Dole: “Riabilitiamo il frutto proibito”

By 24 Luglio 2022Curiosità, Focus

Il peccato originale è “il più clamoroso disastro che la frutta abbia mai dovuto affrontare in termini di pubbliche relazioni”: con questa considerazione, sospesa tra il serio e il faceto, si apre una lettera pubblica firmata da Dole, “uno dei maggiori fornitori di frutta al mondo”, che spezza una lancia a favore della mela (e della frutta in generale) per “riscattarne la reputazione” dopo che “per troppo tempo è stata vilipesa e demonizzata“.

Nella lettera, diffusa attraverso una pagina pubblicitaria su Repubblica, Dole ricorda che la mela “non è mai stata menzionata per nome nell’Antico Testamento”, e se il frutto proibito è diventato, appunto, proprio una mela è a causa dell’assonanza latina tra mela e male: in pratica “un gioco di parole a buon mercato”.

Per emendare questo peccato di traduzione l’azienda, nella parte finale della lettera, si rivolge nientemeno che al papa, chiedendo “umilmente l’assoluzione [sic] che solo voi potete offrire… Prendereste in considerazione la possibilità di rettificare la Bibbia?”.

La proposta non riguarda solo la mela in sé, ma la frutta in generale, la cui citazione andrebbe sostituita “con un qualsiasi altro cibo malsano“.

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