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Ap. 1:10 (chiarimento) (letto 1159 volte) |
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Aser
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Ciao, mi date suggerimenti sul significato di Apocalisse 1:10 e sulla più aderente traduzione? un mio amico tdg mi ha detto che la loro lettura differente sta nella traduzione di questo passo. grazie e benedizioni
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« Ultima modifica: 12.11.2007 alle ore 20:57:24 by Asaf » |
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andreiu
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on 27.02.2007 alle ore 17:18:21, Aser wrote:Ciao, mi date suggerimenti sul significato di Apocalisse 1:10 e sulla più aderente traduzione? un mio amico tdg mi ha detto che la loro lettura differente sta nella traduzione di questo passo. grazie e benedizioni |
| Chiedo scusa per il ritardo ma con una neonata in casa, il tempo è quello che è... Allora ecco i testi della versione NR e TNM (Traduzione del Nuovo Mondo). Ap 1:10 > NR > "Apocalisse 1:10 Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva:. TNM > "Mediante ispirazione mi trovai nel giorno del Signore". Ecco il testo greco > "egenomên en pneumati en têi kuriakêi hêmerai, kai êkousa opisô mou fônên megalên hôs salpiggos". Quello che ho sottolineato è ciò che ci interessa. Da un punto di vista letterale non ci si trova molto in quanto abbiamo il verbo "ginomai" che nel greco indica all'attivo il diventare, divenire oppure associato a persone "nascere". Come attestazione abbiamo anche il termine "appartenere" ed essendo il verbo in diatesi medio-passivo, possiamo tradurre con "fui appartenuto". Poi abbiamo "en pneumati", una costruzione al dativo in cui si può benissimo tradurre "dallo spirito". Sinceramente il termine "ispirazione" è estremamente forzato, visto e considerato che "pneuma" visto come "ispirazione" è usato in forma retorica dal mondo filosofico ellenico. Ma il contesto di Ap 1 non lascia spazio a dubbi: "pneumati" che è dativo di "pneuma", va tradotto "dallo Spirito".
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Aser
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grazie. risposta eccellente. ma ti voglio chiedere anche un' altra cosa, se ti va di aiutarmi. cosa significa nel giorno del Signore. giovanni era lì in spirito ad osservare per descrivere il giorno del goiudizio? grazie mille on 01.03.2007 alle ore 14:32:42, andreiu wrote: Chiedo scusa per il ritardo ma con una neonata in casa, il tempo è quello che è... Allora ecco i testi della versione NR e TNM (Traduzione del Nuovo Mondo). Ap 1:10 > NR > "Apocalisse 1:10 Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva:. TNM > "Mediante ispirazione mi trovai nel giorno del Signore". Ecco il testo greco > "egenomên en pneumati en têi kuriakêi hêmerai, kai êkousa opisô mou fônên megalên hôs salpiggos". Quello che ho sottolineato è ciò che ci interessa. Da un punto di vista letterale non ci si trova molto in quanto abbiamo il verbo "ginomai" che nel greco indica all'attivo il diventare, divenire oppure associato a persone "nascere". Come attestazione abbiamo anche il termine "appartenere" ed essendo il verbo in diatesi medio-passivo, possiamo tradurre con "fui appartenuto". Poi abbiamo "en pneumati", una costruzione al dativo in cui si può benissimo tradurre "dallo spirito". Sinceramente il termine "ispirazione" è estremamente forzato, visto e considerato che "pneuma" visto come "ispirazione" è usato in forma retorica dal mondo filosofico ellenico. Ma il contesto di Ap 1 non lascia spazio a dubbi: "pneumati" che è dativo di "pneuma", va tradotto "dallo Spirito". |
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Asaf
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on 02.03.2007 alle ore 08:52:31, Aser wrote:cosa significa nel giorno del Signore. giovanni era lì in spirito ad osservare per descrivere il giorno del goiudizio? grazie mille |
| La Luzzi e la Diodati traducono anche "nel giorno della Domenica", questo ci fa pensare che l'autore vuole comunicarci che era il primo giorno della settimana. Per i cristiani è il giorno del Signore (la domenica), giorno consacrato al Signor Gesù, giorno di riposo e di culto che sostituì il sabato giudaico (come testimonia il sec. apostolico, Ignazio, Clemente ed altri ancora).
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Per una corretta esegesi biblica più che questione di testi e contesti è questione di testi e ...teste!
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andreiu
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on 02.03.2007 alle ore 08:52:31, Aser wrote:grazie. risposta eccellente. ma ti voglio chiedere anche un' altra cosa, se ti va di aiutarmi. cosa significa nel giorno del Signore. giovanni era lì in spirito ad osservare per descrivere il giorno del goiudizio? grazie mille |
| A mio avviso si tratta del "giorno del Signore" visto in ambito profetico, ovvero quel giorno in cui il Signore interverrà per esprimere i Suoi giudizi. Basti osservare Ap 6-19 per rendersene conto. Infatti il "primo giorno della settimana" è l'espressione ricorrente nel NT per esprimere la domenica, ma "giorno del Signore" (vedi anche 2 Te 2:1), esprime un altro "giorno", come sopraindicato.
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Asaf
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Andreiu tu lo sai, che io lo sò (che gioco di parole ), il significato del "giorno del Signore". Sembra però che quì l'apostolo descriva qualcosa che avvenne e non che avverrà, quando dice: "Fui rapito dallo Spirito", racconta di un atto avvenuto, descrive un azione che avvenne, ed avvenne in un giorno chiamato "giorno del Signore". Capisco qual'è "il giorno del Signore", ma qui a detta anche dai primi cristiani, fu inteso come primo giorno della settimana, ovvero la Domenica, tanto vero che Gerolamo nella Vulgata dice:"dominica die", pur sapendo che il greco ha "hêmera kuriakos", come d'altronde fa il Diodati nella sua versione biblica e commentata ed il Luzzi nella sua versione biblica, traduce ed intende in quanto ritiene che sia quello il riferimento, "omenica". Così la Didachè che risale alla seconda metà del I secolo, quasi in contemporanea con i Vangeli, con chiara evidenza al primo giorno della settimana, ovvero al giorno dedicato al Signore dice: "Nel giorno del Signore, riuniti, spezzate il pane e rendete grazie dopo aver confessato i vostri peccati, affinché il vostro sacrificio sia puro". XIV,I Ci sarebbero ancora altre testimonianze apostoliche, ma la sopracitata dovrebbe essere la più antica. Perciò al riguardo penso che in questo passo "il giorno del Signore" potrebbe indicarci il giorno che Giovanni da cristiano ma di cultura ebrea dedicava al riposo, all'ex sabato giudaico, ossia al culto del Signore. Il 2 Te.2:1 esprime un futuro, l'atto che deve ancora avvenire.
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« Ultima modifica: 02.03.2007 alle ore 22:28:47 by Asaf » |
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Per una corretta esegesi biblica più che questione di testi e contesti è questione di testi e ...teste!
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andreiu
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on 02.03.2007 alle ore 22:25:36, Asaf wrote: Sembra però che quì l'apostolo descriva qualcosa che avvenne e non che avverrà, quando dice: "Fui rapito dallo Spirito", racconta di un atto avvenuto, descrive un azione che avvenne, ed avvenne in un giorno chiamato "giorno del Signore" |
| . Caro Asaf, comprendo la tua spiegazione ed infatti non voglio essere dogmatico in questo. Anche il Diodati come tu evidenzi (a cui mi è molto cara) mette la Domenica. Tuttavia è possibile che sicuramente l'indicativo aoristo segnala un fatto avvenuto nel passato, ma in prospettiva del futuro. Mi spiego. L'atto che è avvenuto è ciò che Giovanni afferma "fui rapito dallo Spirito", ma nel senso che egli ha potuto vedere in un certo qual modo "anticipatamente" ciò che avverrà nel "giorno del Signore" come si può osservare se si studia Ap 6-19. Ma è anche possibile vedervi semplicemente il "primo giorno della settimana".
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« Ultima modifica: 03.03.2007 alle ore 17:46:58 by andreiu » |
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Aser
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grazie a tutti. tutto interessante e di grande riflessione. alla prossima. Aser
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Amenachos
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"Fui rapito" è una traduzione sbagliata, come può "eghenomen" avere quel significato? Giusto il versetto prima lo ritroviamo in "eghenomen en te neso te kaloumene Patmos". "Trovarsi" è la traduzione idonea, e Giovanni sta dando le coordinate spazio-temporali. "Fui rapito" non ha senso di esistere per il verbo "ghignomai". Per la "kyriake hemera" invece sono indeciso. Da un lato c'è una forte evidenza esterna, pressoché contemporanea, che suggerisce la domenica. Inoltre "kyriakos" è molto strano per indicare il giorno del Signore, ci si aspetterebbe un "hemera tou kyriou". Tuttavia l'evidenza interna potrebbe suggerire il giorno escatologico del Signore (e devo dire di essere stuzzicato da questa ipotesi). È però certo che "fui rapito" non è corretto.
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andreiu
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on 12.09.2014 alle ore 10:18:11, Vladi91 wrote:"Fui rapito" è una traduzione sbagliata, come può "eghenomen" avere quel significato? Giusto il versetto prima lo ritroviamo in "eghenomen en te neso te kaloumene Patmos". "Trovarsi" è la traduzione idonea, e Giovanni sta dando le coordinate spazio-temporali. "Fui rapito" non ha senso di esistere per il verbo "ghignomai". Per la "kyriake hemera" invece sono indeciso. Da un lato c'è una forte evidenza esterna, pressoché contemporanea, che suggerisce la domenica. Inoltre "kyriakos" è molto strano per indicare il giorno del Signore, ci si aspetterebbe un "hemera tou kyriou". Tuttavia l'evidenza interna potrebbe suggerire il giorno escatologico del Signore (e devo dire di essere stuzzicato da questa ipotesi). È però certo che "fui rapito" non è corretto. |
| Infatti il Diodati traduce nello stesso modo il v.9 e 10 con "ero nell'isola chiamata Patmos" e "Io ero in ispirito", non "fui rapito"
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Amenachos
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on 12.09.2014 alle ore 10:51:23, andreiu wrote: Infatti il Diodati traduce nello stesso modo il v.9 e 10 con "ero nell'isola chiamata Patmos" e "Io ero in ispirito", non "fui rapito" |
| Un punto a favore per Diodati, probabilmente poco interessato nel sovra-interpretare.
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« Ultima modifica: 12.09.2014 alle ore 11:01:28 by Amenachos » |
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Marmar
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Dio è buono
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Alcuni optano per "il giorno signorile" che aveva un senso per i romani.
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Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
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Amenachos
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on 12.09.2014 alle ore 14:21:40, Marmar wrote:Alcuni optano per "il giorno signorile" che aveva un senso per i romani. |
| Avrebbe un certo senso. Tuttavia il giorno signorile era la "sebasté hemera" e non la "kyriaké hemera". Sotto questa luce si potrebbe leggere il passo come un opposizione tra il culto imperiale (o più generalmente la festa, come per esempio quella di compleanno) e il culto della domenica.
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