terra, nè fate alcun giuramento ma sia il vostro si si e il vostro no no, per non cadere sotto giudizio.

Questa non è una contraddizione e si spiega col fatto importante che se giuri ricadi sotto la Legge, ma noi non abbiamo bisogno di giurare poichè camminiamo nella Verità, grazie a Gesù.

Egli infatti non è venuta ad abolire la Legge, ma a portarla a compimento.

:friends: O:-) :good:

Titolo: Re: Riflessioni
Post di gagi il 11.02.2007 alle ore 09:55:37
Chiedo scusa a saren, alla quale avevo detto che avrei seguito la discussione dietro le quinte per non intralciarli il filo del discorso.

Mi preme intervenire, dopo gli ultimi posto e portare una riflessione ad una conclusione a cui comunque si é giunti:

Fare la volontà di Dio.

1Corinzi 13:1-13

Chi ha vissuto totalmente una vita d’amore e può trasmetterci i reali valori di questo concetto, è un uomo soltanto:
GESÙ CRISTO.

Lui ha Amato dall’inizio alla fine del suo soggiorno terrestre.

- Ha mai dimostrato dell’odio per qualcuno?
- Ha mai dimostrato risentimenti per qualcuno?
- Ha mai meditato vendetta nei confronti di qualcuno?

NO! Lui ha sempre amato!

Questo cosa vuol dire? Il suo era un amore sentimentale?
- Avreste dei sentimenti d’amore per qualcuno che vi insulta?
- Avreste dei sentimenti d’amore per chi vi punta una pistola alla nuca?
- Avreste dei sentimenti d’amore per chi vi pugnala alle spalle?

Gesù ha dimostrato che il Suo Amore per l’umanità non è stato condizionato da un sentimento, ma è stata una DECISIONE.
IO AMO, IO AMO, IO AMO…

La sua è stata una vita vissuta totalmente in forma umana, soffrendo per ciò a cui andava incontro, dimostrando anche dei sentimenti di tristezza. In quegli attimi non si è lasciato schiacciare dal sentimento, ma lo ha vinto invocando il Padre e ubbidendogli fino in fondo Matteo 26:38-39.

Lui è andato alla croce per me e per te. Ma non quel me di oggi, ma quello che un tempo lo disprezzava, lo disonorava, lo rinnegava. Ha amato il peccatore, non ha aspettato il mio ravvedimento. Ha dato la sua vita per l’Amore che nutre per tutti noi peccatori.

È tanto facile amare chi ti ama, ma quando chi ti ama inizia a deluderti? Come reagisci?


.....->continua

Titolo: Re: Riflessioni
Post di gagi il 11.02.2007 alle ore 09:56:43
....<-segue


Un giorno mio figlio mi disse:
- papà sei uno stupido!    

Mio figlio ha 6 anni e frequenta la 1° elementare.    
Sapete perché mi rispose così?
Gli dissi che era tardi (le 9 di sera), gli ho spento la televisione e l’ho portato a letto.

Come ho reagito?
Ho deciso di amarlo!

L’ho preso sulle mie ginocchia, e gli ho detto:
- Ma tu sai cosa vuol dire? Perché mi chiami stupido?
Lui non mi rispose, se ne stava li rannicchiato, offeso perché gli spensi la televisione.
Ma io ho insistito fino a quando lui non mi dette una risposta. Dopo innumerevoli volte che gli chiesi la medesima domanda, lui mi rispose:    
- No! Non so cosa vuol dire!
Pregammo insieme, e si coricò sereno, e dopo poco tempo era già crollato in un profondo sonno.

È facile amare i propri figli, anche quando questi ti “insultano”.
Ma non è altrettanto facile amare un amico che ti insulta. Penso che la maggior parte di noi gli risponderebbe per le rime. L’amore per un figlio è un dovere una responsabilità, l’amico lo ami perché ti aspetti che ti ricambi, ma quando non lo fa son dolori… È quindi un amore condizionato.

Dio ci ha amato incondizionatamente, anche quando lo insultavamo consapevole del fatto che peccavamo per ignoranza. Era in attesa del nostro ravvedimento, per coricarci in Lui in un sonno di serenità e pace.

Ho iniziato questa riflessione con il capitolo 13 della 1° lettera ai Corinzi. L’amore che Paolo ci descrive in questa lettera lo si può definire un sentimento?
È possibile che dei sentimenti ti portino ad atteggiamenti di perdono, di riconciliazione, ma questo è dovuto comunque a delle circostanze emozionali. Ma dalla consapevolezza della nostra debolezza umana, Amare deve essere una decisione che sovrasta a priori ogni altro tipo di circostanza in cui il sentimento si tramuta da “amorevole” ad odioso.

La parola AMORE ha un elevato significato di fede, non va banalizzata ed esternata in conformità ai costumi che ci circondano. Va distinta da ciò che è emozione e ciò che per noi Cristiani deve essere una decisione definitiva!

Non possiamo ingannare Dio con dei sentimenti “amorevoli”.
Analizziamo questo passaggio nel Vangelo di Matteo:

Matteo 16:21-23
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno. Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: «Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai». Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».

Immaginatevi lo stupore che Pietro poté provare in questa circostanza, munito da buoni propositi venne così duramente rimproverato da Gesù. Come mai?!?!
Il sentimento è un’arma astuta che il nemico utilizza per sviarci dalla verità. Gesù non smise mai di amare né Pietro né nessun’altro. Ma se si tratta di disciplinare, sa farlo in modo giusto e severo, perché l’Amore di Dio è severo, non è sdolcinato come invece lo può essere il sentimento che c’inganna e ci svia dalla verità.

Se si recepisce il messaggio di Cristo, se ammettiamo di aver imparato la lezione, facendo le nostre scelte con decisione, rinunciando e rifiutando ogni ingannevole sentimento, possiamo credere in un futuro di serenità di pace in famiglia, sul lavoro, in chiesa, e in ogni altro contesto… persino allo stadio, magari tifando per gli avversari!

Dio vi benedica.

Titolo: Re: Riflessioni
Post di menoparole il 11.02.2007 alle ore 12:23:41

on 02/09/07 alle ore 22:31:40, saren wrote:
Quindi ti dirò che cosa significa per me servire il Signore...
Per me servire il Signore non ha a che vedere con un qualche tipo di servizio o impegno, che sia essere un responsabile di chiesa, un musicista, un diacono o la sorella che pulisce i locali della comunità... No.
Servire il Signore E' mettersi al Suo servizio, non fare un servizio per Lui.

Qual è la differenza?

Beh, la differenza, che può sembrare sottile, è che se mi metto al servizio del Signore, mi metto in una posizione di assoluto abbandono a Lui: m'interesserà solo fare la Sua volontà e non altro, non il tipo di compito che Lui mi chiederà di fare.
Quando faccio un servizio per Lui, devo ricordarmi (sempre) che non è importante il mio compito in sè, ma Chi me lo ha comandato.

Spesso le persone lavorano in varie attività, hanno compiti specifici, lavorano per il Signore... ma sono al servizio del loro compito... non del Signore...

E' di nuovo solo questione di volontà: quella di Dio, naturalmente! Quindi mi, ti domando: chiediamo sempre al Signore se è la Sua volontà quando ci mettiamo a fare qualcosa per Lui?

E' un pò difficile spiegarmi via post, spero di riuscire a farmi capire... :-[


Ora passo al resto... :-)Sandra

Grazie Sandra per questa bella riflessione.......la condivido molto. :good:

Titolo: Re: Riflessioni
Post di Braveheart il 13.02.2007 alle ore 12:02:13
Cara Saren,
voglio essere sincero, perché penso hce un cristiano debba essere sincero. Leggendo il tuo intervento, francamente, sono rimasto un po' amareggiato. Perché? Non voglio assolutamente mettere in dubbio la tua buona fede, ma cmq mi ha lasciato perplesso quello che hai scritto: hai affermato, in sostanza, che un credente che sceglie di sposarsi con un non credente fa un servizio part-time al Signore. Io non sono fidanzato, ma se lo fossi con qualcuno non credente, a essere sincero mi sentirei infastidito da questa tua affermazione (e francamente lo sono stato un po' adesso). Innanzitutto bisogna metterci d'accordo con cosa significa servire il Signore: significa per caso andare in chiesa, predicare, pulire il locale dove si svolgono i culti? Sicuramente anche questo è servire il Padre. Ma solo questo significa servire? Per me servire il Signore significa prima di tutto VIVERE in conformità alla Sua volontà,  vivere la vita amando Lui e il prossimo. Se andiamo in chiesa senza avere questo tipo di mentalità, non serviamo il Signore! Inoltre sappiamo che Dio non si serve delle persone nello stesso modo, perchè Egli non ha limiti, quindi può usare le persone come Vuole, quando Vuole e in tutti i modi possibili.
Tornando quindi al tuo discorso, non condivido il fatto che chi si fidanza o sposa con qualcuno non credente non serve il Signore al 100%. Condivido invece che se il partner ce lo trova Dio è la miglior cosa, ma non è detto che Egli ce lo faccia trovare dove ce lo aspettiamo (in chiesa o ai culti): magari potrebbe pure essere un mafioso o una prostituta....che però potrebbe convertirsi (anche se, lo ammetto, difficilmente mi fidanzerei con una ragazza di facili costumi..:D).
Insomma, per dirla francamente, mi da fastidio quando qualcuno fa la predica a un altro solo perchè questo si è fidanzato con un non credente o perché fa cose che secondo il fratello in questione non rientrano nei canoni della fede. E scusami se mi permetto Saren (che Dio mi perdoni se pecco!), ma mi sembra che tu, in sostanza, abbia fatto questo a Lisa: hai tirato fuori tutto quel discorso (in molte parti condivisibile) solo perché lei ha detto di essere moglie di un non credente. Io penso purtroppo che oggi tante persone (non dico te Saren, perché non ti conosco) si parino dietro il nome di Dio per fare i padroni della vita degli altri: "non fare questo, non devi vedere questi film, devi leggere solo questi libri e non questi....perché lo dice Dio!", quando magari in realtà è solo un lor pensiero che tentano di imporre.

(continua)

Titolo: Re: Riflessioni
Post di Braveheart il 13.02.2007 alle ore 12:10:42
Inoltre, ancora oggi vedo questo in tanti credenti questo settarismo detestabile: ma per caso, non erano proprio i farisei ad accusare Gesù di mangiare con i peccatori? Eh già, proprio così! E oggi sento dire da tanti credenti (anche in questo forum): non bisogna uscire con le persone che non credono, Paolo dice di non aggiogarsi con gli infedeli, il matrimonio misto è condannato da Dio. Ma scusate, ma questo non è un raggionamneto settario? A me pare proprio di si, e per questo al giorno d'oggi non frequento ancora nessun achiesa, perché mi pare che questa mentalità non si sdradichi. NOn voglio dire ora cmq che si può frequentare chiunque senza incorrere in alcuni pericoli: nei Proverbi c'è scritto che "chi tratta con gli stupidi, se la passerà male". Io in passato ho trattato con gli stupidi, e infatti me la sono passata male! Anche Paolo ribadisce che le cattive compagnie corrompono le buone abitudini. Ma quello però che bisogna capire, secondo me, è su quale criterio bisogna stabilire chi è una buona compagnia e chi no: per caso se uno dice di avere la fede, è automaticamente una buona compagnia? Eppure anche i farisei erano fedeli a Dio a detta loro...ma Gesù li ha accusati. E allora? Solo perché uno non crede bisogna evitarlo, ghetizzarlo?
Concludo dicendo questo: per ogni cosa, per QUALSIASI cosa, secondo me è bene PRIMA DI TUTTO chiedere a Dio e Gesù, e POI magari anche ascoltare le opinioni degli altri. Però, nello stesso tempo, inviterei molte persone a non pararsi dietro il nome di DIo e qualche verso biblico estrapolato per dire agli altri cosa devono fare, con chi devono fidanzarsi eccettera, perché questa secondo me è manipolazione.
Un saluto in Cristo.

Titolo: Re: Riflessioni
Post di gagi il 13.02.2007 alle ore 12:12:52

on 02/13/07 alle ore 12:02:13, Braveheart wrote:
Cara Saren,
voglio essere sincero, perché penso hce un cristiano debba essere sincero. Leggendo il tuo intervento, francamente, sono rimasto un po' amareggiato. Perché? Non voglio assolutamente mettere in dubbio la tua buona fede, ma cmq mi ha lasciato perplesso quello che hai scritto: hai affermato, in sostanza, che un credente che sceglie di sposarsi con un non credente fa un servizio part-time al Signore. Io non sono fidanzato, ma se lo fossi con qualcuno non credente, a essere sincero mi sentirei infastidito da questa tua affermazione (e francamente lo sono stato un po' adesso). Innanzitutto bisogna metterci d'accordo con cosa significa servire il Signore: significa per caso andare in chiesa, predicare, pulire il locale dove si svolgono i culti? Sicuramente anche questo è servire il Padre. Ma solo questo significa servire? Per me servire il Signore significa prima di tutto VIVERE in conformità alla Sua volontà,  vivere la vita amando Lui e il prossimo. Se andiamo in chiesa senza avere questo tipo di mentalità, non serviamo il Signore! Inoltre sappiamo che Dio non si serve delle persone nello stesso modo, perchè Egli non ha limiti, quindi può usare le persone come Vuole, quando Vuole e in tutti i modi possibili.
Tornando quindi al tuo discorso, non condivido il fatto che chi si fidanza o sposa con qualcuno non credente non serve il Signore al 100%. Condivido invece che se il partner ce lo trova Dio è la miglior cosa, ma non è detto che Egli ce lo faccia trovare dove ce lo aspettiamo (in chiesa o ai culti): magari potrebbe pure essere un mafioso o una prostituta....che però potrebbe convertirsi (anche se, lo ammetto, difficilmente mi fidanzerei con una ragazza di facili costumi..:D).
Insomma, per dirla francamente, mi da fastidio quando qualcuno fa la predica a un altro solo perchè questo si è fidanzato con un non credente o perché fa cose che secondo il fratello in questione non rientrano nei canoni della fede. E scusami se mi permetto Saren (che Dio mi perdoni se pecco!), ma mi sembra che tu, in sostanza, abbia fatto questo a Lisa: hai tirato fuori tutto quel discorso (in molte parti condivisibile) solo perché lei ha detto di essere moglie di un non credente. Io penso purtroppo che oggi tante persone (non dico te Saren, perché non ti conosco) si parino dietro il nome di Dio per fare i padroni della vita degli altri: "non fare questo, non devi vedere questi film, devi leggere solo questi libri e non questi....perché lo dice Dio!", quando magari in realtà è solo un lor pensiero che tentano di imporre.

(continua)


Un piccolo ma determinante dettaglio che forse ti é sfuggito, é che saren parla per esperienza personale!
Si é prima di tutto fatta una autocritica.

Ma penso sia meglio aspettare che sia saren a darti una risposta in merito.

Titolo: Re: Riflessioni
Post di Braveheart il 13.02.2007 alle ore 12:14:53

on 02/13/07 alle ore 12:12:52, gagi wrote:
Un piccolo ma determinante dettaglio che forse ti é sfuggito, é che saren parla per esperienza personale!
Si é prima di tutto fatta una autocritica.

Ma penso sia meglio aspettare che sia saren a darti una risposta in merito.



Gigi, le esperienze personali non son tutte uguali. Ognuno fa differenti esperienze, quindi non è detto che le esperienze che fai tu siano uguali alle mie e viceversa.

Titolo: Re: Riflessioni
Post di gagi il 13.02.2007 alle ore 12:31:08

on 02/13/07 alle ore 12:14:53, Braveheart wrote:
Gigi, le esperienze personali non son tutte uguali. Ognuno fa differenti esperienze, quindi non è detto che le esperienze che fai tu siano uguali alle mie e viceversa.


Caro Braveheart,
il mio nick é gagi non gigi (sta per garzia giuseppe).

La mia esperienza non l'ho raccontata in questo contesto, ho solo appoggiato e sostenuto quello che saren ha detto, e non a difesa di una teoria, ma di una esperienza fatta da una persona anziana nella fede e che dovrebbe essere ascoltata senza troppe contestazioni.

Gesù non ha lasciato che la sua chiesa fosse condotta da chi immaturamente non vede il problema da nessuna parte. Ma ha espresso il Suo desiderio alla sottomissione verso l'esperienza che gli anziani hanno, mettendoli a conduzione del suo gregge.

Questi che vengono offerti sono solo buoni consigli, poi ognuno faccia le sue scelte, ma molto umilmente, una volta che vi sarete resi conto dell'errore fatto, ritornate quì e date la vostra testimonianza, in tal modo eviterete che altri facciano il vostro medesimo errore.
Un settarista vi direbbe, fai come ti dico o dio ti fulmina.
Io non mi permetto di dire questo, in quanto ne ho fatte più di tutti voi messi insieme: È l'esperienza, l'anzianità che mi spinge a trattare ogni questione con estrema prudenza, mettendo gli insegnamenti di Cristo sempre al primo posto

Titolo: Re: Riflessioni
Post di Braveheart il 13.02.2007 alle ore 12:54:43
Scusa gagi, avevo letto male!:D Cmq, come ho detto, è bene ascoltare gli altri, ma è sempre meglio prima di tutto chiedere a Dio, e non devono essere gli altri, fratelli compresi, a dire nel Suo nome cosa devono fare. Tutto qua.
:hello:

Titolo: Re: Riflessioni
Post di gagi il 13.02.2007 alle ore 13:26:30

on 02/13/07 alle ore 12:54:43, Braveheart wrote:
Scusa gagi, avevo letto male!:D


Scuse accettate... ma che non si ripeta più!  :-(((  :gogogo:


Quote:
Cmq, come ho detto, è bene ascoltare gli altri, ma è sempre meglio prima di tutto chiedere a Dio, e non devono essere gli altri, fratelli compresi, a dire nel Suo nome cosa devono fare. Tutto qua.
:hello:



L'esperienza personale é fondamentale. Ma cerca comunque sempre di vedere in questi consigli l'amore con cui ti vengono presentati. Non é nell'intenzione di nessuno (e di questo ne sono fermamente convinto) prendere possesso della tua vita.
Cristo ha pagato un prezzo altissimo per te , e non vi é nessun'altro al mondo che sia degno di pagare il medesimo prezzo, la tua vita appartiene quindi totalmente a Lui. Ne io, ne nessun'altro vuole toglierti dalle sue mani.
Sappi comunque che Dio può parlarti anche tramite noi, chi più di te ha già alle sue spalle un lungo cammino con Lui. Il mio dura dalla primavera del 1986,, in oltre 20 anni di cose se ne imparano.
Tieni in considerazione queste cose, e non accanirti brutalmente con accuse assurde di settarismo o altro, verso coloro che in fondo non hanno fatto altro che tenderti la mano per darti un aiuto a comprendere.

Dio ti benedica. :hello:

Titolo: Re: Riflessioni
Post di Braveheart il 13.02.2007 alle ore 14:05:03
Gagi, scusa, ma io non mi sono accanito con nessuno. Se proprio dobbiamo usare il termine accanito, l'ho fatto verso una tendenza, un concetto, ma non con qualcuno dei presenti. Le mie considerazione erano generali, anche se ho detto cmq che i post di saren m ihanno lasciato un po' perplesso (ma può darsi che io abbia pure capito male eh..).
Non voglio poi mettere in dubbio che spesso chi da dei consigli lo faccia con amore, però è anche giusto che in certe situazioni la decisione finale spetta al singolo di fronte a Dio.
Saluti

Titolo: Re: Riflessioni
Post di speranza_79 il 13.02.2007 alle ore 15:44:32
Anche a me piacciono molto le riflessioni di Saren perchè non parla di se stessa, non si vanta, ma parla al cuore.

Voglio tuttavia mettere un po' di ironia e paradosso nel topic, perchè secondo me non guasta ridere sopra certe cose ed il riso aiuta a riflettere su quanto noi umani a volte ci fidiamo tanto del giudizio altrui e a volte ci facciamo condizionare.

Tratto da: www.il ritorno.it

"Era sempre stato puntuale Piero a comprare il nostro giornalino, ma da alcuni mesi passava davanti l’edicola con lo sguardo torvo senza nemmeno dire buongiorno. Se ne erano accorti tutti anche in chiesa: da qualche mese Piero era molto depresso. Durante i culti era distratto, non pregava più, si metteva in un angolo da solo. Quando l’anzianobravo gli andò vicino per chiedergli cosa avesse, non rispose e si limitò a guardarlo con lo sguardo assente; alle insistenze dell’anzianobravo Piero esplose inaspettatamente con grande rabbia urlandogli di lasciarlo in pace.Tutta la comunità rimase di stucco: Piero era sempre stato un giovane calmo e gentile, che cosa gli stava accadendo? L’anzianobravo, offeso, radunò il Consiglio degli anziani e prendendo subito la parola cominciò a dire che non era quello il comportamento di un cristiano convertito e che poteva essere di scandalo per gli altri; essendo un anziano bravo e molto preparato, a sostegno della sua tesi, citò anche numerose frasi bibliche da tutti apprezzate. Il Consiglio decise così di rimproverarlo ufficialmente e lo convocò per una riunione a porte chiuse. Appena dentro, l’anzianobravo cominciò a rimproverarlo (ma sempre cristianamente, in nome di Dio; si guardò bene dall’accusarlo direttamente, lui era un anziano molto bravo e conosceva la legge!). Piero piangeva a capo chino. Il responsabile intervenne e fece tacere l’arringa dell’anzianobravo, poi gli si chinò accanto e gli domandò affettuosamente: -Piero cos’hai?- il giovane sussurrò con un fil di voce il suo peccato e l’aria nella stanza divenne pesante. Tutti erano caduti in un silenzio profondo e pensavano a come risolvere la disgrazia che era capitata nella loro comunità. Piero si era innamorato! Questa malattia era davvero senza rimedio. L’anzianobravo propose una forte preghiera di liberazione,  ma alla fine prevalse il buonsenso e si scelse una semplice preghiera di guarigione. Tuttavia Piero non guariva, anzi, piangeva ancora di più. Il responsabile ebbe un lampo di genio (non a caso era il responsabile), gli si chinò accanto e gli domandò affettuosamente: -Piero di chi ti sei innamorato?-  E Piero lo confessò tra le lacrime. L’aria nella stanza divenne ancora più pesante. Tutti erano ricaduti nel silenzio profondo e pensavano a come risolvere la nuova peggiore disgrazia che era capitata nella loro comunità. Piero si era innamorato di una giovane di una chiesa diversa!

L’anzianobravo alla fine sbottò furibondo che lo scandalo non poteva essere più tenuto dentro le mura della loro comunità; loro avevano fatto il possibile, ma ora era tempo di interventi dall’alto;  essendo un anziano bravo e molto preparato, a sostegno della sua tesi, citò anche numerose frasi bibliche da tutti apprezzate. Il Consiglio di chiesa convocò allora il Consiglio della Provincia, poi essendo la cosa troppo grossa, decisero di convocare quello della Regione, poi essendo la cosa troppo grosso anche per loro, convocarono il Consiglio nazionale. Alla fine si decise all’unanimità di scrivere alla chiesa della ragazza in questione che era della confessione dei “Bàccheri” affinché i loro dirigenti la tenessero più nei ranghi. Purtroppo però la chiesa dei Bàccheri  professava il silenzio perenne e non poteva rispondere alle numerose richieste del Consiglio azionale, che si ritrovò da capo a dodici. Alla fine i dirigenti del Consiglio nazionale su consiglio dell’anzianobravo decisero coraggiosamente di affrontare la ragazza che era all’origine dello scandalo. L’anziano bravo essendo un anziano bravo e molto preparato, a sostegno della sua tesi, citò anche numerose frasi bibliche da tutti apprezzate. Gli anziani si sedettero a cerchio attorno a lei e le domandarono se era vero che era innamorata di Piero e se era consapevole della gravità e dello scandalo che la cosa avrebbe provocato su tutti gli altri fedeli. L’anziano bravo citò delle frasi…. eccetera. La ragazza però essendo di fede bàcchera, siccome professava il silenzio, non poté rispondere. Tutti gli anziani si guardarono in faccia non sapendo più cosa fare. Il problema era davvero serio perché quel genere di malattia poteva facilmente contagiare altri credenti; così per il bene di tutti, su saggio consiglio dell’anzianobravo, decisero eroicamente di allontanare Piero per sempre e la comunità fu salva.

Un saluto dal vostro giornalaio."

Un saluto da Speranza che cita l'articolo!
Pace!

:friends: :gogogo:

Titolo: Re: Riflessioni
Post di lisa8 il 14.02.2007 alle ore 11:12:36
X BRAVEHEART!! Io ho sposato un CREDENTE!! Mio marito non lo era quando ci siamo messi insieme, ma la mia testimonianza stava proprio in questo!! Che esistono non credenti e non credenti, e credenti e credenti. Rileggi il mio messaggio iniziale!!
Lui dopo qualche mese che stavamo insieme si è alzato una mattina con lo spirito ricolmo di una nuova luce. Credeva in Dio!!

Il Signore ti benedica,
Lisa

Titolo: Re: Riflessioni
Post di Braveheart il 14.02.2007 alle ore 12:54:46
Cara Lisa,
avevo capito bene, tranquilla:) Tu ti eri messa con lui quando non era credente, e poi lo è diventato! Grazie a Dio aggiungo:)
Grazie, Dio benedica anche te!

Titolo: Re: Riflessioni
Post di speranza_79 il 14.02.2007 alle ore 15:49:07
Anche io aggiungo Grazie a Dio. Lisa tu ti eri messa con lui quando non era credente ma il Signore ha fatto in modo che tu non dovessi sposare un Non credente.
Sono convinta che non siamo più sotto la Legge, questo non significa che "non mettevi con gli infedeli" non abbia la sua validità ma per fortuna le persone possono cambiare anche grazie alla nostra vicinanza. Vedi noi dobbiamo solo stare attenti a non farci traviare noi, quando anche solamente ci fidanziamo con un "infedele", ma come tu hai raccontato Dio vede e provvede. Stiamo sempre allerta però come ha detto a me un fratello in Cristo un giorno "tu pensi sempre agli altri, ai perduti, ai disadattati, e questo è bello, ma sta attente per aiutare chi è perduto di non perdere te stessa, Dio ha pagato un caro prezzo per salvarti".
Io adesso cerco di ricordarmelo.
Comunque la tua storia insegna molto, sei stata uno strumento di salvezza per la persona che ami, cosa c'è di più bello?"
Alleluia!
:gogogo:

Titolo: Re: Riflessioni
Post di Braveheart il 14.02.2007 alle ore 19:23:57
Speranza, quel versetto a mi oparere tratta un'altra cosa, perché si riferisce al imitare le opere tipiche degli infedeli.

Titolo: Re: Riflessioni
Post di speranza_79 il 14.02.2007 alle ore 21:29:10
Ah, a me lo cita sempre il mio amico e capo cellula che mi dice che mi serve a ricordare che devo avere un figlio di Dio, ma come vedi io sono la prima a dire che dobbiamo ascoltare la voce dello Spirito Santo dentro di noi.
Il mio capo cellula parla così perchè ha avuto due esperienze negative con due ragazze che aveva tentato di "salvare" e di portare alla fede.
Lui credeva di portarle al Signore ma invece sopratutto una che lui credeva di salvare è stata colei che lo ha fatto allontanare.
Ora ha capito che solo Dio può salvare, noi siamo noi che portiamo al Signore.
Per questo mi cita sempre quella frase per ricordarmi di fare tesoro della sua esperienza.
Però io so che lui parla così anche perchè è stato scottato e ora ha trovato la felicità e la gioia di una famiglia con una credente convinta. Per questo tende a estendere la sua esperienza "come valida" per tutti.
E mi cita quel verso come monito e alla cellula preghiamo sempre affinchè io trovi un figlio di Dio.
1Abbraccio
:console: :friends:

Titolo: Re: Riflessioni
Post di Braveheart il 14.02.2007 alle ore 22:44:09
Certo, ovviaemnte è sempre meglio avere un credente come partner: dopo tutto, Dio stesso ci consiglia così. E' anche vero però che lo sposare un credente non è una garanzia che dopo fili tutto liscio, e quindi anche sposare un non credente non significa che il matrimonio andrà a rotoli. Secondo me bisogna andare oltre l'etichetta credere o non credere, perché anche tra i non credenti ci sono persne valide che Dio senz'altro desidera salvare!

Titolo: Re: Riflessioni
Post di speranza_79 il 15.02.2007 alle ore 10:53:28
Si anke io penso sia giusto andare oltre, non rigettare a priori chi non è credente, solamente stare un po' in guardia per non rischiare di perderci noi per salvare un'altro, ma fermarsi alle etichette ed evitare di frequentare chi non è credente no, Gesù non ci ha insegnato così, lui andava da Levi, cenava con i pubblicani, (lui ovviamente era il figlio di Dio e nessun uomo o donna avrebbe potuto tentarlo o traviarlo, nemmeno Satana, che ci ha provato, ci è riuscito) perchè Dio guarda al cuore delle persone.
Anche noi dovremmo farlo. E sperare sempre e pregare per chi ci sta a cuore ma ancora non si è convertito.
:good:



Titolo: Re: Riflessioni
Post di lisa8 il 16.02.2007 alle ore 11:10:10
Speranza, sì, è stata veramente una infinita benedizione da parte del Signore essere il mezzo di salvezza di mio marito... non so se hai mai visto il film "A walk to remember", brutalmente tradotto "I passi dell'amore"...la ragazza protagonista era malata di cancro e, grazie a Dio, io non lo sono, però lei è stata il mezzo di salvezza di quello che poi diventerà suo marito. Anche il personaggio del film, prima della conversione, non si comportava in modo proprio cristiano, ovviamente. Cmq, ho potuto vedere un miracolo. A prescindere che, secondo me, Dio compie miracoli nella nostra vita ogni secondo!
GLORIA A DIO!!!!!!  :yahoo:

Pace,
Lisa

Titolo: Re: Riflessioni
Post di Anne il 16.02.2007 alle ore 11:17:30
Non mi parlare di quel film!   :kiss"

:'-(L'ho visto due volte (un giorno appresso all'altro) e sto ancora piangendo! (la solita romanticona! :-[ )   :'-( :'-(Molto bello comunque! Peccato che alla fine non desse un messaggio chiaro della salvezza. La salvezza di cui parla il protagonista, non è quella della fede.

Titolo: Re: Riflessioni
Post di elios72 il 16.02.2007 alle ore 11:48:33

on 02/16/07 alle ore 11:17:30, Anne wrote:
Non mi parlare di quel film!   :kiss"

:'-(L'ho visto due volte (un giorno appresso all'altro) e sto ancora piangendo! (la solita romanticona! :-[ )   :'-( :'-(Molto bello comunque! Peccato che alla fine non desse un messaggio chiaro della salvezza. La salvezza di cui parla il protagonista, non è quella della fede.


Scusate l'OT...ma io ho appena finito di leggere da poco più di un mese il romanzo....ma non sapevo che ci fosse anche il film....già così ho pianto come una disperata.... :'-(

...nel libro è molto bello vedere come viene narrato il percorso interiore di cambiamento del protagonista che lo porterà poi ad una conversione....anche se alla fine, tutto rimane incentrato sulla storia d'amore e la "sorte" tristissima della ragazza mentre non si dà poi tanto spazio alla "seconda" vita, quella da convertito del protagonista maschile...parere personale....chiudo OT...

Titolo: Re: Riflessioni
Post di lisa8 il 16.02.2007 alle ore 15:08:25
Non voglio uscire fuori tema, cominciando a dibattere sul film, ma x me, invece, si tratta della salvezza x fede del ragazzo e dipende da come si guarda... io ho sentito molto forte la presenza di Dio nella storia che contorna l'amore dei due e la sorte della ragazza che, cmq, dimostra di non essere arrabbiata con Dio e vive serenamente. Secondo me, quando si basa la propria vita di coppia su Dio, l'amore che ti lega all'altro/a è molto più forte e profondo e speciale. Io ho avuto questa sensazione nel complesso di questo film.

ps. ho studiato da regista e guardo con occhio un po' critico i film...

Lisa

Titolo: Re: Riflessioni
Post di speranza_79 il 19.02.2007 alle ore 12:27:00

on 02/16/07 alle ore 11:10:10, lisa8 wrote:
Speranza, sì, è stata veramente una infinita benedizione da parte del Signore essere il mezzo di salvezza di mio marito... non so se hai mai visto il film "A walk to remember", brutalmente tradotto "I passi dell'amore"...



No non l'ho visto ma mi avete fatto venire voglia di vederlo!
Preparo i Kleenex...!
:-P

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 24.02.2007 alle ore 00:54:07
[quote author=Braveheart link=board=tabu;num=1170933063;start=15#23 date=02/13/07 alle ore 12:02:13]Cara Saren,
voglio essere sincero, perché penso hce un cristiano debba essere sincero.
Viva la sincerità, sempre...  :good:

Leggendo il tuo intervento, francamente, sono rimasto un po' amareggiato. Perché? Non voglio assolutamente mettere in dubbio la tua buona fede, ma cmq mi ha lasciato perplesso quello che hai scritto: hai affermato, in sostanza, che un credente che sceglie di sposarsi con un non credente fa un servizio part-time al Signore.
Si e lo ridico pure, senza problemi. Se tu vuoi servire il Signore, ma il tuo compagno non capisce, non accetta o si mentre contro, come potrai servire il Signore pienamente? Spero tu non lo debba mai provare...

Io non sono fidanzato, ma se lo fossi con qualcuno non credente, a essere sincero mi sentirei infastidito da questa tua affermazione (e francamente lo sono stato un po' adesso). Innanzitutto bisogna metterci d'accordo con cosa significa servire il Signore: significa per caso andare in chiesa, predicare, pulire il locale dove si svolgono i culti? Sicuramente anche questo è servire il Padre. Ma solo questo significa servire?
Ho spiegato per me cosa vuol dire "servire il Signore", ma te lo riporto comunque: servire il Signore E' mettersi al Suo servizio (indipendentemente da cosa Lui ci chiederà di fare) e NON fare qualcosa per Lui...

Per me servire il Signore significa prima di tutto VIVERE in conformità alla Sua volontà,  vivere la vita amando Lui e il prossimo.
Esattamente il mio pensiero!  :clap2:

Se andiamo in chiesa senza avere questo tipo di mentalità, non serviamo il Signore! Inoltre sappiamo che Dio non si serve delle persone nello stesso modo, perchè Egli non ha limiti, quindi può usare le persone come Vuole, quando Vuole e in tutti i modi possibili.
Concordo! Dio è Onnipotente!

Tornando quindi al tuo discorso, non condivido il fatto che chi si fidanza o sposa con qualcuno non credente non serve il Signore al 100%.
Dovresti provare a parlare con un pò di persone che vivono così, con il compagno non convertito, poi dimmi quanti di loro possono dedicarsi tranquillamente al Signore senza problemi...  :-(

Condivido invece che se il partner ce lo trova Dio è la miglior cosa, ma non è detto che Egli ce lo faccia trovare dove ce lo aspettiamo (in chiesa o ai culti): magari potrebbe pure essere un mafioso o una prostituta....che però potrebbe convertirsi (anche se, lo ammetto, difficilmente mi fidanzerei con una ragazza di facili costumi..:D).
La cosa fondamentale è che sia Lui a darci la persona giusta: Dio sa cosa è meglio per noi e lo sa meglio di quanto non lo sappiamo noi stessi...  :-D

Insomma, per dirla francamente, mi da fastidio quando qualcuno fa la predica a un altro solo perchè questo si è fidanzato con un non credente o perché fa cose che secondo il fratello in questione non rientrano nei canoni della fede.
Scusa, ma i canoni della fede non m'interessano; semmai mi riferisco alla Parola. La Parola è data da Dio, su cos'altro dovrei basarmi?  :-P

E scusami se mi permetto Saren (che Dio mi perdoni se pecco!), ma mi sembra che tu, in sostanza, abbia fatto questo a Lisa: hai tirato fuori tutto quel discorso (in molte parti condivisibile) solo perché lei ha detto di essere moglie di un non credente.
Vabbè, ti ha già chiarito Lisa su questo punto...

Io penso purtroppo che oggi tante persone (non dico te Saren, perché non ti conosco) si parino dietro il nome di Dio per fare i padroni della vita degli altri: "non fare questo, non devi vedere questi film, devi leggere solo questi libri e non questi....perché lo dice Dio!", quando magari in realtà è solo un lor pensiero che tentano di imporre.
Sono d'accordo con te, quando si tratta solo del pensiero di una persona non supportato da nessuna base biblica..
In questo caso però non mi pare sia un Sandra-pensiero...
Il Signore vuole innanzittutto che la nostra vita tenda a Lui, si concentri su di Lui... il fatto che sia difficile non vuol dire che non ci dobbiamo provare.
La cosa più importante per Dio è il nostro rapporto con Lui, con la croce... il resto è tutto contorno!  :))
Tu sei così prezioso per il Signore... come può volere qualcosa per te che impedisca il tuo rapporto con Lui?Quindi, se abbiamo conosciuto il Signore prima di fidanzarci o  di sposarci, lasciamo che sia Lui a preparare per noi la vita migliore...
Grazie per il confronto caro Brave... però la prossima volta leggi meglio i miei post, ok? Sennò che mi consumo i polpastrelli a fare? Vabbè, per stavolta sei scusato  :-D Ehi, guarda che sto scherzando!!!  :rotfl:
Un abbraccio!
Sandra

Titolo: Re: Riflessioni
Post di saren il 24.02.2007 alle ore 01:27:12

on 02/13/07 alle ore 12:10:42, Braveheart wrote:
Inoltre, ancora oggi vedo questo in tanti credenti questo settarismo detestabile: ma per caso, non erano proprio i farisei ad accusare Gesù di mangiare con i peccatori? Eh già, proprio così! E oggi sento dire da tanti credenti (anche in questo forum): non bisogna uscire con le persone che non credono, Paolo dice di non aggiogarsi con gli infedeli, il matrimonio misto è condannato da Dio. Ma scusate, ma questo non è un raggionamneto settario? A me pare proprio di si, e per questo al giorno d'oggi non frequento ancora nessun achiesa, perché mi pare che questa mentalità non si sdradichi. NOn voglio dire ora cmq che si può frequentare chiunque senza incorrere in alcuni pericoli: nei Proverbi c'è scritto che "chi tratta con gli stupidi, se la passerà male". Io in passato ho trattato con gli stupidi, e infatti me la sono passata male! Anche Paolo ribadisce che le cattive compagnie corrompono le buone abitudini. Ma quello però che bisogna capire, secondo me, è su quale criterio bisogna stabilire chi è una buona compagnia e chi no: per caso se uno dice di avere la fede, è automaticamente una buona compagnia? Eppure anche i farisei erano fedeli a Dio a detta loro...ma Gesù li ha accusati. E allora? Solo perché uno non crede bisogna evitarlo, ghetizzarlo?
Concludo dicendo questo: per ogni cosa, per QUALSIASI cosa, secondo me è bene PRIMA DI TUTTO chiedere a Dio e Gesù, e POI magari anche ascoltare le opinioni degli altri. Però, nello stesso tempo, inviterei molte persone a non pararsi dietro il nome di DIo e qualche verso biblico estrapolato per dire agli altri cosa devono fare, con chi devono fidanzarsi eccettera, perché questa secondo me è manipolazione.
Un saluto in Cristo.


Ogni cosa che è scritta nella Parola del Signore è scrittà perchè ha un valore...
Poi certo, possiamo estrapolare un versetto e dargli un senso diverso, così come possiamo decidere che un versetto magari molto chiaro, in fondo non lo è... c'è di che sbizzarrirsi...

Ma non parlare di manipolazione, perchè credimi, a dirti che il Signore per te desidera il meglio (e magari il meglio non è sposarti con una persona con la quale non puoi condividere l'aspetto più importante della tua vita, che, se sei Cristiano con la C maiuscola, dovrebbe per l'appunto essere Cristo...) io che cosa ci guadagno? Fama e gloria?  :-D
Al contrario! Quando si dice pane al pane e vino al vino capita di sentirsi tacciare di essere manipolatore o di pararsi dietro Dio...
Non importa, tanto non potrei dirti qualcosa di diverso, tanto per essere accondiscendententi.

Permettimi, rivolgo a te la stessa domanda che ho rivolto a Fossile (e che rivolgo a me quotidianamente...):
chi c'è al primo posto nella scaletta delle tue priorità?
Tutto il resto...è contorno!  ;-)


on 02/14/07 alle ore 22:44:09, Braveheart wrote:
Certo, ovviaemnte è sempre meglio avere un credente come partner: dopo tutto, Dio stesso ci consiglia così. E' anche vero però che lo sposare un credente non è una garanzia che dopo fili tutto liscio, e quindi anche sposare un non credente non significa che il matrimonio andrà a rotoli. Secondo me bisogna andare oltre l'etichetta credere o non credere, perché anche tra i non credenti ci sono persne valide che Dio senz'altro desidera salvare!


Ecco, lo ricordi anche tu... è Dio stesso che ci consiglia un credente come partner. Ci consiglia e non ci obbliga: ah, questo libero arbitrio!  %-)

E si, non è fonte di garanzia lo sposare un credente, ma solo se Dio non è il terzo capo di una corda a tre capi: tu, lei e...Dio!

A Dio non interessa che tra i credenti ci siano persone valide (valide a cosa, poi!)... a Lui interessa salvare tutti, ma proprio tutti. Questa salvezza basta solo prenderla, perchè è un dono, pagato a caro prezzo da Cristo...ma purtroppo ci sono persone che questo dono non l'accettano e non l'accetteranno mai  :no:

Credi che Dio voglia mettere una persona così al tua fianco?
Posso avere i miei dubbi a proposito?  :confuso:

Ciao Brave! Alla prossima!  :hello: :friends:

P.S. Fossile, mi spiace tantissimo che tu ti sia cancellato dal forum e anche che tu abbia cancellato i tuoi post :-(  Spero di rivederti tra noi...
Ti abbraccio nel Signore! :hello:

P.P.S. Gagi, nessun problema per il tuo intervento: ci mancherebbe! Anzi, bella riflessione! :clap2:

Ciaoooo!
Sandra