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   La testimonianza di Roseline
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   Autore  Topic: La testimonianza di Roseline  (letto 579 volte)
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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La testimonianza di Roseline
« Data del Post: 26.02.2016 alle ore 17:00:37 »
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Copio qui dalla sezione Benvenuti la testimonianza che Roseline ha scritto resentandosi. E desidero ringraziarla per la bella spontaneità che traspare dalla stesura del suo scritto.
 
Ciao a tutti! Mi presento raccontandovi la mia testimonianza.  
 
Sono nata in una famiglia che non credeva in niente, e a parte qualche rara occasione, non posso dire di aver avuto un'infanzia e un'adolescenza molto felici. I miei genitori si sono separati quando avevo 10 anni e mi hanno fatto pesare la situazione molto più del dovuto; e il mio carattere, con il passare del tempo, è diventato cupo, tendente alla tristezza e alla depressione, scontroso, incline a isolarsi. Oltre a essere straordinariamente timida e riservata, odiavo me stessa e odiavo anche tutti gli altri. Ancora ricordo quelle inspiegabili volte in cui, raggiunto il massimo limite di tristezza, piangevo dicendo "Signore aiutami! Voglio morire, ma tu salvami!" parole assurde, considerando che mai nessuno mi aveva ancora parlato di Lui!  
 
Più crescevo, più le cose peggioravano. Mi sentivo sempre peggio, ma la cosa positiva era che, anche se i miei genitori non mi controllavano assolutamente, sapevo già da sola i limiti che non dovevo superare. Non sono mai stata veramente una cattiva ragazza, ma mi sono imbarcata in molti rapporti sbagliati che mi distruggevano, pezzetto dopo pezzetto. Talvolta prendevo in mano una Bibbia cattolica che avevo in casa, senza nessun motivo, e cominciavo a leggere dalla Genesi. Dopo qualche pagina però mi annoiavo e abbandonavo la lettura.  
Nonostante questi piccoli slanci di ricerca della verità, però, non mi sono mai realmente interessata a Dio. Vivevo la vita con una certa rassegnazione; era così e basta. Credevo addirittura che l'umanità fosse una sorta di esperimento scientifico, che qualcuno di sadico ci controllasse da lontano... questa era la mia spiegazione alla sofferenza che provavo!  
 
Poi, finalmente, l'evento della mia vita! A 21 anni mi sono innamorata di un ragazzo evangelico che fin da subito mi ha parlato di Gesù. Non potevo non credere alla sua fede e alla sua testimonianza, eppure... a volte abbiamo bisogno di provare queste cose sulla nostra pelle per convincerci davvero. E io, fin da subito, mostrai una certa riluttanza nei confronti del suo stile di vita cristiano.  
Ricordo benissimo quella sera; avevamo litigato furiosamente per telefono e io mi ero sepolta sotto le coperte a piangere, sopraffatta dal sonno e dalla tristezza. Stavo quasi per addormentarmi, quando... d'un tratto mi sono sentita assolutamente sveglia. E anche stupita, come se in camera non fossi più sola. Ed ecco una presenza scendere dolcemente su di me; calda, calda da far venire i brividi. E' stata un'enorme carezza durata un istante. Ma io sapevo Chi era stato. Agitata, ho preso il telefono e ho chiamato il mio ragazzo dicendo "Sorridenteio esiste veramente!"  
 
Bene, se vi aspettate il lieto fine, vi sbagliate di grosso! Perché le cose non sempre filano così lisce.  
Avevo scoperto che Dio esisteva, l'avevo provato sulla mia pelle, avevo sentito la Sua presenza; presa dall'euforia cominciai a pregare, ad andare in Chiesa, ad avere una specie di "fede" nei confronti di Gesù. Poco a poco, questa si spense, lasciando posto a una certa amarezza dettata dalla convinzione che Dio ascoltava soltanto gli altri, e non me; io ero sempre stata quella abbandonata da tutti, Lui non avrebbe fatto eccezione!  
 
Così, per ben 2 anni, il mio cuore è rimasto congelato nei Suoi confronti. Presa dai mille lavori che cambiavo di mese in mese, dalla storia con il mio ragazzo, dal mio stesso carattere difficile che mi portava a odiare me stessa più che mai, sono rimasta del tutto sorda a tutto ciò che Lo riguardava.  
Frequentavo la Chiesa, le riunioni evangeliche perché ero "costretta", ed erano una penitenza per me. Per tutto il tempo ero arrabbiata, di malumore; spesso i miei occhi si inumidivano perché durante i culti mi sentivo toccata, mi sentivo in colpa verso di Lui, ma ostinatamente non volevo cedere.  
In questo lasso di tempo il mio carattere è peggiorato sempre di più; detestavo tutti, non sentivo di non provare affetto per nessuno, se non per il mio ragazzo. Ero lunatica, scontrosa, irascibile; parlavo male di tutti in continuazione, giudicavo, gioivo delle disgrazie altrui. Contrastavo il mio ragazzo perché ero gelosa del suo tempo speso per Dio e non per me! Continuavo a ripetergli che non sapevo se in futuro mi sarei avvicinata a Dio oppure no; io volevo sentirmi chiamata, volevo che Gesù mi attirasse a sé in modo che io non potessi dire di no, ma ancora non era successo!  
 
Al termine di questi 2 anni ho passato un periodo veramente brutto; l'infelicità governava la mia vita. Litigavo in casa, litigavo sul lavoro, litigavo con il mio ragazzo. Con lui il rapporto si andava via via sgretolando principalmente perché, come avrete intuito, non era facile starmi accanto. Quando un credente si trova accanto una persona come me si domanda, giustamente, se sia la cosa giusta per lui e per la sua vita spirituale. Ebbene, da un giorno all'altro il nostro rapporto si è rotto in mille pezzi e così anche il mio mondo, che in fin dei conti era lui.    (segue)
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ".
(Gesù, in Matteo 28:20)
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31

   
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Re: La testimonianza di Roseline
« Rispondi #1 Data del Post: 26.02.2016 alle ore 17:06:24 »
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(seguito della "Testimonianza di Roseline"
 
Non mi dilungherò su cosa ho provato in quel momento. Per me è stato devastante. Il mio pensiero costante era "Non riuscirò a superarlo, ne ho passate già troppe". Ero lì nella mia camera, estranea a me stessa, tanto era il dolore che provavo. E senza che me ne rendessi conto la mia mano era scattata sulla mia Bibbia cristiana, che tenevo sempre in libreria in bella vista, perché anche se non la leggevo da molto tempo, non volevo mai perderla d'occhio. E così ho cominciato a leggere di Gesù. E mentre leggevo di lui il dolore scompariva, e una strana pace mi calmava il cuore. Sapevo dentro di me, inspiegabilmente, che soltanto quel libro mi avrebbe rassicurata in quel modo, e che non dovevo assolutamente smettere di leggerlo.  
Quella fu la chiamata di Gesù che tanto avevo aspettato.  
 
Da quel momento ricominciai a pregare e a confidare a Dio la mia tristezza. Leggevo, e ogni parola era balsamo sulle mie ferite. Pregai di poter trovare una comunità qui dalle mie parti, e in meno di una settimana avevo una Chiesa, una riunione di studio e tanti fratelli e sorelle desiderosi di conoscermi e di accogliermi tra di loro (Gloria a Dio!)  
Non nego di aver cercato il Signore, inizialmente, per chiedergli perdono per il modo in cui mi ero comportata con il mio ragazzo e per farmi dare una seconda possibilità; così non è stato, ma poco a poco il Signore mi ha fatto capire che se non ci fossimo lasciati non mi sarei mai avvicinata a Lui, non avrei avuto un cuore completamente libero da dedicarGli!  
Vedete, i tempi di Dio sono perfetti e anche i suoi disegni lo sono. Ed ecco che piano piano ho smesso di cercarlo per quello che Lui avrebbe potuto darmi, ma per quello che Lui E'! Non è stato facile perché, come vi ho già detto, il mio carattere era difficile tanto da farmi odiare perfino da me stessa!  
 
Eppure nel giro di qualche mese, 3 o 4 al massimo, il Signore mi ha trasformata. La mia afflizione è gradualmente sparita, giorno dopo giorno, preghiera dopo preghiera, lasciando spazio a una serenità e a una gioia che MAI, nella vita, mi sono appartenute! Nei giorni più bui continuavo a ripetermi "Resta fedele!" e non ho mai trascurato, nemmeno per un giorno, di leggere la Bibbia e di stare in comunione con il Signore. Ebbene, il mio caratteraccio non esiste più! Ho capito che la lezione più difficile per me sarebbe stata "Ama il prossimo come te stesso"; il più grande dei comandamenti! Ma per il Signore niente è impossibile!  
 
A poco a poco ho imparato a voler bene a tutti, a non parlare più male di nessuno, a fare elemosina, a dare il buon esempio; Gesù è venuto a vivere dentro di me! Lui disse "Vi do la mia pace", e così è stato. Mai in tutta la vita mi sono sentita così amata, così felice e gioiosa! Non riesco più ad arrabbiarmi con nessuno, ho una pazienza invidiabile; e il Signore mi corregge nelle cose sbagliate che facevo e che non faccio più adesso, mi insegna a seguire l'esempio di vita di Gesù, mi fa parlare di Lui a tutti quanti, senza che io possa farne a meno!  
 
Se non siete ancora nella fede, se state leggendo per curiosità questa testimonianza e non sapete bene dove risieda la verità, lasciate che vi dica questo: Gesù è la via, la verità e la vita! Soltanto cercandolo ardentemente potrete gustare le meraviglie della Sua presenza nella vostra vita! Avvicinatevi al Signore, cercatelo con fede, e Lui si farà trovare da voi, e opererà potentemente dove serve. La salvezza è oggi, non ritardate le benedizioni di Gesù! Ricordatevi che Dio ha un piano per ognuno di noi e che i suoi disegni sono perfetti; spesso ci accadono cose di cui non capiamo il perché, sofferenze che non ci meritiamo, problemi insormontabili e senza soluzioni per l'uomo; ma per Lui niente è troppo difficile, chiede soltanto che vi fidiate abbastanza da lasciarGli completa padronanza della vostra vita!  
 
Da quando io ho lasciato la mia vita nelle mani di Gesù tutto è cambiato. Non so più cosa sia l'ansia, la tristezza, la preoccupazione. La sua PACE mi pervade e ogni problema è una briciola davanti alla Sua potenza! Perché se abbiamo la fede di credere che Egli interverrà per noi e che tutto quello che fa coopera al nostro bene, la nostra vita non sarà più la stessa!  
 
Ne approfitto per ringraziare il Signore: grazie per esserti rivelato nella mia vita, per essere stato la mia luce in fondo al tunnel, per aver dato un senso a tutte le cose. E grazie Gesù, benedetto in eterno! Amen.
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(Gesù, in Matteo 28:20)
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