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1Co 7:36-38 (letto 350 volte) |
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andreiu
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Gesù è la mia vita
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Dico subito che ci troviamo di fronte ad un testo piuttosto difficile e complicato. Ecco il testo in greco: "Ei de tis aschêmonein epi tên parthenon autou nomizei ean êi huperakmos, kai houtôs ofeilei ginesthai, ho thelei poieitô; ouch hamartanei; gameitôsan. hos de hestêken en têi kardiai autou hedraios, mê echôn anagkên, exousian de echei peri tou idiou thelêmatos, kai touto kekriken en têi idiai kardiai, têrein tên heautou parthenon, kalôs poiêsei. hôste kai ho gamizôn tên heautou parthenon kalôs poiei, kai ho mê gamizôn kreisson poiêsei". Le parole sottolineate sono quelle che ci interessano: infatti la richiesta non è tradurre tutto il passo, ma identificare chi è il "tis" iniziale che è un pronome indefinito che indica "qualcuno". Il primo termine sottolineato è "gameitosan" imperativo presente attivo di "gameo" che indica l'atto di sposarsi o di prendere in moglie. IL secondo termine è "gamizon", participio presente attivo di "gamizo" che da quanto ho visto è attestato solo il significato di "dare in matrimonio". Il terzo termine, l'accusativo "parthenon" indica la vergine o più genericamente una fanciulla o ragazza, cmq non sposata. Perciò, a mio avviso, il "tis" iniziale identifica il padre in quanto solo lui, poteva "dare in matrimonio" la propria figlia al proprio sposo.
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ilcuorebatte
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"Noi ci battiamo per il nostro tutto" Atanasio
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Andreiu, è possibile postare anche la domanda iniziale, renderebbe più "comprensibile" la risposta. Grazie
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"Per coloro che credono nessuna prova è necessaria, per coloro che non credono nessuna prova è sufficiente." Stuart Chase
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