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DIO È AMORE
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Pieghiamo le ginocchia Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, - Efesini 3:14 L'Apostolo Paolo ha piegato le ginocchia e non solo l'Apostolo Paolo, ma anche l'Apostolo Pietro e anche altri e soprattutto anche il Signore Gesù, sì il figlio di Dio perfettamente Dio e perfettamente uomo si è inginocchiato. E noi? Siamo forse superiori agli Apostoli e soprattutto superiori al Signore Gesù'? E allora perché non ci inginocchiamo tutti? C'è chi dice che la posizione fisica non conta, è ovvio che è fondamentale l'inginocchiamento del cuore, ma il Signore si è inginocchiato anche fisicamente. Inginocchiandoci diventiamo più piccoli, meno appariscenti, meno portati a confidare in noi stessi, ma in Dio. Si sa che i problemi e le difficoltà ci sono e possono essere anche grandi, ma inginocchiandoci noi ci facciamo piccoli esteriormente e interiormente e diamo spazio d'agire a CHI è ONNIPOTENTE. Quando arrivano le tribolazioni non dobbiamo scoraggiarci: Vi chiedo quindi di non scoraggiarvi a motivo delle tribolazioni che io soffro per voi, poiché esse sono la vostra gloria. - Efesini 3:13 Piegiamo le ginocchia e allora saremo fortificati in modo da far fronte a ogni difficoltà: affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, - Efesini 3:16 E avremo dal Signore tutto ciò di cui abbiamo bisogno: Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen. - Efesini 3:20-21
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« Ultima modifica: 10.06.2014 alle ore 19:49:29 by New » |
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
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“Comportatevi con saggezza verso quelli di fuori, ricuperando il tempo. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno.” Colossesi 4:5-6 Il sale Dal fondo della prigione, Paolo scrive agli abitanti di Colosse. Le sue catene non gli impediscono di parlare di Gesù e di incoraggiare i suoi fratelli e sorelle. Qual è il suo segreto? - Pregava con gli occhi aperti. Quando chiediamo a Dio di aiutarci a vedere i bisogni attorno a noi, Egli risponde! Si presentano delle occasioni non solo nelle circostanze, ma anche a causa di queste. Le difficoltà che incontriamo tutti i giorni ci offrono sovente delle occasioni di pregare della nostra fede. Paolo condivideva la miseria dei prigionieri e non aveva perduto un minuto del suo tempo per rendere testimonianza, approfittando anche di parlare alle sue guardie personali. Non ribellarti contro le circostanze, ma rimettile nelle mani di Dio ed aspetta che Egli ti apra una porta. - Paolo era molto attento alle parole che diceva. La Bibbia insegna che le nostre parole riflettono sempre ciò che c’è nel nostro cuore. Paolo dice che le nostre parole dovrebbero essere condite con sale. Gli Ebrei dell’Antico Testamento utilizzavano il sale per i loro sacrifici, perché simboleggiava la purezza e permetteva anche la conservazione dei cibi. Le nostre parole devono essere salate, protette dalla cattiveria che caratterizza molte discussioni oggi. Ascoltiamo spesso parole dure, prive di riflessione, volgari ed aggressive. Giacomo paragona la lingua ad un piccolo fuoco che può incendiare una foresta. Dice che essa è piena di un veleno mortale. Alcune parole dette al “momento giusto” possono distruggere una persona. Ma alcune parola dette al momento giusto possono fare molto bene. I Greci chiamavano il sale “chiarita – charis” che significa grazia – perché dava gusto. Il nostro sale manifestato sotto forma di bontà, di proclamazione e di verità può dare gusto alla vita di qualcuno. Il sale del Vangelo va molto oltre: permette di conservare delle vite per l’eternità. Ricorda che il sale produce la sete. Io prego che le nostre parole siano così salate da produrre in molte persone la “sete” di saperne di più di Gesù Cristo! Scritto da Kathy White di Stonecroft Ministries Tradotto da Claudia Guiati – claudia@donnecristianenelweb.it
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
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on 11.06.2014 alle ore 19:03:42, alle wrote: “Comportatevi con saggezza verso quelli di fuori, ricuperando il tempo. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno.” Colossesi 4:5-6 Il sale Le sue catene non gli impediscono di parlare di Gesù Qual è il suo segreto? - Pregava con gli occhi aperti. Quando chiediamo a Dio di aiutarci a vedere i bisogni attorno a noi, Egli risponde! Si presentano delle occasioni non solo nelle circostanze, ma anche a causa di queste. Non ribellarti contro le circostanze, ma rimettile nelle mani di Dio ed aspetta che Egli ti apra una porta. - Paolo era molto attento alle parole che diceva. Le nostre parole devono essere salate, protette dalla cattiveria che caratterizza molte discussioni oggi. Alcune parole dette al “momento giusto” possono distruggere una persona. Ma alcune parola dette al momento giusto possono fare molto bene. Il nostro sale manifestato sotto forma di bontà, di proclamazione e di verità può dare gusto alla vita di qualcuno. Il sale del Vangelo va molto oltre: permette di conservare delle vite per l’eternità. Ricorda che il sale produce la sete. Io prego che le nostre parole siano così salate da produrre in molte persone la “sete” di saperne di più di Gesù Cristo! |
| Grazie di cuore ALLE
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Così dice il SIGNORE: «Fermatevi sulle vie e guardate, domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa;voi troverete riposo alle anime vostre! GEREMIA 6:16
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
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“Chi potrebbe infatti disprezzare il giorno delle piccole cose…” Zaccaria 4:10 Il regno delle cose semplici! Se la nostra società preferisce il sensazionale e il drammatico, Dio preferisce invece lavorare attraverso l’insignificante e il “normale”. Nel Suo Regno le cose umili hanno il primo posto! Il giorno in cui decise di concedere la vittoria a Gedeone sugli abitanti di Madian, usò un minuscolo esercito di trecento uomini per schiacciare un’armata di migliaia di soldati agguerriti! Avrebbe potuto utilizzare un numero maggiore di uomini, ma Dio voleva provare la Sua potenza mediante una truppa così umile. Anche Gesù avrebbe potuto scegliere tantissimi discepoli come soci nella sua opera, ma decise di metterne da parte solo dodici per divulgare il Vangelo in tutto il mondo. Un giorno, sulla montagna, per offrire il pranzo a cinquemila uomini, prese i cinque pani e i due pesci dalla cesta di un ragazzo che si trovava là vicino a lui. A che cosa paragonò il Regno di Dio? Ad un granello di senape, il più piccolo seme che esista, che però genera un albero immenso! Lo descrisse anche come del lievito, che praticamente non si riesce a riconoscere nell’impasto ma è in grado di raddoppiarne il volume in poco tempo. Gesù ha detto: «Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi…» (Luca 16:10). Rischi di essere parecchio deluso se chiedi a Dio di far aumentare la tua fama in questo mondo! Le tue preghiere più ferventi non Lo convinceranno mai a concederti ciò che non sei capace di gestire. Henry W. Longfellow ha detto: “La maggioranza di noi sarebbe in grado di compiere alla perfezione molti umili compiti, se non fossimo così prigionieri della nostra cieca ambizione!” La sete d’importanza rischia di farti venire l’ulcera, di farti passare notti in bianco e d’impedirti di godere delle benedizioni che Dio ha già previsto di darti. Meglio svilupparsi sanamente senza bruciare le tappe, anche se la tua crescita è lontana dall’essere spettacolare e difficile da valutare. I risultati saranno molto più validi e più sicuri! Tratto da «Sa Parole pour aujourd’hui» di Bob Gass Tradotto con permesso dal sito web http://www.saparole.com/ da www.donnecristianenelweb.it
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
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“Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù.” Galati 5:1 La libertà del vangelo Liberazione dalla schiavitù di Satana E umiliante realizzare che l’uomo è davvero schiavo di Satana. Ma è innegabile che uno è schiavo di coloro a cui ubbidiscono. A chi ubbidisce l’uomo? A Dio? Sicuramente no, perché «noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via» come testimonia un profeta ispirato (Isaia 53 :6). Alla stessa maniera lo Spirito Santo, per bocca di un apostolo, dice: « Non c'è nessun giusto,neppure uno. Non c'è nessuno che capisca,non c'è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà,no, neppure uno» (Romani 3:10-12). Allora, a chi ubbidisce l’uomo naturale? Non al principe di questo mondo, che è anche chiamato il dio di questo mondo? È un pensiero triste ma, purtroppo, così vero! « Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo.» (1 Giovanni 2:16). Le mode che cambiano in continuazione, i piaceri che stordiscono, le soddisfazioni carnali del momento, qualunque essi siano in apparenza, tutto questo è del mondo ed emanano direttamente dal grande seduttore di questo mondo, il nemico delle anime, il malvagio sotto cui giace il mondo intero (1 Giovanni 5:19). Le bramosie e le passioni dell’uomo decaduto si sottomettono volentieri ai suoi sottili suggerimenti e chi cede trova spesso una soddisfazione presente per i sensi. Ma questo super nemico li inganna e li acceca, per paura che il glorioso vangelo risplenda per i loro cuori (2 Corinzi 4:4-6)! Ciononostante, Gesù è venuto per distruggere le opere del diavolo (1 Giovanni 3:8), liberare gli uomini dalla schiavitù, riscattare i Suoi da ogni iniquità e dal potere della tomba, e al tempo stesso distruggere sia la morte sia chi ha il potere di morte, cioè il diavolo (Ebrei 2:14). L’uomo era caduto nella sottomissione a Satana e si è ritrovato ben presto legato dalle sue catene. Ma Qualcuno di più forte di Satana gli è venuto in aiuto. Il Salvatore onnipotente è sceso dal Padre per soccorrerlo. Mediante la Sua morte e la Sua risurrezione dai morti «egli ha portato con sé dei prigionieri» (Efesini 4:8 – Salmo 68:18), e ha trionfato sulle autorità e sui principati. Così con un solo sacrificio offerto una volta per sempre, Cristo ha riscattato i Suoi. Nientemeno del Suo sangue prezioso poteva riscattarli dalla terribile schiavitù, Gesù ha pagato un prezzo inaudito. Tutti quelli che credono nel Suo nome sono diventati liberi perché Cristo li ha liberati dalla schiavitù di Satana. Ormai è Lui che amano e servono. Tratto da «Courants rafraichissants» di H. H. Snell Tradotto dal francese da Anna Vannini di Donnecristianenelweb.it
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
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DIO È AMORE
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Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me, - Giovanni 10:14 E' bellissimo sentirsi pecore del Signore e quando si realizza questo nel proprio cuore allora la pace c'è e anche la gioia c'è. Siamo Sue pecore e il Signore ha cura di noi: Che meraviglia! Dobbiamo sentirci pecore e di conseguenza comportarci come pecore, la pecora è affettuosa, dolce, docile, obbediente, mansueta. La pecora ha bisogno di protezione e di guida e obbediscono alla voce del loro pastore, questa è la nostra attitudine di pecore che dobbiamo ascoltare ed obbedire alla voce del nostro Pastore. Nel gregge la pecora è e si sente protetta, fuori dal gregge la pecora è debole ed indifesa e quindi non può essere abbandonata a se stessa. La pecora dà la lana e la dà spontaneamente e così noi dobbiamo dare la nostra lana che ci fa produrre il Signore. Le pecore belano e anche noi, da brave pecore, dobbiamo parlare in modo pacato, dolce, incoraggiante, edificante e non offensivo, non dobbiamo maledire, ma dobbiamo benedire pregare, edificare, esortare, consolare. La pecora è gradita a Dio come sacrificio, infatti il sacrificio della pecora dura a lungo perché il grasso è lento a bruciare e così noi, in obbedienza a Dio, dobbiamo offrire i nostri corpi in lungo sacrificio spirituale a Dio: Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. - Romani 12:1 Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome. - Ebrei 13:15 Il Padre Celeste ci ha messo nelle mani del Signore Gesù, e nessuno ci può strappare dalla Sua Mano e quando il diavolo ci attacca noi siamo al sicuro e allora proclamiamo con fede e con gioia: Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. - Giovanni 10:29 E la Parola di Dio ci dice che in Cristo Gesù non ci accadrà alcun male e siamo sempre più che vincitori: nessun male potrà colpirti, né piaga alcuna s'accosterà alla tua tenda. - Salmi 91:10 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. - Romani 8:37
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Il Cuore Nuovo Ho ascoltato alla TBNE un bell’insegnamento che mi ha commosso al punto da farmi piangere, perciò desidero condividerlo qui con le mie parole. Si tratta della vicenda di una bella ragazzina di tredici anni deceduta in seguito ad un incidente sciistico. I suoi genitori, pur nella sofferenza di quei terribili e dolorosi momenti, dissero sì all’opzione di autorizzare il prelievo degli organi della loro cara figliuola. Il cuore della ragazzina fu trapiantato in un’altra fanciulla che aveva il cuore gravemente malato che stava fermandosi, l’operazione riuscì e la fanciulla ebbe così piena salute. La mamma della ragazzina deceduta chiese allora di poter ascoltare il battito del cuore di sua figlia e disse: "Questo è il cuore di mia figlia, sento il battito del cuore di mia figlia!". Ecco, come quella mamma ha sentito il battito del cuore di sua figlia in un’altra ragazza, così il nostro Padre celeste vede e sente in noi il Cuore di Suo Figlio che è morto per donarci la salvezza ed è risorto per darci una nuova vita ed ore vive in noi. Noi eravamo perduti, senza speranza, ma il Padre ci ha tanto amati da: Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. - Giovanni 3:16 Il Padre vede in chi ha accettato il Signore Gesù un Suo figlio perché ora è Lui che vive in noi e noi che siamo morti a noi stessi possiamo dire con gioia: Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me. - Galati 2:20
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« Ultima modifica: 07.08.2014 alle ore 13:02:02 by New » |
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
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Vivere per fede vuol dire guardare a Gesù per ogni nostra speranza, gioia e pace. Fare questo vuole dire riconoscere che non abbiamo le risorse spirituali in noi stessi. Al contrario dobbiamo costantemente cercare il misericordioso dono di Cristo, offerto a noi per mezzo dello Spirito. La vita cristiana è dipendenza costante dalla Parola dall’alto. Ogni giorno devo ascoltare la Sua grazia e rinnovare la mia fiducia in lui. Perchè? Perchè ogni giorno dimentico la Sua buona notizia e vivo nella carne. Nelle Scritture incontriamo il Cristo risorto. Leggiamo la Bibbia non come una offerta spirituale, ma come un ricevere disperato. Apriamo la Bibbia non per impressionare Dio, ma perchè Lui possa impressionare noi nuovamente con il Suo Vangelo. Ci avviciniamo alla nostra devozione giornaliera come mendicanti che chiedono al nostro misericordioso Padre di nutrirci con il Suo pane di vita. Tradotto dalla prefazione di “The King’s English” di Glen Scrivener.
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
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stella2
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Grazie NEW................... Grazie ALLE stasera avevo proprio bisogno di queste vostre parole... Che Dio vi benedica Il mio Signore... viene sempre in aiuto!
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Così dice il SIGNORE: «Fermatevi sulle vie e guardate, domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa;voi troverete riposo alle anime vostre! GEREMIA 6:16
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"Se perseverate nella mia parola ..." Giov 8:31
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Cose di Dio e cose di uomini Le vie di Dio sono difficili da comprendere per l’uomo. Le sue scelte e le sue azioni non sono quelle che faremmo noi. D’altra parte noi uomini abbiamo una visione limitata delle cose mentre Dio è onnisciente, onnipresente, non è vincolato dalla temporalità e può vedere le cose da un punto di vista eterno. È quindi ovvio che le cose di Dio e le cose degli uomini siano spesso inconciliabili. Non deve quindi stupirci troppo il fatto che Pietro si trovò spiazzato quando Gesù cominciò a parlare apertamente della croce. [Leggi Matteo 16: 21-23] Per Pietro le cose non potevano andare in quel modo. Finalmente il Messia di Israele, Colui che avrebbe ristabilito il regno di Davide, Colui che li avrebbe liberati dai loro nemici era venuto. Si trovava proprio lì davanti a lui! E ora, Gesù cosa stava dicendo? Cosa gli era saltato in mente? Parlava di sofferenza e addirittura di morte. Ma questo era assurdo! Il Messia non poteva essere un debole. Era inconcepibile ciò che Gesù stava dicendo! Ma in quel momento Pietro si stava comportando come un satan, parola che significa «Oppositore, avversario». Il senso del brano non è quello di indicarci che il diavolo, in quel momento, stava prendendo letteralmente possesso di Pietro; piuttosto Pietro si stava comportando come un satan, come un avversario, facendo opposizione al piano di Dio. Pietro in quel momento stava tentando Gesù ad abbandonare il suo ruolo di salvatore, stava ponendo una pietra di inciampo (dal greco skandalon) sul cammino di Gesù. La visione di Pietro era parziale; egli vedeva le cose dal punto di vista degli uomini, e da quel punto di vista la croce non aveva senso, il piano di Gesù era privo di logica. Ringrazio Dio perché Gesù non è inciampato nell’ostacolo e non si è tirato indietro. Ciò che sembrava privo di logica era invece l’unica possibilità per l’uomo. Se Gesù il giusto non avesse dato la vita per noi ingiusti, nessuno di noi con la propria giustizia sarebbe stato in grado di rendersi accettabile agli occhi di Dio. Quando consideriamo il piano di salvezza di Dio rivelato nella Bibbia, rimaniamo a bocca aperta perché nessuna religione che venga dall’uomo avrebbe potuto concepire un piano simile per risolvere il problema del peccato. L’uomo naturale, non rigenerato, non riesce ad afferrare le cose di Dio. Per questo, anche oggi, molti considerano la croce una assurdità. Eppure Dio ha scelto la croce per salvare l’uomo e, quando lo Spirito di Dio ti illumina, ti rendi conto che la pazzia di Dio è più saggia della sapienza umana. di: Omar Stroppiana; da: http://oggi.incristo.net/cose-di-dio-e-cose-di-uomini/ Copiato con permesso dell'autore
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" Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente ". (Gesù, in Matteo 28:20)
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Virtuale
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Abbi fiducia in Gesù
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COMMENTARIO BIBLICO Siccome in genere si dà per scontato che siano i violenti a dominare il mondo, la violenza è stata identificata con il potere e la mansuetudine con la debolezza. IL VANGELO, INVECE, INSEGNA ESATTAMENTE IL CONTRARIO. La vera forza non sta nel sopruso, nell`uccisione e nella distruzione, ma si trova in quelli che cooperano con l`azione di Dio. Quel che importa è creare, non distruggere, e la violenza non crea e non genera, ma distrugge. ... Come fece notare Martin Luther King, "ricambiare l`odio con l`odio moltiplica l`odio, aggiungendo così più oscurità a una notte già senza stelle: Soltanto la luce può farlo. L`odio moltiplica l`odio, la violenza moltiplica la violenza, la durezza moltiplica la durezza, in una spirale di distruzione sempre crescente". ... Per salvare la nostra nazione e l`umanità dobbiamo iniziare un cammino "nuovo". Quello che vuole (Dio), in una parola, è stabilire con i suoi figli rapporti di amicizia, che nulla hanno a che vedere con i rapporti abituali tra il padrone e lo schiavo. ------------------------------------------------------------------------ ------- ...ma noi umani dobbiamo essere sottomessi gli uni gli altri...per quanto possibile...se è bene...ma cosa è il bene?... ...questo è un tema molto delicato...
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« Ultima modifica: 18.10.2014 alle ore 19:48:38 by Virtuale » |
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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Virtuale
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on 18.10.2014 alle ore 21:21:19, Sandro_48 wrote: ti chiedi : "Cosa è il Bene ?" A questa domanda risponde la filosofia, e risponde pure la religione , |
| ? UN CRISTIANO PUÒ LEGGERE LA FILOSOFIA? A me mi interessa...lo trovo profondo conoscere i pensieri umani... ...mi piacerebbe approfondire le mie conoscenze in un modo o nell`altro...posso?
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« Ultima modifica: 19.10.2014 alle ore 11:08:17 by Virtuale » |
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"Zia, ma quando Gesù è risorto ha fatto il buco nell`ozono ? " (bambino) di Tony Kospan.
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Sandro_48
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Certo, Virtuale, che un cristiano può leggere la filosofia ! La laurea breve cattolica in Teologia = il Baccalaureato, è composta per i primi 2 anni da Storia della Filosofia, e per gli ultimi 3 anni , da Teologia. Come fare? Vai in una biblioteca comunale , e gratuitamente cerchi il primo volume di Storia della Filosofia: ricordati di portare la Carta di Identità. Sandro_48 In alternativa puoi andare in una libreria per il Liceo Classico e comprarti il primo dei 3 Volumi di Storia della Filosofia, comunque per non spendere quattrini, puoi iscriverti a una biblioteca comunale e chiedere se ti danno il primo volume in prestito. Comunque Ti avverto : la Storia della Filosofia io l'ho trovata molto più difficile che lo studio della Teologia, e pertanto io la trovo una materia di studio molto difficile: non tutti quelli che aprono la prima pagina di un libro di Storia della Filosofia, riescono ad arrivare all'ultima pagina, per cui , a scanso di illusioni, preparati anche all'eventualità di dovere abbandonare gli Studi di Storia della Filosofia. (io personalmente ho studiato i 3 volumi obbligatori al liceo scientifico, ma tranne pochi filosofi, come Aristotele, Platone, e Cartesio, non ricordo Nulla. Interessante nel primo volume è lo studio del filosofo Plotino, da cui origina il concetto di "Logos" usato dal Vangelo di Giovanni nel Prologo. Plotino scrive 500 anni prima di Cristo ed è un filosofo greco. Più complicato è iscriversi a una Biblioteca di una Facoltà Teologica cattolica (= occorre fornire una spiegazione scritta del perchè ti vuoi iscrivere ed essere presentati da un sacerdote cattolico, oppure dal tuo Pastore Pentecostale; se la Biblioteca è di una Facoltà di Teologia Protestante non occorre invece fornire nessuna spiegazione).
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« Ultima modifica: 19.10.2014 alle ore 15:31:47 by Sandro_48 » |
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http://studiandolateologia.ning.com http://consulenzaebraica.forumfree.it http://forumbiblico.forumfree.it http://ebreieisraele.forumfree.it
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Give God a Chance
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on 19.10.2014 alle ore 13:30:33, Sandro_48 wrote: Interessante nel primo volume è lo studio del filosofo Plotino, da cui origina il concetto di "Logos" usato dal Vangelo di Giovanni nel Prologo. Plotino scrive 500 anni prima di Cristo ed è un filosofo greco. |
| Forse intendevi Platone?
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"Il problema delle citazioni su internet è che non si sa mai se siano vere o no" Abraham Lincoln
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