
Si legge sempre volentieri, su Tuttolibri della Stampa, il corsivo del professor Gian Luigi Beccaria, docente di storia della lingua italiana all’Università di Torino, ma conosciuto forse di più per la sua partecipazione a quello storico “Parola mia” (era la fine degli anni Ottanta), che è stato uno dei pochi programmi intelligenti sulla lingua italiana prodotti nel nostro Paese.
Beccaria parla del pane come della parola più usata nella nostra vita quotidiana; «Cristo stesso – scrive – si era paragonato al pane quando nella sinagoga aveva detto “io sono il pane della Vita. Chi viene a me non avrà più fame”».
Spiritoso e sportivo com’è, il professore ci scuserà se ci permettiamo una leggera precisazione: la frase, citata in Giovanni 6:35, non venne detta da Gesù in una sinagoga, ma sulla riva del lago di Tiberiade.