La pratica politica del sorteggio torna periodicamente alla ribalta come ipotesi alternativa alle elezioni democratiche; lasciare la scelta al destino, ricorda Gian Antonio Stella in un articolo sul Corriere, è pratica antica, con numerose testimonianze nel mondo greco del tempo che fu, ma anche nella Bibbia: Stella cita De Crescenzo per segnalare che «anche la religione cristiana un giorno fu costretta a ricorrere al sorteggio e questo accade quando si trattò di sostituire Giuda. Il dodicesimo posto venne sorteggiato tra San Mattia e un certo Giuseppe detto il giusto».
Ma non fu l’unico caso: nelle Sacre Scritture «fu sorteggiato Giona tra i compagni di viaggio sulla nave diretta a Tarsis, per placare la collera di un mare in tempesta», e vennero «sorteggiate tra i soldati romani ai piedi della sacra Croce sul Golgota (“Diviserunt sibi vestimenta mea, et super vestem meam miserunt sortem”) le vesti di Gesù»; secoli prima grazie a un sorteggio venne risolto anche un mistero, scoprendo «chi avesse violato le regole del saccheggio dopo il crollo delle mura di Gerico».
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