Nicola McDermott, sempre più in alto

By 22 Agosto 2021Esteri, Focus, Sport

Le testimonianze di fede durante le Olimpiadi riecheggiano sui media anche dopo la chiusura dei Giochi e più di qualcuno avrà notato che sul polso di Nicola McDermott, argento a Tokyo nel salto in alto femminile, si poteva leggere a chiare lettere “Jesus”. McDermott, tra l’altro, tra un salto e l’altro si fermava, chiudeva gli occhi, a volte si inginocchiava a mani tese bisbigliando. Cercando in rete è facile scoprire che l’atleta australiana, classe 1996, è una fervente evangelica e non perde occasione per esprimere la propria fede: una chiamata così profonda che l’ha portata a costituire un’apposita missione per diffondere ciò in cui crede, “una visione – così si legge sul sito dedicato – per qualcosa che va oltre il semplice sport“.

«Mi sono impegnata duramente sul fronte sportivo fino ai 20 anni – ha raccontato di recente a The Guardian – pensando che questo mi avrebbe appagato: una volta diventata campionessa olimpica, una volta raggiunto un obiettivo, allora sarei stata felice. Sono arrivata a un livello in cui avevo tutto ciò che avevo sempre sognato, ma ero ancora insoddisfatta: allora mi sono resa conto di aver messo la mia identità nelle prestazioni e nei risultati. Per me la fede è stata rendermi conto che sono amata indipendentemente dalle prestazioni: il salto in alto è semplicemente un modo per connettermi con Dio».

foto: news.com.au

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