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Accettiamo il nostro ruolo? (letto 1200 volte) |
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semplice
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E' una gloria, per l'uomo, astenersi dalle contese
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Negli Atti abbiamo il bellissimo esempio di Stefano, il quale, pur essendo "soltanto" un diacono, aveva una grande attitudine alla parola, ed era accompagnato da segni e prodigi. Nonostante tutto questo, non c'è alcuna evidenza che Stefano fosse scontento di "servire alle mense" e non avesse ricevuto un ruolo più consono ..... Mi pare un bell'esempio da seguire.
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luciana
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on 15.11.2003 alle ore 21:02:33, Yahoo wrote:Dio ha un piano. Certamente come credenti siamo contenti di esserne partecipi in maniera attiva. Ma ognuno in maniera diversa. Tuttavia, ognuno di noi pensa di essere la persona speciale che cambierà la propria chiesa, la propria provincia, la propria regione, la propria nazione, il mondo intero. Anche io qualche anno fa pensavo di essere qualcuno veramente speciale. Poi ho capito una cosa. Nel regno di Dio l'unità di misura non è la nostra unità di misura per misurare il successo. Ho capito che se avessi messo a frutto i doni che il Signore mi aveva dato sarei stato un servo fedele. Io no sono un pastore nè un anziano. Svolgo comunque il compito che Dio mi ha affidato nella mia assemblea. Sono contento di questo. Vedo che Dio è fedele e che le sue promesse non sono solo parole, ma si concretizzano nella vita di ogni giorno. Ho incontrato sulla mia strada fratelli che non riuscivano ad accettare il proprio ruolo e molti hanno finito per andare di assemblea in assemblea per poi isolarsi non avendo trovato alcuno degno di stare con loro. Mi è dispiaciuto. Capiamo che non tutti avremo un ruolo particolarmente rilevante (a livello di fama) nel regno di Dio? Siamo disposti a rimanere nell'anonimato e stare lontani dai grossi incarichi? Insomma, Riusciamo ad accettare il nostro ruolo? Ciao Omar |
| Ciao Omar, partiamo dall'inizio, ognuno di noi E' SPECIALE ! E se si lascia guidare dal Signore, può contribuire a cambiare la chiesa, la nazione, il mondo,ma non per il nostro successo personale, solo per la gloria di Dio e per l'avanzamento del suo regno. Per quanto riguarda " l'importanza " di essere pastore ecc. dove sta scrito che è più importante il pastore? Io credo che se il pastore si sente così sbaglia, come gli apostoli che chiedevano " chi è il maggiore" e Gesù cosa ha risposto ? ( andate a leggervelo ! ) C'è chi ha un posto di più responsabilità, ma non di importanza! Importanti siamo tutti uguali, e possiamo servire il Signore nella misura in cui ci disponiamo. Ceri vanno in depressione, per il " delirio" del pulpito, non hanno capito che puoi anzi DEVI " predicare" Dio in ogni momento, in ogni luogo, è Lui che ci onora e non l'assemblea, da Lui dobbiamo essere riconosciuti. Chi è il maggiore? Luciana.
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WashBear
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si ok, il nostro ruolo è quello che non dobbiamo ficcarci le dita negli occhi gli uni con gli altri, altrimenti finiamo tutti all'ospedale..... cecati!!!!!!
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linchen
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Fin qui l'Eterno ci ha soccorsi! (9/9/2013)
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Non sempre riusciamo... a farlo. A volte "scalciamo" perche' ci sembra che "chi di dovere" non ci riconosca il ruolo nel quale possiamo dare il nostro meglio! Come sorella, ad esempio, diciamo che mi si chiede di aiutare nella contabilita'... mentre io sono portata al cucito.... (Un esempio banale)... devo insistere (e fino a che punto) per cercare di far capire ai responsabili, che non potro' dare nel mio meglio in quel ruolo? Un pizzico di ribellione positiva... e' accettabile... o sbagliata in ogni caso? Linchen
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« Ultima modifica: 24.11.2003 alle ore 16:35:44 by linchen » |
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luciana
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on 24.11.2003 alle ore 16:34:05, linchen wrote:Non sempre riusciamo... a farlo. A volte "scalciamo" perche' ci sembra che "chi di dovere" non ci riconosca il ruolo nel quale possiamo dare il nostro meglio! Come sorella, ad esempio, diciamo che mi si chiede di aiutare nella contabilita'... mentre io sono portata al cucito.... (Un esempio banale)... devo insistere (e fino a che punto) per cercare di far capire ai responsabili, che non potro' dare nel mio meglio in quel ruolo? Un pizzico di ribellione positiva... e' accettabile... o sbagliata in ogni caso? Linchen |
| Ciao Linchen io credo che sia necessario,che noi chiediamo AL SIGNORE che ci indichi cosa desidera da noi,quando so quello che il Signore desidera da me, cerco di farlo , dentro la comunità se mi è permesso, altrimenti fuori nei casi estremi proprio fuori ! fuori! Se invece mi chiedono qualcosa che il Signore non mi ha proprio chiesto, glielo spiego, incoraggiando anche loro a ricercare la volotà di Dio. Se ti può servire, ti racconto questa, anni fa le giovani sorelle della comunità che frequentavo, si erano messe in testa ( loro!) di insegnare a tutto il gruppo delle sorelle a suonare la chitarra, perchè dicevano questo voleva il Signore, così ci hanno costrette noi e tutta la famiglia a dei veri e propri tour de force, dal momento che abitavamo quasi tutti ad minimo un'ora, noi quasi due dalla comunità. Spesso si lamentavno che arrivavamemo persino in ritardo io ho fatto notare che con tre figli piccoli, i compiti sempre da finire.....ecc. . invece loro " le insegnanti" vivevano a pochi minuti dalla comunità una era zitella ( naturalmente non ho detto così, ma adesso faccio un po' la cattiva e mi sfogo ) alcune erano sposate, senza figli, e si facevano fare tutto dalla mamma......dopo alcuni mesi nessuno di noi mamme, "così poco disposte a dare un po' tempo per il Signore", non ne ha potuto più ( dati anche gli scarsi risultati !) . L'anno dopo quelle sposate hanno avuto il primo figlio, non avevano tempo nemmeno per venire ai culti, altro che la chitarra! E le sorelle, ( quelle negate per la chitarra) dovevano correre spesso a " tirarle fuori dalle pezze" si dice da noi In conclusione io direi che il Signore sa anche meglio dei " responsabili a volte irresponsabili " quello che va meglio per noi! Pace Lucy.
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« Ultima modifica: 24.11.2003 alle ore 20:37:52 by luciana » |
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linchen
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on 24.11.2003 alle ore 20:33:45, luciana wrote: Ciao Linchen io credo che sia necessario,che noi chiediamo AL SIGNORE che ci indichi cosa desidera da noi,quando so quello che il Signore desidera da me, cerco di farlo , dentro la comunità se mi è permesso, altrimenti fuori nei casi estremi proprio fuori ! fuori! Se invece mi chiedono qualcosa che il Signore non mi ha proprio chiesto, glielo spiego, incoraggiando anche loro a ricercare la volotà di Dio. In conclusione io direi che il Signore sa anche meglio dei " responsabili a volte irresponsabili " quello che va meglio per noi! Pace Lucy. |
| Capisco cosa vuoi dire... cara Lucy... tuttavia, c'e' bisogno di una struttura nelle comunita'... (anche se questa fosse solo un piccolo gruppo) e come in una famiglia... ci devono essere vari ruoli che vanno distribuiti ad ognuno. Come ben sappiamo anche in una casa cristiana, non sempre la moglie e' contenta del ruolo nel quale la vede il marito... e ... il marito ... spesso risente il fatto che la moglie si aspetti da lui cose che lui non vuole fare.... Pero' la "casa" non puo' andare avanti, se ognuno non accetta di avere il proprio ruolo. Senz'altro l'ubbidienza a Dio di ogni singolo membro ...puo' portare quella armonia che si crea quando c'e' la sapienza per prendere giuste decisioni... e la grazia di sottomettersi per svolgere al meglio i compiti che vanno svolti... Per quanto mi riguarda, devo lottare ogni giorno, per trovare, la grazia e la forza di accettare il mio ruolo... che ... qualche volta, (come capita a tutti noi) .... non sono io a decidere. Linchen
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luciana
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on 24.11.2003 alle ore 22:51:04, linchen wrote: Capisco cosa vuoi dire... cara Lucy... tuttavia, c'e' bisogno di una struttura nelle comunita'... (anche se questa fosse solo un piccolo gruppo) e come in una famiglia... ci devono essere vari ruoli che vanno distribuiti ad ognuno. Come ben sappiamo anche in una casa cristiana, non sempre la moglie e' contenta del ruolo nel quale la vede il marito... e ... il marito ... spesso risente il fatto che la moglie si aspetti da lui cose che lui non vuole fare.... Pero' la "casa" non puo' andare avanti, se ognuno non accetta di avere il proprio ruolo. Senz'altro l'ubbidienza a Dio di ogni singolo membro ...puo' portare quella armonia che si crea quando c'e' la sapienza per prendere giuste decisioni... e la grazia di sottomettersi per svolgere al meglio i compiti che vanno svolti... Per quanto mi riguarda, devo lottare ogni giorno, per trovare, la grazia e la forza di accettare il mio ruolo... che ... qualche volta, (come capita a tutti noi) .... non sono io a decidere. Linchen |
| Cara Linchen, senz'altro come dici tu ci sono delle cose che vanno organizzate, come in famiglia, pulire il bagno non piace a nessuno per esempio, ma da qualcuno va fatto, ( di solito da me La storiella che ti ho raccontato ( che non è una storiella!) era per dirti, che dovremmo guardare di più al Signore, per capire bene, perchè in quel caso avrei fatto bene ad occuparmi di più dei compiti dei miei figli, uno quell'anno è stato bocciato! E' anche vero che i compiti vanno distribuiti, un po' a tutti, perchè in famiglia, come nella comunità, c'è sempre qualcuno che cerca di fare fare tutto il lavoro ad altri, siccome il nostro tempo è anche il tempo del Signore, dobbiamo stare attenti a come gli altri vogliono boicottarlo Luciana.
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« Ultima modifica: 25.11.2003 alle ore 10:46:13 by luciana » |
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linchen
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Si, e' vero... Lucy...ci vogliono sapenza ed equilibrio... da tutte le parti.... ma, ricordiamoci anche che in, ultimo, il Padrone della casa e della Chiesa e' Dio. Questo vale sia per chi ha un ruolo "superiore" che per chi ne ha uno "inferiore". In ultima analisi se portiamo avanti, o no, il nostro compito e' qualcosa di cui dobbiamo rendere conto a Lui. E questo non dovrebbe, naturalmente, alleggerisce il nostro senso del dovere, ma piuttosto aumentarlo. Nel tuo esempio parlavi di imparare a suonare la chitarra. Beh... credo proprio che sia un esempio estremo... Nessuno dovrebbe chiedere ad un altro di " suonare la chitarra" se la persona non sa nemmeno come battere le mani!!!!!! Il temperamento artistico credo proprio che non si possa imporre agli altri. Un abbraccio... Linchen
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