
Il ritorno di Enzo Bianchi: l’ex priore di Bose, dopo l’allontanamento dalla struttura che aveva fondato, riparte da una nuova comunità ad Albiano d’Ivrea. Un cascinale pensato, spiega alla Stampa, come «un luogo aperto a chi vuole sostare. Prendersi una pausa dalla frenesia della quotidianità. Attraverso il dialogo, momenti di confronto e preghiera. Ma anche silenzio e meditazione, a seconda delle esigenze». Quella che un tempo era una cascina (con annesso campo volo adibito ora a prato e orto) ospita ora una congregazione che non si pone come «comunità monastica, bensì una fraternità cristiana. Viviamo insieme nel nome del Vangelo, e siamo aperti all’accoglienza di tutti, credenti e non credenti». E, precisa Bianchi, «l’ospitalità, come la fraternità, è sia maschile che femminile».
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