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   L'anima è consciente o incosciente dopo la morte?
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   Autore  Topic: L'anima è consciente o incosciente dopo la morte?  (letto 11665 volte)
serg68
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Giovanni 3:16

   
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L'anima è consciente o incosciente dopo la morte?
« Data del Post: 25.05.2010 alle ore 16:22:05 »
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....so che ci sono diverse opinioni a riguardo....  potreste darmi le vostre?'
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #1 Data del Post: 25.05.2010 alle ore 16:48:22 »
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on 25.05.2010 alle ore 16:22:05, serg68 wrote:
....so che ci sono diverse opinioni a riguardo....  potreste darmi le vostre?'

 
Per poter dare una risposta definitiva a riguardo è indispensabile avere un quadro chiaro di tutta la Parola di Dio.
 
Nell'AT si parla spesso del "sonno della morte", ma vi sono anche questi passi che vanno considerati:
 
"Isaia 14:9 Il soggiorno dei morti, laggiù, si agita per te,
per venire a incontrarti al tuo arrivo;
esso sveglia per te le ombre, tutti i prìncipi della terra;
fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni.
 
Fino ad arrivare al NT che è unanime nel rivelare che l'anima è assolutamente cosciente dopo la morte:
 
1) il racconto del ricco e Lazzaro
 
2) "Apocalisse 6:9 Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che gli avevano resa. Apocalisse 6:10 Essi gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?»
 
3) "2Corinzi 5:6 Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore 2Corinzi 5:7 (poiché camminiamo per fede e non per visione); 2Corinzi 5:8 ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore.
 
4) "Filippesi 1:23 Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; Filippesi 1:24 ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi."
 
Questo solo per dare uno spunto di riflessione.
 
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #2 Data del Post: 25.05.2010 alle ore 20:26:51 »
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on 25.05.2010 alle ore 16:22:05, serg68 wrote:
....so che ci sono diverse opinioni a riguardo....  potreste darmi le vostre?'

 
Ciao,
 
dei passi quotati da Andrea, tempo fa scrissi qualcosa sul pensiero di Paolo in 2Co.5:6-8  
 
L’essere con il Signore di Paolo 2Co.5:6-8
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Giovanni 3:16

   
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #3 Data del Post: 25.05.2010 alle ore 22:38:22 »
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cari...grazie per le risposte chiare e veloci  Amici
 
Personalmente, anch'io ho la stessa opinione vostra riguardo l'argomento in questione.
 
Tuttavia non ho, forse, la vostra stessa certezza. Indeciso
 
Opinioni diverse da parte di altri fratelli che stimo moltissimo nella fede mi hanno fatto vedere le cose da un altra angolazione; non che questo sia stato sufficente perchè io cambi idea, però faccio mio il motto di Gaetano:" se si è predisposti a comprendere cose che non si conoscono, ben venga l’ignoranza, altrimenti l’ignoranza diventa arroganza.
 
nelle discussione cerco sempre di ascoltare cercando di toglire quanto più possibile le pregiudiziali.
 
Dopo questa premessa doverosa ne faccio ancora una e poi vengo al dunque:"essendo un argomento che va ben oltre la nostra sfera tangibile e su cui la scrittura non offre un'ampia informazione, si dovrebbero rispettare i pareri diversi fintanto che non contrastino palesemente le scritture".
 
Ora, proverò a sintetizzare le diverse opinioni:
  • L'anima è pienamente cosciente

  • L'anima continua ad esistere, ma in uno stato di riposo simile al sonno
  • L'anima muore con il corpo e risorge con la resurezzione del corpo

 
Tralasciando l'ultima ipotesi della quale ignoro la spiegazione, proverò a sintetizzare brevemente la spiegazione che mi è stata data a sostegno della seconda ipotesi.
Mi sarebbe piaciuto se fosse intervenuto qualcuno che è convinto di questo...
Vorrei focalizzare il discorso sul passaggio da questa a l'altra vita, perchè il discorso che fa Gaetano nel link non viene messo in discussione, ciò che viene messo in discussione è il "come".
Voglio dire che chi sostiene la seconda teoria annulla il fattore tempo....sempre se non ho capito male Mamma mia
 
per iniziare, loro dicono che  la visione del ricco e di Lazzaro è una "parabola".  
In Giov. 11:11,14 Gesù usa il termine "addormentato" per definire la morte di Lazzaro (che seppur morto da tre giorni non raccontò di esperienze dell'aldilà come chi è rimasto cosciente).
La bibbia usa spesso il termine "sonno" per definire lo stato del defunto.
Ancora in I Tess. 4:14 Paolo definisce lo stato di alcuni della chiesa a tessalonica i quali erano morti:"quelli che si sono addormentati" (sarebbe interessante chiarire il termine originale).
1Tess. 4:16"perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo;"
 
Resta poi il discorso sul giudizio finale di apocalisse 20, se già i morti vengono giudicati da subito il giudizio finale in realtà è un giudizio individuale ogni volta che uno muore??
 
Forse ho fatto un pò di confusione, perchè non è la mia convinzione personale, ma cercando di ricordare l'argomentazione che mi fu fatta a suo tempo devo dire che di argomenti da spulciare ce ne sono.
 Aiuto!
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #4 Data del Post: 25.05.2010 alle ore 23:22:47 »
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Quote:
....so che ci sono diverse opinioni a riguardo....  potreste darmi le vostre?
......
Tuttavia non ho, forse, la vostra stessa certezza.

Non so, per quanto mi riguarda, non ho nessuna "certezza" al riguardo.
 
Certo, la parabola di Lazzaro (l'unico brano secondo me) parla un linguaggio molto chiaro, però come accennato, secondo me è poco (un solo brano chiaro - non centra sempre secondo me che sia parabola o meno) per stabilere delle "dottrine" o darmi delle assolute certezze.
 
Altrettanto, sono invece molti i passi in cui si legge che si "dorme", che ci si "riposi", si sia in attesa "dormendo"/riposando (anche qui è da vedere se "riposo"  comprende uno stato di "coscienza"Occhiolino.
 
La conclusione, sempre secondo un bel secondo me, è che visto le "conseguenze" che comporta "accettare" per certa la versione dell'essere cosciente, che a volte "stidono" (sempre a mio avviso) con il resto delle Scritture, preferisco rimanere nell'incertezza, e accontentarmi di "quelli che dormono".  Occhiolino
 
In quanto dopo aver "stabilito" che si è pienamente coscienti, di solito non ci si ferma lì, ma c'è chi "continua" a ipotizzare questo o quello, e il delirio, non tarda ad arrivare...
 
Tanto vale dunque, accontentarsi di non avere certezze su ciò che non ci è stato detto chiaramente.
« Ultima modifica: 25.05.2010 alle ore 23:27:02 by eliseob. » Loggato
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #5 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 00:04:10 »
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Quote:
per iniziare, loro dicono che  la visione del ricco e di Lazzaro è una "parabola".

 
Scusami serg, parto proprio da questo primo punto. Le parabole non illustrano forse alcune realtà ben esistenti? Gesù spesso parlava in parabole proprio per illustrare fatti veri.
 
Dai uno sguardo a questo link
 
http://www.incontraregesu.it/risposte/parabole.htm
 
Questo che segue è ancora più approfondito.
 
http://www.bibbiaonline.it/parabola1.html#para1
 
Ciao fratello
 
« Ultima modifica: 26.05.2010 alle ore 00:25:41 by Lucio P. » Loggato

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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #6 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 08:27:02 »
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Io mi sono posto la domanda partendo da un altro punto di vista.
 
E' facile trovare nella Bibbia dei passi in cui Dio dice di conoscere tutto di noi, dalle cose più importanti a quelle meno rilevanti. Così possiamo leggere che Dio ci conosceva già prima che il mondo fosse, che conosce tutti i nostri pensieri, che sa quando ci alziamo e quando ci corichiamo, che tutti i nostri capelli sono contati, che tutto ciò che è nel nostro cuore non gli è nascosto. Si potrebbe continuare a lungo, poiché i passi sono davvero numerosi.
 
Ora se cerchiamo di analizzarli non credo sia difficile arrivare ad una conclusione che può essere anche ovvia. Noi, in qualche modo, risiediamo in Dio. Il cuore dell'uomo, quello biblico, che contiene tutto di noi: i nostri pensieri e l'io nascosto è nostro, ma non risiede in qualche posto del nostro corpo mortale, ma direttamente in Dio e noi, in qualche modo, vi siamo direttamente collegati, con un link che non sappiamo come funziona, ma che Dio ha previsto da sempre e spiegherebbe anche perché lui è il Dio dei viventi e non dei morti, poiché in lui tutti siamo da sempre viventi.
 
Questo spiegherebbe semplicemente perché non riusciamo a nascondergli nulla. Non solo, ma si tratterebbe di un qualcosa di eterno che da sempre è stato in lui, quindi ci conoscerebbe da sempre.  
 
La vita arricchisce il nostro io, in bene o in male, e questo entra nel nostro cuore e produce il suo frutto che resta in Dio, nella "area" che ci è stata assegnata, e che ritiene tutto ciò che secondo l'Eterno è importante.  
 
Al momento della morte tutto quello che faceva parte della nostra carnalità, con le sue passioni, paure ed affanni, resterà nel corpo che perisce, il resto in Dio che è eterno, ed in quel posto continuerà a "vivere e sentire" finché arriverà il momento di essere rivestito di un corpo nuovo e continuare l'esistenza rapportandosi anche con gli altri.
 
Nel tempo che intercorre tra la morte e la resurrezione, nel quale sparisce tutto quello che ci circonda, l'esistenza che condurremo somiglierà a quella del deserto, in cui tutte le distrazioni cessano e la presenza di Dio è molto forte, ovviamente esaltandola al massimo. In tale situazione l'approvazione o meno del giudizio di Dio sarà sentita così forte  da trasformare quell'attesa in una gioia o in un tormento.
 
Se quest'ipotesi ha un qualche sostegno biblico (io credo proprio di si) alla nostra morte non succede proprio nulla, il nostro io resta la dov'è sempre stato, viene solo a mancare ciò che ci affanna così tanto durante questa nostra esistenza fatta di paure e preoccupazioni.
 
A questo punto sarebbe interessante aprire un topic dove elencare, partecipando tutti, i passi in cui potrebbe venire avvalorata tale ipotesi.
« Ultima modifica: 26.05.2010 alle ore 08:28:52 by Marmar » Loggato

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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #7 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 08:42:25 »
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Un fratello molto saggio con arguzia piu' partenopea che anglossassone qual e', disse che in fondo che il tempo e' relativo per chi riposa in uno stato d'incoscienza... ma tutto il concetto del "tempo", riferito all'ordine di Dio, entra in una categoria teologica a parte:  
 
"Oggi tu sarai con me in paradiso" (Luca 23:43).
 
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #8 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 09:53:40 »
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Caro Marmar, molto interessante il tuo discorso, anche se forse si dovrebbe chiarire meglio il "nostro io"...
 
Dopotutto, noi riceviamo un cuore nuovo, e "noi" e il "nostro io" è stato crocifisso con Cristo.
 
Non è una critica, ma forse solo la "necessità" di definire meglio cosa si intende per quel nostro io.
È vero che Dio è il Dio dei Viventi, ma resta Dio anche per i "morti", per giudicarli si, ma sempre Dio è.  

Quote:
Se quest'ipotesi ha un qualche sostegno biblico (io credo proprio di si) alla nostra morte non succede proprio nulla, il nostro io resta la dov'è sempre stato, viene solo a mancare ciò che ci affanna così tanto durante questa nostra esistenza fatta di paure e preoccupazioni.

Posso condividere, a parte appunto la "necessità" di definire quell'idea del "nostro io".
 
Per quanto mi riguarda, Giobbe 3: 13-15 avvalora proprio questo, e cioè un'attesa priva di ogni "affanno" (per i figliuoli di Dio), coscienti si, ma "liberi"...
 
Resta però la parabola di Lazzaro, dove qualcuno si "preoccupava"...., e ritorniamo punto e a capo.... (anche se in realtà chi si preoccupava, stava dall'altra parte....)
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #9 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 10:13:26 »
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Il nostro vecchio io è stato crocifisso con Cristo, ossia la nostra vecchia natura che viveva di egoismo.  
 
L'Eterno, nel nostro cuore ha messo uno Spirito nuovo, che guida secondo regole diverse da quello vecchio, ma la nostra identità resta la stessa. Io sono ancora Marcello, nato da Lina e Marino, anche se, grazie a Dio ora posso scegliere tra i "consigli" della vecchia natura egoistica e quelli di quella nuova in Cristo che mi è stata innestata, e che mi fa un nuovo Marcello, nato da Lina, Marino, e Cristo, almeno per ora.
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #10 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 10:55:16 »
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on 25.05.2010 alle ore 16:22:05, serg68 wrote:
....so che ci sono diverse opinioni a riguardo....  potreste darmi le vostre?'

Sì, l'anima è cosciente dopo la morte perché la memoria rimane e infatti qui c'è scritto "ricordati":
 
Ma Abrahamo disse: "Figlio, ricordati che tu hai ricevuto i tuoi beni durante la tua vita e Lazzaro similmente i mali; ora invece egli è consolato e tu soffri. - Luca 16:25
 
  
« Ultima modifica: 26.05.2010 alle ore 10:57:30 by New » Loggato
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #11 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 11:07:46 »
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Solo una cosa:
 
si parla di continuo della "parabola" del ricco e di Lazzaro, quando però tutto fa pensare che sia un racconto vero e proprio...
 
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #12 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 11:26:26 »
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Sì caro Andreiu,
ma anche se fosse una parabola, in ogni caso le parabole insegnano. E poi ci sono per esempio altri passi che non sono una parabola, ma sono Profezia:
 
Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? - Matteo 25:37
 
Ecc. ecc.
 
Quindi è ovvio che ricordano!
 

 
« Ultima modifica: 26.05.2010 alle ore 11:29:41 by New » Loggato
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #13 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 11:31:44 »
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on 26.05.2010 alle ore 08:42:25, ilcuorebatte wrote:
Un fratello molto saggio con arguzia piu' partenopea che anglossassone qual e', disse che in fondo che il tempo e' relativo per chi riposa in uno stato d'incoscienza... ma tutto il concetto del "tempo", riferito all'ordine di Dio, entra in una categoria teologica a parte:  
 
"Oggi tu sarai con me in paradiso" (Luca 23:43).
 
"Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro"»." Giovanni 20:17

 
Questo "Tizio" (tuo fratello saggio) non finirà mai di stupirmi  Sorridente
 
in effetti questi due passi mettono in forte rilievo che il concetto del "tempo" è molto diverso dal nostro. Pensare
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Re: L'anima è consciente o incosciente dopo la mor
« Rispondi #14 Data del Post: 26.05.2010 alle ore 12:33:16 »
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on 26.05.2010 alle ore 11:26:26, New wrote:
Sì caro Andreiu,
ma anche se fosse una parabola, in ogni caso le parabole insegnano. E poi ci sono per esempio altri passi che non sono una parabola, ma sono Profezia:
 
Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? - Matteo 25:37
 
Ecc. ecc.
 
Quindi è ovvio che ricordano!
 

 

 
Sono convinto anche io che "ricordino", basti pensare al grido delle anime sotto all'altare descritto in Ap 6.
 
La mia voleva essere solo una precisazione, tutto qui.
 
 Occhiolino
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