Chris, il “bravo ragazzo” che ha ritrovato Dio

By 23 Luglio 2008Musica e dintorni

ACQUASPARTA – Un recital per raccontare tre vite: o, meglio, “Tre vite, una penna”, come recita il titolo dello spettacolo che Chris Burnett, insieme a Erma Pescatore (recitazione) e con la collaborazione di Andrea Di Francia (batteria) ha portato anche ad Acquasparta, nel secondo appuntamento serale di Christian Artists 2008.

Un percorso di vita raccontato tra musica, monologhi e momenti di recitazione, conditi dalle riflessioni di Chris Burnett sulla sua vita: «una vita da bravo ragazzo – come ha detto a un certo punto – ma non da “30 e lode”; una vita da “29”, cui mancava sempre qualcosa per essere completa».

A uno sguardo esterno, Chris poteva davvero sembrare un ragazzo fortunato: nato a Hollywood, dove è possibile incrociare quotidianamente gli attori più famosi, Chris ha studiato pianoforte, poi recitazione; si è laureato in medicina, e viveva una vita “da buon cristiano”, suonando e cantando nella sua chiesa.

Un’esistenza all’apparenza ideale, dei cui limiti però Chris non riusciva a farsi una ragione: mancava quel punto per raggiungere la perfezione della felicità.
In seguito alla perdita di un caro amico, partito missionario per le Filippine e deceduto nel giro di poche ore a causa di un virus, Chris si è dovuto confrontare con un’esistenza da bravo ragazzo, ma piena di contraddizioni segrete. «Dovevo andare al funerale, ma non ci sono arrivato – ha raccontato -: dilaniato dalla mia incoerenza e dai miei dubbi mi sono fermato per strada, e lì ho messo alla prova la fedeltà di Dio, che nel vangelo promette ai suoi figli “una vita in abbondanza”. Era quell’abbondanza che volevo, quel punto che mi mancava per essere felice. E Dio non mi ha deluso».

Chris, nel corso del recital, canta e parla con raro equilibrio: rende essenziali le parole e trasforma i brani in una occasione di riflessione, anziché ridurli a una cesura o a una performance fine a se stessa. A dare un ulteriore tocco di qualità, le scene teatrali tratte dal musical “Una via per Grazia” e interpretate con capacità da Erma Pescatore, sul palco senza problemi nonostante lo stato di gravidanza.

Le liriche dei pezzi eseguiti da Burnett, tratti dal suo recente album “Now we’ll speak”, scorrono sullo schermo mentre Chris, seduto al piano, riesce a enfatizzare i testi con una proprietà interpretativa piena di delicati chiaroscuri.

Garbato e simpatico, nel dipanare il racconto Chris mette in campo la sua esperienza attoriale di stampo anglosassone che gli dà un approccio posato ma non affettato e gli permette una buona tenuta di palco: non è quindi un caso che l’abile mix tra una storia affascinante e il talento nel raccontarla alternando parlato, cantato e recitato abbia tenuto alta per tutta la durata della performance l’attenzione del pubblico. Un pubblico toccato dal racconto di Chris, il “bravo ragazzo” che ha trovato in Dio il suo “30 e lode”.

La Sala del trono del rinascimentale Palazzo Cesi stasera tornerà al centro dell’attenzione con il concerto di musica classica della pianista Odgerel Sampilnorov.

Il programma completo della settimana e aggiornamenti nel corso della giornata sulle novità proposti dalla redazione di evangelici.net sono disponibili presso il sito www.christianartists.it/2008

Il foglio quotidiano di Christian Artists 2008:
www.christianartists.it/news230708.jpg

(nella foto: Chris Burnett durante il recital)

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