Anche gli scienziati hanno le loro bestie nere e – nonostante l’immagine di paladini della conoscenza assoluta – evitano di porsi alcune domande. Ce lo spiega uno di loro, dottore di ricerca in fisica quantistica e giornalista scientifico, che elenca tredici fenomeni capaci di mettere a disagio i sacerdoti del laboratorio. Abbracciano svariate discipline, dalla biologia alla chimica, dalla cosmologia alla fisica, fino a toccare questioni borderline dove la scienza si incrocia con filosofia e teologia (che cosa sono la vita e la morte? esiste il libero arbitrio? siamo solo la somma di agenti chimici o qualcosa di più?).
Tredici enigmi per altrettanti capitoli che Brooks tratta con brio e un certo disincanto verso gli addetti ai lavori: «Mi piace pensare agli scienziati – scrive – come a persone al di sopra delle cose, capaci di spiegare il mondo in cui viviamo, padroni del loro universo», anche se, riflette poi, «può darsi però che questa sia soltanto una consolatoria illusione».
13 cose che non hanno senso
Autore: Michael Brooks
Anno: 2010
Pagine: 289
Prezzo: € 18,6