TORINO – Mentre il disastroso maremoto che si è scatenato più di una settimana fa continua a segnare strascichi di morte e devastazione, Compassion si sta prodigando per i primi soccorsi e sta lentamente pianificando la ricostruzione dei centri e delle comunità devastate.
Nei Paesi toccati dalla violenza dello tsunami Compassion sostiene circa 125 mila bambini in 672 centri; la costa sud orientale dell’India con gli stati di Tamil Nadu e Andhra Pradesh, risultano le più colpite, e in quelle zone molti dei bambini sostenuti da Compassion hanno perso completamente le abitazioni, e in alcuni casi anche i familiari. La popolazione dell’area vive prevalentemente di pesca e abita di solito in capanne precarie disseminate lungo le ampie spiagge dell’Oceano Indiano, facile preda della violenza del mare; molte imbarcazioni dei genitori dei bambini sono andate perse o distrutte.
Il personale dei centri sta ancora effettuando controlli capillari famiglia per famiglia per valutare la situazione e stilare un primo resoconto dei danni alle persone o alle loro proprietà.
Una bambina sostenuta è morta, travolta dalla marea mentre stava giocando sulla spiaggia. La bambina stava trascorrendo il periodo di vacanze presso i nonni in un paesino costiero a nord di Chennai (l’ex Madras).
Compassion sta collaborando con varie agenzie umanitarie cristiane e coordinando squadre di soccorso per portare aiuti mirati di prima necessità, come acqua, medicinali, cibo e ripari non solo ai bambini sostenuti ma a tutte le famiglie delle comunità più colpite. Una seconda fase di intervento, ancora da finalizzare, sarà rivolta alla riabilitazione dei bambini e alla ricostruzione di ciò che è andato perso.
Il sito di Compassion Italia: www.compassion.it