Il primo maggio 1994 Ayrton Senna correva la sua ultima, drammatica gara. Ventisette anni dopo, nel ricordare la vicenda, il quotidiano La Nazione racconta un dettaglio fino a oggi praticamente inedito.
In seguito al pauroso incidente Senna venne trasferito all’ospedale di Bologna, dove venne raggiunto da un pastore metodista intenzionato a portare conforto spirituale al pilota, la cui fede era nota nell’ambiente della Formula Uno e tra i suoi fan.
Al pastore, Paolo Sbaffi, non venne però concesso di accedere al capezzale di Senna: per un disguido l’amministrazione del nosocomio probabilmente non considerò seriamente l’ipotesi che il pilota fosse di fede evangelica, bloccando Sbaffi e lasciando invece accedere il cappellano cattolico, che – secondo il racconto di Peter Ciaccio riportato dalla Nazione – amministrò al pilota l’estrema unzione.
foto: lanazione.it