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   Autore  Topic: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodanno?  (letto 4084 volte)
Bibbiomem
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Michea 4:5

   
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I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodanno?
« Data del Post: 31.12.2007 alle ore 22:24:55 »
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Ebbene, dove troviamo la più antica menzione di una celebrazione del Capodanno? “La più antica descrizione che conosciamo di una festa di Capodanno viene dall’antica Mesopotamia”, risponde Theodor Gaster nel suo libro New Year—Its History, Customs and Superstitions. Le tavolette d’argilla che descrivono la festa di Capodanno parlano di “un programma di cerimonie celebrate a Babilonia sin dai remoti giorni del secondo millennio a.C.”.
 
L’anno babilonese cominciava verso l’equinozio di primavera, nel mese di marzo. La celebrazione durava 11 giorni ed era imperniata sull’adorazione di Marduk, dio della città di Babilonia. Tracce della festa babilonese di Capodanno, come rappresentazioni mimiche e riti della fertilità, si trovano ancora nelle celebrazioni del Capodanno in tutte le parti del mondo. La sfilata dei mimi a Filadelfia (USA) il giorno di Capodanno e la festa della fertilità celebrata ad Akita (Giappone) il 17 gennaio sono soltanto due esempi di queste tracce.
 
Agli occhi di Dio, le usanze religiose che hanno origine da Babilonia sono contaminate. Egli chiama “Babilonia la Grande” l’impero mondiale della falsa religione, con le sue usanze radicate nell’antica Babilonia, e avverte: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe”. (Rivelazione 18:2, 4) Perciò, visto che le caratteristiche delle celebrazioni del Capodanno hanno origini pagane, chi vuole dare ascolto alla Bibbia starà lontano da simili festeggiamenti.
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Marmar
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #1 Data del Post: 31.12.2007 alle ore 23:28:56 »
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #2 Data del Post: 01.01.2008 alle ore 00:31:46 »
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on 31.12.2007 alle ore 23:28:56, Marmar wrote:
Sei abbonato alla Torre di Guardia?

Si abbonato è il termine giusto  Sorriso Di certo è un associato,e come tale i volantini li riceve puntualmente  Sorridente
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yatirisgreen
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #3 Data del Post: 01.01.2008 alle ore 10:25:32 »
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Babilonia sarà anche stato un luogo di perdizione, come lo sono sempre state le grandi megalopoli, comprese quelle dove viviamo oggi; ma non dimentichiamo che anche Abramo con la sua stirpe veniva da lì vicino e anche lui fabbricava idoli d' argilla.
Sempre lì avvenne uno dei più drammatici sconvolgimenti del sistema umano: la nascita degli idiomi. Dalla vulcanica torre dell' orgoglio, fuoriuscì il magma dei morfemi che si disperse negli infiniti rivoli della differenziazione: maledizione o gioco della creazione ?
Il completamento del ciclo solare fu osservato da tutti i popoli della terra, in base al quale diedero misura ai ritmi della loro vita, semine, raccolti, transumanze, durata degli incarichi pubblici, ecc. Non sarà anche questa falsa religione, spero !
E se poi questo evento è occasione di festeggiamenti e baldorie facoltativi non so che male ci possa essere, botti permettendo.
 
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #4 Data del Post: 01.01.2008 alle ore 11:00:09 »
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on 31.12.2007 alle ore 22:24:55, Bibbiomem wrote:
Agli occhi di Dio, le usanze religiose che hanno origine da Babilonia sono contaminate.

Infatti è una festa civile, come il 25 aprile, il primo maggio ed il 2 giugno. O quando la nazionale ha vinto i mondiali.
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zizzi
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #5 Data del Post: 01.01.2008 alle ore 11:33:25 »
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si festeggiato alla grande!!!
certo, ke va festeggiato!!! Applauso
bibliomen, nn festeggi proprio niente..Hu?! Occhiolino
« Ultima modifica: 01.01.2008 alle ore 11:39:39 by zizzi » Loggato

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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #6 Data del Post: 01.01.2008 alle ore 14:21:31 »
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Il Signore non guarda alle origini di una festa... ma guarda all'intento col quale quella festa va fatta!!!
 
Dio sa che quando festeggiamo il capodanno non celebriamo nessun dio marduk o roba del genere Sorriso
 
Pero' a bibbiomen dico :
 
"Romani 14:14 Io so e sono persuaso nel Signore Gesù che nulla è impuro in sé stesso; però se uno pensa che una cosa è impura, per lui è impura."
 
Se tu vivi come impuro festeggiare il capodanno fai benissimo a non festeggiarlo Occhiolino
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...cercate il regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sara' sopraggiunto
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #7 Data del Post: 01.01.2008 alle ore 23:23:11 »
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L'articolo che posterò,tratto da Svegliatevi, lo inserii nel forum cristiani tdg nel 2005 e credo sia molto utile a te Biblioman, che a tutti noi. L'ho sempre trovato un articolo equilibrato
-----------------------------------------------------------------------

Quote:
Articolo tratto da Svegliatevi! dell'8 gennaio 2000, pagine 26 e 27
 
IL PUNTO DI VISTA BIBLICO
Un concetto equilibrato delle usanze popolari
 
"Non esiste un comportamento che in un determinato periodo e luogo non sia stato condannato, e che in un altro periodo e in un altro luogo non sia stato imposto come un dovere".
 
Con questa osservazione lo storico irlandese William Lecky riassume quanto è volubile la gente. Ma le sue parole si possono applicare anche alle usanze e alle tradizioni nel corso dei secoli. In effetti, molti comportamenti un tempo considerati parte essenziale della vita quitidiana sono stati in seguito condannati. Questo non sorprende perché, come ebbe a dire l'apostolo cristiano Paolo, "la scena di questo mondo cambia". - 1 Corinti 7:31
Si, la società umana è in continua trasformazione. Spesso questo produce notevoli cambiamenti nei modi di pensare e nelle consuetudini. I cristiani non devono 'far parte del mondo', nel senso che rimangono separati dalla società umana alienata da Dio. Nondimeno, la Bibbia riconosce che i cristiani sono "nel mondo", e non comanda loro di diventare eremiti. Pertanto, è essenziale avere un concetto equilibrato delle usanze. - Giovanni 17:11, 14-16; Efesini 4:17-19; 2 Pietro 2:20.
 
Cosa sono le usanze?
Le usanze sono comportamenti legati alla vita sociale tipici di un determinato luogo o gruppo di persone. Alcuni di questi, le buone maniere a tavola e il galateo, probabilmente sono nati dal bisogno di regolare il comportamento della gente, permettendo alle persone di trattarsi in maniera civile e rispettosa. In casi del genere le buone maniere si possono paragonare all'olio, in quanto lubrificano, per così dire, i meccanismi delle relazioni umane, riducendo al minimo gli attriti.
Le usanze sono stata influenzate profondamente dalla religione. In effetti, molte di esse sono nate da antiche superstizioni e da idee religiose non bibliche. Ad esempio, l'usanza di portare fiori a chi ha perso una persona cara potrebbe essere nata da una superstizione religiosa.* Un tempo si pensava che l'azzurro, il colore spesso associato ai neonati maschi, mettesse in fuga i demoni. Il mascara veniva usato per proteggersi dal malocchio, e il rossetto per scoraggiare i demoni dall'entrare nella bocca di una donna. Persino un gesto innocente come mettere la mano davanti alla bocca quando si sbadiglia può essere nato dall'idea che l'anima potesse sfuggire dalla bocca spalancata. Con l'andare del tempo, però, il legame con la religione si è perso, e oggi questi gesti e queste usanze non hanno nessun significato religioso.
 
Quello che sta a cuore ai cristiani
Quando deve decidere se seguire o no una certa usanza, il cristiano dovrebbe chiedersi innanzitutto: Qual'è il punto di vista di Dio espresso nella Bibbia? In passato Dio condannò determinate pratiche che in certe comunità erano tollerate. Tra queste c'erano il sacrificio di bambini, l'uso errato del sangue e varie pratiche sessuali. (Levitico 17:13,14; 18:1-30; Deuteronomio 18:10) Analogamente, certe usanze oggi comuni sono chiaramente in contrasto con i principi biblici. Tra queste ci sono tradizioni non bibliche che hanno a che fare con festiviyà religiose come il Natale e la Pasqua oppure con pratiche superstiziose legate allo spiritismo.
Ma che dire di usanze che forse un tempo avevano a che fare con pratiche discutibili ma che oggi sono considerate fondamentalmente questione di buona educazione? Ad esempio molte usanze popolari legate al matrimonio, fra cui lo scambio degli anelli e il mangiare la torta, possono avere origini pagane. Significa questo che i cristiani non debbano seguirle? I cristiani sono forse tenuti ad analizzare scrupolosamente ogni usanza della loro comunità per vedere se in qualche luogo o in qualche periodo aveva un significato indesiderabile?
Paolo indica che "dove c'è lo spirito di Geova, lì c'è libertà". (2 Corinti 3:17; Giacomo 1:25) Dio vuole che usiamo questa libertà, non come un'occasionhe per cedere a brame egoistiche, ma per esercitare le nostre facoltà di percezione per distinguere il bene dal male. (Galati 5:1; Ebrei 5:14; 1 Pietro 2:16) Pertando, laddove non vi è una chiara violazione dei principi biblici, i testimoni di Geova non stabiliscono rigide regiole. Piuttosto, ogni cristiano deve valutare le circostanze e decidere personalmente.
 
Pensare al vantaggio altrui
Significa questo che è sempre appropriato seguire una certa usanza purché non violi direttamente gli insegnamenti della Bibbia? No. (Galati 5:13) Paolo indicò che il cristiano non dovrebbe cercare solo il proprio vantaggio, "ma quello di molti". Dovrebbe fare "ogni cosa alla gloria di Dio", senza diventare causa d'inciampo. (1 Corinti 10:31-33) Perciò chi desidera avere l'approvazione di Dio dovrebbe chiedersi: 'Come considerano gli altri questa usanza?' La comunità in cui vivo vi attribuisce qualche significato discutibile? Se la seguissi dimostrerei di approvare pratiche o idee che dispiacciono a Dio? - 1 Corinti 9:19,23; 10:23,24.
In certi luoghi determinate usanze, pur essendo di per sé innocenti, potrebbero essere seguite in modi che sonocontrari ai principi biblici. Ad esempio, in determinate occasioni regalare dei fiori può assumere un significato particolare che è in contrasto con gli insegnamenti biblici. Pertanto, di cosa dovrebbe preoccuparsi sopratutto il cristiano? Anche se ci possono essere motivi per analizzare l'origine di una data usanza, in certi casi è più importante chiedersi che significato ha quell'usanza per la gente nel periodo e nel luogo in cui viviamo. Se in un determinato periodo dell'anno o in determinate circostanze un'usanza ha connotazioni antiscritturali o comunque negative, i cristiani dimostrano saggezza decidendo di nons eguirla in tali circostanze.
Paolo pregò che l'amore dei cristiani abbondasse sempre più in accurata conoscenza e pieno discernimento. Avendo un concetto equilibrato delle usanze popolari, i cristiani 'si accertanod elle cose più importanti', così da 'essere senza difetto e non fare inciampare altri'. (Filippesi 1:9-10) Nello stesso tempo, fanno in modo che la loro "ragionevolezza divenga nota a tutti gli uomini". - Filippesi 4:5.
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* Secondo certi archeologi, a volte venivano offerti ai morti mazzi di fiori per evitare che perseguitassero i viventi
n.b.: a fine pagina 26 (che termina dopo le parole "il mascara veniva...) vi sono due foto: 1 uomo che sbadiglia ed una donna che offre fiori ad un'altra donna e vi è anche la seguente didascalia: "Certe antiche usanze, come mettere la mano davanti alla bocca quando si sbadiglia e portare fiori a chi ha perso una persona cara, non hanno più il loro significato originario".
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #8 Data del Post: 02.01.2008 alle ore 02:34:13 »
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Gli Ebrei festeggiano la bellezza di 3 capodanni all'anno:
 
La festa di Rosh haShana dove per dieci giorni il popolo prende coscienza dei peccati commessi nell'anno precedente chiedendone a Dio il perdono.
 
Poi c'è il capodanno degli alberi...di natura agricola e il capodanno religioso in memoria dell'uscita dall'Egitto.
 
Se dovessimo considerare validi solo i precetti biblici e o ebraici allora dovremmo disconoscere anche il calendario gregoriano (introdotto da un papa) ed attenerci a quello ebraico per cui noi oggi saremmo all'incirca nell'anno 5769.
 
Se a me và di brindare in compagnia delle persone a me care ad un nuovo anno per rinnovare dei buoni propositi verso quelli che sono i miei doveri di padre, marito, figlio, lavoratore pregando il Signore che mi faccia da guida in questo nuovo anno che mi trovo ad affrontare...credo proprio chi io non faccia nulla di male agli occhi del nostro caro Padre!
 
Se mi avvento sugli oroscopi, mi preoccupo di fare qualcosa che mi piace perchè "ciò che fai a capodanno...lo fai per tutto l'anno!" mi dispero se non ho fatto in tempo a mettere in tasca dei soldi, indossare l'intimo rosso oppure perchè ho dimenticato di mangiare le lenticchie con il cotechino...allora posso pensare che Dio non mi guardi  con favore!!
 
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #9 Data del Post: 02.01.2008 alle ore 03:34:49 »
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on 02.01.2008 alle ore 02:34:13, 2piediin1scarpa wrote:

Se mi avvento sugli oroscopi, mi preoccupo di fare qualcosa che mi piace perchè "ciò che fai a capodanno...lo fai per tutto l'anno!" mi dispero se non ho fatto in tempo a mettere in tasca dei soldi, indossare l'intimo rosso oppure perchè ho dimenticato di mangiare le lenticchie con il cotechino...allora posso pensare che Dio non mi guardi  con favore!!
 

 
Concordo! Dipende da come si festeggia. Stare insieme a persone care, magari ricordare i bei momenti trascorsi nell'anno terminato, chiedere al Signore benedizione per quello che inizia, condividere del cibo e del tempo insieme: è peccato? Agli occhi di Dio non credo...
È un'occasione in più, non la sola, per augurare buone cose, che per noi cristiani sono le benedizioni del Signore! Perciò permettemi: buon e benedetto anno nuovo!  Ciao
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #10 Data del Post: 02.01.2008 alle ore 03:51:08 »
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on 02.01.2008 alle ore 03:34:49, saren wrote:

 
Concordo! Dipende da come si festeggia. Stare insieme a persone care, magari ricordare i bei momenti trascorsi nell'anno terminato, chiedere al Signore benedizione per quello che inizia, condividere del cibo e del tempo insieme: è peccato? Agli occhi di Dio non credo...
È un'occasione in più, non la sola, per augurare buone cose, che per noi cristiani sono le benedizioni del Signore! Perciò permettemi: buon e benedetto anno nuovo!  Ciao

 Sorriso
concordo, approvo e sottoscrivo...personalmente ho passato un ultimo dell'anno bellissimo :abbiamo riso,scherzato,brindato ma sopratutto abbiamo pregato e la presenza del Signore è stata grande... !
P.S.ho brindato e pregato anche per noi tutti del Forum
pazzia dell'ultimo dell'anno...?Non lo sò però vi voglio bene e l'ho fatto!!!!! Ciao
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #11 Data del Post: 02.01.2008 alle ore 12:49:31 »
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on 02.01.2008 alle ore 02:34:13, 2piediin1scarpa wrote:
Gli Ebrei festeggiano la bellezza di 3 capodanni all'anno:
 
La festa di Rosh haShana dove per dieci giorni il popolo prende coscienza dei peccati commessi nell'anno precedente chiedendone a Dio il perdono.
 
Poi c'è il capodanno degli alberi...di natura agricola e il capodanno religioso in memoria dell'uscita dall'Egitto.
 
Se dovessimo considerare validi solo i precetti biblici e o ebraici allora dovremmo disconoscere anche il calendario gregoriano (introdotto da un papa) ed attenerci a quello ebraico per cui noi oggi saremmo all'incirca nell'anno 5769.
 
Se a me và di brindare in compagnia delle persone a me care ad un nuovo anno per rinnovare dei buoni propositi verso quelli che sono i miei doveri di padre, marito, figlio, lavoratore pregando il Signore che mi faccia da guida in questo nuovo anno che mi trovo ad affrontare...credo proprio chi io non faccia nulla di male agli occhi del nostro caro Padre!
 
Se mi avvento sugli oroscopi, mi preoccupo di fare qualcosa che mi piace perchè "ciò che fai a capodanno...lo fai per tutto l'anno!" mi dispero se non ho fatto in tempo a mettere in tasca dei soldi, indossare l'intimo rosso oppure perchè ho dimenticato di mangiare le lenticchie con il cotechino...allora posso pensare che Dio non mi guardi  con favore!!
 

Perfettamente d'accordo ed aggiungo che volendo seguire questo tipo di ragionamento dovremo smetterla anche di pronunciare i nomi dei mesi e dei giorni della settimana xché entrambi nascono in culture politesiste con chiari riferimenti a dei dell'olimpo politeista.  
Comprendo e apprezzo la vs visione du queste festività soprattutto quelle che hanno ormai un vago pretesto di sfondo religioso come il natale, la pasqua  "cristiana", il 15 di agosto, tutti i santi e i morti etc.... Questo all'epoca fu un compromesso che la cristianità di allora trovò con i pagani x convincerli ad entrare nella chiesa: al posto della tua festa che adora il sole, il fuoco etc ci mettiamo il nome di qualche santo, angelo, madonna e fac simili così saremo tutti uniti nel festeggiare. Ho letto in un forum che la chiesa di allora nel fare questa operazione ha decisamente fatto bene... De gustibus, dal mio punto di vista si è fatto quello che il NT dice di nn fare in 2 Corinzi 6:14-16
14 Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? 15 E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? 16 E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse DioIndeciso..
Sul Natale posso darti anche ragione, xché anche le mie ricerche xsonali mi hanno portato alla stessa conclusione che spesso leggo nelle vs riviste, ma nn voglio andare OT visto che c'è già il post a riguardo.
Ormai il primo dell'anno è passato e ci avviciniamo ad un'altra festa di sapore pseudo-religioso come l'epifania/befana(che come Babbo Natale, alla fine porta sempre e cmq cose buone)... Queste sono le ricorrenze a cui bisogna stare attenti xché mischiano la santità di Dio con le superstizioni
« Ultima modifica: 02.01.2008 alle ore 12:52:14 by Maria_Laura_79 » Loggato

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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #12 Data del Post: 02.01.2008 alle ore 13:56:14 »
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on 02.01.2008 alle ore 12:49:31, MaryLou79 wrote:

 
Comprendo e apprezzo la vs visione du queste festività soprattutto quelle che hanno ormai un vago pretesto di sfondo religioso come il natale, la pasqua  "cristiana", il 15 di agosto, tutti i santi e i morti etc.... Questo all'epoca fu un compromesso che la cristianità di allora trovò con i pagani x convincerli ad entrare nella chiesa: al posto della tua festa che adora il sole, il fuoco etc ci mettiamo il nome di qualche santo, angelo, madonna e fac simili così saremo tutti uniti nel festeggiare.

 
Anche la festa di halloween a subito la stessa sorte...
 
ti riporto in quota un mio post di tempo fa...
 

Quote:
halloween è una festa pagana molto antica che ha subito dei cambiamenti determinati dall’influenza cristiana che per la verità non ha nulla cui spartire con questa!  
Vi riporto alcuni stralci presi da un sito che spiega molto bene le origini e l’evoluzione di questa festa:  
http://digilander.libero.it/emina68/HalloweenStory.html  
 
La parola halloween  ha origini cattoliche  
Nella tradizione Cattolica, infatti, a molti Santi viene dedicato un giorno particolare del calendario Cattolico, ma il 1°novembre è il giorno nel quale vengono festeggiati tutti i Santi. Il giorno dedicato ad "Ogni Santi" (in inglese All Saints’Day) aveva una denominazione antica: All Hallows’Day.  
Presso i popoli dell'antichita' la celebrazione di "Ogni Santi" iniziava al tramonto del 31 ottobre e pertanto la sera precedente al 1° Novembre era chiamata "All Hallows’ Eve" (Eve significa vigilia), ma anche "All Hallows’Even" ( Even significa sera) che venne abbreviato in Hallows’Even, poi in Hallow-e’en ed infine in halloween.  
 
La celebrazione di halloween tuttavia ha origini pagane molto più remote e pone le sue radici nella civiltà Celtica. Infatti gli antichi Celti che abitavano in Gran Bretagna, Irlanda e Francia festeggiavano l'inizio del Nuovo Anno il 1°Novembre: giorno in cui si celebrava la fine della "stagione calda" e l’inizio della "stagione delle tenebre e del freddo".  
 
La notte tra il  il 31 ottobre e il 1° Novembre era il momento piu solenne di tutto l’anno druidico e rappresentava per i Celti la più importante celebrazione del loro calendario ed era chiamata la notte di Samhain.  
 
I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno (31 Ottobre) Samhain, Signore della Morte, Principe delle Tenebre, chiamasse a sé tutti gli SPIRITI DEI MORTI e temevano che in tale giorno tutte le leggi dello spazio e del tempo fossero sospese, permettendo al mondo degli spiriti di unirsi al mondo dei viventi. I Celti infatti credevano che i morti risiedessero in una landa di eterna giovinezza e felicità chiamata Tir nan Oge e ritenevano che a volte i morti potessero soggiornare assieme al Popolo delle Fate nelle collinette di cui il territorio scozzese ed irlandese è contornato.  
Una leggenda riferisce che tutte le persone morte l’anno precedente tornassero sulla terra la notte del 31 ottobre, in cerca di nuovi corpi da possedere per l’anno prossimo venturo. Così nei villaggi veniva spento ogni focolare per evitare che gli spiriti maligni venissero a soggiornavi.  
 
Alcune leggende narrano di come i Celti bruciassero coloro che ritenessero"posseduti" come avvertimento per gli Spiriti.    
Gli spiriti maligni potevano infatti prendere forme differenti,    
anche di animali, la più malvagia era quella di GATTO.  
 
L'usanza moderna di travestirsi nel giorno di halloween, nasce dalla tradizione che i Celti avevano, dopo il rito dei sacrifici nella notte del 31 Ottobre, di festeggiare per 3 giorni mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per esorcizzare e spaventare gli spiriti. Vestiti con queste maschere grottesche ritornavano al villaggio illuminando il loro cammino con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui intorno erano poste le braci del Fuoco Sacro.  
 
Nella tradizione celtica non esistono ne'diavoli, ne'demoni, tuttavia le Fate erano spesso considerate ostili e pericolose dagli uomini che erano risentiti del dover condividere con loro le proprie terre. Le leggende narrano che nella notte di Samihain le Fate sono solite  
fare alcuni "SCHERZETTI" agli umani, portandoli a perdersi nelle "colline delle Fate"dove rimanevano intrappolati per sempre. I Celti quindi, per guadagnarsi il favore delle Fate erano soliti offrire loro del cibo o latte che veniva lasciato sui gradini delle loro case.

http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=generale;action=displa y;num=1160319944;start=27#27
 
Personalmente posso ancora accettate il Natale o la Pasqua con le tradizioni classiche del caso...spiegando però ai miei figli quale debba essere il giusto spirito con cui affrontarle e soprattutto che non sono feste Sacre perchè non comandate da Dio,
ma per quanto riguarda halloween esprimo tutto il mio disappunto!! Arrabbiato
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Akuna_Matata
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #13 Data del Post: 02.01.2008 alle ore 14:31:21 »
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Ma voi TDG ridete e scherzate oppure siete sempre seri?
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Re: I cristiani dovrebbero festeggiare il Capodann
« Rispondi #14 Data del Post: 02.01.2008 alle ore 15:45:00 »
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on 02.01.2008 alle ore 14:31:21, Akuna_Matata wrote:
Ma voi TDG ridete e scherzate oppure siete sempre seri?

Fra di loro possono anche ridere e scherzare.
 
L'importante è che non scoprano che si può essere felici anche senza essere TdG.
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