2 |
Dottrina, storia ed esegesi biblica (partecipazione riservata a chi si identifica con i punti di fede di evangelici.net) / Dottrina e riflessioni bibliche / Re: Lapidazione e peccato |
08.10.2024 alle ore 22:25:53 |
Iniziato da marcomonetti | Ultimo Post by Marmar |
Quello che volevo dire è che la legge ha avuto un compito quando la conoscenza di Dio era ancora parziale. È vero che lo è anche oggi, ma Gesù ci ha mostrato il Padre, e lo Spirito in noi ci porta avanti in questa conoscenza. Ciò che nell'A. T. era creduto della persona dell'Eterno è stato rivisto in un'ottica più completa, attraverso la predicazione di Gesù, questo, secondo me, spiega i due diversi atteggiamenti: uno legalistico, l'altro empatico. |
Rispondi Rispondi con quote Abilita notifica
|
3 |
Dottrina, storia ed esegesi biblica (partecipazione riservata a chi si identifica con i punti di fede di evangelici.net) / Dottrina e riflessioni bibliche / Re: CANTICO DEI CANTICI non siate timidi PARLIAMON |
07.10.2024 alle ore 21:35:01 |
Iniziato da robertofaentino | Ultimo Post by tranego |
Buonasera a tutti. Vi dico in breve come leggo il Ct, seguendo San Girolamo. Potrà sembrare che io dica cose nuove: ma seguo solo il doctor maximus e parlo di cose di tremila anni fa… In Ct 8,11-12 c’è l’apparenza di un contratto rurale per la gestione di una vigna di grande valore. Gli interpreti, tutti d’accordo, ci vedono un discorso allegorico da decodificare. Oggi l’interpretazione prevalente è che in quei due versetti si parli di Salomone che ha un grande harem, affidato alla sorveglianza di eunuchi: e al v. 12 uno dei due giovani innamorati manifesterebbe tutto il suo disprezzo per Salomone, i suoi amori e le sue ricchezze. San Girolamo, invece, sa che nel nome di Salomone c’è la radice di “pace” (slm) che qualunque ebreo avverte chiaramente. Dovendo farsi capire dai latini, Girolamo (traduttore della Bibbia dall’ebraico al latino) ha trasformato quel nome in uno di pari significato: Pacifico, che è appellativo di Dio. Bisogna ricordare, allora, che in Gen 2 non c’è solo la creazione del primo uomo e della prima donna: il testo fa capire che ogni coppia successiva è composta da un uomo e da una donna che escono dalle rispettive famiglie. Il Talmud (che riporta per iscritto la millenaria tradizione orale ebraica), più concisamente dice: “tre collaborano nella creazione dell'uomo: il Signore, il padre e la madre”. Inoltre, in una graziosa storiella del Talmud si racconta di una donna che chiede a un rabbino che cosa fa Dio, terminata la creazione. E il rabbino risponde: “combina matrimoni”. Sono queste le cose che l’autore del Cantico ha ben presenti. Quindi, il discorso allegorico di 8,11-12 significa: tra i popoli, anche futuri, di cui è Signore, Dio ha l’anima di una bambina che fa nascere in una famiglia perché sia allevata e custodita fino al matrimonio; al v. 12 essa è davanti allo sposo che esulta, come Adamo, e ringrazia calorosamente Dio e i genitori della sposa. L’agiografo riproduce, così, la scena di Gen 2,18-24, con la creazione della donna e la presentazione all’uomo, con gli opportuni adattamenti rispetto a quanto la Genesi dice per la prima coppia. Ripresentando la scena di Gen 2 alla fine del poema, l’agiografo dichiara le sue intenzioni: ha voluto parlare dell’amore umano e vuole far capire che dietro la vicenda dei due innamorati va intravisto il piano eterno di Dio perché nessuno sia solo, ma abbia la compagnia conveniente. Insomma, con una parola sola (Pacifico) San Girolamo ci ha proposto una vera rivoluzione copernicana che travolge tutte le altre proposte fatte in duemila anni e ci restituisce un bel testo sapienziale, di fine poesia, di immediata e facile lettura, che tiene conto dell’antica tradizione ebraica fino a Rabbi Aqibà e ai maestri suoi contemporanei. Mi aspetto ora le vostre osservazioni critiche. Buonanotte. |
Rispondi Rispondi con quote Abilita notifica
|
7 |
Vita di chiesa e cammino cristiano / Famiglia, sessualità, medicina e disabilità / Masturbazione come terapia medica |
26.09.2024 alle ore 17:00:41 |
Iniziato da DrStranamore | Ultimo Post by DrStranamore |
Premetto che mi unisco solo nell'ambito del sacramento, ma l'urologo ha consigliato di tenere in attività la prostata anche con la masturbazione, per non evitare rischi per la salute (lascio immaginare). Lo sto facendo, quindi, per scopi terapeutici, cercando di evitare pensieri impuri, ma non basta, perchè la pratica manustupratoria, in questo caso, diventa non sempre ha i risultati sperati. Ho scoperto che parlare mentre lo faccio aiuta a terminare l'azione prima, ma mi sorge un dubbio di coscienza..potete aiutarmi? |
Rispondi Rispondi con quote Abilita notifica
|
Torna all'indice del forum.
|