GoodWill, il virus gentile

By 23 Giugno 2022Focus, Tecnologia

Sempre più di frequente si sente parlare di ransomware, i famigerati virus che, installati inconsapevolmente dal proprietario di un computer, prendono il dispositivo in ostaggio – dal punto di vista tecnico crittografano, ossia rendono illeggibili, i dati – bloccandolo fino al momento in cui il malcapitato non paga un (cospicuo) riscatto.

I virus in questione sono innumerevoli e fanno la fortuna degli hacker, ma ce n’è uno che si distingue dagli altri. Si chiama GoodWill, ha probabili origini indiane e non ha l’obiettivo di rimpolpare il conto in banca del suo ideatore ma di trasformare la vittima “in un essere umano gentile”.

Come tutti i ransomware, GoodWill prende il controllo del computer; solo che, per sbloccarlo, non chiede bitcoin ma buone azioni. Come riporta un sito di settore, «la vittima deve: fornire coperte e vestiti a dei senzatetto; portare cinque bambini “meno fortunati” in un ristorante (gli hacker suggeriscono Domino’s, Pizza Hut, o KFC); recarsi in un ospedale, individuare qualcuno che ha urgente bisogno di affrontare una spesa di natura medica senza averne i soldi, e pagare al suo posto». Per ottenere la chiave di sblocco del computer, gli hacker richiedono che ogni azione venga testimoniata attraverso un video lanciato sui social e la pubblicazione di una ammissione finale: «GoodWill mi ha trasformato in un essere umano gentile».

foto: zeusnews.it

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