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Dottrina, storia ed esegesi biblica (partecipazione riservata a chi si identifica con i punti di fede di evangelici.net) >> Esegesi del Nuovo Testamento e critica testuale >> Giovanni 14,14
(Messaggio iniziato da: proboque il 27.05.2009 alle ore 12:01:35)

Titolo: Giovanni 14,14
Post di proboque il 27.05.2009 alle ore 12:01:35
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farò.

A parer mio alcune traduzioni omettono il mi (pronome pers.), così facendo si perde l'importanza della duplice natura di Gesù Cristo:

Possiamo pregare così stando al testo di Gv 14,14:

"Gesù, nel nome di Gesù ti chiedo..."
Cosa ne pensate?

Grecisti a voi la parola  :hello:

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di andreiu il 28.05.2009 alle ore 06:48:19

on 05/27/09 alle ore 12:01:35, proboque wrote:
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farò.

A parer mio alcune traduzioni omettono il mi (pronome pers.), così facendo si perde l'importanza della duplice natura di Gesù Cristo:

Possiamo pregare così stando al testo di Gv 14,14:

"Gesù, nel nome di Gesù ti chiedo..."
Cosa ne pensate?

Grecisti a voi la parola  :hello:


Il problema risiede sempre nella differenza testuale dei manoscritti. Alcuni infatti omettono il pronome personale "mou", ma la maggioranza ce l'ha.

Quindi a livello di critica testuale è più corretto mantenere il pronome.


:-)

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di Asaf il 28.05.2009 alle ore 08:42:45
Dice bene Andrea,

la variante è testuale, le bibbie che seguono il textus receptus mancano del pronome “mi”, l'odierna critica testuale l'ho inserisce.

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di ZioFrank il 30.05.2009 alle ore 12:15:26
... e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò
(14, 13-14)

Questa ripetizione fa pensare che il destinatario del "chiederete" della prima frase sia il Padre.
Ciò non è esplicitato da nessun "codice" di rilievo, ma avremmo, in questo caso, un classico esempio di preghiera rivolta al Padre per mezzo di Gesù, come pure un modo di pregare invocando direttamente Gesù.
Qual è il vostro pensiero in merito?

Chiaramente ciò che più interessa e che risulta chiaro dal testo è che:
mediante la preghiera noi discepoli entriamo in stretta unione con il nostro Maestro e Signore.

Un caro abbraccio.  :-)

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di proboque il 30.05.2009 alle ore 15:54:04
Wow! Era quello che mi aspettavo. Ottimo Zio Frank  :clap2:

In questi versi, a mio modesto parere, è racchiusa la relazione fra il credente e Dio.

Noi, nel nome di Gesù (nella persona di Gesù: vero uomo vero Dio), realizziamo l'intima comunione con Dio.

In altre parole, entriamo nel Tempio di Dio (Gesù vero Tempio) dove s'incontra l'uomo con Dio...

E' ovvio che, quando parlo di Dio, sto dicendo: Padre Figlio e Spirito Santo...

Ecco perché nel Nome di Gesù ( nella persona di Gesù = vero uomo - vero Dio) si realizzano le promesse di Dio...

Quando Gesù afferma: "Io lo farò", lo fa in piena "sintonia" col Padre per mezzo dello Spirito Santo...

In definitiva direi: "La Trinità all'azione per mezzo di Gesù Cristo"   :hello:

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di ZioFrank il 30.05.2009 alle ore 17:39:35
E' meraviglioso trovare condivisione di pensiero.  :-)

La Trinità rivelataci da Gesù non distrugge l'unità di Dio ma la esalta;
non è un indietreggiare ma un superamento:
Dio è al di là di ogni nostro concetto, perfino del concetto che noi abbiamo dell'unità!
In Dio, la Trinità non è divisione, ma ricchezza!
Una ricchezza "dinamica" perchè è compresenza, compenetrazione di ognuna delle tre "Persone" (Persone è il termine che usiamo in mancanza di uno migliore, anche se è chiaramente inadeguato) nelle altre due.
In Gesù Cristo abita corporalmente tutta la pienezza della divinità  (Col. 2, 9).

Un caro abbraccio.  :-)

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di proboque il 30.05.2009 alle ore 19:58:40

on 05/30/09 alle ore 17:39:35, ZioFrank wrote:
E' meraviglioso trovare condivisione di pensiero.  :-)

La Trinità rivelataci da Gesù non distrugge l'unità di Dio ma la esalta;
non è un indietreggiare ma un superamento:
Dio è al di là di ogni nostro concetto, perfino del concetto che noi abbiamo dell'unità!
In Dio, la Trinità non è divisione, ma ricchezza!
Una ricchezza "dinamica" perchè è compresenza, compenetrazione di ognuna delle tre "Persone" (Persone è il termine che usiamo in mancanza di uno migliore, anche se è chiaramente inadeguato) nelle altre due.
In Gesù Cristo abita corporalmente tutta la pienezza della divinità  (Col. 2, 9).

Un caro abbraccio.  :-)

:friends:  :good:

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di jwfelix il 12.03.2020 alle ore 18:36:32
Se voi chiedete cosa alcuna nel nome mio, io la farò.
DIODATI - NUOVA DIUODATI e LUZZI

"L'intero versetto è omesso in alcune importanti testimonianze…C'è qualche documento a favore di un'altra lezione: <<Se chiedete (omesso "mi")…". – Giovanni. Commento al Vangelo spirituale a cura di Raymond E. Brown © Cittadella Editrice, Assisi.

"Altre antiche autorità omettono me.". – NRSV

"L'intero v. è omesso da molte versioni antiche per evitare la con-traddizione con 16,23a. – Se mi chiederete ( ): molti codd. Omettono  o vi sostituiscono ". – Nuovo Testamento Greco ∙ Latino ∙ Italiano a cura di Piergiorgio Beretta (San Paolo 2000)

"Versetto omesso da alcuni manoscritti - <<mi domandate>>, molti manoscritti: <<domandate>>.". – OS  

Dizionari biblici – Commentari

14.14 incluso verso {B}
"Il ver. 14 è omesso da una varietà di testimoni, incluse diverse im-portanti versioni antiche (X f1 565 1009 1365 l76, 253 itb vgms syrc, s, pal arm geo Diatessaronf, l, t Nonnus). Inoltre, * omette il ver. 14 e le ultime sette parole del ver. 13…(c) fu deliberatamente omesso in modo da evitare contraddi-zione con 16.23.".
14.14  [B\
"…per evitare contraddizione con 16.23, sembra aver suggerito (a) l'omissione di  in una varietà di testimoni (A D K L   Byz al) o (b) la sua sostituzione con  (249 397)…". – A Textual Commentary on the Greek New Testament by Bruce M. Metzger. Copyright © 1971 by United Bible Societies. Corrected Edition, 1975

Giovanni 14473.  Chi risponderà alle nostre preghiere? – Il nostro Padre celeste se noi chiediamo nel nome di Gesù. V. 14.". (Smith's Bible Dictionary (2000) William Smith; pag. 908)

Vocabolari – Lessici, ecc.

" [ var. om. : altri MSS om. L'intero v. ].". – A Grammatical Ana-lysis of the Greek New Testament a cura di M. Zerwick e M. Grosveron (1993) Roma, Editrice Pontificio Istituto Biblico.

Altro

"…Qualche manoscritto, anche di rilievo (A D) omette : Sem-brava strano pregare qualcuno in suo nome… (lezione più difficile)…". – Evangelo secondo Giovanni a cura di G. Nolli (1987) Libreria Editrice Vati-cana, Città del Vaticano.

Commento

Il problema sta nel non aver a disposizione i testi originali, ma solo copie, dalle quali si tenta di ri-costruirlo. Quindi dobbiamo dire che le possibilità di traduzione fatte dai manoscritti non sono sicure al cento per cento. Ciò che ci potrà aiutare a determinare l'esatta traduzione è il contesto.

Il contesto

Al versetto precedente, il 13, viene detto: "E qualunque cosa voi chiederete nel mio nome, io la farò, affinché il Padre sia glorificato riguardo al Figlio.". Questo passo, che precede quello in questione, è molto simile ad esso e in nessuna traduzione e in nessun testo greco si trova il "mi", cosa che fa pensare che il versetto 14 sia una ripetizione non originale del 13 e per questo omesso interamente in parecchi manoscritti.
Inoltre, è strano che nei versetti 15 e 19 troviamo il pronome "mi" e che esso è dubbio solo al versetto 14.
Infine esso è in contraddizione con 15:16 e 16:23, i quali confermano che si deve chiedere al Padre per mezzo di Gesù.    

Un confronto

A questo punto vi proponiamo un confronto tra alcune traduzioni.

If you ask for anything in my name, I will do it. (JB)

If you ask me for anything in my name, I will do it. (NJB)

Il "me" è stato aggiunto nella nuova edizione. Per i cattolici di lingua inglese prima non si poteva pregare Gesù, ora sì.

If ye shall ask any thing in my name, I will do it. (KJ)

If ye shall me ask anything in my name, that will I do. (Revised Version)

If ye shall ask anything in my name, that will I do. (ASV)

Nel 1611 per i protestanti non si poteva pregare Gesù, poi nel 1898 si poteva, ma nel 1901 non si può nuovamente. Strano ma vero.

if you ask anything in my name, I will do it. (RSV)

if in my name you ask me for anything, I will do it. (NRSV)

Nel 1952 si continua a non pregare Gesù, ma con la nuova revisione si può nuovamente pregare Gesù. Cosa ci riserverà il futuro? Non vi sembra ridicolo tutto ciò? La stessa cosa succede nel confronto tra le ver-sioni "Jewish New Testament (1995) D. H. Stern" e la successiva "CJB".

Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. (LU)  

Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. (NR)

La stessa cosa succede in Italia.

In ultimo, ricordiamo che il teologo Origene, allievo di Clemente, disse "che <<non dovremmo pregare un essere creato, neppure Cristo, ma solo il Dio e Padre dell'universo, che lo stesso nostro Salvatore pregava>>". (Il pensiero cristiano delle origini a cura di John N. D. Kelly © Società editrice il Mulino – Bologna. Pagina 164.) Infatti, "le preghiere vanno rivolte solo a Dio, tramite Gesù Cristo, il Mediatore". (Cyclopedia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, di John McClintock e James Strong, Grand Rapids, Michigan)
Sempre Origene, considerato uno tra i più importanti Padri della Chiesa, scrive nel trattato "La Preghiera":

"Ora, se abbiamo compreso la vera essenza della preghiera, non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo, ma solo il Dio e il Padre di tutte le cose, che anche lo stesso nostro Salvatore pregava". (Origene, La Preghiera, XV,1)

Origene, al contrario dei trinitari dice che "non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo".

"[il Cristo] non disse infatti: "chiedete a me", o semplicemente: "chiedete al Padre", ma: "se chiederete qualcosa al Padre in mio nome ve lo darò". (Ibid. XV,2)

Strano! Origene cita Giovanni 14:14 esattamente come fa la TNM.

"Solo al Padre insieme a me, e per mezzo mio [di Cristo] dovete in-nalzare la vostra preghiera". (Ibid. XV:4)

Origene fa dire a Gesù Cristo che "Solo al Padre" vanno rivolte le preghiere.

"Commettono un peccato di ignoranza, a causa della troppa sempli-cità per non investigare ed esaminare, coloro che pregano il Figlio insieme al Padre o senza il Padre". (Ibid. XVI:1)

Origene, dice che chi prega il Figlio, è un ignorante perché non co-nosce cosa dicono le Scritture.

A questo punto chiediamoci: "Ma se Cristo è Dio alla pari del Padre, come è possibile che Origene insegni che la preghiera vada rivolta solo al Padre?" Inoltre: "i trinitari, che lo considerano uno fra i più importanti Padri della loro Chiesa, come armonizzano quanto egli scrive con la loro visione teologica?"


Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di kosher il 14.03.2020 alle ore 17:12:19

on 03/12/20 alle ore 18:36:32, jwfelix wrote:
Se voi chiedete cosa alcuna nel nome mio, io la farò.
DIODATI - NUOVA DIUODATI e LUZZI

"L'intero versetto è omesso in alcune importanti testimonianze…C'è qualche documento a favore di un'altra lezione: <<Se chiedete (omesso "mi")…". – Giovanni. Commento al Vangelo spirituale a cura di Raymond E. Brown © Cittadella Editrice, Assisi.


Citi Brown?  ::) Le tue tecniche di persuasione sarebbero confutate da un lattante. Nel testo in questione che io ho sui miei scaffali non trovo questa citazione ma seppur vera non capisco a quale causa ti serva se non al solito tentativo di mettere una marea di citazioni nel calderone, scartabellate a destra  e a manca, pur di confondere gli interlocutori. Comunque, dal testo io leggo: «La teologia giovannea ha introdotto nella preghiera nel nome di Gesù un accento che va ben oltre l’uso di una formula. Un cristiano prega nel nome di Gesù nel senso che è in unione con Gesù. Il cristiano è in unione con Gesù, Gesù è in unione col Padre , non ci può essere dubbio che le preghiere del cristiano saranno ascoltate». Raymond E. Brown, Giovanni, Commento al vangelo spirituale, pag. 765. Cittadella Editrice.



Quote:
Inoltre: "i trinitari, che lo considerano uno fra i più importanti Padri della loro Chiesa, come armonizzano quanto egli scrive con la loro visione teologica?"


Origene? :gogogo:

«Infatti, come la luce deriva dalla luce e la verità dalla verità, così dall’onnipotente è nato l’onnipotente, secondo quanto anche nell’Apocalisse di Giovanni è detto dei Serafini: "E non si fermavano mai notte e giorno dicendo: Santo santo santo il Signore Dio, che era e che è e che verrà onnipotente" (Ap 4, 8). È definito onnipotente colui che verrà: e chi altro è colui che verrà se non Gesù Cristo il Figlio di Dio?» Origene, Commento al Simbolo degli apostoli


«Se sarai riuscito a indagare tutte queste realtà, sappi che il mistero della generazione divina è tanto più eccelso e trascendente quanto il creatore è più potente delle creature, quanto l’artefice è superiore alla sua opera, quanto colui che sempre è, è più nobile di colui che ha cominciato ad essere dal nulla. Perciò bisogna credere che Dio è Padre del suo unico Figlio e nostro Signore, non bisogna sottoporlo ad esame. Infatti non è permesso allo schiavo discutere circa la nascita del padrone. Lo ha affermato il Padre dal cielo dicendo: "Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo" (Mt 17, 5): il Padre afferma che quello è suo Figlio e comanda di ascoltarlo. Il Figlio dice: "Chi ha visto 4 me ha visto anche il Padre", e: "Io e il Padre siamo una cosa sola", e: "Io sono uscito da Dio e sono venuto in questo mondo" Gv 14, 9; 10, 30; 16, 28). Ma allora chi oserà mettersi in mezzo, per discutere, fra queste parole del Padre e del Figlio, e dividere la divinità, distinguere la loro volontà, spezzare la sostanza, tagliare a mezzo lo Spirito, dire che non è vero ciò che afferma la verità?. Perciò Dio è vero Padre, in quanto Padre della verità, e non crea dall’esterno ma da ciò ch’egli stesso è genera il Figlio: in quanto sapiente genera la sapienza, in quanto giusto la giustizia, in quanto eterno l’eternità, in quanto immortale l’immortalità, in quanto invisibile l’invisibile, in quanto luce lo splendore, in quanto mente la parola.» Origene, Commento al Simbolo degli apostoli


In un frammento affidabile del De principiis (fr. 33) conservato in greco da Atanasio, de decr. Nic. syn. 27, 1-2 (p. 23, 17-30 Opitz), Origene afferma molto chiaramente che il Figlio, immagine della sostanza individuale o hypostasis del Padre, esiste insieme con il Padre eternamente (ἀϊδίως συνεῖναι τῷ Πατρί), ossia dall'eternità e per l'eternità. La coeternità del Figlio al Padre è dichiarata ripetutamente da Origene, ad esempio anche in Princ. I 2, 2. 11 e in un passo conservato nell'originale greco: hom. in Ier. 9, 4: il Padre «genera sempre/eternamente [ἀεί] il Figlio il Salvatore è generato sempre/eternamente [ἀεὶ γεννᾶται] il Salvatore è generato sempre/eternamente [ἀεὶ γεννᾶται] dal Padre».


Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di jwfelix il 14.03.2020 alle ore 17:53:43

on 03/14/20 alle ore 17:12:19, kosher wrote:
Citi Brown?  ::) Le tue tecniche di persuasione sarebbero confutate da un lattante. Nel testo in questione che io ho sui miei scaffali non trovo questa citazione


Pag. 478 mi pare


on 03/14/20 alle ore 17:12:19, kosher wrote:
Origene? :gogogo:

«Infatti, come la luce deriva dalla luce e la verità dalla verità, così dall’onnipotente è nato l’onnipotente,


Non trovo questa affermazione nelle Scritture però

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di kosher il 14.03.2020 alle ore 18:09:09

on 03/14/20 alle ore 17:53:43, jwfelix wrote:
Pag. 478 mi pare


Vabé ora dai i numeri della lotteria. Voi tdg affermate che «La Bibbia è un regalo di Dio. Ci dà informazioni che non possiamo trovare da nessun’altra parte» e poi che fai? Ti tuffi nello specialistico e variegato mondo dell’esegesi liberale. Lascia perdere, forse è meglio.

pag. 478 non caschi male, malissimo.  :gogogo:

«egli aveva aperto questa terza scena dei discorsi alla festa dei tabernacoli con "Io Sono la luce del mondo" ; l'Io Sono conclusivo del v. 58 rappresenta un'inclusione. Nessuna più chiara implicazione di divinità si trova nella tradizione dei Vangeli, e i giudei riconoscono questa implicazione»



Quote:
Non trovo questa affermazione nelle Scritture però



Citi tu Origene e ora non va bene più. Americanata tipica vista e rivista e ormai noiosa.  

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di jwfelix il 14.03.2020 alle ore 19:02:20

on 03/14/20 alle ore 18:09:09, kosher wrote:
Vabé ora dai i numeri della lotteria. Voi tdg affermate che «La Bibbia è un regalo di Dio. Ci dà informazioni che non possiamo trovare da nessun’altra parte» e poi che fai? Ti tuffi nello specialistico e variegato mondo dell’esegesi liberale. Lascia perdere, forse è meglio.

pag. 478 non caschi male, malissimo.  :gogogo:  


Scusa era 748 Errore di digitazione


on 03/14/20 alle ore 18:09:09, kosher wrote:
Citi tu Origene e ora non va bene più. Americanata tipica vista e rivista e ormai noiosa.  


Ho solo scritto che ciò cozza con le scritture

Ma sempre Origene dice: Ora, se abbiamo compreso la vera essenza della preghiera, non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo, ma solo il Dio e il Padre di tutte le cose, che anche lo stesso nostro Salvatore pregava. (Origene, La Preghiera, XV,1)

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di kosher il 15.03.2020 alle ore 05:31:43

on 03/14/20 alle ore 19:02:20, jwfelix wrote:
Scusa era 748 Errore di digitazione


L'errore di digitazione non è un problema, far dire all'autore in questione una cosa diversa da ciò che effettivamente riporta è malafede.

Come lo riporti tu


Quote:
L'intero versetto è omesso in alcune importanti testimonianze…C'è qualche documento a favore di un'altra lezione: <<Se chiedete (omesso "mi"Occhiolino…". – Giovanni. Commento al Vangelo spirituale a cura di Raymond E. Brown © Cittadella Editrice, Assisi.




Di seguito il commento genuino


L'intero versetto è omesso in alcune testimonianze comprendenti la VL e la VS, ma sia il P66 che il P75 lo portano. Il suo carattere ripetitivo può essere stato la causa dell'omissione. C'è qualche documento a favore di un'altra lezione :"se che chiedete (omesso mi) qualcosa nel mio nome, questo io farò". Si tratta probabilmente di un tentativo di attenuare l'incogruenza dell'originale, per esempio nella sequenza "mi.... Nel mio nome". Lagrange rileva che non c'è niente di troppo illogico nel chiedere a Gesù nel suo stesso nome giacché nella AT il salmista pregava Jahve per il Suo nome 25,11. Ed è meno illogico se nel mio nome significa in unione con me.

Tutti potranno notare che il modo sbagliato e poco onesto (sei il solito simpatico furbetto) con cui riporti la citazione è funzionale solo ed esclusivamente alle tue finalità ma non è a servizio della verità ed è scorretto

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di jwfelix il 15.03.2020 alle ore 23:20:24

on 03/15/20 alle ore 05:31:43, kosher wrote:
Come lo riporti tu

Di seguito il commento genuino

L'intero versetto è omesso in alcune testimonianze comprendenti la VL e la VS, ma sia il P66 che il P75 lo portano. Il suo carattere ripetitivo può essere stato la causa dell'omissione. C'è qualche documento a favore di un'altra lezione :"se che chiedete (omesso mi) qualcosa nel mio nome, questo io farò". Si tratta probabilmente di un tentativo di attenuare l'incogruenza dell'originale, per esempio nella sequenza "mi.... Nel mio nome". Lagrange rileva che non c'è niente di troppo illogico nel chiedere a Gesù nel suo stesso nome giacché nella AT il salmista pregava Jahve per il Suo nome 25,11. Ed è meno illogico se nel mio nome significa in unione con me.

Tutti potranno notare che il modo sbagliato e poco onesto (sei il solito simpatico furbetto) con cui riporti la citazione è funzionale solo ed esclusivamente alle tue finalità ma non è a servizio della verità ed è scorretto


Fatto sta che in alcuni manoscritti c'è in altri non c'è
E ilcontesto a differenza di ciò che dice Lagrange mi porta ad optare per la mancanza del MI che cozza con gli altri passi del contesto.

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di kosher il 16.03.2020 alle ore 06:35:46

on 03/15/20 alle ore 23:20:24, jwfelix wrote:
Fatto sta che in alcuni manoscritti c'è in altri non c'è
E ilcontesto a differenza di ciò che dice Lagrange mi porta ad optare per la mancanza del MI che cozza con gli altri passi del contesto.


Mi cascano le braccia, anche dinanzi all'evidenza anteponete la dottrina che vi è stata propinata. Il P75 e il P66 sono due documenti antichissimi. Il P75 è più antico dei codici ed è considerato dagli esperti  un documento fondamentale per quanto riguarda il NT.

Secondo Kurt Aland, P75 è la chiave per comprendere la storia testuale primitiva del Nuovo Testamento.

Ecco, tu accennavi ai pincopalla. Personalmente tra i discorsi campati in aria di un pincopalla qualsiasi e ciò che afferma un gigante della critica testuale, preferisco il parere di quest'ultimo.


Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di jwfelix il 16.03.2020 alle ore 11:12:25

on 03/16/20 alle ore 06:35:46, kosher wrote:
Mi cascano le braccia, anche dinanzi all'evidenza anteponete la dottrina che vi è stata propinata. Il P75 e il P66 sono due documenti antichissimi. Il P75 è più antico dei codici ed è considerato dagli esperti  un documento fondamentale per quanto riguarda il NT.

Secondo Kurt Aland, P75 è la chiave per comprendere la storia testuale primitiva del Nuovo Testamento.

Ecco, tu accennavi ai pincopalla. Personalmente tra i discorsi campati in aria di un pincopalla qualsiasi e ciò che afferma un gigante della critica testuale, preferisco il parere di quest'ultimo.


Resta sempre il fatto che

"L'intero v. è omesso da molte versioni antiche per evitare la contraddizione con 16,23a. – Se mi chiederete ( ): molti codd. Omettono  o vi sostituiscono ". – Nuovo Testamento Greco ∙ Latino ∙ Italiano a cura di Piergiorgio Beretta (San Paolo 2000)

Il MI cozza con il contesto come ti avevo già accennato

14.14 incluso verso {B}
"Il ver. 14 è omesso da una varietà di testimoni, incluse diverse im-portanti versioni antiche (X f1 565 1009 1365 l76, 253 itb vgms syrc, s, pal arm geo Diatessaronf, l, t Nonnus). Inoltre, * omette il ver. 14 e le ultime sette parole del ver. 13…(c) fu deliberatamente omesso in modo da evitare contraddi-zione con 16.23.".

14.14  [B\
"…per evitare contraddizione con 16.23, sembra aver suggerito (a) l'omissione di  in una varietà di testimoni (A D K L   Byz al) o (b) la sua sostituzione con  (249 397)…". – A Textual Commentary on the Greek New Testament by Bruce M. Metzger. Copyright © 1971 by United Bible Societies. Corrected Edition, 1975

Giovanni 14473.  Chi risponderà alle nostre preghiere? – Il nostro Padre celeste se noi chiediamo nel nome di Gesù. V. 14.". (Smith's Bible Dictionary (2000) William Smith; pag. 908)

Altri manoscritti omettono addirittura l'intero passo

" [ var. om. : altri MSS om. L'intero v. ].". – A Grammatical Ana-lysis of the Greek New Testament a cura di M. Zerwick e M. Grosveron (1993) Roma, Editrice Pontificio Istituto Biblico.

"…Qualche manoscritto, anche di rilievo (A D) omette : Sem-brava strano pregare qualcuno in suo nome… (lezione più difficile)…". – Evangelo secondo Giovanni a cura di G. Nolli (1987) Libreria Editrice Vati-cana, Città del Vaticano.

In ultimo, ricordiamo che il teologo Origene, allievo di Clemente, disse "che <<non dovremmo pregare un essere creato, neppure Cristo, ma solo il Dio e Padre dell'universo, che lo stesso nostro Salvatore pregava>>". (Il pensiero cristiano delle origini a cura di John N. D. Kelly © Società editrice il Mulino – Bologna. Pagina 164.) Infatti, "le preghiere vanno rivolte solo a Dio, tramite Gesù Cristo, il Mediatore". (Cyclopedia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, di John McClintock e James Strong, Grand Rapids, Michigan)
Sempre Origene, considerato uno tra i più importanti Padri della Chiesa, scrive nel trattato "La Preghiera":

"Ora, se abbiamo compreso la vera essenza della preghiera, non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo, ma solo il Dio e il Padre di tutte le cose, che anche lo stesso nostro Salvatore pregava". (Origene, La Preghiera, XV,1)

Origene, al contrario dei trinitari dice che "non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo".

"[il Cristo] non disse infatti: "chiedete a me", o semplicemente: "chiedete al Padre", ma: "se chiederete qualcosa al Padre in mio nome ve lo darò". (Ibid. XV,2)

Strano! Origene cita Giovanni 14:14 esattamente come fa la TNM.

"Solo al Padre insieme a me, e per mezzo mio [di Cristo] dovete innalzare la vostra preghiera". (Ibid. XV:4)

Origene fa dire a Gesù Cristo che "Solo al Padre" vanno rivolte le preghiere.

"Commettono un peccato di ignoranza, a causa della troppa semplicità per non investigare ed esaminare, coloro che pregano il Figlio insieme al Padre o senza il Padre". (Ibid. XVI:1)

Origene, dice che chi prega il Figlio, è un ignorante perché non conosce cosa dicono le Scritture.

A questo punto chiediamoci: "Ma se Cristo è Dio alla pari del Padre, come è possibile che Origene insegni che la preghiera vada rivolta solo al Padre?" Inoltre: "i trinitari, che lo considerano uno fra i più importanti Padri della loro Chiesa, come armonizzano quanto egli scrive con la loro visione teologica?"

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di kosher il 16.03.2020 alle ore 11:21:17

on 03/16/20 alle ore 11:12:25, jwfelix wrote:
Resta sempre il fatto che

"L'intero v. è omesso da molte versioni antiche per evitare la contraddizione con 16,23a. – Se mi chiederete ( ): molti codd. Omettono  o vi sostituiscono ". – Nuovo Testamento Greco ∙ Latino ∙ Italiano a cura di Piergiorgio Beretta (San Paolo 2000)

Il MI cozza con il contesto come ti avevo già accennato

14.14 incluso verso {B}
"Il ver. 14 è omesso da una varietà di testimoni, incluse diverse im-portanti versioni antiche (X f1 565 1009 1365 l76, 253 itb vgms syrc, s, pal arm geo Diatessaronf, l, t Nonnus). Inoltre, * omette il ver. 14 e le ultime sette parole del ver. 13…(c) fu deliberatamente omesso in modo da evitare contraddi-zione con 16.23.".

14.14  [B\
"…per evitare contraddizione con 16.23, sembra aver suggerito (a) l'omissione di  in una varietà di testimoni (A D K L   Byz al) o (b) la sua sostituzione con  (249 397)…". – A Textual Commentary on the Greek New Testament by Bruce M. Metzger. Copyright © 1971 by United Bible Societies. Corrected Edition, 1975

Giovanni 14473.  Chi risponderà alle nostre preghiere? – Il nostro Padre celeste se noi chiediamo nel nome di Gesù. V. 14.". (Smith's Bible Dictionary (2000) William Smith; pag. 908)

Altri manoscritti omettono addirittura l'intero passo

" [ var. om. : altri MSS om. L'intero v. ].". – A Grammatical Ana-lysis of the Greek New Testament a cura di M. Zerwick e M. Grosveron (1993) Roma, Editrice Pontificio Istituto Biblico.

"…Qualche manoscritto, anche di rilievo (A D) omette : Sem-brava strano pregare qualcuno in suo nome… (lezione più difficile)…". – Evangelo secondo Giovanni a cura di G. Nolli (1987) Libreria Editrice Vati-cana, Città del Vaticano.

In ultimo, ricordiamo che il teologo Origene, allievo di Clemente, disse "che <<non dovremmo pregare un essere creato, neppure Cristo, ma solo il Dio e Padre dell'universo, che lo stesso nostro Salvatore pregava>>". (Il pensiero cristiano delle origini a cura di John N. D. Kelly © Società editrice il Mulino – Bologna. Pagina 164.) Infatti, "le preghiere vanno rivolte solo a Dio, tramite Gesù Cristo, il Mediatore". (Cyclopedia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, di John McClintock e James Strong, Grand Rapids, Michigan)
Sempre Origene, considerato uno tra i più importanti Padri della Chiesa, scrive nel trattato "La Preghiera":

"Ora, se abbiamo compreso la vera essenza della preghiera, non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo, ma solo il Dio e il Padre di tutte le cose, che anche lo stesso nostro Salvatore pregava". (Origene, La Preghiera, XV,1)

Origene, al contrario dei trinitari dice che "non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo".

"[il Cristo] non disse infatti: "chiedete a me", o semplicemente: "chiedete al Padre", ma: "se chiederete qualcosa al Padre in mio nome ve lo darò". (Ibid. XV,2)

Strano! Origene cita Giovanni 14:14 esattamente come fa la TNM.

"Solo al Padre insieme a me, e per mezzo mio [di Cristo] dovete innalzare la vostra preghiera". (Ibid. XV:4)

Origene fa dire a Gesù Cristo che "Solo al Padre" vanno rivolte le preghiere.

"Commettono un peccato di ignoranza, a causa della troppa semplicità per non investigare ed esaminare, coloro che pregano il Figlio insieme al Padre o senza il Padre". (Ibid. XVI:1)

Origene, dice che chi prega il Figlio, è un ignorante perché non conosce cosa dicono le Scritture.

A questo punto chiediamoci: "Ma se Cristo è Dio alla pari del Padre, come è possibile che Origene insegni che la preghiera vada rivolta solo al Padre?" Inoltre: "i trinitari, che lo considerano uno fra i più importanti Padri della loro Chiesa, come armonizzano quanto egli scrive con la loro visione teologica?"


Hai tutta la mia solidarietà.  :friends:

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di Liuk il 16.03.2020 alle ore 11:31:50
Intanto dalla TNM...

Atti 7:59
Mentre veniva lapidato, Stefano SUPPLICO': “Signore Gesù, ricevi il mio spirito”


Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di jwfelix il 16.03.2020 alle ore 13:47:35

on 03/16/20 alle ore 11:31:50, Liuk wrote:
Intanto dalla TNM...

Atti 7:59
Mentre veniva lapidato, Stefano SUPPLICO': “Signore Gesù, ricevi il mio spirito”


Ti piacioni gli OT passando da un passo ad un altro, vero?

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di Liuk il 16.03.2020 alle ore 19:37:23

on 03/16/20 alle ore 13:47:35, jwfelix wrote:
Ti piacioni gli OT passando da un passo ad un altro, vero?


No, è per dire che se anche non ci fosse il "mi", c'è la frase "io la farò", in altri passi di solito è specificato che chiedendo direttamente al Padre, nel suo nome, colui che esaudirà la preghiera è sempre il Padre (ad es. in Giov. 16:23 dove dice "egli ve la darà" ), In questo caso sembrerebbe che Cristo, al di là del "mi",  insegnò che si può chiedere qualcosa direttamente anche a lui.

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di JWFELIX il 16.03.2020 alle ore 20:33:17

on 03/16/20 alle ore 19:37:23, Liuk wrote:
No, è per dire che se anche non ci fosse il "mi", c'è la frase "io la farò", in altri passi di solito è specificato che chiedendo direttamente al Padre, nel suo nome, colui che esaudirà la preghiera è sempre il Padre (ad es. in Giov. 16:23 dove dice "egli ve la darà" ), In questo caso sembrerebbe che Cristo, al di là del "mi",  insegnò che si può chiedere qualcosa direttamente anche a lui.



Non c'è bisogno di andare lontano

13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Se il MI fosse buono allora anche al 13 si dovrebbe leggere

13 e quello che MI chiederete nel mio nome

Per il 16:23 allora si sarebbe dovuto leggere così

23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa MI domanderete ... nel mio nome, egli ve la darà.

Ma quel MI contraddice sia il vs 13 che il 16:23

SHALOM

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di Liuk il 17.03.2020 alle ore 14:13:58
" Se il MI fosse buono allora anche al 13 si dovrebbe leggere
13 e quello che MI chiederete nel mio nome "

Non vedo la necessità...

" Per il 16:23 allora si sarebbe dovuto leggere così

23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa MI domanderete ... nel mio nome, egli ve la darà.

Ma quel MI contraddice sia il vs 13 che il 16:23 "

Per me non c'è contraddizione, ma "integrazione"/completezza...


:bye2:

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di JWFELIX il 17.03.2020 alle ore 15:14:55

on 03/17/20 alle ore 14:13:58, Liuk wrote:
Non vedo la necessità...


Io sì e anche ilcontesto


on 03/17/20 alle ore 14:13:58, Liuk wrote:
Per me non c'è contraddizione, ma "integrazione"/completezza...


Per me sì e anche per il contesto

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di tom_anad il 18.03.2020 alle ore 21:00:11

Quote:
jwfelix scrive
"Ora, se abbiamo compreso la vera essenza della preghiera, non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo, ma solo il Dio e il Padre di tutte le cose, che anche lo stesso nostro Salvatore pregava". (Origene, La Preghiera, XV,1)  

Origene, al contrario dei trinitari dice che "non dobbiamo pregare mai alcuno dei mortali, neppure lo stesso Cristo".  


scusa Felix, ma questo Origene chi è un tuo compagno di scuola?

sai per scrivere certe fesserie credo abbiate frequentato la stessa scuola anche se a distanza di secoli.

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di JWFELIX il 19.03.2020 alle ore 15:38:14
Complimenti per i complimenti

E tu con chi andavi a scuola? O ti sei fermato all'asilo?

Titolo: Re: Giovanni 14,14
Post di tom_anad il 19.03.2020 alle ore 18:59:50

on 03/19/20 alle ore 15:38:14, JWFELIX wrote:
Complimenti per i complimenti

E tu con chi andavi a scuola? O ti sei fermato all'asilo?


neanche quello, sai ai miei tempi ancora non c'era
:-D :-D

infatti una volta sono stato anche ripreso per lo scarso livello culturale del mio linguaggio, e quindi ho promesso di scrivere alla paesana