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Vita di chiesa e cammino cristiano >> Famiglia, sessualità, medicina e disabilità >> Risposarsi secondo Dio
(Messaggio iniziato da: JesusForEver il 17.05.2018 alle ore 21:28:47)

Titolo: Risposarsi secondo Dio
Post di JesusForEver il 17.05.2018 alle ore 21:28:47
Salve a tutti e grazie per avermi accettato nel vostro gruppo, vorrei porVi in attenzione un (se si può definire) dilemma riguardo la situazione di una mia carissima amica ed ha come tematica ovviamente uno degli argomenti più chiaccherati nonchè controversi che esista sulla Bibbia; inizio col dire che quando si è sposata era cattolica come il suo ex, ed è stata tratta in inganno dato che lui aveva problemi mentali e quindi la sua patologia era al corrente solamente ai suoi genitori, quindi vi lascio immaginare i problemi che ne sono conseguiti col passare del tempo; lei nel frattempo diventa credente e, pregando tutti i giorni e affidando il suo problema a Dio, fa si che finalmente lui decide di andarsene. Ora, quello che ci chiediamo è, può risposarsi o no, dato che nelle Sacre Scritture (da come ho letto nella Bibbia) è possibile tutto ciò a patto che il suo ex cada in disgrazia, potreste delucidarci in merito a questo quesito? Grazie per l'attenzione, che Dio vi protegga tutti! Distinti Saluti  ::) :good:

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Virtuale il 17.05.2018 alle ore 22:29:26

on 05/17/18 alle ore 21:28:47, JesusForEver wrote:
Ora, quello che ci chiediamo è, può risposarsi o no, dato che nelle Sacre Scritture (da come ho letto nella Bibbia) è possibile tutto ciò a patto che il suo ex cada in disgrazia,

...cioè solo se  la disgrazia è di morire o di andare sessualmente con un`altra donna.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di JesusForEver il 17.05.2018 alle ore 22:31:48
La Bibbia specifica o il ricongiungimento, o la morte.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Virtuale il 17.05.2018 alle ore 23:00:45

on 05/17/18 alle ore 22:31:48, JesusForEver wrote:
La Bibbia specifica o il ricongiungimento, o la morte.

Hai proprio ragione, non ne ero sicura.
Infatti prima della tua risposta, nel dubbio sono andata a cercare nella Bibbia e ho trovato questo in 1 Corinzi 7 : 10 - 11

Ai coniugi poi ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito (e se si fosse separata, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito); e che il marito non mandi via la moglie.

O la morte.
Scusa sono stanca e a quest`ora forse non dò le risposte adeguate.

A Dio piacendo guarderò meglio domani o speriamo che anche altri rispondano.
Se vuoi puoi anche chiedere ai moderatori, penso.



Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di JesusForEver il 17.05.2018 alle ore 23:06:02
Non devi scusarti  :-) ... ma il dilemma principale che ruota a tutta questa situazione è: dato che lei è stata tratta in inganno e quindi non era affatto consapevole di alcune "gesta" da parte di lui (ma che i genitori di quest'uomo sapevano della gravità della situazione sin da principìo), è possibile secondo la Parola di Dio che possa risposarsi senza peccare di adulterio?

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Virtuale il 20.05.2018 alle ore 11:49:32

on 05/17/18 alle ore 23:06:02, JesusForEver wrote:
... ma il dilemma principale che ruota a tutta questa situazione è: dato che lei è stata tratta in inganno e quindi non era affatto consapevole di alcune "gesta" da parte di lui (ma che i genitori di quest'uomo sapevano della gravità della situazione sin da principìo), è possibile secondo la Parola di Dio che possa risposarsi senza peccare di adulterio?

Spero che possa essere una risposta che cerchi, alrimenti faccelo sapere sempre ancora se vuoi, benvenuto.

Matteo 5 : 32
Ma io vi dico : chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione ( = relazione sessuale ), la fa diventare adultera, e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Rossella il 21.05.2018 alle ore 13:05:33
C'è anche scritto:
1Corinzi 7:15
Se il non credente si separa, si separi pure; in tal caso il fratello o la sorella non sono più obbligati.

Dunque  ci sarebbe una possibilità in più oltre all'adulterio, anche se i versetti seguenti invitano a vivere  in pace nella speranza che il coniuge che se n'è andato si converta, ma è chiaro che questa è soltanto un'eventualità.

Inoltre il fatto che  la futura sposa non sia stata  messa al corrente dello stato reale del fidanzato rientrerebbe legalmente  nel vizio di consenso cioè un consenso dato in seguito ad un inganno deliberato per indurre una persona ad un consenso che altrimenti  sarebbe stato negato (e questa legge concerne anche e soprattutto il matrimonio).

Si tratta certamente di un problema molto difficile da risolvere.
Personalmente penso che in questo caso entra in campo la coscienza dell'interessata, evidentemente dopo che essa ha cercato di mettere da parte i suoi desideri personali e ha pregato con tutto il cuore per avere una convinzione dal Signore.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Milla il 22.05.2018 alle ore 04:08:14

on 05/21/18 alle ore 13:05:33, Rossella wrote:
Inoltre il fatto che  la futura sposa non sia stata  messa al corrente dello stato reale del fidanzato rientrerebbe legalmente  nel vizio di consenso cioè un consenso dato in seguito ad un inganno deliberato per indurre una persona ad un consenso che altrimenti  sarebbe stato negato (e questa legge concerne anche e soprattutto il matrimonio).


trattandosi di malattia mentale, per giunta, per non parlare di inganno deliberato, è un vizio del consenso rientrante nella fattispecie di errore essenziale, che genera invalidità del matrimonio.  

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Grande_Puffo il 22.05.2018 alle ore 13:38:04
Infatti nel caso in questione se fossi rimasta cattolica potresti chiedere l’annullamento del matrimonio.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di JesusForEver il 22.05.2018 alle ore 14:42:54
Salve, e grazie a tutti/e per aver risposto. Inoltre vorrei porvi 2 quesiti, spero di facile soluzione da parte vostra, e che possiate delucidarmi:

1: una donna credente e separata, potrebbe avere ottime chance di risposarsi senza chiedere appunto il divorzio, con un uomo di fede cattolica e divorziato?

2: un uomo credente e single potrebbe sposarsi (per la prima volta) con una cattolica divorziata?

Grazie veramente di cuore a tutti/e, Dio vi benedica!!

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Virtuale il 22.05.2018 alle ore 20:58:42
No.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Milla il 23.05.2018 alle ore 00:13:04
Jesusforever, le 2 questioni che poni meritano attenta riflessione perchè non è possibile una risposta univoca. Ogni caso è distinto dall'altro e in materia etica come questa non è possibile generalizzare. La risposta dipende dal singolo caso in questione. Ne menzionerò soltanto qualcuno, perchè il tempo e lo spazio non mi consentono di elencare ogni possibile alternativa (a 90 anni, sempre qualora ci arrivassi e non vada prima con il Signore, starei ancora qua a postare). Una domanda da porsi è: la persona cattolica in questione, è mariolatra, attaccata a padri Pii e compagnia, a messe ai morti e magari anche a una religione formale in cui la sostanza è messa in secondo e magari ultimo piano? Oppure è la persona cattolica che ama il Signore sinceramente e Lui viene al primo posto, di quei gruppi di cattolici riformati che hanno finanche spogliato le chiese di icone varie, messe ai santi e compagnia?
Un punto poi che vorrei rilevare come questione sociale che ha preso piede poi da decenni e che è il seguente: in svariate chiese è molto difficile per una sorella single trovare marito. Gli uomini credenti liberi in svariate comunità scarseggiano. Svariate amiche mie, quando vivevo in Italia, per eccesso di scoraggiamento hanno sposato uomini atei/agnostici. Purtroppo l'ha fatto anche mia cugina, arrivata a compiere circa 40 anni senza mai aver trovato un compagno credente. Personalmente dunque non capisco il perchè un credente single non debba preferire una sorella anzichè una cattolica divorziata. Guarda, ho visto accadere anche questo, del giovane single che ha preferito la cattolica divorziata anzichè una sorella. E poi non stupiamoci che le sorelle si scoraggiano. La Bibbia stessa dice che prima degli altri di fuori devono venire quelli di dentro anche se i versetti non parlano specificatamente del matrimonio. Ma a buon intenditore bastano poche parole. Non prendere ora questo come un rimprovero personale, prendilo come spunto di riflessione. La Bibbia dice che dobbiamo amarci gli uni con gli altri. E una forma di amore è dare la preferenza a quelli della nostra stessa casa, intendendo per casa stessa fede. Senza offesa, assolutamente, ma come punto di riflessione. Posso chiederti di meditarci sopra prima di rispondere al mio post? Il Signore ti benedica

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Milla il 23.05.2018 alle ore 00:24:37

on 05/22/18 alle ore 13:38:04, Grande_Puffo wrote:
Infatti nel caso in questione se fossi rimasta cattolica potresti chiedere l’annullamento del matrimonio.


Grande Puffo, non parlavo della Sacra Rota, ma delle vie legali in tribunale. Qualunque giudice di qualunque istanza rileverebbe il vizio del consenso generato da errore essenziale.

Quanto poi in termini biblici, ci dobbiamo chiedere, anzichè basarci su tradizioni consolidate di qualsiasi sia il genere, se veramente si può parlare di matrimonio in senso biblico nel caso di uno sposalizio generato da un deliberato inganno.
Anzi, se i miei ricordi di giurisprudenza mi assistono, i suoceri dell'amica del nostro fratello, oltre che civilmente (di questo non ho dubbi), potrebbero essere perseguiti penalmente per il reato di truffa o comunque un reato penale in cui c'è di mezzo l'inganno deliberato. Della responsabilità civile invece non ho dubbi, non ci si scampa. Ricordando anche che di norme giurisprudenziali è zeppo l'Antico Testamento.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di JesusForEver il 23.05.2018 alle ore 00:36:33

on 05/23/18 alle ore 00:13:04, Milla wrote:
Jesusforever, le 2 questioni che poni meritano attenta riflessione perchè non è possibile una risposta univoca. Ogni caso è distinto dall'altro e in materia etica come questa non è possibile generalizzare. La risposta dipende dal singolo caso in questione. Ne menzionerò soltanto qualcuno, perchè il tempo e lo spazio non mi consentono di elencare ogni possibile alternativa (a 90 anni, sempre qualora ci arrivassi e non vada prima con il Signore, starei ancora qua a postare). Una domanda da porsi è: la persona cattolica in questione, è mariolatra, attaccata a padri Pii e compagnia, a messe ai morti e magari anche a una religione formale in cui la sostanza è messa in secondo e magari ultimo piano? Oppure è la persona cattolica che ama il Signore sinceramente e Lui viene al primo posto, di quei gruppi di cattolici riformati che hanno finanche spogliato le chiese di icone varie, messe ai santi e compagnia?
Un punto poi che vorrei rilevare come questione sociale che ha preso piede poi da decenni e che è il seguente: in svariate chiese è molto difficile per una sorella single trovare marito. Gli uomini credenti liberi in svariate comunità scarseggiano. Svariate amiche mie, quando vivevo in Italia, per eccesso di scoraggiamento hanno sposato uomini atei/agnostici. Purtroppo l'ha fatto anche mia cugina, arrivata a compiere circa 40 anni senza mai aver trovato un compagno credente. Personalmente dunque non capisco il perchè un credente single non debba preferire una sorella anzichè una cattolica divorziata. Guarda, ho visto accadere anche questo, del giovane single che ha preferito la cattolica divorziata anzichè una sorella. E poi non stupiamoci che le sorelle si scoraggiano. La Bibbia stessa dice che prima degli altri di fuori devono venire quelli di dentro anche se i versetti non parlano specificatamente del matrimonio. Ma a buon intenditore bastano poche parole. Non prendere ora questo come un rimprovero personale, prendilo come spunto di riflessione. La Bibbia dice che dobbiamo amarci gli uni con gli altri. E una forma di amore è dare la preferenza a quelli della nostra stessa casa, intendendo per casa stessa fede. Senza offesa, assolutamente, ma come punto di riflessione. Posso chiederti di meditarci sopra prima di rispondere al mio post? Il Signore ti benedica

Gentilissima Milla, grazie per aver risposto, il problema di sè per sè lo si pone in una pratica che accomuna i due quesiti: il divorzio, disgustoso agli occhi di Dio dato che viene contro al bellissimo "patrimonio" di unire indissolubilmente l'uomo e la donna dal Padre stesso creati in principìo; ora, secondo Te e per come recitano le Sacre Scritture, non va in controtendenza il fatto che una sorella credente acceda all'istanza di divorzio, e quindi contro la Volontà di Dio? Grazie ancora. Dio ti benedica :)

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Milla il 23.05.2018 alle ore 00:54:10
Bisogna chiedersi quale divorzio. Qua si parla, in termini giuridici, di un  frutto dell'albero avvelenato.
Se una persona viene indotta a sposarsi con l'inganno o peggio (prendi a esempio i paesi in cui vigono culture schiaviste in cui una donna viene sequestrata a scopo di matrimonio, che è pure più aberrante), non direi proprio che quel matrimonio in particolare è voluto da Dio, anzi tutt'altro! Gli inganni e i crimini vengono dal diavolo, che inutile dirlo, è definito il padre della menzogna! Attenzione a non confondere l'istituto del matrimonio con i casi di matrimonio ordinari e biblici da un frutto dell'inganno. Ovvio che se le leggi del paese in cui si vive non contemplano l'annullamento o la nullità a seguito di illecito, ma solo il divorzio come rimedio a un reato, Dio lo sa e dunque non possiamo legarci a questioni puramente formali e dal significato letterale tout court.
Dove lo vedi il bellissimo patrimonio in un vile inganno?
Vedo che però hai risposto al mio post in maniera fulminea, quindi se sei ancora online approfitto per chiederti di pregare sopra queste questioni. Ieri sera, prima di continuare a postare, ci ho pregato sopra. Le Scritture vanno lette meditando anche sullo spirito della lettera e non sulla pura e semplice lettera (altrimenti non arriviamo da nessuna parte, dato che non siamo in grado di leggerle nelle lingue originali in cui furono scritte, ricche di concetti di cui le nostre povere lingue occidentali sono oltremodi carenti). La nostra lontananza temporale dalla chiesa degli Atti e dalla cultura ebraica biblica non aiuta, tutt'altro. Ecco perchè studiare e meditare è fondamentale. Una interpretazione errata delle Scritture può causare danni, non dimentichiamolo. In un senso e nell'altro. Che il Signore ci illumini, chiediamoGli la saggezza che ci manca e come scrisse Giacomo nella sua epistola, Egli non ce la negherà.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Rossella il 25.05.2018 alle ore 11:58:05

on 05/23/18 alle ore 00:54:10, Milla wrote:
Bisogna chiedersi quale divorzio. Qua si parla, in termini giuridici, di un  frutto dell'albero avvelenato.
Se una persona viene indotta a sposarsi con l'inganno o peggio (prendi a esempio i paesi in cui vigono culture schiaviste in cui una donna viene sequestrata a scopo di matrimonio, che è pure più aberrante), non direi proprio che quel matrimonio in particolare è voluto da Dio, anzi tutt'altro! Gli inganni e i crimini vengono dal diavolo, che inutile dirlo, è definito il padre della menzogna! Attenzione a non confondere l'istituto del matrimonio con i casi di matrimonio ordinari e biblici da un frutto dell'inganno. Ovvio che se le leggi del paese in cui si vive non contemplano l'annullamento o la nullità a seguito di illecito, ma solo il divorzio come rimedio a un reato, Dio lo sa e dunque non possiamo legarci a questioni puramente formali e dal significato letterale tout court.
Dove lo vedi il bellissimo patrimonio in un vile inganno?

Del tutto d'accordo!

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di JesusForEver il 25.05.2018 alle ore 13:27:01
E' Dio che sancisce il "bellissimo patrimonio" tra l'uomo e la donna e lo vedo solamente in questo senso; diverso è il discorso per come il tutto è interpretato dall'umanità che , con inganni  o con leggi confezionate ad hoc, non fanno altro che andare in controtendenza a ciò che ha creato Iddìo, e quello che mi chiedo è: possono le leggi terrene regolamentare ciò che è stato costituito da Dio? Poniamo il caso che una persona vorrebbe rifarsi una vita dopo un trascorso matrimoniale non proprio esaltante, è vero che il Signore vede i cuori...ma in altri fattori? DIVORZIO in primis? Dio ti benedica :)

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Milla il 07.06.2018 alle ore 04:30:21
Nel mio bellissimo libro di risposte bibliche c'è scritto che nessuna soluzione umana è perfetta. Ma finchè vivremo su questa terra non possiamo fare a meno delle soluzioni umane (ovvio che queste non devono essere in contrasto con la Bibbia), ricordando che al momento della creazione il peccato non c'era. Da quando l'essere umano ha peccato ha bisogno di leggi terrene. Quando Dio creò il matrimonio il peccato ancora non era entrato nell'essere umano. Una volta entrato il peccato, quel che è distorto va regolamentato. Ricordandoci pur sempre che le prime leggi il popolo eletto le ebbe da Dio attraverso Mosè. Proprio per regolamentare le faccende distorte. Ora viviamo in un pianeta in cui le cose non stanno come furono costituite da Dio. Dio non costituì il vile inganno, questo lo fece il diavolo. E siccome l'essere umano preferisce dare retta al diavolo, ci vogliono le leggi per sistemare, pure alla meno peggio, quanto decaduto. Ovvio che sono preferibili le leggi sulla falsariga della Tanakh ebraica, che se le sappiamo leggere e interpretare conformemente anche al contesto storico, vedremo che proteggono la controparte debole, non fungono da scusante per il malvivente di turno. Il mio libro di risposte bibliche lo fa ben capire. Dio vi benedica :hello:

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Milla il 07.06.2018 alle ore 04:52:24
ps: aggiungo solo questo: vero è che ci sono sempre i facinorosi che per amor di libertinaggio allargano a loro piacimento i rimedi legislativi e qua faccio soltanto l'esempio del divorzio perchè il coniuge si ammala (e allora?  chiunque si può ammalare finchè viviamo su questa terra). Ma la paura delle scusanti dei facinorosi non deve legittimare la reazione  del far cadere un'intera legge lasciando scoperti i casi pietosi senza il minimo riguardo. Noi che ci chiamiamo cristiani dovremmo comunque essere in grado di distinguere i casi legittimi da quelli pretestuosi. Ora che viviamo in un mondo globalizzato, dovremmo essere anche in grado di uscire dal nostro orticello evitando di propinare la stessa soluzione uguale per tutti, perchè ora come ora molto più di ieri ci possiamo trovare davanti a casi agli antipodi, specie con i flussi migratori attuali. Che cosa raccontiamo alla tredicenne forzata a sposare un quarantenne (o ancora più vecchio) a furia di botte dalla famiglia? In India due genitori hanno ucciso la figlia a furia di botte perchè aveva rifiutato di sposare la persona che volevano loro, dunque i casi pietosi esistono eccome. Se facciamo cadere un'intera legge, restano scoperti casi come questi. Lo sforzo che va fatto è adoperarsi nel far tornare la legge nella sua giusta misura, non eliminarla e neanche ignorare il lassismo, perchè il mondo non è diviso in bianco e nero, anche se spesso il grigio non lo vediamo...

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Milla il 07.06.2018 alle ore 04:55:57
ri-ps: scusate la sintassi, purtroppo l'ora è tarda, ho mille impegni, questa settimana 8 esami e devo anche lavorare e la mia scrittura non è nel suo stile migliore, ma quel che mi spingeva era cercare di inquadrare i concetti, anche se non sintatticamente alla perfezione

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Shinva il 16.06.2018 alle ore 22:33:54
Ho letto così per caso questo topic e le sue risposte annesse e non ho fatto a meno di notare un pò di confusione.

Vi riporto il passo di Marco 10:2-12:

2 Dei farisei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito a un marito mandare via la moglie?» 3 Egli rispose loro: «Che cosa vi ha comandato Mosè?» 4 Essi dissero: «Mosè permise di scrivere un atto di ripudio e di mandarla via». 5 Gesù disse loro: «È per la durezza del vostro cuore che Mosè scrisse per voi quella norma; 6 ma al principio della creazione Dio li creò maschio e femmina. 7 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, 8 e i due saranno una sola carne. Così non sono più due, ma una sola carne. 9 L'uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito».
10 In casa i discepoli lo interrogarono di nuovo sullo stesso argomento. 11 Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; 12 e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».



Cosa dice qui Gesù?

Mosè concesse il divorzio, cioè l'allontanamento del coniuge, solo per la durezza del cuore degli Israeliti e possiamo anche dire di tutte le persone.

Oggi è facile dire, è colpa di mio marito o di mia moglie, voglio separarmi.
Molto spesso si dimentica che cosa è veramente il matrimonio.
Il matrimonio è una scelta molto importante, che stabilisce un percorso condiviso con un'altra persona nel servizio familiare verso Dio, una scelta che va presa seriamente e che non può essere affrontata con leggerezza, come avviene oggi fra i pagani che si sposano e si lasciano come se comprassero indumenti.

La risposta alla prima domanda dunque quale può essere?

La stessa che diede Gesù ai suoi discepoli, che se proprio volete separarvi per motivi gravi, vi è concesso, anche se a malincuore ma comunque sia la stretta di matrimonio rimane, poiché com'è scritto: "11 Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; 12 e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

Questo indica proprio che il matrimonio rimane, non si scioglie.
Quindi se doveste risposarvi o andare con qualsiasi altro uomo o donna, mentre il marito o la moglie è ancora in vita, si peccherebbe d'un peccato molto grave, quale l'adulterio.

Allora in questo caso arriva la fantomatica risposta pro umanitaria che dice:

"Si ho capito! Ma se è stato un matrimonio preso alla leggera?"

Poco cambia, è comunque un matrimonio agli occhi di Dio.

Se una persona vive per esempio nel peccato sessuale e contrae involontariamente l'HIV, seppur egli dovesse un giorno convertirsi a Cristo, questa malattia gli rimane. C'è poco da fare.
Se una persona per la droga rovina il proprio fisico e la propria saluta ma poi si converte a Cristo, salva certo la sua anima ma dovrà convivere con le conseguenze del suo peccato.

Il matrimonio non è che perché si può sciogliere dal punto di vista umano, allora può essere sciolto anche davanti agli occhi di Dio.
Se vogliamo piacere a Dio è necessario obbedirgli in ogni cosa, allora potremmo vivere in maniera straordinaria la sua presenza costante che non ci fa più rimpiangere nulla, ci tiene appagati, ci fa vedere una luce che perpetra anche dove c'è oscurità perché i problemi della vita diventano minuscoli.

Ma se vogliamo dare retta invece alle nostre passioni ed al nostro cuore, volendo anche non piacere a Dio, non aspettiamoci molto da  Lui. Dio per quanto è un Dio buono è comunque un Dio giusto che ama stare con chi obbedisce e non con chi disubbidisce.
Ma quand'anche qualcuno volesse disubbidire, nonostante abbia dato il proprio cuore a Gesù, nessuno perderà la salvezza poiché il sacrificio di Cristo è inscindibile, è un patto che non si spezza.
Però è anche giusto farsi un esame introspettivo, interiore.
Se io continuo a peccare volontariamente o voglio vivere nella disubbidienza sono davvero un credente?
Non è il caso di dare un secco STOP alle cose sbagliate della mia vita per entrare in maniera sicura, ampia e gloriosa nel regno di Dio, come diceva l'apostolo Pietro?

2 Pietro 1
5 Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6 alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, 7 alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità. 8 Se queste cose si trovano in abbondanza in voi, non vi lasceranno oziosi né senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. 9 Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, dimentico di essere stato purificato dai suoi antichi peccati. 10 Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai. 11 Così infatti vi sarà ampiamente aperto l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.

So che potrebbe infastidire o scoraggiare questo argomento ma ricordiamoci che questa vita è per poco, l'eternità con Dio è per sempre.
Meglio andarci irreprensibilmente che essere sgridati e salvati a stento da Dio. Non c'è da scherzare.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Milla il 30.06.2018 alle ore 19:15:21

on 06/16/18 alle ore 22:33:54, Shinva wrote:
Ho letto così per caso questo topic e le sue risposte annesse e non ho fatto a meno di notare un pò di confusione.


Oggi è facile dire, è colpa di mio marito o di mia moglie, voglio separarmi.

Molto spesso si dimentica che cosa è veramente il matrimonio.
Il matrimonio è una scelta molto importante, che stabilisce un percorso condiviso con un'altra persona nel servizio familiare verso Dio, una scelta che va presa seriamente e che non può essere affrontata con leggerezza, come avviene oggi fra i pagani che si sposano e si lasciano come se comprassero indumenti.


Shinva, dov'è che hai visto della confusione? Ora purtroppo non è che ricordo parola per parola quello che tutti noi abbiamo scritto, ma quel che ben ricordo è la necessità che ho sottolineato di uscire appunto dal nostro orticello di cultura (più o meno satanica) occidentale. Ti ho quotato perchè appunto hai scritto che il matrimonio è una scelta. Hai scritto scelta. E poi sempre per cultura occidentale della scelta incauta ci si disfa facilmente. Ma per l'amica dell'autore del post non c'è stata alcuna scelta, bensì deliberato inganno passibile di condanna in tribunale. Ho anche rilevato le culture in cui i genitori costringono la figlia a furia di botte a sposarsi. Quella notizia di giornale in cui in India due genitori hanno ucciso la figlia massacrandola di botte perchè aveva avuto il coraggio (peraltro non certo comune in quelle culture) di rifiutarsi. Ora, senz'altro tu non volevi riferirti a questi casi che un tempo potevano considerarsi l'eccezione perchè avvenivano "fuori dal nostro orticello", ma non solo, era molto difficile sapere cosa avveniva "a casa degli altri", mentre ora, man mano che il mondo diventa sempre più globalizzato, non li possiamo certo ignorare. Capisco anche che in varie chiese occidentali si predichi conformemente alla cultura del posto ove istituite e ovviamente la piaga del buonismo umanista che indichi è palesemente antibiblica. Ma nessuno di noi ha difeso l'umanesimo occidentale.
Ora, se non si spende una parola per i casi che un occidentale non considera, quali botte e minacce per indurre una figlia a sposarsi, inganni macchinati alle spalle dei malcapitati come l'amica dell'autore del topic, dove pensi che si vada a finire se non accomunare queste (sempre meno) eccezioni paragonandole a chi divorzia per puro sport, capriccio e voltafaccia? E quindi colpevolizzare una vittima obbligandola a portare, per "eccesso di santità" il peso dei peccati e dei crimini altrui? Attenzione dunque a non essere salvati a stento anche per aver mancato quantomeno di comprendonio e avere rovinato la vita di un buon numero di persone che sono vittime mettendole sullo stesso piano dei carnefici e facendogli portare il peso di questi ultimi che allora continueranno a sentirsi a buon diritto privilegiati. La Bibbia non ha affatto questo scopo ricordiamolo. E mi rendo conto che quel che dico può dare altrettanto fastidio (no, non dico a te, attenzione) di chi si pone in contrasto con la cultura umanista buonista (che ripeto non sto approvando), ma se si tratta di allertare e anche evitare palesi ingiustizie non me la sento di lasciar correre per amor di conformarmi con i più. In ultimo, vi lascio con una notizia che era circolata proprio su Porte Aperte, che riportava la storia di Nadia, una ragazza credente sequestrata in un paese mussulmano e costretta con la forza a sposare un bruto che non smetteva di metterla incinta. Dopo dieci anni riuscirono a liberarla e nasconderla. Ora quel che non vorrei proprio ascoltare è che questa ragazza, dopo anni di prevaricazioni e un vero e proprio pesante crimine contro la libertà e la dignità umana, se potrà sposare finalmente un credente, che i due stiano peccando di adulterio.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di Milla il 30.06.2018 alle ore 19:28:38
O peggio cercare di impedirglielo. Scusate la dimenticanza.

Titolo: Re: Risposarsi secondo Dio
Post di saul il 06.08.2018 alle ore 10:40:21

on 05/22/18 alle ore 04:08:14, Milla wrote:
trattandosi di malattia mentale, per giunta, per non parlare di inganno deliberato, è un vizio del consenso rientrante nella fattispecie di errore essenziale, che genera invalidità del matrimonio.  


sono d'accordo.
mi pare che il matrimonio di cui si parla, è, come dici tu, invalido e quindi non è mai avvenuto
con tutte le conseguenze
ciao
saul