Progetto Archippo - Seminari a domicilio
Benvenuto Visitatore. Fai Login o Registrati.   Regolamento Leggi il regolamento completo

Indice Indice   Help Help   Cerca Cerca   Utenti Utenti   Calendario Calendario   Login Login   Registrati Registrati

 
   I Forum di Evangelici.net
   Dottrina, storia ed esegesi biblica (partecipazione riservata a chi si identifica con i punti di fede di evangelici.net)
   Dottrina e riflessioni bibliche
(Moderatori: andreiu, ilcuorebatte, Asaf)
   Consustansazione.
« Topic Precedente | Prossimo Topic »
Pagine: 1 2  · vai in fondo · Rispondi Rispondi   Abilita notifica Abilita notifica    Invia il Topic Invia il Topic    Stampa Stampa
   Autore  Topic: Consustansazione.  (letto 2173 volte)
salvo
Membro familiare
****




Io so che il mio Redentore vive.

   
WWW    E-Mail

Posts: 1053
Re: Consustansazione.
« Rispondi #15 Data del Post: 15.12.2014 alle ore 15:46:03 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Rileggendo ora i vari post, vorrei precisare ancora una cosa.
Quando Gesù dice: Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue, non ha detto ai presenti, voi siete il mio corpo e il mio sangue.
Secondo me spostare questa affermazione di Gesù e metterla sulle spalle della chiesa è come dire che la chiesa ha offerto se stessa in sacrificio salvifico per la salvezza degli uomini.
Mi pare semplicemente assurdo affermare una cosa del genere.
Gesù parlava del suo corpo santo, immacolato, Lui, pane che scende dal cielo e che da vita agli uomini.
Altra questione è che Gesù non vive solo nel cielo ma vive ancora con noi, ora, è sempre Lui il pane ed è sempre Lui quel vino che parla del suo sacrificio.
Ma, Gesù dice in Giovanni 6.26, il pane che discende dal cielo e che il Padre mio darà a chiunque crede in Lui, è SUGGELLATO".
Ora possiamo e dobbiamo fare ciò che Gesù ha ordinato, in memoria di quel sacrificio immenso. Il ricordarlo è propedeutico alla fede in Cristo solo se siamo coscienti del grande suo sacrificio ma non apporterà alcun contributo alla fede quando manca quella visione e la condizione perchè possiamo ricevere il vero pane che discende dal cielo.
 
Se gli Ebrei, al di là dello spettacolo folcloristico della memoria dell'uscita dall'Egitto, avessero anche ricordato la infinita misericordia di Dio e la sua infinita pazienza portata nel deserto per quarant'anni, avrebbero sicuramente peccato molto di meno.
Lo stesso vale, secondo me, per la santa cena.
Loggato

Nick skype Ristoramento
Marmar
Admin
*****



Dio è buono

   
WWW    E-Mail

Posts: 7957
Re: Consustansazione.
« Rispondi #16 Data del Post: 15.12.2014 alle ore 16:29:10 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

La presa di responsabilità; l'ingresso nel gruppo.
 
Fino a quando non firmai il foglio con il contratto non avevo nessuna responsabilità nei confronti della società per la quale ho lavorato per una vita. Loro non mi davano nulla ed io non gli dovevo nulla; poi, però, con quella misera firma, niente più che uno scarabocchio, tutto cambiò. Io ero lo stesso di prima, ma ora ero inserito in un "corpo", qualcosa di vivente che aveva uno scopo specifico, ed io mi ero preso la responsabilità di perseguirlo.
 
Una sola firma, non era certo per l'inchiostro, né per il foglio su cui era scritta che aveva valore, ma era l'impegno che mi ero preso che mi obbligava; e tale impegno obbligava anche la società nei miei confronti. Il tutto attraverso un contratto stipulato tra le parti, ossia un vero e proprio patto che io ho trovato già pronto. Io m'impegnavo a lavorare, come membro di un gruppo, e la società s'impegnava a darmi ciò che mi spettava.
 
Un patto è stato stipulato anche da Dio con noi, un patto nuovo nella morte di Cristo, ossia nel suo sangue versato. Tale patto mi assicura la vita eterna, per volontà di Dio stesso. A me è richiesto di far parte di un gruppo speciale, che ha una missione ben precisa e che richiede alcune caratteristiche da parte di chi si vuole unire.  
 
Il gruppo ha il compito di portare avanti la missione che Cristo ha iniziato quando era fisicamente presente tra noi, quando aveva il suo corpo in carne ed ossa. Ora quel corpo fisicamente è incarnato nella sua chiesa ossia in noi, che continueremo l'opera fino alla fine del secolo presente.
 
Così come quella firma dava vita ad un rapporto effettivo, non formale ma sostanziale; anche quella porzione di pane, parte di un isieme più grande, mi responsabilizza ed allo stesso m'investe di autorità. Le scritture affermano che la fede che sta a monte del gesto mi autorizza ad essere parte del corpo, e l'atto di mangiarne conferma la mia volontà di volerlo essere.  
 
Lo Spirito fa poi l'unione vera e propria, una sola cosa con il Cristo ed il resto del corpo. Ora ho anche delle precise responsabilità che derivano dalla presa di coscienza della grandezza del progetto cui ho aderito, quindi la mia vita deve rispondere ad alcuni criteri specifici di impegno e moralità, che se non rispettati gettano discredito sull'intero corpo e sullo stesso capo del corpo che è sempre e solo il Cristo.
 
Questo atto di memoria del Capo e della missione, compreso il premio contenuto nel patto è bene che sia ripetuto tutte le volte che la chiesa si riunisce, poiché lo scopo per cui lo fa è unicamente quello. Anzi tutto il culto dovrebbe scaturire dal ringraziamento dell'essere inseriti in quel corpo, per i meriti del Padre, del Figlio e dello Spirito, e riprendere nuovamente coscienza della nostra responsabilità personale.
Loggato

Aiutiamoci gli uni gli altri a liberarsi da quello che ritarda il nostro cammino.
Shangri
Membro
***



W questo FORUM!!!

   
WWW    E-Mail

Posts: 147
Re: Consustansazione.
« Rispondi #17 Data del Post: 15.12.2014 alle ore 18:40:09 »
Rispondi con quote Rispondi con quote   Modifica Modifica

Per me la Comunione è semplicemente una piccola illustrazione dell'ultima cena del Signore con la Sua piccola Chiesa, una delle poche e semplici cerimonie che il Signore mai fece. Difatti è l'unica vera cerimonia religiosa che Gesù stesso istitui, quella che poi ordinò (fate questo in..) di continuare a osservare fino al Suo ritorno. Penso che l'intenzione era che essa fosse un simbolo, un messaggio illustrato con vari significati; è come una commemorazione, un'azione di grazie, una testimonianza e dimostrazione di unità della chiesa.  
Difatti, la Comunione significa ricordare Gesù e la Sua morte per noi, il sacrificio della Sua vita per la nostra guarigione (corpo e spirito); insomma è un'azione di grazie che commemora la salvezza dell'uomo intero – corpo e spirito (=anima). E' una testimonianza, davanti ai nuovi convertiti, per ricordare sia a noi che a loro ciò che Gesù fece per tutta la Chiesa. Stiamo dando testimonianza che Egli morì per noi e annunciando la Sua morte finché Egli venga.  
Poi è anche un buon momento per rinnovare l'amore fraterno, per confessare i peccati, per rimettere certe cose a posto, per ringraziare il Signore per la Salvezza Sua, per pregare per la guarigione della chiesa (Isaia 53:5), per trovare unità e per dar testimonianza a tutti della Sua bontà verso tutti noi.  
Ecco questa è la “Comunione” che Lui ci ordinò (nella piccola chiesa che frequento).
 
una buona serata e notte nel Signore Gesù., che ci Ama.
Loggato
Pagine: 1 2  · torna su · Rispondi Rispondi   Abilita notifica Abilita notifica    Invia il Topic Invia il Topic    Stampa Stampa

« Topic Precedente | Prossimo Topic »

Evangelici.net è un sito di Teknosurf.it srl ‐ P.IVA 01264890052 ‐ Privacy policy